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  1. bobon123

    bobon123

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  1. No aspetta, non ti seguo proprio qui: che significa che sia così anche nella realtà? Nella realtà mica esistono guardie di livello 20, o 10, o 8. Un esperto combattente nella realtà può sconfiggere forse tre reclute insieme a mani nude, e essere ucciso da chiunque con una pistola alla pari di chiunque altro. La forza individuale nella realtà è completamente ininfluente. Nella realtà la forza è proporzionale al numero di truppe che ti supportano, e quindi si è creata una certa società basata su questo. E il Re era il Re perché più truppe supportavano lui, e quando un generale acquistava potenza superiore - perché tante truppe supportavano lui direttamente invece del Re - si aveva una guerra civile. Amicizia e lealtà servono a creare collante, e possono essere determinanti in singoli casi specifici, ma non si creano società basate su amicizia e lealtà, ma su rapporti di forza. In un mondo con i supereroi, in cui il numero di truppe è secondario alla forza degli individui, si sarebbe creata proprio una società diversa. Il livello del Re e della Guardia del Corpo mi sembra completamente secondario, il problema è proprio che esista un Re, con le caratteristiche di un Re medievale, in un mondo in cui combattendo si può diventare più forti di qualsiasi esercito. Poi oh, come ho già detto: nei limiti non ho nessun problema ad accettare di sospendere l'incredulità e accettare un mondo con Superman che rispetta il Re perché è nato figlio di un altro Re, anche se è lui ad avere il monopolio della forza. Ma non si può dire che sia così anche nella realtà: la società attuale si è creata perché la forza individuale è sostanzialmente ininfluente rispetto ai numeri - il problema non esiste nella realtà.
    2 punti
  2. Nella seconda trilogia di Dragonlance, Raistlin viene ferito con una singola pugnalata e rimane per giorni tra la vita e la morte, prima che Crysania lo guarisca con un incantesimo. Pure i romanzi ufficiali di D&D per essere sensati e coerenti devono cambiare roba a man bassa rispetto all'autentico funzionamento del gioco.
    1 punto
  3. Io ti direi che questi a me sembrano po' motivi artificiali che vengono creati per vari motivi (forzare la coerenza dell'ambientazione e creare pretesti per avventure - come tante avventure dell'era di AD&D 2e che vedevano il PNG grosso di turno, per esempio Elminster, andare dai personaggi e affibbiare la quest). Me le faccio andare bene eh, pero' per quanto mi riguarda rientra nello sforzo che faccio per sospendere l'incredulita', il che richiede anche di non analizzare troppo in dettaglio elementi di questo tipo.
    1 punto
  4. In realtá esistono numerosi motivi per cui non possono farlo. Il mago non diventa re perché il suo avversario ne approfitterebbe o perché questo implicherebbe occuparsi meno dello studio della magia o ancora perché provocherebbe una catena di conseguenze portando i paesi alla guerra totale. La questione del lavoro era solo una risposta ad una domanda specifica che hanno fatto sopra non “la” risposta. Perché elminster non é il re dei forgotten? Perché non si occupa lui dei problemi che invece vengono assegnati ad avventurieri del 1? Perchè ci sono 54 altri malvagi che per una logica di confronto tra potenze non lo permetterebbero e quindi i potenti muovono fili e pedine. Ci sono eletti di divinitá, campioni e maghi potenti. Laddove non c’é una legge e una morale invece governano proprio i malvagi potenti come a Thay.
    1 punto
  5. Il problema è che se porti il ragionamento fino alle estreme conseguenze, le analogie con il mondo reale finiscono presto. Nel mondo reale, il laureato phd eccetera non può spodestare facilmente il figlio del fondatore perché va in galera. (tralasciando i motivi morali eccetera) Nel mondo di D&D ci può essere la galera - ma auguri ad arrestare un personaggio di livello 15 con un branco di guardie di livello 1. Poi mi puoi dire che ci sono altre motivazioni in gioco che impediscono ai personaggi di fare quello che vogliono (moralità, disapprovazione da parte del resto della società, eccetera), ma risultano sempre un po' artefatte e mai completamente soddisfacenti considerando che maghi di livello sufficientemente alto fanno letteralmente quello che vogliono, dal controllo mentale alla modificazione della memoria... Personalmente non riesco a ritenerli deterrenti credibili quando ci rifletto un attimo. Come hanno detto altri, la cosa migliore è evitare di applicare la logica al mondo D&Desco e semplicemente fare spallucce... almeno per me.
    1 punto
  6. Intendo che nel mondo reale il tipo che ha studiato laureato phd master superesperto del settore con ERC puó benissimo lavorare per il figlio del fondatore che non ha idea di come funziona il mondo. Mutatis mutandis è la stessa situaIone del rapporto di forza fantasy in una società in cui non si risolve tutto con la violenza.
    1 punto
  7. Probabilmente stiamo usando definizioni diverse di "maturo". E' un termine ambiguo e il fatto che io lo abbia usato senza ulteriore contesto lo presta a fraintendimenti. Per me è difficile affrontare temi maturi con un gioco dove a gennaio sei un mago che sa creare un'illuminazione magica e lanciare un dardo incantato, e a ottobre sei diventato un mago che può trasformarsi in una manticora e resuscitare i morti. Grazie all'esperienza maturata trucidando coboldi e poi mostri via via più forti (ma sempre adeguati al livello del party). Poi ci sono altri limiti di D&D che non sono legati al sistema dei livelli. Per esempio il fatto che non importa quanto grave sia la ferita che hai subito, dopo pochi giorni o poche ore sei in perfetta forma, salti come un grillo e ti getti a capofitto nella mischia. Questi sono aspetti del regolamento che funzionano bene nel dungon crawling ma male in altre situazioni.
