Classifica
Contenuto popolare
Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 28/11/2006 in tutte le aree
-
Vi capita mai di sentire una canzone e pensare: "ma e` uguale a quell'altra!"? Ovviamente si`, ma quali sono i casi piu` evidenti? stamattina ho sentito in radio questa, e ho pensato: "ma e` living on prayer, solo meno truzza". d'altra parte non c'e` bon jovi1 punto
-
nata in chat..questa storia che vuole assumente un aspetto abbastanza scherzoso riprende molti componenti del forum..ora..quella che sto per postare è l'introduzione..dove ci sarà Godric..in quanto "protagonista". Leggetela..e ditemi cosa ne pensate^^ CAPITOLO PRIMO-L'INIZIO DI UNA LEGGENDA- Epiche gesta saranno in queste pagine riportate ai giorni correnti,ed i vostri occhi scorreranno azioni e tenaci imprese. Di eroi,di uomini,di giovani pulzelle ed eleganti dame. Fasti di ogni genere e guisa si riveleranno al tenace lettore di codesta cronaca di avventure ed eroiche imprese. Pronta dunque sia la mente dell’avventuriero che si incammina sulla via di queste mie fin troppo povere parole.Che nulla possono in realtà descrivere se non mere ombre di ciò che in realtà fu.Sappiate dunque perdonare un povero,semplice,giocoliere. Che fa delle,seppur nobili,prole il proprio strumento. Ed ora,che si ritirino le ciance nei propri nidi. È l’ora del falco e dell’aquila. È l’ora del drago e dell’intrepido cavaliere. È l’ora dell’Eroe e delle sue epiche gesta. Il giorno sembrava promettere bene,ed il cosmo rivolgeva il proprio,splendido,sorriso al primo mattino. La luna era appena fuggita e lo scudo del sole si specchiava nel Lago Grande,sfoggiando il proprio chiarore e la propria impettita presenza,che solo alla nobile notte,più tardi,avrebbe lasciato il posto. Ed ecco un appiedato guerriero di bianco vestito,con armatura,e spada al candido cinturone che si leva nel mattino di quell’imprecisato giorno,ormai disperso nei flutti dell’etere. Godric era il suo nome,o almeno così si tramanda come tradizione orale vuole. Con prodezza da eroe si avviava alla capanna che,a prima vista,era l’unico edificio nel raggio di miglia e miglia. A passo sicuro, con la tonante voce tipica dell’Eroe appunto,annunciò il suo arrivo.In caso che un maligno essere dell’ombra si acquattasse. Che non sia detto mai che L’Eroe venisse meno al decoro dell’impavido cavaliere!che,impavido di fronte al pericolo,annunciava la propria presenza per fronteggiare l’immonda bestia che si sarebbe potuta celare nel fitto sottobosco che la pineta offriva. Ma solo un timido: “ CHI DIAMINE è ALLE SEI DI CODESTA PREMATURA ORA DEL Dì??!!!” Rispose all’eroico richiamo. Ed un uomo con una rozza tunica da chi,con molta veemenza,si spacciava per mago o per stregone,si presentò al cospetto del biondo crine dell’eroe. E con sfrontata sonnolenza,con sofferente espressione di fatica dipinta in volto,si rivolse all’impavido paladino di Gid dicendo: “senti figliolo..non so cosa ti dava da mangiare tua madre negli albori della tua esistenza,ma,di sicuro,ti hanno danneggiato l’attività di concezione temporale” Al che l’espressione fiera di Godric,si trasformò,con l’inarcatura del nerboruto ciglio,in un espressione di sincera titubanza. “vorreste forse voi opporvi al volere del mio Dio Gid,che mi protegge,con le vostre insinuazioni? Dite forse che con la mia paladina voce ho disturbato il vostro sonno..anche se questo è donato direttamente dal mio signore in persona?” Il brunovestito si fece alquanto sfacciato ed annuì con forza da peccatore aggiungendo oltretutto: “non so chi mi dona il sonno forse,ma di sicuro sono certo di chi me l’ha tolto”. Una scossa di violenza omicida pervase