Sono situazioni nelle quali, mi sono trovato, soprattutto nelle mie prime campagne.
Ritengo che sia responsabilità del Master "istruire" a dovere i giocatori riguardo tutta una serie di convenzioni accettate nel mondo (creato dal Master) nel quale essi si muovono.
Non è cioè pensabile di introdurre una campagna e lasciare i giocatori in balia di loro stesi, cioè chiamati ad interpretare i loro personaggi secondo convenzioni che derivano dalla loro personale visione/cultura/idea dell'ambientazione, sia essa medioevale, fatasy, rinascimentale o futuristica.
L'ambientazione è del Master , sono io Master che introduco i giocatori agli usi e alla morale ed al senso civico del mondo nel quae si muovono.
Ovviamente non è pensabile di spiegare ogni sfumatura in fase di introduzione, sarò di volta in volta io Master che andrò ad arricchire l'interpretazione dando delucidazioni su usi, costumi, leggi e regolamenti del mondo ai quali personaggi appartengono , le classiche informazioni secondarie delle quali i giocatori non sono completamente a conoscenza ma le quali fanno parte del normale bagaglio di vivere civile dei loro personaggi(tu non lo sai ma il tuo PG si, e io te lo spiego).
Questo sarà necessario per le prime sedute poi mano a mano che i personaggi ripeteranno le situazioni saranno in grado di applicare queste informazioni autonomamente alla campagna.
Faccio due esempi pratici:
Posso cioè introdurre una campagna dove (sul modello tribale) in caso di dispute su onore , reputazione sia norma legalmente accettata e moralmente ineccepibile, sfidarsi in un duello.
Posso altresì decidere di proporre una ambientazione riguardante le terre di confine dove il vincitore in battaglia acquisisce legalmente i beni dello sconfitto.
Oppure dove fare schiavi i vinti e fare bottino di guerra sia legale(come lo era in epoca romana per esempio...)
Insomma l'ambientazione è del Master, sei tu che devi delucidare i giocatori su usi e costumi così da evitare prese di posizioni assurde di giocatori che applicano ognuno un metro di legalità e interpretativo proprio...