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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 29/04/2011 in tutte le aree

  1. Apro questa discussione per un motivo molto semplice:condividere un po' di esperienze per quanto riguarda l'interpretazione da parte dei master di mostri ,png e simili. Sono un giocatore diciamo "autoditatta",non ho mai visto giocare un altro gruppo e quindi non conosco altri master oltre me stesso;mi riferisco al modo in cui ognuno parla,gesticola,recita la parte della creatura che i pg si trovano difronte:come vi comportate di solito?siete più semplicemente il tramite delle parole altrui o vi immedesimate nel personaggio che interpretate? Con tutte le differenze tra diversi sistemi di gioco(io gioco D&D4)master,gruppi di giocatori,gusti ecc,mi piacerebbe condividere un po' lo stile di masterizzazione/intepretazione
    1 punto
  2. Holy orders of the stars, sono descritte cdp e chiese di tutte le divinità di Krynn.
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  3. Lo vendeva Steam in offerta (a 5€ circa) con tutte e due le espansioni. Ora che l'offerta non c'è più lo fa a 20€. Che è sempre molto meno di quanto l'ho pagato io prendendo tutto alla data d'uscita. Ad ogni modo non te lo consiglio, la campagna in singolo fa pena, soprattutto la gestione del party in battaglia (quindi tattica) e muovendolo nel territorio a disposizione. Il multiplayer italiano non ha praticamente nessuno shard valido disponibile. Ce ne sono almeno un paio con ambientazione Forgotten Realms, di cui uno brulica di giocatori (e TdC [ya know?] anche tra lo staff), e l'altro è un clonazzo peraltro mal tradotto di uno shard americano, dove non gioca praticamente nessuno. Se puoi risparmia 20€ o spendili in modo più intelligente.
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  4. MAMMAMIA!!! non ero entrato in questo topic dal mio post sul "tank fifone" e guarda cosa ti combino. non sono riuscito a leggere tutte le risposte (altrimenti sarei diventato sc*mo )... ma principalmente da quello che ho potuto capire le "colpe" del mio personaggio sono queste: 1) è inutile al gruppo e non si capisce quindi perché venga accettato 2) rallenta il gioco/rovina il divertimento ai giocatori devo innanzitutto dire che ho sbagliato a portarlo come esempio generico. nel mio gruppo era sì un peso, ma non era l'unico personaggio da mischia (anzi, era principalmente un supporto) e le sfide affrontate raramente portavano il mio pg a scappare, per il gruppo nonostante questo difetto era più utile che inutile. nell'avventura fatta infatti principale era l'interpretazione, non i combattimenti. d'accordissimo che se interpretare un simile pg ha come conseguenza i punti 1 e 2 (2 principalmente) è meglio cambiare pg. ma ribadisco che meno gli avventurieri sono ciò che di più perfetto si possa immaginare nel dato campo, meno stereotipati sono, più le avventure vissute sono particolari e rimangono nella memoria. per esperienza personale l'avventura in cui c'è il ladro che fa il ladro, il paladino che fa il paladino e il monaco che fa il monaco (occhio che non sto dicendo che sia sbagliato. la classe c'è così come tutto un background ideale che la supporta. la regola non deve essere "allora stravolgiamo tutto", ma "allora caratteriziamo nei limiti tutto") passa così, e viene ricordata come una delle tante. invece quella in cui il ladro nei limiti del possibile cerca di guadagnare onestamente, il paladino è poco onorevole e il monaco ha il vizio del bere viene ricordata, se interpretata a modo, come un'avventura ben riuscita. spero di essermi fatto capire PS: avevo sbagliato a scrivere nel primo post (e qui giù bestemmioni ): il guerriero scappava se sotto 1/3 dei pf, non se subiva 1/3 dei danni incassabili.
