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  1. DarKnight

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  4. isaac21

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 21/01/2009 in tutte le aree

  1. Tra l'altro mi chiedo sempre quanti tra i denigratori dell'open source paghino i SO e i software commerciali che usano...
    2 punti
  2. tanto lo useresti per mirrorwave cosa cambia? almeno stupisci l'avversario, mentre oblivion è meglio di unmake perchè rimuove tutto ciò che infastidisce i kithkin
    1 punto
  3. Non mi ricordo bene se un Druido può ma consiglierei O Un Viandante dell'Orizzonte o un Taumaturgo (sul Manuale del DM), Consiglierei di più la prima perchè può dare qualche vantaggio comodo per ogni classe, ma devi avere Resistenza Fisica e Conoscenze (Geografie) 8 gradi
    1 punto
  4. Sììììììì, grande ghon, viva il mistificatore arcano!!! Talenti:dividere raggio, incantesimi rapidi, incantesimi potenziati e massimizzati immediati. A livelli alti comprere verga del potenziamento superiore. Prima di attaccare castarsi invisibilità migliorata.
    1 punto
  5. Cha, cos, des, for, int, sag. Hmmm... si, oltre a tomb tainted soul, e i talenti draconici, anche gli spell focus sono ottimi. Ci sono anche un paio di talenti che hanno come requisito tomb tainted soul, molto carini e utili. Si. Arrivare fino in fondo col dread necromancer non è bello: andresti a dover scegliere se buttare via un talento come tomb tainted soul, oppure non usarlo e arrangiarti con le cure. Inoltre per quello che ti dà, conviene fermarsi ben prima. Il talento di creazione oggetti meravilgiosi è carino, ma lo dà davvero torppo tardi. Pale master. I non morti li lasci fuori città Per il resto, spero che tu abbia accesso Frostburn dove c'è l'incantesimo noto come dragon killer (incantesimi massimizzati immediati + shivering touch. Can you say coup de grace? ) A proposito, ti sei letto il Dread Necromancer Handbook, vero?
    1 punto
  6. Io ho pensato intanto di provare a distribuire così gli 84pt (partiamo dal 4° livello infatti e non ho nè min nè max nella distribuzione): For 8 Des 18 Cos 18 Int 20 Sag 12 Car 8 Troppo sbilanciati secondo voi oppure tirati quanto basta??
    1 punto
  7. *** Iperione di sanguigno manto vestito Dell'efferato atto mai s'è pentito Treman le acque del mare rabbioso Con forza colpisce gli scogli, furioso Nel cielo risuonan le grida di dei folli Che rimbobano in echi paurosi per pendii, gole e colli Urla il lampo e tonante si lancia Nelle acque saline violento scalcia. *** Beve nell'adorno teschio l'umano sangue Guarda felice le spoglie dell'era che langue Rende macabro banchetto invitante Anche per l'incorruttibile piccolo infante Geme lamenta e gode del divino destino mentre decora col caldo succo l'uomo supino E mentre ancor nell'estasi s'erge potente Inizia a lanciare urla sin troppo cruente *** Setis intrappolato nel mondo reale Vede e sente il vento di bora astrale Fermo s'una scogliera guarda il cielo Di nembi bui porta ancora il triste velo. Lampi e tuoni risuonan cupi maestosi in quella notte Rischiaran le nuvole dalla violenta forza ormai rotte Fulmini schiantano nelle acque inquiete Sollevano scatenano e spandono forze segrete Senza forma dalle rocce guarda la sua arte Esiliato sul mondo reale Evocato da persona mortale Triste non comprende ciò che lo circonda E uccide in preda a pulsione furibonda Senza esser del tutto cosciente Di come agisce sferzato dal Ponente Un massacro il bagliore divino ha compiuto Senza che la sacra cerca avesse adempiuto Impara presto l'odiato mondo ad amare E fitta pioggia scende per il peccato suo lavare *** Ombroso è l'anfratto Dall'artista ritratto Alberi rachitici S'estendono mitici Fronde d'un verde perduto Coprono la radura d'un dolore assoluto Il cielo è nascosto da nuvolo nere Ricorda a tutti le feroci fiere Da esso discende un unico e folle Raggio di luce ch'illumina il solo colle Chitinose creature striscian nel fango Per raggiunger ciò che rimpiango Per arrivar al calore solare, promessa salvifica Che i piccoli infimi animi "ora" vivifica. Il pittore si ferma e intinge il pennello. Cala delicata mano, tremante Un ultimo segno traccia, morente. *** Ridon di scherno sbeffeggian l'eterno Stupido infermo Vecchio dal capo marcito Di vermi e larve farcito Cadon brandelli di carne Infestata da piccole tarme Anchessa ride, maledetta creatura E indomita l'opra sua perdura *** E monta il vento ponente Istiga la torturata mente. Condensano nubi d'avorio Create da un'animo prima irrisorio. Un fulmine