Riprende la campagna su Hirugami dopo mesi di interruzione. Prima di narrare quanto successo in queste ultime 2 sessioni, è bene rinfrescare la memoria sui nostri 3 protagonisti:
- Takamoto Yarai (Inugami maschio samurai 6 [Katori Shinto Ryu], LN): Appartenente alla bassa aristocrazia del regno di Kamigare, Yarai si pone al servizio del daimyo di Gumiji. Durante la guerra civile, uno dei clan ribelli si arrende e giura fedeltà al signore feudale in cambio della vita dell'inugami, che aveva ucciso molti dei loro compagni. Il daimyo non ci pensa due volte a tradire l'esponente del clan Takamoto, e così il nostro eroe è costretto alla fuga per salvarsi la vita. Mentre Yarai a Gumiji viene visto come un vigliacco traditore, la nobiltà di Kamigare è indignata dal tradimento perpetrato ai danni del giovane samurai.
- Haruki Haruhiro (Naga maschio sciamano 6 [Eroe, Furia], LN): Giovane sciamano del monastero “La Perfezione di Ishirya”, si distingue subito per il pessimo senso dell'orientamento. Accompagnato dal suo piccolo compagno spirito è il guaritore e, in teoria, la guida spirituale del gruppo. Il dominio della Furia si riflette nel suo amore per gli incantesimi castigare e vendetta ancestrale.
- Asheiji Keitaro (Kitsune maschio shegenja del fuoco 6, CN): Sfuggito per miracolo al massacro del suo villaggio da parte di alcuni mercenari interessati alle code dei kitsune, Keitaro si rifugia sui Monti Hogari. Ospitato da una coppia di anziani, quando la loro giovane nipote viene rapita, la volpe si mette subito in viaggio per recuperarla. È il più matto del gruppo ed è lui ad aver messo insieme la compagnia.
Nel monastero di Haruhiro, i nostri tre eroi si accingono a fare rifornimento prima di ripartire. Il mattino dopo, il loro viaggio inizia, con destinazione un misterioso monastero umano, e una lettera da consegnare. Il viaggio alterna momenti di totale tranquillità ad altri più turbolenti. Tra yamainu (enormi cani di montagna) e predoni akki, misteriosi sciamani bonaccioni e non morti, i tre riescono a giungere entro i confini regno di Go. Durante questo tragitto di tre giorni, i nostri hanno imparato due cose: la prima è che i Monti Hogari non sono così tranquilli come sembrano, la seconda è che i nekomata si fanno pagare caro per i servizi che offrono (una notte in locanda sono 9 mo andate via). Il momento LOL lo si è avuto durante il breve incontro con un solitario wu jen, che vive nella sua casetta con tre tsukumogami. Le espressioni dei giocatori quando ho descritto “vedete un ombrello saltellare lungo il sentiero, per poi voltarsi verso di voi e salutarvi” sono state impagabili.