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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 22/08/2020 in tutte le aree
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Cosa volete, ci vogliono notevoli doti personali per mandare a rotoli un programma ben fatto; tra queste, un paio di t3tte spiccano per economicità, facile reperibilità e possibilità di riutilizzo.4 punti
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L'annuncio, a voler essere puntigliosi, non parla di rendere orchi e drow buoni ed eroici. Parla di descriverli come "popoli moralmente e culturalmente complessi" e dice che chiariranno "che sono liberi, come gli umani, di decidere chi sono e cosa fanno". Cosa che mi ha portato a pensare che fosse solo una lunghissima perifrasi per indicare quello che Grimorio e Nyxator hanno indicato nei loro post per descrivere dei possibili orchi e drow avventurieri/buoni. Non la vedo come una imposizione di una determinata visione, probabilmente si limiteranno a inserire testi simili a quelli usati sul Tome of Foes o sulla Sword Coast Adventurer's Guide nel Manuale del Giocatore, dei Mostri e nella Volo's Guide. Detto questo, Oriental Adventures ha creato problemi ad uno degli utenti del forum, come ha detto in un'altra discussione. Probabilmente perché la descrizione che si fa dell'Oriente, pur volendo essere rispettosa e pescando direttamente dai miti e dal folklore asiatico, fornisce un'idea dell'orientale abbastanza stereotipata (ma decisamente avanti per l'epoca, a giudicare dal testo che è stato citato) che alcuni potrebbero non gradire. Per questo parlano di "idee sbagliate allora come oggi": non si può descrivere un popolo con uno stereotipo, che siano i gitani, gli italiani, gli asiatici o qualunque altra popolazione. Il disclaimer avvisa che si potrebbe incontrare un contenuto che potrebbe ferire qualcuno, non condanna gli autori o i giocatori del tempo. E, soprattutto, non cancella Oriental Adventures, cosa che sarebbe stata indubbiamente sbagliata.2 punti
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Infatti ho detto: "per ora". Poi, se vogliamo essere pessimisti... Comunque, se la "nuova" Menzoberranzan non piace si può continuare a usare la "vecchia", non credo vengano gli ispettori a casa a controllare.2 punti
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Vi segnalo questo articolo per quanto riguarda ambientazioni et similia: https://nerdist.com/article/studio-ghibli-dungeons-dragons-adventure-anthology/1 punto
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Dalla Mantic Games, già creatrice del Gioco da Tavolo di Hellboy, arriva Hellboy: The Role Playing Game che sfrutta le regole della 5a Edizione di Dungeons & Dragons. Hellboy RPG ci permetterà di immergerci nelle atmosfere magiche e oscure dei fumetti di Mike Mignola, che hanno successivamente portato alla creazione del fortunato film diretto da Guillermo DelToro e al suo meno fortunato reboot. Ma come si intersecheranno le regole della 5E con il mondo moderno e oscuro di Hellboy? Tutti i giocatori faranno parte del B.P.R.D. il Bureau of Paranormal Research and Defense (Ufficio per la Ricerca e Difesa del Paranormale) l'agenzia per cui Hellboy e i suoi compagni lavorano con lo scopo di proteggere il mondo dalle minacce paranormali e al contempo tenere segreto il mondo occulto agli occhi dell'umanità. I personaggi potranno scegliere tra 7 origini, equivalenti delle razze in D&D, tra cui: Umani Straordinari (Remarkable Humans): il Bureau attira persone qualificate da tutto il mondo con una gamma di formazioni professionali che risulterà vitale sul campo. Psichici (Psichics): individui che possiedono poteri soprannaturali che sfidano ogni spiegazione. Fantasmi (Ghosts): legati al regno mortale, questi agenti possono interagire con il mondo fisico e usare i loro poteri ectoplasmatici per risolvere i problemi. Maledetti (The Cursed): dall'immortale al demoniaco (le corna sono opzionali), al vampiro e ai servitori preferiti di entità soprannaturali, i maledetti possiedono vantaggi unici ... ma anche tormenti