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  8. Io tutta questa necessità di avere png che abbiano un livello di potere direttamente collegato al prorio potere politico mica la vedo. Un png con GS 3 e con carisma 18 è più probabile che sia al comando di qualcosa rispetto ad un png con GS 12 e carisma 10, quantomeno a livello di logica. Il regnante di livello mediobasso (ma anche bassissimo) non può risolvere una minaccia planetaria da solo, ma probabilmente non avrebbe potuto risolvere la questione da solo neanche se fosse stato un ranger di 18°. Il re però ha potere polotico ed economico quindi ha stretto patti con regni vicini, paga regolarmente un esercito di professionisti, ha assoldato una squadra speciale di pg per rompere le uova nel paniere al proprio nemico, è amico di vecchia data di un potente arcimago, anni addietro ha scacciato gli orchi dal bosco e quindi ora è alleato delle ninfe del lago. Son tutte cose che potrebbe fare benissimo un png con CA 12, 20 HP e +3 al tiro per colpire, non vedo onestamente nessuna incongruenza. Se poi si vuole giocare in un'ambientazione post apocalittica alla ken shiro o una qualche avventura con razze che vivono in società tribali dove il comando è deciso con un duello all'ultimo sangue ovviamente le cose cambiano, ma in un'ambientazione qualsiasi random non vedo dove sia il problema
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  9. Trovo questa posizione una visione un po’ manichea e falsa. D&D si presta assolutamente a forme più mature, sebbene il regolamento non lo consideri. Non condivido, ma argomentare porterebbe il tutto troppo OT. In realtà esistono Nmila motivi per cui un PNG di 20+ non risolve il problema. Guerra fredda. Equilibri di potenza. Ecc. Concordo. I PG asfaltano tutto quello che trovano che non sia oggettivamente sbagliato. Non ho mai avuto tanta difficoltà a masterizzare da quando gioco in 2e. Ho deciso che probabilmente questa sarà l’ultima campagna di 5e che faró una volta conclusa (almeno per un po’). Per il resto, tornando IT, i livelli non esistono in game e non hanno attinenza con la coerenza dell’ambientazione. Un re puó essere di 1 livello quando il capo delle guardie è del 20 senza problema perchè oltretutto è così anche nella realtà. Il capo delle guardie del 20 protegge il re per N motivi, lealtà, amicizia, onore, soldi, segreti, per non parlare del fatto che in un mondo dove c’è la magia e ci sono mondi extraplanari ci sono miliardi di motivi ulteriori (contratti di protezione stipulati con potenze extraplanari angeliche o demoniache o elementali secoli prima ecc). In alcune ambientazioni invece c’è una maggiore correlazione tra livelli e potere come ad esempio in Dark Sun che sto masterizzando. Ma non ci sono problemi se qualcosa non è esattamente in gerarchia, a patto che ci sia un motivo valido. Detto questo, ho masterizzato la 3e dal 1 al 24 e ho giocato fino al 15 in 5e. Personalmente trovo molto più divertenti i livelli alti, sopratutto da master, il gioco è più difficile ma cambiando il livello di potere in alcuni casi cambia anche il terreno di gioco. Nella campagna 1-24 verso il 15 i PG si sono spostati sul livello planare fino al 20, tornando nei FR per gli ultimi livelli dove il confronto era a livello planetario e di organizzazioni. Ma ovviamente questo è possibile in ambientazioni high power e anche high magic, in altre capisco che è difficile giocare così per come sono strutturate. Ma le possibilità che hai ad alti livelli di creare storie interessanti e belle non le hai ai bassi per la stessa coerenza dell’ambientazione a meno che tutti sono di livello basso, ma quello è uno stile di gioco e incide poco sui livelli
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  10. Buondì avventurieri, sono del 98 e cerco persone di massimo 30 anni (Party e Master) con cui giocare ad una campagna di d&d 5e utilizzando discord e roll20 🙂
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  11. Allora, che il tipico mondo D&Desque - con personaggi superumani e magia che cambia la realtà che però non cambiano assolutamente una società che rimane sostanzialmente medievale - non abbia senso, sfondi una porta aperta. Anche i mondi che provano a mettere piccoli dettagli minimi - come polizia che usa arti magiche nel suo lavoro, controllo della magia, ruolo degli eroi negli eserciti - per spiegare come gli elementi fantastici modificano il mondo non cambia il fatto che non si potrebbe proprio arrivare al tipo di società medievale basata sull'importanza di famiglie e reti sociali in un mondo in cui uno palesemente non è uguale a uno. Tutti i concetti centrali nella società medievale come eserciti, terreni, e persino la morte e le malattie, sarebbero semplicemente senza valore. La questione quindi è: è possibile mantenere la sospensione di incredulità, l'accordo di giocatori e master ad accettare l'assurdità insita nel mondo fantastico per far andare avanti la storia? Tendenzialmente la risposta è sicuramente sì, è possibile. È lo stesso problema di molti mondi di supereroi, in cui un supereroe che può spostare la terra fuori dalla sua orbita e muoversi più rapidamente dell'occhio umano parla comunque in modo ossequiente al presidente degli Stati Uniti, o cerca un lavoro per guadagnare fogli di carta con cui comprare un panino. E nonostante siano assurdi, questi spettacoli si riescono a guardare senza troppi problemi. Personalmente ho più difficoltà, specie da master, e preferisco quindi giocare a giochi con basso livello di potere (tipicamente E6 in D&D, in cui un guerriero forte può sconfiggere 4-5 reclute ma non un esercito - non dissimile dal mondo delle storie a cui siamo abituati) in cui mi è più facile mantenere la sospensione di incredibilità.
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