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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 11/08/2022 in tutte le aree

  1. Ce n’è stato uno, il bladesinger, esclusivamente elfo nelle passate edizioni e all’inizio di questa, ora ad appannaggio di tutti. Scelta editoriale in linea con l’edizione e con la via che gli hanno voluto dare, ovvero tutti possono fare tutto e i lignaggi sono qualcosa di blando e poco incisivo. Nessuna classe/sottoclasse razziale, alcuni talenti razziali. Personalmente ritengo che il gioco ne abbia sofferto.
    3 punti
  2. Scadenza 16 Agosto Nato da una collaborazione tra l'artista Loputyn e i creatori di GDR di Officina Meningi: Last Sabbath: The Witches RPG è un nuovo gioco di ruolo attualmente in cerca di finanziamento (con obiettivo già ampiamente raggiunto) su Kickstarter. Last Sabbath: The Witches RPG è basato sull'idea di una strega solitaria o una congrega che si ritrovano a vivere una storia e affrontare temibili pericoli. La particolarità di questo gioco è quello di essere masterless, i giocatori e le giocatrici si ritroveranno a narrarsi storie senza il bisogno di una figura che faccia da arbitro. Invece ci penseranno le regole del gioco, molto leggere, a dare spunti per proseguire la storia. Last Sabbath: The Witches RPG è infatti un journaling game dove i giocatori e le giocatrici terranno un diario con quello che avviene all'interno della storia e dove avranno la possibilità di lasciare libera la fantasia: descrivendo eventi ed incantesimi creati da loro. Nel caso vi abbia incuriosito, è disponibile un quickstart scaricabile dalla pagina del progetto. Il prezzo base del KS per il manuale cartaceo insieme al PDF è molto basso, appena 15€ senza costi di spedizione per ricevere una copia (in italiano o in inglese). Il manuale sarà arricchito dalle splendide illustrazioni di Jessica Cioffi, in arte Loputyn, e tramite pledge più alti ed add-on sarà possibile aggiungere anche la sua graphic novel Francis e il suo libro d'illustrazioni Aether, entrambi magistralmente disegnati e colorati. Il Kickstarter è quasi alla sua scadenza, l'ultimo giorno utile per supportare il progetto sarà Martedì prossimo, il 16 Agosto 2022, perciò vi consigliamo di affrettarvi. Link al Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/firekeytarot/last-sabbath-the-witches-rpg-illustrated-by-loputyn?ref=ksr_email_user_watched_project_launched
    3 punti
  3. Se è per la caratterizzazione dal punto di vista dell'ambientazione allora sarebbero limitazioni ambientazione specifica e non avrebbero senso dal punto di vista "generale". Per dire nessuno mi vieta di creare un ambientazione in cui gli unici a poter fare il Battle Master sono i mezz'orchi perchè decido si usare i dadi di superiorità per rappresentare l'antica arte marziale degli orchi chiamata Radice. Se invece lo volessi fare per motivi di bilanciamento la razza è troppo poco influente sul potere finale del personaggio per poter essere il vero parametro discriminante, soprattutto in 5ed. Dico che non avrebbe senso dal punto di vista "generale" perchè D&D nonostante tutti i suoi limiti ha sempre di più cercato di essere un gioco generalista e quindi piantare paletti un pò a caso sulla base di alcuni stereotipi messi senza nemmeno avere uno straccio di ambietazione a supporto sarebbe più un problema che altro. Si finirebbe solo per limitare la creatività di alcuni giocatori senza dare qualcosa di interessante al resto. Perchè nel momento in cui esistesse una regola puramente estetica che vieta ai non elfi di diventare arceri arcani (quindi non è una questione di bilanciamento) i giocatori con un master rigido si vedrebbero precluse dei personaggi assolutamente in linea con il bilanciamento dell'edizione e che non rovinerebbero il divertimento di nessuno al tavolo.
    2 punti
  4. Caspita, me ne hai date di cose a cui pensare! 😂 Grazie!!!
    2 punti
  5. Ti suggerisco di seguire un'altra strada ancora: dimenticati del tutto i trucchetti, e bilanciale come se fossero armi. Innanzitutto, prendi un'arma "comune" di riferimento (quella che dovrebbe funzionare nel modo più simile possibile a quelle nuove). Per esempio, potresti partire dall'arco se vuoi un alto "fattore di fuoco", o dalla balestra se vuoi una ricarica più lenta e complessa. A titolo di esempio, faccio conto di partire dall'arco lungo: quindi 1d8 di danno base, tempo di ricarica trascurabile, incremento di gittata 30 metri. Poi pensa un attimo a "quanto migliore" dovrebbe essere la nuova arma rispetto a quella comune. Vuoi qualcosa che sia appena un po' meglio, oppure chiaramente meglio, oppure estremamente meglio? In questo esempio, farò conto che debba essere chiaramente meglio. Pensa a quello che distingue la tua arma da quella base dal punto di vista qualitativo. Il tuo ragionamento sull'attacco di contatto è molto interessante. Se scegli che la peculiarità di queste armi è che colpiscono la classe armatura di contatto (come i raggi) anziché quella intera stai implicando che le armature sono inutili contro di esse; di conseguenza, che queste armi sono tanto più utili quanto più il nemico è corazzato, oppure grande e grosso (di grossa taglia). Se invece scegli che si distinguano per la maggiore quantità di danno, queste conseguenze non valgono più. La seconda opzione (maggiore quantità di danno) è molto più facile da bilanciare, perché ha ricadute meno drastiche sul gameplay complessivo; però rende anche queste armi meno "speciali". Altri elementi di distinzione possono essere il tipo di danno, il fatto di essere considerate magiche, e così via. Puoi anche combinare più fattori diversi. Infine, rifinisci i dettagli. In questo esempio, dirò che l'arma ignora metà dei bonus fisici all'armatura; in altri termini, colpisce la media tra CA di contatto e CA normale; inoltre infligge più danno, 1d12 al posto di 1d8, e quel danno è da energia (es. da fuoco). Nota finale: ragionando in termini di gioco, e non di puro worldbuilding, armi di questo genere cambieranno il gameplay piuttosto radicalmente. Basta che siano leggermente meglio delle comuni armi a distanza, e subito qualunque PG (e, ragionevolmente, PNG) attaccante a distanza userà queste al posto di quelle normali, appena se le potrà procurare e permettere. Se sono così buone da essere meglio anche delle comuni armi da mischia, vedrai che tutti i PG (e, ragionevolmente, PNG) marziali si orienteranno sull'attacco a distanza, e quasi nessuno si specializzerà più nella mischia. Se poi hanno la capacità di ignorare, almeno parzialmente, le armature, vedrai che i PG (e, ragionevolmente, PNG) vorranno tutti assicurarsi un'alta Destrezza e un'alta "capacità di schivata", affidandosi poi ad armature leggere, piuttosto che rallentarsi con pesanti corazze poco efficaci. Se ci fai caso, tutte e tre queste tendenze sono del tutto naturali e riflettono quello che si è effettivamente verificato nel mondo una volta che sono state introdotte armi da fuoco abbastanza affidabili. Se poi queste nuove armi si rivelassero addirittura migliori dei tipici incantesimi di basso livello, inizieresti perfino a vedere in giro meno incantatori. Vale la pena precisare che un alto (o perfino altissimo) costo monetario non basta a evitare nessuno dei fenomeni che ho qui descritto: al massimo, li ritarderà di qualche livello. In D&D 3.5 la ricchezza dei PG raggiunge molto rapidamente dei livelli stellari, e anche un costo che inizialmente pare altissimo ci mette pochi livelli a diventare trascurabile.
    2 punti
  6. Non posso dire di aver usato specificamente quella sezione, ma inventare nuovi incantesimi (e lasciarli inventare ai giocatori) ha sempre fatto parte del gioco, per me.
    2 punti
  7. Mi pare che non funzioni. Il Wild Magic richiede un tiro di dado per vedere se ci sono effetti, ma non è né un ability check né un attacco né un saving, quindi nulla funziona. Inoltre quando capita di fare 1 e attivare la Wild Magic non è necessariamente un problema. Difatti poi tiri un dado ulteriore per vedere cosa succede, e quello che sarebbe utile è modificare questo tiro, evitare i negativi (o molto negativi) e cercare i positivi. Ma questo secondo tiro è addirittura 1d100, quindi ancora meno realistico farlo funzionare con qualsiasi di quei modi per cambiare il d20. Il Wild Magic Sorcerer comunque non è malissimo, il problema è che è scritto confuso con quel "quando il DM decide" che decide sostanzialmente quanto forte è la classe in modo completamente soggettivo e senza linee guida.
