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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 30/05/2011 in tutte le aree

  1. PALADINO Benvenuti al primo topic test per la variante del paladino da me scritta su questo forum, che potete trovare ai seguenti link: classe, talenti e varianti. Lo scopo del topic è testare il livello di bilanciamento della variante in questione, in una maniera molto simile a quella dei contest di ottimizzazione attualmente in atto. La differenza sostanziale è che qui il vincitore non vince niente (anche se potrei tentare di corrompere il buon MizarNX e farmi fare un banner pacchianissimo quanto orrendo con cui il vincitore potrebbe deturpare la propria firma ), ma si collabora per cercare di migliorare la variante in questione. Ogni partecipante deve inviare una build completa, e tentare di ottimizzarla sfruttando le capacità della classe base al fine di ottenere un personaggio damage dealer o tank che svolga il proprio compito il più efficacemente possibile, cercando non usare le classi del ToB (mi spiace MizarNX). Questo perché la variante esiste anche per cercare di evitare di dover ricorrere a quel bellissimo manuale. Il test è aperto dal 30 maggio al 31 luglio 2011. Regole: La build dev'essere monoclasse oppure multiclasse con almeno 5 livelli da paladino. Si richiede la build con LEP 20 (quindi con 20 livelli tra classi e DV). Per le caratteristiche si suppone Point-Buy da 32 punti, sono ammessi 2 Tratti e 2 Difetti (Arcani Rivelati). Non è necessario un equipaggiamento, ma potete citare oggetti personalizzati di rilievo per la build per un valore massimo di 100.000 mo. Nel caso in cui per voi non sia un peso, potete compilare la scheda comprendendo l'equipaggiamento; 760.000 mo di cui al massimo 100.000 in oggetti personalizzati. MdL massimo +3, annullato come da regole di Arcani Rivelati. Sono concessi tutti i manuali e le riviste WotC 3.5 (no 3.0 per evitare inutili complicazioni) tranne il ToB, più il materiale presente on-line sul sito WotC (fornire il link). Ricordo che il Dragon Magazine Compendium è un manuale ufficiale, quindi è incluso nella lista. Non sono ammesse TO o loop infiniti, cerchiamo di rimanere su build giocabili ed ammissibili da parte di un DM medio. Non è richiesto alcun tipo di formattazione particolare, ma per una migliore consultazione consiglio il seguente Spoiler: Nome Cognome Razza Classe X/ Classe di prestigio X SiglaAllineamento tipo Taglia (sottotipo) Iniziativa: +X; Sensi: eventuali capacità visive, come scurovisione; Ascoltare +X, Osservare +X Linguaggi: linguaggi e metodi di comunicazione posseduti ______________________________________________________________________ Grado di sfida: X Modificatore di livello: +X (+X utilizzando la regola variante di Arcani Rivelati) LEP: X ______________________________________________________________________ CA: X, contatto X, colto alla sprovvista X; eventuali capacità che incidono sulla CA come schivare prodigioso (+X Des, +X armatura, +X deviazione) Pf: xdX+X (Xmedi pf; X DV) Resistenza: capacità di resistenza come Resistenza al fuoco 10 o eludere migliorato Tempra: +X; Riflessi: +X; Volontà: +X (+X contro condizione) ______________________________________________________________________ Velocità: X m (X quadretti) Spazio: X m; Portata: X m (X m con nome arma) Mischia: nome arma +X (xdX/19-20 x2) Distanza: nome arma +X (xdX/x3) Attacco base: +X; Lotta: +X Opzioni di attacco: elenco capacità offensive come arma a soffio Azioni speciali: elenco azioni speciali come ira 3 volte al giorno Strumenti da combattimento: elenco dei soli oggetti da usare in combattimento come pozioni, bacchette e simili Incantesimi da X conosciuti (LI X°; tiro salvezza CD X + livello dell'incantesimo; scuole proibite X ed X): X° (X volte al giorno) - lista incantesimi conosciuti 0 - lista incantesimi conosciuti Capacità magiche (LI X°; tiro salvezza CD X + livello dell'incantesimo): X volte al giorno - lista capacità magiche A volontà - lista capacità magiche ______________________________________________________________________ Caratteristiche: For X, Des X, Cos X, Int X, Sag X, Car X Qualità speciali: elenco qualità speciali Talenti: Elenco Talenti Difetti: Elenco Difetti Abilità: lista delle abilità Tratti: lista dei tratti Proprietà: elenco degli oggetti ______________________________________________________________________ Nome capacità o privilegio (Str): descrizione. Nome capacità o privilegio (Sop): descrizione. Nome capacità o privilegio (Mag): descrizione. Potete iniziare P.S. Se vi affezionate alla build e alla variante, potete spendere qualche parola riguardo gli aspetti interpretativi della build e compilare il format standard per le schede 3.x in sezione Risorse GDR, come scritto qui. P.P.S. Se al termine delle build vi sentite di consigliare modifiche al sistema di specializzazioni (che poi è il motivo per cui esiste questo topic) o di proporne di nuove, non esitate a farlo.
