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Già ottime risposte, e come credo tutti gli altri scrivo anche io "dipende", anche se per motivi diversi. Personalmente trovo il sistema a Milestone in media più facile e meno propenso a problemi. Ma se gestito bene, valuto il sistema a PX interessante per un motivo specifico: mi permette di quantificare e discriminare meccanicamente un fallimento o un successo parziale. Se la missione è salvare dei PNG prigionieri, e il gruppo decide di deviare e arriva tardi, i PNG muoiono ma la missione è comunque finita. Con il sistema a milestone, tutti i personaggii passano comunque di livello. Magari sono stato bravo come DM e i giocatori sono veramente tristi per la loro sconfitta, ma il sistema non fa nulla per sottolineare la sconfitta: mentre aggiornano la scheda del personaggio per salire di livello, sembra tutto molto simile ad una vittoria. Con il sistema a PX invece posso chiarire e rimarcare la cosa. "Prendete 1'000XP, più 250XP per ogni PNG salvato. Putroppo sono tutti morti, quindi niente bonus." ha un impatto molto più chiaro sul giocatore e evidenzia le scelte fatte. Fornisce ai giocatori un riscontro meccanico di una sconfitta, valida gli orologi, crea tensione. Potrei ovviamente saltare una milestone, ma non ha la stessa gradualità: se i giocatori sanno che viene sacrificato un PNG all'ora, e prendono 250XP per ogni PNG che salvano, hai un incentivo facile e chiaro che non potresti avere con le milestone. Infine, come tutti sono assolutamente contrario ai PX per l'interpretazione o perché arrivi in orario o porti le pizze per tutti (le ho viste tutte). Se io vengo pagato per sorridere magari sorriderò di più, ma non diventerò più allegro. Se ti pago per fare qualcosa sto mettendo in chiaro che quel qualcosa è solo un mezzo per uno scopo, il denaro. Invece interpretare il personaggio non dovrebbe essere un mezzo per accumulare PX, ma uno dei fini del gioco stesso. I PX devono essere assegnati esclusivamente per gli obbiettivi raggiunti dai personaggi, a prescindere dal modo in cui si sono raggiunti. Tra gli obbiettivi ci possono essere ovviamente cose come le monete d'oro raccolte, o i piani di dungeon esplorati, se quelli sono gli obbiettivi dei personaggi nell'avventura in questione (cercatori di tesori o esploratori di dungeon), magari saltuariamente anche mostri uccisi se quello è lo scopo del gruppo (la classica cantina infestata dai ragni giganti). Ma non altro che sia esterno al personaggio e riguardi invece il comportamento del giocatore al tavolo.4 punti
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Perché il tuo ruolo come DM è giudicare il progresso dei personaggi. Da DM non è il tuo ruolo giudicare con un premio numerico quanto simpatici sono i tuoi amici. Esistono già incentivi sociali a essere simpatico e collaborativo, che funzionano per i giochi di ruolo come per i giochi da tavola come per giocare a calcetto: vieni premiato con gli altri giocatori che pensano tu sia una bella persona da avere intorno. Avere un giudice che dà i voti su come io interpreti il mio personaggio non aiuta. Il Master non è il regista e sicuramente non è lo sceneggiatore: nessuno conosce meglio del giocatore come agirebbe il suo personaggio, e dare al master il potere di dire ad un giocatore "non stai interpretando in modo coerente, ti penalizzo" sta insinuando il viceversa.3 punti
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Sarò tranchant, ma se un giocatore si comporta in modo sgradevole o contrario al divertimento comune (es. giocare "non con gli altri ma sopra gli altri", giocare contro il gruppo, giocare "un'avventura tutta sua slegata dal contesto", non rispettare gli accordi di sessione 0, guardare il cellulare e fregarsene della giocata) semplicemente non gioco con lui, non è che continuo a giocarci dandogli meno punti esperienza.3 punti
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Anche i Druidi dell'Alfeimur rientrano tra le classi base... quelle che subiscono poche modifiche rispetto a quanto descritto nel Manuale del Giocatore. Nello specifico: Druidico: i Druidi dell’Alfeimur non hanno sviluppato alcuna lingua segreta. Cerchi Druidici: il mondo di Tagalor non ha una luna, ma è circondato da un anello di polvere e ghiaccio creatosi durante la Catastrofe. Questo anello, visto dalla Regione dell’Alfeimur, appare come una linea luminosa nel cielo meridionale. Il Cerchio della Luna viene rinominato Cerchio della Linea delle Stelle: i suoi membri sono molto più rari rispetto ai Druidi del Cerchio della Terra. Incantesimi Druidici: i Druidi non adorano nessun Dio, bensì la terra stessa su cui camminano, e da essa traggono le loro energie. Sebbene i loro incantesimi siano molto simili a quelli divini, i Druidi devono però apprenderli uno per uno (da una pergamena o da un altro Druido) e preparare gli incantesimi che reputano necessari ogni mattina. A differenza degli Arcanisti, una volta che hanno appreso un incantesimo i Druidi non devono più leggerlo su un libro per poterlo preparare: l’hanno perfettamente