    2 punti
  8. Unitevi ad una congrega di streghe in questo journaling game dove arte e narrazione si incontrano. Scadenza 16 Agosto Nato da una collaborazione tra l'artista Loputyn e i creatori di GDR di Officina Meningi: Last Sabbath: The Witches RPG è un nuovo gioco di ruolo attualmente in cerca di finanziamento (con obiettivo già ampiamente raggiunto) su Kickstarter. Last Sabbath: The Witches RPG è basato sull'idea di una strega solitaria o una congrega che si ritrovano a vivere una storia e affrontare temibili pericoli. La particolarità di questo gioco è quello di essere masterless, i giocatori e le giocatrici si ritroveranno a narrarsi storie senza il bisogno di una figura che faccia da arbitro. Invece ci penseranno le regole del gioco, molto leggere, a dare spunti per proseguire la storia. Last Sabbath: The Witches RPG è infatti un journaling game dove i giocatori e le giocatrici terranno un diario con quello che avviene all'interno della storia e dove avranno la possibilità di lasciare libera la fantasia: descrivendo eventi ed incantesimi creati da loro. Nel caso vi abbia incuriosito, è disponibile un quickstart scaricabile dalla pagina del progetto. Il prezzo base del KS per il manuale cartaceo insieme al PDF è molto basso, appena 15€ senza costi di spedizione per ricevere una copia (in italiano o in inglese). Il manuale sarà arricchito dalle splendide illustrazioni di Jessica Cioffi, in arte Loputyn, e tramite pledge più alti ed add-on sarà possibile aggiungere anche la sua graphic novel Francis e il suo libro d'illustrazioni Aether, entrambi magistralmente disegnati e colorati. Il Kickstarter è quasi alla sua scadenza, l'ultimo giorno utile per supportare il progetto sarà Martedì prossimo, il 16 Agosto 2022, perciò vi consigliamo di affrettarvi. Link al Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/firekeytarot/last-sabbath-the-witches-rpg-illustrated-by-loputyn?ref=ksr_email_user_watched_project_launched Visualizza tutto articolo
    1 punto
  9. Ingvar Halvorsen Mmm...così non va. Borbottò contrariato. L'effetto dell'incantesimo non era quello sperato, ma lo mantenne attivo continuando a lanciare occhiatacce alla tempesta, come ad un bambino capriccioso. Questo è il massimo che riesco a fare. E' troppo poten... Si scusò con gli altri bloccandosi di colpo alla notizia dell'uomo in mare. Dannazione! Scosse il capo e si spostò al centro della nave. Non poteva fare molto altro per aiutare se non, forse, prevenire altri danni. Non respingetelo. Avvisò prima di lanciare un incantesimo sui miei compagni. Respirerete sott'acqua. Che non si sa mai...
    1 punto
  10. Adesso che mi ci fai pensare è vero! E pensandoci anche l'arciere arcano ha fatto la stessa fine, visto che era destinato solo a elfi e mezzelfi.
    1 punto
  11. Buonsalve, mi piacerebbe dare la mia opinione nel mio piccolo, non ho mai giocato alla 3.5, sono partito dall 4e, ma se non ricordo male anche nella 4e vi erano opzioni simili, ora non ricordo bene come venivano chiamate, ma ogni classe poteva prendere un "cammino" differente, esempio; mago a tot liv poteva sfociare in arcimago, lich, ecc ecc, come le altre classi, e alcuni di questi "cammini" erano solo per certe razze (ora comprendo che molto probabilmente era un rimando alle edizioni precedenti), forse vi era questa scelta un paio di volte da liv minimo al max del proprio pg, in ogni caso era una meccanica che mi aveva affiscinato molto, non vederli nella 5e mi ha un poco rattristato, ad esempio nella 4e vi erano i cammini epici quelli del liv max, nella 5e vi sono i "doni epici"...meh (ps. è da quasi 8 anni che non tocco più un manuale di 4e, alcune info o nomi potrebbero essere errati ahah ^.^)
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  12. partita qui altro ma in generale in alternativa puoi vedere se leggendo i vari pbf qui sul forum puoi trovare qualcosa
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  13. @Dr. Randazzo, a parte che l'articolo su cui stiamo commentando parla del D&D moderno, non di AD&D Old School... quelle che stai descrivendo (riguardo al paladino eccetera) sono proprio meccaniche. Il fatto che poi rappresentino qualcosa del mondo immaginario è abbastanza normale: anche i punti ferita e il THAC0 rappresentano qualcosa, ma restano meccaniche. Faccio anche notare, a te e a @Lord Danarc, che anche ammesso che l'allineamento servisse a "indirizzare la personalità del personaggio" (pretesa velleitaria che comunque non funzionava), questo è ben diverso dal controllare il comportamento del giocatore, che è quello di cui invece stavo parlando io. Il mio discorso era un invito a non confondere il sistema di gioco con i problemi prettamente sociali, off-game, di approccio al gioco, di cui tratta l'articolo. Un giocatore problematico rimane problematico anche se si eliminano gli allineamenti; e nessuna meccanica degli allineamenti servirà a farlo diventare non-problematico.
    1 punto
  14. Nota: un esagono ha un lato di 90 km Capitale: Endil Popolazione: 3.300.000 (82% elfi, 6% folletti, 5% mezzelfi, 3% umani, 4% altri) Gli Esarcati d'Autunno, a cui ci si può riferire anche con Esarchia d'Autunno, sono la patria delle stirpi elfiche, per alcuni ultimo baluardo della convivenza tra magia arcana pura e natura. Storia Gli Esarcati sono antichi quanto i loro padroni elfici. Le stirpi di elfi si insediarono nel Bosco Senza Percorso costruendo le prime comunità e apprendendo per primi la magia, grazie ai primi contatti pacifici con i folletti e le creature silvane. Tenendo conto della distribuzione delle varie sottorazze nella popolazione, gli elfi suddivisero le proprie terre in sei parti: nacquero così gli Esarcati. Inizialmente, per celebrare il fiorire di questa nuova nazione (tra le più antiche ancora in piedi), furono chiamati Esarcati di Primavera. L'associazione ad una stagione aveva un forte significato simbolico: avrebbe indicato immediatamente, sia agli abitanti dell'isola che agli stranieri, a che punto della storia del mondo ci si trova (almeno secondo i saggi elfi). Quando gli elfi stabilirono che la propria razza e le altre razze umanoidi avevano raggiunto una stabilità maggiore, cambiarono nome in Esarcato d'Estate. Questo appellativo fu il più duraturo, e rimase fino all'inizio dell'ultima era, l'Era delle Lacrime. Quando gli elfi degli Esarcati videro gli effetti della magitecnologia sull'ambiente e quanto poco questo stava fermando il progresso, stabilirono con pessimismo che l'inizio della fine si avvicinava e cambiarono il nome in Esarcati d'Autunno. Non vi è dubbio tra gli studiosi di storia elfica nelle altre nazioni che se mai scoppierà nel presente una guerra su scala globale, allora il nome cambierà in Esarcati d'Inverno, ad indicare l'inverno della civiltà. Governo e Politica Come suggerisce il nome, la nazione è organizzata come un'esarchia. Tre degli esarcati sono principalmente abitati da elfi alti, due principalmente da elfi silvani e uno principalmente da elfi grigi. Ogni esarcato è chiaramente guidato da un esarca, eletto a vita da un consiglio (che può però anche destituirlo), i cui membri a loro volta sono scelti dalle singole comunità dell'esarcato tra gli individui più meritevoli. La città di Endil funge formalmente da capitale, ma in realtà è soltanto una grande città di confine tra i sei esarcati dove la gente commercia e celebra le feste principali, e dove gli esarchi si riuniscono per deliberare. È necessaria la maggioranza, quattro voti su sei, per prendere una decisione di importanza nazionale. Visto il punto di vista degli elfi degli Esarcati sul Bene, sulla magia e sulla natura, è chiaro che la nazione non si trova in buoni rapporti con tutti. Gli Esarcati odiano Todd per la sua malvagità, disprezzano Karesia e Pridia per la loro “arretratezza” morale e politica e in generale guardano con un certo disgusto le società industrializzate. A parte i tre stati citati prima, gli Esarcati si trovano in rapporti neutrali con le altre nazioni, ma provano una certa affinità con i Domini Pastorali, con i quali sono in ottimi rapporti commerciali e "intellettuali". Dopo una lunga titubanza, gli Esarcati si sono uniti al Congresso Mondiale nell’88 EP. Vita e Società Sebbene gli elfi degli Esarcati rifuggano il culto del progresso e la magitec di altre nazioni, gli Esarcati sono una nazione sviluppata tanto quanto Atthis o Zorastria. La natura caotica e al contempo buona tipica dei suoi abitanti rende gli Esarcati un luogo dove individualità e diritti del singolo sono estremamente importanti, sebbene non manchi il senso di comunità: gli elfi vivono a lungo e hanno visto molte cose, dunque devono rimanere coesi per resistere ai cambiamenti del mondo. Sebbene non dispongano della magitecnologia, gli elfi degli Esarcati posseggono grandi conoscenze arcane e sono abili creatori di oggetti magici. Sono amici delle creature silvane e dei folletti, che non mancano di collaborare e di offrire i propri servizi in segno di amicizia. Gli elfi sono amanti di tutte le arti e dell'artigianato, portandoli a commerciare con il mondo intero. Le principali esportazioni sono i prodotti degli artigiani più disparati, armi e armature "classiche", spesso in mithral, e infine i prodotti della terra. Gli elfi sono però molto protettivi delle proprie terre. Tutti questi commerci si svolgono nelle basi commerciali poste lungo la costa, oppure in terra straniera per mano delle agili flotte elfiche. Solo dopo numerose verifiche uno straniero riesce a entrare nel Bosco Senza Percorso. Il nome non è stato assegnato a caso: da sempre coloro che si avventurano senza permesso o con cattive intenzioni sono, nel migliore dei casi, catturati dagli elfi e cacciati per sempre; nel peggiore dei casi incontrano creature boschive e folletti prima degli elfi, e sono vittime di inganni e false piste. Religione La fede diffusa negli Esarcati è l'animismo. Influenzati sin da sempre da folletti e creature silvane, gli elfi degli Esarcati tendono a rendere omaggio ai molteplici spiriti della natura ogni qualvolta può essere appropriato. Non è inusuale vedere un gruppo di elfi celebrare un rituale in omaggio dello spirito di un albero, prima di tagliarlo (e ripiantarlo) per ottenere legno, oppure vedere un cacciatore elfico uccidere un animale selvatico per sfamare la propria famiglia solo dopo aver omaggiato lo spirito dell'animale. Grazie per aver letto! Attendo eventuali pareri, correzioni e quant'altro!
