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  1. darteo

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 05/05/2018 in tutte le aree

  1. I raggi della luna a stento penetravano tra i rami della fitta foresta. Sei uomini stavano fuggendo in preda al terrore. Uno di loro inciampò su una radice e implorò aiuto. Nessuno tornò a indietro ad aiutarlo. Qualche istante dopo si udì un ruggito e l’uomo che era caduto urlò a pieni polmoni prima di tacere. La bestia l’aveva preso. Ci ucciderà tutti! Gridò in lacrime il più giovane dei fuggiaschi. Sta zitto e corri! Gli rispose innervosito un altro uomo. Raggiunsero infine la sponda di un lago. Quelle acque erano buie e tranquille. Il gruppo, oramai composto da cinque uomini, si guardò attorno non sapendo più dove andare. Il giovane si voltò all’indietro. La sua attenzione fu colta da una nera figura tra gli arbusti. Non poteva essere un tronco o una roccia. Era la sagoma di un umano. I suoi artigli si illuminarono di rosso come due tizzoni ardenti. Proiettarono una debole e inquietante luce che rivelò la presenza di due corna di cervo sulla testa di quella figura. Il giovane urlò come se avesse visto un fantasma. Lui e gli altri uomini si tuffarono nel fiume. Nuotarono per la loro vita da una sponda all’altra. Il gelo gli entrò nelle vene. Solo due uomini raggiunsero l’altra riva. Uno era un guerriero, l’altro si chiamava Voxx, capo torturatore delle celle della città di Annais. Quest’ultimo, per via della sua obesità, era allo stremo delle forze. Si voltò verso il lago e vide l’acqua increspata. Era sicuro che chiunque li stesse inseguendo aveva affogato tre dei suoi uomini. Si sforzò per rialzarsi ma riuscì solo a mettersi a carponi. Senti un rumore metallico vicino a lui, come una lama che fende l’aria. Un istante dopo la testa del guerriero rotolò fin sotto la sua faccia, poi il resto del corpo cadde a terra. Voxx rimase inorridito. Sapeva che il suo inseguitore era al suo fianco, lo avvertiva. Si alzò lentamente con fare rassegnato mentre con la coda dell’occhio riuscì a vedere la persona che lo aveva braccato. Voxx alzò lo sguardo su di lui e i suoi occhi incontrarono la maschera dell’Uguf. Si paralizzò dal terrore all’idea di avere al suo fianco la strega dei gufi. Agguantò la spada dal cadavere del guerriero e colpì la donna. La maschera si spezzò in due e lei barcollò. Voxx sollevò di nuovo l’arma per tentare un secondo colpo ma il suo aggressore gli afferrò il braccio e glielo spezzò torcendolo. Il torturatore lasciò cadere l’arma mentre urlò e cadde in ginocchio in preda all’agonia. Guardò negli occhi la donna. Guardò negli occhi Salpaghin. Voxx non riconobbe colei che fu la sua prigioniera. Del resto il suo aspetto è mutato da quando fu catturata a Swoliss, più di un anno fa. Attanagliato dal pure terrore, l’uomo piagnucolò: ti prego, uccidimi. Salpaghin contemplò l’uomo e si sforzò per contenere la rabbia al suo interno. Avrebbe voluto dirgli molte cose mentre ricordò tutte le torture subite per colpa di Voxx. Uccidimi! Pregò di nuovo l’uomo. Salpaghin preferì rispondergli con una semplice frase: lo farò… ma lentamente.