unici. Fate (The Fay): coloro che hanno guadagnato il favore del regno invisibile, come Alice Monaghan, o come le persone che vengono sostituite dai mutaforma e dai servi delle Fate, possono vedere oltre le illusioni e conoscono vecchie magie e racconti. Le classi invece saranno sostituite da varie specializzazioni per gli agenti e i consulenti del Bureau come: Medico (Medic), Team Leader e Investigatore (Investigator). Queste specializzazioni porteranno i personaggi a possedere numerose abilità e talenti che spazieranno dal combattimento a capacità soprannaturali, le quali serviranno agli agenti durante le loro investigazioni. Nel caso che uno o più giocatori siano impossibilitati ad essere presenti per una partita saranno disponibili anche degli agenti di riserva PNG, in modo da mantenere intatto il numero di agenti assegnati ad una certa missione. E naturalmente sarà anche possibile giocare nei panni dei protagonisti della saga come Abe Sapien, Liz Sherman, Johann Kraus e naturalmente Hellboy. DM e Giocatori troveranno anche nuove dinamiche come Astuzia (Ingenuity) e Destino Tragico (Doom) per arricchire il gioco e dare più complessità ai personaggi, che serviranno anche ai DM per ricompensare o punire gli agenti. La campagna Kickstarter per il gioco è stata completamente finanziata in solamente un'ora, ma è ancora aperta e potete fare in tempo a dare il vostro contributo per ricevere manuali e gadget, il premio più ricco è quello per il contributo Field Director (106€), il quale consiste in: un manuale in versione cartacea e PDF, lo schermo del Master, un set unico di dadi targato Hellboy, una borsa per manuali con il simbolo del B.P.R.D. e un ricco set di miniature raffiguranti i protagonisti della saga. Nel caso vogliate provare Hellboy: The Role Playing Game prima di dare il vostro contributo, la Mantic Games ha messo a disposizione un Quickstart con un'introduzione alle regole, una breve avventura e dei personaggi pregenerati per giocarla. Cliccate sull'immagine per scaricare il Quickstart di Hellboy: The Role Playing Game da DriveThruRPG Link alla pagina Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/manticgames/hellboy-the-next-chapter1 punto
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nei Miti manca giusto una sezione dedicati alle ambientazioni moderne , rispetto la sua controparte D20 3° . ed oltre quello ... bhe Hellboy , saga di giusta fama .1 punto
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Katarday 26 Replanning 419, Alba [Nuvoloso - Fine Estate] Guidati da Lainadan i compagni si inoltrarono, cavalli alla mano nella foresta. Il Rookwood si faceva sempre più intricato e l'unico modo che gli amici trovarono per avanzare fu di seguire un torrente che veloce scorreva. A tratti i compagni avevano il dubbio di essere seguiti dagli Gnoll, ma procedendo la sensazione progressivamente scemò La foresta pareva sempre più scura e minacciosa e solo pochi raggi di sole penetravano dalle coltri degli alberi e sempre più spesso la Mano doveva lasciare corso del torrente per superare rapide o salti. Doveva essere ormai pomeriggio quando la mano si fermò. Davanti a loro un gigantesco ragno comparve davanti per poi salire su una ragnatela scomparendo fra le fronde a 5 metri d'altezza Alzando gli occhi si resero conto che fra gli alberi vi erano molte ragnatele tese sia a terra fino in altezza.1 punto
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Eaco Friboldi Lathander ci sorride rispondo allelfo guardando prima il bestio e poi la mia spada. Avrà funzionato? Non ne sono sicuro, dunque stringo maggiormente la presa spostando entrambe le mani sull'elsa per cercare di trafiggerlo al cranio, che prima non sarei riuscito a colpire @DM1 punto
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Lascio rispondere prima agli altri, direi prima a Tholin dato che era lui il primo destinatario del biglietto.1 punto
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@Daimadoshi85 Sì, chiave nella cappella intagliata sulla capoccia pelata di Mamagal, il santo dei costruttori. Per ora non avete trovato nessuna serratura che potrebbe essere aperta usando la chiave.1 punto