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  15. in passato molto tentato , ma vista la mole di opzioni che uscirono , anche nei compatibili , ho poi desistito .
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  16. Grazie della traduzione. Articolo interessante e facile da seguire.
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  17. Questo è un aspetto spesso sottovalutato dai DM e certamente può essere una causa di quanto successo. Attento però che ci sono giocatori che si aspettano che questo succeda, perché abituati ad uno stile di narrazione dove non devono fare grandi ragionamenti, ma più che altro menare le mani.
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  18. Storicamente l’allineamento è una meccanica E serve per indirizzare la personalità del personaggio. In 5e non è più una meccanica ma svolge solo la seconda funzione. Altrimenti non ci sarebbe nemmeno più. Per il resto CN ha numerose accezioni sia quella dell’articolo che quella spiegata da @Dr. Randazzo.
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  19. Lainadan Avete sentito Gromnir? Ammainate quelle vele presto! dal suo punto d'osservazione privilegiato il giovane vide e comprese le tre emergenze ma a quale dare la priorità? Non era abbastanza forte da stendere il mercante con un pugno e di certo non avrebbe fatto meglio di Byrnjolf con Minon. Gromnir, Bjorn, mettete fuori gioco i mercanti urlò, sperando che nessuno dei due amici cadesse preda del loro incantesimo; poi veloce afferrò una cima e, legatala da un lato al parapetto, la gettò verso il naufrago.
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  20. Sono da poco arrivato al Liv.6 dove posso finalmente rianimare i morti 🤩 Per ora mi sto divertendo un sacco! Non me ne intendo molto, ma leggendo su internet, dicono che sia la classe un po’ più “difficile” da giocare, perchè ha “poche” combo 🤷🏻‍♂️
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  21. Ivellios elfo ranger Flashback Osservo meglio le impronte, cercando di interpretarle meglio: dove si recano questi rettili umanoidi? Seguono dei pattern precisi? Vorrei rispondere alle domande di Jalrai. Cena Vestito al meglio, abbandonata la sciarpa che normalmente mi copre il viso, e cercando di mascherare al meglio le mie intenzioni, affronto la serata in attesa della nostra preda. Rispondo con frasi brevi, ma educato, e con un sorriso di cortesia sul viso. Poi entra lei, e la noto. E noto tutto. Non tradisco la mia consapevolezza, ma appena ho la possibilità, appena la donna non mi vede, osservo Jalrai e mi indico il polso sinistro con l'indice destro.
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  22. Veshday 5 Sowing 420, Mattina [Tempesta - Inizio Primavera] Ingvar provò a controllare la natura dei venti che sotto l'effetto del suo incantesimo all'inizio parvero diminuire, ma non a smettere: qualunque potere avesse invocato la tempesta era molto forte. La nave, meno scossa dal vento ma sempre in balia delle onde che si generava fuori dall'effetto dell'incanto, era ora più governabile. Mentre gli uomini obbedivano a Lainadan disperdendosi in vari compiti sulla nave, il più giovane dei due mercanti reagì alle parole di Byrnjolf e Bjorn voltandosi verso Gromnir e dicendogli "Penso che i tuoi amici abbiano bisogno di aiuto. Ti prego pensaci tu così che non ci disturbino". Il più vecchi dei due invece pareva ignorare cosa stesse accadendo. Minon intanto mossosi verso il timone scansò il timoniere e afferrando la ruota di comando fece virare improvvisamente la nave: il legno della chiglia si lamentò violentemente per l'azione improvvisa che rischiò di far intraversare la nave. Un urlo da poppa "Uomo in mare" avvertì che uno dei marinai era caduto. Il cigno ora puntava verso la costa segnata da scogli. @all
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  23. La Profezia Draconica è una delle caratteristiche peculiari dell’ambientazione Eberron. Versetti sibillini di antiche scritture, i movimenti delle stelle e delle dodici lune, il moto delle onde degli oceani e persino le conformazioni rocciose nella profondità delle caverne, possono essere lette come presagi e premonizioni dello scorrere della Profezia Draconica. E la Profezia può scorrere anche nel tuo gioco! In questo articolo scopriamo assieme di cosa si tratta e come può essere inserita efficacemente all'interno della vostra campagna, diventando un ottimo strumento per rendere più immersive le esperienze dei vostri giocatori. La Profezia Draconica: il mito Prima di poterla sfruttare in tutto il suo potenziale, dobbiamo capire da dove viene la Profezia Draconica. Quindi quale miglior inizio, se non citare la prima frase che compare nel primo manuale di Eberron del 2005? Una frase che vuole riassumere che cos'è Eberron. Profetizzato dai draghi... temprato dalla magia... forgiato dalla guerra... Quindi è evidente che la Profezia è parte fondante di Eberron. La genesi del mondo, ben descritta nei dogmi del Thir – il culto dei Draghi Progenitori – ne è la prova. Il vuoto era prima del tempo. I Draghi Progenitori soffiarono la creazione riempiendo il vuoto. Siberys alitò fuoco e accese le fiamme infinite di Fernia. Il respiro gelido di Khyber plasmò le profondità ghiacciate di Risia. Il tiepido sospirare di Eberron creò le distese brulicanti di vita di Lamannia. I tre Draghi Progenitori volevano ancora di più. Cercavano qualcosa di più grande e perfetto. Condivisero idee e lavorarono assieme per conferire loro una forma, creando così i tredici piani dell’esistenza. Siberys immaginò un regno di pace, e con l’aiuto dei fratelli modellò le serene torri di Syrania. Khyber pretese una guerra senza fine, e così i tre disposero le armate sull’eterno campo di battaglia di Shavarath. Alla fine, desiderarono creare un luogo dove tutte queste creazioni potessero convergere - un regno dove ci fosse vita e morte, guerra e pace, buio e luce. E qui nacque (o fu scoperta) la Profezia Draconica. Mentre i piani si muovevano nelle loro orbite, al centro di quel nuovo universo, Khyber e Siberys si contesero il dominio della Profezia. E fu in questo luogo che Khyber si rivoltò, straziando Siberys. Eberron si oppose a Khyber. Non poteva sconfiggere sua sorella, pertanto la avvolse nelle sue spire, avviluppandola completamente. Eberron si trasformò in una prigione vivente, diventando il mondo stesso, intrappolando per sempre Khyber all'interno. Siberys, morente, si contorse attorno a Eberron, e così permangono ancora oggi: Il Drago Superno, il Drago Sotterraneo, e il Drago di Mezzo. La vita era l'unica prigione che poteva contenere Khyber, e così Eberron diede vita al mondo naturale. Il sangue di Siberys piovve dal cielo. Alcune gocce accelerarono mentre cadevano e divennero Couatl celestiali. Altre toccarono Eberron, e da questa unione nacquero i draghi. Dove il sangue colpì il ghiaccio, emerse un drago bianco; dove toccò una palude, nacque un drago nero. Ecco perché i draghi sono le creature più potenti del mondo naturale, impregnate della magia di Siberys e tuttavia nate da Eberron e quindi mortali. Khyber non poté fuggire dalla sua prigione, ma la sua furia generò orrori infiniti e letali. Una schiera di demoni immortali si levò dalle sue profondità e rivendicò Eberron, sconvolgendo il mondo naturale e tormentando le sue creature. Che si tratti di verità letterale o di metafora, la battaglia di questi potenti Progenitori ha avuto luogo in un lontano passato. Il suo impatto sul presente è soprattutto questo: che c'è un presente. E la Profezia? La Profezia è essenza dei Progenitori e per questo persiste tutt’oggi, ma è impossibile per i comuni mortali comprenderla. Solo pochissimi e potenti esseri riescono a leggerne i segni. Draghi e Rakshasa, ne sono i migliori rappresentanti. La Profezia Draconica è quindi il mito più antico di tutti, antico come il mondo. Anzi, è il motivo stesso della sua creazione e, secondo i più radicali tra gli Occhi di Chronepsis, ne determinerà anche la fine. Quindi se sei un DM e vuoi realizzare una campagna su Eberron, la Profezia Draconica è uno degli argomenti più belli da affrontare. Nei prossimi capitoli cercherò di spiegarvi come sfruttarla al meglio. La Profezia Draconica: un espediente narrativo Dopo avervi raccontato del mito della Profezia, vorrei ora parlarvi della Profezia