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Fosse una traduzione completamente nuova capirei il discorso (anche se avrei comunque da discutere su certe specifiche scelte). Ma qui stiamo parlando di discrepanze tra i nomi delle stesse creature tra Manuale dei Mostri (uno dei manuali base necessari per giocare) e manuali accessori. O ritraducevano tutti i termini anche nel Manuale dei Mostri o li mantenevano in linea con quelli già esistenti. Questa cosa fatta a metà è letteralmente l'approccio peggiore.7 punti
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Sono errori e refusi quando la wotc fa uscire un'errata a Tasha scrivendo che Onnivedente viene cambiato di nuovo in Beholder e Urgoblin viene cambiato di nuovo in Bugbear e poi sul manuale dopo questi errori ci sono ancora.4 punti
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Personalmente non mi cambia niente la localizzazione dei nomi (mi piacciono molto le versioni italianizzate delle città ad esempio), ma dal momento in cui fai poi uscire un'errata in cui lo segnali come tale, allora ti dai la zappa sui piedi. Se l'intento della Wizards è localizzare tutto, che mantenga la decisione e la linea. Quando la Wizards ha ripreso in mano le traduzioni e ha ripubblicato i tre manuali core (fra cui anche quelli dei mostri), se già da li avesse apportato queste modifiche probabilmente le lamentele sarebbero state ridotte. Comunque - riportando quanto sto leggendo in alcuni gruppi Facebook dedicati all'argomento e premesso che non ho acquistato il manuale e non posso quindi verificare con mano - c'è anche da dire anche che sono stati trovati proprio errori di traduzione, che da un produttore come la Wizards non ti aspetti.3 punti
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Mannò, è impossibile che si tratti di orrori e refusi, mamma WotC è infallibile e fa bene seeempre e comunque (ma anche no). O almeno così narravano i demiurghi di JC. Casomai siamo noi (anzi, voi👈👉👆👇 anche perché io ormai qui sulla pubblica piazza appaio col contagocce) a essere too much grognard. 😆3 punti
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No, sarebbero un pastrocchio uguale. Perché se per 40 anni hai lasciato il beholder in inglese, non ha alcun senso iniziare a chiamarlo Onnivedente... ma proprio nessuno.3 punti
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Comunque "E' ARRIVATO L'URGOBLIN!!!" detto con voce gutturale ha il suo fascino... Ma quindi il nuovo Mordenkain non soppianta il Manuale dei Mostri?2 punti
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In realtà sono perlopiù adattamenti di mostri, oppure adattamenti di razze giocabili di "altre edizioni", oppure modifiche di certe razze per adeguarle ai miei gusti. Sin dalla 3.5, ad esempio, ho un po' una visione tutta mia del tiefling e dell'aasimar (e del mezzo-immondo e mezzo-celestiale da cui discendono). Di recente ho rivisitato il licantropo, il vampiro, il lich e il mezzo-drago in modo abbastanza pesante. In passato ho trovato particolarmente piacevole lavorare al kenku, al grimlock, al centauro, all'armand e al doppelganger.2 punti
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Io credo che i manuali di Asmodee verranno soppiantati da quelli Wizards of the Coast con la 5.5, dove queste scelte editoriali avranno un senso corale e non sembrerà più solamente un pastrocchio.2 punti
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Versione 0.8
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Bozza del manuale di ambientazione per D&D 5E e D&D 3.5E di "L'Ultima Era", ambientazione homebrew in fase di sviluppo in questo blog. La versione corrente contiene quanto si trova pubblicato nel blog in data 13/10/2024, soltanto in formato PDF, con suddivisione in capitoli e paragrafi facilmente consultabili e indice analitico. Per segnalazioni di errori e pareri relativi al PDF, vi prego di scrivere qua sotto un commento! Per segnalazioni di errori, domande e pareri relativi al contenuto, vi prego di scrivere in uno dei post del blog appositi (al peggio va bene anche qua sotto)! Grazie! Importante! Lo sviluppo per D&D 3.5e è stato interrotto. In futuro sarà pubblicata una versione system-agnostic dell'ambientazione e un'appendice per giocare in D&D 3.5e. L'ultima versione del manuale per D&D 3.5e sarà mantenuta fino ad allora.1 punto -
io sarei felice di riprendere, ma devo premettere un cosa: io ho avuto un drastico calo di disponibilità giornaliera, pertanto potrei avere difficoltà a postare con regolarità. Al lavoro da me c'è stata una bella rivoluzione e siamo in gran fermento, hanno cancellato i turni soliti e stanno facendo esperimenti di nuovi orari che variano ogni settimana, e noi lo scopriamo sabato mattina prima di subirli il lunedì; considerato che lavoro in fabbrica, h24, 7 su 7, potete immaginare come la cosa possa scombussolare qualunque piano e, purtroppo, mi seccherebbe parecchio divenire un peso per gli altri, facendo da tappo alla speditezza della campagna. Riassumendo, sono felice di ricominciare, ma se i miei tempi si allungano troppo e questo non va, gradirei che me lo facciate notare e mi farò da parte, senza alcun problema, astio o scrupolo.1 punto
