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Wow, gente, la faccenda qui si è fatta seria. Una cosa che mi fa piacere (commento OT sull'OT) è: Ora, mi terrò lontano dalla questione generica "politically correct" e "minoranze sui mass media", pur avendo le mie idee a riguardo. Vorrei invece concentrarmi su un solo aspetto che mi pare particolarmente interessante e più on topic, che è: come è lecito rappresentare il conflitto tra bene e male in un mondo fantasy, o in un gioco fantasy. È stato detto, giustamente, che certe particolari forme del male (stupro, infanticidio, pedofilia) sono perlopiù escluse da D&D e alla maggior parte dei tavoli di gioco. Lo sono anche al mio tavolo. Non sono convinto che siano escluse perché sono cose che avvengono nella vita reale: altre forme di male che pure hanno questa caratteristica, come l'omicidio, la guerra, la schiavitù e talvolta la stessa discriminazione trovano tranquillamente spazio (mi è capitato di mettere in scena, o di veder mettere in scena, società razziste o sessiste nel gioco). Cos'hanno allora quelle forme di male che non va? Non ne sono sicuro e non saprei descriverlo. Quello che è certo e che sono escluse perché fanno sentire profondamente a disagio le persone che giocano (sul perché si può dibattere; ma probabilmente non serve, lo prenderei come dato di fatto). E questo è un elemento importante perché ci fa capire che è "dovere" del gioco, dal master e anche dei giocatori, fare attenzione a non varcare quei labili confini oltre cui la legittima rappresentazione del male, che è catartica ed è parte essenziale di ogni bella storia, diventa motivo di disagio per qualcuno. In questo senso è importante che prendiamo atto del disagio che certe persone hanno di fronte a certe rappresentazioni di certe razze, e ci interroghiamo se non si sia (con tali razze) varcato quei confini e non sia quindi il caso di correggersi. Questo discorso si può estendere non solo a come rappresentiamo la manifestazione del male (gli atti che il male compie) ma anche a come ne rappresentiamo l'origine, la natura. Qui si va molto nella filosofia. Nel mondo di gioco esistono individui o esseri associati al male, o esistono solo atti associati al male? (La risposta a questa domanda nel mondo reale è puramente speculativa per cui non rilevante, ma nel mondo di gioco possiamo rispondere.) Senza dubbio agli albori di un certo fantasy (quello della Terra di Mezzo o di Narnia) c'era una forte connotazione morale che impregnava l'intero mondo fantastico e metteva in scena incarnazioni fisiche, chiare e certe, del male (gli orchi, Sauron...) e del bene, insieme comunque anche a persone "grigie" combattute tra l'uno e l'altro (basti pensare a Boromir). È una cosa che oggi può o deve metterci a disagio? È qualcosa che ci può condizionare (come ha detto qualcuno), anche a livello subliminale, ad avere pregiudizi, a pensare che esistano persone e/o intere razze interamente buone o malvagie anche nel nostro mondo? Onestamente non credo. Per inclinazione personale adoro questo tipo di storie e le preferisco addirittura a quelle a "morale grigia" alla Game of Thrones che vanno di moda oggi. Ovviamente bisogna prenderle nel modo giusto: si tratta (come spesso nelle storie fantastiche) di metafore. Le razze o persone puramente buone e le razze e persone puramente malvagie non rappresentano razze, persone, nazionalità o idee specifiche del mondo reale, quanto piuttosto la parte di bene e di male dentro ognuno di noi. Non che non esistesse, anche in passato, un altro filone fantasy in cui la componente morale è molto meno presente e molto più fumosa. Nel mondo di Conan, ad esempio, sebbene si abbia ha la sensazione che esistano "esseri" malefici e forme di magia oscura, essi sono più che altro alieni e incomprensibili, e l'eroe che li sconfigge lo fa per sopravvivere più che per difendere un bene cosmico che di fatto non esiste. È senz'altro possibile rappresentare nel gioco di D&D un mondo fantasy in cui possono esistere azioni positive o negative, ma non esistono esseri o individui che incarnano con certezza il bene o il male. Chi vuole mettere in scena qualcosa del genere potrebbe avere ottime ragioni di eliminare anche il concetto di allineamento, che rappresenta in qualche modo un'esistenza oggettiva, "misurabile" del bene e del male negli individui, e va quindi in contrasto con l'idea che l'individuo buono e quello malvagio non esistano. Potrebbe anche voler rappresentare i mostri come esseri feroci e incomprensibili, ma non obiettivamente malvagi. In casi estremi potrebbe perfino voler abolire le incarnazioni degli esterni buoni e malvagi (angeli, demoni...) ritenendole troppo morali per natura, o potrebbe volerle reinterpretare come componenti di un ordine cosmico in qualche modo non morale. Questo approccio è, secondo me, molto più vicino alla sensibilità moderna. Non è tuttavia esente da sfide. Una delle motivazioni per rendere "obiettivo e trasparente" il conflitto bene/male in un gioco di ruolo, in effetti, è permettere ai giocatori (almeno, a quei giocatori che lo desiderano) di sentirsi... beh, buoni. Il che, permettetemi, può essere difficile in un gioco in cui ammazzare (diciamoci la verità) è cosa che succede praticamente di continuo. Esistono giocatori che non hanno problemi a incarnare un "grigio antieroe" che in un mondo selvaggio uccide per autodifesa il bravo e coraggioso orco che lo sta assalendo, pur sapendo che quel bravo e coraggioso orco in fondo non è cattivo, è come lui e si sta battendo per ragioni simili alle sue. Questi giocatori apprezzeranno il realismo della cosa. Esistono tuttavia anche giocatori (io, lo ammetto, sarei tra quelli) che in una situazione del genere si troverebbero... beh, a disagio. Comprensibilmente, perché chi di noi nel mondo reale non si sentirebbe a disagio all'idea di uccidere una persona come lui, senza ragioni oggettive per poter dire di avere moralmente ragione? E siccome abbiamo detto all'inizio che bisogna farsi carico del disagio che qualcuno può provare di fronte a temi come la razza, beh, anche quest'altro tipo di disagio merita rispetto e comprensione. Una delle funzioni (non l'unica) dell'allineamento in effetti è attribuire a certi nemici un "tag" che permette ai giocatori di ucciderli senza troppi rimorsi. Rimorsi che altrimenti finirebbero per far virare il gioco verso aspetti che sono anche quelli molto realistici, ma poco avvincenti da giocare: pensate che noia se la campagna diventasse un lungo dibattito filosofico sui diritti civili dei nemici e dei mostri, e se si affermasse il diritto alla vita di ogni essere intelligente. Molto giusto, intendiamoci, ma che noia. Se vogliamo invece costruire un mondo fantasy in cui bene e male abbiano le loro incarnazioni fisiche, cioè in cui esistano esseri e individui buoni e malvagi, resta da stabilire come vogliamo giustificare in-game questo fatto. L'avere "il male nel sangue" come caratteristica di certe razze è un possibile approccio, ma non l'unico. Si potrebbe anche attribuire al male un'origine puramente culturale. E qui si tratta anche di vedere quanto i concetti di razza e di cultura siano effettivamente separati nella propria ambientazione di gioco. Già il Manuale