Draconica come utile strumento per un DM. In diverse occasioni mi è stato chiesto perché non gioco mai a D&D come giocatore. La risposta è semplice: amo inventare storie e farle vivere ai miei amici. Per questo motivo, la Profezia Draconica, mi ha aiutato in molte (o forse tutte…?) le campagne che ho condotto. Perché? Perché è un eccellente espediente narrativo. La Profezia Draconica è quell’elemento della storia (che può assumere la forma di un oggetto, di un personaggio, o di un evento) introdotto dal DM, in modo deliberato, anche se apparentemente casuale, con lo scopo unico o principale di consentire un determinato sviluppo della trama. Trama che, ricordo a tutti, è in mano ai giocatori. Ed è per questo che la Profezia illumina il futuro della campagna, ma NON DEVE rappresentare un unico percorso. È difficile, ma è fondamentale non farsi condizionare dal significato convenzionale della parola Profezia. È normale infatti, pensare alla Profezia Draconica come una predizione biblica o mitica, ma è straordinariamente più efficace interpretarla (e quindi farla vivere) come una sorta di statistica euristica1. Potrebbero esistere alcuni frammenti che assumono la forma familiare di versetti sibillini in rima che preannunciano il destino, ma nella visione globale – che è quella che il DM deve sempre avere - è idealmente simile ad un modello matematico predittivo. Quando si decide di usare la Profezia, si deve quindi immaginare un reticolo di possibilità, che possono far sviluppare la trama in modi diversi e che addirittura potrebbero far incrociare diversi filoni della trama. So che sembra complicato, ma vi assicuro che guardando gli esempi di seguito descritti, tutto vi apparirà più semplice. 1: Aspetto del metodo scientifico che comprende un insieme di strategie, tecniche e procedimenti inventivi per ricercare un argomento, un concetto o una teoria adeguati a risolvere un problema dato. Come inserire la Profezia Draconica nella propria campagna Abbiamo detto che la Profezia è un espediente narrativo, praticamente un trucco da DM. Quindi, come ogni bravo illusionista che si rispetti, la Profezia va inserita nella trama, quando meno la si aspetta. Ognuno di voi dovrà capire da solo quando è giunto questo momento, perché ogni trama è differente e perché ogni gruppo di gioco è differente. Ma posso darvi qualche suggerimento che certamente vi sarà utile: Non utilizzate la Profezia nelle prime sessioni. Sarebbe come muovere la regina nelle prime mosse di una partita a scacchi, per poi fare scacco al re. Troppo presto e con risultati scadenti. Non fate proclami. Il classico PNG sciamano che posa la testa sul personaggio e in trance gli canta un versetto. Se il gruppo è sotto i 17 anni ed è alle prime armi con il fantasy, potrebbe anche starci, ma tendenzialmente ve lo sconsiglio. Divide et impera. Scrivete un’ipotesi di eventi futuri e poi divideteli in pezzi autoconsistenti. Dopodiché, prendete la vostra trama di campagna e sparpagliate questi frammenti in alcuni di questi capitoli. La vostra Profezia Draconica sarà quindi un intrigante mistero, perfettamente aderente alla trama della campagna. I numeri magici: 12 e 13. In Eberron esiste una ricorrenza numerica molto forte. I numeri 12 e 13. 12 lune attraversano il cielo, ma un tempo erano 13. 12 sono gli attuali clan nanici delle Rocche di Mror, ma uno fu seppellito nelle viscere della montagna. 13 erano i marchi del drago, ma il marchio della morte fu eradicato. Quando costruite la vostra Profezia Draconica, se fate riferimento a uno dei due numeri, troverete moltissimi elementi dell’ambientazione che potrete mutuare. Ho notato che esiste una sorta di regola: il numero 13 rappresenta la forma più elevata del concetto, ma è instabile ed è inesorabilmente destinato a scendere a 12. Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale. Non fate capire ad un personaggio che quel certo frammento si riferisce a lui. Cercate riferimenti vaghi e fateli scervellare per contendersi i vari ruoli. Poi però, quando siete a buon punto della trama, meglio ad una pietra miliare, date loro la soddisfazione di essere parte di un disegno cosmico. Usatela con moderazione. Per esperienza personale, vi può capitare di rimanere assuefatti dalla Profezia Draconica. Ma vi assicuro che è un errore. I giocatori, come i lettori di libri, restano affascinati da un elemento criptico e occulto. Ma se questo fenomeno si reitera nel corso della campagna troppo spesso, si annoieranno vanificando i vostri sforzi. La Profezia è davvero divertente, ma non abusatene. È un affare planare. Ricordate che la Profezia in Eberron è di proporzioni cosmiche. Per questo motivo è plausibile che i tredici piani di Eberron siano in qualche modo un tramite della Profezia. Le lune (considerate giganteschi portali planari) giocheranno un ruolo importante. Così come gli esseri che abitano quei mondi alieni: Quori, Daelkyr, Angeli, Inevitabili, Ghityanki e Githzerai sono spesso pezzi nella scacchiera del destino. Ma se non si avvera, che Profezia è? Non è detto che ciò che avete previsto si avveri. Guidare una campagna di D&D ci insegna che il DM indica un reticolo di strade percorribili, ma sono i giocatori a decidere cosa faranno i loro personaggi e questo, molto spesso, porta a risultati inaspettati. Potrà capitare che usando la Profezia Draconica, questa non si avveri. Il Traditore ruberà la vita della Custode della Fiamma. Il sigillo della Custode dei Segreti è infranto e la distruzione brucia i Regni. Peccato che il gruppo abbia scoperto che il cardinale Krozen era in realtà un rakshasa e lo ha distrutto, impedendo che Jaela Daran (Custode della Fiamma) morisse. E quindi la Profezia ha fallito? Sono un DM scarso che non ha previsto questo esito? Ho fallito creando un clamoroso buco nella trama? No. Avete interpretato il vostro ruolo perfettamente e i vostri amici hanno compiuto un gesto eroico. Che succederà ora? Semplicemente la Profezia scorrerà verso un’altra direzione. Magari il Traditore a cui fa riferimento il versetto è qualcun altro. Oppure la Custode della Fiamma non era Jaela, ma Tzandra Corus, Custode della Fiamma tra il 860–863, morta misteriosamente dopo solo 3 anni di investitura e quello che dovrete preparare per i vostri amici è un bel viaggio nel tempo. Questi consigli vi consentiranno di usare la Profezia per guidare la vostra trama. Vediamo un rapido esempio. Il gruppo ha raggiunto il livello 11. Sia voi che i vostri amici giocatori, sapete che i personaggi sono le uniche persone che possono sconfiggere il rajah rakshasa Cuore Selvaggio, ormai prossimo a liberarsi dalla sua prigione. Gli eventi occorsi finora, vi hanno portato lì. Bestie feroci incontrollabili che attaccano chiunque si avvicini alla foresta, licantropia che si diffonde nuovamente in modo virulento tra Aundair e Thrane, druidi Custodi dei Portali massacrati mentre compivano un rito simile a quello di creazione di un Sigillo Dimensionale. Questa è la catena di eventi che ha portato gli eroi a capire la situazione in cui si trovano. Ma come potranno contenere il potere di Cuore Selvaggio? Quanto tempo hanno a disposizione? Ed è qui che la Profezia Draconica diventa la chiave per supportare la storia! Ologeon, antico orco druido che combatté i daelkyr a fianco dei goblinoidi dhakaan, prima di abbandonare il piano materiale e diventare uno dei Guardiani Crepuscolari di Lamannia, lasciò un messaggio in forma di spirito al Boschetto degli Alberi Guardiani. Tramite un rituale (che i PG troveranno in qualche modo) potranno riascoltare il messaggio lasciato dall’orco Custode dei Portali. Questo esempio che vi ho appena descritto, non dice esattamente come o quando lo sconfiggeranno. La Profezia Draconica mette in moto gli ingranaggi dell'avventura, ma lascia spazio all'interpretazione e, ovviamente, al fallimento. Se al primo tentativo il gruppo fallisce, dovrà semplicemente provare a trovare un nuovo approccio. Forse non possono batterlo da soli - ma possono svolgere un ruolo chiave nell'unire la Chiesa della Fiamma d'Argento, i Custodi dei Portali e i paladini di Dol Arrah contro questo nemico comune. Voi DM dovete decidere quanto sia dettagliata la sezione specifica della Profezia - che a sua volta determinerà quanto potrà essere creativa l’interpretazione dei giocatori, mentre tentano di avverarla (o contrastarla). Frammenti della Profezia I personaggi possono incontrare la Profezia Draconica in vari modi, nel corso della campagna. Testo tradotto. Il gruppo riceve una sezione intatta (anche se indubbiamente criptica) della Profezia. Un membro della Camera può riferire alla parte un passaggio specifico per giustificare le sue azioni. Un personaggio potrebbe intercettare una pergamena trasportata da un corriere Seren, che potrebbe essere stato ucciso da spie Aereni, agenti dei Signori della Polvere, o anche membri della Camera avversari. In questa situazione, l'interpretazione della Profezia potrebbe essere fondamentale per la sopravvivenza. Punti di riferimento. Prima che i primi marchi del drago apparissero sugli esseri viventi, essi apparivano sulla terra stessa. Il Marchio dell’Interdizione potrebbe emergere come un bassorilievo sulla parete di una caverna, un tratto di corallo a forma di Marchio della Sentinella potrebbe formarsi sul fondo dell'oceano, o il percorso di un fiume tortuoso potrebbe formare il Marchio della Guarigione. Questi segni appaiono solo in certi momenti e diventano visibili solo alla luce di una certa congiunzione di lune; un altro marchio potrebbe anche apparire in una colata lavica che dura solo poche ore. Questi punti di riferimento sono modelli complessi che assomigliano ai marchi del drago che si trovano sulle creature viventi. L'interpretazione del significato generale di un tale marchio richiede la conoscenza del Draconico e il successo in una prova di Arcano (CD 30). Tuttavia, il significato più profondo può essere compreso solo quando viene messo in relazione con la posizione geografica del marchio, il suo rapporto con le lune e l'Anello di Siberys e la tradizione raccolta dai veggenti dei draghi dell’Argonnessen nel corso di eoni. Quando valutate di usare un punto di riferimento, ricorda che l'obiettivo è raramente quello di tradurlo. La sfida sarà invece quella di trovare il marchio, duplicarlo o spostarlo, e possibilmente distruggerlo prima che cada in mani nemiche. Profezia vivente. Qualsiasi PG può avere un ruolo nella Profezia, ma i personaggi con il marchio del drago sono strettamente legati ad essa. Semplicemente spostandosi in giro per il mondo, un personaggio con il marchio del drago funge da pergamena vivente. Ogni volta che incontra un altro personaggio con il marchio del drago, questa interazione può avere un significato oracolare. Di conseguenza, la Camera potrebbe ordire piani elaborati solo per far sì che due personaggi con il marchio del drago, si trovino in un particolare luogo in un particolare momento. Questo è particolarmente rilevante se il gruppo ha un nemico ricorrente o un rivale con il marchio del drago - forse un destino sconosciuto unisce eroe e antagonista indissolubilmente. Falsa Profezia. I Signori della Polvere odiano visceralmente i draghi dell'Argonnessen, e hanno avuto decine di migliaia di anni per complottare contro di loro. Un astuto demone può creare un falso passaggio della Profezia. Mentre un drago antico potrebbe riconoscere l'inganno, un membro più giovane della Camera, magari accecato dall’ambizione, potrebbe essere condotto fuori strada, e un gruppo di avventurieri potrebbe essere coinvolto in questo orribile destino. Ora vediamo assieme alcuni esempi di utilizzo della Profezia Draconica, in una campagna. Molti di questi spunti, sono tratti dalle mie campagne, altri invece provengono da fonti più autorevoli, come Keith Baker, la WotC o libri ambientati su Eberron. Un esempio da Keith Baker Qui di seguito vi riporto un vecchio articolo di Keith Baker del 27/12/2004 – autore di Eberron – che vi descrive come il drago Tiel legga i segni della Profezia Draconica, dal suo osservatorio. La pozza d'acqua era uno specchio del cielo, e il luccicante Anello di Siberys si estendeva sulla sua superficie. Tielanthraxa sussurrava e l'immagine aumentava, avvicinandosi sempre più fino a scorgere le singole pietre che costituivano una particolare sezione dell'anello. I frammenti si stagliavano contro la sfera lunare di Rhaan e l'immagine era inconfondibile: l'artiglio di Khyber, circondato dalla luce della luna cremisi. Il drago sibilò frustrata. Per giorni aveva visto apparire i segni nel cielo, incrociando i presagi con il Codice di Alaraxus e il movimento del fumo e dell'acqua. Questo era il pezzo finale del puzzle. Il Signore del Fuoco sarebbe risorto nella Città delle Illusioni, e solo tre potevano ricondurlo nella sua prigione: il figlio delle tempeste, il tessitore d'acciaio e la mano del Custode. Questa notte si sarebbe diretta a Khorvaire; domani avrebbe iniziato la ricerca dei suoi soldati del destino. Alcuni esempi tratti dalle mie campagne. Nella mia attuale campagna, ho utilizzato Cryseis, un’inquietante driade Guardiana Crepuscolare di Lamannia, che dopo aver aiutato i personaggi si è prestata come portatrice di criptici versetti nelle menti di alcuni di loro. Qui di seguito vi riporto alcune tra quelle che avevo preparato, e che solo tre sono state rivelate. Inconsapevole brami il potere più di ogni cosa. Ed il potere cerca te. Dovrai fare una scelta. Trova le Tre Lune dell’Equilibrio, rivela il Pozzo del Lamento Funebre. Le armate Dar saranno di nuovo riunite contro il Corruttore delle Sei Piaghe nel Crepuscolo della Follia. Il viandante gemello resta celato dietro le sue maschere. Il consigliere del Topo Orrido divora le anime dei nobili dar. Segui il Lupo Silente e quando indosserai le Vestigia della Notte, tu sarai la morte. Ascolta la guida defunta, e porta loro la salvezza. Il patto della polvere ti possiederà. E tu polvere, ti librerai nella clessidra liberando il Guardiano del Pozzo. Il Concilio delle Facce ti troverà. Se l’Impostore cadrà, tu sorgerai. La figlia del drago verde maledetta da Aerenal è sulle tue tracce. Cura Strappo dell’Anima e la Protettrice del Sangue ti porterà al Baluardo del Cielo Azzurro. Diffida della Scriba Sanguinaria e spezza la Lama di Velluto. Nella Tana, il Custode del Portale attende che il sigillo si spezzi. Ma tu agisci per La Voce del Caos. Eldrantulku, Lo Spergiuro, attende nella Città dei Coltelli e deve essere fermato. Il tuo cuore è forte, figlio mannaro. Ma la bestia ridestata ti ucciderà, per una nuova vita. La guglia fatata attende la tua venuta, i morti di Thelanis attendono per rivelarti ciò che è perduto. Il Maestro della Pietra trama sotto Cazhaak Draal, mentre i suoi figli dominano sopra Khyber. Troverai il ricettacolo del Sogno Dorato. La tua vita precedente ti reclama. Domina il Guardiano di Ditaossute, traditore del Tetro Congresso. L’Ombra della Fiamma ha corrotto il Servo Buono. Purificalo e ti porterà al Libro della Custode dei Segreti. Dovrai schierarti. Con la natura o contro di essa. A Bosco del Tramonto la gloria e l’infamia ti hanno teso una trappola. Parte del Dio Che Diviene è la tua ultima meta. Uccidi l’Ultimo Incubo affinché inizi il Ciclo della Grande Luce. Trascendi e siedi sul trono. Durante un combattimento nell'arena dei Dodici Teschi di Rhukaan Draal, un personaggio ha dovuto scontrarsi con una ragazzina che, purtroppo per lui, lo uccise. Mentre stava morendo soffocato nel suo sangue, la ragazzina gli trasmise il seguente frammento della Profezia (di Ashtakala): Varcate il cancello della Notte Eterna, Estinguete le fiamme della prigione. La morte non vi potrà reclamare, Se libera sarà la sacra scriba. Il varco vi attende tra le rovine di Chainspire, lungo la strada della conoscenza. Sir Redar, descritto più avanti, è invece un esempio di latore della Profezia corrotta (o Falsa Profezia, o Profezia di Ashtakala) dei Signori della Polvere. Qui di seguito la tavoletta che egli porta con sé da quando è tornato dalla Tana del Custode. I draghi volano innanzi alle legioni del Guardiano, Che calpestano la terra dei suoi antichi nemici. La carneficina sorge sulla scia del suo passaggio, Purificando tutte le vite di coloro che si oppongono a lui. Avvoltoi volteggiano dove volarono i draghi, Raccogliendo le ossa di innumerevoli morti. James Wyatt [La Profezia Draconica: Libro 1] Quando il Giorno Eterno si avvicina, quando la sua luna splende piena nella notte, e il giorno è al suo massimo splendore, inizia il Tempo del Drago Superno. Rovesci di luce cadono sulla Città dei Morti, e il Drago Tempesta emerge dopo due volte tredici