Miglior Erboristeria
Nome:
L’arco di Sheldon
Categoria:
Discreta
Descrizione:
Nel villaggio fortificato di Roccanera, a ridosso della cinta muraria che guarda a Oriente, un grosso edificio a due piani ospita diverse botteghe sotto il porticato che ne occupa la facciata. In corrispondenza del primo arco a sinistra, una vecchia porta di legno, a dire il vero quasi sempre spalancata, separa l’erboristeria di Sheldon dal resto del villaggio. A Roccanera i commerci sono scarsi e di viandanti se ne vedono pochi, per questo la bottega di Sheldon, come le altre, non possiede neanche un’insegna per indicarne l’esistenza: gli abitanti del villaggio sanno dov’è e tanto basta a venditore e acquirenti. L’interno della piccola bottega è quasi per metà occupato da un grosso tavolo di legno appoggiato alla parete sinistra. Su di esso c’è una serie di mortai di pietra di diverse dimensioni, piccoli come un uovo o grandi come un elmo, tutti macchiati di colori che attraversano tutte le sfumature del verde, del marrone e del giallo; erbe, foglie, radici e rami e frutti secchi completano il quadro. Alla destra del tavolo, un grosso sgabello sgangherato funge da leggio dove poggia un libro ingiallito e dalle pagine logore. Al lato opposto della stanza, occupando tutto l’angolo vicino all’entrata, un armadio di noce che arriva fino al tetto funge da scrigno per le preziose erbe di Sheldon. L’armadio è chiuso a chiave e molto raramente viene aperto in presenza di qualcuno. Di rimpetto all’armadio, una tenda viola rivela la presenza di un passaggio che porta nel retrobottega. Una finestra sulla parete sinistra illumina scarsamente la stanza ricca di vasi di terracotta poggiati un po’ ovunque, a terra, su una panca e su di un’angoliera intagliata di discreta fattura con scaffale a muro annesso. La parete destra è occupata a terra da diversi sacchi di medie dimensioni. Appesi al muro vi sono invece alcuni sacchetti che emanano intensi profumi che si distinguono tra tutti gli altri ma che si confondono tra loro. Affianco ai sacchetti diversi rami secchi dalle strane forme finiscono di coprire la parete. In corrispondenza dell’ingresso del retrobottega, una porta di legno nuova e resistente divide l’interno della bottega dall’orto che Sheldon coltiva nel piccolo spazio quadrato ricavato tra la casa e le mura esterne del villaggio. Questo fazzoletto di terra è una preziosa riserva per l’erborista, infatti qui coltiva con molta fatica e attenzione, le piante e le erbe rare che non riesce a trovare nei boschi intorno al villaggio. Piccoli cespugli profumati o strane erbe dai colori vivi e dalle forme astruse sono allineati e curati con attenzione maniacale; tutti gli attrezzi per lavorare la terra sono disposti lungo una parete coperti da una corta e bassa tettoia di legno.
Particolarità:
Uno dei vanti di Sheldon è la sua “Scatola magica”, un cubo di legno con due bretelle di cuoio attaccate in modo da poterlo trasportare come un grosso zaino. Un lato ne consente l’apertura in due parti, lasciando libero l’erborista di recuperare gli ingrediente e gli attrezzi che custodisce, tutti opportunamente legati alla parete di legno e sistemati in modo da non poter cadere o rovinarsi. Sheldon usa la “Scatola magica” quando si deve recare fuori dal villaggio per preparare intrugli contro il mal di denti e altri acciacchi in lontane fattorie, negli avamposti militari e altri luoghi che ne richiedono la presenza.
Sheldon non prepara prodotti molto particolari, ma riesce a vendere diversi sacchetti dei suoi profumi fatti di foglie secche imbevute in strani intrugli, un vero privilegio per le donne che ne riescono a comprare uno per lasciare un buon profumo al loro passaggio: il risultato è assicurato. Oramai ogni giovane sposa di Roccanera deve avere in dote uno di questi sacchetti per il girono delle nozze.
Sheldon possiede nel suo orto un esemplare di “bacca raccontaguai”, un frutto di bosco simile alle fragole ma di colore nero, orami introvabile. E’ chiamato così perché si narra che grazie alla sua dolcezza incredibile, venisse mangiato alla morte di un parente o in altre circostanze similmente tristi per tirare su il morale. E’ il suo prodotto più costoso, sempre nel limite dei prezzi imposti dalle possibilità degli acquirenti comuni.
Personale e clienti abituari:
- Sheldon (umano) : è il proprietario dell’erboristeria che ha ereditato dal padre. Ha quasi quarantenni ma ne dimostra una decina in più a causa delle rughe e dei capelli lunghi bianchi. Vive da solo non essendo sposato e non avendo più fratelli ne sorelle al villaggio, passando quasi tutta la giornata sull’uscio dell’erboristeria. E’ allegro e disponibile, ma custodisce con gelosia i segreti della sua arte, tranne nei rari casi in cui va in bottega ubriaco e spiega qualche procedimento del suo lavoro al compagno di turno. E’ molto rispettato nel villaggio anche perché è sempre disponibile a fare credito ai più poveri, magari facendo finta di dimenticare il debituccio col passare del tempo.
- Toiduk “Agnellino”(umano): è il ragazzo sedicenne che quando non deve badare alle pecore del padre va in bottega a rassettare e a imparare qualche trucco del mestiere. E’ furbo e intelligente il ragazzo, dagli occhi verdi vispi. Ruba i segreti del maestro spiandolo sott’occhio mentre spazza o ordina i vasi di terracotta. Lo chiamano l’agnellino perché da bambino succhiava il latte direttamente dal seno della pecora incinta e quel nomignolo gli è rimasto attaccato. Sheldon è uno dei pochi a chiamarlo col suo vero nome.
- Margareth “ La Contessa” (umana) : è una delle clienti più assidue del’erboristeria questa vecchia e grassoccia signora moglie del capo villaggio. Sempre alla ricerca del nuovo tipo di foglie profumate e di rimedio per il mal di testa del marito (che Sheldon attribuisce alla sua voce stridula). Tutti la chiamano la contessa per le sue arie da aristocratica, anche se è figlia di un allevatore di maiali.
- Sabek ( umano): è il miglior amico di Sheldon, il falegname del villaggio che ha la bottega proprio accanto all’erboristeria, sotto l’arco adiacente. Un omaccione barbuto tra i più simpatici del villaggio, le cui battute fanno ridere Sheldon a crepapelle. Quando non lavora è fuori all’uscio assieme all’amico “esperto di veleni” come lo definisce.
Voci:
Gira voce che Sheldon prepari a carissimo prezzo dei filtri d’amore che le zitelle farebbero bere all’uomo che non riescono a conquistare. Si dice che anche Margareth “la Contessa” abbia incastrato suo marito così.
I soliti ignoti di Roccanera affermano che i fratelli di Sheldon sono andati via dal villaggio per vergogna e nel timore di vendette, perché credevano che il fratello avesse avvelenato il rivale dell’attuale capo villaggio, un loro cugino morto in circostanze misteriose dopo una tremenda febbre.
Si dice anche che Toiduk probabilmente sia figlio illegittimo di Sheldon, avuto dalla madre in seguito a una scappatella.
Sheldon è un conoscitore dei boschi intorno al villaggio e secondo alcuni sarebbe a conoscenza di diverse bande di banditi che vi si nascondono: lui mantiene il silenzio e loro sono suoi clienti
Accettazione del Regolamento
Si