Vai al contenuto

Classifica

  1. Elin

    Elin

    Circolo degli Antichi


    • Punti

      1

    • Conteggio contenuto

      1.173


  2. Shar

    Shar

    Circolo degli Antichi


    • Punti

      1

    • Conteggio contenuto

      6.725


  3. Paladino

    Paladino

    Circolo degli Antichi


    • Punti

      1

    • Conteggio contenuto

      1.108


  4. Cyanur Darkmoor

    Cyanur Darkmoor

    Circolo degli Antichi


    • Punti

      1

    • Conteggio contenuto

      136


Contenuto popolare

Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 25/09/2008 in tutte le aree

  1. Dico un po' anche la mia dato che questi discorsi mi piacciono molto! La cosa "sconvolgente" nel discorso di Cook non è il concetto di D&D come gioco incentrato sulle combo (questo lo sapevamo tutti), ma piuttosto il fatto che questa fosse l'intenzione primaria della casa produttrice. La cosa triste non è che in D&D sia stata prevista la possibilità di fare combo, ma piuttosto il fatto che questa sia la finalità primaria del gioco, lo scopo che si sono prefissi i suoi sviluppatori. Triste perché significa che D&D si vuol fregiare di un titolo (GdR) di cui non è un giusto detentore. E non ditemi che non è vero, dato che è stato proprio Cook a dire che l'obiettivo era premiare chi conosce il regolamento e sa trovare il modo per creare la build più forte, e questa è la definizione di un gioco di carte o di un wargame, non di un GdR. Rispondendo poi a coloro che dicono che anche se D&D è fatto per le combo ecc si può ruolare come lo si può fare ad altri giochi, cito un discorso (giustissssssimo) di Paladino: Il punto è che basta anche 1 solo giocatore in un gruppo che sia non dico PP ma solo un "ottimizzatore" per alterare tutti gli equilibri in gioco. Riporto quello che è stato detto nel primo post: Se in un gioco accade che a seconda delle scelte fatte ci si ritrova con personaggi che sono "inadeguati" rispetto ad altri inevitabilmente succede che anche i più accaniti ruolatori finiscono per fare min-maxing. Ammettiamo che io voglia ruolare e tenga più in considerazione l'idea del mio personaggio, la sua interiorità piuttosto che le sue statistiche. Se il sistema a cui gioco fa si che le mie scelte (dettate dal buon senso e non dal min-maxing) facciano diventare il mio PG "inutile", allora inevitabilmente sarò portato a cambiare modo di giocare, a cercare a mia volta di avere un PG "più forte". E non ditemi, signori miei, che questo non è vero. Come vi sentireste voi a giocare il ladro più carismatico e profondo del mondo se il mago di turno è piu silenzioso ed invisibile di voi in ogni occasione? Sarà pure un Personaggio con la P maiuscola, però se metà delle sue capacità sono eclissate da altri la cosa non piace a nessuno. E questo si estende a tutto: io voglio giocare un guerriero, quindi faccio della guerra la mia vita. D'accordo che non esiste solo il combattimento, ma comunque rimane un aspetto del gioco dove io come guerriero vorrei distinguermi. Non per forza essere il più forte, ma almeno distinguermi. E come lo posso fare se il chierico del gruppo è picchia più di me, è più tattico e più utile di me? Come lo posso fare se in una battaglia è sempre il mago a decidere come vanno le cose mentre io mi devo accontentare dei suoi scarti? Come posso divertirmi ad interpretare un bardo che ha conoscenze ovunque, carismatico al punto da riuscire ad ottenere tutte le informazioni se l'incantatore di turno con le sue divinazioni riesce sempre a sapere più di me in tempi più brevi? Chiunque di fronte all'evidenza di avere un PG che nel suo scopo primario è surclassato da un'altro che rispetto a lui ha fatto solo più scelte per l'ottimizzazione si sente frustrato e finisce per ottimizzare a sua volta il PG. E badate bene, non ho fatto solo esempi di Combattimento. Ho parlato anche di situazioni extra: raccogliere informazioni ed interagire con il resto del mondo, oppure affrontare situazioni (non per forza di combattimento) dove sono necessarie abilità particolari. Per