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Ragazzi ma cosa vogliamo fare? Non riusciamo a partire? Che impedimenti ci sono? Parliamone1 punto
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Beh, può sembrare di sicuro strano a chi ha sentito nominare quel mostro per anni in quel modo. Tanto quanto per me vedere nella nuova traduzione di Tolkien cose come Troll in luogo di Vagabondo. Inoltre, bisogna ricordarsi che magari loro traducono per i nuovi giocatori che avranno la fortuna o sfortuna di non conoscere mai il Beholder ma solo il temibile Onnivedente. Non so, sono scelte.1 punto
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Lungi da me difendere la Wizards of the Coast ma se hanno deciso così adesso non è che noi possiamo farci granché. O ci si adatta allo stile sulla localizzazione o si evita e si continua a preferire lo stile della vecchia guardia. Io, stranamente, in questo caso propendo per la localizzazione. A me giocare a metà tra l'inglese e l'italiano non mi ha mai fatto impazzire da quando ho cominciato a rifletterci (10 anni fa sarei stato inorridito dalla localizzazione, probabilmente. E avrei preferito la buona vecchia Neverwinter a Verdinverno). Poi, per fare un esempio, Onnivedente non è proprio quello a cui avrei pensato, al posto di Beholder. Diciamo che reputo discutibile la localizzazione a livello di qualità ma comprendo anche la difficoltà nel dover scegliere di localizzare il tutto ed in che modo farlo. Non deve essere facile. Era più facile e tutti sarebbero stati più concordi con il lasciare la vecchia terminologia? Sì. Chissà perché hanno scelto questa via... Forse pensano che sia più facile per chi deve approcciarsi al gioco la prima volta.1 punto
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Beh però c’è una differenza. Un film di d&d può esserlo. Non c’è un modo in cui deve essere fatto, deve rispettare blandamente un’ambientazione (a differenza di worcraft o del lotr) e essere divertente. Per dire la serie di critical role lo fa bene. Per evitare problemi si sono inventati l’ambientazione e via. Divertente, molti richiami aderente al gioco ma non troppo.1 punto
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ok, un altro manuale che NON comprerò sino a quando non si decidono a farli bene...1 punto
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Aelech Osservo un istante Ozgov "finalmente qualcuno del mestiere. Lieto di averti come nuovo collega" Rivolto a tutti "se volete attivare il globo, ben venga. Proseguiamo?'1 punto
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Si, del tuo pg, visto che continua a dare del “tu” a tutti gli ufficiali che incontra @Octopus83, una cosa che mi sono dimenticato: segna in scheda anche un oggetto magico uncommon, così sei a pari di tutti1 punto
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Di solito mi diverto a creare diverse creature mostruose e aberranti, anche se non le concepisco quasi mai come vere e proprie "razze" con una loro società, una loro storia o una loro cultura. Nelle mie campagne, generalmente è possibile giocare solo esseri umani (non gioco a D&D di solito). Comunque, nella campagna che ho attualmente in corso da molti mesi, è comparsa almeno una creatura mostruosa facente parte di una sorta di proto-società: la viverna di sangue. Questa creatura non è una vera e propria viverna, ma è più simile a una sorta di grottesco uccellaccio con un volto deforme, senza becco, e vagamente simile a quello umano. Le loro dimensioni sono variabili, il loro corpo non è molto più grosso di quello di un essere umano ma la loro apertura alare da l'impressione siano enormi. Sono creature perturbanti non solo per l'aspetto, ma anche per la loro dieta, prevalentemente a base di sangue, sia animale che umano: se ne cibano tramite la loro "lingua", una sorta di pulsante tubo carnoso irto di stiletti boccali che, una volta attaccatosi come una ventosa sul corpo della sfortunata preda, inizia lentamente a dissanguarla. L'aspetto più sconvolgente di queste creature, tuttavia, penso sia la loro rozza intelligenza: non solo sono in grado di comunicare, ma hanno anche una rudimentale e frammentaria consapevolezza della loro origine e della loro storia: furono infatti (si dice) create prima della guerra nucleare in qualche istituto di ricerca dell'Europa orientale, nel tentativo di creare una sorta di chimera, un mammifero alato capace di organizzarsi in strutture sociali complesse. Una delle viverne di sangue più anziane così racconta la sua genesi: "[...] Non ricordo molto dei miei primi anni di vita; solo le mani di alcuni dei più sapienti di Voi [degli umani] che usavano su di me strane luci colorate e inoculavano nel mio fragile corpo sostanze sconosciute che mi proiettavano in uno stato irreale di coscienza, dove vedevo forme e colori caleidoscopici vorticarmi attorno. Infine, quando tutte quelle sperimentazioni terminarono, qualcosa di molto profondo era avvenuto nel mio corpo, nella mia mente. Apparentemente, ero rimasto la stessa chimera di prima, ma ora comprendevo cose che prima mi erano del tutto aliene: simboli, forme e suoni che ora apparivano frutto di uno schema intelligente, e non solo caotiche manifestazioni di una realtà apparentemente inesplicabile. Mi diedero il dono dell'intelligenza, ma non sono sicuro compresero mai davvero come avvenne il miracolo. La catastrofe nucleare non gli diede abbastanza tempo." Realtà? O solo il delirio di un essere folle? Chi può dirlo. Fatto sta che le chimere di sangue non solo continuano a sopravvivere nella Terra che verrà, volando sulle sue lande sabbiose che sembrano lo spettrale riflesso dei deserti marziani, ma covano per l'essere umano un odio profondo e viscerale. Come biasimarle 🙃1 punto