dei Mostri 3.5 attribuisce agli orchi la dicitura "generalmente caotico malvagio". Generalmente: quindi non intrinsecamente, per natura. La maggior parte degli orchi è CM ma ne esistono anche di altri allineamenti, quindi possono essere buoni. Si potrebbe quindi impostare il discorso sulla cultura, dicendo che la gran parte degli orchi cresce in una società violenta in cui fare del male a persone innocenti per proprio vantaggio (se questa è la definizione di male; è quella che uso io, se ne può avere un'altra, ma per il momento non entriamo in questi dettagli, il discorso rimane valido nel complesso anche se la modifichiamo) è considerato normale e "giusto". Ma se un orco fosse allevato da elfi dolci e gentili potrebbe diventare dolce e gentile. In effetti, l'esistenza di società malvagie associate a certe razze permette due cose. Primo, di mettere in scena pregiudizi in cui le qualità di quella società vengono attribuite per impropria estensione a tutta la razza (tu sei un orco quindi sei malvagio!), rendendoli per l'appunto pregiudizi, cioè errati, e permettendo ai giocatori di contestarli. Secondo, di rendere i personaggi di quella razza "speciali" nella misura in cui devono confrontarsi non solo con il pregiudizio, ma anche con la consapevolezza di essere obiettivamente diversi da come la loro società di origine li vorrebbe. Non si può negare che il fascino di molti personaggi, tra cui un certo elfo drow reietto, derivi proprio da questo. D'altro canto, questo ripiego è accettabile? Oppure anche l'esistenza di società malvagie crea, o creerà in futuro, disagio a certi giocatori che chiederanno di abbandonarlo? È una cosa che scopriremo con il tempo. Da un lato sono contento che certe legittime rivendicazioni sociali si facciano sentire in tutti gli ambiti compresi i giochi. Dall'altro devo ammettere di avere il timore che in futuro questa pressione ci spinga ad accantonare molte di quelle risorse che contribuiscono a rendere il mondo di gioco davvero fantastico e davvero interessante. Sarebbe un peccato se il mondo reale "invadesse" quello immaginario troppo profondamente. Nel mio mondo di D&D gli orchi possono avere qualsiasi allineamento. Tuttavia, le società orchesche che metto in scena sono perlopiù società malvagie e violente. E non solo: gli orchi nascono con una certa innata propensione alla violenza (come i nani all'avidità). Lo metto molto in chiaro lasciando comunque piena libertà ai giocatori per i loro PG. Ho visto nascere in questo modo personaggi bidimensionali, certo, ma anche personaggi conflittuali che proprio dal bisogno (e dalla capacità) di dominare questa loro innata pulsione traevano il loro eroismo. Così come mi è capitato di rappresentare società classiste o maschiliste. Permettendo ai giocatori di creare personaggi che lottassero per liberarsi dai vincoli oppressivi che queste società infliggevano loro. Voglio dirlo chiaramente, in conclusione: uno dei pregi dell'allineamento è che permette di rappresentare il male nel mondo di gioco identificandolo ("taggandolo") esplicitamente come tale, quindi chiarendo che quella che si sta rappresentando è una cosa "sbagliata" contro cui è giusto e legittimo battersi.3 punti
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Entro il 18 riuscirò a far ripartire la campagna, od almeno spero...2 punti
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credo che quello che intende @MattoMatteo è che le differenze tra chi builda a bestia sono più incisive che nella 52 punti
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Ad una ricerca veloce le statistiche del 2019 riportano una differenza del 3% nei film, 40% protagoniste femminili contro 43% protagonisti maschili contro 17% protagonisti multipli con mix maschio-femmina. Eppure si vedono esclusivamente pubblicità "movie with strong female lead" e assolutamente zero "movie with strong male lead". Si vedono accuse di misoginia al primo flop di un film con protagonista femminile, ma mai accuse di misandria per i flop dei film con protagonisti maschili. Per non parlare del fatto che alcuni di quei film antagonizzano volutamente la fetta maschile di audience per poi additarli come la causa dei loro scarsi incassi, cosa di nuovo impensabile a parti inverse. Quali vantaggi ha un uomo bianco eterosessuale? Affermare che "non credo quindi che gli uomini bianchi eterossessuali debbano avere diritto di parola" non sia una posizione tanto estrema ed assurda quanto "non credo che le donne/i neri/gli omosessuali debbano avere diritto di parola" è praticamente giustificare il razzismo fintanto che viene rivolto verso quelli che non sono considerati una minoranza, il che mi sembra assurdo. È il motivo per cui sui social media è ok dire "odio gli uomini, dovrebbero morire" con conseguenti piogge di like, mentre dire "quella donna è chiatta" è considerato hate speech e ti costa un ban e la gogna pubblica. La verità non è che non esistono discriminazioni, concordo, ma è che se fai parte di quella che viene considerata una minoranza di qualche tipo allora sei spesso giustificato indipendentemente da quanto grave sia la discriminazione perpetrata. A parità di assurdità e distanza dalla posizione accettabile, la turbofemminista che preme per l'abolizione della pena di morte ed allo stesso tempo per il diritto delle donne di poter uccidere gli uomini senza poter essere accusate di omicidio va in diretta sulla tv nazionale come esempio di "female empowerment" (true story) e al massimo poi diventa un meme, un turbomaschilista con un'opinione equivalente verrebbe attaccato senza sosta fino alla sparizione totale. Io non dico che il razzismo non esiste, dico che oramai da parecchio tempo non è più la norma come invece si vuole far apparire, e che lo si trova in tutte le etnie e non è una prerogativa dell'uomo bianco. Dico che il razzismo non dovrebbe essere una scusa, come incredibilmente spesso accade al giorno d'oggi, per non assumersi le proprie responsabilità e per scaricare le proprie colpe su qualcun'altro. Idem per il sessismo. Dico che valutare una persona per il suo valore invece che per il suo sesso o etnia e ritenerla responsabile per le sue azioni indipendentemente da sesso ed etnia dovrebbe essere l'atteggiamento da avere. Se una persona dice una qualche assurdità razzista allora va trattata di conseguenza ed alla stessa maniera, che sia uomo o donna, bianco o nero, eterosessuale o omosessuale. Altrimenti si sta facendo razzismo. Mi sono anche reso conto che forse precedentemente non avevo chiarito bene una cosa: In generale nei miei post parlavo della situazione degli Stati Uniti, dato che una grossa fetta dei prodotti di intrattenimento viene da lì. E sono dell'idea che in Italia fortunatamente la situazione non sia tanto assurda come oltreoceano. Se poi per te può valere qualcosa aggiungo anche che sono del sud ed ho vissuto per diversi anni al centro nord. In quel periodo ho avuto la mia fetta di razzismo servitami poco cortesemente da una manciata della popolazione locale. Continuo a pensare che una manciata di persone non rappresenti la norma della società e che invece le numerose persone che si sono dimostrate cordiali e disponibili siano una rappresentazione più onesta, compresa la mia padrona di casa che in principio pensava io venissi da qualche posto a metà fra il far west del 1820 ed il bronx degli anni '70 e che ha poi realizzato che anche le persone del sud possono essere persone civili ed educate, abbandonando i suoi preconcetti.2 punti
