Non esiste una cosa come "la balestra media"... I modelli variavano tantissimo da un posto all'altro... Le migliori erano senza dubbio le nostre, specialmente quelle liguri e toscane, ma anche quelle cinesi non scherzavano (anche perchè le avevano inventate loro più di 1000 anni prima e avevano avuto tempo di migliorarle)... Le balestre cinesi avevano una gittata enorme, ma questo perchè usavano delle vere frecce invece degli sgraziati ma letali verettoni... La balestra a ripetizione, anche se pittoresca, era davvero poco efficace come arma da guerra...
I popoli che facevano uso abbondante della cavalleria, però, non usavano le balestre, pur avendole a disposizione, perchè da cavallo è difficile ricaricarne una che non sia di quelle leggere... I mongoli, ad esempio, preferivano usare archi leggeri usati praticamente a bruciapelo mentre passavano a pochi metri dal nemico... I giapponesi avevano fatto una scelta simile (il samurai seguiva la via del cavallo e dell'arco, non della spada come si pensa oggi), tanto che l'arco più potente della storia è il loro (l'arco lungo composito di D&D)...
L'acqua, contrariamente a quello che si pensa, non dava fastidio più di tanto alle balestre, le cui corde erano spesse e trattate con oli e cere, ma agli archi composti, che erano tenuti insieme da colle di origine organica e quindi potevano letteralmente sfasciarsi se non adeguatamente protetti... Le corde degli archi, comunque, risentivano anche pesantemente dell'usura, soprattutto quelle degli archilunghi, che subivano tensioni fortissime, tanto che ogni arciere ne aveva sempre qualcuna di riserva con se...
Una balestra poteva risentire dell'acqua solo se era composta di parti in legno incollate, un po' come gli archi composti, o se il suo possessore era un cialtrone che dimenticava la normale manutenzione...