...pesante la giornata quando inizia con la sveglia che ti urla con la costanza di chi sa di avere ragione...
...mi alzo piano e lento, vedo che per terra è tutto pulito... meglio...
...kakkio!!! E' ora di andare!!!!...
La colazione come al solito dura poco e decisamente è anche poco consolante, soprattutto quando l'occhio vigile dell'orologio non smette mai di guardarti...
...esco di casa... wow... proprio una bella giornata... perchè non farsi una camminata??
...per strada ci sono bambini che giocano, colmi delle loro "etichette" dalle quali si liberano con una velocità assai divertente... eccone uno però in disparte... un po' grassottello, se ne sta da solo con la sua "etichetta" e il suo panino al prosciutto...
...attraverso i giardini pubblici e nell'angolo in fondo agli alberi dove sono quasi nascoste le panchine scorgo un gruppo di ragazzi... decisamente troppo mattinieri per rollarsi una canna e se solo potessero si fumerebbero anche la propria etichetta (forse) ... intanto passano alcune vecchiette con i loro cagnolini e la loro immensa "etichetta", pronte a fare dei ragazzi il loro obiettivo.
...Kakkio, è il caso di aumentare il passo...
...arrivo in centro... mamma mia quante "etichette"...
...noto una bella ragazza vestita elegantemente con minigonna e stivale con tacco che non fa neanche caso a tutte le etichette che ha addosso... sa benissimo che con una semplice tuta si toglieranno tutte di dosso...
...intanto un ragazzo in lontananza attira la mia attenzione... sta parlando con grande enfasi e sicurezza attorno ad un gruppo di amici... è vestito molto alla moda e quelli devono essere i suoi compagni riuniti dopo aver marinato la scuola... lo vedo affannarsi a tenere su la sua "etichetta" che però non vuole saperne di rimanere fissa... e con la quale cerca di coprirne un'altra molto più resistente...
...mi allontano dal centro...
...finalmente arrivo al bar... prenderò un panino...
...la solita signora all'ingresso del bar pulisce per terra e il solito sguardo indagatore che mi pone davanti non lascia scampo... altra "etichetta" ...
...un bel panino è quello che ci voleva... ora però è il caso di sbrigarsi...
...passo davanti ad una scuola... i ragazzi non sembrano intenzionati a rimanere più del previsto nell'edificio e come una orda di orchi impazziti si disperdono nel cortile... ovviamente... tutto ciò mi ricorda i miei tempi e le calche di allora, ma qualcosa di più interessante attira il mio sguardo... un ragazzino cerca disperatamente di liberarsi della sua etichetta, ma gli altri ragazzi ridono del suo affanno... povero piccolo... potrebbe passare altri anni con quella "etichetta", ma uscito di la potrà farlo in tranquillità...
Liberato il cortile un uomo di mezza età cerca disperatamente di pulire i resti delle migliaia di "etichette" lasciate dagli scolari... non lo invidio affatto... pensando che ogni giorno sarà sempre la stessa storia...
...l'orologio, a contrario di me, corre con troppa costanza...
...passo velocemente davanti ad un bar giusto in tempo per vedere la scena di un povero cameriere intento a liberarsi da decine di "etichette"... probabilemtente il vassoio per terra era il suo...
...ora è tempo di sbrigarsi sul serio...
...aumentando ancora il passo, noto un ragazzo dall'altro lato della strada... cammina con molta tranquillità fumando una sigaretta... non sembra curarsi delle sue "etichette", almeno non troppo... ogni tanto se ne toglie con disinvoltura una, ma ha la consapevolezza che tanto fino a casa sarà tutto uguale...
...alcune macchine ferme al semaforo abbassano il loro finestrini e non risparmiano certo "etichette" per il lavavetri forse un po' troppo tenace...
...finalmente arrivo a destinazione...
...l'edificio che mi accoglie è molto grande (più di quanto lo immaginassi), all'interno uomini in giacca e cravatta girano con i loro gessati sistemandosi ogni tanto le proprie "etichette"...
...la segretaria all'ingresso mi informa dell'ufficio nel quale devo dirigermi e non ha certo intenzione di risparmiarmi 2 o forse 3 etichette subito pronte per me... arrivo...
...entro...
...wow... bell'ufficio...
...all'interno un uomo un po grassottello mi scruta con molta attenzione invitandomi a sedere... noto alcune sue etichette delle quali probabilmente ignora del tutto l'esistenza... mi siedo...
...mi fa le ovvie domande di rito e il discorso che si era preparato con tanta cura... mica male... ha imparato bene la lezione... vedo anche alcune etichette vuote affianco a lui e il pennarello per riempirle... cerco di esser il più generico possibile per evitarne qualcuna, ma vista l'ora che ho fatto, una me la sono già meritata... cacchio se è resistente...
...mi kiede i miei interessi... le mie abitudini... e altro... quindi eccomi le prime etichette...
...a fine discussione ci salutiamo con una solida stretta di mano... l'uomo sembra un po' perplesso da ciò che ci siamo detti e salutandolo noto in lui una certa espressione sbigottita... mha... non so... poi gaurdo la mia giacca... vedo l'"etichetta"... ora è tutto chiaro... esco con un sorriso...
...fuori c'è ancora un timido sole... è ora ti tornare a casa... la giornata volge al termine...
...per le strade nell'ora di cena, qualcuno libera il passaggio dai resti delle "etichette"... io devo tornare a casa...
...il viaggio di ritorno lo rifaccio a piedi... e in un'ora troppo tarda anche per fare cena apro la porta...
...il mio pasto è stato ben messo da parte e tenuto caldo, ma il mio ritardo è più forte della premura nei miei confronti... mangio qualcosa, ma sono più stanco che affamato e lascio tutto mezzo mangiucchiato...
...vado in camera e abbandono i miei vestiti scrollandomi tutte le "etichette" della giornata... mannaggia... guarda che casino sto pavimento...
...appendo i miei abiti... poi guardo il letto e la vedo dormire... vedo che anche lei non è stata risparmiata, le sue etichette però sono state più numerose delle mie (si sa, le donne hanno sempre questi problemi)... in quell'attimo di tristezza, ecco che vedo la cosa che più mi fa piacere... curata e ben riposta su di una sedia... l'unica "etichetta" che spero non voglia mai togliersi... quella che le ho dato io.