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  1. Alonewolf87

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 01/09/2020 in tutte le aree

  1. Il paracadute è lì da un lato perché le skill passive funzionano così, dall'altro perché funziona meglio come dialogo. "Davanti a voi vedete un enorme demone cornuto! Schiocca delle fruste di fuoco con il rumore di un albero secolare che si schianta colpito da un fulmine. Vi attacca!" "Lo riconosco? Ne so qualcosa? Ho arcana +7" (Arcana passiva 17) "Sì, riconosci sia un Balor, uno dei più potenti demoni! Hai sicuramente studiato qualcosa su di queste creature, ma ora ti sta caricando!" "Cerco di mantenere la concentrazione e di ricordarmi qualche dettaglio utile" "Tira!" Le informazioni per l'uso passivo della skill le dò prima del tiro del dado, e il giocatore può scegliere se tirare dopo aver saputo le informazioni gratuite. Per questo sono a tutti gli effetti un minimo: le informazioni che ti dò gratuitamente poi te le tieni comunque, non posso togliertele.
    3 punti
  2. @PietroD @Albedo @Blues @L_Oscuro Voi parlate pure liberamente tra di voi
    3 punti
  3. Articolo di Corone del 21 Ottobre 2019 Sì, state leggendo bene, Tails of Equestria, quel gioco con i cavalli. Sto davvero parlando di quel gioco che segue le avventure di Pinky Pie, Twilight Sparkle e dei loro amici nella magica terra di Equestria dove è ambientato "My Little Pony". Cosa ha di così straordinario da portarmi ad inserirlo in una rubrica che ha precedentemente presentato Pendragon? Non è solamente un buon gioco (e lo dico senza essere un "brony") ma potrei facilmente il suo sistema anche per qualcosa con un tema più "adulto", e in questo articolo vi dirò perché. A parte le regole, vorrei fare i miei complimenti a Tails of Equestria in qualità di gioco che coinvolge i bambini nei giochi di ruolo. Meno male che di questi tempi non è qualcosa di eccezionale. Abbiamo un sacco di fantastici giochi per far giocare i bambini, da 'No Thank You, Evil', a 'Warhammer Kids' e 'Pilgrims of the Flying Temple'. Questa nuova generazione di giochi sta facendo eccezionalmente bene il lavoro di far funzionare i giochi di ruolo per i bambini, piuttosto che cercare di forzare i bambini ad adattarsi ai giochi di ruolo. Mentre a tutti piace lanciare i dadi, i bambini sono giocatori molto diversi. Sono più istintivi, a volte più intuitivi e di solito più interessati a raccontare la storia che a sommare numeri e consultare manuali. Hanno anche la tendenza a pensare a cose che gli adulti non farebbero, come fare amicizia con i nemici piuttosto che ucciderli! Come nota a margine, adoro anche il supporto che ho visto per alcuni di questi giochi alle convention. River Horse porta tavoli e sedie bassi per far giocare i bambini (indipendentemente da quanto possano essere scomodi per il DM adulto) e sono sempre pieni di bambini che giocano o colorano nelle loro schede dei personaggi. Monty Cook Games ha un'area speciale di pouf in cui i bambini possono sedersi e giocare. Tali spazi non sono solamente utili a livello logistico per i giocatori più piccoli che non riescono ad arrivare al tavolo, ma è come se dicessero "questo spazio è per te, questi giochi sono per te". Ma comunque, torniamo al design del sistema. Cosa c'è di così speciale in Tails of Equestria? A mio giudizio, padroneggia un problema secolare che spesso troviamo in un sistema di gioco semplice. Il problema della complessità delle meccaniche di gioco si presenta più o meno sempre allo stesso modo. Rendete il gioco pieno di regole e probabilmente potrete far fronte a ogni evenienza. Rendetelo semplice e l'approccio a grandi linee che siete costretti a usare potrebbe non essere adatto ad ogni situazione. Tuttavia, quante più regole ha un sistema, tanto più diventa poco maneggevole, finché non passerete più tempo a sfogliare il libro delle regole piuttosto che a giocare. Quando provate e aggiustate un sistema semplice, generalmente iniziate a creare contingenze. "Il combattimento di solito funziona in questo semplice modo, tranne che per afferrare, che utilizza le seguenti regole extra". Fatelo troppo spesso e quello che era un semplice sistema di base è ora un labirinto di regole addizionali che devono essere consultate prima di qualsiasi lancio di dadi. Mentre i sistemi complessi sono complicati per loro stessa natura, sono costruiti in questo modo da zero, quindi di solito rimangono molto coerenti. Un sistema semplice appesantito da nuove eccezioni diventa molto goffo e lo diventa molto rapidamente. Quindi, vado al punto su Tails of Equestria: riesce ad avere un sistema semplice da gestire che rimane semplice. Ad essere onesti è un po' più facile in quest’ambientazione. Non avrete bisogno di conoscere i valori di danno di una pistola semiautomatica rispetto a un lanciagranate quando aiutate Fluttershy a prendersi cura dei suoi animali domestici. Ma anche in un’ambientazione per bambini possono verificarsi le solite situazioni folli e improbabili create dai giocatori e il sistema deve reggere. Tails of Equestria fa ciò tramite una prova di abilità determinata da un dado diverso a seconda del livello di abilità del personaggio. Se la vostra abilità è