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@Vind Nulend @Landar @Ghal Maraz @brunno @PietroD @Albedo @L_Oscuro Benritrovati e buon anno a tutti, è ora di cominciare tirare le botte!5 punti
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@Albedo @brunno @Landar @Vind Nulend Benritrovati e buon anno a tutti! Riprendiamo con il PbF!4 punti
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Dopo la recensione bruciante che ha dato a Dragon Heist, The Alexandrian ci offre i suoi consigli su come migliorare l'avventura in questa rubrica. Articolo di The Alexandrian del 28 novembre 2018 Di recente ho fatto una recensione per "Waterdeep: il Furto dei Dragoni", il supplemento di campagna più recente per Dungeons & Dragons 5E (al tempo in cui è stato scritto l'articolo, NdT). Quella recensione ha sottolineato un gran numero di elementi che, sfortunatamente, ho ritenuto molto deboli. Specialmente a livello di design. Da quando ho scritto quell'articolo molte persone mi hanno chiesto se avrei potuto "aggiustare" l'avventura, basandosi probabilmente sui miei precedenti lavori su La Fortezza sulla Coltre Oscura e Eternal Lies. Risposta breve: si. Al contrario de Il Tesoro della Regina Drago, per la quale ho ricevuto simili richieste, Il Furto dei Dragoni ha in effetti molto buon materiale. Materiale che vale la pena di portare al tavolo da gioco. Lo scopo primario di questo mio "remix" è, infatti, quello di permettervi di portare ancora più materiale nella vostra avventura, più di quanto non permetta l'avventura così come è scritta. In pratica è una ristrutturazione dell'opera per permettervi di giocarla in modo semplice e proficuo. Detto questo, se vi state aspettando qualcosa di esteso come per il remix di Eternal Lies, o qualcosa di più incentrato sulle meccaniche come per La Fortezza sulla Coltre Oscura, credo resterete delusi. Il mio obbiettivo è più focalizzato, anche se probabilmente sarà un ottimo esempio di come di solito reinterpreto il materiale originale per creare qualcosa di più ricco, dinamico e (soprattutto) più robusto. Obbiettivi di Design In questo remix ho tre obbiettivi primari. Primo, deve essere una TRUFFA. O, meglio, molteplici truffe. Secondo, voglio eliminare il trucchetto "scegli un antagonista" e invece strutturare la campagna per includerli tutti contemporaneamente. L'idea è che tutte le fazioni debbano essere interessate nel caveau, e che debbano competere tra di loro...e bisogna ficcare i personaggi nel mezzo di questa situazione. Creando ogni genere di scompiglio. Terzo, farò una generica opera di restauro. Questo include un tentativo di riparare la continuity narrativa spezzata, e uno di rendere la struttura dello scenario più robusta (per esempio inserendo la Regola dei Tre Indizi). Dato che non voglio perdermi nelle minuzie, comunque, il punto è che non cercherò di tener traccia di ogni singolo errore di continuità dell'avventura. Invece cercherò di occuparmi del grosso della struttura, del background, e spero che il riarrangiare il tutto lo renda più coerente: lascerò ai singoli DM il compito di aggiustare i piccoli errori, usando questo articolo come pietra angolare. Anche se non avete una copia di "Waterdeep: Il Furto dei Dragoni", spero troverete interessanti le mie note di design e le altre discussioni che emergeranno. Ma ovviamente per apprezzare a fondo questo remix dovreste proprio avere l'avventura. Cominceremo con gli antagonisti. Il Grande Gioco Periodicamente, durante la storia di Waterdeep, le varie fazioni della città (o almeno una parte sostanziale) diventano collettivamente ossessionate su un qualche obbiettivo. Così comincia il Grande Gioco. A volte l'obbiettivo del Grande Gioco è di natura arcana. Spesso è clandestino, anche se ci sono state delle lotte avvenute alla luce del sole. (In non meno di tre occasioni il Grande Gioco aveva a che fare con la scelta del Lord Svelato). Qualsiasi sia la causa, le intense rivalità del Grande Gioco danno vita ad ogni forma di sotterfugio, attività segrete, inganni e intrighi. Questo è proprio il caso dell'attuale ricerca del caveau magico di Dagult Neverember. Noto a molti dei giocatori del Grande Gioco con il nome di Enigma di Neverember, questo segreto era di grande interesse prima ancora che venisse alla luce la sua natura di cassaforte magica. Inizialmente si sapeva solamente che Neverember, caduto in disgrazia, stava tenendo in serbo qualche oscuro e portentoso segreto, e le persone coinvolte nel Gioco si trovarono a desiderare cosa stesse nascondendo l'ex Lord Svelato di Waterdeep. Quando emersero i dettagli del denaro che aveva sottratto dalle casse cittadine (mezzo milione di dragoni d'oro!) molti intuirono la vera natura dell'Enigma di Neverember e le ricerche si fecero ancora più frenetiche. Per quanto riguarda questa campagna, ci focalizzeremo su cinque delle fazioni che partecipano al Grande Gioco: Lo Xanathar, un beholder che gestisce una grossa fetta della criminalità cittadina Gli Zhentarim, una rete di assassini e mercenari I Cassalanter, una famiglia nobiliare di adoratori di demoni Jarlaxle Baenre, un avventuriero drow che tra le altre cose è anche uno dei lord segreti della città, il capo di una banda di mercenari drow nota come Bregan D’Aerthe ed è giunto a Waterdeep come capo di un circo itinerante I Gralhund, una famiglia minore che è decisamente un pesce piccolo rispetto agli altri giocatori. Per ciascuna di queste fazioni, noi vogliamo sapere: Cosa stanno pianificando di fare con il denaro (e questo è abbastanza chiaro già nel libro, con l’eccezione della nostra versione dei Gralhund) Come sono stati invischiati nella caccia all’Enigma di Neverember e che strategia hanno per il Grande Gioco Come interagiranno inizialmente i personaggi, e come scopriranno del loro coinvolgimento nel Grande Gioco. Note di Design Il concept di “Grande Gioco” è stato creato per dare un titolo comodo per questa parte dell’avventura. Se i personaggi sentono nominare questa etichetta avranno un aiuto nel visualizzare ciò in cui sono stati coinvolti. Eleva anche la caccia al caveau come qualcosa che fa parte della lunga storia cittadina, costellata di rivalità tra fazioni. E mentre i personaggi scelgono di entrare nel Grande Gioco, diventerà chiaro che hanno superato un confine, e che ora sono parte di qualcosa di più grande di loro (e dunque loro stessi sono diventati più importanti). Il termine “Enigma di Neverember” è deliberatamente enigmatico. Permette ai partecipanti del Gioco di parlare in codice usando eufemismi e creando un senso di mistero che spingerà i giocatori a scoprire la verità su ciò che sta accadendo. Lo Xanathar Quando lo Xanathar ha fatto rubare la Pietra di Golorr dal Palazzo di Waterdeep sapeva solo di aver preso un oggetto di grande importanza per Lord Neverember, legato all’Enigma di Neverember. Quando poi ha scoperto del grande ammanco di denaro si è convinto di avere in mano la chiave per il caveau di Neverember. Ed era decisamente felice di ciò. Non devi per forza tenere il denaro tra le tue mani, se sei l’unico che può controllare la sua posizione. Quello che non sapeva era che la Pietra di Golorr era stata “accecata” da Lord Neverember, che ne aveva tolti i tre Occhi (ne parleremo di più nella Parte 4). Quindi gli Zhentarim sono andati da lui con uno degli Occhi e gli hanno detto “Abbiamo due parti dello stesso puzzle. Vorremmo fare un accordo.” lo Xanathar si è infuriato, sia per la loro presunzione che per la propria convinzione di aver già tutta la chiave; ha ucciso gli inviati Zhentarim e ha preso l’Occhio che gli avevano portato. Così è cominciata la guerra tra gli Zhentarim e lo Xanathar. Lo Xanathar si è convinto che gli Zhentarim avevano gli altri Occhi (non li avevano, ma questo cambierà poco dopo l’inizio dell’avventura). Gli Zhentarim, dal canto loro, desideravano sia la vendetta