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  2. allora: razza neraph (esterno, classe preferita ranger) 1-ranger - tiro ravvicinato - seguire tracce 2-ranger - tiro rapido 3-variante trasmutatore - prescelto dai compagni - tiro preciso 4-esploratore 5-variante trasmutatore 6-esploratore - incantatore esperto 7-variante trasmutatore 8-esploratore 9-variante trasmutatore - swift hunter 10-esploratore - allerta 11-variante trasmutatore - arma foc arco lungo composito 12-cacciatore di kharash - dead eye 13-cacciatore di kharash 14-ranger 15-ranger - tactical advantage 16-ranger 17-ranger - tiro multiplo 18-cavaliere mistico - nemico prescelto migliorato - tiro rapido migliorato 19-cavaliere mistico 20-cavaliere mistico in rosso abbiamo i talenti dei DV in blu i talenti da guerriero in verde i talenti da ranger/esploratore TS base: +9 / +14 / +8 bab: +16 DV: 12d8+5d4+3d6 senza metamorfosi con metamorfosi
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  3. Bhe... dovremo pur cercare di colpire, no? BaB +16, +7 Dex, +5 arco, +1 Arma focalizzata, +1 Tiro ravvicinato, -2 per i due archi... Alla fin fine è "solo" +28... non è detto che siano tutti malvagi a questo mondo! E due archi +9 costano che è un piacere! I punti deboli della build? Poca vita, Poca armatura (vabbè è un arciere...), TS non lo so, Basta un dissolvi magie (nemmeno un campo antimagia, un dissolvi magie) per rovinare tutto (non siamo nemmeno più in grado di usare gli archi che sono di taglia grande)...
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  4. Mi è venuta un'idea che potrebbe risolvere molti dei problemi. Ad intrappolare le anime potrebbero non essere nè la macchina nè il fotografo (almeno direttamente), bensì un particolare rituale o procedimento sovrannaturale, che lo stesso eseguirebbe al momento dello sviluppo. Potrebbe così fotografare chi gli pare col medesimo strumento, ed intrappolare soltanto coloro che sceglie, siano esse persone malvagie o meno. L'idea dell'intrappolare persone malvagie è intrigante, permetterebbe di sviluppare una particolare personalità per il fotografo, c'è però da considerare una cosa: se vuoi rispettare la quota di 18 vittime al mese, trovarle tutte malvagie potrebbe essere un problema, per cui o il fotografo dovrebbe bazzicare certi tipi di ambienti in cerca delle sue prede (sarebbe li in qualche modo conosciuto, almeno superficialmente, e quindi nuovi possibili indizi), oppure dovrebbe arrampicarsi sugli specchi in cerca delle ultime vittime che gli occorrono, rischiando di scoprirsi. In alternativa, potresti strutturarlo così: Lui per sua natura (conseguenza di trauma infantile? delle sue esperienze di vita non proprio rose e fiori?), predilige vittime "malvagie", che per sua natura è in grado d'individuare nella massa, però è legato in primo luogo al patto, per cui, qualora gli mancassero delle vittime, sarebbe costretto a rubare l'anima anche delle persone innocenti. Questo complicherebbe ancor di più le indagini, perché mescolerebbe "delitti compiuti per gusto personale" a "delitti compiuti per necessità", quindi ci sarebbero maggiori fattori depistanti. C'è una pecca nel modo in cui hai pensato di legarlo al Re in Giallo: Se volevi farlo partire da pittore, e legarlo al Re in Giallo come tale, il futuro "fotografo" non avrebbe avuto motivo di stare vicino a degli acidi da fotografia che gli bruciassero gli occhi, a meno che non stesse facendo degli esperimenti sulle tecniche fotografiche, fra l'altro nel 1800 le vere e proprie fotografie ancora non esistevano. Ti posto una breve cronologia della storia della