anni. Tumulto e tribolazione si agitano sulla sua scia: Il Blasfemo si alza, il Pretendente cade, e gli eserciti marciano ancora una volta sulla terra. Nel Tempo del Drago Superno, quando Siberys trasforma la notte in giorno, e rovesci di luce cadono dal cielo, l'Occhio di Siberys precipita alle porte della Città dei Morti. Un frammento di luce celeste, l'Occhio vede, e in esso si vede tutto. L'Occhio di Siberys solleva le Grotte del Cielo di Thieren Kor dalla terra della desolazione sotto il buio della grande luna, e il Drago della Tempesta cammina nei sentieri del primo dei sedici. Il frammento del cielo cade sulla terra una seconda volta, e la sua luce illumina l'oscurità di Khyber. Il braciere dei tredici draghi bolle fino a quando una delle cinque bestie che combattono per un singolo osso diventa una cosa di desolazione. La desolazione si diffonde su quella terra come un incendio, come la peste, ed Eberron ne porta la cicatrice per tredici cicli del Campo di Battaglia. La vita cessa entro i suoi limiti, e la cenere copre la terra. Quando sorgerà il Giorno Eterno, Il Tempo del Drago Superno sarà prossimo. Rovesci di luce cadranno sulla Città dei Morti e dopo due volte tredici anni, emergerà il Drago della Tempesta. Dalla terra della desolazione sotto l'oscurità della grande luna, l'Occhio di Siberys solleverà le Grotte del Cielo di Thieren Kor. Il Drago della Tempesta solcherà il cammino del Primo dei Sedici. E tutto Eberron tremerà all’alba del suo giorno. Il più grande della covata dei Daelkyr, i banchetti del Mietitore di Anime sulla mente e sulla carne di mille vite prima che la sua prigione crolli. Il Serpente di Bronzo lo invoca, ma il Drago Tempesta è la sua rovina. Uno scontro di draghi segnala il tramonto dei cancelli del Mietitore di Anime. Le orde del Mietitore di Anime si riversano dalla terra, e un raggio del sole di Khyber erutta formando un ponte verso il cielo. Il Drago della Tempesta scende nell'oscurità infinita sotto il ponte di luce, dove il Mietitore di Anime attende. Là, tra le ossa di Khyber il Drago della Tempesta guida la lancia creata dall’Occhio di Siberys nel cuore del Mietitore di Anime. E il Drago della Tempesta cammina attraverso i cancelli di Khyber e attraversa il ponte verso il cielo. James Wyatt [La Profezia Draconica: Libro 2] Tre gocce di sangue segnano il passare del tempo. I tre draghi sono uniti nel sangue, e il sangue contiene il potere della creazione. Una goccia viene versata dove il Drago Superno trafigge il Drago Sotterraneo, l'Occhio pugnala il Cuore. Il sangue si unisce a loro, e così inizia il Tempo Di Mezzo. Una goccia unisce Eberron con il Drago Sotterraneo. Il sangue viene prelevato da un serpente che lega la progenie di Khyber e l'immondo a cui è legato. Legati rimangono, ma il loro potere scorre nel sangue. Una goccia unisce Eberron al Drago Superno. Il tocco della mano di Siberys passa dalla carne alla pietra, contenuto nella goccia di sangue di Eberron. Il Tempo tra i due inizia con il sangue e finisce nel sangue. Il Sangue è il suo messaggero, e il sangue scorre nel suo fluire. Il tuono è il suo messaggero e il fulmine la sua lancia. Il vento è il suo destriero e la pioggia il suo mantello. Le parole della creazione sono nelle sue orecchie e sulla sua lingua. I segreti del primo dei sedici sono suoi. All'alba del Drago Superno egli sorge e rivendica ciò che gli appartiene. Il sangue del cielo notturno è suo, che unisce il giorno alla notte, ciò che è sopra a ciò che è sotto. Al crepuscolo egli diventa pellegrino, alla ricerca di ciò che ha perso, di ciò che è al di fuori della sua presa. La sua tempesta vola selvaggia, senza limiti e pura nella devastazione, precedendo l'esercito del traditore che irrompe sulla città presso il lago dei re. Nella notte più buia del Drago Sotterraneo, tempesta e drago si riuniscono, e si infrangono insieme sulle legioni del Blasfemo. Il vortice turbina intorno a lui. Egli è la tempesta e l'occhio del ciclone. La sua è la nuova alba. In lui la tempesta non può morire. Sono sue le parole che il Blasfemo non pronuncia, la sua canzone che il blasfemo canta. James Wyatt [La Profezia Draconica: Libro 3] Ma la fine del blasfemo è nel vuoto, nel vortice che lo trascina nell'oscurità. Sulle sue labbra ci sono parole di blasfemia, le parole della creazione mai pronunciate. Nelle sue orecchie ci sono le urla dei suoi nemici, portando gioia al suo cuore. Quando egli parla, tutte le porte si aprono e tutte le catene si spezzano, ogni legge è abrogata e il caos è scatenato. Nel Tempo del Drago Sotterraneo, la luna della Notte senza fine trasforma il giorno in notte, e così inizia la notte più buia. Nella città sul lago dei re, la città flagellata dalla sua tempesta, il Drago della Tempesta diventa il Divoratore, e spalanca le fauci per consumare il mondo. Sotto la luce del sole oscurato, il Drago della Tempesta depone il suo mantello; Egli spezza il suo canto prima che possa essere dissolto, e così la sua tempesta si estingue. I Tessitori della Profezia Draconica: PNG e Organizzazioni Molti studiosi hanno sentito parlare della Profezia Draconica, ma molti credono che sia interessante solo per i draghi - che solo i veggenti dell’Argonnessen possono decifrarne i criptici contenuti. In realtà, molti stanno osservando la Profezia, e ognuno di questi potrebbe essere la forza trainante di un'avventura. La Camera. Questi draghi sono i più attivi agenti della Profezia. I membri della Camera sono determinati a portare a compimento gli eventi della Profezia, anche se ci vorranno secoli per realizzarli. Tuttavia, diverse fazioni all'interno della Camera possono sostenere diverse interpretazioni di una data sezione - e un gruppo di avventurieri potrebbe trovarsi intrappolato in questo conflitto. Allo stesso modo, la Camera ha poca considerazione per la vita umana: I membri delle razze comuni sono semplicemente strumenti che i draghi sono tenuti ad usare. Di conseguenza, un mecenate della Camera può assistere il gruppo un giorno e inviarli in una trappola mortale il giorno dopo. La Camera è un’organizzazione recente (secondo i canoni dei draghi). Pochi dei suoi membri hanno più di 600 anni e la maggior parte di loro sono notevolmente più giovani. I draghi di bronzo, argento e oro sono gli agenti più comuni, poiché possono assumere forma umanoide più facilmente, consentendo a questi draghi di muoversi tra le persone senza essere visti, ma altri draghi possono usare il potere di mutaforma per ottenere lo stesso effetto. La Camera opera anche attraverso agenti Seren o impiega membri di altre razze - quindi non tutti gli agenti della Camera si riveleranno draghi. Vissylthar, L’Ombra-Veggente. Questo drago ha assunto nel tempo diverse identità di copertura. Elinore, un cartografo di Portoregale; Zela, una scriba che lavora per i casati nobiliari di Portoregale; Vyssil, Sovrintendente della Quadra dei Mercanti a Porto Soglia e Gale, un falegname dilettante e pescatore che vive a Porto Soglia. Si è ridestata da poco da una pietrificazione volontaria, proprio per seguire la sua interpretazione della Profezia Draconica. Anche se fisicamente risulta essere un drago giovane, in realtà ha la potenza e la capacità magica che pochi tra i draghi più antichi possono vantare. Da quando si è ridestata, ella continua a studiare la Profezia e attende di scorgere i segni che la porteranno a vederla compiersi. Vi condivido ora una descrizione di Vyssilthar, come PNG pronto per essere aggiunto all'interno di una delle vostre avventure. L'Ombra-Veggente ha assunto da diversi anni i panni di una mezzelfa di nome Vyssil. Vive a Porto Soglia, sull’isola di Questor, nei principati di Lhazaar. È stata nominata recentemente dal Principe Kolberkon Sovrintendente della Quadra dei Mercanti, un incarico di rappresentanza politica di rilevo per gli Squali Crudeli. Vyssil risiede da ormai trent’anni al 228 di Strada Ventosa di Città Alta, anche se chi la conobbe all'epoca, afferma che gli anni per lei non sembrano essere trascorsi. Le origini della donna sono avvolte nel mistero, ivi compresa la regione del Khorvaire da cui proviene. È sostenuta politicamente da una dozzina di fedeli seguaci che occupano diverse posizioni nell'infrastruttura della città, ed a cui lei si rivolge in caso di bisogno. Vyssil è una regolare, anche se solitaria, frequentatrice