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Ho creato molti oggetti magici custom sin dalla 3.5, e devo dire che lì mi sono anche impegnato molto a seguire le linee guida sul calcolo del valore, del livello e così via. Eccessivamente rigide e pesanti, va detto. Ma va detto che non mi trovo del tutto bene neppure a creare oggetti magici in modo completamente "libero", cioè inventando di sana pianta senza vincoli. Sto cercando di sviluppare un sistema "ibrido" da questo punto di vista, ma sono appena all'embrione. L'argomento è interessante.1 punto
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Ozgov Per quello che ne capisco, e potrei sbagliarmi ovvio, il pugnale ha la lama incantata, ottimo per colpire meglio i nemici. Quanto al globo, dovrebbe essere un Globo Fluttuante, diciamo una specie di torcia inestinguibile che fluttua e ti segue dove vai1 punto
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George Banks George sorrise di rimando al dottore, mostrando un ghigno compiaciuto, poi rimase in silenzio ad ascoltare la spiegazione del padrone di casa. "Prima iniziamo, meglio è, allora. Ma dobbiamo sempre sapere dove siamo e non viaggiare mai da soli, usando strade illuminate e piene di gente: nemmeno i picchiatori più tosti rischiano di farsi vedere alla luce del giorno", consigliò poi, memore delle sue dirette - e non insignificanti - esperienze nei bassifondi.1 punto
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Andrej Tars Continuo a far volteggiare le scintille di luce sopra le acque, lasciando cadere a terra la torcia, in modo che si spenga naturalmente: meglio, ora, una fonte luminosa più costante e meno ingombrante. Recito una formula di potere e la mia arma si irradia di bagliore. DM1 punto
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Ozgov per nulla intenzionato a far domande sulle tante cose strane che stanno accadendo, tipo voci incorporee che escono da tasche sospette di monaci privi di istinto di conservazione, mi avvicino anch'io al pugnale ed al globo, facendo appello ai miei studi nella speranza di poter ricavar qualcosa Anche per me possiamo andare avanti, soprattutto perché converrebbe capire chi abbia saccheggiato questo posto prima di noi. E come abbia fatto a non trovare questo scrigno1 punto
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Ceredic Nascosto dietro l'imponente Kyrian, sussurro. "E va bene, diamoci una mossa!" Prendo una manciata di ghiaia e la lancio nell'acqua bassa, alcuni metri davanti a noi. Dovrebbe bastare a simulare l'ingresso in acqua di qualche animale.1 punto
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urca, tipo? me ne diresti un paio di quelle che ti sono piaciute di più? ^.^1 punto
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Aelech Mi avvicino e osservo il pugnale e il globo. "Questi potrebbero tornarci utili. Se abbiamo finito con la ricerca, possiamo continuare. Dusk è convinta che ci sia un pezzo di strada prima di arrivare al sangue che ha sentito dalla porta, e io non ho percepito rumori nell'immediato" @dm1 punto
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Se finite x considerare "Space Opera Adventures" c'è "Farsight" che sto x far partire (stesse Regole Gratis in PDF Inglese che ITA) in stile "Mass Effect Andromeda". . . Non so se però si di interesse, dato che è attivo quel reclutamento proprio xkè una Campagna Cyberpunk-Red è in rallentamento x motivi svariati ed imprevedibili. . . Traveller "Old Style" ci ho giocato tanto, tanto tempo fà; lo ho trovato molto evocativo, ma anche abbastanza complicato. . .1 punto
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Ciao, Anch'io ho lasciato il forum un paio di mesi fa, ma vorrei tornare a giocare almeno una partita qui. Non sono un grande fan dei sistemi Cyberpunk 2020 o Cyberpunk RED che trovo molto complicati, ma è da un bel po che vorrei provare il sistema Cepheus Light: Upgraded. Questo sistema è un derivato di Traveller che all'origine aveva come trama il mercantilismo galattico e l'esplorazione di zone sconosciute dell'Universo. Ovviamente, il regolamento è orientato verso i viaggi nello spazio, ma secondo me non manca niente per che si possa giocare una partita in un'ambientazione Cyberpunk (ci sono persino le modifiche cibernetiche). Personalmente, vorrei fare una partita nello stile old school, tipo la partita si svolge in un mondo alternativo negli anni 2020, ma come fosse immaginato negli anni 80 (i.e. Escape from New York, Johnny Mnemonic, Blade Runner). Prima di commettermi però, avrei qualche domande da farti: Quanti posts a settimana ti aspetteresti da me? Purtroppo, il regolamento di Cepheus Light è solo disponibile in inglese. Te la cavi per capire? In poche frasi, che tipo di storia/trame ti interessano? Vorresti giocare un solo personaggio o saresti anche disposto a controllarne alcuni alla volta? L'italiano non è la mia lingua materna (anche se in qualche modo lo è, è un po complicato). Posso scrivere abbastanza bene ma può accadere che ci siano degli errori o certi giri di parole strani. In oltre non sono un grande scrittore, quindi scrivo in modo dettagliato, ma semplice. Fammi sapere così vediamo se ci possiamo organizzare una partitina. MM.1 punto
