La legge è espressione di una volontà sociale, che può essere più o meno generale. Ciò non significa che sia legittima, perchè la legittimazione è un auto-costruzione del sistema legislativo per preservare se stesso.
Detto questo : un paladino, come qualsiasi "legale", non deve rispettare la legge, ma il proprio codice d'onore. Questo può portarlo a conflitti più o meno marcati con la legalità "legittima", con la legge, ma il grado di questa conflittualità è scelto dal PG; e non preclude l'essere legali.
Esempio semplice a conferma : il paradosso del Paladino. ( sicuramente ha un altro nome, ma dato che l'ho adattato per D&D lo chiamo come mi pare! )
Un paladino è in un luogo in cui è vietato aiutare i deboli, ma è dogma della propria fede aiutare i deboli. Vi sono due possibilità quindi :
1- Il paladino segue il proprio dogma, ma viola la legge.
2- Il paladino segue la legge, ma viola il proprio dogma.
In entrambi i casi il paladino perderebbe il proprio status. Dato che, in quest'ottica, non esisterebbero paladini più vecchi di 18-24 mesi ( ovvero dopo che comincia a svilupparsi l'autocoscienza) ne consegue che la legittimità della legge non esiste, perchè è un auto-costruzione; a conferma di una "verità" teorica nota dai tempi dei Greci, ma rifiutata dal 95% dei giocatori di D&D. Dannati allineamenti.