che l’Occhio (e la Pietra di Golorr, per buona misura). A sua volta la guerra tra queste due bande è stato l’evento che ha fatto comprendere a tutti coloro che sanno davvero cosa sta succedendo a Waterdeep (o che credono di saperlo) che il Grande Gioco era di nuovo in ballo. Nel mentre Dagult Neverember ha scoperto che era stato Xanathar a rubare la Pietra di Golorr, e ha ordinato a Dalakhar di infiltrarsi nell’organizzazione del beholder e rubarla. Gli Zhentarim Gli Zhentarim sono stati fondati come mercenari dal mago Manshoon, ma dalla Guerra di Manshoon (quando vari cloni del mago si sono affrontati tra di loro) sono diventati una forza frammentata. Molti dei cloni di Manshoon sono stati distrutti durante la guerra, ma ma di recente uno di loro è tornato a Waterdeel (dichiarando, come hanno fatto tutti del resto, di essere l’unico vero Manshoon). Quando ha preso sotto il suo controllo una larga fetta della locale rete di spie Zhentarim, stabilita dai Predoni dell’Apocalisse (vedi pag. 198 dell’avventura), ha scoperto che Lord Neverember aveva usato le risorse degli Zhentarim per rubare migliaia di dragoni d’oro dal governo cittadino. Manshoon voleva sapere dove fosse finito questo denaro. Sapeva che Neverember non lo aveva in diretto possesso, quindi ha inviato degli agenti affinché si infiltrassero nella casa di Neverember a Neverwinter per scoprirlo. Gli agenti non sono riusciti a scoprire dove esattamente fosse finito l’oro, ma hanno capito che l’Occhio in possesso del lord era lo strumento per ottenerlo. Così hanno rubato l’Occhio dall’Enclave dei Protettori e lo hanno portato a Manshoon. Egli tramite l’uso della divinazione e di altre opere di spionaggio ha eventualmente collegato l’Occhio alla Pietra di Golorr, rubata da Xanathar. CAPITOLO 1 – UN AMICO IN PERICOLO: Dopo aver perso il suo Occhio per opera di Xanathar, Manshoon aveva bisogno di tornare in gioco. I suoi agenti hanno infine dedotto che il figlio di Neverember, Renaer, poteva avere uno degli altri Occhi. Avevano ragione, anche se Renaer era ignaro di ciò. Suo padre gli aveva dato un elaborato sigillo funebre in avorio in onore della madre. L’Occhio era nascosto al suo interno. La dinamica completa del primo capitolo, quindi, è questa: Gli Zhentarim rapiscono Renaer Neverember e il suo amico Floon Blagmaar. Mentre interrogano Renaer nell’Area Z5 si rendono conto che l’Occhio è nel sigillo funebre, e lo prendono da Renaer. Renaer è portato nuovamente nell’Area Z2 e legato vicino a Floon. Al piano di sopra gli Zhentarim rompono il sigillo (che può essere trovato ancora nell’Area Z5), prendono l’Occhio e lo danno ad un corriere per consegnarlo a Manshoon. Floon viene poi portato di sopra per essere interrogato (gli Zhentarim vogliono sapere se vale la pena chiedere un riscatto). Gli agenti dello Xanathar assaltano il magazzino. Trovano subito il “prigioniero” (ma è Floon), credono che sia Renaer e lo portano nel proprio nascondiglio nelle fogne. Nel frattempo Renaer approfitta della confusione al piano di sotto per liberarsi dai legacci e nascondersi nell’Area Z2. Gli agenti di Xanathar compiono una ricerca rapida e frettolosa del magazzino e se ne vanno, lasciando il kenku ad uccidere qualsiasi Zhent arrivi sulla scena. Renaer sarà così in grado di dire ai personaggi di essere stato interrogato dagli Zhent in merito al mezzo milione di dragoni rubati dal padre; potrà anche dire che gli è stato rubato il sigillo funebre che gli è tanto caro. Se lo trovano e scoprono lo scompartimento segreto (ora vuoto), Renaer può anche dirgli di non avere idea del nascondiglio, o di cosa potesse esserci dentro. Note di Design Lo scenario iniziale introduce i personaggi agli Zhent e a Xanathar. Dovrebbe essere chiaro che sono entrambi interessati al denaro rubato da Dagult Neverember, ma l’esatta natura di quello su cui stanno lottando (la Pietra di Golorr) dovrebbe restare ancora un mistero a questo punto. L’altra cosa che ho fatto qui è stato sistemare uno dei maggiori errori di continuità dello scenario: perché Renaer è stato rapito? A questo punto della linea temporale gli Zhent sanno già che Xanathar ha la Pietra di Golorr e che la Pietra è l’unico modo per trovare il caveau. Interrogarlo in merito a “dove si trova la Pietra di Golorr”, come suggerisce l’avventura, non ha senso. Jarlaxle Baenre Quando l’avventura ha inizio Jarlaxle ignora l’esistenza della Pietra o del Grande Gioco che sta avendo luogo. La sua attuale missione, come descritto nella campagna, è convincere i signori di Waterdeep a supportare la richiesta di Luskan di unirsi all’Alleanza dei Lord. Appena arrivato in città con la sua copertura di Capitano Zord della Fiera della Fanciulla Marina, Jarlaxle si sta coordinando e aggiornando con le sue spie sul posto. Automi Schermidori: uno degli obbiettivi principali di Jarlaxle è la vendita degli automi schermidori. Creati dai tecnomanti di Luskan, ne ha portati diverse dozzine e li sta vendendo a prezzi davvero convenienti. Perché? Perché in realtà sta raccogliendo informazioni da essi. Nella sua stanza a bordo della Marpenoth Scarlatta (Area U4, pag. 143) c’è una speciale sfera di cristallo che gli permette di vedere attraverso gli occhi di ogni automa schermidore, e anche di riguardare ciò che hanno visto (potremmo pensare a questo come ad una registrazione, ma Jarlaxle ne parla come di una testimonianza trascritta). Dopo che i personaggi hanno scoperto che un automa schermidore è responsabile della palla di fuoco in Vico Teschioditroll potranno rintracciare gli automi schermidori fino al “Capitano Zord”. Se parlano con Jarlaxle del automa schermidore che stanno cercando, prima vorrà sapere da loro perché lo vogliono trovare. Basandosi su ciò che gli diranno i personaggi, le sue spie scopriranno della caccia alla Pietra di Golorr (o semplicemente se ne accorgerà dalla testimonianza dellt coinvolto, e scoprirà anche del piano dei Gralhund). In alternativa i personaggi potrebbero decidere di non parlare con lui, e invece di infiltrarsi sulla nave e rubare i suoi registri di vendita (o accedere alla sfera di cristallo). Il che è interessante perché, BANG, ora avete per le mani un attacco ai danni della nave di Jarlaxle. Note di Design Se i personaggi organizzano un colpo contro i proprietari dell'automa schermidore, invece di parlare con Jarlaxle, è probabile che Jarlaxle non si accorga del Grande Gioco e i suoi agenti non siano coinvolti negli eventi più tardi dello scenario. E questo va bene, perché comunque abbiamo tirato fuori qualcosa di interessante, un colpo progettato dai personaggi. Dettagli completi di come si struttura l’indagine sugli automi schermidori si troverà nella Parte 5 del remix. I Cassalanter I Cassalanter erano interessati all’Enigma di Neverember ben prima che il mezzo milione di dragoni fosse messo in conto: Lord Neverember non è stato il primo a nascondere dei segreti nella Pietra di Golorr e tramite le loro ricerche demoniache i Cassalanter hanno identificato un certo numero di indagini sulle quali lucrare (vedi la Parte 6 del remix). Hanno scoperto che Neverember ha nascosto uno degli Occhi nella cripta di Lady Alethea Brandath, la madre di Renaer. Sono andati nella cripta e hanno sottratto l’Occhio alle difese magiche messe da Dagult (ironicamente si trovavano letteralmente sopra il caveau, ma non lo sapevano). Quando i Cassalanter hanno appreso dell’oro trafugato, comunque, le loro priorità sono rapidamente cambiate: hanno trovato l’opportunità di salvare i loro figli da un patto che avevano fatto con Asmodeus. UNA RICHIESTA D’AIUTO: dopo l’esplosione, mentre indagano sugli automi schermidori, i personaggi vengono contattati dai Cassalanter, che richiedono un’udienza. Gli agenti dei Cassalanter si trovavano a loro volta in Vico Teschioditroll, quel giorno, perché anche loro stavano cercando la Pietra: dunque