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Ciao, visto che quella Guida è poco seguita (non ci si rispondeva dal 2014) ti ho spostato la domanda in una sezione più frequentata di modo che tu possa ricevere risposta con maggior probabilità.1 punto
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Tiabrar Holiadon (elfo della luna monaco) Pensavo di essere un po' più difensivo viste le dimensioni del nemico, ma il suo fallimento nel colpirci mi da più sicurezza, e decido quindi di concentrarmi sull'attacco. È a terra! Attacchiamo a tutto spiano! Approfittando della posizione del nemico, lo attacco con due colpi molto telegrafati ma potenti. Porto indietro il bastone per poi fargli fare un movimento circolare, passando sopra la mia testa per poi scendere violentemente su quella del bersaglio, continuando con un salto e una rotazione in aria che allo stesso modo porta potenza ad un mio calcio con la gamba destra.1 punto
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Mi sa che forse sfugge che nei F.R c'è una cosa chiamata continuity (per altro già abbondantemente martoriata di suo con "le grandi trovate" di 4e e 5e) che interessa agli appassionati che giocano in quell'ambientazione. Senza contare che a mettere mano là si andrebbe a banalizzare tutto il discorso relativo ai drow non malvagi e Eilistraee... Sì, ma quel mostruoso scivolone coi Vistani di CoS 5e come si spiega? In Domini del Terrore 2e non ne trovi uno descritto a quel modo (di contro, il wording del giomorgo -in ita, in inglese non so- era una catastrofe planetaria). E men che meno nel Monstrous CompendiumII. Errata riparatorie di giugno 2020 di CoS parlan chiaro: https://www.dndbeyond.com/forums/dungeons-dragons-discussion/rules-game-mechanics/8760-official-wizards-of-the-coast-errata#c16 (2016...alla faccia delle opere figlie del loro tempo, verrebbe da dire) Sul wording nulla da ridire. Ecco, se proprio magari Pippo no... Quella è la tua legittima opinione. Per altri suppongo possa essere una tragedia greca annunciata o quel che meglio ritengono. Per altri (come me) è semplicemente e, manco nella sua interezza, motivo di perplessità.1 punto
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Roba che una grossa fetta di giocatori di D&D chiede da circa 20 anni o anche di più, così come l'eliminazione dell'Allineamento, da ben prima che la questione razziale (o altri dibattiti sulle minoranze) fossero anche solo un puntino sul radar della comunità del Gdr e della cultura mainstream occidentale? Come ho scritto tante volte, siamo più che d'accordo sull'isteria del momento (per quanto non condivida per niente la banalizzazione fatta da alcuni - non dico te - del disagio vissuto da certe minoranze riguardo al modo distorto in cui viene presentata la loro etnia nei prodotti mainstream) e sulla negatività delle censure, ma non mi si venga a dire che queste cose (modifica Allineamento e spostamento dei Mod Caratteristica) non sono al centro del dibattito della comunità di D&D da decenni e per ragioni che con le questioni etiche ed etniche non centrano nulla. E' da decenni che una grossa fetta di giocatori di D&D chiede l'eliminazione dell'Allineamento e lo spostamento dei Mod di Caratteristica al di fuori delle razze. E per un semplice motivo: sono meccaniche brutte, vecchie, farraginose, che hanno sempre limitato il gioco invece di aiutarlo. Prima o poi i designer avrebbero ugualmente modificato le meccaniche, a prescindere da questo dibattito nato in conseguenza del Meetoo e del BLM. Va bene tutto, ma cerchiamo di essere onesti con noi stessi. Non inventiamoci che le modifiche alle meccaniche di D&D sono nate o stanno per nascere ora come la conseguenza dei recenti movimenti sociali. Sono anni che in D&D si sperimenta per modificare regole che oramai da anni hanno mostrato i loro limiti. Perchè hanno oggettivamente dei limiti. Dei limiti meccanici e ludici, prima ancora che etici. Cavolo, D&D 4a mica è nata a caso! Avrà pure fatto infuriare una grossa fetta dei giocatori, ma