La notte risulta essere la peggiore della mia vita. Beh, la degna conclusione della giornata peggiore della mia vita fin ora.
Passo quasi tutto il tempo a fissare i vuoto fuori in completo silenzio. Scambio al massimo qualche parola con Toshiro e Rurik durante le rispettive guardie.
Le poche ore di sonno che riesco a passare per riposare le passo in una stanza separata da sola, immersa nei miei pensieri.
Dovevo accorgermene. Dovevo insistere. Dovevo trovarli prima io e non scappare come una codarda dai miei compagni.
Sono morti tutti, per mia incapacità di interpretare al meglio la situazione e prendere le giuste decisioni.
Era ovvio che ci osservassero in qualche modo, come era ovvio che avrebbero sputo che avrei provato a dialogare con gli elfi. Dovevo portarmi qualcuno con me stamattina come scorta. In due a avremmo sconfitta, avrei incontrato gli elfi e li avremmo sconfitti ad occhi chiusi.
Da come hanno reagito il loro peggiore timore era che ci unissimo appunto agli elfi...e ci sono riusciti.
Le nostre possibilità di successo ora sono minime, e non sappiamo nemmeno quali sono le loro mire...
Scacco matto.
Abbiamo altre pedine nascoste sul tavolo noi?
Tanti e piu' disparati sono i pensieri che affollano la mia testa nella notte, interrotte solo da un paio di crisi di pianto tenute sommesse.
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La mattina mi presento al gruppo prestissimo.
La polvere, la terra ed il sangue incrostato addosso ai miei abiti e pure al mio volto uguali a ieri indicano che non ho nemmeno tolto l'armatura per dormire o pulito il volo, se ho dormito: oltretutto, normalmente, la prima cosa che avrei fatto è almeno lavermi i vestiti e togliermi il sudore ed il fango di dosso.
Lo sguardo è abbastanza perso davanti a me.
Buongiorno. Dico con tono deciso, ma un po' spento insieme. Come se si fosse spezzato qualcosa in me.
Ieri ci ho pensato, e non abbiamo piu' frecce al nostro arco.
Gli abitanti ora sono pochi se ce ne sono ancora, ma verranno di sicuro usati come scudo umano da quelli. Loro ci aspettano e si saranno pure trincerati nel villaggio, dettando le regole del gioco. Sono loro che conducono questa partita, e siamo in scacco.
Non so' piu' che fare. L'attacco frontale è l'unica, ma se lo faremo moriremo tutti: sono piu' che pronti a riceverci.
Se solo sapessimo almeno le loro mire...a cosa puntano...COSA vogliono da questa terra...potremmo girare la scacchiera e avere qualche altra tattica pronta, ma niente.
Resto a braccia conserte, guardando fuori dal mausoleo.
Quel cavaliere è l'unico pezzo per la svolta che abbiamo. Vuole impedire qualcosa? Perchè è ancora qui con noi...? Se potesse aiutarci...
...Voi che ne pensate?