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Se significasse solo questo, allora io gioco open table praticamente da sempre, visto che coi miei gruppi è da sempre usanza trovarci e giocare lo stesso anche se c'è un assente (o addirittura due, se il gruppo è numeroso). Mi è capitato di avere giocatori che si sono dovuti assentare anche per un mese di fila. Per quanto ne so, open table vuol dire anche qualcosina in più, cioè la possibilità di avere frequentemente giocatori occasionali (nel senso che proprio intendono partecipare a una sessione e basta, a prescindere da impegni e imprevisti), di rivolgere il tavolo a una platea molto ampia di persone dalle quali emerge di volta in volta, per ogni sessione, un gruppo diverso.2 punti
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Open table significa avere una sovrastruttura di trama e di tipologia di avventure che crei il minor impatto possibile nel caso ci siano PG diversi a ogni sessione, indipendentemente se sono effettivamente diversi o sempre gli stessi. Non è necessariamente legato al sistema meccanico (anche se sicuramente alcuni sistemi si prestano meno e altri di più), mentre credo sia molto più legato al tipo di campagna e di storia che si va a narrare. Ad esempio l'unica campagna che ho giocato a AW era tra le meno adatte ad un open table delle campagne che ho giocato, molto basata su relazioni interpersonali e una storia molto centrata sui personaggi - se ci fossero stati tanti giocatori diversi una sera, sarebbe stato completamente impossibile andare avanti. Ma concordo che si presti molto AW, come tipo di storie (e anche come sistema): posso immaginare episodi diversi a ogni sessione, con brevi storie basate sulla risoluzione di un singolo problema, centrate su abitanti sempre diversi dello stesso avamposto.1 punto
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Potrebbe generare non poca confusione. Comunque dipende molto dal gruppo di gioco e da cosa vuole fare il master, non c'è una tecnica definitiva che risolve tutti i problemi.1 punto
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@TheBaddustendenzialmente quello che stai facendo è una mossa "abbattere". Siccome di fatto riuscire a congelare anche solo un pezzo di mare è una cosa molto complicata, se per te va bene e può starci come cosa, con un successo pieno riesci nell'intento di raffreddarsi abbastanza da creare una specie di blocco di ghiaccio in cui lui è bloccato. Di fatto, usando 3 prese, gli daresti una condizione critica. Se invece fai 7-9, con 2prese, riesci a raffreddare l'acqua, lui si prende lo stesso una condizione moderata da freddo, ma non è bloccato.1 punto
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La crescita del personaggio è limitata e si può giocare senza problemi con un PG nuovo di zecca a fianco di uno a fine carriera. I legami possono essere ristabiliti a inizio sessione e anzi permettono a un PG appena arrivato di essere subito parte della storia. E le caratteristiche evidenziate danno una direzione alla specifica sessione, quindi funzionano perfettamente con un open table. Comunque open table non significa nuovi PG a ogni sessione, significa poter giocare regolarmente anche quando gli impegni dei singoli impediscono di essere presenti a ogni sessione. AW va benissimo per questo.1 punto
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Ian La sabbia e il caldo sono incredibilmente fastidiosi, ma non quanto zia Silvia ai balli di gala autunnali, tutto è meglio di zia Silvia. Ho scelto di viaggiare proprio per allontanarmi da quella vita mondana di ozio e vizi, pertanto sono molto contento di trovare delle difficoltà lungo il viaggio. L'adrenalina della prossima avventura mi rende entusiasta! "Hai ragione Mastro Flint, qui è un buon punto. Per quanto riguarda la storiella, io non mi spingerei troppo in la con le bugie. Più sono complicate più è difficile starci dietro. Io provengo da una famiglia nobile dopotutto, e ho con me un bel gruzzolo - indico toccando una toppa interna del mio vestito -. Alla fine non abbiamo di che recitare, vogliamo porgere omaggi al grande e maestoso Djiin del deserto. Mastro Drophar è lo stregone a cui mi sono rivolto per poter raggiungere le superbe vette del Castello tra le Nuvole, mentre Mastro Flint è il miglior avventuriero a cui si possa chiedere aiuto per un viaggio complicato! Siamo tutti affascinati dal Superbo Borhargal e vogliamo omaggiarlo con i nostri doni" termino la recitazione come avessi cantato un poemetto epico.1 punto