sanno che Dalakhar stava cercando di portare la Pietra ai personaggi. Quando i personaggi arrivano al palazzo dei Cassalanter viene data loro l’opportunità di incontrare “accidentalmente” i loro figli, che arrivano correndo per il salone d’ingresso (C1) mentre i personaggi attendono. Lady Cassalanter in persona esce ad accogliere i personaggi e allontana i bambini. Conduce i personaggi alla Sala di Lettura (area C4), da dove possono vedere il Giardino delle Farfalle (area C25). I bambini nel frattempo sono passati attraverso l’atrio e sono usciti a giocare. (Menzionate la testa di drago nero appesa al muro della stanza). Lady Cassalanter presenta il marito, e assieme raccontano ai personaggi una versione alternativa della loro triste situazione: i gemelli sono stati maledetti alla nascita da cultisti di Asmodeus, e perderanno l’anima al nono compleanno. I Cassalanter hanno scoperto un rituale che può salvarli, ma richiede di sacrificare “metà di un milione di monete d’oro”. Sono abbastanza ricchi, ma anche vendendo tutto ciò che hanno non possono raccogliere questa somma mostruosa. Se solo potessero mettere le mani sulla fortuna criminale di Neverember, però…i personaggi li aiuteranno? E ovviamente Lady Cassalanter si volta per osservare sconsolata i suoi bambini, che giocano spensierati tra le farfalle. Naturalmente non aggiungono che il rituale richiede anche di uccidere 99 persone (a meno che non siano certi che i personaggi accoglierebbero bene la notizia). Tecnicamente non hanno bisogno di tutto il denaro, e sono pronti a cedere ai personaggi il 10% del totale, o possono anche riconsegnarlo alla città. IL BANCHETTO: se i personaggi accettano di aiutare i Cassalanter ricevono l’invito al banchetto durante il quale Ammalia avvelena 99 invitati nel padiglione e il rituale viene completato. Potreste essere tentati dal far tradire i personaggi dai Cassalanter e includerli nei 99 avvelenati, ma io raccomando l’opposto. Se i personaggi hanno rispettato la loro parte dell’accordo i Cassalanter sono più che soddisfatti e anzi si aspettano di avere una lunga e prospera collaborazione con essi. Sono invitati direttamente nella Sala dei Banchetti (area C15) dove sono radunati gli ospiti da tenere in vita. Se i personaggi non avevano scoperto i veri piani dei Cassalanter sarà molto più interessante vedere il loro orrore quando comprenderanno di essere complici dell’omicidio di massa. Note di Design Per quanto posso ricordare non viene mai detto il nome proprio della madre di Renaer, perciò ne ho scelto uno io. Se mi sto sbagliando (non ho letto i romanzi dove compare Neverember, per esempio) fatemelo sapere. Da notare che tutto ciò che i Cassalanter dicrono ai personaggi è vero… da un certo punto di vista. Link all'articolo originale: The Alexandrian » Dragon Heist Remix – Part 1: The Villains Visualizza tutto articolo3 punti
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Vale la pena espandere un po' questo punto. Perché è vero, il dungeon è l'ambiente naturale di D&D. Ma che cosa si intende con dungeon? Un dungeon non deve essere necessariamente un complesso sotterraneo di stanze con porte chiuse, mostri e trappole, stile Indiana Jones. In senso lato, un "dungeon" è qualunque scenario in cui ci sono vari ambienti collegati tra loro in modi specifici, e i PG sono ragionevolmente liberi di esplorare (cioè muoversi da un ambiente all'altro in quei modi specifici, e scoprire cosa c'è nei vari ambienti) e di affrontare come preferiscono le sfide contenute. La tomba o il complesso di caverne ha sempre il suo fascino, ma può essere un valido scenario di questo tipo anche una città, una strada, un castello, una nave, una regione, una foresta, un arcipelago, perfino una cosa complicata come un'investigazione. Oppure (leggermente diverso ma comunque adatto) un grande territorio aperto da esplorare (es. in modalità "hexcrawl"). Non è più "dungeon", invece, e si adatta assai meno bene a D&D, una trama predefinita come una sequenza di avvenimenti che coinvolgono i PG, da far succedere uno dopo l'altro in un certo ordine.3 punti
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Black Rose Wars (o La Guerra della Rosa Nera) è sia un gioco da tavolo del Ludus Magnus Studio che una duologia di romanzi fantasy scritti da Marco Olivieri (su questo forum @Codan il bardo). Avevamo già recensito per voi il primo volume della duologia e nelle prossime settimane pubblicheremo una recensione anche del secondo volume. Ma ci sono altre novità interessanti riguardanti il mondo della Rosa Nera di cui vi vogliamo parlare. Dopo il grande successo della prima versione del gioco da tavolo, il Ludus Magnus Studio ha condotto un Kickstarter di grande successo (ha raccolto ben 1,5 milioni di dollari!) per Black Rose Wars Rebirth, il secondo capitolo della saga sotto forma di gioco da tavolo. Uno degli stretch goal sbloccati durante questo KS è una edizione speciale in inglese in volume unico dei due volumi del romanzo di Marco. Nel frattempo la prima edizione italiana (edita dalla MythPressa) in tiratura limitata dei due volumi singoli dei romanzi è andata esaurita, ma non temete, è già in corso una ristampa per entrambi e potete acquistarli ai seguenti link (o richiedendoli presso la vostra libreria di fiducia): Volume Uno https://shop.mythpress.eu/romanzi/30-la-guerra-della-rosa-nera-volume-primo-seconda-ed-9788885465114.html Volume Due https://shop.mythpress.eu/romanzi/36-la-guerra-della-rosa-nera-volume-secondo-seconda-ed-9788885465169.html3 punti
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Aspetta, però questa è una domanda diversa. Senza dubbio puoi divertirti con un mago con int 8. Ma se vieni a chiedere in un forum "È una buona idea giocare con un mago con int 8?" che risposta ti aspetti? Se il senso del tuo post è cercare di creare un personaggio meccanicamente scarso per sfida, non è che ci siano modi giusti e sbagliati per farlo, nè credo ti serva il nostro aiuto. Tu chiedi "con che classe mi conviene iniziare", e visto che lo chiedi immagino che non la hai ancora decisa. Con quelle caratteristiche, prendi il mago, e dimenticati del bloodhunter: non hai le stats perché sia utile. Scegli la sottoclasse del mago che ti piace di più, divertiti, fine. Se puoi cambiare le caratteristiche, si può pensare a possibili sinergie e multiclasse, con quelle caratteristiche il massimo della scelta è tra mago e artefice se vuoi personaggi meccanicamente efficaci. Se vuoi giocare un personaggio subottimale e non eroico per sfida o per scherzo o per divertimento, nessunissimo problema ma è chiaro che non possiamo aiutarti.2 punti
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Docteur Saroch "Mon Dieu!" il dottore non era un fervido credente, ma era certo che una simile esclamazione avrebbe dato forza alla propria indignazione, quanto meno agli occhi degli astanti "Signor Menkhap, lei potrà anche aver convinto questa povera donna innamorata del marito di conoscere non so quale rito vedico o ottomano per curare il marito, ma questo treno e' partito dalla Francia, ed io sono un medico ed un patriota. E' mio dovere preciso dovere fare gli interessi della Nazione e del paziente stesso impedendo a chiunque di avere ulteriori contatti con lui finché non sarà curato ed accertato da una opportuna commissione che non rappresenti ulteriore pericolo per se stesso e per gli altri. Esigo che il vagone sia evacuato e sigillato, fino al raggiungimento della prima stazione di una città con adeguato supporto medico per la gestione di eventi potenzialmente pandemici come in questo caso specifico." Si rivolse direttamente al capotreno "Parbleu, e lei si ricordi di essere un pubblico ufficiale! Faccia sgomberare il vagone da questi ciarlatani!"2 punti