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Non è questione di saper separare la realtà dalla fantasia: le storie che leggiamo e che risuonano con noi, anche se non ci crediamo, ci condizionano. Gran parte del nostro modo di ragionare, come esseri umani, corrisponde a comparare le situazioni reali con archetipi concettuali. Quando sei indeciso se spendere i tuoi risparmi in una nuova TV o tenerli come riserva in caso succedesse qualcosa, pensi istintivamente alla fiaba della formica e della cicala. Non perché non riesci a separare la realtà dalla fantasia e non capisci che il dibattito sulla previdenza tra formiche e cicali non sia mai esistito, ma perché ti sembra che vi sia una verità al suo interno. Conoscere questa storia, leggerla spesso, condizionerà il tuo modo di pensare al risparmio, mentre leggere spesso storie sull'importanza di vivere il presente senza pensare al futuro o al passato possono fare l'opposto. Le storie che leggi più frequentemente, e quindi le storie che la società di presenta più comunemente, influenzano come interpreterai una situazione. Questo vale per qualsiasi storia, ogni storia che sia interessante crea anche cambiamenti nel nostro modo di pensare. Non si tratta di essere bambini che non sanno distinguere la realtà dalla fantasia, si tratta di essere esseri umani con un cervello che funziona così. Ma perché a parti invertite non è simmetrico. Dire "finalmente un uomo al comando" o "ne abbiamo avuto abbastanza di protagoniste femminili", quando sono tutt'oggi chiaramente una minoranza (anche se meno che in passato), non è lo stesso livello di estremismo del viceversa. La posizione neutra è che, anche se sicuramente vi sono problemi molto inferiori rispetto al passato, tutt'oggi un uomo bianco eterosessuale ha dei vantaggi. Un mio collega Rom alla Sapienza aveva nascosto la sua etnia quando era un dottorando e ha continuato a farlo fin quando era diventato professore, e non credo che la sua paura di essere discriminato fosse infondata. Dire "non credo quindi che gli uomini bianchi eterossessuali debbano avere diritto di parola" è chiaramente un estremismo assurdo, ma non è una posizione tanto estrema quanto "non credo che le donne/i neri/gli omosessuali debbano avere diritto di parola", perché la verità non sta nel mezzo, sta dove sta. La verità non è che non esistano discriminazioni, ma è che ne esistono un po', sia in un verso sia nell'altro ma più in un verso che nell'altro. A parità di assurdità e di distanza dalla posizione accettabile, la turbofemminista che dice idiozie uguali e contrarie, è sottoposta a simili gogne mediatiche. Non credo che ci sia il bisogno di fare esempi, ci sono foto di "femministe" strillanti diventati memes. Ci sono interi gruppi di discussione sui social in cui si insultano specifiche persone (spesso malate di mente) con idee "femministe" estreme: non direi che non esista una gogna mediatica nei loro confronti. Personalmente sono contrario a entrambe le cose, ma spesso vedo persone usare foto personali di femministe strillanti negli stessi post in cui si parla del fascismo del politically correct e dell'orrore della gogna pubblica.2 punti
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Non credo riuscirò a convincerti, ma provo a farti un altro esempio: perché nei manuali ci sono i mind flayer che mangiano il cervello, ma non una razza inventata che stupra le umane, fa crescere dentro di loro una loro progenie per riprodursi e poi le uccide? Perché nella vita reale non succede che ti venga mangiato il cervello, che ti stuprino sì. È un argomento pesante e terribile, con un gran peso, che le persone vivono in maniera differente. Con il tuo gruppo di gioco puoi inserirlo ma personalmente sono contento non sia inserito nel gioco base. Nelle favole dei fratelli Grimm con gli orchi c'erano anche altre creature malvagie del folklore tipo gli ebrei. Leggiti la favola "The Jew Among Thorns". Il sottotesto di discriminazione tu lo puoi ignorare, ma non è così per tutti. Il parallelismo c'è anche se tu lo neghi con tutte le tue forze, il pattern è lo stesso. Se giochi con qualcuno che ha vissuto la discriminazione o anche con qualcuno di semplicemente più sensibile, può sembrarti pesante combattere e uccidere gli orchi "perché sono malvagi oggettivamente". Perché era lo stesso ragionamento che ha portato al genocidio dei nativi americani, che è stato usato per dare meno diritti ai neri o che ancora oggi li porta ad avere più vittime tra le persone uccise dalle forze dell'ordine in America, ad esempio, sono "violenti e pericolosi". A me personalmente come cosa pesa, e personalmente ci vedo i rom che da quando sono nato sento trattare come subumani, per nascita, immagino che oltreoceano a causa della ghettizzazione la cosa si senta ancora di più.2 punti
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Sinceramente continuo nel mio intento, lo sguardo intimorente mi condiziona ben poco, non sto guardando Pooh 😂1 punto
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Interessato al progetto Berlino. Ne subisco il fascino dopo essermi innamorato della bellissima serie tv Babilon Berlin. Pubblicherai informazioni sull'ambientazione? Un po' sarebbe necessario.1 punto
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Dieter Halb "Qualcuno ha litigato con qualcun altro. O peggio...", commentò Dieter, sfruttando subito l'occasione per liberarsi dall'indolenzimento con lo scendere dal carro, le gambe (ed il sedere, e la schiena) che gli comunicavano un improvviso senso di sollievo. Prese però a guardare verso il tempietto, non del tutto tranquillo, la mano poggiata sulla impugnatura della lama lunga. AdG1 punto
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Ci sono tre manuali accessori che aggiungono in tutto credo 10-15 classi nuove: 13 True Ways, 13th Age Glorantha e Book of Demons (l'ultimo ha una classe sola). Più che altro, però, le classi funzionano in modo veramente molto diverso fra loro, quindi anche con poche classi la varietà è tanta.1 punto
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Per la mia esperienza, sì, escluse un paio di eccezioni comunque minori (il Paladino, il Druido della Luna di 2° e 3° livello, il talento Sharpshooter e gli incantesimi banishment e polymorph sono troppo forti). Non ci ho giocato personalmente - la mia opinione su PF2 è nota sul forum e ben documentata - ma conosco qualche persona (giocatori di 3.5 ottimizzata) che ha fatto il playtest e ho dato una letta veloce al regolamento. Da quanto mi hanno detto, PF2 funziona per catene di talenti che è estremamente sconveniente non prendere in sequenza, quindi in pratica ha le sottoclassi di 5e in forma più scomoda. Per la mia impressione, le capacità sono quasi tutte bonus minuscoli ed estremamente situazionali, e per di più alcune sono skill unlock che rendono scomodo gestire le prove perché vanno in sostanza memorizzati. Se non ti interessano l'ottimizzazione e le pignolerie simulazioniste ma solo avere più varietà fra i PG di quanta non ce ne sia in 5e, ti consiglio 13th Age. Ha un multiclasse un po' barocco ma molto più sensato di quello di 5e e ogni classe ha una o più meccaniche esclusive che la differenziano da tutte le altre.1 punto