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Lady Eileen Neanche il tempo di spianare una strada tra i rovi, che questi scompaiono, accompagnati dalle grida dei due taglialegna. Trattengo i cavalli agitati dalle grida e con voce secca ordino Voi due state sul carro. E non un fiato fulminando con lo sguardo le due donne, specie l'elfa già pronta a sibilare una delle sue ramanzine. Mi avvicino piano ad Hawk, fermo sul ciglio del baratro, e gli chiedo a bruciapelo Sono vivi? Quanto è profondo? ma capisco ben presto che è fiato sprecato: non si vede nulla, e a meno che qualcuno scenda o quelli laggiù, se ancora vivi, non diano segni di vita, è impossibile farsi un idea dei danni e della profondità. Ho la corda, parecchia anche. E i cavalli possono tirare più di noi senza problemi. @everyone1 punto
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Lifstan (bardiano guerriero) "Abitanti di Celduin, affronteremo una moltitudine di esseri crudeli, orribili e mostruosi ma non per questo imbattibili; li stiamo costringendo a combattere dove abbiamo deciso noi, su un campo a nostro favore, preparandoci appositamente a difenderlo. Il loro numero non avrà peso, saranno sempre in pochi lungo questo ponte. Li ricopriremo di frecce, li trafiggeremo con le nostre lance e qualora le cose dovessero mettersi male daremo fuoco al ponte e a loro. Abbiate fiducia in noi, non vi abbandoneremo, ora siamo tutti fratelli nella battaglia che ci aspetta, spalla a spalla fino alla vittoria. Loro sono servi dell'Ombra, ma la luce del nostro coraggio e determinazione li scaccerà." commento con un certo trasporto parlando agli uomini ed ai compagni riuniti di fronte a me.1 punto
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Ma AW non si basa anche sulla crescita del personaggio, sui legami, sulle caratteristiche "evidenziate" ad inizio sessione di volta in volta? Tra tutti i possibili gdr per un open table è uno di quelli che non prenderei assolutamente in considerazione. No che non si possa fare eh, ma a me sembra scomodissimo. Preferirei per esempio un Dungeon World in cui le relazioni tra personaggi ( i triangoli pg-png-pg e tutto il resto) sono meno importanti per l'esperienza di gioco. Questo Forbidden Lands lo fa molto bene. Nel box c'è un libretto apposta per la creazione veloce del personaggio. In pratica attraverso varie tabelle generi diversi episodi della sua vita (es. "è stato rinchiuso dai suoi nemici in una fetida prigione, ma poi è scappato") e in base a quello che tiri ottieni un set di abilità piuttosto che un altro, oltre che equipaggiamento iniziale e altri dettagli della scheda.1 punto
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Molto interessante, e credo risponda anche esplicitamente ai dubbi di @Ji ji sul precedente post, cioé che il megadungeon fosse solo uno dei vari esempi. C'è del potenziale per giocare in molti stili diversi, anche se sempre un po' sandbox/procedurale - chiaramente non si può giocare in questo modo una campagna da tavolo chiuso, che richiede necessariamente un impegno di lungo periodo per tutti. Ma non è necessariamente un aspetto D&D-like, anzi: la maggior parte delle campagne di D&D che ho giocato erano molto meno adatte a questo tipo di gioco rispetto a FATE o Dungeon World, dove il gioco è spesso episodico. Per quanto riguarda la creazione dei personaggi che cita @Shroud, secondo me la cosa migliore è crearli in modo progressivo, anche su un tavolo chiuso e a maggior ragione in un tavolo aperto. Nella prima sessione, di meccanico decidi solo gli aspetti macroscopici (in un D&D, razza e classe), e giochi un PG sostanzialmente pregenerato. Quanto spazio dare per la parte non meccanica della creazione (definire legami e contrasti con elementi della storia ad esempio) dipende dalla campagna (e dal gioco). Tra la prima e la seconda sessione, con calma e con l'aiuto del DM, si definisce meccanicamente il personaggio se si vuole, senza curarsi troppo di eventuali problemi non macroscopici di continuity (hai usato un +2 in una skill nella prima sessione che non hai più dalla seconda, non succede niente). Questo è particolarmente importante con principianti, che investono il tempo a creare il personaggio solo se si divertono a giocare e vogliono continuare.1 punto
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Vado leggermente off-topic, ma sul Manuale del Giocatore 2 e sulla Guida del DM 2 di D&D 3.5 c'erano due sistemi che ho trovato molto carini, anche se un po' troppo dettagliati e crunchy per i gusti moderni (specialmente il primo: il secondo era un po' più leggero).1 punto
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Aggiungerei che una tecnica ovvia ma poco praticata che ben si combina con il tavolo aperto è .... giocare di rado: passate da una sessione a settimana a una sessione al mese e vedrete il vostro divertimento rifiorire .... niente stress, trame ben congegnate, giocatori molto più presi e via discorrendo.0 punti
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