Non lo è. Nemmeno io facevo parte di nessuna di tali categorie, come DarthVader; ciò non vuol dire che non sia possibile essere "catalogati" in una categoria, sicuramente lo possiamo essere tutti, quello che immagino Darth volesse dire, e checomunque IO voglio dire, è che non facevamo parte, nemmeno da giovani (o da piccoli, se preferisci) di nessuna di quelle categoria di "pecorelle senza cervello". Scusa la franchezza ma non sono uno "spocchioso arrogante" per nulla
Il fatto che l'autrice dichiari di non aver voluto trarre ispirazione dal vampiro tradizionale , mi sa tanto di paraculata. Chiamali in un altro modo...se esiste una tradizione millenaria, qualcosa vorrà pur dire.
Che siano destinati ad un pubblico di un certo tipo e di una certa età è innegabile....rimpiango solo il fatto che quando eravamo piccoli noi e i nostri genitori, i libri per ragazzi fossero stati scritti da Stevenson, Salgari, Verne, Defoe, Collodi, Grimm, Euxpery, Dickens, Twain, London, Conrad, Dumas....e decine e decine di altri. Non dico che i ragazzi/ini di oggi debbano per forza leggere quello che noi ed i nostri genitori leggevamo 30/50 anni fa, ma oggi, con tutta la maggior facilità che c'è nel reperire, comprare e soprattutto, purtroppo, scrivere libri...perché discutiamo di gente come Paolini, Meyers, e compagnia bella?