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Tass Vocetta squillante, occhi limpidi e sguardo innocente di bambino: CIAO trillo' il kender osservando compiaciuto il drago e agitando la manina in segno di saluto. Piaciuto lo spuntino? Concluse guardando lo stivale del goblin che ancora pendeva dal suo labbro.2 punti
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Un articolo a tu per tu con domande dalla comunità interessata alla creazione di materiale potrebbe essere un qualcosa in più, soprattutto quando si può fare questa cosa con creatori prolifici. Sponsorizzerebbe ancora di più la DMGuild che in Italia fa ancora troppa fatica e che invece dovrebbe spiccare il volo. My2cents. 🙂2 punti
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Viaggio nella DM's Guild I: Il Mausoleo nel Bosco Viaggio nella DM's Guild II: Il Forte dell'Alba Grigia Viaggio nella DM's Guild III: I 100 Incipit Viaggio nella DM's Guild IV: La Città dei Morti Viaggio nella DM's Guild V: Vault of Magic Viaggio nella DM's Guild VI: L'Isola della Tregua Viaggio nella DM's Guild VII: La Congrega Viaggio nella DM's Guild VIII: La Meravigliosa Torre di Droniel Viaggio nella DM's Guild IX - Trollskull Tavern Management Viaggio nella DM's Guild X - Circolo del Guerriero Silvano Viaggio nella DM's Guild XI - Il Genio dell'Illusione Informazioni Titolo La Guerra per il Trono Autore Marco Bertini Tipologia Avventura Lingua Italiano Sistema D&D 5e Prezzo 9.99 Anno 2021 Pagine 63 Ink Friendly Si Print on Demand No Disclaimer: con la seguente "Recensione" punto solo a esprimere il mio personalissimo punto di vista. Non sono un giornalista professionista, ma solo un Giocatore di Ruolo. Per questo non verrà espresso alcun voto o assegnato un valore numerico sulla qualità del prodotto analizzato e, per quanto possibile, verranno specificate le motivazioni che mi hanno portato ad esprimere un certo parere. Sono assolutamente aperto al dialogo e al dibattito, anzi vi invito a farmi sapere qual è il vostro punto di vista! Spoiler: Nell'analizzare il materiale mi potrei spesso trovare a dare piccole anticipazioni sul contenuto, quindi invito a prestare la massima attenzione se non volete rovinarvi la sorpresa di un'avventura che potreste affrontare da giocatori. Contenuto Come già avevamo annunciato in QUESTO articolo, dopo 3 anni dall'uscita del primo capitolo, il suo autore è finalmente riuscito a pubblicare l'avventura che costituisce il proseguio della Saga de La Seconda Alba Nera. Per Marco Bertini, uno tra gli autori più prolifici sulla DMs Guild per il palcoscenico italiano, abbiamo già recensito Vault of Magic. Inoltre Marco ha contribuito alla realizzazione di molti altri prodotti, sia in Italiano che in Inglese, che non starò ad elencare. La Guerra per il Trono, però, si può quasi dire che sia la sua creazione più intima che continua a crescere e per questo, con molto piacere, andiamo ad analizzarla dopo che ci ha dato la possibilità di leggerla! L'avventura, disponibile solo in formato digitale per un costo di 9.99 €, è collocata in un punto imprecisato dei Forgotten Realms ma è adattabile su qualunque ambientazione; ha una lunghezza tale da permettere oltre 30 ore di gioco, conducendo i personaggi dal 5° all'8° Livello. Il documento è suddiviso in tre parti: La prima, contiene tutto ciò che occorre al DM per permettere ai suoi giocatori di vivere al meglio l'avventura...con un'ampia introduzione, riassunti e approfondimenti, vi permette di giocare questo capitolo della saga anche senza aver affrontato le insidie de La Seconda Alba Nera (che portava i personaggi dal 1° al 5° Livello). Nella seconda parte, più corposa, è contenuta l'avventura vera e propria, arricchita da illustrazioni e mappe, oltre a tabelle aggiuntive. Nella parte finale, costituita dalle appendici, vi è tutto quel materiale che analizzeremo di seguito più nel dettaglio, compresa una tabella contenente dei suggerimenti per le musiche da utilizzarsi in momenti specifici e particolarmente significativi dell'avventura! L'incipit della storia coincide con il termine del primo capitolo e vede i personaggi accompagnare verso il suo regno Re Belador, raffigurato in copertina (adattare questa parte ad un'altra campagna richiede l'intervento del Dungeon Master, ma è ampiamente fattibile!). Raggiunta la meta si renderanno conto che c'è qualcosa che non va: la città è sotto attacco e alcuni fattori spingeranno il gruppo ad intrufolarsi ad Hellenbrown con una certa fretta, per cercare di raggiungere il castello. Durante l'attraversata della cittadina verranno proposte ai personaggi tutta una serie di sfide che coinvolgeranno non solo la forza bruta, ma anche l'inventiva. Potrebbe essere una buona idea aiutare quel guerriero in pericolo? Oppure potrebbe valer la pena sconfiggere quei banditi o sarebbe meglio nascondersi? Fra pesanti scelte morali e scene raccapriccianti, gli avventurieri potranno raggiungere il palazzo del Re, dove scopriranno che ad attenderli c'è qualcosa di ancora peggiore! Il primo capitolo si chiude con uno scontro molto intenso che sposserà non solo i personaggi, ma anche i giocatori. Evitando di addentrarci troppo in dettagli superflui, gli eventi si susseguono con un buon ritmo fra consigli di guerra, informatori doppiogiochisti e demoni mangiatori di bambini, concludendosi con un ultimo viaggio che porterà gli avventurieri per le stanze di un sotterraneo e i corridoi di un antico tempio nel quale molte domande troveranno risposte e dove la forza di volontà degli avventurieri che sono arrivati fino in fondo giocherà un ruolo fondamentale! Materiale Aggiuntivo Come già anticipato nel precedente articolo in cui veniva annunciata l'uscita de La Guerra per il Trono, l'autore ha progettato ben otto nuovi mostri, dieci oggetti magici originali e due incantesimi unici, appositamente per arricchire ulteriormente le vicende narrate. Parte di questi vengono illustrati nelle apposite appendici alla fine del documento, mentre altri sono amalgamati direttamente fra le pagine dell'avventura. Fra gli oggetti che più di tutti mi ha colpito è senza dubbio l'Ascia del Boia: apparentemente un'Ascia con la capacità di una Spada Vorpal, in realtà nasconde subdole e inaspettate proprietà! Quest'oggetto, come del resto la maggior parte di quelli presentati nell'avventura, non si limita solo a fornire qualche banale modifica alle caratteristiche, ma è impreziosito da descrizioni di background - come quella citata sopra - che gli donano personalità, caratterizzazione e indirettamente possono fornire spunti al DM! Per quanto riguarda PNG e Mostri, se i primi sono ben caratterizzati con un background ispirato e interessate, alcuni dei secondi - non tutti, puntualizzo - sono semplici variazioni dello stesso avversario, per aumentarne il grado sfida e adattarlo alla crescente difficoltà dell'avventura (quindi necessari). Nonostante questo anche fra di loro ci sono delle idee veramente interessanti, infatti il Mutante della Mano Nera è colui che più di tutti mi ha incuriosito: oltre ad avere una scheda "standard", l'autore ha creato una Tabella delle Mutazioni su cui lanciare per stabilire casualmente di quale mutazione aggiuntiva dispone. A completare il capitolo delle Appendici vengono presentati due nuovi Incantesimi realizzati appositamente per l'avventura: per quanto sarebbe stato altrettanto pratico e veloce "reskinnare" incantesimi già esistenti nei numerosi manuali ufficiali, risultano comunque molto utili per caratterizzare ulteriormente i nemici che verranno incontrati durante le vicende narrate in queste pagine. Non critico la scelta, sia chiaro, anzi ben vengano i contenuti originali! Grafica L'avventura è stata scritta con The Homebrewery, tuttavia il lavoro fatto sul layout è tale da far apparire il documento quasi al pari di un prodotto ufficiale. Molte delle immagini sono inedite (come ad esempio le numerose mappe, i nuovi oggetti magici ideati appositamente per