Ascoltati assolutamente i Rush: suonano da 30 anni e hanno poggiato delle pietre miliari del Progressive Rock. Occhio a non confonderti con DJ Rush, uno che non c'entra nulla con la musica ma che per una quasi omonimia ogni tanto sbuca sulle magliette della genta. Chiaramente, devo consigliarti i Dream Theater per quanto riguarda il Prog Metal, con tutti i vari side projects, il migliore dei quali è "Liquid Tension Experiment" con Tony Levin dei King Crimson al basso. Questi ultimi sono tra i padri del Progressive Rock anni '60, e sebbene pesantini se ti piace il Prog Metal, te li consiglio sicuramente assieme ai Genesis e agli Yes. Anche i primi dischi dei Pink Floyd hanno alcuni elementi Prog, ma ritengo che i Pink Floyd siano un discorso a parte.
Ultimi, per ora, tra gli stranieri ti consiglio i Jethro Tull, unici.
Essendo italiano non devi assolutamente permetterti di non ascoltare la Premiata Forneria Marconi (ascoltati i due Live con De Andrè: mastodontici...), e se ti capita anche gli Area (Demetrio Stratos alla voce: un pazzo).
Comunque un consiglio: non esagerare. Il Progressive per essere apprezzato davvero richiede i suoi tempi, i suoi spazi: non fare subito indigestione di gruppi Prog o finirai per odiare i tempi dispari; ascoltateli con calma, cercando di affinarti l'orecchio e soprattutto la mente a un genere molto complesso. Ogni album ha il suo momento.
Fai le cose con calma e vedrai che capirai perchè nel sito dei (ad esempio) Blind Guardian, tra le preferenze dell'oramai ex-batterista campeggiava il nome di Neal Peart, batterista dei Rush...