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Vedi il file Scheda Personaggio D&D 5e V1 e V2 - Nuova variante della Scheda Rielaborata (V2), con sistemazioni diverse e ancor più funzionali, ideale per i giocatori più esperti. Le novità riguardano le nuove tabelle sui Talenti scelti, sulle Reazioni (se disponibili per il personaggio) e sui Trucchetti, un ampliamento dettagliato sull'arsenale per una lettura più veloce sulle statistiche di ogni arma. Aggiunta anche la tabella delle Abilità Passive (che siano della classe o della razza) e grazie ad una ristrutturazione ancor più dettagliata del foglio dedicato agli incantesimi ora sono presenti le descrizioni generali su cosa è e come funziona la magia, con tanto di scorciatoie per le pagine del Manuale del Giocatore; - Nuove grafiche! (non mancano mai); - Questa variante non sostituisce la precedente, è perciò possibile scegliere quale scaricare in base alle proprie esigenze e al gusto personale; - Si sta lavorando per la versione in lingua Inglese. Inviato Mirkaxel Inserito 08/05/2020 Categoria Schede1 punto
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Ciao, a dire il vero no ma non avrei nessun problema a realizzarla in inglese, grazie per l'interessamento.1 punto
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Non ho provato PF2 pertanto non posso aggiungere nulla a riguardo tuttavia, se questo è quel che cerchi, potrebbe valer la pena dare un occhiata a 13th age. Rispetto a DnD 5e (IMO) c'è più varietà meccaniche senza dover ricorrere al multiclasse (che è limitato a due classi e si cresce in entrambe contemporaneamente). Ci sono alcuni archetipi che in 5e non rendono bene meccanicamente, mi viene in mente il summoner, o che sono assenti come il commander di 13th age.1 punto
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Tolti questi mi rimangono 2512 mo e 5 ma, ne donerò volentieri anche 2400 per il nostro temple bar della perdizione nanica!1 punto
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Festag 24 Jahrdrung 2512 i.c. - mattina [nuvoloso - metà primavera] Marauner mise i soldi in un borsello dopo averli contati. Quindi indicò ai compagni di salire. "Forza. Non vorrei beccarmi la pioggia" disse Mentre il carro superava le porte della comunità presidiate dalla milizia cittadina, i compagni alzarono gli occhi verso il cielo: sopra la Drakwald Forest da nord ovest dove vi era il Sea of Claws le nubi si vedevano chiaramente addensarsi. La strada che connetteva Delberz alla Altdorf Middenheim strasse era poco più di un sentiero: ricoperta di ciottoli e con una larghezza di meno di 3 metri, si presentava in un pessimo stato con numerose buche che rendevano a volte difficoltoso anche il passaggio di un solo carro. Il mercante, che pareva abile nel guidare un carro, riusciva a condurre i suoi due cavalli da tiro con relativa facilità. Al terminare del regno di Ulric, Rhya madre della natura, stava risvegliando la Drakwald forest che con le sue fronde invadeva il percorso del strada. @Octo A metà mattinata gli amici superarono un tool keep non custodito: questo punto di pedaggio che doveva raccogliere le tasse per il mantenimento della strada, ora risultava con la sbarra sollevata e non vi era nessuno a riscuotere il dovuto. "Mi hanno detto che quando la stagione avanza viene chiuso, per risquotere anche qui una tassa quando c'è più via vai di mercanti" spiegò Lorenz "dalla tarda primavera all’autunno; ora per fortuna passiamo gratis" concluse con una risata. Verso mezzogiorno il carro arrivò nei pressi di una piccola cappelletta dedicato ad Ulric. Questi piccoli templi devozionale erano di norma costituiti da una costruzione quadrata in pietra sormontata da una cupola in legno, senza porta e con all’interno una statua di del Dio delle battaglie: vi era anche una lanterna, a ricordo del fuoco presente nel grande tempio di Middenheim. "Ci fermeremo qui per mettere qualcosa sotto i denti e far riposare i cavalli." disse il mercante ‘E anche per sostituire l’olio della lanterna e accenderla in ringraziamento per il Dio dei Lupi. Sì usa farlo". Quando però il carro si avvicinò al tempietto Lorenz improvvisamente lo fermò. Affianco alla costruzione vi era un carretto, di quelli che vengono trascinati a mano, con molti oggetti rovesciati a terra. In giro non si vedeva nessuno.1 punto
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Llionas Cavendish Leggermente disorientato dalla caduta cerco di riprendermi velocemente..la creatura è ancora viva e non cè tempo da perdere..mi alzo ed afferro la quarterstaff, sferro un primo colpo al mostro che è bloccato dal peso del candelabro, poi con lo slancio del primo attacco ne sferro un secondo usando l'altra estremità del bastone. Correzione PF1 punto
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Esatto. Con la 5° non ho al momento abbastanza esperianza per risponderti, visto che finora ho giocato sempre pg di livello piuttosto basso (massimo 4° livello); di posso dire che (almeno, questa è la mia impressione) gli incantesimi forniscono, più che una maggiore potenza (gli incantesimi di alto livello risolvere una situazione in un'attimo, ma gli slot per usarli sono pochi, quindi devi gestirli con attenzione), una maggiore versatilità dentro e fuori al combattimento. La mia esperienza di divario di potere tra i pg l'ho avuta soprattutto con la 3.5 (con PF1 ho smesso poco dopo che abbiamo superato la "soglia critica", quindi c'era ancora un pò di equilibrio); nella 4° il problema non era la differenza di potere (anzi, è stata fatta appositamente perchè tutte le classi avessero esattamente lo stesso livello!) ma il regolamento pesante e "noioso", e sono arrivato al massimo al 4° livello (su 30, che quindi corrisponde all'incirca al 3° livello su 20 della 3.5).1 punto
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Ti posso chiedere quanto lo hai giocato, come (vivo o online) e in che ruolo (master o giocatore)? Lo chiedo perché chiaramente alcune impressioni cambiano a seconda del tipo di esperienza, e vorrei capire da che lato lo hai visto (master o giocatore). Ho giocato a PF1 solo un paio di volte, on-line (pbf), come giocatore; è durato poco in entrambi i casi, perchè l'ho trovato persino più complicato di D&D 3/3.5 (non solo come numero di opzioni, che però è una cosa che mi è piaciuta, quanto come regolamento). PF2 non ci ho giocato, e non ho nemmeno letto il manuale, perchè dalle descrizioni che ho trovato on-line (compreso quì su DL) mi è sembrato persino peggio (quasi un mix tra PF1 e D&D 4, altra edizione che ho giocato poco e non mi è piaciuta). In PF1 il numero di opzioni possibili (razze, classi/archetipi, talenti, incantesimi) è molto maggiore che in D&D 3.5, e quindi le possibili combinazioni sono pressochè illimitate; questa è una cosa (l'unica) che mi è piaciuta di PF1. Il problema è che, come D&D 3.5, PF1 è affetto dal problema della "System Mastery": alcune opzioni sono