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su IoGioco ancora in edicola , Faso racconta del Catoblebas , in D&D e nella loro canzone .1 punto
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Vedete Zhantimar leccarsi le labbra incerto e titubante e prendere un lungo sorso di vino per prolungare ancora un istante il momento...Poi si stampa in viso un sorriso di circostanza e dice Ah, chi lo sa per davvero perché certa gente fa certe cose. Non saprei dirti davvero quali fossero le ragioni per quello che avete vissuto.1 punto
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Congratulazioni a tutti, abbiamo raggiunti pagina 100 del PbF. @Pentolino a te postare1 punto
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@Athanatos io sono soddisfatto, Taylor passa il resto della serata in rilassatezza.1 punto
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Kyrian Kyrian fece un passo indietro pronto a combattere: strinse fra le mani le sue armi, metre attendeva che le due creature qualunque cosa fosse, si mostrassero Guardò i compagni vedendo la posizione di tutti, e attendendo che i suoi compagni incantatori agissero.1 punto
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Fernando Camillo Martino Edoardo, conte de Mendoza "uuuuh" esclamo, stringendo i denti ascoltando il tizio col mandolino "Devono avergli appena tolto los conchas...." Mi liscio il pelo e tolgo il cappello davanti alla cameriera, ammiccando"hola... Belessa. Tienes cerveza?"1 punto
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ultima sessione , creata al volo una Tiara con Dominare Persone 1 volta al giorno (no Sintonia) .1 punto
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Non ho mai usato quella specifica sezione di quello specifico manuale, ma da anni mi diletto a creare razze e sotto-razze molto volentieri.1 punto
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Certo, ho dato un'occhiata alla regole, che giustamente altro non sono che le indicazioni che il buon senso dovrebbe fornire! Grazie a tutti del benvenuto!1 punto
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Ho letto le vostre diatribe sulle traduzioni dei nomi dei mostri. Quelli non sono errori né refusi, sono scelte editoriali. E' come tradurre Darkwood in Bosco Atro. Si sceglie se si vuole mantenere come in inglese la trasparenza oppure no. A me la trasparenza piace perché rende esplicita l'origine del toponimo proprio come se quel luogo fosse stato nominato poco tempo prima o comunque non abbia subito l'usura del tempo che tende a rendere i nomi propri opachi. Nessuno mi chiama Colui che porta il bene, ma se fossi un personaggio fantasy non stonerebbe come nome rispetto al più opaco Dario.1 punto
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Qualunque nemico (almeno, nel mio modo di masterare) è consapevole delle regole del gioco allo stesso modo dei PG. In generale non c'è motivo di farlo comportare in modo più stupido di come si comportano i PG stessi... a meno che non si voglia deliberatamente dare l'idea di un nemico stupido. Spostarsi a "singoli passi brevi" (1,5 m alla volta) per evitare gli attacchi di opportunità è del tutto normale: l'unico problema è che percorrere un lungo tragitto in questa maniera costa molti round. Ma se in uno spazio aperto Pino, armato di spada, incalza Gino, incantatore, Gino può ad ogni round farsi il suo passo di 1,5 m e lanciare incantesimi fuori portata; Pino quando tocca a lui può fare a sua volta 1,5 m, raggiungerlo e picchiarlo, ma poi il ciclo ricomincia. Come si impedisce a Gino questo trucchetto? Bisogna che Pino riesca a chiuderlo in un angolo, oppure collabori con un alleato (in modo che Gino non possa sfuggire ad entrambi con il passo da 1,5 m), oppure si procuri un'arma con portata più estesa (frusta e catena chiodata sono eccellenti).1 punto
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Bjorn insofferente per come tanto facilmente si fosse liberato dalla sua magia lo skaldo decise di cambiare approccio al combattimento quindi invece di provare a bloccare il nemico provò a supportare completamente i suoi compagni con le sue parole e sostenerli nel momento del bisogno. Amici miei un nemico ingannatore e potente è sulla nostra nave è questo il momento del coraggio e dell'audacia non lasciamoci intimorire perchè noi siamo la mano ed il nostro fato è quello di annientare queste immonde creature La benedizione dei nostri avi è con noi quello che faremo in vita riecheggerà nelle memorie in eternità @tutti1 punto
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Docteur Saroch "Oh, non si sottovaluti, monsieur George. Ogni buon medico sa che per asportare qualcosa servono strumenti giusti e abilità affinate con il tempo." Non essendo certo che la metafora fosse stata colta, anche a causa del suo accento francese, cercò di essere allusivo in modo più esplicito. "È spesso proibita la consultazione o l'uso al di fuori dell'edificio dei testi e degli oggetti che l'edificio stesso, e i suoi custodi, preservano per i posteri."1 punto
