Il richiamo di Cthulhu cambia edizione, ma di solito i cambiamenti sono minimi. Io ho la 5° ed ammetto di non conoscere la 6°. Tra la mia e quella che aveva l'amico che mi ha fatto conoscere quel Gdr le differenze sono risibili.
Ripeto: non giudico il valore del sistema, ma dico che dopo un tot di anni di sviluppo la produzione inizia a mancare di ispirazione e diventa piatta e noiosa.
Mesi fa i sostenitori della 3.5 si lamentavano della qualità dei manuali pubblicati dalla Wizards, perchè sembrava che cercassero di cavare il succo da un limone già spremuto. Dopo otto anni e decine di manuali sono uscite tante di quelle opzioni di gioco che trovare qualcosa di veramente innovativo era molto difficile.
Ora, ripeto che a me la 3.5 continua a piacere: sono però contento che sia uscita la 4°, la sto provando e trovo che sia un'edizione ben fatta. Ha pregi e difetti, ma risponde molto di più a quello che mi aspetto oggi da un Gdr.
Capisco che ciascuno faccia le sue valutazioni sulla 4°, e nessuno vuole osannarla come gioco definitivo. Quello che rilevo però è che c'è molta gente che cerca di convincere gli altri a disprezzare la nuova edizione, facendo una crociata contro questo sistema.
La 3.5 semplicemente aveva dato quasi tutto quello che poteva dare, e lo si vedeva nella qualità dei supplementi usciti. Non è detto che non possa continuare a vivere con il supporto della comunity, anzi!
Alcuni avrebbero preferito un cambiamento "light" come quello che c'è stato tra Exalted I e II edizione. Legittimo, e per alcuni versi condivisibile.
Però l'edizione che hanno proposto e che porteranno avanti è questa, quindi se piace la si gioca e se non piace la si lascia sugli scaffali. Inutile però aprire venti topic in ogni forum lamentandosi che "tutti si curano, i chierici sono inutili" "È diventato un videogioco" "Non posso sbilanciare" "Gna gne gne!". Le meccaniche sono diverse. Punto.
Hanno un senso se si accetta che il sistema di regole è cambiato, non hanno senso se si cerca di giocare a D&D3 con questa edizione.
Io rimarco solamente che la libertà di opinone è sacrosanta, ma un'opera di evangelizzazione è fuori luogo. Io stesso ho sistemi di gioco con cui mi trovo male, ma non per questo li affosso. Se ad altri piacciono, beh... che si divertano!
Riguardo al materiale di sviluppo della cerchia di appassionati, credo sia il retro della medaglia di questo discorso.
Si creano moduli per ambientazioni in cui si gioca e che piacciono, non certo per seguire il mercato.
L'evoluzione dei progetti amatoriali di un sito come DL credo che origini dal piacere di farlo, non dall'imposizione di un sistema di gioco.