migliori di altre (prima su tutte, il fatto che gli incantatori possono fare tutto, compreso quello che fanno i non-incantatori, e farlo addirittura meglio), quindi spingendo spesso a prendere sempre quelle 4 combinazioni in croce (ottimizzazione spinta). Se nel gruppo sono presenti pg che, pur avendo lo stello livello, hanno un "livello di potere" differente, si crea un problema: Se presento sfide adatte ai pg meno potenti, quelli più potenti possono superarle senza nessun problema; se i pg più potenti si "trattengono", per non rubare la scena ai meno potenti e far divertire i loro giocatori, saranno i giocatori dei pg potenti a non divertirsi; se i pg più potenti non si trattengono, non si diverte nessuno (i giocatori dei pg potenti perchè hanno superato il problema troppo facilmente, i giocatori dei pg meno potenti perchè sono stati inutili). Se presento sfide adatte ai pg più potenti, quelli meno potenti rischiano di non riuscire a superarle senza l'aiuto degli altri... o, peggio, di lasciarci le penne all'istante! In questo modo i giocatori dei pg meno potenti si sentono inutili e non si divertono.1 punto
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INVOCAZIONI. Questo punto è più delicato, perché va bilanciato su tutti i patroni (e sul multiclasse) senza rompere niente. Una cosa semplicissima da fare è aggiungere incantesimi che vorresti lanciare ma non lanci per l'opportunity cost associato tra le invocazioni. Se la spell è di basso livello puoi pensare di fornirla a volontà a un livello opportuno oppure mentre il livello sale fornirla una volta al giorno. È una cosa fatta ampiamente all'interno della classe. Ben diverso fornire o meno la possibilità di cose più complesse. Eldritch Fighter: Intanto un'alternativa a Lifedrinker che è tendenzialmente un'opzione trappola purtroppo. Il rischio qui è solo i danni che verrebbero fuori dall'usare insieme le due invocazioni, ma in fin dei conti è un rischio che sono disposto a correre. Selfless Strike: Questa invece è una meccanica sicuramente sbilanciata (aiuto) che cerca di rendere lo smite in una maniera più consona rispetto al tentativo dell XGtE. Perché l'Eldritch Smite di Xanathar non mi piace? Perché il warlock ha solo due/quattro slot incantesimo e vorrei usarli per delle vere spell. Del resto permettere l'uso di qualsiasi slot premia il multiclasse in maniera potenzialmente molto rotta. COSA RESTA FUORI. Penso poco o niente. Il warlock è molto carino da usare per queste cose perché le sue capacità di classe sono una cassetta degli attrezzi. Dispone di molti tipi di visione diversi e altre capacità di contorno molto divertenti per un guerriero/ladro magico, che gli consentono di fare la parte di prima linea del gruppo fuori dal combattimento egregiamente senza chiedere aiuto al mago di turno. Se qualcosa di contorno senti che ancora manca si può sempre pensare di accedervi aggiungendo Invocazioni.1 punto
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Non sono riuscito a produrre qualcosa di finito ma ti butto lì qualche idea e il ragionamento dietro. PATRONO: The Far Realm. La scelta del patrono è stata non molto difficile ma nemmeno immediata. Tradizionalmente i patroni di quinta sono entità extraplanari ma sufficientemente generiche da lasciare al giocatore il controllo preciso su con cosa ha a che fare, questo significa che tra giocatore e xanathar hanno tagliato via praticamente tutte le scelte ovvie. Restano fuori un paio di entità (gli Archomental per esempio) ma un paio di cose le ho già fatte/viste fare quindi le ho tagliate via comunque. Perché non partire dallo Spellfire o fare un Hexblade 2.0? Trovo che l'Hexblade sia concettualmente un errore o forse una maniera di rimediare a un errore, un patrono cucito su misura su un ruolo invece che su un tema, mentre quasi tutti gli altri restano dei toolbox, per preferenza personale non ho voluto un patrono strettamente legato al combattimento. PRIMA FEATURE: Shattered Mind. La tua prima richiesta non era tanto che la classe fosse efficacie in combattimento, quanto che potesse esserlo usando strumenti diversi. Il Warlock con i suoi spell slot limitati pone un serio limite a questa cosa e spesso si riduce a usare gli stessi due incantesimi in croce tutti i giorni (Hex, Darkness). Aumentare gli slot non se ne parla, un po' di utility e spell aggiuntive sono accessibili tramite Invocations, ma la scelta più giusta era già evidente: sfruttare gli slot al massimo usando la concentrazione. Allora ho pensato - rompendo un po' le regole confesso - a una feature che permettesse di spremere le spell a concentrazione senza limitarsi a un trucco alla volta comunque. Ai primi livelli questo permette di sfruttare un incantesimo come Witch Bolt senza che crei più limitazioni dei benefici che dà per esempio, e più in là di alternare i propri trucchi cessando di essere uno one trick pony. SECONDA FEATURE: Incomprehensible Nature. Per i primi livelli Mage Armor at will fornisce una protezione tutt'altro che subottimale, ma andando avanti la capacità di sopravvivere in mischia del ladro - la cosa più vicina a noi in questo senso - aumenta sensibilmente per la ricchezza di capacità evasive e inoltre la voglia di farsi da parte e spammare Eldritch Blast si intensifica (sebbene con il secondo attacco siamo ancora in pari). Quindi sarebbe il momento di una capacità difensiva che ci metta in condizione di avventurarci nelle retrovie nemiche a disabilitare i tiratori per esempio o di stare in seconda linea dietro al guerriero o al paladino. Ma non so ancora come scriverla. Comunque non voglio dare via competenze o fornire finte armature, vorrei qualcosa che mi faccia sentire diverso da un guerriero, fragile ma all'occorrenza rinforzato dalla magia, qualcosa di simile alle capacità di un monaco magari. Idee? TERZA FEATURE: Mental Assault L'Hexblade prende tutto al primo livello quindi questo problema per lui non esiste, le capacità successive sono inutili e la gente multiclassa sempre prima di arrivarci. In ogni caso la capacità di 10 non è malaccio è un po' Uncanny Dodge. Se però non ho una maledizione che scala con lo spam di Eldritch Blast al prossimo livello resterò indietro all'11 quando c'è il prossimo salto nei danni. La soluzione deve essere tale ancora una volta da non costringere la mia build verso un'arma (anche perché non ha senso con il flavour) ma allo stesso tempo non può aggiungere danni a tutti gli attacchi perché questo darebbe un beneficio eccessivo ai blaster. La mia soluzione è estremamente semplice. Perché credo che funzioni. Intanto fa quello che deve come lo fa un sacco di altre classi con lo stesso problema (il chierico, per dirne una) ma l'ho volutamente scritta diversamente da quella del chierico: posso usarla nel turno degli altri. Questo dà il vantaggio (minore ma comunque c'è) al giocatore del bladelock di poter usare i danni aggiuntivi su un AdO, senza curarsi di Extra Attack o degli attacchi aggiuntivi di Eldritch Blast. Tutti abbiamo 2d8 nel nostro turno e altri 2 se riusciamo a colpire qualcuno nel suo turno. Facile facile. L'effetto aggiuntivo è triviale, in flavour (secondo me) e giustificato dal fatto che arriva al decimo livello invece che all'ottavo su una classe