    1 punto
  5. Noi interpretiamo degli avventurieri e solitamente la campagna tende ad enfatizzare le gesta di questo manipolo di eroi. La profondità di un eroe senza macchia stereotipato, è più o meno pari a quella di un fiume in secca. Sarà un personaggio "funzionale", che contribuirà solo positivamente alla risoluzione dei problemi che si pongono al gruppo, sarà considerato forte in quello che sa fare; ma non stupirà nessuno il fatto che lo faccia perche quello è "il suo lavoro". Dal mio punto di vista (di master) un personaggio del genere ha generalmente un BASSISSIMO apporto allo sviluppo della trama in quanto la sua palese previdibilità porterà la storia a svolgersi nel modo più banale e scontato possibile, sarebbe come leggere un libro di cui sappiamo già il finale. Se invece pensiamo ai personaggi incontrati in libri e film, si denota subito una caratterizzazione estremamente diversa, e per mettere in luce i loro pregi, se ne rimarca inevitabilmente i difetti. I difetti del personaggio che si sceglie di interpretare, è bene che siano tali da riuscir a trasparire nel corso dell'avventura, altrimenti il personaggio non presenterebbe molte differenze dallo stereotipo di cui parlavo sopra. Dal mio punto di vista (di master) un personaggio del genere ha un grosso contributo a livello di trama. Ricordando poi le vecchie avventure giocate, saranno proprio tali situazioni inaspettate ad esser ricordate con maggior esaltazione, piuttosto che ricordare quanti danni sia riuscito ad assorbire il "tank" o di quanti danni ha fatto il barbaro con il suo critico. Sempre dal mio punto di vista di master, ed è importante dirlo perchè fa cmq parte in un certo qual modo delle meccaniche di gioco, se dovesse capitare una situazione in cui sarei costretto a scegliere a chi donare la morte tra due differenti PG... ...secondo voi chi sceglierei? a) Il personaggio funzionale, con scarsissimo apporto alla trama ed alle situazioni interpretative create in-game. Il personaggio caratterizzato, origine di molte situazioni divertenti ed impreviste. Visto che non sono uno di quei master che preferisce lasciare che tutto venga deciso dai dadi, direi proprio che al 90% il personaggio del punto "b" sarebbe quello che alla fine la spunterebbe e potrebbe raccontare di come ha quasi rischiato la vita. Il personaggio del punto "a" molto probabilmente si ripresenterebbe alla sessione successiva con un PG non molto diverso da quello che già aveva. Una cosa che mi lascia poi senza parole, è l'idea diffusa del gruppo che non riesce a far fronte alle missioni impartite del master perchè "non efficente". Questa è la cosa più assurda che abbia mai sentito, ma purtroppo è un idea radicata profondamente in molti giocatori. Il gioco di ruolo tra amici, non è nè un MMORPG nè un videogame di qualsiasi altro tipo, le avventure e gli scontri non sono dei pacchetti preconfezionati. Il master con vari accorgimenti, farà in modo che se una missione deve essere completata, il gruppo deve avere comunque la posssibilità di farlo a meno di palesi errori commessi. Se il gruppo è più forte della media, gli scontri saranno resi più duri e difficili, se il gruppo ha invece un profilo più basso gli scontri saranno meno pesanti. Alla fine della favola in entrambi i casi avremmo un gruppo che ha superato una difficile situazione sempre "per un pelo", con evidente soddisfazione dei giocatori, di qualsiasi tipo essi siano! Per un piccolo piacere edonista voglio giusto raccontarvi la giocata più difficile "interpretativamente parlando" che abbia mai fatto. Sistema e ambientazione non hanno molta importanza, perchè quando si parla di "ruolare" il sistema ha veramente poca voce in capitolo, fattostà che il mio personaggio era un Samurai dall'elevato senso dell'onore e della giustizia. Era una donna che per intricati motivi di BG si fingeva uomo, e come tale voleva dimostrare di essere in grado di fare addirittura meglio, tutte le cose che era in grado di fare un uomo. Prima dell'evento che vado a raccontarvi, numerose sono state le giocate che hanno girato attorno alla sua vera natura, da quelle semplicemente interpretative a quelle anche legate ai combattimenti; ad esempio come HR quando venivo colpito si tirava casualmente la locazione del corpo dove ero preso, se il danno era nel "busto alto" evitavo di farmi curare quella zona per non lasciar trasparire la mia vera natura. Fattostà che alla vigilia di un importante battaglia campale l'intero gruppo aveva commesso un enorme errore di valutazione, ed aveva lasciato incustodito un importante e pricolosissimo artefatto. Il signore feudale era ovviamente su tutte le furie per questo, ed il mio personaggio fattosi avanti "ha giurato sul proprio onore" il recupero di tale oggetto (nello stessi momento una metaforica lacrima rigava il mio volto da giocatore). Partiti quindi verso il luogo dove avevamo abbandonato l'artefatto, non ha sorpreso nessuno che dell'artefatto non ce ne fosse nemmeno l'ombra (qui una seconda lacrima mi rigò il volto). Il gruppo ha quindi intrapreso una breve ricerca nella zona per capire che fine potesse aver fatto tale oggetto, e gli indizi trovati non lasciavano presagire nulla di buono. Al calare della notte però il gruppo decise di desistere e tornare indietro a mani vuote, anche perchè nell'indomani ci sarebbe stata un importante battaglia. Il mio personaggio invece, con una scusa si è attardato dal gruppo dicendo di voler fare ancora degli ultimi controlli prima di rientrare. Il mio personaggio con frasi criptiche ha salutato per quella che avrebbe potuto essere l'ultima volta i suoi cari compagni d'arme, poi è partito da solo verso l'ignoto, da solo verso il recupero del pericoloso artefatto, abbandonando così il gruppo e allontanandosi dalla storia principale. Chiaramente moltissimi disquisizioni su tale difficile scelta sono possibili, ma è difficile comprenderle senza aver mai conosciuto il personaggio in questione. Come lieto epilogo, alcune sessioni più tardi il mio personaggio è rientrato nel gruppo, e acclamato è stato il suo ritorno per un PG a cui tutti si erano affezioniati proprio per i suoi modi di fare. Alla fine di tutto in sintesi estrema ciò che voglio dire è: Volete ruolare bene? Allora costruite il vostro personaggio pensando ai pregi ed ai difetti in modo che possano effettivamente trasparire nel corso dell'avventura. Chiaro è il fatto che tali demarcazioni non dovranno nè essere troppo "invasive" perchè porterebbero forse eccessivo squilibrio, ma non dovranno essere nemmeno troppo "lievi" perchè a quel punto è come se non ce ne fossero.
    1 punto
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