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Lo anticipano sempre!... O sarà forse solo una mia impressione che ogni anno il periodo natalizio venga subdolamente anticipato di qualche giorno?... No! E’ constatazione precisa... Io annoto!... Io annoto tutti gli avvenimenti che mi sembra vadano sullo storto così che oramai ho collezionato tanti di quei cahiers de doléances da aver messo insieme una biblioteca... da non poterci più stare dietro. Lo scorso anno, ricordo e controllo, si era cominciato a crearne l’atmosfera, del Natale, a partire da fine november Quest’anno è anticipato alla metà di november. In pochi giorni sono già montate nelle strade dello shopping le luminarie a luci intermittenti. Qualche negozio addirittura non le ha mai smontate, le sue luminarie Le ha solo spolverate e tac! Push button! E vualà! La festa luminosa è già iniziata. Nei supermarket i panettoni dal primo di november, e hanno già ammazzato il meraviglioso gigantesco albero, trenta metri di abete, da regalare al papa... Lo hanno caricato su un treno... almeno dieci vagoni... Da trasportare poi lungo le strade di Roma come il sommergibile Toti tra ali di folla plaudente e da issare in piazza S. Pietro come l’obelisco: “ACQUA ALLE FUNI!!!”. Il solito spiritoso. “Chi si è permesso?”. Dissacrante miscredente! Come ti permetti di creare imbarazzo in una occasione così solenne? Saresti da appendere al ramo più alto! PerdonoPerdonoPerdonoooo!... Ma sì, è Natale! Questa anticipazione ha però anche il suo lato confortante E’ quasi un invito ad archiviare in anticipo questo stupido anno che sta per andarsene. Anno da dimenticare! E per il prossimo?... Fortuna, scaramanzia, propositi... e soprattutto oblio. Non è divertente la memoria. E’ fuori luogo! Non diverte e non inchioda, la memoria. Si continua a guardare al cumulo di rovine del passato che ci sono davanti, mentre un vento impetuoso ci spinge irresistibilmente nel futuro a cui però volgiamo le spalle... Meglio chiuderli del tutto, gli occhi! La vita non può essere memorabile Tutto si confonde C'è troppa gente chiassosa... troppo rumore. Sì, la smetterò di annotare. A che serve? Le cose inesorabilmente capitano. Anche le più atroci continueranno ad accadere in qualsiasi momento. Smemorarsi, è la scelta! Non ricordare nemmeno la metà delle cose che abbiamo visto e fatto in questo ultimo stupido anno e prendersi in premio uno spensierato altro Natale in compagnia di gente adeguata, decisa ad affermare se stessi... ad ogni costo e senza pudore. “Lei perdona?” “Io perdono! Sì!” E la vita continua a scorrerci accanto con boati, stridor di denti, zaffate di fumo, brividi di terrore... Tutto da perdonare... dimenticare. Eppure... eppure... Nonostante che a pensarci bene questa del Natale consumistico sia l’ultima cosa di cui dovrei sentire il bisogno... Eppure, dicevo, anch’io con la massa vado a riempire in festa le strade Fischiettando e sfregandomi le mani in modo incoraggiante! Acquisti e pacchi sotto un albero che comunque, crisi o non crisi, viene addobbato in ogni casa!... Albero di plastica? Meglio un albero vivo da far poi morire lentamente... costa un po’ di più ma è più chic!... E poi il profumo... E arriva il babbo natale in carne ed ossa, anche. E non fa più paura ai bambini che hanno perso il senso del mistero, del magico... Manco più le fiabe!... E gli tirano la barba finta e gli tolgono il cappello a ‘sto babbo natale, i bambini, e sotto il vecchio ex barbuto ci trovano un giovane in affitto... un morto di fame da schifo, che comunque non guasta la festa. Hanno solo fretta, i bambini, di avere in regalo il telefonino con cui fotografare e filmare porno da immettere magari in rete... Gesù!... alla loro età! Sì, l'unica cosa che non ci dovrebbe servire, è un altro Natale così! Mi dicono che fino a prima della guerra l’albero non usava. Niente regali, solo la strenna da conservare nel salvadanaio... E c’era il Presepe. Cosa sono la strenna e il Presepe? Io lo so! Ero bambino