Se posso fare una mia personale osservazione... (non ho votato)
Ho l'impressione che tutto il sondaggio parta da un presupposto sbagliato, o quantomeno parziale. E cioè che guardare i "numeri" renda automaticamente dei cattivi giocatori di ruolo, che chi "ottimizza" i PG non è capace di interpretare.
Per quanto mi riguarda, dalla mia esperienza di giocatore e di DM, le sessioni sono sempre un misto di ruolo e scazzo, per dirla in modo semplice. Quando gioco di ruolo, gioco di ruolo, dannazione! Decido cosa fa il mio personaggio e cerco di esprimerlo nel modo migliore possibile... e ovviamente, essendo in compagnia di altre persone, socializzo. Questa mi sembra la norma; se non fosse così, non starei giocando di ruolo, ma a risiko, suppongo.
D'altra parte, è anche vero che D&D è un gioco con un suo sitema e un suo regolamento. Può piacere o non piacere, può essere il migliore o il peggiore in commercio, è sicuramente perfettibile via HR, però è così. Non posso giocare a D&D prescindendo dal fatto che devo tirare un dado e fare il punteggio più alto possibile, o che il mio PG ha un tot di talenti, o che uno spell fa più danni di un altro. Ci sono altri giochi che sono basati quasi solo sull'interpretazione; D&D no. Il sistema a classi e talenti, sarà limitante quanto volete, non dico di no, però è così. Se io gioco ad esempio un mago, per quanto bravo io sia a interpretarlo (che, per inciso, non vuol dire saper recitare l'Amleto, ma semplicemente prendere delle decisioni seguendo il carattere di un personaggio di fantasia), se al 1° livello come spell mi prendo solo Aura Magica di Nystul e Riparazione, non so quanto potrò andare avanti. Come ha detto Kursk prima, nessuno vuole fare il popolano; non perché fare il popolano non sia bello, ma perché il sistema non prevede grandi possibilità di giocare per i popolani (e non è neanche detto che sia così).
Se qualcuno mi cheide cosa ne penso, che so, dello scout o dei talenti del Complete Mage, non gli rispondo in base all'interpretazione. Quella se la studierà il giocatore, suppongo. Gli rispondo in base a che possibilità ha, in gioco, un personaggio con quella classe o quel talento. E per possibilità intendo proprio quanti danni può fare o quante volte può usare una determinata capacità... neinet vieta di giocare un PG "debole" e saperlo interpretare, e anzi può essere una sfida interessante, ma in un gioco "a scalare" come D&D bisogna puntare vero l'alto, non verso il basso.
Per concludere, aggiungo anche che D&D offre un sacco di strumenti, sta poi al singolo giocatore usarli bene o male. Un PG mezzo-demone può essere la cosa più insensata e brutta da veder giocare del mondo, ma può anche essere un ottimo motore per intere avventure, se non campagne... e credo che la stessa cosa valga per qualsiasi elemento del gioco.
Finita la mia tirata. Non ce l'ho con nessuno in particolare, e non è mia intenzione offendere nessuno, ma mi sento sempre chiamato in causa da discussioni di questo genere