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Petras Ascolto gli adulti con attenzione. Sono tutti speciali e si vede da quel che sono stati in grado di capire agendo singolarmente. Chissà che ricaverebbero agendo tutti insieme. "Io resterò con l'ispettore, perciò immagino vi accompagnerò in barca quando sarà il momento. Spero di riuscire comunque ad essere utile anche senza dovermi immergere. Il cerchio era visibile anche dalla superficie, no?" Guardo il signor Drake per vedere se annuisce. In ogni caso, sarà bene che ci sia anche io per controllare che nessun essere 'tirato da fili di fumo' si presenti sul luogo a interferire con l'indagine mentre gli altri si immergono.1 punto
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Questa è una serie di articoli riguardo a specifici mostri nella storia di D&D Ogni articolo offre uno sguardo sulle origini di una creatura di D&D e ne rintraccia le varie apparizioni e l'evoluzione nel corso delle varie edizioni. Questo è il terzo articolo della serie e, come i lettori regolari avranno immaginato, continueremo a seguire l’ordine alfabetico dando uno sguardo ad una creatura il cui nome comincia con la lettera C -- il catoblepas. Origini e sviluppo Il primo a parlare del catoblepas (il termine italiano sarebbe “la catoblepa”, catoblepas è il termine originale latino, usato poi direttamente nei manuali inglesi e tradotto al maschile nei manuali italiani, –ndt) fu Plinio il Vecchio, più di 2000 anni fa, descrivendolo come un ibrido tra un bufalo e un cinghiale dallo sguardo mortale. Questa descrizione, tuttavia, corrisponde al leggendario mostro Etiope, non alla versione che compare in D&D. La storia editoriale di D&D è molto più corta (per fortuna, o questi articoli sarebbero molto più lunghi) e, poiché questa è una serie dedicata ai mostri di D&D, la storia dei nostri catoblepas comincia con un singolo paragrafo privo d’autore su The Strategic Review, Vol. II No. 2 (1976). La descrizione iniziale non si risparmia quando descrive quanto vile e spregevole sia il catoblepas. Viene descritta come una creatura “estremamente ripugnante” priva di “qualunque caratteristica che possa redimerla”. Ha una “testa orrenda” posta alla fine di un lungo collo, un “volto inguardabile” ed è “più brutta di un facocero”. È anche dotata di una coda simile a quella di un serpente, capace di rapidi attacchi. L’autore teorizza che queste caratteristiche siano un’evoluzione risultante dagli ambienti paludosi che abita ma non è chiaro perché il meccanismo di sopravvivenza di questo abitante degli acquitrini coinvolga l’essere così disgustoso. Fin dall’inizio, il catoblepas possiede il suo caratteristico sguardo mortale, descritto come equivalente ad un incantesimo di morte senza tiro salvezza. Guai a quel avventuriero sorpreso da tale bestia, poiché inevitabilmente incontrerà lo sguardo della creatura. Le possibilità di sopravvivere aumentano se l’avventuriero non è sorpreso, dato che il debole collo della creatura le da solo il 25% di possibilità di sollevare la sua testa durante il primo turno. La migliore strategia per chiunque incontri un catoblepas è di scappare con movimenti rapidi e casuali, poiché in questo caso la bestia ha solo un 10% di possibilità di riuscire a fissare il suo sguardo sul bersaglio. Il Supplement III: Eldritch Wizardry contiene una sola frase che fornisce ulteriori dettagli sull’attacco tramite lo sguardo del catoblepas, evidenziando che è in grado di penetrare sia il piano astrale sia il piano etereo. Monster Manual (1977) Quando uscì il Manuale dei Mostri, il povero catoblepas ottenne un odore nauseabondo e occhi iniettati di sangue (che, a quanto pare, sono la sua caratteristica più disgustosa). Vengono anche forniti più dettagli sull’attacco stordente della coda e c’è una spiegazione più approfondita riguardo la probabilità di incontrare lo sguardo mortale della creatura. Una teoria alternativa riguardo il suo aspetto rivoltante lo collega al maldestro armeggiare con una forma di vita da parte di una divinità minore impazzita. Il Manuale dei Mostri ci fornisce anche la prima immagine di un catoblepas, tramite la matita di David Trampier. Dragon #73 dedica un articolo di due pagine firmato da Chris Elliott e Richard Edwards all’ecologia del catoblepas, intitola L’Ecologia del Catoblepas (o, l’apparenza inganna). Ma prima di inoltrarci in ciò che questo articolo ha da dire riguardo alla nostra creatura, lasciamoci distrarre brevemente dalla storia della serie “L’Ecologia di…”. Anche se è una delle più note serie tuttora in corso nella storia di Dragon, la serie “L’Ecologia di…” non cominciò qui. I primi articoli di ecologia (incluso quello dedicato al catoblepas) furono scritti per un’altra pubblicazione, Dragonlords -- Yet Another Fantasy & Sci-Fi Roleplaying Magazine. Si Imazine #32, Paul Mason spiega che Elliott e Edwards scrissero questi primi articoli come delle parodie comiche, piuttosto che come aggiunte serie alla mitologia di D&D. Nonostante