fotografia: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=2&sqi=2&ved=0CCgQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.photogallery.it%2Fstoria%2Ficrono.html&ei=R7njTdXxMcOWOsO63doG&usg=AFQjCNF3s4vwg56GAyE64oBOlUtIVjdjcw&sig2=ak_j3_VAyUaMA3hMJABYRg Come puoi leggere, le prime immagini stabili furono ottenute nel 1824-27, ma si trattava di un processo molto lungo, ancora inadatto alla ripresa di soggetti viventi, il termine fotografia fu coniato nel 33, mentre la prima stabilizzazione fissa su fogli di carta è datata 1839. Qui però si apre un'interessante alternativa: Nel 1800 il "fotografo" era un giovane, geniale inventore, che stava facendo esperimenti sullo sviluppo della fotografia, egli scoprì per primo, nel 1800, il sistema col quale fissare le immagini, battendo gli altri ricercatori di almeno quarant'anni, quella sera però un rapinatore entrò nel suo laboratorio, minacciandolo per farsi dare tutti i soldi, ci fu uno scontro ed il criminale colpì lo scienziato con gli acidi, accecandolo per poi fuggire dopo essersi preso ogni cosa di valore, comprese le prime "fotografie", sperando di rivenderle ma poi, credendole prive di valore, gettandole via. Gli anni passarono, l'inventore invecchiò ed altri scoprirono la fotografia al suo posto, egli cercò di far valere la propria scoperta, ma non riuscì mai a replicare il procedimento ottenuto, l'angoscia per l'oscurità senza fine in cui era piombata la sua vita, mescolata alla sua sfrenata, malsana ambizione, e al suo profondo odio per il rapinatore che l'aveva privato del suo futuro, così come per coloro che avevano scoperto qualcosa che era suo rubandogli la gloria, crebbero con costanza, fino a richiamare presso di lui uno degli emissari del Re in Giallo, recante una terribile offerta: la giovinezza, l'immortalità e la possibilità di sfogare il proprio odio. In tal modo, l'odio quasi maniacale del fotografo per le "persone malvagie" sarebbe assolutamente giustificato, inoltre il suo autoritratto rovinato potrebbe essere in realtà la "prima fotografia della storia", sconosciuta a tutti e custodita chissà dove, per cui la trama si arricchirebbe di nuove incognite. Per gli indizi, dovresti farti uno schema dei luoghi in cui il fotografo è stato mietendo le sue vittime, e delle sue epoche, alcuni saranno infatti recenti, altri no. Se vuoi introdurre una regola per le percezioni extrasensoriali (introducendo un personaggio con latenti capacità da medium), potresti anche fargli avere, ogni tanto, delle brevi e confuse visioni che contengano indizi da interpretare. A parte ciò, prima degli indizi credo dovresti strutturare la personalità del fotografo. E' talmente sicuro di sè da essere divenuto imprudente, e anche quando scoperto affronterà i personaggi piuttosto che tentare di sottrarsi e tornare nell'anonimato? Ha sviluppato una doppia personalità, per cui è un uomo amabile e bonario inconsapevole di diventare un sadico cultista quando la sua parte oscura si risveglia? L'immortalità sta avendo un prezzo troppo alto per lui, sente il peso delle vite che ha stroncato e desidera essere scoperto e "punito" perchè si sente colpevole? A seconda di fattori di questo tipo potranno variare anche gli indizi
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  5. salve a tutti, a breve devo iniziare una nuova campagna e visto che il master ha concesso il tob come manuale a disposizione volevo creare un pg che facesse il massimo numero di attacchi a round. ora mi metto nelle vostre mani: cosa mi consigliate?? come manuali ho tutti quelli italiani e inglesi a disposizione, se mettete materiale da riviste o web mettete il link o la fonte. a voi e grazie in anticipo.