bassa tirate un D4, se è davvero alto tirate un D20; battete il numero di difficoltà e avrete successo. Ma come date un numero di difficoltà per un'abilità che può essere lanciata 1-4 o 1-20 in un modo che sia sensato? Qui è dove Tails of Equestria è molto intelligente. In primo luogo, se tirate il risultato più alto che i dadi possono fare, potete tirare di nuovo sul dado immediatamente più grande e vedere se potete fare di meglio. Tirate un 4 su D4 e questo vi consentirà di tirare un D6. Se con questo fate un 6 potete tirare un D8 ecc. Ma se con il D8 fate un 1, potete comunque mantenere il 6 che era il vostro miglior tiro. In questo modo potete dare a qualcuno con solo un D4 una difficoltà di 10 e potrebbero comunque essere fortunati. La fortuna è anche dalla loro parte poiché meno lati ha il dado, maggiori sono le probabilità che si tiri il massimo e si possa tirare nuovamente. L'altra cosa intelligente che fa Tails of Equestria è non utilizzare una curva lineare per i numeri di difficoltà. Di solito un sistema come questo offre una difficoltà da 1 a 20, con 10 che è un tiro medio. Potrebbe sembrare giusto, ma persino con i rilanci le abilità basse non andranno bene. Quindi in Tails of Equestria, mentre 1 è facile e 20 è impossibile, 4 è nella media e 6 è difficile, 8 è davvero difficile ecc. Ciò significa che se tirate un D20 siete praticamente sicuri di riuscire, ma potreste sempre tirare un 1. Quando si tratta di prove contrapposte, il risultato più alto è il vincitore. Molto probabilmente vincerà chi ha il dado migliore, ma non è sempre detto. Tutto ciò significa che, indipendentemente dalla bassa abilità di un personaggio, è potenzialmente possibile superare test molto difficili con un po' di fortuna. Inoltre, non è particolarmente sbilanciante se si dispone di abilità elevate, in quanto qualsiasi cosa fino a un D10 è più o meno sulla stessa scala, e chiunque abbia un D12 o D20 rappresenta nei fatti quella specie di maestro che dovrebbe avere successo praticamente sempre. Quindi, invece di offrire un gradiente di abilità da Principiante a Maestro, Tails of Equestria offre una scala da Principiante a Gran Mega Maestro. Tutto ciò significa che il DM deve solo dare un numero di difficoltà e vedere cosa succede. Nessuna contingenza o regole extra, basta solamente tirare. Anche se Tails of Equestria non è l’unico gioco capace di mantenere semplice il suo sistema, lo fa particolarmente bene. Ci sono molti esempi di sistemi che sono ancora abbastanza semplici, ma che hanno aggiunto strane modifiche poiché la meccanica di probabilità è complicata. Il Richiamo di Cthulhu utilizza semplici percentuali tramite il D100, ma è necessario calcolare il punteggio di 1/2 e di 1/4 per verificare i diversi livelli di successo. Buffy/Angel si basavano su un semplice lancio di 1D10 a cui aggiungere un bonus, ma introducevano anche una serie di manovre di combattimento con regole speciali poiché combattere i vampiri ha bisogno di qualcosa in più per non annoiarsi. Non c'è niente di sbagliato in entrambi i sistemi, sono entrambi tra i miei preferiti. Ma ciò illustra il punto riguardo a quanto sia facile allontanarsi dalla via della semplicità per realizzare a pieno il vostro mondo di gioco. Quindi, quando create i vostri design, se pensate di avere un sistema semplice, assicuratevi di averlo mantenuto tale. Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/design-masterclass-tails-of-equestria.668108/
    2 punti
  4. io sono sempre qui in giro e in via teorica più attivo da oggi
    2 punti
  5. Mentre Mzolu rianima Hedras e stabilizza le ferite di Steven, Talshiyi si occupa di legare e perquisire i prigionieri. Oltre al cubo che i maghi rossi avevano appena recuperato dagli uomini - rana, Zagmira porta con se altri 3 cubi! Due di essi raffigurano le immagini di Kubazan e Shagambi (i primi due templi che avete esplorato, che erano già stati ripuliti dai maghi rossi); il terzo invece raffigura una lumaca, Unkh. Insieme ai tre cubi che avevate già recuperato, vi mancano solo altri due cubi per poter entrare nella Tomba dei Nove Dei. Il procedimento dura almeno qualche minuto, e purtroppo le paure di Girgom si concretizzano: dalle mura affianco a voi si ergono una dozzina di figure, dall'aria tutt'altro che amichevole. Dieci di loro scavalcano il muro e si dirigono verso di voi, con la sciabola impugnata. Si tratta all'apparenza di esseri umani, vestiti con tuniche rituali. Notate però nei loro volti e nei loro movimenti delle sembianze serpentine: parte della loro pelle è squamosa, e alcuni di loro mostrano una lingua biforcuta che saetta eccitata mentre si avvicinano a voi. I tre rimasti sulle mura hanno un aspetto decisamente più marcato: il loro corpo è umano, ma la loro testa è quella di un serpente. I tre impugnano un arco lungo con un freccia pronta ad essere incoccata. Mentre gli uomini serpente si avvicinano a voi, notate Hew, Inete e Orvex ancora nascosti dietro le mura, che osservano la scena con aria spaventata. Gli uomini serpente non sembrano averli notati. Quando gli stranieri sono solo ormai a pochi metri da voi, uno di loro sibila minaccioso Deponete le armi e ssseguiteci... Il Ras Nsi vuole conferire con voi.