decisamente più focalizzata sui danni. QUARTA FEATURE: Qui non so cosa potrebbe essere necessario. CONSIDERAZIONI FINALI. Confronto con l'Hexblade: Il giocatore molto investito nell'ottimizzazione potrebbe comunque essere orientato verso l'Hexblade per la competenza nelle armature e per gli attacchi con Carisma. Non ho voluto replicare nessuna delle due capacità per lasciare all'Hexblade la sua nicchia. Ritengo che una build su due statistiche sia decisamente fattibile e che la ritrovata varietà di incantesimi della feature di primo sia già tale da giustificare la scelta. Se il mio scopo è massimizzare i danni probabilmente sarò comunque un blastlock stregone/warlock, metto tutte le curse su un bersaglio gli faccio 6-8 attacchi con due cantrip nello stesso turno e lo sciolgo, ma stiamo parlando di una cosa estremamente diversa, se buildo l'Hexblade patto della lama aggiunge solo 12 danni di Proficiency e basta (due attacchi), contro 2d8 psichici di questa sottoclasse (niente di incomparabile insomma) che però non richiedono un'attivazione e la spesa di risorse. Power level generale: La capacità di primo è difficile da giudicare, quella di decimo è semplice ma picchia forte secondo me, il power level complessivo però dipenderà da altre due feature che mancano. Esiste la possibilità di una seconda feature al primo che espanda sulla versatilità, magari qualche cosa di psichico o legato alla paura per espandere sul tema del Far Realm.1 punto
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Izzquen "Iz" Hunzrin Aiuto Fuer'yon a cercare qualcosa con cui bloccare la porta, annuendo alla sua proposta. Noi staremo davanti, o benedetta, così da poterla proteggere da eventuali agguati. Propongo a Z'ress, ben sapendo che l'ordine sarebbe comunque uscito dalla sua bocca di lì a breve.1 punto
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al momento ho davvero troppi pbf attivi, stavolta passo ma grazie per la richiesta 🙂1 punto
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Edwarf ha finito, gli sono avanzate 1418 mo e ha gia' una borsa conservante tipo I, che usa per l'equip da trappole. Magari facciamo un upgrade al tipo II (2500mo) e ci schiaffiamo dentro tutto? @dalamar78 secondo me possiamo avviare il prossimo capitolo EDIT @Alonewolf87 @sani100 @Daimadoshi85 In 4 sono 625 mo a testa da scalare. Scalate questo importo dal vostro denaro e poi a parte ditemi quanto mettete a testa nella cassa comune, la annoto nella borsa e da li scaliamo sempre le spese di gruppo, come razioni, cure, cavalcature e quant'altro e' comune. Ed ha messo 400 mo. Anzi io comprerei delle pergamene di rimuovi maledizione, veleno e malattie.1 punto
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Ecco, credo che tu abbia fatto un esempio perfetto di quello che dicevo. Tu hai espresso l'opinione "neutrale" che non vi siano vantaggi (e svantaggi!) tra uomo/donna, bianco/non bianco, omosessuale/eterosessuale. E' una posizione che è un bel po' distante dalla realtà: se credo vi possa essere oggi un dibattito in alcuni paesi (non in Italia) sulla parità raggiunta uomo/donna, discutere che non vi siano pregiudizi verso un non bianco (in Italia? Gosh! Ho visto cose...) è completamente assurdo. Non entro nel dettaglio e sui dati perché credo che andremo davvero troppo OT (e lo siamo già) sia con il thread sia con il forum. E soprattutto perché per questa discussione -- per capire cioé perché sia ragionevole che la gogna mediatica non sia simmetrica -- più importante se sia distante dalla realtà è notare che la posizione "neutrale" è sicuramente distante dalla realtà percepita. Difatti molte persone sono convinte (misteriosamente) che non essere bianco in molti paesi ti comporti degli svantaggi. Molte più persone credono vi siano svantaggi a essere nato nero rispetto alle persone che credono ci siano svantaggi a essere nati bianchi, e quindi la posizione che sia uguale non è una posizione al centro della percezione, è una posizione già schierata rispetto alla percezione della popolazione, in particolare della popolazione social (che saranno i giudici della gogna mediatica). Ma quello che mostra il tuo post è che la posizione "apparentemente neutrale" è una posizione, per quanto schierata rispetto alla realtà (sia reale sia percepita), che è nell'ambito dell'accettabile e che non ti comporta nessuna gogna mediatica, ti sei preso anche due like. Perché il centro è un po' lontano dalla verità, ma è una posizione comprensibile e razionalizzabile. Allo stesso modo sono comprensibili posizioni un po' lontane dalla verità (reale e percepita) nell'altra direzione, che prendono due likes anche se sono ugualmente sballate. Ma non ti deve però sorprendere (come facevi nel tuo primo post) se la posizione "inversa" di queste rispetto al centro non si prenda due likes ma venga attaccata violentemente: è troppo distante dalla realtà sia reale sia percepita.1 punto
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La peculiarita' di PF1/2 e' quella di poter customizzare al massimo il tuo personaggio. Qui sul forum all'incirca sei mesi fa, sono nate due gilde su PF2, e dopo un mese i master sono spariti. Attualmente ho la prima edizione di PF2 in inglese uscita ad agosto 2019, ed una cosa che mi fa girare le scatole e' questa, a novembre scorso, quindi cinque/sei mesi fa hanno pensato bene quelli di Paizo di far uscire un update su 7-8 pagine di pdf che andavano a ritoccare valori, tabelle, feature, e quant'altro di personaggi e meccaniche. Penso che una volta che fai uscire un'edizione pubblica la si testa a dovere, cosi' come avviene per software e compagnia bella. Invece Paizo nell'agosto 2018 ha testato il nuovo sistema per soli quattro mesi, e poi come avendo il peperoncino al sedere, hanno iniziato a stamparlo l'anno venturo (agosto 2019). Non so quale sia stato il motivo, forse volevano massimizzare gli introiti, pero' come detto sopra un'errata corrige di diverse pagine solo dopo pochi mesi ti fa pensare che sono una banda di scalmanati e ci sia poca serieta'. Dopo questo tiro ho deciso di non iteressarmi piu' a Paizo, ho virato su Call of Cthulhu RPG forse piu' sulle mie corde e poi cerchero' di far parte di qualche gilda di D&D 5e. La quale forse sara' piu' immediata e semplice ma almeno non ti decervellerai a fare una scheda di PF1 o PF2 dove centinaia di feature e magie che sconfortano alla scelta.1 punto
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Ho realizzato ora che forse mi sono lasciato un pò troppo andare...1 punto
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Vedilo come un mondo parallelo e alternativo. Se ti interessa leggerti le loro disavventure vai pure1 punto