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  6. Se non sbaglio, l'effetto di Raging Mongoose non si protrae nel secondo round concesso da Time Stand Still, ma si limita al primo round.
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  7. Da qualche parte avevo letto di un raptoran barbaro/guerriero/bloodstorm blade + knockback che sfruttava l'attacco dall'alto per schiacciare gli avversari contro il suolo: Dive attack + attacco completo a distanza + spingere via knockback (aiutato da poderoso+shocktrooper) + danni da dungeoncrasher. Sicuramente dà spettacolo
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  8. Non sono esperto giuridico ma ho alcuni dubbi riguardanti questo discorso. non confermo e non smentisco, lo dico per evitare fraintendimenti. Al momento non mi serve parlare di questo qui sembri metterli come secondari rispetto l'interpretazione letterale (cioè da usarsi se e quando l'interpretazioen letterale non è sufficiente), altrove mi sembra che li metti sullo stesso piano e forse anche maggiore. Mettiamo il caso che l'interpretazione letterale sia sufficiente ma che le altre siano discordanti con essa, che si fa? Dici che rare volte l'interpretazione letterale è veramente completamente oggettiva. Può starmi bene ma le altre interpretazioni mi sembrano molto ma molto più soggettive (in tantissimi casi, poi ovviamente dipende). Ti faccio degli esempi riprendendo i tuoi. Non sono necessariamente cose che penso dici di voler risalire alle intenzioni degli autori. Non è affatto semplice. Nel tuo esempio hai considerato la data di uscita che sarà un fattore ma è solo un fattore tra mille possibili! Chi ci assicura che nei vari manuali non esistano frasi che possano darci indicazioni diverse sulla volontà degli autori? Mi sembra oltremodo semplicistico tirare in ballo questa data e sperare che il risultato del ragionamento ci dicca correttamente le intenzioni degli autori. Mettiamo pure che il fattore scelto sia determinante (ma è solo un'ipotesi). Chi ci dice che è sufficiente? Come minimo si dovrebbe controlalre che non esistesse nessuna creatura col tipo drago di basso livello. E anche allora sicuramente non è vero che gli autori non potevano pensare ad una creatura di basso livello che seleziona talenti epici. Può essere vero che non ci hanno pensato, può essere ragionevole che non ci hanno pensato ma è sicuramente falso dire che non potevano pensarci! Poi c'è un altro problema. Se io scrivo un gioco e poi chiarisco una regola mi aspetto che la gente usi la mia regola chiarita e considero quella ufficiale. Se uno usa quella errata che non venga poi a lamentarsi con me. Ma D&D è scritto da un team la cui composizione cambia nel tempo... non è più roba loro, non possono modificare le regole, se non ufficialmente tramite errate. Quanto pubblicano nei blog, per es, non vale nulla... se anche un autore chiarisse la regola dicendo quali erano le intenzioni ciò non avrebbe alcuna validità perché la regola mica è sua, è della wizard... ah si? può anche darsi ma bisogna fare riferimento non alla totalità delle frasi bensì solo alle frasi regolistiche. O forse no. Forse sono abituati a usare "dragon type" per indicare il tipo. Ma queste affermazioni vanno controllate, mica dette a impressione. Qualcuno le ha contate? E faccio anche notare che non è semplice perché ogni volta che leggi "dragon" sarebbe lecito ridomandarsi se parla della creatura o del tipo... Mettiamo pure che sia come dite. Questo significa che nel caso in questione intenda la creatura? No! Significa solo che probabilmente intende la creatura (e volendo possiamo calcolare la statistica, per quel che serve), ma forse no può darsi. E se dicessi invece che il senso della regola sia che i draghi sono fighi? Vedi, la tua spiegazione è solo una tra mille possibili. Forse la mia sarà stupida (secondo te), forse non me ne viene in mente nessun'altra o, perché no, proprio nessuna ma ciò non vuol dire che la tua sia giusta. A me sembra che più che per interpretare la regola questi criteri possano servire a valutare all'atto pratico il da farsi. Della serie: da regole è così (interpretazione lettarale) ma per vari motivi forse è meglio fare cosà... e qui però entrano in gioco mille altri fattori anche più importanti: la giocabilità, il bilanciamento, la coerenza narrativa, il realismo, etc etc. Ha senso quindi parlare di queste cose in un topic di regole? Non è forse meglio dare la risposta RAW e poi lascire al DM il compito di valutare il resto? In caso se volesse aiuto in tale valutazione potrebbe sempre chiederlo e allora si, tiriamo fuori le varie osservazioni (oppure le tiriamo fuori senza che le chieda, basta essere chiari) ma attenzione, perché sono moooolto soggettive, (spesso) molto più dell'interpretazione letterale.