    2 punti
  6. Malory Rimango inizialmente sbigottito per l'inaspettato sproloquio che l'uomo davanti a me ha sta facendo. Non volendo apparire troppo scortese mi limito a seguire con lo sguardo i frenetici movimenti del venditore annuendo ogni tanto Che un Sahuagin possa mordergli la lingua! Ci mancava soltanto un chiacchierone inopportuno per risollevare la giornata... una volta finito il monologo, dico con poche parole spicce Mi mostri semplicemente la mappa e le frecce. Se mi fa un buon prezzo prendo pure una fiala di veleno speriamo soltanto che non si rimetta a parlare a sproposito
    2 punti
  7. È la regola per le skill passive. Se hai percezione passiva 13 e decidi di fare attivamente un check di percezione, non puoi fare meno di 13. E come ho detto non è che sia una home rule, è un'interpretazione delle regole RAW. Sappiamo che investigare e percezione hanno la controparte passiva per via del talento observer, ma il regolamento dice esplicitamente che ogni skills si può usare passiva, anche se non viene spesso fatto. Il fatto che sia meno aleatorio, e che chi abbia skills alte sappia sempre qualcosa su un argomento, l'ho evidenziata io stesso. E mi soddisfa molto. Personalmente trovo il viceversa il problema principale della 5E nel permettere immedesimazione e una narrazione convincente. Comunque è un aspetto secondario ovviamente, il punto principale è che risolve la questione che se tu vedi un demone non hai nessuna informazione a meno di spendere un'azione per fare un check di conoscenza, mentre vi sono sicuramente delle informazioni che hai memorizzate e ti vengono immediatamente alla mente senza spendere azioni di gioco. Se poi ne vuoi di più, spendi un'azione e tiri il dado.
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  8. Sì, giusto! EDIT: Ragazzuoli belli, negli ultimi tempi ho tirato su un progettino che spero tanto vi piaccia. Vi presento AdVeOr Wiki, la wiki dell'ambientazione di questa campagna! Lo so, ci sono ancora molte pagine da riempire, ma col tempo crescerà ancora. Ci ho trasferito tutte le informazioni importanti, e a breve ripulirò il Registro della Loggia e lascerò solo i link alle pagine della wiki. Occhio! Potreste imbattervi in grossi spoiler, soprattutto se non seguite la campagna della Eurus Septima.
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  9. La maggior parte dei giocatori di D&D presume che il mind flayer (apparso per la prima volta nel numero 1 della rivista The Strategic Review nella primavera del 1975) sia stato ispirato dal grande vecchio Cthulhu di H.P. Lovecraft con il quale il mind flayer ha una certa somiglianza. Venivano descritti come "creature super intelligenti, di forma umana, di grande (e legale) malvagità, con tentacoli che penetrano nel cervello della vittima e lo estraggono per cibarsi". Alcuni anni fa, quando a Gygax è stata posta questa domanda, in una serie di domande e risposte su ENWorld, disse: Ora, molti pensano che le risposte di Gygax, soprattutto se riferite ad avvenimenti di 30 anni prima, vadano prese con le pinze. In questo caso, tuttavia, si è propensi ad accettare l'affermazione di Gary. I dettagli specifici che fornisce nella citazione sopra riportata suggeriscono un ricordo accurato. Il romanzo ispirato a Lovecraft di Brian Lumley è stato pubblicato per la prima volta in versione tascabile negli Stati Uniti all'inizio del 1974, circa un anno prima che apparisse per la prima volta il mind flayer, quindi i tempi sono giusti. E' pertanto plausibile che Gygax avesse una copia del libro a casa sua e sia stato ispirato dalla copertina per creare una razza sotterranea di creature tentacolari come nuovi avversari in D&D. Un grazie a James Maliszewski per queste informazioni.