ciò Gary Gygax ne fu positivamente colpito, al punto da organizzarne la ristampa sulle pagine di Dragon, e queste furono le origini della serie “L’Ecologia di…”. Tenendo a mente questa precisazione, cosa ci racconta Dragon #73 sui catoblepas? In primo luogo, prende un po’ in giro la descrizione presente nel Manuale dei Mostri (o, come lo chiama l’articolo, il “Bestiario di Xygag”) domandandosi come abbia fatto qualcuno a rendersi conto che i catoblepas hanno occhi iniettati di sangue, dato il loro sguardo mortale. L’articolo prosegue spiegando che non è, in realtà lo sguardo della creatura che uccide, ma l’invisibile nuvola di gas mortale emesso dalla bocca della bestia. Dragon #73 (1983) Cosa più importante l’articolo prosegue facendo notare che il Manuale dei Mostri descrive solamente la femmina della specie. Il maschio è una creatura molto più piccola, veloce e simile ad un canguro, che non è immune al gas velenoso della femmina. Questi maschi, normalmente, si tengono ben alla larga dai loro mortali partner ma, durante la stagione degli amori, le femmine producono un profumo quasi in grado di sopraffare l’istinto di sopravvivenza dei maschi. Un maschio che voglia accoppiarsi aspetta fino a che la femmina abbia immerso la testa nella fanghiglia di una palude (in modo che non possa ruttare il gas velenoso), la raggiunge di corsa (schivandone la coda) e si accoppia molto velocemente, prima di fuggire. I piccoli nascono circa sei mesi più tardi e, poiché sono stati esposti a deboli dosi della tossina prima della nascita, ne sono immuni - almeno per il primo anno di vita. I cuccioli sono anche privi di sesso e si differenziano fra maschi e femmine più tardi durante lo sviluppo: le femmine diventano permanentemente immuni al proprio veleno, mentre i maschi subiscono un cambiamento fisiologico che rimuove la resistenza alla tossina. Sulla colonna Sage Advice su Dragon #79, viene posta la domanda se la corretta descrizione della vera natura dell’attacco mortale a base di sguardo/gas del catoblepas sia quella contenuta nell’articolo “L’Ecologia di…” o quella del Manuale dei Mostri. Il Sage fa notare che l’articolo della rivista è “ufficioso, offerto per il divertimento (e l’uso facoltativo) di DM e giocatori”. La rubrica Ay pronunseeAYshun gyd su Dragon #93 offre tre diversi modi di pronunciare catoblepas: “ka-TAB-le-plus”, “k@t-o-BLEPus” o “k@t-o-BLEEPus”. Monstrous Compendium Volume One (1989) Il Compendio dei Mostri Volume Uno di AD&D 2E ignora completamente l'articolo su Dragon #73, andando ad approfondire direttamente la descrizione originale del Manuale dei Mostri con un ciclo vitale ed un’ecologia diversi. La dieta del catoblepas è composta principalmente da erbe di palude ma, una volta al mese, durante la luna piena, l’animale lascia il rifugio sicuro delle paludi per andare a caccia di carne. Si ciba generalmente di pesci, anguille, arvicole, grossi anfibi, serpenti e altri animali di palude, ma si accontenta anche di carogne. Esemplari maschi e femmine sono simili dal punto di vista fisico e formano coppie stabili per tutta la vita. Crescono i loro piccoli insieme e servono nove anni perché un giovane catoblepas diventi adulto. Un catoblepas può vivere fino a 150-200 anni e non ha nemici naturali, cosa che non sorprende, dato il loro sguardo mortale. Curiosamente, i catoblepas sono ora meno ostili e non inclini ad attaccare, a meno che non siano impegnate nella loro caccia mensile (che, per essere onesti, è anche la circostanza più comune in cui un avventuriero possa incontrarle), o se percepisce una minaccia per il proprio compagno o i propri piccoli. Meccanicamente, il suo sguardo viene descritto come un raggio, con un raggio di 20 metri. Se si incontrano più catoblepas e questi attaccano, coopereranno, cercando di intrappolare i loro bersagli con un fuoco incrociato. Dragon #174 (1991) Sembra che solo una miniatura di catoblepas sia stata prodotta per D&D, come parte della linea di miniature di metallo di Ral Partha dei primi anni '90 (codice prodotto 11-422). L’immagine soprastante è presa da una recensione della miniatura apparsa su Dragon #174, che le diede 4 stelle su 5 e nota che “per una creatura di palude, questa miniatura è il massimo, anche se richiederà un po’ di lavoro”. AD&D Trading Cards (1991) La prima immagine a colori del catoblepas appare sulla carta numero 468 del Trading Card Set del 1991, anche se “a colori” è una descrizione generosa, dato che l’intero catoblepas è di un torbido color grigio, con l’eccezione dei suoi occhi. Confrontatela con la - ben più minacciosa - creatura pelosa di color rosso-marrone presente nel Manuale dei Mostri del 1993. La descrizione presente nel Manuale dei Mostri è una copia di quella presente nel Compendio dei Mostri e non aggiunge alcuna nuova informazione sul catoblepas. Monstrous Manual (1993) Il catoblepas della 3E compare nel Manuale dei Mostri II ed è piuttosto simile ai suoi predecessori della 1E e 2E. In termini di origine, ora viene descritta come il risultato di un esperimento magico andato molto male ma la descrizione fisica (“ripugnante”, “brutta”, “rigonfia”) rimane similare. Il raggio del suo sguardo mortale viene quasi triplicato, raggiungendo i 50 metri (160 piedi), ma servono 