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  9. Il problema è che araim83 non vuole fare un tank, ma un damage dealer in mischia.
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  10. « Sfortunatamente per te hai incrociato il tuo destino con il mio, immonda creatura. Vediamo ora se il tuo dio maligno ha intenzione di aiutarti. » - Sir Philip Guldar, Quaesitor Maior dell'Ordine della Spada Misericordiosa di Tyr Personaggio creato da Sesbassar per il contest "Miglior Paladino" Philip è un ragazzo piuttosto alto, 1.83, atletico, dagli occhi nocciola e i capelli castani mossi lunghi, veste con una armatura di mithril scintillante che tiene il più pulita possibile, e al suo fianco tiene sempre la sua Spada del Giusto Fervore. Philip Guldar nacque da una famiglia nobile di Westgate, il casato Guldar appunto, tra la corruzione di palazzo, la lascivia delle cortigiane e le creature che si aggirano nelle ombre della notte. Da giovane visse tra una rissa e l’altra, tra una prostituta e l’altra, godendo del potere datogli dalla appartenenza al suo casato. Cresceva forte affascinante e corrotto: tre qualità che rendevano fieri di lui i suoi genitori. Era tra i migliori combattenti per la sua giovane età, e seguì a modo suo l’addestramento di base che viene conferito a tutti i membri del suo casato. In realtà ciò che imparò all’inizio lo imparò dalle risse di strada tra malviventi, protettori e ladruncoli di ogni sorta: da alcuni di essi imparò anche qualcosa, ad esempio come lo sfruttare le disattenzioni altrui per colpire più a fondo. Sembrava soddisfatto della sue depravazioni, avviandosi a quella che sarebbe stata una vita corrotta e perversa, quando l’impensabile avvenne. Nel centro di Westgate venne fondata una chiesa nuova, l’Abbazia della Verità Accecante, dedicata ad un dio che prima gli era sconosciuto: Tyr. Perennemente illuminata e maestosa nel suo ergersi al cielo, quella cattedrale gotica suscitò la curiosità di Philip, il quale entrandovi si accorse della diversità dalle chiese che era abituato a frequentare, che spesso erano oscure, illuminate fiocamente da poche candele, i cui riti erano indicibili nella loro crudeltà. Nell’Abbazia invece venne accolto da una luce abbagliante, e da un coro di persone che stavano cantando le lodi al loro dio. Un canto maestoso, potente, gioioso, eseguito davanti ad una alta statua del dio privo di una mano e di un occhio, ma dall’aspetto severo, imponente, giusto. Senza che neanche se ne accorgesse, Philip era in ginocchio con delle lacrime che gli solcavano il viso. Fu questo l’inizio della sua carriera come paladino di Tyr. Quando era in ginocchio venne avvicinato da un chierico del Dio Giusto, al quale fece numerose domande sulla loro fede, sulla loro vita, su tutto ciò che poteva venirgli in mente, e a mano a mano che il chierico (un umano dall’aspetto serio ma bonario) gli rispondeva, Philip rimaneva sempre più sorpreso della diversità tra quella che era la loro vita e quella che era sempre stata la sua vita. Decise che ne voleva sapere di più, e prese la decisione di andare a vivere nel seminario dell’Abbazia: tornò a casa, prese alcune sue cose, e si lasciò dietro tutto. Mentre usciva dalla villa di famiglia, sua madre Victoria cercò di fermarlo, lo minacciò addirittura, ma non fece altro che sortire l’effetto opposto: Philip fu sempre più convinto di andarsene da quell’antro maledettamente corrotto. Iniziò per lui una vita del tutto diversa quindi: sveglia presto la mattina, docce fredde, poco cibo, molto allenamento e molto studio. Tutto per la gloria di Tyr. I suoi maestri erano esigenti e severi, ma compassionevoli e comprensivi nel momento del bisogno. Philip non aveva mai visto niente del genere in vita sua, e per la prima volta fu costretto a servire: l’Abbazia infatti aveva un refettorio dove i poveri della città potevano venire