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  10. In questo articolo vi riportiamo le statistiche pubblicate da Roll20 in merito all'uso della propria piattaforma nel secondo trimestre del 2020. Articolo di Morrus del 05 Agosto 2020 Roll20 ha postato il suo ultimo resoconto del settore, rivelando che, rispetto al primo trimestre del 2020, si è avuta una crescita per quasi tutti i giochi sulla sua piattaforma durante la pandemia. D&D, ovviamente, rimane di gran lunga il più popolare (dal 50% al 53% dopo un calo l’anno scorso), con Call of Cthulhu e Pathfinder che lo seguono. Call of Cthulhu ha visto una piccola discesa dal 12% al 8.5%, mentre Pathfinder è approssimativamente stabile. (Qui potete trovare il resoconto del primo trimestre del 2020). Cyberpunk Red ha visto una crescita elevata, oltre il 100%, così come anche Tormenta, City of Mist, e il Year Zero Engine. Ecco qui la lista completa delle percentuali d'uso dei vari GdR! Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/roll20-rpg-usage-stats-growth-everywhere-during-pandemic.673773/ Visualizza articolo completo
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  11. Shania "Non sarebbe meglio portarlo da qualche parte dove possa essere curato?" chiedo preoccupata.
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  12. Scusate l'assenza, difficolta' organizzative. Rispondo a breve
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  13. Tornato dalle vacanze, a breve riprendiamo la nostra campagna
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  14. Articolo di Mike Shea del 29 Giugno 2020 Nota del traduttore. Il seguente articolo contiene spoiler su alcune avventure ufficiali di D&D 5a edizione: "Legacy of the Crystal Shard"; "Waterdeep: Dragon Heist" e "Descent into Avernus". Le nostre sessioni di D&D potrebbero diventare più fluide, flessibili e facili da improvvisare se noi DM ci focalizzassimo di più su situazioni più ampie e meno su specifiche scene e incontri. D&D nella sua essenza può essere ridotto a questi semplici passi: Il DM descrive la situazione. I giocatori descrivono cosa vogliono fare. Se è necessario, si tirano i dadi Il DM descrive i risultati. Questo ciclo è ciò che fa procedere le nostre sessioni di D&D. Se osserviamo gli eventi più grandi o più piccoli, in un'avventura di livello 1 o nel finale di una campagna al livello 20, si giunge sempre al DM che descrive la situazione, i giocatori che descrivono cosa vogliono fare, tutti tirano i dadi, e il DM descrive i risultati. Molte volte i DM preparano scene statiche, incontro per incontro. C'è un dungeon. Ha delle stanze. Ci sono mostri nelle stanze. I personaggi vanno da una stanza all'altra combattendo questi mostri. Molti DM suddividono le loro avventure in una serie di incontri, ciascuno inteso come una scena a sé stante, con l'introduzione e la conclusione già scritte. Alcuni sono incontri di combattimento, altri di esplorazione, altri di interpretazione. Se ci sono combattimenti, c'è un numero preciso nemici in queste stanze che attendono che i personaggi facciano la loro comparsa prima di agire. D&D 3E e 4E erano decisamente focalizzati su questo tipo di incontro-scontro. Nelle avventure ufficiali c'erano pagine intere dedicate a battaglie attentamente bilanciate contro un certo quantitativo di nemici, posti in posizioni tatticamente vantaggiose. Ogni battaglia diventava un piccolo gioco da tavolo, o di miniature. Molti giocatori adoravano questo tipo di incontro. D&D 5E ha per lo più abbandonato questo tipo di combattimento statico. Invece il sistema, e molti DM che lo usano, fanno un passo indietro e osservano l'intera situazione. Invece che ad una serie di combattimenti bilanciati, si potrebbe prendere in considerazione un intero fortino di hobgoblin, decidere quanti ce ne sono dentro, qual è il loro comportamento e come reagiranno in base alle azioni intraprese dai personaggi. Con questo metodo, il flusso di gioco è molto dinamico e indirizzato verso l'improvvisazione. Non sappiamo quante guardie hobgoblin ci saranno al portone principale, perché dipende dal momento della giornata e dalle altre situazioni legate al forte. Non sappiamo se ci saranno hobgoblin a piantonare il vecchio pozzo sul retro, quello connesso al vecchio sistema di cisterne che si dice sia la casa di una antica creatura affamata. Invece di avere una serie di incontri attentamente bilanciati, facciamo un passo indietro e osserviamo l'intera situazione. Quando i personaggi si confrontano con la situazione, spiando il fortino da una sporgenza rocciosa sovrastante, noi descriveremo la situazione e loro stabiliranno i loro piani. Possiamo chiamare questo stile di gioco "creare una situazione", in opposizione alla creazione di un incontro. I