1d4 turni perché si ricarichi. Il raggio, inoltre, è diventato inspiegabilmente verde. Il ciclo vitale, la dieta e l’ecologia del catoblepas non cambiano, ma ottiene l’abilità Olfatto Acuto, che le permette di individuare e seguire i nemici con il senso dell’olfatto. Monster Manual II (2002) Inoltre, dopo due edizioni in cui il testo della descrizione evitava accuratamente e completamente di usare il plurale di catoblepas, il Monster Manual II finalmente si sbilancia su “catoblepases” (termine in inglese –ndt). I libri successivi, tuttavia, sono molto contraddittori su questo punto, usando “catoblepas” a volte anche per il plurale. Monster Manual 3 (2010) Il catoblepas della 4E, che compare nel Manuale dei Mostri 3, è piuttosto diverso dalle versioni precedenti, non solo nell'aspetto (vedi sopra), ma anche per quanto riguarda le sue abilità e le sue origini. Questo catoblepas è una creatura d’ombra, che si trascina attraverso i mondi, apparendo inaspettatamente come messaggero di sventura. Ha una forte associazione con la morte e si dice che spesso accompagni la corte della Regina Corvo. Il che, per i catoblepas, potrebbe non essere poi un gran piano, dato che cacciare un catoblepas permette di ottenere la benedizione della Regina Corvo. Viene anche fatto notare che la Caccia Selvaggia spesso ha un catoblepas come bersaglio, dato che la sua abilità di spostarsi attraverso i mondi la rende una preda difficile. Ad ogni modo, questa versione del catoblepas non muore mai del tutto, e semplicemente si riforma una volta uccisa. Il Manuale dei Mostri 3 descrive due tipi di catoblepas. Il Catoblepas Foriero (Harbinger) compare dal nulla e preannuncia morte, carestia, pestilenza o guerra. Si nutre di disperazione, orgoglio e pena, e questa dieta è la causa dei vapori soffocanti e velenosi che esala. Possiede ancora un attacco tramite lo sguardo ma la 4E sta ben lontana da effetti “salva-o-muori”, per cui questa è una versione molto indebolita rispetto a quella dei catoblepas precedenti. Il Catoblepas Tragico (Tragedian) è assai più potente e vive sugli argini del fiume di anime che scorre nello Shadowfell. Ha un volto umanoide che rappresenta l’accumulo di tutti i conflitti di cui è stata testimone. Questa creatura emette uno strano, profondo ronzio, che richiama le creature viventi verso di lei, così che il suo fiato velenoso e lo sguardo raggelante ne possano causare istantaneamente la morte - prima o poi (questa è la 4E dopotutto!). In un’intervista sul sito internet della Wizards of the Coast, Steve Townshend, che ha sviluppato i catoblepas della 4E, fa notare che una delle ragioni per aggiungere un contesto più dettagliato al catoblepas fu di dare agli avventurieri una ragione per incontrare una creatura che, altrimenti, avrebbero potuto incontrare solo come mostro errante. (Grazie a Quickleaf per avermi fatto presente l’intervista). Oggetti Magici Dragon #130 contiene un articolo intitolato “Se l'Aspetto Potesse Uccidere” che entra in dettagli esageratamente minuziosi sulla natura degli attacchi con lo sguardo e di come questi interagiscano con gli specchi. Quando si tratta del letale sguardo del catoblepas apparentemente uno specchio ha un effetto inusuale, dividendo lo sguardo di modo che sia il bersaglio che il catoblepas possano esserne influenzati, anche se con un tiro salvezza visto l'indebolimento della magia. Fortunatamente ci sono una serie di oggetti magici in grado di bloccare del tutto lo sguardo di un catoblepas, tra cui l'elmo degli sguardi (Undermountain: Maddgoth's Castle), l'elmo dell'oscurità, la bacchetta degli specchi magici (entrambi su FR4: The Magister), una verga delle sfere (SJR1: Lost Ships), e l'artefatto noto come la Maschera di Johydee (Book of Artifacts). Secondo la Volo's Guide to All Things Magical, se si dissolve la gemma occhio di lince nelle lacrime di un catoblepas si ottiene la base per delle pozioni di cura oppure un ingrediente alternativo per creare l'unguento di Keoghtom. Forgotten Realms Secondo l'Aurora's Whole Realms Catalogue, esiste un formaggio noto come “Formaggio della Morte” (Death Cheese) fatto con il latte di catoblepas. Secondo Aurora dei monaci ciechi e degli avventurieri senza più lavoro sono coinvolti nella creazione di questo formaggio. Viene descritto con un formaggio molle con una copertura di paraffina rossa e viene venduto in blocchi da mezzo chilo marchiati con un catoblepas stilizzato. La Volo's Guide to Cormyr fa presente che degli acquirenti avveduti possono comprare questo formaggio per solo 2 monete d'oro a blocco nel mercato di Picco dell'Aquila e prosegue raccontando che esiste un Burro OcchioLetale (Deadeye Butter) dai delicati sentori d'erba a sua volta fatto col latte di catoblepas e ancora più gustoso del Formaggio della Morte Aurora's Whole Realms Catalogue (1992) Per qualche ragione la versione della 3E del catoblepas fu pubblicata sia sul Manuale dei Mostri II che su Dragon #299 nello stesso esatto mese. L'articolo su Dragon è intitolato “Gli Orrori del Cormyr” quindi contiene alcune informazioni specifiche per i Reami, ma le statistiche sono le stesse presentate sul Manuale dei Mostri II e il testo descritto è la stessa versione leggermente riveduta. L'articolo suggerisce che il catoblepas