    4 punti
  2. Guardate, sorelle, Am’Lith al nostro cospetto. “Lady” Am’Lith, sorella, oramai è una lady. Bisogna onorare la sua nuova posizione. Abbiamo pianto la morte di vostro padre, lady Am’Lith Dragonero. La maestra di Aurline fu accolta nella casa delle tre veggenti a nord di Valang. Oltre Mjorlas, dove gli uomini non posso vivere per via del freddo, esiste un bastione che si erge tra i ghiacciai. Costantemente sferzato dai venti gelidi, dove i raggi del sole a stento illuminano questa landa, il bastione esiste silente e immobile fin da prima della venuta dell’uomo. All’interno del bastione vi è un enorme spazio immerso quasi completamente nell’oscurità. Dopo aver varcato una grande porta Am’Lith ha percorso una lunga pedana che sembra affacciarsi verso un abisso. Oltre il baratro si ergono tre statue in ossidiana di donne anziane dagli occhi bendati. Da quelle state fuoriescono le voci delle tre sorelle. Am’Lith veste un abito scuro e ha i capelli raccolti a un’alta coda di cavallo. Trascina un uomo legato e imbavagliato. Ha evidenti segni di percosse ed è quasi morto assiderato. Ho bisogno della vostra saggezza, sorelle. Dice Am’Lith con voce impostata. Getta di fronte a se l’uomo: ecco il mio tributo di sangue. Cosa volete sapere, milady? Herlan diventerà re di Valang? Le tre sorelle ridacchiano: avete fallito con sua altezza Aurline, perché tentare di portare uno straniero sul trono di Mjorlas? Avete offerto le vostre visioni anche al padre di Aurline, il tiranno sanguinario. Non sono anch'io degna di ascoltarvi? Dopo qualche secondo di silenzio, le tre sorelle parlano: avete ragione, lady Dragonero. Quindi… mi aiuterete? Avrai la nostra visione. Passano altri secondi, poi una delle sorelle parla: Herlan avrà una sola occasione di diventare il re di Valang dopo la morte di tre vedove.
    3 punti
  3. Khalya, paladina di Yvet Lorne Ricordo vagamente le lacrime amare a cui mi sono abbandonata sotto le coperte, prima di crollare. Ma è dolce il balsamo delle fede, che lenisce le ferite dell’anima nei modi più inaspettati. Una luce diversa si gettava sui miei sogni inquieti, dandomi nuova pace, nuove consapevolezze. Qualcosa in me stava cambiando, ed ora mi ritrovo sorridente mentre mi sveglia il gorgheggio di un uccellino. Un pettirosso più esattamente, determino schiudendo gli occhi. Ci osserva inclinando il suo capino, incuriosito dall'insolito spettacolo: un unicorno e una serva di Lorne che condividono lo stesso “nido”. Chissà, forse è lo stesso pettirosso di ieri, quando ho pregato al fiume Argento. Vola via portando con sé i miei pensieri, in direzione dell’Accademia. Non posso non sperare che non siano stati troppo duri con Daleor… L’unicorno mi guarda con i suoi occhioni innocenti. Chissà quale siano i suoi di pensieri invece. Ma è ora di abbandonare il calduccio, prima che quel sonnecchiante quartiere bene di Castelfranco, torni alle attività quotidiane, magari ficcando il naso in quel rifugio appartato. Anzi, già sgambettano i primi garzoni, affaccendati nelle loro consegne, e si sentono anche le voci rincorrersi sull’incendio alla magione del marchese. È probabile che la trascorsa tormenta di acqua e ghiaccio ne abbia placato le fiamme. Di certo non si placheranno le polemiche, che insieme all’eccitazione per il torneo, offriranno discussioni su discussioni a tutta la città. Strofino il muso dell’unicorno. Sento crescere la nostra affinità. Non saprei fin dove mi sto rivolgendo al suo spirito, o all’elfo che gli permette di manifestarsi, ma per adesso non importa. «Lo so Will: anche io vorrei distruggere le pietre…» «E credo che così accadrà. Ma sono armi del nemico che raramente cadono nelle nostre mani. Adesso abbiamo una possibilità che ieri non c’era: il giudizio della donna più saggia che conosca. E che ti farò conoscere», aggiungo grattandogli dietro le orecchie. Non mi sembra di averlo convinto. Tuttavia le ultime parole di Daleor sono state agghiaccianti: se anche distruggessi le pietre, in qualche modo ritornerebbero, e forse in mani ancora più pericolose. Rovistando nel tesoro di Mellario, afferro un paio di grosse caraffe d’oro e gemme. Di pessimo gusto, probabilmente utilizzate a scopo rituale, ma serviranno allo scopo. Facendomi guidare da un istinto nuovo, guadagno l’uscita dal vicolo, e con lei, la luce piena del sole, che riesco quasi ad assorbire respirandola a pieni polmoni. Riempio le caraffe ad una delle tante fontanelle, e le benedico. ‘Fa che quest’acqua sia purificatrice e radiante della tua stessa santità, Madre mia.’ Mi sembra che la sua superficie sussulti leggermente, per poi acquietarsi. In una caraffa metto le due gemme, con la speranza che l’acqua ne schermi le loro nefaste radiazioni. Nell’altra metto la mano avvizzita del Magister, sperando che col tempo riacquisti miracolosamente quegli umori vitali, prosciugatigli avidamente dall’artefatto. Lasciando il carretto in fondo alla titanica scala, arriviamo finalmente a “casa”. Le consorelle a guardia del Capitolo, mi accolgono dritte ed impettite col saluto dell’ordine. «Di buon grado», si lascia scappare quella a destra, che abbandonata la compostezza militare, si precipita in un abbraccio. Erano preoccupate per il mio mancato rientro, e per chissà quali voci circolate dopo gli eventi di ieri. «Ecco, così va meglio», continua dandomi una ripulita con la sua stola di lino. «Il Capitano ti aspetta…» Quelle parole cedono allo stupore di capire che ciò che mi seguiva docilmente, non è un normale cavallo. «Fedele amico», rivolgendomi a Will «adesso non posso portarti con me, ma ti lascio in buona compagnia. Cercherò di far presto» Le due si guardano con occhi spalancati, come a sottintendere “l’unicorno capisce cosa gli ha detto?» Attraverso il salone principale, il cui tappeto è cosparso da petali freschi di rose di stagione, dunque bianche in quella invernale. «Grazie care», dico alla consorelle che mi hanno aiutato con il sacco e le caraffe. Do loro indicazioni affinché qualcuno riporti il carretto dove lo avevo requisito. «Il Capitano è in preghiera con le altre, ma ti raggiungerà presto», mi rassicura una di loro, prima di tornare alle sue mansioni. Nel mentre, verso in due lunghi calici di cristallo l’acqua sacra, facendo scivolare con un “tick” nell’uno e nell’altro, le due gemme. Adesso si possono osservare distintamente. Dai beni sequestrati al marchese recupero un mortaio con il suo pestello, e lo metto sulla consolle, in minacciosa prossimità dei due calici. «Khalia!», mi sorprende una voce che ho imparato a conoscere ed amare. Il Capitano Selunya attraversa la sala a grandi falcate, con una formazione disciplinata di consorelle al seguito. Il suo sguardo si sposta interrogativo dai calici al sacco colmo di preziosi. «Credo che tu abbia molte cose da raccontare, paladina.» Selunya è una donna eccezionale, saggia ed incantevole. Apparentemente sui quaranta – seppur le leggende si sprechino sulla sua reale età – dall’aspetto austero, ma che tradisce di tanto in tanto un moto compassionevole. Incute imponenza e reverenza nella sua armatura pluridecorata, che quasi ne raddoppia la stazza, ma che tuttavia indossa con la levità del velo di una ninfa. Capelli lunghissimi, fluenti e rossi – eccetto due vene argentee che partono dalle tempie – diffondono una fragranza sovrannaturale al suo passaggio, mentre i suoi occhi verdi e materni, riescono a cogliere e a comunicare senza bisogno di tante parole, sapendo alternare la giusta dose di dolcezza e rigore. «Capitano», sollevandomi dalla semi-genuflessione (quella totale è dovuta solo ad Yvet Lorn e al dio della Luce). «Devo innanzitutto sdebitarmi con un elfo che mi ha salvato la vita. Un elfo dai poteri eccezionali.» Lei mi osserva come se avesse già capito tutto. «È uno spirito generoso e libero, ora in forma di unicorno, e non credo che accetterebbe le catene dorate dell’Accademia. Attualmente è senza dimora, e temo che il suo dono possa essere sprecato se non lo tuteliamo in qualche modo.» «Veniamo alle due gemme», arriva al dunque il Capitano, come se avesse tacitamente promesso che la questione dell’elfo verrà ripresa a tempo debito. Tanto mi basta. «Sono due artefatti», riprendo afferrando e facendo tintinnare i calici «attraverso i quali il possessore stabilisce un contatto con delle