personaggi si infiltreranno attraverso il pozzo, cercheranno di ingannare le guardie, causeranno una distrazione o cominceranno a scagliare palle di fuoco dal burrone? Non lo sappiamo, sta a loro. E come reagirà il forte, starà a noi deciderlo. Possiamo pensare a ciò come ad un metodo per allargare la nostra visione del mondo. Invece di considerare il nostro gioco una serie di combattimenti tattici, possiamo guardare al quadro d'insieme. Ignorare i confini dell'esplorazione, dell'interpretazione e del combattimento Mano a mano che la nostra visione si espande e ci troviamo a guardare l'intera situazione invece che una serie di incontri, possiamo anche lasciar perdere i confini netti tra scene di esplorazione, interpretazione e combattimento. Ci interessa invece assicurarci che ci siano opportunità per tutti e tre i pilastri. Alcuni hobgoblin potrebbero detestare la vita al forte, e desiderare di andarsene o di vedere il capitano trasferito. Magari ci sono dei prigionieri. Forse l'intero fortino sorge sulle rovine di un castello netherese con una serie di laboratori sotterranei. Possiamo inserire elementi di tutti e tre i pilastri senza definire come e quando compariranno durante la sessione. Non definiamo ogni scena, ma la situazione nel suo insieme e lasciamo che siano i giocatori a scegliere i pilastri. Un esempio: il Demone Urlante in "Legacy of the Crystal Shard" Nell'avventura di D&D Next "Legacy of the Crystal Shard", i nostri eroi devono occuparsi di una nave pirata da Luskan, chiamata "Il Demone Urlante". Secondo il vecchio metodo di scrivere le avventure, potremmo definire una serie di incontri ben bilanciati nei quali i personaggi affrontano alcuni pirati, pirati veterani, e il capitano pirata assieme alla sua guardia personale. Potremmo avere una scena dove i personaggi incontrano alcuni pirati ubriachi che non sono felici con la situazione a Icewind Dale e potrebbero essere pronti a dialogare. I personaggi potrebbero anche esplorare delle caverne vicine, dove il malvagio mago Vaelish Gant ha tenuto prigioniero il suo ostaggio, il portavoce di Bryn Shander. Invece di spezzare il tutto in scene e incontri, possiamo osservare l'intera situazione. Il Demone Urlante è attraccata sotto la sporgenza di un grande ghiacciaio che si spinge sul Lago Dinneshere. C'è una spaccatura sulla sporgenza, che conduce fino alla superficie, e una coppia di guardie è ivi posizionata; possono far collassare il ghiaccio e sigillare il passaggio se è necessario. C'è un gruppo di capanne improvvisate, costruito su una lingua di ghiaccio vicino al bordo dell'acqua, e un passaggio ventoso porta ad una postazione di guardia vicino alla spaccatura. La ciurma è composta da due dozzine di banditi, un capitano dei banditi, un gladiatore e un mago. Il capitano e la sua guardia del corpo barbarica (il gladiatore) spesso supervisionano i lavori di riparazione alla nave, e il trasbordo delle merci dalla lingua di ghiaccio alla nave. In ogni momento c'è una mezza dozzina di pirati stazionata sulla lingua di ghiaccio, un'altra mezza dozzina lavora alla nave, un'altra mezza dozzina alla postazione di guardia e vicino alla spaccatura, e l'ultima mezza dozzina dorme sulla nave o nelle capanne. Non ci sono incontri definiti, in questa situazione. C'è solo la situazione. Sta ai giocatori decidere come i personaggi si comporteranno con questa situazione. Potrebbero infiltrarsi e assassinare furtivamente più pirati possibile. Potrebbero entrare camuffandosi da pirati o mercenari barbari. Potrebbero lanciarsi alla carica, armi alla mano, e sperare per il meglio. Potrebbero calarsi lungo la spaccatura nel muro ghiacciato, o giungere su una barca dipinta di nero. Noi non sappiamo come i giocatori decideranno di agire. Noi prepariamo la situazione e lasciamo a loro la scelta. Quando creiamo delle situazioni, per noi è più semplice reagire quando i giocatori fanno qualcosa di inaspettato. Giocare situazioni come se fossero elaborati colpi in banca Possiamo pensare a queste situazioni come a "colpi" o "rapine". Ogni colpo ha una località in cui si svolge, degli abitanti e un obbiettivo. Noi DM prepariamo la situazione e gli obbiettivi, e i giocatori decidono come i loro personaggi porteranno a termine il colpo, mentre noi decidiamo i risultati. "Waterdeep: Dragon Heist" ha due situazioni di questo tipo. Il Capitolo 3 vede i personaggi infiltrarsi a Villa Gralhund per inseguire un assassino che ha rubato un artefatto, intercettandolo prima che fosse consegnato ai personaggi stessi. Il DM stabilisce la situazione nella villa, i personaggi decidono come agire e il DM stabilisce se l'operazione va o meno a buon fine. Più tardi, a seconda di come si è conclusa la situazione, i personaggi potrebbero infiltrarsi in uno