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  1. Sono arrivato alla terza pagina del topic (fine pagina) e poi ho smesso. Scusatemi. Premesso che sono piuttosto d'accordo con Aza (ahimè) in generale. Suppongo però che magari c'è una soluzione miracolo qui fuori che permetterebbe al mondo dei GdR di vivere bene sia per editori che per giocatori, solo che non è stata trovata. Un pò la stessa storia nei videogiochi, con i MMOG, dove WoW ha fatto in modo di tenere un gioco costantemente aggiornato, e dove il giocatore paga un canone mensile (nota: non ci gioco, ma noto la lungimiranza e genialata della cosa). Una cosa vorrei però totalmente contestare Aza: il passo della 2ed alla 3a è notevole, ma sicuramente non "solo in meglio". Lo è in meglio, e in peggio. Se uno guarda il risultato globale, le meccaniche di gioco, ecc, vi posso dire che le differenze reali tra la terza e la seconda sono minime. Ora conosco abbastanza la terza, non la considero il demonio, ecc ecc. La terza ha fatto quello che fa ogni edizione: ha preso il grosso del materiale dell'edizione precedente, e ha fatto il sunto in UN manuale. Questo è stato fatto per ogni edizione, ed infatti la terza è molto vicina alla 2ed. Chiaro, poi ci sono migliorie, di solito nelle regole o alcune meccaniche di gioco. Guardando il tutto, la terza ha un sistema di base più semplice (bravi), più logico (niente più AC negativa, sistema ottimo di TS, ecc = bravi). Se si guarda il resto, però, ottieni risultati esemplari: a) abilità: il sistema è uguale, o quasi. infatti un giocatore in 3ed che viene a giocare da me non è spaesato. Imho considero il sistema di 2ed migliore, ma solo leggermente, ed è per dettagli. PG: la personalizzazione è stata ancora spinta in avanti. In 2ed era già possibile fare molte cose diverse, ora nella 3a i limiti sono stati spinti ancora più in là. è un bene, anche se come controparte hai una forte PPzazione. Inevitabile. Come il thread dice, però, l'impressione è che si stia spingendo verso le origini del GdR (Heroquest, in un senso), quindi, ci stia regredendo. Questo è un dato di fatto già dalla 3a (un mostro, nel MdM, è una volgare lista di statistiche/note per il combattimento... sono state eliminate le note sull'ecologia e background dei mostri) e il gioco di miniature, in USA, è la nuova frontiera dei guadagni. Non mi stupiscono voci di una 4a edizione spinta verso questa nuova frontiera. Anche in 3ed, hai un sistema molto più spinto verso il combattimento... In questo momento infatti gioco in una campagna di 3ed, con un gruppo valido (non esperto, ma valido, che fa RP, ecc). Usano molto le miniature, anzi, sempre. Eppure si ruola. Ma quando un mostro appare, o un potenziale nemico, ebbene il fatto di trovarsi di fronte la miniatura su una griglia di 1,5m, spinge tutti i giocatori a pensare a cosa fare a secondo della griglia. Esempio lampante: un druido avanza verso delle statue. Esse si attivono e tirano fuori un arco lungo, con una freccia. Azioni ??? in 2ed sarebbero state: "uhh... mi fermo... c'è un posto dove nascondersi ??? o magari no... hanno una freccia hai detto ??? ma non hanno sparato giusto ??? ah beh, a questo punto magari faccio qualche passo indietro per vedere cosa succede..." in 3ed: "avanzo di 4 caselle / corro di 8 caselle / carico, ecc. ecc." questo perchè i PG sono già su una griglia FATTA per il combattimento. Quindi le differenze tra 2ed e terza sono marcate, e in generale sono d'accordo che ad ogni edizione c'è un miglioramento. Ma la 3ed, sebbene abbia fatto un balzo in avanti notevole (come tutte le edizioni, anche se questa imho ne ha fatto uno ancora più importante, visto che ha toccato punti STORICI come la CA e i TS), è stata anche la prima edizione a fare un balzo "indietro" nella storia di D&D (cosa che comunque si notava anche alla fine della 2ed, ma era solo un abozzo), proprio nella direzione "torniamo ad un gioco di combattimento". Io sono comunque d'accordo che la vera linfa vitale dei GdR sono i nuovi giocatori. I vecchi raramente comprerebbero i manuali della nuova edizione (io ho quelli della 2ed, nessuno di terza). I vecchi fanno da mentore, però. e questo è fondamentale. Non esistono in fondo edizioni da buttare nella patumiera. Bisogna capire che siamo figli dell'edizione della nostra generazione, e esserne grati. se con questa edizione riusciamo ad avanzare nel gdr, allora tutto è perfetto. Escono altre edizioni ? Io non le considero un male. Le considero la prova che il mio GdR preferito viva con successo, nel tempo, e sono fonte di arricchimento per le mie avventure nelle vecchie (ma aggiornate) edizioni.
    1 punto
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