c'è un motivo se in particolare con essa i designer hanno iniziato a fare sperimentazioni. E lo dice uno che ha odiato D&D 4a! @Grimorio Un conto è la modifica di meccaniche/descrizioni che sono astratte rispetto al mondo reale, come gli orchi. Un altro è la modifica di meccaniche/descrizioni di popoli ed etnie che traggono chiaramente ispirazione dalle etnie esistenti nel mondo reale (un popolo "giapponese", un popolo "cinese", un popolo "gitano", ecc.). Per quanto riguarda queste ultime, solo le etnie da cui è tratta l'ispirazione possono dire e hanno diritto di dire se tale descrizione è offensiva. Il fatto che noi bianchi occidentali o gli autori delle opere originali possiamo sentirci offesi per certe modifiche è del tutto irrilevante. Non siamo noi, infatti, o gli autori delle opere originali ad essere tratteggiati in maniera stereotipata e magari offensiva (metto le mani avanti: per determinare se una cosa è una offesa devi vivere in prima persona quell'offesa, quindi occhio a non banalizzare), quindi su questo siamo gli ultimi ad avere diritto di parola. Quando ci saranno opere di D&D in cui i bianchi europei appaiono descritti solo sotto forma degli stereotipi e dei pregiudizi che li riguardano, allora avremo anche noi diritto di lamentarci. E, ripetiamolo, con il Disclaimer la WotC non ha censurato o direttamente denigrato gli autori del passato (lo avrebbe fatto condannando opere e autori specifici, cosa che non ha fatto). Dire questo, dunque, è dire qualcosa di non vero. Il Disclaimer, invece, era per lei l'unica mossa possibile, l'unica percorribile: ha chiarito che quelle opere sono figlie dei loro tempo (cosa oggettivamente vera), con i pregi e i limiti che ciò comporta, e che dunque vanno prese come tali. Cosa che non sembra sia passata, è un messaggio rivolto a entrambe le parti: si rassicurano coloro che pretendono un cambiamento, inserendo un avviso che chiarisce la presenza di pregiudizi, ma chiarisce anche a questi ultimi che non devono rompere le scatole pretendendo una riscrittura, il che difende l'opera per come è stata pensata in origine e dunque le pretese di chi non vuole il cambiamento delle opere. E il fatto che le opere future avranno dei cambiamenti? La WotC ha già detto che inserirà regole che consentiranno a tutti di ricavarsi le razze che vogliono, mentre nessuno t'impedirà di giocare al tuo tavolo la Lore che preferisci. Tutto questo indignarsi per i recenti cambiamenti, quindi, mi sembra molto fine a sè stesso, non diverso dall'indignarsi isterico di chi in questi mesi pretende la censura di ogni cosa assomigli anche solo tangenzialmente ai problemi sociali vissuti nel mondo reale. Per favore, insomma, evitiamo di vivere come una tragedia greca qualcosa che non lo è.1 punto
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In realtà no. Per quanto ne sappiamo la WotC è ancora in tempo a rivoltare Menzoberranzan come un calzino.1 punto
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Daisy nuota fino verso il soffitto e scopre che in effetti tra i vari bassorilievi dei rami del corallo si sono formato bolle d'aria potenzialmente utili per provare a lanciare incantesimi senza riempirsi d'acqua i polmoni. Della creatura tentacoluta nessuna traccia per il momento.1 punto
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Liam Nonostante ci speri poco invio un elementale di terra ad esplorare il sottosuolo per vedere se ci sono caverne sotterranee o simili, utilizzabili per nasconderci.1 punto
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I libri sono figli anche del loro tempo. C'è una differenza tra il deliberato/doloso e l'involontario. I libri sono pensieri e parole degli autori ma riflettono anche inevitabilmente il contesto socio-culturale in cui si formano. Contestualizzare non dovrebbe avere di per sé nessuna accezione accusatoria, anzi, semmai il contrario. Edit: comunque tu sopra parlavi dei giocatori, non degli autori1 punto