il nostro Eroe,che però si trattenne riportando alla prode memoria di appartenere alla privilegiata classe paladinica. E dunque rispose: “Allora me ne dispaccio molto,e le porgo le mie scuse. Se c’è qualcosa che la mia persona può prodigarsi a condurre per levare quest’onta dalla mia alquanto pia anima sarei felice di esaudirla.” L’uomo dalla scura barba incolta rivolse lo sguardo al baluginante lago ed,indicandolo, si rivolse a Godric con parole come: “Ecco la via della tua espiazione paladino di Gid,sarà li che dovrai sostare per la durata della giornata intera fino a che la sottile linea del sole morente non ti si paleserà allo sguardo. E,solo allora,ti sarà concesso di alzarti.Se ti sarà possibile.” Ed all’ascoltare codeste parole il candido Eroe si portò la mano al petto ed annunciò con vigore,tipico del paladino,la propria partenza verso il luogo indicatogli. Ancora pochi passi erano trascorsi dal punto in cui l’uomo dalla rozza tunica lo aveva indirizzato al luogo della propria espiazione. Ed ecco che l’Eroe,colto da un genio di paladinica intuizione,si volse nella direzione dei suoi passi e…MAGIA E SGOMENTO!! L’uomo,che tanto normale sembrava alla vista del campione,era scomparso. E,con lui,la capanna che,solitaria,occupava l’antro che la pineta cedeva al passaggio umano. Ma,tanto il coraggio obbligatorio del paladino che la voglia di redenzione spinsero il paladino ad andare comunque avanti. Una giornata e tre ore di eroico tempo ci vollero per permettere all’Eroe di raggiungere il mastodontico luogo dove,per un arco di ventiquattro ore,si stanziò,seduto al margine del lago. E li,in quell’etereo luogo,che mai mano(o natica in questo caso)umana sembrava avesse sfiorato;all’ora in cui il sole mostra il suo aspetto più sottile per la seconda volta nella giornata,una luce candida,bianca come solo l’armatura del paladino sembrava essere,baluginò contrastando l’ultimo chiarore di quell’epico giorno. Una titanica mano si palesò al mai impaurito Godric paladino di Gid. Nera come la notte ma elegante e sublime come una mattinata di primo inverno. Un varco di apriva nel vivo cielo ormai notturno,lasciando spazio all’enorme arto che ora sembrava parlare. “sii onesto nel tuo vagare paladino!io ti ordino e ti comando..” Ed al sentire codeste nobili e possenti parole l’Eroe esordì con un: “Hei..io di Gid solo sono il paladino..non a chiunque è concesso darmi ordini..che esso sia infino un Dio..” E la tonante voce riprese con tono spiccio: “ma guarda tè cosa..va beh..spe..” Ed esitanti momenti coprirono quel vuoto notturno,insieme alle cicale. E la mano nel vortice etereo tornò al cospetto del fiero Godric. “AALLORA..dicevamo?..ah si..insomma..leggo pari pari..:-delega dal sottoscritto Gid..dio protettore del paladino Godric. Autorizzo il dio inferiore Hand-Hole a riferire questo messaggio da parte mia personale.. L’Eroe dovrà dirigersi ai sette templi dei monti a Nord per portere il mio messaggio..che ad ogni tappa gli sarà riferito” Ed ecco che a mano scomparve e le stelle tornarono ad occupare l’affresco della loro volta celeste. Un piccolo,gelido fiato,spirò dalla fiera bocca paladinica. E già,Godric,era in cammino. Ecco le gesta dell’Eroe iniziare,per portarlo chissà dove nel disegno che gli eterei esseri onnipotenti hanno forgiato nell’alba dei tempi. Ancora molte imprese attendono l’intrepido eroe,e immonde creature si attengono dietro l’angolo del destino. Il fato porterà il paladino all’incontro con nuovi componenti del puzzle cosmico? E se l’affermazione è ovvia..chi saranno mai? Lo vedremo..nelle trame del tempo. Alla prossima..1 punto
Questa classifica è impostata Roma/GMT+01:00