dei tanti covi dell'antagonista principale dell'avventura. Nella mia avventura era Villa Cassalanter. Quegli adoratori di diavoli dei Cassalanter avevano la pietra di Golorr nascosta nel loro tempio segreto di Asmodeus, mentre nei giardini della loro magione si teneva una grande festa per le élite. Il DM prepara la situazione, i personaggi scelgono l'approccio, il DM decide i risultati. Lo stesso vale per l'infiltrazione a Palazzo Vanthampur in "Descent into Avernus" Queste situazioni funzionano bene. C'è un singolo e ampio luogo, una fazione di nemici e un obbiettivo per i personaggi. Il resto viene giocato durante la sessione. Evitare di far fallire ogni cosa per un singolo tiro dado sfortunato Quando creiamo situazioni come questa, dobbiamo stare attenti affinché un singolo tiro di dado andato male non rovini tutta la partita o, tornando al sistema classico, faccia cominciare un combattimento. Non vogliamo che un singolo tiro andato male rovini il piano che i giocatori hanno impiegato ore per mettere assieme. Le cose possono volgere al peggio, ma ciò non dovrebbe accadere per un singolo tiro. Dovrebbe essere la conseguenza di numerose complicazioni. Dobbiamo tenere in mente l'idea del failing forward. Così come un singolo attacco non determina l'esito di un'intera battaglia, un singolo tiro di abilità non dovrebbe determinare l'esito di un'intera operazione. Invece, una serie di tiri può definire meglio ciò che succederà preparando la strada alla prossima scena. Un singolo brutto tiro di Inganno non dovrebbe rovinare le negoziazioni con le guardie del forte. Magari le renderà più sospettose o avide. Un singolo brutto tiro di Furtività non spingerà l'intero forte hobgoblin a piombare sui personaggi, ma potrebbe allertare alcune sentinelle. Un secondo tiro andato male potrebbe spingerle a investigare sul nascondiglio dei personaggi, e potrebbe volercene un terzo affinché estraggano le armi messe in allarme. Dobbiamo ricordarci che quando descriviamo una situazione, i giocatori stanno comprendendo solo metà di quello che stiamo dicendo. Non lo vedono con la nostra stessa chiarezza. Per questo tendete a favorirli tenendo in conto che non hanno una comprensione completa della situazione, in modo che gli eventi non siano sempre contro di loro. I cattivi non devono per forza essere in massima allerta. Magari non ci sentono troppo bene. Potrebbero anche decidere di evitare lo scontro, o ignorare i segni della presenza di intrusi. Non lasciate che il destino di una scena sia legato ad un singolo tiro di dado. Lasciate che ogni singolo tiro muova la storia un po' a favore (o sfavore) dei personaggi. Non è facile da fare, ma verrete premiati da bellissime scene dinamiche che nessuno potrebbe aver anticipato. Allo stesso modo, se la situazione si trasforma effettivamente in un combattimento, non dobbiamo per forza far accorrere ogni hobgoblin del fortino. Le battaglie sono caotiche. Le persone si perdono, si spaventano. Va bene mandare contro i personaggi ondate di nemici, ma lasciate nel mezzo delle pause che consentano loro di scegliere cosa fare. Date loro l'opzione di fuggire o nascondersi. Fate si che il tipo di gioco cambi a seconda dell'evolversi della situazione. Quando una situazione non ha senso Sviluppare situazioni ampie non sempre ha senso per il tipo di avventura che stiamo giocando. In molti casi, in particolare nei dungeon crawl, le cose funzionano bene anche se si hanno scene separate stanza per stanza. Il Dungeon dei Tre Morti in "Descent into Avernus" è un buon esempio. C'è ancora qualcosa in corso, una situazione, ma in generale i personaggi stanno muovendosi di stanza in stanza uccidendo cultisti. Il dungeon crawl tradizionale di D&D può sempre funzionare bene come serie di eventi e incontri collegati, piuttosto che una singola grande situazione; ma anche in questa serie di stanze c'è una situazione generale e i giocatori possono sempre trovare un modo diverso di gestire le cose. Per ogni gruppo che scivola furtivo attraverso le caverne del caos abbattendo nemici, ce n'è un altro che trova un modo per officiare un matrimonio tra coboldi e goblin. Allontanarsi dai preconcetti Creare situazioni aiuta a rafforzare l'idea che si stia giocando a D&D per vedere cosa sta per accadere. Come DM non abbiamo idea di come la storia procederà. Tutto ciò che facciamo è mettere in campo i pezzi, e osservare gli sviluppi. Link all'articolo originale: https://slyflourish.com/letting_go_of_defined_encounters.html
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  15. Bjorn il primo ragno cade velocemente sotto i colpi della mano, è il momento buono di agire Gromnir coprimi prendiamo il ragazzo e ... teliamo! nonostante la situazione lo skaldo non riuscì a trattenere la sua ironia