finire, dico la mia anche sul bilanciamento. Credo che quando si parla di bilanciamento si debba parlare per forza di combattimento. Anche perché di che bilanciamento si vuol parlare nel ruolare un PG? Il bilanciamento di un gioco si vede nelle situazioni in cui contano le statistiche, in cui si vedono i ruoli dei PG. E quindi si parla di combattimento e di uso delle abilità. Io credo che un gioco sia bilanciato quando ogni classe ha il suo ruolo, è bilanciato quando io che sono un ladro sono quello che viene mandato a fare le missioni dove non si deve essere scoperti, quando è il guerriero quello che si lancia nella mischia. Quando in un gioco c'è una classe (dico mago perché prendo l'esempio di D&D) come il mago che è in grado di ricoprire il ruolo di quasi tutti allora il gioco è sbilanciato. Sul ruolare non ha senso parlare di bilanciamento...
    1 punto
  2. aspetto che EManUeLE me li dia...sinceramente mi aspetto un inizio col botto...visto che questi episodi dovrebbero essere stati scritti per la seconda...appena li visiono do il mio personalissimo commento;-)
    1 punto
  3. Non si finirà mica a vedere chi ce l'ha più dura (dal punto di vista commerciale... ) tra la 3^ e la 4^, no?
    1 punto
  4. due cose - ho parlato molto della "politica dell'equilibrio" (): non intendevo che l'equilibrio fosse buono a priori. Volevo invece dire che è di certo preferibile a uno squilibrio colossale. Ribasdisco un concetto: io credo che lo squilibrio porti a godersi meno la R di GdR, l'interpretazione: se c'è squilibrio i giocatori ne sono influenzati, anche se in piccola parte. Se c'è equilibrio uno può fregarsene un poco di più e indirettametne si concentrerà di più sul Ruolo. [Con Equilibrio non intendo per forza il bilanciamento ossessivo della IV, ma, come minimo, che su N personaggi di uguale livello, quei N siano più o meno forti uguali] - Il mago dev'essere più forte? non sono d'accordo. La forza si misura coi livelli, non con le classi. Bisogna premiare l'esperienza dei giocatori? ok, ma questo succede in OGNI gioco, a briscola come a risiko. E poi, perché dovrebbe essere premiato il giocatore che va a leggersi i millemila incantesimi del mago per trovarsi le combo? Quello forse è il gioco di ruolo? Usare gli incantesimi deve essere difficile? Qui posso essere d'accordo, se intendiamo che gli incantesimi da usare vanno scelti con accuratezza, e studiando la situazione. Questa è la differenza fra giocatore esperto e novello. (ah, studiare la situazione e agire nel miglior modo non lo fa solo il mago, ma tutte le classi, e soprattutto in IV) Se però trovi bello che ci sia una lista enorme di incantesimi fra cui il giocatore esperto conosce le combo e il novellino no, allora non sono affatto d'accordo. Così mi sembra di giocare a Magic, non a un GdR.
    1 punto
  5. Intanto una considerazione un pò fuori dalle righe che mi ha fatto venire in mente gorthar usando i termini terzisti contr quartisti. Secondo me non è vero. Bisogna anche consdierare che è pieno di gente che sarebbe pronta in qualunque momento a sedesi a un tavol di d&d e giocare independentemente dall'edizione. E scommetto che molta di questa gente scrive anche in questo e topic simili. Il discorso principalmente sta nel trovare più che altro punti di forza e debolezze di uno o dell'altro sistema, il che risulta molto semplice con queste due edizione essende totalemtne diverse e a se stanti l'una dall altra da rendere secondo me gli stessi paragoni forzati e ardui. La terza è stata un'edizione FARAONICA. C'era manuali per tutto... così per sfizio mi è appena venuto in mente di contarli e ho scoperto che nella mia libreria ci sono 52 manuali di D&D 3.x ufficiali (non faccio il contro con supplementi di altre case). Ho amato leggerli dal primo all'ultimo, ho amato usarli dal primo all'ultimo e non li ritirerei fuori per giocare anche subito se qualcuno me lo chiedesse, sopratutto nei FR che diciamocelo... in 3.x c'erano i veri REAMI, i reami della 4E son belli cmq ma non saranno mai l'originale e/o quelli con cui