a mangiare un pasto caldo. A turno i giovani seminaristi paladini dovevano andare nella mensa e servire i poveri: l’Alto Signor Abate Grigor Kazhaar era convinto che così avrebbero imparato una buona lezione sull’umiltà e sul vero destino di un paladino. Così fu per Philip, il quale accettava volentieri quel lavoro degradante (a maggior ragione per un nobile come lui), perchè lo teneva a stretto contatto con la gente che il giorno prima egli stesso cacciava dai quartieri nobili quando li vedeva elemosinare qualcosa: era contento di poter riportare un po’ di equilibrio, di ristabilire ciò che è giusto, mettendosi al servizio dei poveri. Finiti gli anni di addestramento in seminario, Philip venne mandato assieme ad altri guerrieri come lui a compiere una missione importante per la chiesa di Tyr. Una antica reliquia del loro dio era in mano ad una casata corrotta di Westgate, e l’oltraggio non era più accettabile. L’Alto Signor Abate Grigor Kazhaar in persona ricevette il gruppo di paladini per donare a loro degli oggetti preparati per la loro investitura: in una solenne e magniloquente cerimonia Philip ricevette uno splendido e fine mantello rosso scarlatto, che gli fu detto avrebbe migliorato il suo magnetismo personale. Quando poi egli e il suo gruppo ricevettero gli incartamenti per la missione, notarono tutti con sorpresa che il nome del casato che aveva trafugato anni or sono la reliquia era... il suo! Solo allora divenne chiaro a Philip di cosa si stava parlando: era infatti motivo di vanto per il capofamiglia, Dathguld Guldar, l’aver rubato la spada di un paladino che aveva ucciso anni addietro. Sapeva che la spada era una potente reliquia, ma che avrebbe sviluppato il suo potere solo nella mani di un paladino. Purtroppo non sapeva dove era tenuta nascosta, e quindi ci vollero mesi di indagini e di infiltramenti nella sua vecchia casa per riuscire a localizzare il punto esatto in cui era tenuta la spada. Quando il commando di paladini entrò in casa e raggiunse la spada, ebbe però una brutta sorpresa. Philip impugnò la spada per portarla via, e delle creature umanoidi dai tratti ferini e maligni uscirono dall’ombra: « Bentornato rampollo – disse uno di loro con una voce stridula e melliflua, presumibilmente il capo – vedo che hai portato gli amichetti... Non te l’hanno insegnato in seminario che non si entra in casa di altri senza permesso? » e sorrise malignamente. « Questa è anche casa mia orrida e blasfema creatura, e questa che impugno è la Spada del Giusto Fervore, una antica reliquia che sacrilegamente è stata rubata e nascosta qui! Con essa in mano la tua orrida genia non mi fa paura! » rispose Philip. « Tu non sai cosa dici folle... La tua famiglia ci sta servendo, e anche tu dovresti! Pensi che i piaceri che hai provato da giovane fossero gratuiti? Che non ci fosse un prezzo da pagare? Che potessi andartene così facilmente come hai fatto? Che bastasse andare da quei pagliacci ben vestiti servitori di Tyr? Davvero sei così stupido? » disse il vampiro innervosendosi. « Non mi importa cosa ti hanno promesso i miei depravati genitori, fratelli, cugini o zii. Tu non hai potere su di me: Tyr mi protegge » e così dicendo Philip impugnò il suo sacro simbolo d’argento di Tyr, che iniziò a risplendere pian piano più forte, fino a rendere impossibile a quelle creature l’avvicinarsi a lui. I paladini che erano con lui fecero un cerchio dandosi le spalle a vicenda, tirarono fuori i loro simboli sacri a loro volta, e tenendosi in formazione uscirono dalla casa. Una volta fuori dalla casa i paladini corsero in direzione del loro tempio, rincorsi dai vampiri, fino a quando una inaspettata quanto fortunosa coincidenza costrinse le creature non-morte a fermarsi: il sole stava ormai per sorgere, e i vampiri non potevano farsi vedere nelle strade illuminate della città. Il gruppo di cavalieri tornò