fu creato da un arcimago di Netheril e fa notare che sono rari in quasi tutti i Reami, con l'eccezione delle Paludi del Cormyr. Viene anche fornita una spiegazione alternativa per le origine del famoso Formaggio della Morte. Secondo Dragon #299, gli allevatori delle paludi hanno imparato ad addomesticare le bestie e producono e vendono il formaggio (come esattamente lo facciano in sicurezza non viene spiegato. Dragon #299 (2002) La Guida di Volo alla Costa della Spada fa notare che la Palude di Chelimber presenta la più alta concentrazione conosciuta di catoblepas dei Reami, cosa poi confermata su Regni del Serpente. Il supplemento online The Environs of Waterdeep per La Città degli Splendori spiega come i catoblepas possano essere incontrati raramente nelle Colline dei Ratti a sud di Waterdeep. In H2: The Mines of Bloodstone, troviamo un singolo catoblepas che vive nel “Letamaio del Catoblepas” nel Tempio di Orcus L'anno 406 DR fu l'Anno del Catoblepas, anche se non ci sono resoconti di alcun evento importante legato ai catoblepas in quell'anno. Mystara Su Mystara il catoblepas è chiamato nekrozon. Secondo il Set 4: Master Rules, nelle antiche leggende il nekrozon era chiamato “catoblepas” ma il termine è caduto fuori d'uso. É Meccanicamente molto simile al catoblepas di AD&D, adattato alle regole per D&D Basic. Tuttavia l'illustrazione fornita ha un aspetto molto più da cinghiale rispetto alle altre raffigurazioni del catoblepas. Master Rules (1985) Le statistiche per il nekrozon furono ristampate su CM9: Legacy of Blood e di nuovo nella Dungeons & Dragons Rules Cyclopedia. Quando poi Mystara divenne un'ambientazione per AD&D 2E l'Appendice per Mystara del Compendio dei Mostri conferma che il nekrozon è identico al catoblepas e che il termine catoblepas è considerato arcaico – quel genere di parola che “uno trova in antichi manoscritti ma che viene raramente usata in una conversazione”. Ravenloft L'avventura Circle of Darkness fa notare che i catoblepas sono comunemente trovati nel dominio della G'Henna. Riferimenti storici Per ritornare a dove eravamo partiti con la storia del catoblepas HR5: The Glory of Rome Campaign Sourcebook fa riferimento al bestiario di Plinio il Vecchio e suggerisce che il catoblepas potrebbe essere un buon incontro speciale per una campagna ambientata in quel periodo storico. Viene fatto notare che si riteneva abitasse presso le fontane di Nigris alla sorgente del Nilo, e ci ricorda che il termine catoblepas significa “che guarda verso il basso”, per via del lungo e debole collo della creatura. Bibliografia The Strategic Review Vol. II No.2, p15 (Aprile 1976) Supplement III: Eldritch Wizardry, p29 (Aprile 1976) Monster Manual, p13 (Dicembre 1977) Dragon #73, p22, "The Ecology of the Catoblepas (or, looks can be very deceiving)" (Maggio 1983) Dragon #79, p14, "Sage Advice" (Novembre 1983) Dragon #93, p24, "Ay pronunseeAYshun gyd" (Gennaio 1985) Set 4: Master Rules, Master DM's Book, p35 (Giugno 1985) H2: The Mines of Bloodstone, p37 (Dicembre 1986) CM9: Legacy of Blood, p28 (Settembre 1987) Dragon #130, p76, "If Looks Could Kill" (Febbraio 1988) FR4: The Magister, p44, 52 (Maggio 1988) Monstrous Compendium Volume One (Giugno 1989) SJR1: Lost Ships, p81 (Marzo 1990) 1991 Trading Cards Factory Set, card 468/750 (Settembre 1991) Dragon #174, p118, "Through the Looking Glass" (Ottobre 1991) Dungeons & Dragons Rules Cyclopedia, p196 (Ottobre 1991) Aurora's Whole Realms Catalogue, p122 (Giugno 1992) Monstrous Manual, p39 (Giugno 1993) Book of Artifacts, p49 (Settembre 1993) HR5: The Glory of Rome Campaign Sourcebook, p63-64 (Ottobre 1993) Monstrous Compendium Mystara Appendix, p7 (Luglio 1994) Volo's Guide to the Sword Coast, p124, p136 (Ottobre 1994) Circle of Darkness, p64 (Maggio 1995) Volo's Guide to Cormyr, p205 (Luglio 1995) Undermountain: Maddgoth's Castle, p32 (Agosto 1996) Volo's Guide to All Things Magical, p43 (Settembre 1996) Imazine #32, p9 (Primavera 1999) Dragon #299, p53, "The Horrors of Cormyr" (Settembre 2002) Monster Manual II, p41 (Settembre 2002) Serpent Kingdoms, p105 (Luglio 2004) Environs of Waterdeep, p13 (Maggio 2006) Monster Manual 3, p26-27 (Giugno 2010) Wizards of the Coast web site, "3 Quick Questions: Catoblepas" (Giugno 2010) Articolo originale: http://www.enworld.org/forum/showthread.php?356862-Monster-ENCyclopedia-Catoblepas Un ringraziamento a @Mythrandir per l'aiuto nella traduzione. 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Vi mettete tutti in posizioni migliori e in attesa del ritorno del drago. Dopo qualche istante vedete del movimento nella lava, ma non è il vostro avversario, ma una specie di ondata di lava che si solleva dal lago e investe la riva dove stanno Elias e Soryana, che vengono colpiti da degli schizzi di magma. Intanto Berinlith e Carmilla intravedono una zampa del drago uscire dalla lava, afferrare l'uovo e tirarlo sotto la superficie. @Cuppo @shalafi @Darione0 punti
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sulla pagina Facebook ce ne sono alcuni (tanto per cominciare onnivedente e urgoblin che sarebbe il bugbear) ma pare che le tabelle non siano viziate almeno. Comunque siamo tutti in attesa 😄0 punti
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