entità maligne più o meno rilevanti. Queste ultime lo sfruttano per trarre grande potere, lasciandogli le briciole, e obnubilandolo con perniciose brame di potere. La rossa apparteneva ad un Magister, e l’entità associata ad essa è un certo Ansell. Il Magister stesso lo definiva come un guerriero caduto secoli orsono. La seconda, quella verde, è molto più potente ed apparteneva al marchese Adrien Mellario, le cui segrete erano infestate degli stessi simboli rituali scoperti al magazzino portuale. L’entità ad essa associata è un certo Sigvald. So per certo che Ansell è sottoposto a Sigvald, per cui non oso immaginare quanto grande sia il potere di quest’ultimo.» «Perché le hai portate qui?», replica Selunya con la risolutezza di chi è abituato a dare ordini. «Capitano, il nostro è un nemico che gioca sporco. Noi ci muoviamo alla luce del sole, e tutti conoscono le nostre carte, le nostre mosse. Lui invece si nasconde in questo o quel personaggio insospettabile, intoccabile, e dalle tenebre trama per colpire dove e quando non ce lo aspettiamo. È una lotta impari.» «E cosa pensi di fare allora?», aggiunge, non per farsi influenzare dalla mia idea, ma solo per il piacere di conoscerla. «La mia è solo un’ipotesi. C’è la possibilità che studiando queste gemme e l’energia che sprigionano, possiamo imparare ad individuarla e capire dove e in chi cercare, senza andare più alla cieca. Ma mi rimetto alla sua saggezza Capitano: ad un suo ordine sarò io stessa ad “occuparmene”», concludo accennando significativamente al pestello e mortaio. Il capitano riflette attentamente sulle mie parole…
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  4. Si, ma si passa al 6° Fai pure tu il passaggio di livello Puoi usare sia l'incantesimo di livello 0 sia quello di livello 1, ovviamente entrambi 1 volta al giorno
    2 punti
  5. a cavallo non ci sono bonus o malus particolari semplicemente il tuo movimento diventa quello della cavalcatura e l'iniziativa della cavalcatura cambia nella tua. puoi comandate la cavalcatura di muoversi schivare o correre o lasciar fare a lei e potrebbe sempre fare come vuole lei, quindi fuggire se si spaventa o disarcionarti, ci sono delle prove di destrezza apposite per non cadere mi sembra. Non parlano di bonus ai danni per attacchi in movimento ma sarebbe carino che il master lì aggiungesse di suo pugno. 😉😁
    2 punti
  6. Seornal è esattamente com la descrivono bardi e cantastorie, un’immensa successione di case, reliquiari, chiese e botteghe. La gente nomina gli dei quasi ad ogni frase, e chiunque incontrate ha addosso i simboli di almeno uno o due dei. Avete tutti letto un annuncio di lavoro, scritto dal proprietario di un piccolo mercante di reliquie, uno dei tanti che smerciano oggetti sacri nella Città Sacra. Vi ha dato appuntamento nella sua bottega, vicino piazza deglle Stelle, a metà mattina. E voi vi siete recati lì, senza però considerare la ressa che può esserci in un giorno di mercato. Dopo un bel po' di spinte, piedi pestati, gomitate e insulti in varie lingue, siete finalmente riusciti a raggiungere l’amore vostra meta. Chi vi apre è un ometto basso, troppo alto per essere un nano o uno gnomo, con dei fini occhiali argentati sul naso appuntito Prego signori, prego. Messer Vierro vi aspetta nel retrobottega NdM: topic di gioco, le regole le ho postate nell’organizzativo, buon gioco a tutti
    1 punto
  7. Per ora nulla: non partite con legami familiari. Qualora durante il gioco incontriate creature sovrannaturali con cui riuscirete a instaurare un rapporto (di amicizia, di rivalità, non è importante basta che non vi odiate), potete decidere di "attivare" la condizione di legame familiare. Questo permette agli NPC di avere dei bonus, e a voi di imparare degli Incubi extra e ottenere alleati. In teoria questi Incubi (chiamati di Parentela) si dovrebbero pagare con Esperienza, ma visto che non vi ho fatto partire con un legame già "stabile" dal punto di vista regolistico, il primo lo avrete gratis... ma lo decido io in base alla creatura che incontrerete. Quando incontrete una creatura adatta. Non se. Quando. Ho appena aperto, che fai, mi spoileri?