squarcia il reale Comandato da creatura astrale Che s'impone, s'alza La costrizione scalza Irato urla al cielo in un boato che scuote il creato. Onde s'impennano ardenti evaporando nel moto, Si lancian furiose verso epicentro ch'è vuoto. E compare. Torna, mortale, più forte, potente, irriverente, Titano dei mari. *** Un elogio alla speranza scomparsa Che all'uomo sempre gentile è parsa Nel momento del bisogno, crudele svanisce Per tornare quando voglia di viver sparisce Con forza costringe a lottare Chiunque con essa voglia parlare. Ad infiniti stagni verdeggianti E a sconfinati cieli abbaglianti Azzurri paesaggi dormienti Prigioni per menti coscienti E' destinato il viaggiatore demente che parla di profezie alla comune gente *** Cerca se stesso nell'altro Si comporta in modo assai scaltro Corre rapido su calzari alati I suoi occhi al mondo celati Porta messaggi d'amore e morte In rime misteriose a volte contorte Più veloce delle luce e del vento Messaggero mai soddisfatto o contento *** In tempo ancestral costretto al silenzio Sotto un sigillo di puro assenzio Creatura senz'anima che danza nell'ombra oscura Ora stupra vite e la morte all'uomo assicura *** L'eterna promessa non verrà mai espressa Il mostro notturno rimarrà all'ombra di saturno Le lame d'acciaio affamate di morte più torneranno a segnar l'umana sorte *** Rinchiuso in eoni sconosciuti Tra reami e mondi "detti" perduti Vaga la coscienza del viaggiatore Per infinite stagioni, mesi, ore *** Brilla di solar forza Sotto unica singolar scorza E ride ancora del buffo destino Bevendoci sopra litri di vino Come pazzo di luogo in luogo vaga cantando Di blasfemi inni a dei morti la storia sta urlando *** Nel gelido cubo intrappolato Giace l'animo spento, addormentato. I dimenticati inni ora sopiti Cantavan nel crepuscolo d'amori infiniti Parlavan di passioni, di guerra Momenti così belli da scuoter la terra. Ora è solo al buio, morto Rinchiuso, in sè assorto. *** Meravigliosa incredibil e inaspettata visione Aspettava illuminata da dimenticata costellazione Nella notte silenziosa e serena, fredda e infinita La memoria, di lei ricordo lascia traccia scolpita Ed Il fioco baglior sul suo viso disceso Facea scintillar suoi occhi d'un sentimento incompreso *** Abbaglianti le luci dell'ombra brillante Cacofonia di una folle pazzia danzante Tra corpi ammassati di un desiderio condannato Proiettati in un presente che sembra malato Nasce la felicità in un momento intenso E perde in pochi secondi ogni suo minimo senso La musica stordisce folla in cerca di vita In un'ascesa fatale nella sua corsa infinita *** Cieli spandon fiamme crepitanti Furent' immersi in colori sgragianti Adombran la spiaggia dorata Da pioggia battente bagnata Solo nella benedetta tempesta Compie le sue empie, sacre gesta Nell'amore di un amare infinito Giace con un folle sogno scolpito Saette e scintille di passione Attraversano il regno d'iperione E nubi e nembi, minacciosi e cupi Incubi per gli amanti, feroci lupi Nell'eterno e sublime atto Il dio osserva esterefatto *** Cade il giglio ghignante Follia corre li rampante Tra le implacabili nere gocce Sono troppe le rivolte al cielo facce E dalle opache violacee nubi Le fiamme aspettano ch'egli le rubi Prometeo, titano divorato dai falchi degli dei Perchè tu salvasti l'umanità e condannato sei? Popoli ora turbati, sofferenti, si combattono l'un l'altro Sommersi da montagne di pece sopravvive sol il più scaltro Con mille stratagemmi lui l'eden vinse Oh odisseo che i fianchi di calipso cinse. Libero dagli inumani limiti terreni Pronto a dominare tutt'i popoli elleni Alza guerriero lo scudo dipinto E inno innalza in onor del vinto *** Un'altra visione sull'occhio di endimione Cresce e si spande Lo sperone più grande dei mondi Suoi, mille e mille campi fecondi Sulle rocce stratificate Città su città son edificate Sin troppi i loro stili assurdi e irreali Fuggono le concezioni e i modi banali Sulla sommità della vile montagna S'erge loco ove nacque mia compagna D'argento e d'ebano intarsiata Piramide domina la città domata. E l'occhio vigile serpentino Sorride a quel mondo così divino Senza tristi affanni ne desideri Ove la mentre crea i suoi imperi ***
    1 punto
  8. Anche un Ladro/Mago/Mistificatore Arcano renderebbe (con i soliti talenti come Dividere Raggio & co.)
    1 punto
  9. Questa merita... ecco a voi il Kyran nazionale come un bimbo febbricitante nel post-anno-nuovo mentre aspetta che Morwen gli faccia le coccoline passa-bua!!
    1 punto
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