l'avventura ma anche la copertina di cui parleremo fra poco), altre sono quelle messe a disposizione direttamente dalla DM's Guild. Nel complesso ritengo che siano state gestite bene (con qualche eccezione, s'intende), sia nella quantità che nel posizionamento, non rendendo la lettura dispersiva. Tornando sulla copertina, segnalo molto volentieri che è stata realizzata da Daniel Comerci (illustratore freelance vicentino, classe '84) e raffigura Re Belador il Coraggioso, personaggio di rilievo tanto nel primo capitolo della saga quanto nel secondo, mentre sullo sfondo la Capitale Hellenbrown è inghiottita dalle fiamme, in un suggestivo scenario che cerca di calare i giocatori fin da subito nel mood cupo dell'avventura. Conclusioni Ogni passaggio dell'avventura è costellato da spunti e idee interessanti, con annessi suggerimenti per rendere le scene quanto più coinvolgenti e imprevedibili. Una cosa che mi ha molto colpito è la possibilità di approcciarsi alla stessa situazione in diversi modi, celando e riducendo ai minimi termini i "binari" che un po' tutte le avventure scritte hanno in piccola parte. Il documento è arricchito da tabelle per incontri casuali (non solo combattivi) e in alcuni punti ci sono palesi strizzatine d'occhio ad altre opere (vero aquile giganti?), che per quanto mi riguarda rendono ancora più interessante il contenuto, aiutando e accompagnando l'immaginazione! Durante la lettura sono incappato in qualche sporadico refuso, niente di eclatante o impossibile da risolvere, che in più di sessanta pagine di prodotto lo ritengo accettabile. Una cosa che apprezzo moltissimo è che, acquistando quest'avventura, sarà disponibile anche la sua versione "Ink Friendly", per risparmiare sull'inchiostro delle vostre povere stampanti. Confesso che al termine della prima lettura la stima di trenta ore per completare l'avventura mi è sembrata esagerata, tuttavia c'è da dire che ogni gruppo si approccia in maniera differente alle situazioni di gioco: un gruppo veramente rapido potrebbe sicuramente accorciare i tempi, tuttavia questo valore non è stato dato a seguito di stime empiriche, ma solo dopo aver Playtestato l'avventura con un gruppo giocante (cosa non banale e che penso valga la pena segnalare!). In conclusione, seppur la trama generale non rappresenti niente di rivoluzionario (un culto che vuole risvegliare un'antico male? In ogni sua veste è sempre apprezzato!), ho gradito molto quanto scritto in queste pagine, soprattutto per il finale aperto che lascia spazio all'ultimo capitolo della saga, rompendo ulteriormente i "binari" accennati sopra, oppure lasciando spazio all'immaginazione del DM che potrà far sua la storia. Per quanto il prezzo possa, in un primo momento, spaventare e scoraggiare, c'è da dire che la mole di lavoro e la cura nei dettagli giustificano ampiamente la richiesta, rendendo "La Guerra per il Trono" un'avventura di tutto rispetto. Link DM's Guild: https://www.dmsguild.com/product/380397/La-Guerra-per-il-Trono1 punto
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Articolo di The Alexandrian del 28 novembre 2018 Di recente ho fatto una recensione per "Waterdeep: il Furto dei Dragoni", il supplemento di campagna più recente per Dungeons & Dragons 5E (al tempo in cui è stato scritto l'articolo, NdT). Quella recensione ha sottolineato un gran numero di elementi che, sfortunatamente, ho ritenuto molto deboli. Specialmente a livello di design. Da quando ho scritto quell'articolo molte persone mi hanno chiesto se avrei potuto "aggiustare" l'avventura, basandosi probabilmente sui miei precedenti lavori su La Fortezza sulla Coltre Oscura e Eternal Lies. Risposta breve: si. Al contrario de Il Tesoro della Regina Drago, per la quale ho ricevuto simili richieste, Il Furto dei Dragoni ha in effetti molto buon materiale. Materiale che vale la pena di portare al tavolo da gioco. Lo scopo primario di questo mio "remix" è, infatti, quello di permettervi di portare ancora più materiale nella vostra avventura, più di quanto non permetta l'avventura così come è scritta. In pratica è una ristrutturazione dell'opera per permettervi di giocarla in modo semplice e proficuo. Detto questo, se vi state aspettando qualcosa di esteso come per il remix di Eternal Lies, o qualcosa di più incentrato sulle meccaniche come per La Fortezza sulla Coltre Oscura, credo resterete delusi. Il mio obbiettivo è più focalizzato, anche se probabilmente sarà un ottimo esempio di come di solito reinterpreto il materiale originale per creare qualcosa di più ricco, dinamico e (soprattutto) più robusto. Obbiettivi di Design In questo remix ho tre obbiettivi primari. Primo, deve essere una TRUFFA. O, meglio, molteplici truffe. Secondo, voglio eliminare il trucchetto "scegli un antagonista" e invece strutturare la campagna per includerli tutti contemporaneamente. L'idea è che tutte le fazioni debbano essere interessate nel caveau, e che debbano competere tra di loro...e bisogna ficcare i personaggi nel mezzo di questa situazione. Creando ogni genere di scompiglio. Terzo, farò una generica opera di restauro. Questo include un tentativo di riparare la continuity narrativa spezzata, e uno di rendere la struttura dello scenario più robusta (per esempio inserendo la Regola dei Tre Indizi). Dato che non voglio perdermi nelle minuzie, comunque, il punto è che non cercherò di tener traccia di ogni singolo errore di continuità dell'avventura. Invece cercherò di occuparmi del grosso della struttura, del background, e spero che il riarrangiare il tutto lo renda più coerente: lascerò ai singoli DM il compito di aggiustare i piccoli errori, usando questo articolo come pietra angolare. Anche se non avete una copia di "Waterdeep: Il Furto dei Dragoni", spero troverete interessanti le mie note di design e le altre discussioni che emergeranno. Ma ovviamente per apprezzare a fondo questo remix dovreste proprio avere l'avventura. Cominceremo con gli antagonisti. Il Grande Gioco Periodicamente, durante la storia di Waterdeep, le varie fazioni della città (o almeno una parte sostanziale) diventano collettivamente ossessionate su un qualche obbiettivo. Così comincia il Grande Gioco. A volte l'obbiettivo del Grande Gioco è di natura arcana. Spesso è clandestino, anche se ci sono state delle lotte avvenute alla luce del sole. (In non meno di tre occasioni il Grande Gioco aveva a che fare con la scelta del Lord Svelato). Qualsiasi sia la causa, le intense rivalità del Grande Gioco danno vita ad ogni forma di sotterfugio, attività segrete, inganni e intrighi. Questo è proprio il caso dell'attuale ricerca del caveau magico di Dagult Neverember. Noto a molti dei giocatori del Grande Gioco con il nome di Enigma di Neverember, questo segreto era di grande interesse prima ancora che venisse alla luce la sua natura di cassaforte magica. Inizialmente si sapeva solamente che Neverember, caduto in disgrazia, stava tenendo in serbo qualche oscuro e portentoso segreto, e le persone coinvolte nel Gioco si trovarono a desiderare cosa stesse nascondendo l'ex Lord Svelato di Waterdeep. Quando emersero i dettagli del denaro che aveva sottratto dalle casse cittadine (mezzo milione di dragoni d'oro!) molti intuirono la vera natura dell'Enigma di Neverember e le ricerche si fecero ancora più frenetiche. Per quanto riguarda questa campagna, ci focalizzeremo su cinque delle fazioni che partecipano al Grande Gioco: Lo Xanathar, un beholder che gestisce una grossa fetta della criminalità cittadina Gli Zhentarim, una rete di assassini e mercenari I Cassalanter, una famiglia nobiliare di adoratori di demoni Jarlaxle Baenre, un avventuriero drow che tra le altre cose è anche uno dei lord segreti della città, il capo di una banda di mercenari drow nota come Bregan D’Aerthe ed è giunto a Waterdeep come capo di un circo itinerante I Gralhund, una famiglia minore che è decisamente