Mah, io alla quarta ho giocato pochissimo. Devo dire che ho apprezzato il nuovo bilanciamento, ma non la "poca epicità".
Se fossi nella Wotc mi fionderei su un D&D delle origini riletto, per dare qualcosa di nuovo ai giocatori di 20/30 anni oltre che ai giovincelli a cui si potrebbe continuare a vendere la quarta: il mio sogno sarebbe un mix tra OD&D e 3.5, con maggiore realismo nelle regole, il superamento dei pf, una maggior libertà interpretativa.
Inoltre, i boxed set secondo me sono una grande idea, se strutturati come un tempo. D&D è un gioco che alla lunga va a finire nel PP, non c'è scampo. le "scatole", come le chiamavamo, avevano alcuni grandi vantaggi:
- mettevano un limite al PP: non potevi lanciare dita della morte se avevi solo la scatole rossa, e non potevi creare avversari da 30 dadi vita se avevi solo il set master, ecc. Tutto quindi era più equilibrato e i giocatori si gustavano davvero, fino in fondo, l'intera esperienza del gdr. Non è più stato così da quando si è avuta subito la possibilità, il primo giorno di manuali, di leggere la descrizione di sciame di meteore e le statistiche di un Pit Fiend. Quindi ben venga "ah, oggi ho compratto la scatola rossa, possiamo giocare fino al 7° livello!!! madò, hai visto che roba l'orsogufo??? cattivissimo!", e via così.
- davano un vero senso di scoperta e soddisfazione: si voleva arrivare al 14 livello per vedere cosa mai ci sarebbe stato nel companion set! e se ci si riusciva, ovviamente dopo aver spolpato fino all'ultimo i set precedenti, ci si sentiva dei grandi! I manuali della 3.5 non avevano lo stesso feeling, ognuno era qualcosa a sè, non erano qualcosa di "speciale" e, soprattutto, di obbligatorio per la continuazione della campagna
- infine, proprio parlando dell'"obbligatorietà" dei set superiori, ci sarebbe un gran vantaggio anche per l'azienda, in termini di $$$