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  8. Ecco la mia scheda, devo rileggere con attenzione il BG ma per il resto è completa: Nimdhel, elfo mago Sono aperto a critiche e consigli, se qualcuno vuole aggiungere legami con il mio PG mi scriva e ci accordiamo su come intrecciare i background.
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  9. Ecco, già sappiamo chi avrà a che fare con le creature dell'Abisso...
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  10. A389 Devi usare la tabella della DMG per valutare il grado di sfida. Non c’è una regola per trasformare il livello in CS perché per ogni classe il rapporto è diverso. Ma perché crei i png col manuale del giocatore? Non faresti mille volte prima a modificare quelli presenti nel manuale dei mostri o a crearne uno col metodo corretto?
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  11. Khadra Come suo solito, Dector ama le sue scartoffie, ma hey a causa di quelle mi ha sempre evitato un sacco di guai Dector, sai credo di aver imparato a scrivere solo perché devo mettere la mia firma su ogni tuo contratto. Mi smuovo dall angolo per dirigermi a firmare se necessario il contratto
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  12. Ah addirittura, beh allora almeno da parte mia massimo impegno per far si che la terza sia la volta buona ! Appena ho il BG pronto te lo invio, tra oggi e domani
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  13. E Gork mi dannerà Più che altro l'azione descritta era "cavalco di corsa fino al ponte" per questo non capivo perché il ragno mi avesse fermato.. cioè ok mi attacca perché agisce prima e quindi scende sulla mia testa mentre vado, ma come fa ad arrestare il cavallo?
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  14. Dovrebbero essere simili, ma all'epoca diedi una letta moooolto a salti alla preview, quindi non so quante differenze ci siano. Comunque trovi tutti gli atavismi (compresi quelli del manuale uscito il mese scorso, e che ancora non ho letto) qui. In teoria in questo sito potete trovare le meccaniche di un po' di tutto, ma ancora più sintetiche di quanto le abbia scritte io (quindi when in doubt: ha ragione il mio file word). ... perché non ve l'ho passato prima, maremma Va benone! L'unico appunto, che non so se è chiaro: quando ho elencato alcune creature mitologiche per Famiglia, non intendevo che dovete per forza scegliere tra quelle, eh! Anzi, non devono per forza essere Bestie mitologiche. Anche se un gigante semiangelico può essere qualcosa di interessante... tanti spunti...
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  15. Ma figurati, altrimenti cosa ci sta a fare un DM ed un TdS?