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Il mio pensiero sui due disclaimer è già stato espresso efficacemente da altri, mi inserisco solo per aggiungere che personalmente sono a favore della rimozione del termine "razza": è un termine che non ha nessuna base scientifica, soprattutto per quanto riguarda gli umani. Sono solo contento che venga eliminato dal parlato.1 punto
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Tecnicamente, sostiene che qualche contenuto potrebbe riflettere pregiudizi del passato. Comunque, possiamo discutere sul wording del disclaimer a volontà. Sarà anche pessimo. La cosa che mi preme sottolineare, però, è che il disclaimer non dice niente, niente, sui giocatori che negli anni passati hanno giocato a D&D. Questo passaggio dalla cosa (il testo, il contenuto, il libro, il gioco) alla persona è deleterio e rovina il dibattito, sia quando viene effettuato dai contestatori sia quando viene effettuato da chi difende le opere precedenti. Criticare un'opera non è lo stesso che criticare, o offendere, il suo autore e i suoi usufruitori. Da nessuna parte quel disclaimer dice o implica che chi ha scritto e chi ha usato quei vecchi manuali sia una persona moralmente sbagliata o una persona con pregiudizi. Edit: @mirtian apprezzo il tuo colto intervento, che rivela delle competenze in materia molto più profonde delle mie. Stento però ad afferrare come sia applicabile al mio intervento. Da nessuna parte, mi sembra, io ho in qualche modo asserito che la base è solamente il lato emotivo, che ci si debba fermare alla prima immediatezza delle sensazioni, che non valga la pena indagarle razionalmente, e che le reazioni o i comportamenti debbano essere dettati dall'emotività. Devo essermi spiegato proprio male o devo aver capito male il tuo post. Provo a ripresentare il mio concetto in modo brutalmente semplificato: Ho scritto in risposta a Grimorio che diceva "per me le sensazioni non sono un valido punto di dibattito" e "in un dibattito non mi interessa come una persona si senta". Ho affermato che invece le sensazioni sono proprio l'oggetto del dibattito, perché si sta parlando di un gioco, quindi un'attività che ha tra le sue finalità (come finalità principale, oserei dire?) quella di produrre piacere e divertimento, che sono proprio sensazioni. Ho detto che qualora una persona abbia dal gioco delle sensazioni negative di questo fatto, sicuramente vero, bisogna prendere atto. E che cercare di spiegarle con argomenti razionali quanto le sue sensazioni negative siano "sbagliate" semplicemente (in molti casi) non funziona. Con questo non volevo dire che la ricostruzione delle motivazioni di tali sensazioni non debba essere tentata, per quanto possibile, e non sia utile: anzi, precisavo il contrario.1 punto
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Cosa che mi aspettavo e che rispetto. Il discorso che faccio io era una risposta ad alcune tue affermazioni in questa discussione. Quindi mi sembra che stia bene in questa discussione. Comunque cercherò volentieri quelle sul consent in gaming, appena ho tempo. Ti credo quando dici che i due casi sono errati. Sottoscrivo. Plaudo al tuo intervento. Non so se il disclaimer sia nato per via di quelli ma ti credo anche su questo. Temo che ciò non cambi le mie conclusioni. Una cosa buona, o alla peggio innocua, può anche nascere per cause cattive o futili. Resta il fatto che secondo me c'è la possibilità di suscitare in alcuni determinate sensazioni, e avvisare che ci sia questa possibilità non mi sembra che faccia del male a nessuno. Caro Aza, ci sono un po' più di sfumature, secondo me. Se la tua collega va in giro su Internet a dire che i film horror vanno banditi o cambiati, sbaglia. Se qualcuno vuole bandire D&D o parti di D&D, sbaglia. Il punto non è l'atteggiamento censurabile di molti esponenti del dibattito su Internet, che (come, ormai, quasi ogni dibattito su Internet) è pieno di estremismi, assolutismi, esagerazioni, isterie, assurdità, violenze verbali e comportamenti censurabili o ridicoli. Su questo giudizio di merito credo che siamo pienamente d'accordo. Tuttavia, mettiamo che io abbia un canale TV e che pensi che alcuni spettatori possano essere infastiditi