e c’era uno zio che ancora lo costruiva, il presepe. Un paesaggio perfetto fatto di cemento e terra, ed era grande che occupava una intera stanza e vi scorreva un fiume davanti alla grotta con acqua vera. Sovrastato da una enorme cupola curva di compensato di colore blu notte e traforata alle stelle così come si erano trovate quella notte... proprio il cielo di quella magica notte! E lo visitavano in tanti del paese, in silenzio rispettoso e si segnavano anche. Fuori c’era quasi sempre la neve. Betlemme! “Consolati Maria del tuo peregrinare, ecco Betlemme ornata di trofei”... E in sovrappiù anche quest’anno ci troverai jeep carri armati bulldozer... disperati e kamikaze... Morte! Ma... dobbiamo farlo nascere proprio qui? E dove se no? Che sono fuori moda i Presepi. Materiale da musei, ormai. E anche quelli come me, quelli che ricordano i presepi, siamo da musei!... da baracconi di luna park, noi! Che ormai ci sembra di vivere all’interno di una barzelletta macabra, una freddura da far gelare il sangue nelle vene. E poi ho gironzolato anch’io Masochisticamente!... Schifato nel chiasso! E ogni suono, ogni parola captata mi ponevano enigmi da risolvere. E’ possibile fuggire da tutto questo? Da questo concreto mondo dei soldi, per rientrare nel mondo... di che?... Del mito, della magia?... Ma come ci si arriva? Ho smarrito per sempre la strada... non trovo un varco per uscire dal branco. Impossibile! Mi sento obbligato a mostrarmi entusiasta pur avendo esaurito la scorta di bluff, e quasi mi vergogno alle battute più dissacranti che ancora mi vengono in mente. Fingo! Debbo fingere! Indossare una maschera perenne ché non ci si può nascondere ai soldi, a queste facce cattive mosse dai soldi, a questa marea carica di borse a cui i soldi suggeriscono le str****te che dicono. A volte penso che io debbo essere il prodotto di un qualche shock... Forse l’emigrazione interna. O... forse siamo tutti invalidi e bisognosi di una nuova dimensione? Il fatto è però che si è per lo più inconsapevoli... portati nella corrente... tossicodipendenti impossibilitati a tirarsi fuori dalla m**da anche volendolo... Sono inquieto! Uno schizogramma!! Le strade illuminate si sono fatte deserte. Vento gelido di tramontana con nevischio. “Vu cumprà?” Vende accendini e si riscalda le mani alla loro fiamma. Esaurito il carburante di un accendino lo ha lasciato cadere dalle dita intirizzite, novello fiammiferaio nel nevischio di una sera di Natale. Cinquanta euro gli ho dato, la mia strenna, e non ho preso l’accendino. Mi ha sorriso con i dentoni gialli, ma forti... negli occhi un incancellabile abisso di tristezza. Gli ho messo una mano sulla spalla e glie l’ho stretta... delicatamente: “Va nella prima bettola, fratello! Riempiti di birra... dimentica la traversata... il naufragio. E’ Natale!”.1 punto
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wow, innanzitutto grazie a tutti per le risposte e i consigli!!!! siete sempre molto più che gentili....!!!! toh! in effetti mi ero basata su questa, c'era su un imaginefx molto più piccola per fare pubblicità al libro.... è uscito anche in italia? magari lo prendo! (sgamata in 4 secondi... eheheheh! ) Però non si vedeva bene, allora l'ho usata per lo schizzo iniziale e poi sono andata per mio conto "a occhio" e a rifarmi le foto delle varie parti che mi risultavano problematiche... (tipo le mani... in effetti alla fine era un collage di riferimenti fotografici e molta poca fantasia, ma ci sto lavorando...) Apprezzo moltissimo l'aiuto... però, come ha detto Gideon, questa posizione del piede non mi sembrava dare abbastanza "grip" per la situazione più dinamica del mio disegno... in effetti, come ha detto lui, avrei dovuto cercare pose di atleti di arti marziali, ma non mi era proprio venuto in mente!!! Bella idea... eh, c'hai ragione anche tu... è un po' un palo telegrafico... ! Grazie! Grazie mille Joe! sono davvero felice che ti piaccia...1 punto
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