un pesce piccolo rispetto agli altri giocatori. Per ciascuna di queste fazioni, noi vogliamo sapere: Cosa stanno pianificando di fare con il denaro (e questo è abbastanza chiaro già nel libro, con l’eccezione della nostra versione dei Gralhund) Come sono stati invischiati nella caccia all’Enigma di Neverember e che strategia hanno per il Grande Gioco Come interagiranno inizialmente i personaggi, e come scopriranno del loro coinvolgimento nel Grande Gioco. Note di Design Il concept di “Grande Gioco” è stato creato per dare un titolo comodo per questa parte dell’avventura. Se i personaggi sentono nominare questa etichetta avranno un aiuto nel visualizzare ciò in cui sono stati coinvolti. Eleva anche la caccia al caveau come qualcosa che fa parte della lunga storia cittadina, costellata di rivalità tra fazioni. E mentre i personaggi scelgono di entrare nel Grande Gioco, diventerà chiaro che hanno superato un confine, e che ora sono parte di qualcosa di più grande di loro (e dunque loro stessi sono diventati più importanti). Il termine “Enigma di Neverember” è deliberatamente enigmatico. Permette ai partecipanti del Gioco di parlare in codice usando eufemismi e creando un senso di mistero che spingerà i giocatori a scoprire la verità su ciò che sta accadendo. Lo Xanathar Quando lo Xanathar ha fatto rubare la Pietra di Golorr dal Palazzo di Waterdeep sapeva solo di aver preso un oggetto di grande importanza per Lord Neverember, legato all’Enigma di Neverember. Quando poi ha scoperto del grande ammanco di denaro si è convinto di avere in mano la chiave per il caveau di Neverember. Ed era decisamente felice di ciò. Non devi per forza tenere il denaro tra le tue mani, se sei l’unico che può controllare la sua posizione. Quello che non sapeva era che la Pietra di Golorr era stata “accecata” da Lord Neverember, che ne aveva tolti i tre Occhi (ne parleremo di più nella Parte 4). Quindi gli Zhentarim sono andati da lui con uno degli Occhi e gli hanno detto “Abbiamo due parti dello stesso puzzle. Vorremmo fare un accordo.” lo Xanathar si è infuriato, sia per la loro presunzione che per la propria convinzione di aver già tutta la chiave; ha ucciso gli inviati Zhentarim e ha preso l’Occhio che gli avevano portato. Così è cominciata la guerra tra gli Zhentarim e lo Xanathar. Lo Xanathar si è convinto che gli Zhentarim avevano gli altri Occhi (non li avevano, ma questo cambierà poco dopo l’inizio dell’avventura). Gli Zhentarim, dal canto loro, desideravano sia la vendetta che l’Occhio (e la Pietra di Golorr, per buona misura). A sua volta la guerra tra queste due bande è stato l’evento che ha fatto comprendere a tutti coloro che sanno davvero cosa sta succedendo a Waterdeep (o che credono di saperlo) che il Grande Gioco era di nuovo in ballo. Nel mentre Dagult Neverember ha scoperto che era stato Xanathar a rubare la Pietra di Golorr, e ha ordinato a Dalakhar di infiltrarsi nell’organizzazione del beholder e rubarla. Gli Zhentarim Gli Zhentarim sono stati fondati come mercenari dal mago Manshoon, ma dalla Guerra di Manshoon (quando vari cloni del mago si sono affrontati tra di loro) sono diventati una forza frammentata. Molti dei cloni di Manshoon sono stati distrutti durante la guerra, ma ma di recente uno di loro è tornato a Waterdeel (dichiarando, come hanno fatto tutti del resto, di essere l’unico vero Manshoon). Quando ha preso sotto il suo controllo una larga fetta della locale rete di spie Zhentarim, stabilita dai Predoni dell’Apocalisse (vedi pag. 198 dell’avventura), ha scoperto che Lord Neverember aveva usato le risorse degli Zhentarim per rubare migliaia di dragoni d’oro dal governo cittadino. Manshoon voleva sapere dove fosse finito questo denaro. Sapeva che Neverember non lo aveva in diretto possesso, quindi ha inviato degli agenti affinché si infiltrassero nella casa di Neverember a Neverwinter per scoprirlo. Gli agenti non sono riusciti a scoprire dove esattamente fosse finito l’oro, ma hanno capito che l’Occhio in possesso del lord era lo strumento per ottenerlo. Così hanno rubato l’Occhio dall’Enclave dei Protettori e lo hanno portato a Manshoon. Egli tramite l’uso della divinazione e di altre opere di spionaggio ha eventualmente collegato l’Occhio alla Pietra di Golorr, rubata da Xanathar. CAPITOLO 1 – UN AMICO IN PERICOLO: Dopo aver perso il suo Occhio per opera di Xanathar, Manshoon aveva bisogno di tornare in gioco. I suoi agenti hanno infine dedotto che il figlio di Neverember, Renaer, poteva avere uno degli altri Occhi. Avevano ragione, anche se Renaer era ignaro di ciò. Suo padre gli aveva dato un elaborato sigillo funebre in avorio in onore della madre. L’Occhio era nascosto al suo interno. La dinamica completa del primo capitolo, quindi, è questa: Gli Zhentarim rapiscono Renaer Neverember e il suo amico Floon Blagmaar. Mentre interrogano Renaer nell’Area Z5 si rendono conto che l’Occhio è nel sigillo funebre, e lo prendono da Renaer. Renaer è portato nuovamente nell’Area Z2 e legato vicino a Floon. Al piano di sopra gli Zhentarim rompono il sigillo (che può essere trovato ancora nell’Area Z5), prendono l’Occhio e lo danno ad un corriere per consegnarlo a Manshoon. Floon viene poi portato di sopra per essere interrogato (gli Zhentarim vogliono sapere se vale la pena chiedere un riscatto). Gli agenti dello Xanathar assaltano il magazzino. Trovano subito il “prigioniero” (ma è Floon), credono che sia Renaer e lo portano nel proprio nascondiglio nelle fogne. Nel frattempo Renaer approfitta della confusione al piano di sotto per liberarsi dai legacci e nascondersi nell’Area Z2. Gli agenti di Xanathar compiono una ricerca rapida e frettolosa del magazzino e se ne vanno, lasciando il kenku ad uccidere qualsiasi Zhent arrivi sulla scena. Renaer sarà così in grado di dire ai personaggi di essere stato interrogato dagli Zhent in merito al mezzo milione di dragoni rubati dal padre; potrà anche dire che gli è stato rubato il sigillo funebre che gli è tanto caro. Se lo trovano e scoprono lo scompartimento segreto (ora vuoto), Renaer può anche dirgli di non avere idea del nascondiglio, o di cosa potesse esserci dentro. Note di Design Lo scenario iniziale introduce i personaggi agli Zhent e a Xanathar. Dovrebbe essere chiaro che sono entrambi interessati al denaro rubato da Dagult Neverember, ma l’esatta natura di quello su cui stanno lottando (la Pietra di Golorr) dovrebbe restare ancora un mistero a questo punto. L’altra cosa che ho fatto qui è stato sistemare uno dei maggiori errori di continuità dello scenario: perché Renaer è stato rapito? A questo punto della linea temporale gli Zhent sanno già che Xanathar ha la Pietra di Golorr e che la Pietra è l’unico modo per trovare il caveau. Interrogarlo in merito a “dove si trova la Pietra di Golorr”, come suggerisce l’avventura, non ha senso. Jarlaxle Baenre Quando l’avventura ha inizio Jarlaxle ignora l’esistenza della Pietra o del Grande Gioco che sta avendo luogo. La sua attuale missione, come descritto nella campagna, è convincere i signori di Waterdeep a supportare la richiesta di Luskan di unirsi all’Alleanza dei Lord. Appena arrivato in città con la sua copertura di Capitano Zord della Fiera della Fanciulla Marina, Jarlaxle si sta coordinando e aggiornando con le sue spie sul posto. Automi Schermidori: uno degli obbiettivi principali di Jarlaxle è la vendita degli automi schermidori. Creati dai tecnomanti di Luskan, ne ha portati diverse dozzine e li sta vendendo a prezzi davvero convenienti. Perché? Perché in realtà sta raccogliendo informazioni da essi. Nella sua stanza a bordo della Marpenoth Scarlatta (Area U4, pag. 143) c’è una speciale sfera di cristallo che gli permette di vedere attraverso gli occhi di ogni automa schermidore, e anche di riguardare ciò che hanno visto (potremmo pensare a questo come ad una registrazione, ma Jarlaxle ne parla come di