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Sessione fatta questo tra la notte di questa domenica e questo lunedì, con il solito DM. Allora siamo in un castello/dungeon, dopo vari scontri al limite dell'assurdo, illusione incredibili ed enigmi dalla risoluzione alquanto improbabile giungiamo allo scontro finale. Eccovi il vostro resoconto. Gruppo formato da 5 PG di lv 16 (X,Y,Z,O,io) e 3 PNG. Build abbastanza ottimizzate. DM: Siete nella stanza più alta della torre, o almeno è ciò che pensate. I muri sono in pietra e vetro, che a causa della sua forma è indescrivibile ed avendo dipinti fatti con assoluta accuratezza non riuscite a capire la forma della mia pianta, ma secondo voi è così. (Disegna una pianta che vista dall'alto assomiglia ad una specie di gorilla, poi prende la mappa e ci indica tutti i particolari, come le statue, le colonne, le arcate e le ringhiere) Davanti a voi si mostra un uomo (parte con una desctrizione ultra accurata) con vicino un gorilla(con un'altra descrizione ultra accurata) Parte uno scontro furioso, con muri che si muovono(ovviamente niente dispel perchè sono dati un movimento meccanico), statue/golem/armature che si animano e che fanno danni improbabili con descrittori ancora più improbabili. Poi da nulla vengono sparati freccie che non riusciamo nemmeno capire da dove provengono. Il cattivone ci evoca praticamente un intero zoo in miniatura invisibile con tanti altri elementali fatti dai più disparati elementi. E come ciliegina sulla torta, ogni tanto appaiono piccioni che quando muoiono esplodono con danni a sorpresa.(A detta del master, avevano mangiato semi di fuoco metamagizzati) Alla fine riusciamo a far esplodere l'intera stanza tramite lo scoppio del sistema di alimentazione delle trappole(), ma scopriamo che in realtà siamo al 11° piano e sopra di noi ci sono altri 5 piani. Bene, ci prendiamo danni da caduta e danni da crollo. Si salvano solo due caster (quelli più vicini alle finestre) mentre noi finiamo molto malconci, con pochi slot rimasti e altri si sono già qualificati per CdP da non morti. Dopo scopriamo che c'era un altro mago invisibile da qualche parte e il castello si anima diventa qualcosa come un oggetto animato/compagno animale di taglia Colossale+ (quella dei manuale dei livelli epici) con dentro un mago che lo buffa in modo assurdo e lo guida (anche a voi ricorda qualcosa?). Fatto sta che il nostro Wu Jen diventa anche lui di taglia Colossale+ e si lancia Trascend Mortality. Intanto l'altro caster se ne sta lì a provare a fare danni vari, ma era già -5 pf stabili ed esauriti tutti gli slot dal 5 in su, quindi non riusciva a fare quasi nulla. Il finale: Spoiler: Prima della fine di Trascend Mortality il nostro Wu Jen fa esplodere le granate che aveva adosso stile kamikaze. Raggio di azione 25 quadretti. Dopo TS vari fatti, praticamente quasi nessuno si è salvato. (Le granate erano qualosa come rune ad attivazione con all'interno un incatesimo, maggior parte save or die, mi ricordo che erano circa 20 incatesimi o giù di lì) Resoconto: 5 ore molto abbondanti di gioco solo per lo scontro finale. 10.600XP a testa, di cui oltre circa 5.000XP furono usati per incatesimi vari e spese varie. tante monete tutte rigorosamente in bronzo a testa, di cui il 30% usato per spell varie e un altro 10% usato per recuperare gli oggetti persi durante il combattimento. (Non parliamo che ci furono 3 disgiunzioni di Mordekainen e una spada non ha più il suo ego) Fortuna che il nostro artefice ha uno sconto del 70%. Tutti i PNG uccisi e 2 PG da resuscitare. Il nostro Wu Jen ha appena avuto la possibilità di avere quell'archeotipo nel BoeD (ma mi sembra che abbia rifiutato) e si è appena qualificato per un paio di CdP davvero flavour. Un incantatore a doppia lista (forse Gerofante Arcano) di lv 20, un Cialtrone molto ottimizzato di lv 16 e tanti minion di ogni sorta uccisi. Scopriamo che il Cialtrone era un cialtrone e che i due gemelli (Cialtrone e Gerofante Arcano) sono in realtà tre e il terzo gemello è un Pastore Planare che ha appena resuscitato i suoi gemelli e sta per marciare a capo di un esercito di elementali di fuoco contro la nostra città.