io di solito cerco di ricomporre il mio gruppo, perchè se non giochiamo è semplicemente perché due del gruppo hanno litigato e non vogliono più vedersi, esattamente come in questo periodo.
Purtroppo questa volta mi sa che la litigata è definitiva, anche perché io mi trasferisco in un'altra città dal primo di settembre e quindi addio vecchi amici miei, spero di rivedervi ancora ogni tanto anche se sarà difficile se non impossibile ritrovarsi tutti assieme come ai vecchi tempi.
Più che altro però mi mette nostalgia pensare al passato, abbiamo cominciato a giocare da D&D dieci anni fa ed eravamo in dodici, di quei dodici nell'ultima campagna eravamo rimasti in quattro più due giocatori di nuova acquisizione ma pensandoci in tutto, in questi anni, sono entrati e usciti dal nostro gruppo di gioco almeno venti persone, persone che hanno condiviso con noi un tratto di vita, risate, scherzi, giochi e poi semplicemente si sono lentamente allontanate fino a sparire, fino a perdersi nei meandri della memoria e solo raramente alcuni di loro tornano in mente, solo quando, in periodi di astinenza come questo penso a chi eravamo, a come un tempo passavamo molti pomeriggi e molte serate insieme a giocare e divertirci.
L'astinenza da gioco di ruolo in definitiva mi crea una forte nostalgia, un bruciante desiderio di ritornare al passato, quando giocare era facile perché non c'erano il lavoro e l'università a tenerci lontani, in quattro diverse città. Quando eravamo tutti più giovani liberi e spensierati.
Più passa il tempo più è difficile continuare a trovarsi a giocare con la vecchia compagnia, tra chi è sommerso di impegni, chi sarebbe anche libero ma in orari troppo diversi dai nostri, chi, semplicemente crescendo ha perso quel bambino che io invece tengo dentro di me con tutta la forza che ho perché mi permette di tornare, anche se solo per qualche ora la settimana a quando ero un adolescente e non avevo un problema al mondo.