una testimonianza trascritta). Dopo che i personaggi hanno scoperto che un automa schermidore è responsabile della palla di fuoco in Vico Teschioditroll potranno rintracciare gli automi schermidori fino al “Capitano Zord”. Se parlano con Jarlaxle del automa schermidore che stanno cercando, prima vorrà sapere da loro perché lo vogliono trovare. Basandosi su ciò che gli diranno i personaggi, le sue spie scopriranno della caccia alla Pietra di Golorr (o semplicemente se ne accorgerà dalla testimonianza dellt coinvolto, e scoprirà anche del piano dei Gralhund). In alternativa i personaggi potrebbero decidere di non parlare con lui, e invece di infiltrarsi sulla nave e rubare i suoi registri di vendita (o accedere alla sfera di cristallo). Il che è interessante perché, BANG, ora avete per le mani un attacco ai danni della nave di Jarlaxle. Note di Design Se i personaggi organizzano un colpo contro i proprietari dell'automa schermidore, invece di parlare con Jarlaxle, è probabile che Jarlaxle non si accorga del Grande Gioco e i suoi agenti non siano coinvolti negli eventi più tardi dello scenario. E questo va bene, perché comunque abbiamo tirato fuori qualcosa di interessante, un colpo progettato dai personaggi. Dettagli completi di come si struttura l’indagine sugli automi schermidori si troverà nella Parte 5 del remix. I Cassalanter I Cassalanter erano interessati all’Enigma di Neverember ben prima che il mezzo milione di dragoni fosse messo in conto: Lord Neverember non è stato il primo a nascondere dei segreti nella Pietra di Golorr e tramite le loro ricerche demoniache i Cassalanter hanno identificato un certo numero di indagini sulle quali lucrare (vedi la Parte 6 del remix). Hanno scoperto che Neverember ha nascosto uno degli Occhi nella cripta di Lady Alethea Brandath, la madre di Renaer. Sono andati nella cripta e hanno sottratto l’Occhio alle difese magiche messe da Dagult (ironicamente si trovavano letteralmente sopra il caveau, ma non lo sapevano). Quando i Cassalanter hanno appreso dell’oro trafugato, comunque, le loro priorità sono rapidamente cambiate: hanno trovato l’opportunità di salvare i loro figli da un patto che avevano fatto con Asmodeus. UNA RICHIESTA D’AIUTO: dopo l’esplosione, mentre indagano sugli automi schermidori, i personaggi vengono contattati dai Cassalanter, che richiedono un’udienza. Gli agenti dei Cassalanter si trovavano a loro volta in Vico Teschioditroll, quel giorno, perché anche loro stavano cercando la Pietra: dunque sanno che Dalakhar stava cercando di portare la Pietra ai personaggi. Quando i personaggi arrivano al palazzo dei Cassalanter viene data loro l’opportunità di incontrare “accidentalmente” i loro figli, che arrivano correndo per il salone d’ingresso (C1) mentre i personaggi attendono. Lady Cassalanter in persona esce ad accogliere i personaggi e allontana i bambini. Conduce i personaggi alla Sala di Lettura (area C4), da dove possono vedere il Giardino delle Farfalle (area C25). I bambini nel frattempo sono passati attraverso l’atrio e sono usciti a giocare. (Menzionate la testa di drago nero appesa al muro della stanza). Lady Cassalanter presenta il marito, e assieme raccontano ai personaggi una versione alternativa della loro triste situazione: i gemelli sono stati maledetti alla nascita da cultisti di Asmodeus, e perderanno l’anima al nono compleanno. I Cassalanter hanno scoperto un rituale che può salvarli, ma richiede di sacrificare “metà di un milione di monete d’oro”. Sono abbastanza ricchi, ma anche vendendo tutto ciò che hanno non possono raccogliere questa somma mostruosa. Se solo potessero mettere le mani sulla fortuna criminale di Neverember, però…i personaggi li aiuteranno? E ovviamente Lady Cassalanter si volta per osservare sconsolata i suoi bambini, che giocano spensierati tra le farfalle. Naturalmente non aggiungono che il rituale richiede anche di uccidere 99 persone (a meno che non siano certi che i personaggi accoglierebbero bene la notizia). Tecnicamente non hanno bisogno di tutto il denaro, e sono pronti a cedere ai personaggi il 10% del totale, o possono anche riconsegnarlo alla città. IL BANCHETTO: se i personaggi accettano di aiutare i Cassalanter ricevono l’invito al banchetto durante il quale Ammalia avvelena 99 invitati nel padiglione e il rituale viene completato. Potreste essere tentati dal far tradire i personaggi dai Cassalanter e includerli nei 99 avvelenati, ma io raccomando l’opposto. Se i personaggi hanno rispettato la loro parte dell’accordo i Cassalanter sono più che soddisfatti e anzi si aspettano di avere una lunga e prospera collaborazione con essi. Sono invitati direttamente nella Sala dei Banchetti (area C15) dove sono radunati gli ospiti da tenere in vita. Se i personaggi non avevano scoperto i veri piani dei Cassalanter sarà molto più interessante vedere il loro orrore quando comprenderanno di essere complici dell’omicidio di massa. Note di Design Per quanto posso ricordare non viene mai detto il nome proprio della madre di Renaer, perciò ne ho scelto uno io. Se mi sto sbagliando (non ho letto i romanzi dove compare Neverember, per esempio) fatemelo sapere. Da notare che tutto ciò che i Cassalanter dicrono ai personaggi è vero… da un certo punto di vista. Link all'articolo originale: The Alexandrian » Dragon Heist Remix – Part 1: The Villains1 punto
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Aes (bardo changelin) quando la regina porge il piccolo a Thodrak ho un piccolo mancamento specie dopo le parole sul tradimento C-cosa? Io...scuoto il capo vi ho delusi, ma non posso deludere lui indico il bambino alla quale bene o male mi sono affezionata Siete due stupidi! Rimarrete qui a morire per cosa? Per l'onore? Cosa diremo al piccolo quando si sveglierà? Mamma e papà hanno preferito mantenere l'onore piuttosto che vederti crescere? Non c'è più un popolo per cui combattere, non c'è più una nazione, lui è quello che vi resta. Almeno uno di voi due dovrà avere un minimo di cervello! sbotto assumendo per un momento il mio vero aspetto Gran canzoni canteranno su voi due, la coppia reale che si è fatta ammazzare per l'onore Arthur e Alyssa, che hanno preferito far crescere il loro figlio orfano piuttosto che combattere per lui1 punto
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Altro capitolo de "il master pensa a un vicolo cieco e i giocatori stile mc giver/a-team creano dal nulla un esplosivo per uscire dal vicolo"1 punto
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Thodrak Scudo di Roccia Glamnorr Prendere il piccolo Faramyr in braccio e guardarlo nei suoi piccoli e luminosi occhi da bambino mina le fondamenta della mia risolutezza. I sovrani sono stati chiari negli ultimi giorni e non hanno la minima intenzione di abbandonare il castello lasciando indietro i loro uomini, ma un infante non può prendere in mano le redini di un regno e partirebbe una lotta intestina tra i nobili per fare da protettore a Faramyr e assicurarsi il governo del regno riconquistato. Questo nelle più rosee delle aspettative... In uno scenario più probabile il piccolo crescerà come un semplice orfano con in più due regni a dargli la caccia per finire l'opera. Non mi piace distorcere la realtà con le parole, ma dovrò fare di necessità virtù perché non ho abbastanza coraggio per affrontare lo sguardo del bambino quando gli diremo che siamo andati via lasciando indietro i suoi genitori a morire. Che si assumano la loro responsabilità di genitori oltre che di regnanti! La battaglia non sarà facile, vendete cara la pelle amici miei. Permettetemi un ultimo dono per darvi la possibilità di combattere ad armi pari ed accettate il mio incanto - e cosí dicendo intono una breve litania mentre descrivo rune magiche nell'aria con la punta del bastone @dm1 punto