del Mercato di Sentina, zona di scambi commerciali vicino al porto. Dimostra interesse per ogni richiesta che i mercanti sono soliti sottoporle, specie se è a difesa di un torto subito o di un’ingiustizia, e senza preoccuparsi degli effetti che le sue azioni possono comportare. La sua assistente, Roe Farwynd, condivide la spregiudicatezza delle sue prese di posizione, anche se spesso comportano minacce più o meno esplicite da coloro che sono colpiti dalla sua politica. Ultimamente però Vyssil ha compreso che nel mondo della malavita di Porto Soglia c’è chi non tollera più i suoi atteggiamenti e si sa che è molto difficile sopravvivere a lungo se si resta indifferenti a queste cose. Vyssil ha grande esperienza e diversi talenti naturali, ma non è perfetta. La sua vicinanza al Casato Thuranni la pone in una posizione più rischiosa ogni giorno che passa. Inoltre, i suoi frequenti incontri con il Bibliotecario Lemmet Firecloud non le stanno portando alcun vantaggio: le informazioni che Lemmet le dà suonano sempre preziose, ma poi risultano essere molto meno rilevanti di quel che sembravano, mentre lo scaltro uomo chiede in cambio informazioni apparentemente innocue, ma che poi si rivelano essere di grande importanza. Vyssil non ne è ancora a conoscenza, ma è oggetto di un'indagine di Casa Thuranni che intende scoprire i suoi segreti. Vyssil oltre ad essere uno dei personaggi non giocanti più interessanti da inserire nelle avventure dove la Profezia Draconica è presente, rappresenta un ottimo personaggio ricorrente, perfetto patrono o antagonista del gruppo di PG. Ricordate che il vero nome di Vyssil è Vyssilthar ed è un drago nero. Secoli fa, faceva parte della Camera ed è nota tra i suoi pari come l’Ombra-Veggente. Per ulteriori dettagli, vi invitiamo a consultare Dragons of Eberron pag. 99-102. I Draghi Anziani dell’Argonnessen. Di regola, gli anziani dell’Argonnessen credono che solo i draghi possano capire l'esito della Profezia. Sono soliti lasciare che i figli della Camera spingano il futuro in una direzione o nell'altra, ma se sentono che una qualsiasi forza mette veramente in pericolo l'esito della Profezia, agiranno con decisione e con una forza terribile. Tra questi, gli Occhi di Chronepsis sono il gruppo più radicale. Mentre gli anziani possono agire direttamente, si avvalgono anche degli agenti e degli osservatori di Seren. Diamo ora un’occhiata ad uno di questi draghi, anzi, al più potente tra tutti. Zenobaal, la Profezia Incarnata. Pochi draghi viventi oggi comprendono la Profezia come Zenobaal. Dedito allo studio fin da giovane, Zenobaal dimostrò la capacità di padroneggiare una potente magia che gli consentì di creare un meraviglioso osservatorio planare tra le nuvole, così vicino al cielo da poter quasi raggiungere e toccare le sfere ardenti della Profezia. Da adulto, Zenobaal fece grandi opere. Condivise con altri draghi le sue impressionanti intuizioni sulla Profezia e cercò di usare la sua comprensione per migliorare il mondo per tutte le razze che vi dimoravano. Non si sa se l'inevitabilità della Profezia abbia lentamente fatto decadere i suoi ideali, o se una spaventosa scoperta abbia improvvisamente spezzato il suo spirito, ma come drago, Zenobaal si ritirò dal mondo. Il grande drago d'argento si rinchiuse nella sua remota cittadella tra le nubi, respingendo tutti i visitatori. Si dice che abbia persino rifiutato l'offerta di unirsi agli Occhi di Chronepsis, il primo a farlo in diecimila anni. Per millenni nessuna anima posò gli occhi su di lui. Rimase chiuso nel suo osservatorio giorno e notte. Quando Zenobaal finalmente emerse, sigillò l’osservatorio con protezioni talmente potenti che alcuni dei draghi anziani arrivarono ad affermare che nemmeno lui sarebbe stato in grado di superarle. Molti si convinsero che Zenobaal abbia voltato le spalle alla Profezia, ma la sconcertante verità delle sue convinzioni divenne evidente quando il drago d'argento iniziò ad incidere elaborati marchi del drago sulla sua stessa pelle. I suoi marchi sono indecifrabili anche per i più saggi tra i draghi anziani, e molti sostengono che i marchi siano alla stregua di un'automutilazione senza senso. Tuttavia, per i pochi che osarono affrontarlo, fu chiaro che questi marchi gli conferiscano un potere smisurato. Anche la mente di Zenobaal porta le cicatrici della Profezia. Ora, nella sua cittadella tra le nuvole, osserva ossessivamente gli altri draghi, alla ricerca dei segni di coloro che cercano di sciogliere le intricate trame della Profezia. Quando qualcuno si avvicina troppo ad una qualsiasi scoperta che egli ritiene inviolabile, Zenobaal si occupa della loro eliminazione. Nel suo cuore, la Profezia può essere dominata solo da lui solo. Zenobaal è da tempo convinto di essere l'incarnazione vivente della Profezia su Eberron. Sostiene di discendere dai Progenitori, e crede che un giorno il mondo finirà e lo vedrà rinascere dalla sua stessa carne. Molti draghi dalle capacità limitate si fanno beffe delle sue previsioni del giorno del giudizio, definendolo il "drago pazzo e sfregiato, il cui cervello volò oltre le nuvole, da cui non fece più ritorno". Altri draghi, specie i più anziani che ricordano lo Zenobaal di qualche millennio fa, riconoscono in lui un impareggiabile studioso della Profezia le cui intuizioni erano tanto terrificanti quanto meravigliose. Zenobaal da millenni ha cura di far crescere una pericolosa schiera di brutali sicari che non si discostano mai dai suoi ordini e dalla loro immediata esecuzione, tra cui Jalm D'akrar che descriveremo più avanti. Il drago d'argento apprezza l'astuzia, soprattutto tra i suoi tirapiedi. "Quando si uccide un drago, è meglio farlo in silenzio e senza lasciare tracce. Gli Occhi di Chronepsis potrebbero non vedere tanto quanto me, ma sono tutt'altro che ciechi". Un omicidio eseguito senza dovizia, non è solo in contrasto con il suo "ruolo nella Profezia". ma potrebbe anche attirare l'attenzione degli Occhi, unica organizzazione che egli sembra temere davvero. Il picco sotto la cittadella delle nuvole di Zenobaal ospita un grande clan di ginosfingi. La mente fine e l'arguzia della matriarca Maris-kossja, ha da sempre attirato i desideri di Zenobaal, tanto da diventare sua concubina. I frutti di questa unione sono una vasta prole di ginosfingi-mezzo drago, che Zenobaal chiama Figlie della Profezia. Ognuna di loro, allevata fin dalla nascita alla dottrina del loro "Padre Divino", sacrificherebbe la propria vita senza la minima esitazione. Infine, 101 incubi che egli chiama "Incursori del Cielo", sfrecciano nel firmamento sopra la sua cittadella, disegnando strani marchi del drago con la scia fiammante dei loro corpi. Questo è uno dei più grandi piaceri che il drago d'argento si concede, soprattutto per festeggiare quando una delle missioni dei suoi assassini è andata a buon fine. Zenobaal rappresenta una delle sfide più complesse che un DM potrebbe mai utilizzare in una campagna, ma se la Profezia Draconica dovesse essere il tema centrale della campagna, questo drago potrebbe essere il più grande epilogo immaginabile. Jalm D’akrar. Il servo più fidato di Zenobaal è Jalm D'akrar, un potente ninja efreeti addestrato nelle arti oscure per innumerevoli secoli. Sotto l'attenta (e spesso dolorosa) tutela di Zenobaal, Jalm è diventato molto più di un semplice assassino. È un sussurro di morte al vento, un uccisore di draghi. La maggior parte dei draghi che Jalm uccide non riconosce mai l'efreeti. Jalm è un efreeti agile e muscoloso, la cui pelle è di colore cremisi più scuro rispetto ad altri della sua razza. Il suo volto non tradisce il dolore, il piacere, o qualsiasi altra emozione. Il devoto efreeti adora Zenobaal come un dio sulla terra, e lo serve come se fosse costretto da una mano divina. Non mette mai in discussione gli ordini del suo padrone e non esita mai a compiere anche i più vili compiti. La Corte Imperitura. Gli elfi Senza Morte della Corte Imperitura sono tra gli unici esseri abbastanza vecchi e saggi da riuscire a decifrare la Profezia Draconica. Ciò che non è chiaro è se gli elfi vogliano usare la Profezia per i loro scopi o distruggerla per compromettere il destino dei draghi. Si pensa che questa sia la causa dei perenni conflitti tra i draghi e Aerenal. I Signori della Polvere. Questi demoni immortali sono gli