Mi permetto aprire una nuova discussione per dare rilievo alla mia opinione in merito al concetto "Meglio un giorno da Master che cento da PG".
Potete capire quanto la questione mi abbia dato pensiero constatando che sono le 2.30 di notte...
Alcuni commenti della sezione Offtopic mi hanno fatto molto riflettere in merito alla mia firma e mi hanno portato alla conclusione che la frase è talmente sintetica da essere assolutamente fraintendibile!
Ora, vi avverto, mi lancerò in un discorso appassionato e romantico sui giochi di ruolo. Lo faccio senza nessun intento ozioso, e spero di riuscire a farmi intendere da chi mi leggerà. (Ok, siete avvertiti, poi non ditemi che sono stato noioso )
"Meglio un giorno da Master che cento da PG" non voleva essere un motto classista e non stava assolutamente a intendere "Il master vale più dei PG" o "Essere master è meglio che essere PG"; il contenuto del motto (male elaborato, me ne rendo conto solo ora) era totalmente differente.
Io sono per propensione personale un Master, sono nato come tale e lo sono sempre stato. Quello che intendevo dire nella mia firma è che ciò che sento di poter dare (a livello di GdR) in un giorno come Master non riuscirei a darlo in cento giorni da PG.
Questo rende i PG meno importanti?
Tutt'altro! Cos'è un master senza i suoi PG? Il master esiste, dovrebbe esistere PER i suoi Giocatori. Sono i Giocatori che rendono una bella storia meravigliosa, una bella trama un'avventura degna di essere chiamata tale!
Ho giocato diverse volte da PG, ed è bello, bellissimo! Personalmente però sento di esprimermi appieno solo quando accendo qualcosa nel prossimo. Questo riesco a farlo davvero solo quando mi dedico con tutto me stesso a far divertire, appassionare, commuovere e infervorare i miei giocatori. Ogni volta che risveglio il divertimento, l'emozione e la passione mi rendo conto che è nata una cosa bellissima, che il merito è tanto mio quanto di chi mi sta ascoltando... la partecipazione, la fantasia, l'unione che si crea è arrivata a volte a commuovere (letteralmente) me e il mio gruppo.
Avrete notato che ho la tendenza a sviluppare materiale e che cerco (spero con successo) di renderlo gradito e coerente. La cosa che ho in testa, che cerco sempre di chiedermi quando sviluppo non è mai "cosa sarebbe bello creare", ma "cosa i giocatori desiderano? che cosa sentono il bisogno di giocare?"
Da qui è uscito il Pirata, ad esempio. La scheda editabile è nata dalla richiesta di alcuni utenti... e il Cecchino (prossima uscita) nasce perché ho avvertito in una parte dell'utenza tale desiderio diffuso.
Quello che volevo intendere con la mia frase era che il ruolo che sento davvero mio nel GdR, che mi appaga completamente, è quello di figura per i giocatori, a loro disposizione sempre e comunque.
Mi scuso quindi per il mio motto fraintendibile. Troppo, troppo, troppo fraintendibile, e lo cambio con un'altro che rifletta di più la mia visione delle cose.
E dopo questa pappardella pesantissima... qual'è la vostra opinione in merito? Come vedete il ruolo del Master? Insomma, che ne pensate?
Grazie per l'attenzione!
Dark Megres