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Sono due sistemi di gioco totalmente diversi, è improponibile. Ci sono già classi e sottoclassi specializzate nella creazione e controllo dei non morti, basta usare quelle che già esistono ed adattargli la lore con un po' di refluff dove necessario1 punto
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Questo è quello "giusto" In italiano lo puoi trovare sul manuale Eroi dell'Orrore P.S. Potevi utilizzare l'altro post senza farne un altro sullo stesso argomento1 punto
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Sicuramente ma, nella parte infondo alla pagina del link, c’è una tabella, simile a quella per la determinazione del GS nel manuale del DM ma che offre risultati migliori (tutto il resto della pagina spiega solo come è stata costruita), che può essere usata per variare facilmente di uno due punti il GS di un mostro e che, abbinata alla pratica del reskin, consente di avere rapidamente il mostro che si vuole. Ieri avevo dimenticato un’altro link. https://www.dmsguild.com/m/product/254847 Questo manuale è l’anteprima gratuita di un manuale più corposo, fatto molto bene, di un ex utente del forum. Tra le altre cose ci sono consigli molto utili sulla creazione di mostri particolari partendo da quelli del manuale.1 punto
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Lulu Lamour La corda potrebbe non servire disse Lulu' guardando a terra. Era imbarazzata perché stava svelando loro qualcosa di sé che non sapevano. Chissà che idee si sarebbero fatti. Comunque ormai aveva deciso, apri' il suo zaino e ne trasse fuori un piede di porco, se lo mettete tra le sbarre e fate leva dovrebbero cedere facilmente.1 punto
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@L_Oscuro @Octopus83 @Daimadoshi85 Benritrovati e buon anno nuovo!1 punto
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@SamPey @Athanatos @L_Oscuro Salve a tutti e buon anno, sono tornato e riprendiamo con il PbF1 punto
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Io trovo le tabelle di Xanatar sufficienti. Se non hai il manuale sono disponibili gratuitamente sul sito ufficiale, qui. https://media.wizards.com/2016/dnd/downloads/Encounter_Building.pdf Ma all’occorrenza questo sito, in inglese, è quasi perfetto. https://slyflourish.com/5e_encounter_building.html Devi leggere tutta la pagina soprattutto la fine. Con questo ho linkato tutte le cose buone che ho letto fin’ora. Posso aggiungere solo un’altro manuale, degli autori del sito qui sopra, di cui si parla molto bene ma che io non ho letto. https://slyflourish.com/lazydm/ EDIT: quest’ultimo è meno sulla creazione incontri e più sul semplificarsi la vita nella gestione del gioco.1 punto
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In oltre puoi creare/cercare dei mostri che funzionino ad ondate. Come quelli presentati qui: https://dnd.wizards.com/products/tabletop-games/rpg-products/mythic-odysseys-theros Qui invece trovi consigli per crearteli insieme ad altre dritte. https://www.dmsguild.com/m/product/254847 In soldoni si tratta di creare un mostro che quando arriva a 0 non muore ma si trasforma in qualcos’altro. Quindi è come affrontare due mostri di fila. In questo modo, come negli scontri ad ondate, non rischi di usare un mostro così forte da uccidere il parti ne ti limiti banalmente a raddoppiateli i of.1 punto
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@Topolino88 guarda se il tuo gruppo storce la bocca alla fariante gretty realism, una soluzione interessante potrebbe essere quella di fare incontri "doppi", o comunque multipli. In quel caso basterebbe passare dagli 1-2 incontri che gli fai già fare a 3 al giorno, ma costruirli in modo che ogni incontro sia composto da più incontri a ondate. Ti provo a fare un esempio pratico: do per buono che il party sia formato da 4 pg di livello 5 (guerriero, monaco, bardo e mago). In questo caso uno scontro facile sarebbe da 1000 px, medio 2000, difficile 3000, mortale 4400 5 bugbear sono uno scontro da 2000 px, quindi medio. Un capitano dei banditi con 5 lupi crudeli sono uno scontro da 2900 px, quindi difficile. Se mentre i personaggi affrontano i bugbear che hanno incontrato nel bosco, uno di loro suona il corno per chiamare rinforzi, puoi stabilire che il resto dei loro alleati (il capitano dei bandini con i 5 lupi crudeli addestrati) arriveranno in 6/7 round e lì avrai il secondo scontro alla fine del primo. I tuoi giocatori lo percepiranno come un unico scontro nel bosco, ma all'atto pratico sono uno scontro medio e uno difficile senza riposo breve nel mezzo per usare dadi vita e recuperare capacità. Ovviamente non potrai farlo ad ogni scontro di ogni giorno perché sennò diventa ripetitivo e vi annoiate, ma con un po' di fantasia si possono incastrare cose cosí mischiando magari una trappola ed uno sciame, oppure un gruppo di umanoidi intelligenti con servitori animali o costrutti. O eaploratori di una banda ed il resto della manda. Cose cosí insomma che ti permettono di sfiancare il gruppo e lasciarli decidere se andare in nova nei primi scontri e restare a secco magari contro il cattivone oppure centellinare gli slot nei primi scontri che risulteranno più ostici ma magari avere lo slot più forte per affontare l'arcidruido1 punto
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Bè allora grazie che gli scontri sono troppo facili per il tuo gruppo 🤣 Considera che a livello 5 un pg dovrebbe fare circa 3500 px in un giorno che sono l'equivalente di 2 incontri easy, 2 medium, 2 hard e 1 deadly (fanno 3600), oppure 4 medium e 2 hard (tot 3500), oppure 1 medium, 1 hard, 2 deadly (3450) (sono a pag 80-85 del manuale del master) In pratica la 5e è bilanciata per fare 6-8 incontri al giorno con un paio di riposi brevi in mezzo al massimo. Meno incontri fai, meno dovranno centellinare le risorse usate e potranno sempre tirare gli incantesimi di livello massimo ad ogni incontro. Se un mago ha solo, due slot di 3° ma deve affontare 7 incontri al giorno significa che la palla di fuoco la lancerà solo quando ci saranno le condizioni giuste. Se con il tipo di campagna che giocate vi trovate bene a fare solo due o massimo tre incontri al giorno, ti conviene usare la variante gretty realism (pag 267 del manuale del master) con i riposi brevi che durano 8 ore ed i riposi lunghi che durano una settimana altrimenti altrimenti dovresti fare almeno 3 incontri deadly al giorno ma rischi di frustrare i giocatori con avverdsari sempre molto forti che rischiano di ammazzarli ad ogni singolo incontro1 punto
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Da parte mia devo dire che in sessione zero metto sempre tutto bene in chiaro: per me il gioco di ruolo e' portare avanti un'attivita' insieme, come fossimo ad esempio una squadra sportiva, saltando allenamenti e partite non si raggiunge un risultato (il risultato non e'vincere ma sapere di aver lavorato assieme per tutto il campionato/torneo). Si gioca quindi solo se tutti sono convinti e ne hanno sinceramente voglia. Devo dire che negli ultimi 3 anni e' andata molto bene, le defezioni sono state molto rare, sempre per impegni importanti (lavoro, famiglia) sempre accompagnate da proposte alternative sull'eventuale giorno di "recupero" mai all'ultimo minuto salvo malattia. Io ho votato 2 ad entrambe le voci.1 punto
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Ho votato 1 a entrambe. Mi sono scassato del gioco caciarone: il GDR è immersione e funziona solo se tutti si sforzano di immedesimarsi e aiutano gli altri nel farlo. Se dobbiamo riunirci a raccontarci barzellette lo facciamo davanti ad una birra: è l'occasione consona e, soprattutto, non c'è un master il cui lavoro va a carte quarantotto.1 punto
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Ci si risente il 10 Gennaio, buone feste e felice anno nuovo a tutti!1 punto
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