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  16. Sono tornato! Possiamo riprendere 🙂
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  17. 1 punto
  18. Questo significa, appunto, che non c'è nessun tiro per ottenere l'indizio. C'è invece un tiro per evitare quella complicazione. 🙂
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  19. Non ho capito 😞 Né a quale parte del mio post si riferisce il "invece no", né cosa tu stia dicendo in questo post 🙂 Ma vabbé, comunque non è che bisogna essere per forza d'accordo: hai evidenziato come problemi quelli che io avevo già evidenziato come pregi. Siamo d'accordo sugli effetti meccanici della mia interpretazione della regola, che è la parte oggettiva della discussione: diminuisce il random nelle prove di conoscenza e offre la possibilità di avere delle informazioni senza spendere azioni. Se a te non piacciono questi effetti e preferisci che le informazioni siano più casuali, si rientra nel sogettivo, e non c'è particolare interesse a trovare un accordo: non dobbiamo giocare insieme. Alla fine la domanda è: se un personaggio ha una laurea in Storia (Competenza e alta Int, diciamo +5 totale) e un altro non ha mai finito la terza media (Int -1), quanto vuoi che sia probabile che sia il secondo a sapere la risposta ad una domanda sulla storia dell'antico impero e non il primo? Decidi la probabilità che vuoi a queste domande avrai la meccanica adatta a te. Evidentemente risponderemmo in modo diverso, e giustamente abbiamo quindi bisogno di meccaniche diverse.
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  20. Uso l'inc cura con slot di lvl 2, così cura di più.
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  21. @Hicks finirai nell'inferno dei DM crudeli e ti troverai a masterare PG OP e buggati per l'eternità! 😄 PS: a me piace comq
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  22. Ok @Alonewolf87 puoi postare se vuoi. 26 sono i danni che hai al momento. Ho considerato dalla tua scheda che hai 38 pf massimi e Mzolu ti cura 12 danni. @Brenno quando mi dici se usi l'incantesimo o la pozione tiro i danni curati a Steven
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  23. Si mi sono perso la notifica del mio turno! Nel tardo pomeriggio rispondo!
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  24. Trovi le Blunt, per le altre si possono attrezzare per fartele avere le prossima volta
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  25. @albusilvecchio è il venditore di barche logorroico Stan, di Monkey Island™ . E' un peccato che giochi così non vengano più fatti 😭 EDIT: Completiamo la risposta: E il venditore di bare in Monkey Island 2™ E il venditore di assicurazioni sulla vita in Monkey Island 3™ E il venditore immobiliare in Monkey Island 4™
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  26. Ottima regola, si sposa benissimo con il regolamento e ha perfettamente senso. Io la considererei comunque una "regola casalinga" (casareccia? ), anche se sfrutta un meccanismo ufficiale. Credo che la userò regolarmente come se fosse scritta a chiare lettere sul manuale.
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  27. Personalmente estendo il concetto di abilità passiva a tutte le abilità INT e WIS. Se mi chiedi se ti viene in mente qualcosa sui coboldi senza spenderci un'azione, guardo il tuo risultato di conoscenza passiva (10+abilità). Cerco di guardarlo anche senza che mi venga chiesto, come se fosse percezione passiva. Se ci vuoi pensare, tiri il dado e spendi un'azione per avere ulteriori informazioni: spendendo un'azione non potrai ottenere meno della skill passiva. Costa un'azione perché stai attivamente ragionando e non noti l'apertura che c'era nella guardia del nemico: capita a chiunque abbia fatto un'arte marziale di accorgersi di aver perso un'occasione perché non si era concentrati sul combattimento. Nell'esempio del check di medicina per vedere se la persona è morta, se non ci vuoi spendere un'azione lo confronto con la tua conoscenza passiva, altrimenti stai guardando attivamente e spendi un'azione. Nota che l'uso esteso delle abilità passive non è una homerule (non sono specificate quali skills si possono usare passivamente, sappiamo solo che Percezione e Investigazione esistono passive), ma non è neutrale al bilanciamento, in due direzioni oltre all'action economy in combattimento. Primo, riduce un po' l'importanza del random. Se il mio personaggio ha conoscenza arcana +8, sarà più probabilmente lui ad avere informazioni sull'incantesimo usato. Secondo, ridimensiona un po' Reliable Talent del ladro: essenzialmente tutti possono prendere dieci nelle abilità INT e WIS, e non solo il ladro. Entrambi questi punti di bilanciamento non mi dispiacciono.