all’Abbazia con la reliquia quindi: vennero accolti subito da degli accoliti, che li portarono senza troppi preamboli dall’Alto Signor Abate. Grigor accolse i giovani cavalieri con gioia: avevano portato a termine con successo una difficile missione, e meritavano una ricompensa. A Philip per come si era distinto nell’azione venne concesso di mantenere la reliquia: Grigor gli spiegò che il potere della reliquia dipendeva essenzialmente da quanto si era disposti a sacrificare di se stessi per la gloria di Tyr. Philip venne poi a far parte di un’elite di combattenti, assieme a pochi altri, creata con l’intento di eradicare il male ovunque esso si trovi, anche all’interno della propria chiesa. Fu il membro più giovane di sempre ad entrare a far parte dell’Inquisizione, l’Ordine dei Cavalieri della Spada Misericordiosa di Tyr, coloro i quali avevano il gravoso compito di snidare e combattere il male in ogni sua forma, un gruppo di guerrieri senza pietà nei confronti del male. Da allora Philip ha combattuto contro maghi malvagi, vampiri, demoni evocati, eretici e scismatici della sua chiesa, con uno zelo che ha lasciato impressionati anche i suoi compagni di ventura. Ha appena incominciato a lavorare attivamente per la distruzione del suo casato, in modo da indebolire le forze delle Maschere della Notte, togliendo loro l'appoggio di uno dei casati più ricchi e influenti di Westgate. INTERPRETAZIONE Philip è un convertito. Ha assaporato una profonda corruzione e depravazione, e non ne va fiero. Teme che il suo passato possa riafforare e non sopporta l'idea di essere in qualche modo ricattabile. Per questo ha confessato tutto ciò che ha fatto, e non ha segreti per la sua congregazione. Ha uno zelo paragonabile solo a quello degli angeli, e non appena viene a conoscenza di qualche atto nefando cerca di ristabilire la giustizia. Non rispetta la sua famiglia, anzi, la odia profondamente per tutto il male che compie nella sua città. In realtà odia tutti i nobili corrotti di Westgate, mentre porta il giusto rispetto per i pochi nobili che cercano di opporsi al dominio delle Maschere della Notte. La crociata contro il male è l'unica cosa che gli interessa ora, anche se è consapevole che tutto questo odio rischia di portarlo al di là di ciò che è consentito ad un paladino: di questo ne parla regolarmente con il suo padre spirituale, il quale gli ha consigliato di farsi una famiglia (Philip è ancora giovane, ha appena 27 anni), in modo che i suoi pensieri non siano focalizzati solo sulla distruzione del male, ma anche sulla costruzione di un bene. Combattimento Philip usa le sue capacità di punire il male e di punire con parsimonia: non gli piace sprecare queste potenti capacità con i sottoposti, quindi le usa solo se alle strette o contro i nemici più possenti. In generale cerca di sfruttare le sue conoscenze sui punti deboli degli avversari e le sue capacità di attacco furtivo per infliggere il maggior numero di danni possibile in modo "intelligente", fiancheggiando, spezzando le armi avversarie ecc.ecc. Solitamente lascia il Cristallo della Vera Morte attaccato alla sua arma, in modo che sia sempre pronto per fronteggiare uno dei numerosi vampiri che si annidano a Westgate. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Hiro Kakita utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale del Giocatore, Perfetto Avventuriero, Arcani Rivelati, Ambientazione dei Forgotten Realms, Champions of Valor, Complete Champion, Magic Item Compendium, Weapons of Legacy. Adattamento Il tipo di personaggio in realtà si adatta benissimo in una qualsiasi campagna: basta scegliere una divinità adatta legale buona, ed una città che ospiti una buona dose di corruzione da estirpare. L'ordine di cui fa parte Philip può far parte benissimo della chiesa di St.Cuthbert ad esempio.
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