dunque, dunque... idee per avventure...
un pg si ritrova all'improvviso in un luogo che non conosce, un ampio salone, si direbbe un palazzo indiano, esotico comunque... la luce che proviene da fuori, la brezza che che fa danzare i tendaggi, fanno pensare ad un quieto tardo pomeriggio di mezza estate; tuttavia il pg sa che tutto attorno a lui è un illusione, visto che sa di essere sotto centinaia di metri di terra, in uno dei milioni di rifugi/gallerie del ventoso Pandemonium. I suoni sono ovattati, la testa gira fortemente e duole, solo ora sembra riprendere conoscenza, e coscienza di sè. Qualcuno piange; una donna, un'ancella, forse una concubina, bellissima, sta tra le braccia del pg, in lacrime; ha solo il tempo di sospirare:"perchè?...io...ti amavo..." prima di spirare. Il pg la depone a terra e le sue mani sono sporche del suo sangue; a questo punto sente una terribile risata rimbombare nel suo cervello, le orecchie sembrano esplodere. Non riesce a vedere in volto colui che ride e che lo insulta dicendogli:"sciocco! alla fine hai fatto esattamente ciò che volevo...!". La testa inizia a girare, il pg si trova al centro di questo salone circolare, a terra scorge altri cadaveri, morti per causa sua, non riconosce i loro volti ma sa che erano suoi compagni ed avevano fiducia in lui. Tutto rotea tutto è indistinto, il pg pensa che c'è ancora una possibilità mentre avverte che chi ha liberato sta acquistando potere, ma non riesce a ricordare quale, le lacrime solcano il suo viso, il dolore è troppo grande...
un urlo nella notte, come avviene da così tante notti che il pg non riesce a ricordarlo. Un incubo ricorrente, ma un incubo così reale... domani finalmente sarà in città, dove verrà ricevuto dagli strani individui che lo hanno contattato un mese fa...