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  28. Per chi è interessato esiste anche il progetto Ordo Fabularis che raccoglie i resoconti delle sessioni raccontati dal punto di vista del personaggi. Può essere utile per avere un'idea di quello che succede. Non so se posso linkare direttamente il sito, aspetto i mod.
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  29. Sicuramente i lesser planetouched sono tra le razze a MdL 0 più forti niente da dire (sarebbe dibattibile se la perdita del tipo esterno davvero valga l'abbassarlo a 0). Detto questo le resistenze freddo, elettricità, acido/fuoco 5 sono utili solo a livelli medio bassi quindi non le reputerei chissà cosa (e non mi risulta abbiano riduzione del danno); il -2 a Forza per un PG come il tuo essenzialmente non conta nulla quindi è una sorta di finto malus; il +2 di armatura naturale mi pare molto a sentimento (cosa dovrebbe rimpiazzare la scurovisione 18 m?). La forma alternativa deve essere limitata a cose come "umanoide Medio o Piccolo" Come capacità speciali lesser aasimar/tiefling hanno luce diurna/oscurità (incantesimo di 3°) per 1/gg mentre la tua "succubina" ha telepatia e linguaggi a volontà che sono capacità sempre utili, specie per un PG basato sull'ammaliamento come questo (evitiamo tutte le questioni di dover capire ciò che dice l'incantatore per essere influenzato, gli parliamo direttamente nella mente ecc) che sono l'equivalente di incantesimo di medio alto livello sempre attivi Quindi secondo me sì i lesser planetouched sono molto forti per MdL 0, ma questa "succubina" sta loro decisamente sopra
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  30. Eike Tutte queste ciance stanno portando pericolosamente alla deriva il mio programma: erbe officinali, medicinali, scarpinate sulle montagne a caccia del male. Nella mente una voce chiara e netta replica "ma cosa avete nel cervello tutti quanti?" Sbuffo e mi isolo un pochino da questi discorsi seriosi, abbordando una delle donne che ci sta accudendo munificamente di cibo e bevande per chiedere se è possibile avere un bagno caldo. Nel frattempo strimpello distrattamente un paio di accordi sulla ribeca, soffocando gli sbadigli. Il cibo, la compagnia e il fuoco mi stanno rendendo sonnolenta, anziché svegliarmi come al solito; lo stimolo ad esibirmi resta sopito dalla consapevolezza che gli uomini del mio gruppo sono più ansiosi di rituffarsi nelle terre selvagge che di godersi la notte di riposo. Peggio ancora, sento il bisogno, la necessità, di soddisfare anche altre voglie, oltre a quelle di un bagno: qualcosa di più intimo e carnale, che l'astinenza dovuta ai continui pellegrinaggi ha acuito in maniera difficilmente sopportabile. Un'ondata di nausea portata da questi pensieri mi rivolta lo stomaco alla vista della carne stufata. Abbandono la ribeca e poggio la testa sulle braccia conserte, allontanando il piatto e il boccale per farmi spazio sul tavolo, i capelli a formare uno scialle scarlatto sulle spalle.
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  32. Uno cerca per 4 anni gruppi o siti per sessioni di dnd e poi sbatto contro questa notiziona! Grazie davvero 💗 darò subito un'occhiata al sito e spero di poter aggregare il mio gruppo fisso a questo splendido progetto! 🤩
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  33. Scusate moltissimo il ritardo, speravo di riuscire a scrivere prima! Si parte! Inizio a postare la prima parte per Landar. Ho già pronte anche le altre parti, quando ci siete con la scheda del personaggio partiamo
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  34. Braknak, nano predatore "We! Melissa! Tariam! Qua, siamo noi! Braknak e Thord! E c'è anche Balrog!" Sussurro ai miei due compagni per attirare la loro attenzione. "Come state? Qua va tutto una merd@, e non mi riferisco a quella che ci fanno spalare. Almeno, non solo a quella..."
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  35. Tre minuto. Ricorda che se smetti non puoi ricominciare dopo, conta come fallire la concentrazione. Non ancora. Per quello dovresti vederli bene e tirare meglio in conoscenze.
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