esseri più antichi del Khorvaire. Gli antichi draghi hanno sconfitto i rakshasa rajah, e i restanti Signori della Polvere bramano di interferire con i discendenti dei loro nemici. Hektula, la Scriba Sanguinaria. Questo potente rakshasa, nota anche come Scriba dell'Ombra, è il prakhutu (esarca) del Rakshasa Rajah (Signore Supremo) Sul Khatesh, la Custode dei Segreti. Hektula è uno dei membri più micidiali del Tetro Congresso dei Signori della Polvere. Questo demone dalla testa di tigre con le mani rivolte all’indietro appare sempre con il volto nascosto da una veste nera con cappuccio. Hektula agisce attraverso alleanze con gli altri membri rakshasa del Consiglio di Ashtakala con l’obiettivo di liberare i Signori Supremi imprigionati dalla Fiamma d’Argento. I Signori della Polvere riconoscono in lei una somma comprensione della Profezia e il possesso di reperti preziosi, che tiene ben custoditi nell’archivio di Ashtakala. Per questo motivo, per i rakshasa, Hektula è prima di tutto la Bibliotecaria di Ashtakala. Thelestes, la Lama di Velluto. è uno dei membri non rakshasa dei Signori della Polvere. Originaria del piano di Mabar, Thelestes è una succube giunta sul piano materiale circa 20.000 anni fa e serve il prakhutu (esarca) Kashtarhak, la Voce del Caos. L'omicidio è la gioia personale di Thelestes, e lei preferisce uccidere più frequentemente di quanto sia richiesto dalle missioni che Kashtarhak gli assegna. È solita prestare i suoi servigi anche ad altri consiglieri del Tetro Congresso. Preferisce apparire come una giovane donna elfica chiamata Theles d’Thuranni e può ingannare chiunque, tranne coloro dotati della più sofisticata magia divinatoria. Nella sua forma naturale Thelestes è una bellezza sbalorditiva con lussuosi capelli rossi fluenti. Quando lo desidera, le grandi ali di pipistrello possono aprirsi dalla sua schiena e i suoi occhi illuminarsi di rosso. Ha denti zannuti. Thelestes è stata spesso l’artefice di terribili eventi accaduti nella storia, compiuti tutti per far scorrere la Profezia di Ashtakala nella giusta direzione. La profezia di Ashtakala dice che Eldrantulku sarà libero dopo la distruzione di un potente impero. Kashtarhak, grazie a Thelestes, avrebbe orchestrato diverse insurrezioni nella storia di Eberron, inclusa la rivolta elfica contro gli antichi giganti di Xen'drik e la caduta dell'Impero di Dhakaan. Sir Redar ir’Kurtvach. Un tempo primogenito della nobile famiglia Kurtvach, Redar fu capitano dei Leoni Bianchi di Korth, sotto la guida del generale Thauram. Come da tradizione della sua famiglia, anch’egli era devoto al Sangue di Vol e, come regalo per la sua investitura a cavaliere karrarnathi, suo padre gli donò la spada Duroghard, Protettrice del Sangue, che da oltre quattro secoli, rappresenta il retaggio più prezioso della famiglia Kurtvach. Da sempre leale ed onorevole, durante l’Ultima Guerra gli fu affidata la guida della Quinta Compagnia Viverna di Atur, un gruppo scelto di cavalieri dell’Ordine dell’Artiglio di Smeraldo. Mentre si trovavano nelle regioni settentrionali del Thrane, Sir Redar ricevette un dispaccio reale che gli ordinava di inseguire un gruppo di spie che aveva rubato i piani di un’arma segreta. Quei documenti, se fossero finiti in mani nemiche, avrebbero potuto compromettere l’esito della guerra. Redar e i suoi soldati inseguirono le cinque spie oltre i confini delle nazioni arrivando nelle Lande Demoniache. Le Tribù della Carogna decimarono la Quinta Compagnia e costrinsero Redar e i sopravvissuti a riparare in una profonda grotta, nota agli storici con il sinistro nome di Tana del Custode. Entrarono in molti, ma solo Sir Redar e altri dodici ne uscirono diverse settimane dopo. Redar è irrimediabilmente cambiato: rinnega il Sangue di Vol e spesso si perde in farneticazioni senza senso. Giunto a casa, con la sua spada Durhogard, compì un rituale blasfemo e sacrificò tutta la sua famiglia ad una divinità che egli chiama Katashka. A seguito di questo evento si trasformò in un non-morto ottenendo grandi poteri. Redar è ora in grado di avere visioni della Profezia che il suo signore Katashka gli concede. Dopo aver radunato e convertito la Quinta Compagnia, Redar e i rinnegati dell’Artiglio di Smeraldo, si recarono a nord di Rhukaan Draal, nel Darguun, per occupare un antico tempio di Balinor che fu teatro, due anni prima, di una battaglia tra un gruppo di eroi ed un rakshasa. Ora si trova lì, intento a corrompere la potente energia vitale che vi scorre affinché possa essere fatto tornare sul piano materiale l’Emissario di Katashka, l’essere che la Profezia ha predetto dovrà fare ritorno su Eberron. Altri Personaggi di Rilievo. Brezzafiamma la Sfinge e Sora Teraza possono rivelare pezzi della Profezia Draconica ai membri del gruppo, mettendoli su un sentiero particolare. Potenti maghi come Mordain il Tessitore della Carne o Erandis d'Vol potrebbero scoprire specifici frammenti della Profezia relativi ai loro piani. In particolare, Vol potrebbe lavorare con membri traditori della Camera nella sua ricerca per ripristinare l’estinto Marchio della Morte. Conoscenze della Profezia Molti DM, in diversi contesti mi hanno chiesto come gestire la Profezia Draconica nelle loro campagne. Potremmo riassumere questo giusto interrogativo con queste due domande: Cosa si sa della Profezia? È una conoscenza comune? La Profezia Draconica è tutt’altro che una conoscenza comune. Nemmeno gli eredi portatori del marchio del drago ne sono a conoscenza e, quasi certamente, la maggior parte di coloro che ne sentisse parlare la tratterebbe come un’assurdità. D’altro canto, i membri di alto rango dei Dodici ne sono certamente a conoscenza e, azzarderei, che alcuni la abbraccino totalmente o che la usino per influenzare il loro processo decisionale. Proprio questo potrebbe essere una potenziale causa di discussioni (o addirittura di scismi) tra i Casati e influire sulle iniziative che alcune gilde potrebbero portare avanti. Chiunque sia uno studioso arcano e conosca il Draconico ne dovrebbe aver sentito parlare, anche se i dettagli risultano certamente confusi per le menti mortali. Per un mago con buone capacità, la Profezia Draconica dovrebbe sembrare una sorta di misticismo draconico che certamente non riesce a spiegare perché i marchi del drago concedano poteri magici. Qualcuno con elevata conoscenza arcana, invece, sarebbe consapevole del fatto che la Profezia induce i draghi ad interferire con gli affari dei mortali e quindi, indipendentemente che lo studioso ci creda o meno, è conscio che i draghi ci credano. Infine, un elfo di Aerenal con conoscenze di storia probabilmente lo saprebbe. Lo sterminio del Casato Vol è stato un grande evento storico avvenuto oltre tremila anni fa. Un aereni ne conoscerebbe le ragioni e, se interrogato sulla questione, potrebbe rispondere: I draghi lessero di una qualche Profezia sul Marchio della Morte e lo utilizzarono come espediente per invaderci. Fallendo. D’altro canto, noi dovremmo interpretarlo come un’ammonizione sui pericoli dell’ibridazione dei marchi e della negromanzia su larga scala. L'esistenza della Profezia Draconica è studiata negli istituti di magia superiore del Khorvaire, quindi potrebbe essere paragonata alla teoria delle stringhe nel nostro mondo. Di tutta la popolazione comune (e poco istruita) del continente, più del 99% ignora la sua esistenza. Forse il 50% degli studiosi ne ha sentito parlare, ma la maggior parte non ne sa quasi nulla. Alcune persone eccezionali (tra cui rarissimi e straordinari avventurieri) potrebbero avere un interesse sull’argomento, ma potrebbero essere entrati in contatto con poca e frammentata documentazione. L'Università di Morgrave e la Biblioteca di Korranberg ne sono un valido esempio. Fonti di ispirazione Ambientazione di Eberron (3.5) Sharn la Città delle Torri (3.5) Dragons of Eberron (3.5) Eberron Ambientazione (4E) Eberron Rising from the Last War (5E) Exploring Eberron (5E) Blog di Keith Baker Archivio articoli dragonshard WotC Dragons Magazine #358 Trilogia: Draconic Prophecy di James Wyatt Tutte le avventure del SET MOSAICO (mia creazione)
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  24. Scusate ma è un periodaccio, pensavo di riuscire a seguire.. meglio staccarmi, mi spiace! Alla prossima!
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