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  16. do il benvenuto a @Hastur527 che prende il ruolo di Riverwind Questo è il TdS della campagna Ti ho associato il pg su Dungeonpbem
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  17. L'arco presumibilmente lo prenderà Tariam, per quanto riguarda il resto delle armi lascio a voi decidere. Ora inizio a cercare uno o due nuovi giocatori
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  18. @Pippomaster92 ho presunto che quando eravate tornati alla sede dell'ordine un'arma te la fossi recuperata (una lancia +1 per la precisione)
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  19. Per bloccarlo, se è su una cavalcatura e vuole proseguire la sua corsa, dovresti riuscire a disarcionarlo come potrebbe succedere in una giostra. Quando sei su una cavalcalcatura puoi usare il movimento spezzandolo come succede quando sei appiedato. Ti faccio un esempio: i vostri cavalli hanno movimento 18 m. Potresti caricare verso un nemico di 9 metri, attaccarlo, e poi proseguire di altri 9 metri, sebbene questo comporti un attacco di opportunità da parte del nemico. Ricordati sempre che uscire da un'area di minaccia senza usare azioni apposite, tipo Disimpegno, procura normalmente un AdO. Nel tuo caso specifico, non essendo attorno ad un tavolo dal vivo, ho fatto reagire Mellymnia all'attacco piuttosto che farla dirigere verso il ponte, ma se vuoi che lei prosegua lo stesso facciamo in modo che come Reazione all'inizio del 2° round, cioè prima che il Ragno-Lupo possa attaccarla nuovamente, lei si sposta con la cavalcatura nella direzione desiderata usando Disimpegno e non provocando AdO.
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  20. Solo per il 1° round, nulla vieta che tu possa decidere diversamente in quelli successivi.
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  21. Però questo non lo avevi specificato e siccome mi è venuto il dubbio io te l'ho chiesto prima di fare agire il PG. Come non è scritto? La gittata è 9 metri, inoltre all'inizio dice "...crea una lunga frusta simile ad un rampicante e coperta di spine che al suo comando sferza fino a una creatura entro gittata." cioè entro 9 metri.
    1 punto
  22. Come già detto da @Pyros88 invece di usare il movimento del tuo PG usi quello del cavallo e quindi puoi usare azioni come Disimpegno per allontanarti da chi ti minaccia senza provocare attacchi di opportunità. L'iniziativa della cavalcatura controllata è la stessa del PG. La cavalcatura si muove secondo le indicazioni del PG e ha solo tre opzioni: Disimpegno, Scatto e Schivata. Le vostre cavalcature sono avvezze ai combattimenti sebbene fattori particolari potrebbero spaventarle e farle scappare, imbizzarrire, ecc. In questi casi si effettua una prova di Addestrare Animali per riuscire lo stesso a controllarla. In caso contrario la cavalcatura fa quello che vuole e il cavaliere deve superare un TS vs. DES CD 10 o cadere a terra prono entro 1,5 metri da essa.
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  23. @GammaRayBurst se Silfer riesce a risolvere la situazione che lo vede occupato, ci giochiamo la cosa in spoiler anche come flashback rispetto all'incontro notturno con Karl.
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  24. Direi che “commune” per “commune with Nature” è un buon cambio e che per l’incamtesimo di primo potrebbero andare bene “detect poison and disease” o “detect magic” mentre per quello di secondo “augury” o “gentle repose”.
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  25. Lothar << Migliaia sono le leggende che ruotano attorno alla Gemma del Nord. Le genti del sud credono che si tratti realmente di una pietra, ma non è così. Essa è un mezzo, un fulgido araldo per i demoni, inevitabilmente attratti dall’intrinseco potere che vibra sotto le sue carni bianche e morbide di giovane donna. Il suo sangue è una chiave fra i mondi, un ponte fra le stelle, una porta nel tempo. Le divinità tutte l’hanno benedetta e consacrata, disegnando sul suo corpo le strade che portano ai loro antichi templi, sparsi per il mondo e ricolmi di ricchezze e artefatti. La sua vita da inizio all’adunanza, la sua morte ci consegna la vittoria. Il prescelto che l’accompagna guida gli eserciti del nord. >>. Per farla breve, sulla sua pelle dei tatuaggi rivelano la strada per luoghi di potere dove trovare oggetti magici. Averla al fianco garantisce rispetto e obbedienza.Ucciderla apre un portale che permette a demoni e agli stessi Dei del Nord di discendere sul nostro mondo . Old but gold