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Ho seguito la discussione sugli orchi su twitter di sfuggita, ma la ho trovata interessante e non banale (seppure ovviamente da entrambe le parti ci fossero delle posizioni completamente assurde, come sempre). Tra Tolkien e oggi, c'è stato tutto un Fantasy che ha in gran parte superato l'idea manichea di razze intrinsecamente malvagie e razze intrinsecamente buone. In particolare se è biologicamente una razza e non una specie, un popolo che può procreare con gli umani dandoci i mezz'orchi o i mezz'elfi. A differenza dei mindflyer, dei demoni, degli zombie e di quant'altro. L'universo di Warcraft è probabilmente quello che ha fatto di più per popolarizzare questa idea che, dall'altra parte, gli orchi guardano agli uomini in maniera altrettanto spaventata. E sì, l'idea che esista una "razza malvagia", è problematica, e risuona con idee orribili anche queste presenti in D&D, così come l'idea che ci siano le persone buone e le persone malvage, addirittura individuabili con un incantesimo. Legare il carattere delle persone al 100% alla loro razza e/o professione, che è lo standard Old School di D&D, significa per definizione portare avanti l'idea che gli stereotipi funzionano, e considerare lo stereotipo invece della persona è la sorgente prima di ogni forma di razzismo e discriminazione. Oltre a essere un'idea letteraria stantia e banale, che porta a personaggi bidimensionali. Detto questo, ha senso scandalizzarsi e gridare alla gogna e al fuoco per come sono descritte le razze malvagie nel manuale 5E? Assolutamente no: è sempre stato così, non ha senso improvvisamente scaricare i cannoni contro qualcuno che dice cose che dieci anni fa sarebbero state normali e che oggi sono leggermente meno woke dell'accettabile. Sono profondamente contrario al modo in cui queste meccaniche social funzionano, con il tentativo di fare esempi di vittime a caso che hanno detto cose leggermente fuori tempo massimo in un processo di evoluzione sociale normale. Credo che l'evoluzione di D&D5E abbia fatto un buon lavoro, togliendo (nella sostanza) gli allineamenti e lasciando incantesimi che vedono il bene o il male all categorie di esseri non biologici, incarnazioni del male e del bene spirituale, angeli e demoni. Non ha fatto però il passo finale, ma sono strasicuro (e ne sarò stracontento) che nella 6E di D&D non ci saranno le razze malvagie intrinsecamente. Ne sarò stracontento non perché io sia "politically correct", ma perché gli orchi che ci temono come noi temiamo loro sono mille volte più fighi e interessanti delle creature intrinsecamente malvagie di Tolkien.1 punto
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Si può, basta considerare che una razza fantasy di non umani che deriva dai miti e dalle leggende non c'entra nulla con l'atavismo e le pseudoscienze basate sullo studio degli esseri umani. Che poi questo definire razzista o problematico il fatto che gli orchi siano intrinsecamente malvagi è una cosa abbastanza ipocrita, viene fatto solo perchè sono umanoidi e qualcuno ci legge, sbagliando, una similitudine con certi esseri umani. Eppure non ho visto nessuno pretendere la stessa cosa per i Mind Flayer o gli Aboleth, questo perchè nessuno ci legge similitudini con gli umani, eppure il principio di razza interamente malvagia si applica a loro tanto quanto agli orchi.1 punto
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Senza entrare nel discorso del politicamente corretto (che non capisco perché tirarlo fuori su razze immaginarie, ma vabbè), penso che negli ultimi anni la conversione di alcune razze tipicamente malvagie a "buone" sia sostanzialmente dovuta al fatto che i giocatori vogliano usarle come personaggi, né più né meno.1 punto
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Mi sembra che l'unica capacità ulteriore che hanno i famigli del patto è il fatto che possono attaccare. Il vero beneficio stà nel fatto che di base, i famigli fra cui puoi scegliere sono più forti e hanno capacità utili come appunto il diventare infisibile o magari cambiare forma. Ci sono molti incantesimi di quel genere: trucco della corda, capanna di Leomund, e sopratutto la reggia magnifica di Mordenkainen.1 punto
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Il problema viene quando prendi una razza come gli orchi che è sempre stata considera malvagia, non sono a partire da Tolkien da cui D&D ha mutuato la cosa ma proprio dalle leggende e dal folklore di tutta Europa, ed in nome del politicamente corretto si pretende che ciò cambi, e parlo proprio di pretendere di cambiare ciò che viene scritto nei manuali ufficiali e di dare del razzista a chiunque si voglia attenere a questo topos.1 punto
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Hanno capacità ulteriori, se non erro Diventano invisibili at will che è tanta roba. una “stanza personale” no. Creare semipiano è una soell di alto livello e comunque non te lo porti dietro mi pare, ma ci sono vari incantesimi che creano ripari di diverso tipo, tra tutti capanna di leomund è un must.1 punto
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Ahah beh dovevo in qualche modo rappresentare la classe e “ruspanza” del personaggio e il suo essere unto e bisunto ahah quale migliore fonte di ispirazione?1 punto
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Taggo @Alonewolf87 perché il discorso è politico e lo metto in preallarme. Premetto anche che spero non si vada avanti a lungo: come ho già detto altre volte, non credo che internet sia il medium giusto per discutere certi fenomeni (casomai è quello sbagliato). D'altra parte, però, non mi va che certe tematiche siano regolarmente tirate fuori solo in un senso senza che vi sia risposta. Il problema non è il cosiddetto "politicamente corretto" (cosiddetto, di solito, solo da esponenti dall'alt-right o dai più nostrani fasci - notare il "di solito", non "sempre"). Ci sono letteralmente miliardi di persone che storicamente sono sempre state escluse dalla conversazione e dalla narrativa (coff coff... le donne... coff coff) e il fatto che si inizi a dare un po' di rappresentazione anche a loro non è neanche "bello" è "il minimo della decenza umana". Il problema, casomai, è come si fa questa rappresentazione, che molto spesso è male, tanto per timbrare la casella e dire che si è inserita una protagonista donna o un co-protagonista POC o queer. E su questo sono d'accordo anch'io: Black Panther, Captain Marvel o più o meno qualsiasi personaggio queer in uno show di Netflix sono polpettoni generici, piatti e poco interessanti, e la cosa mi fa arrabbiare perché quei soldi, quei talenti, quel tempo e quello spazio si sarebbero potuti usare per fare qualcosa di bello. Però insomma, quello che succede non è "le minoranze (tipo le femmine, che tecnicamente sono una maggioranza) costringono le corporation a fare prodotti scadenti". Quello che succede è: "le corporation leggono il mercato, capiscono che una fascia è più remunerativa di quanto non fosse dieci o venti anni fa e fanno il minimo sindacale per attirarla, nel modo più generico possibile per piacere a più gente possibile". Che però non è una novità di questi tempi moderni: i vari Fast & Furious e Transformers sono reazionari tradizionali mica da ridere: le donne sono trattate come oggetti e le macchine come persone. Eppure sono esattamente piatti, generici e noiosi come qualsiasi film recente "rovinato" dal politicamente corretto. D'altra parte Call Me By Your Name o (in tempi non sospetti) Il buio oltre la siepe sono dei capolavori nonostante raccontino proprio di minoranze e dei problemi che queste affrontano. Ho trovato francamente offensivo aver pagato un biglietto e buttato due ore per vedere The Last Jedi, pur essendo tutt'altro che un fan della serie. Però insomma, se Rey, Rose e l'ammiraglio Holdo hanno rovinato Star Wars forse non è perché sono femmine, non bianche o queer, ma perché sono personaggi scritti male in una storia che insulta l'intelligenza dello spettatore. E se sono scritte male forse non è perché sono femmine, non bianche e queer, ma perché a quelli che le hanno scritte è stato richiesto un filmone dozzinale. E le persone che lo hanno richiesto sono, con l'eccezione di Kathleen Kennedy su cui guardacaso è stata riversata ogni colpa, dei boomer maschi, bianchi e - che io sappia - eterosessuali. Quindi insomma, forse sarebbe ora di smetterla di prendersela coi più deboli - che è quello che succede ogni volta che si incolpa di qualcosa il politicamente corretto, come a dire che la colpa è delle donne, delle etnie non caucasiche e delle persone queer - e iniziare a dare la colpa a chi è interessato solamente a fare soldi anche a costo di sprecare il talento degli artisti e il tempo degli spettatori.1 punto