interiorizzato come parte della loro progressiva fusione con la natura. Per questo motivo non hanno bisogno di libri degli incantesimi. Come Druido parti al 1° livello conoscendo un numero di incantesimi pari a 1 + il tuo modificatore di Saggezza. In seguito potrai scegliere un incantesimo – di qualsiasi livello tu possa lanciare - ogni volta che riceverai uno slot di incantesimo di un nuovo livello. Potrai integrare questi incantesimi con altri che ti verranno insegnati da altri Druidi o che apprenderai da pergamene, anche se il numero massimo di incantesimi che puoi conoscere è pari al tuo livello sommato al tuo modificatore di Saggezza. Puoi preparare solo gli incantesimi che conosci. Molti Druidi sono Umani. Quasi tutti i Druidi Bruni provengono da Kalma. E’ rarissimo che un Druido cresca in una delle altre Signorie o comunque che non si rechi presso i Druidi di Kalma per completare il proprio apprendistato. I Druidi di Kalma, consiglieri della corona, nelle Signorie dei Bruni hanno un elevato stato sociale, ma dato il loro interesse per le coltivazioni vengono considerati da tutti gli altri Druidi dell’Alfeimur poco più che giardinieri. I Druidi Silvani sono i classici Druidi dei boschi, devoti alla salvaguardia della natura. Spesso fungono da tramite tra i Silvani e i Centauri, dato che la loro proverbiale neutralità li rende bene accetti da entrambe le parti. I Druidi Norici sono adoratori del mare e delle tempeste. Sebbene siano in buoni rapporti coi loro colleghi di Kalma, li reputano poco più che contadini, e non ne rispettano le gerarchie. Molti di loro aderiscono alla Fratellanza del Lupo, e rinunciano volontariamente ad assumere forme animali diverse da quella del lupo e (quando in mare) del narvalo. I Druidi Norici più potenti risiedono nelle Lande del Kalder, lungo la Costa dei Misteri.2 punti
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Ciao... mi sono accorto di non aver mai commentato anche se lurko da un po... Cosi rimedio oggi... Mi chiamo Andrea e ovviamente amo gdr, gdt e wargame... non gioco piu moltissimo (ho ancora attiva un ultima campagna path settimanale) purtroppo per ragioni di tempo e bimbi ma cerco sempre di tenere un po di spazio per questa antica passione.. Purtroppo non penso scrivero molto per ragioni di tempo ma cerchero ogni tanto di sforzarmi a farlo che mi fa bene XD Ciao a tutta la comunity e con l occasione vi ringrazio x il lavoro che fate... :thanks:2 punti
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Io sono d'accordo sulla campagna, ma aspetto l'apertura della gilda per farmi aiutare a fare la scheda, non avendo nessun manuale della WW.2 punti
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Ho aggiornato il thread Riassunto e info sessioni con quanto scoperto nei sotterranei fin ora.2 punti
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Mortlock Vhantampur: nei sotterranei delle terme di Baldurs gate La famiglia Patriar dei Vanthampur paga i cultisti dei Tre Morti per assassinare i cittadini a caso, per dimostrare che i Pugni Fiammanti non sono in grado di gestire l'attuale crisi in città, e quando non riceveranno più i fondi i Pugni si scioglieranno, a quel punto la matriarca Vanthampur diverrà la nuova granduchessa, se le cose andranno come vorrà lei...questa città farà la stessa fine di Elturel e finirà trascinata nei Nove Inferi" la matriarca nominata è una dei rimanenti membri del Consiglio dei Quattro, duchi che governavano assieme al granduca, la duchessa è stata fondamentale per convincere il granduca a patire per Elturel la duchessa paga il culto tramite suo figlio, Amrik, gestisce una attività alla Lanterna Bassa2 punti
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Questo è un discorso molto interessante, e più generale: si danno gli stessi PX a tutti i personaggi o si differenziano per impegno o risultati? Vedo le motivazioni di entrambe le parti, ma alla fine propendo fortemente per dare PX comuni a tutti quelli che giocano (mentre capisco perfettamente i casi come quelli descritti da @Bille Boo , in cui in un tavolo aperto dà i PX solo a chi gioca). I motivi sono vari, ma sostanzialmente il motivo principale è che mentre è (abbastanza) oggettivo il giudizio su un obbiettivo superato o non superato, è veramente difficile per un DM giudicare in modo ragionevole il contributo dei singoli giocatori/personaggi al superamento di un obbiettivo. Magari un DM non capisce la strategia, e non premia un personaggio perché non ha fatto danno anche se ha deciso lo scontro lanciando bless e poi tenendosi lontano dal combattimento per non rischiare di perdere la concentrazione. Alla fine Oddo è campione del mondo come Pirlo, anche se il primo ha giocato meno di mezz'ora e Pirlo ha trainato la squadra. Ma puoi davvero dare premi personali in uno sport di squadra? È davvero difficile valutarli in modo oggettivo.2 punti
