Quand'ero piccolo (anni '80) giocavo tantissimo a Risiko con i miei amici, solo che a noi non "bastava", sia perché le partite alla lunga erano ripetitive sia perché c'era un numero limitato di giocatori.
Per ovviare a questi "limiti", ad esempio, ci eravamo inventati di accostare 2 o 4 mappe di Risiko per giocare partite più lunghe... inoltre le varie ristampe di Risiko avevano carriarmatini con tonalità differenti (soprattutto giallo e blu) che ci consentivano di giocare anche in 8 o 9 giocatori...
Ma non eravamo ancora soddisfatti
Che fare per rendere una partita un pò più movimentata e varia? (vi ricordo che negli anni '80 non esistevano i PC di oggi, c'era solo in C64, quindi o giocavi con un boardgame o andavi fuori in giardino )
Sicuramente la fantasia non ci mancava a 14-16 anni, così depredammo per la prima volta i pezzi di alcuni giochi in scatola per crearne uno nostro... che piacesse a noi insomma al 100%.
Inizialmente era piuttosto semplice:
- commerciando da una città all'altra si guadagnavano soldi per comprare le armate e combattere
- esistevano carte attacco e difesa
- c'erano anche le carte eventi casuali
- man mano che aggiungevamo carte di altri giochi, davamo loro un significato "utile" al nostro prototipo... il mazzo alla fine era composto da circa 300 carte.
Qui sotto un'idea di com'era, 1988... forse prima:
Alcune caratteristiche:
- Le città venivano scelte 1 alla volta dai giocatori all'inizio del gioco, seguendo la sequenza di gioco ma al contrario (partendo cioè dall'ultimo fino al primo).
- Le armate venivano piazzate nelle 36 città.
- I movimenti dovevano seguire le varie rotte terrestri/marittime indicate sulla mappa
- Si potevano creare "posti di blocco" su queste rotte, ma tutto quello che si trovava al di fuori delle città era esposto alle carte attacco degli altri giocatori.
- Non c'erano limiti per quanto riguarda armate, mezzi di trasporto e monete d'oro.
- I mezzi di trasporto, navi cavalli e carovane, erano personalizzabili per velocità e capacità di trasporto.
- Scopo del gioco, credo di ricordare, era la conquista di un certo numero di città.
Ma non eravamo ancora soddisfatti