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Non che certi topos e temi del fantasy non avessero bisogno di una sonora svecchiata eh, 😅 per quanto mi riguarda bene venga solo il politically correct recente da quel punto di vista. Che poi tu mi voglia dire che spesso a livello di produzione mediata è fatto superficialmente e con motivazioni non proprio eroiche mi sta pur bene. Poi scusa cosa intendi con "la sciocca concezione di voler inserire le tensioni razziali dei nostri giorni"? Da sempre fantasy/fantascienza e altri generi letterari servono da metafore di problemi della nostra società (Tolkien che ci faceva i pipponi sui pericoli dell'industria per dire), cosa ci sarebbe di male o strano nel farlo con temi più attuali?1 punto
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In realtà mi piace l'idea che possa usarlo per aumentare la versatilità, ma appunto lo limiterei agli incantesimi che ha sul libro, considera che comunque non spende nessuno slot e non deve averlo preparato. La seconda capacità non saprei bene, guardando gli altri oath si tratta spesso di capacità da combat con un uso minore addizionale di utility (come l'oath of vengeance che permette di ritrasformare i mutaforma, o il devotion che permette di illuminare con la spada). Probabilmente su un paladino "magico" potrebbe starci un effetto di dispel sul colpo, che può funzionare anche out of combat per rimuovere effetti magici scomodi. Onestamente sfronderei tutte le cose inutili, non era un fattore di bilanciamento in 3.5 (anche se magari i designer lo credevano) e non lo sarebbe ora, al massimo mettilo come parte della lore che molti incantatrix non usano volontariamente nessun incantesimo di necromanzia. Probabilmente è limitante, mi sembra già meglio della versione precedente con questa variante però, sicuramente va provato. Anche questo così mi sembra molto meglio, forse c'è modo di abusarne in qualche maniera, ma su due piedi non mi viene in mente nulla ed essendo una HR si può valutare di caso in caso. Scusate, il resto degli scambi non l'ho letto per intero perché mi sembra stiate già collaborando efficacemente.1 punto
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Eike Rimango a bocca aperta alle parole del druido, cercando di raccapezzarmici, e scoppio in una risata sul finale involontariamente ironico. Ingollo l'ultimo sorso e faccio sparire il resto del cibo dal mio piatto, quindi prendo la ribeca dallo zaino, la accordo, e lentamente ne pizzico le corde, mormorando più che cantando sul motivetto poche parole prese a caso Norberto era scaltro/ ma di più lo era il falco/ scese dai cieli il maestoso falcone/ e del nanerottolo ne fece un sol boccone/ mmm/ mmm/ si, un sol boccone/ del nanerottolo frignone/ alla fame in faccia nol si guarda/ che più spaventosa è di una stonata barda... no, non mi piace... forse meglio /che più spaventosa è di una vecchia maliarda... si meglio. Credo che la intitolerò "la ballata di Norberto", che ne pensate?1 punto
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Puoi prendere il talento "iniziato alla magia", che ti fornisce due trucchetti ed un incantesimo di primo livello (che puoi usare una volta per riposo lungo) da qualsiasi classe. Dipende molto da come vuoi giocare il tuo warlock: visto che sei un patto della Catena, puoi optare per "voce del signore delle Catene". Se intendi giocare un incantatore puro e fare grande uso di eldrich blast, puoi prendere "deflagrazione agonizzante" o "deflagrazione respingente" Se vuoi un approccio corpo a corpo devi usare i talenti, visto che le suppliche da combattimento sono esclusivamente per il patto della lama. Il warlock è la classe più personalizzabile di tutto il gioco, quindi non ci sono suppliche migliori o peggiori. (ma ci sono quelle molto utili come "vista dell'occulto")1 punto
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Quando sali di livello controlla la tabella del warlock: c'è scritto il numero di suppliche a tua disposizione. Ad ogni level-up puoi anche sostituire una supplica con un'altra. Legato alla classe no, ma ci sono talenti e razze che offrono incantesimi. Dipende da come vuoi giocare. Il warlock è una classe molto personalizzabile quindi puoi prendere il ruolo che vuoi.1 punto
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Ciao ragazzi vorrei sottoporvi una riflessione su un argomento… sperando di non risultare indelicato o inrispettoso. Dico riflessione e non domanda perché non credo che ci sia una “risposta”. Cosa succedere ad i personaggi quando a morire è il giocatore? Lo sapete benissimo giocare è un occasione per ritrovarsi con gli amici, e dopo anni di gioco anche i personaggi prendono colore, carattere, la loro vita influenza non più solo quello che fanno i propri compagni di avventura, ma l'ambientazione stessa. Un membro del nostro gruppo, dopo anni di malattia, è venuto a mancare. Malgrado siano passati anni da allora spesso questo pensiero mi torna alla mente. Il suo personaggio lo avevamo giocato/cresciuto fin dal primo livello. Negli anni la scheda un tempo sparuto foglio immacolato era divenuto un plico pieno di annotazioni, mostri , tesori, luoghi visitati, possedimenti; alcune pagine si erano fatte logore e ingiallite, e a quelle scritte a mano si erano aggiunte pagine stampate con immagini e colori brillanti Io ero/sono il Master storico del nostro gruppo. Avrei dovuto “uccidere” anche il suo PG? Francamente non me la sentivo di retrocederlo al grado di PNG, in più nel nostro gruppo vigeva sempre il tacito accordo nessuno può usare il PG di un altro, neppure per un’interazione sociale in sua assenza… Che fare? Ora Francky Kylik, visconte di Capo d’Orso e Gran Maestro della Gilda dei Ladri è semplicemente irreperibile… appena uscito per una battuta di caccia o per insidiare qualche donzella. Ho cercato di documentarmi sull'argomento trovando assai poco... solo nel mondo di WOW la Blizzard per volontà di alcuni appassionati giocatori o per quella di parenti/amici ha dato “vita digitale” ad alcuni personaggi “in memorials” dopo la loro morte. Se possibile sarei interessato ad una vostra riflessione in merito.1 punto
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