o messi a disagio dalle cose horror che trasmetto. Rimuovere quelle cose del tutto dal mio canale, oppure fregarmene e fare come se il problema non ci fosse, non sono le mie uniche opzioni. Potrei ad esempio trasmettere, prima dei programmi a contenuto horror, un breve avviso del tipo "il programma che sta per andare in onda ha contenuti horror" (vi ricorda qualcosa?). Così la tua collega potrebbe cambiare canale e mi sarebbe grata per aver mostrato questo briciolo di attenzione, davvero poco costoso per me, per la sua sensibilità. Se a quel punto il restante 90% degli spettatori si dichiarasse indignato per quell'avviso e sostenesse che sto dando credito alla tua collega ignorando loro rimarrei alquanto perplesso.1 punto
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Mi sembra che tu stia assumendo che sia sempre possibile motivare una sensazione in modo oggettivo e razionale. Al punto che chi non riesce a farlo "usa le proprie sensazioni come motivo per non dibattere", che suona quasi (ma forse fraintendo) come dire che sia in malafede. Ammiro il tuo razionalismo, anch'io un tempo la pensavo così. Oggi invece credo che sia una visione falsata. Le sensazioni sono qualcosa di automatico che non scaturisce da un ragionamento o una volontà, sono lì e basta. Motivarle razionalmente è un'operazione che facciamo a posteriori ed è un'operazione inaffidabile, affetta spesso da un grosso margine di errore. Tant'è vero che a volte occorrono anni di analisi per risalire al vero motivo di certe sensazioni (e ho i miei dubbi, personalmente, che anche quel metodo sia affidabile). Vale per le sensazioni negative ma anche per quelle positive, eh. Se Tizio mi dice che una certa cosa (che so, una serie TV) gli piace, il fatto che gli piaccia è sicuramente vero (beh, a meno che non stia mentendo, ovviamente). Se però gli chiedo perché gli piace, la spiegazione che mi darà è molto meno affidabile: quello che in realtà mi starà dicendo è perché pensa che gli piaccia, ma non è affatto detto che sia il vero motivo. In effetti può anche darsi che non ci sia, un vero motivo. Il piacere che gli deriva dal guardare quella serie non scaturisce da un ragionamento razionale, che è noto e riproducibile, ma da una serie di meccanismi emotivi, istintivi e inconsci di cui, dopo, lui può cercare di capire il motivo, ma non è detto che ci riesca. Attenzione, non sto dicendo che non sia possibile ragionare sui meccanismi che in generale tendono a produrre determinate emozioni (è possibile: l'arte e il marketing si basano in parte su questo), sto dicendo che non è possibile, o almeno è molto incerto, cercare di farlo su uno specifico individuo, perfino se si tratta di se stessi. Mi scuso se questo sembra un polpettone filosofico ma credo che sia importante. Non sono d'accordo, infatti, che le sensazioni non siano un valido punto di dibattito: visto che questo è un gioco, il suo scopo finale è proprio quello di generare determinate sensazioni (di piacere, passione, divertimento, suspense, gioia eccetera). L'insorgere di altre sensazioni, sensazioni negative non volute, inquina inevitabilmente il risultato. Cercare di ragionare sulla possibile causa delle sensazioni negative è utile perché può dare informazioni su come prevenirle, ma bisogna partire dal prendere atto che quelle sensazioni ci sono, e la ricerca del motivo viene di conseguenza. Un ragionamento al contrario, cioè fintanto che non ho una valida spiegazione del motivo faccio come se la sensazione non ci fosse, può essere molto razionale e Mr. Spock forse apprezzerebbe ma penso che sia poco realistico.1 punto
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Una delle migliori schede fan made che abbia mai visto, bella, elegante, pulita, è persino meglio di quella ufficiale, ed è persino auto editabile. ci sarebbe solo una piccolissima modifica da fare per i miei gusti (il box dei tratti razziali troppo piccolo per contenerli tutti, specialmente se consideriamo certe razze mostruose) ma per il resto è assolutamente perfetta.1 punto
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