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  26. Topic di gioco, rispondete appena potete https://www.dragonslair.it/forums/topic/53095-la-rinascita-tdg/?tab=comments#comment-1468883
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  27. Siete stremati nel fisico e nell’animo. Non avete le forze per fare nulla e restate nella stanza ad ascoltare il pianto di Am’Lith per la morte di suo padre. Lei le bacia fronte per poi nascondere il suo volto contro il suo torace, un pò come fanno le bambine piccole quando sono tristi. I nunk intanto si avvicinano a Sheya. La signora degli indesiderati è debole e ha perso molto sangue ma non è in pericolo di vita. Astaron le rivolge una domanda e Sheya risponde (sforzandosi di parlare): il prossimo passo… … è tornare a casa. -.-.-.-.- -Qualche ora dopo- Haresia è stata seppellita nella sua Faisson. La città volante è stata ridotta a delle macerie volanti. Legasia invece riposa dove un tempo sorgeva un pesco, proprio sotto la città di Faisson. La Fulgore sorvola il cielo mentre inizia a virare verso nord-ovest, la terra di Feral. Astaron si sta recando in quel posto per reclamarla e liberarla dalle ultime sacche di resistenza dei fedeli di Armac. Desmanos osserva la nave volante svettare sulla sua testa. Non molto distante da lui ci sono gli altri nunk, seduti a terra, tutti vicini a Sheya mentre sta recuperando le energie dopo essere stata medicata. Gli indesiderati del nido si sono raggruppati e restano comunque al fianco della loro signora. Helpica abbraccia da dietro Ratatoskr mentre i fratelli della gazza sono ai suoi lati. Desmanos smette di osservare il leviatano del brooler poiché qualcos’altro ha attirato la sua attenzione. Salpaghin infatti sta camminando verso di lui. La ragazza si è fatta riallungare i capelli grazie a un cristallo che gli aveva regalato Iumill diversi giorni fa. Ora Sal sfoggia una lunga e voluminosa chioma corvina. Neri sono anche i suoi vestiti. Si avvicina a Desmanos e con la mano metallica prende delicatamente la sua. Herlan si trova sulla stella collina degli indesiderati, seduto a terra mentre fissa anche lui l’orizzonte. Ha una spiga di grano tra i denti. Sente dietro di se l’erba che viene calpestata. Si tratta di Am’Lith. La strega si siede vicino a lei mentre si alza un fresco vento da nord. Per un po' i due non fanno altro che fissare l’est, poi Am’Lith coglie uno stelo d’erba per stringerlo tra i denti. Dopo altri secondi, la donna prende parola: quando andremo a Valang vivremo di sicuro altre avventure e pericoli. Rideremo, piangeremo, sanguineremo… non posso neanche immaginare cosa ci attenderà in quelle terre. Ma sai una cosa? Attualmente non mi spaventano. Non credevo di poter tornare ad assaporare una simile sensazione di pace. Mi chiedo solo quanto durerà e chi mai potrà interromperla. Verso il fondo della vallata, Herlan nota la presenza di Macaria. Lei ha il volto puntato verso il guerriero... che rabbrividisce nel contemplare il suo ghigno. -fine-
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  28. Herlan Lentamente alzo la testa guardando Sal e proprio ora mi rendo conto che avrebbe acquistato la memoria una volta morta Legasia. Il dolore mi toglie il respiro con un filo di voce gli chiedo di perdonarmi mi blocco a metà parola pentito di quello che sto per chiedere come pentito di quello che ho fatto. Prendo la mano di Sal e le avvicino sua madre al petto voglio che sia lei a tenerla stretta. Crollo a terra con il viso rivolto vero l'alto chiudo gli occhi per poter riposare ma qualche secondo dopo sento le ultime parole di Garim rivolte a me. Mi giro verso il vecchio e vedo Am'lith che piange sul suo corpo morente ritorno poi con uni sguardo perso rivolto verso il soffitto. Più tardi seppellire Legasia sotto il pesco e Haresia a Faisson e (Garim a Valang magari ironia della sorte proprio sul punto in cui Am'lith si voleva suicidare così oltre a ricordare la sua morte ricorderemo anche che era un padre di mer. da)
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