molti di noi sono cresciuti . Ma nonostante questo adesso sto giocando e sviluppando amatorialmente quasi solo con la 4E. Perchè nuova edizione e voglimo vederla provarla testarla ecc.ecc. Quindi io direi che prima di distinguere tra terzisti e quartisti, direi di convenire che siamo comunque tutti amanti di D&D e che se tutto un tratto tutti i libri della 4E bruciassero all'istante, scommetto tutti noi che proviamo la 4E adesso torneremmo a giocare in 3.x subito! E lo stesso se sparissero tutti i manuali 3.x tutti quelli che sono in 3.x verrebbero probabilmente all 4E edizione subito. Perchè diciamocelo siamo appassionati di D&D e ci interessa in primis giocare e divertirci... poi facendo anche parte di una community su un forum ci piace anche discutere e battibeccarci sulle diversità tra edizioni, edizioni preferite eccettera eccettera ma tutti noi, terzisti e quartisti abbiamo in verità talmente tante cose in comune che non saranno 3 regolette di un edizone o un'altra a sciogliere. Sopratutto quando la fuori c'è una maggior parte di mondo ignorante e piena di pregiudizi pronta a bollarci come "defi**nti o sfi**ti perchè giochiamo e sognamo con orchi e spade alla nostra età". Ci manca solo che facciamo lo scisma tra di noi... Quindi direi basta per favore con sto brutto termine terzisti vs quartisti (almeno in senso stretto ovviamente) che mi suona tanto come showdown da giorno dell'apocalisse. Detto questo trovo che per certi aspetti con questa tendenza a scrivere meno la quarta sia anche tornata un pò agli albori (OD&D, AD&D) dove per esempio i mostri erano mostri e non avevano tutti le strapucchiazzonate su rp,vita,famiglia,artigianato ecc.ecc. Uno dei punti fondamentali che è spesso passato secondo silenzio secondo me è che la 3.x era un'edizone mostruosa, grandiosa, a 18 piani con cigliegina. Probabilmente la più vasta, ampliata e con più materiale scritto mai uscito. Un colosso a tutti gli effetti. E forse la wizard dopo il boom iniziale della terza che ha portato tanta gente di nuovo sotto l'ala di d&d si sia trovata un pò spiazzata nel dare da "mangiare" a questo gigante panzuto (se mi spiego con la metafora). Come tutte le cose in grande, si è arrivati a un forte momento di confusione e dispersione. Un'ambiente molto ostile cmq per i neofiti. Non puoi prendere un nuovo ragazzo a giocare e mettergli sotto gli occhi centinaia di manuali, non so se mi spiego. Secondo me il grosso problema di quelli che non vogliono provare la 4E è che siamo tutti stati viziati dalla 3.x. E lo dico per esperienza personale perchè ho passato mesi aggrappato ai miei cari libri di 3.x lamentandomi e criticando la 4E in ogni modo possibile immaginabile, giurando non ci avrei mai giocato. E' si... perchè avevo li il mio bel paradisetto gderrestico che mi copriva ogni sogno potessi fare in D&D... però poi tra lagne varie la 4E l'ho provata e indovinate un pò? Mi sono accorto che era un gioco... e indovinate un pò? Mi sono ricordato che i giochi sono divertenti. Boom crollato tutto... Ora... a parte il wall of text infinito. Quello che voglio dire è... 3° e 4° sono diverse hanno difetti e pregi entrambe. Sono cmq due giochi divertenti entrambi però. Quindi mi fa piangere un pò il cuore vedere che tra appassionati di D&D ci si dilania su quale sia la bibbia e quale il corano. Ripeto quanto detto in precedenza... il dibattito è necessario stimoalante per tutti e divertente. Ma sono i toni che possono rovinare. Siamo tutti nella stessa barca, D&D e il gdr. Non vedo perchè per divergenze di opinioni sull'edizione appassionati della STESSA COSA debbano essere bollati come terzisti o quartisti manco fosse la guerra fredda con comunisti e capitalisti a minacciarsi di nuclearizzarsi a vicenda... Ripeto, nato tutto dall'uso di Gorthar di terzisti contro quartisti qualche post va, e mi ha fatto un pò male leggere i temini messi così, nessun riferimento e nessun utente in particolare non sia mai! Scusate per il mini sfogo.
    1 punto
Questa classifica è impostata Roma/GMT+01:00
×
×
  • Crea nuovo...