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Stai sempre valutando le idee del giocatore, il personaggio non esiste e non può avere idee. Ma quando tu giocatore dici che il tuo personaggio fa X, e facendo X il tuo personaggio supera l'ostacolo Y (tirando il dado o meno), il tuo personaggio cresce di potenza. Se preferisci evitare la distinzione tra personaggio e giocatore, puoi vederla (con lo stesso risultato) come il master che valuta l'aspetto ludico del gioco (se il team personaggio-giocatore ha superato gli ostacoli che l'avventura prevedeva o che i giocatori hanno definito), ma non l'aspetto sociale che riguarda un gruppo di amici ad un tavolo ed è giudicato con le normali norme che regolano qualsiasi evento sociale.2 punti
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oki oki, che facendo in pbF avevo paura che ci fosse troppa roba e ho tagliato, ma sembra troppo hahha, questa è andata così, i prossimi dungeon sistemo meglio ^.^2 punti
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Il 23 Marzo è uscito il manuale base di Imperium Maledictum, il nuovo GdR targato Cubicle 7 e ambientato nel crudo e spietato 41° millennio. Il gioco, annunciato ad Agosto 2022, non sostituirà Wrath&Glory, l'altro GdR ambientato nella medesima ambientazione e pubblicato sempre dalla Cubicle 7: è stato infatti pensato per giocare avventure investigative e gestire incontri sociali piuttosto che delle campagne d'azione, con un alto tasso di combattimenti. Il sistema di gioco è la prima differenza sostanziale rispetto a Wrath&Glory: Imperium Maledictum userà infatti un sistema basato sul d100, non troppo dissimile da quello sfruttato dalla 4° edizione di Warhammer Fantasy Roleplay o dai vecchi GdR pubblicati dalla Fantasy Flight Games (come Dark Heresy, Only War o Rogue Trader) e ambientati sempre nella stessa ambientazione. I personaggi saranno un gruppo di cittadini e professionisti assunti da un potente Patrono per portare avanti i suoi interessi nel Settore Macharian. Le regole supporteranno questo aspetto dettagliando le connessioni e i contatti del Patrono tramite una meccanica chiamata Influenza (NdT: Influence) e offrirà ai giocatori la possibilità di ottenere l'utilissima assistenza del loro Patrono durante le loro missioni con il sistema dei Benefici (NdT: Boon), legati indissolubilmente ai Pesi (NdT: Liability), degli ostacoli che il GM potrà scegliere in segreto durante la caratterizzazione del Patrono. I personaggi verranno creati definendo la loro Origine, il pianeta da cui provengono, la Fazione a cui hanno giurato fedeltà e il loro Ruolo al suo interno, la loro specializzazione, dalla raccolta di informazioni e conoscenze al combattimento fino allo studio delle scienze arcane e dei misteri dell'Immaterium. Il gioco sarà inoltre dotato di un sistema per gestire la fase di pianificazione e la raccolta di informazioni, che vi permetterà di premiare il lavoro svolto dai giocatori dando loro dei significativi vantaggi nella risoluzione dei pericoli che si incontreranno. Potete trovare ulteriori informazioni sul gioco e sul sistema utilizzato in questa pagina del sito della Cubicle 7. Il gioco può essere acquistato qui, anche se al momento è disponibile solamente come PDF. Il manuale cartaceo sarà disponibile nel quarto trimestre del 2023 (Ottobre-Dicembre), ma potete preordinarlo tramite questa pagina per riceverlo appena saranno disponibili le prime copie e, nel mentre, ottenere il PDF. Link al sito della Cubicle 7: https://cubicle7games.com/2 punti
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Manuale da comprare anche solo per le illustrazioni di DiTerlizzi (soprattutto se sono come questa)! WOAH! Un secondo, che questa me l'ero persa... 😍 Se ci sono, come png, anche gli altri personaggi del cartone, anche questa è sulla mia lista della spesa!2 punti
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Premessa: questo post è un approfondimento. Si consiglia di dare un'occhiata ai post precedenti sulla cosmologia e sulla fede per comprendere appieno quanto segue. Gli Spiriti Comuni Con spiriti comuni si fa riferimento alla quasi totalità degli spiriti che abitano il Mondo degli Spiriti. Questi sono gli spiriti della natura, come lo spirito di una montagna o di un fiume, lo spirito di un antenato o di un altro celebre defunto, oppure lo spirito di oggetti persi e dimenticati, maledetti, posseduti o comunque "non comuni". La Nascita di uno Spirito Dagli esempi precedenti si evince che gli spiriti comuni sono molto variegati; di conseguenza, anche la loro origine può essere differente. Gli spiriti della natura sono i più diffusi e nascono spontaneamente in corrispondenza di luoghi o elementi dell'ambiente naturale del Piano Materiale degni di nota o fondamentali per la vita sulla Terra. Una montagna, un fiume o un intero mare sono fondamentali per il ciclo dell'acqua, il quale permette alla vita di esistere, ad esempio. Non ogni sasso è dotato di uno spirito anche solo percepibile, ma un macigno con una forma e in una posizione tali da creare un rifugio ha dunque un importante significato negli anni per generazioni di animali e altri esseri; dunque, tale macigno potrebbe dare origine nei secoli ad uno spirito con cui interagire con la magia oppure direttamente incontrandolo nel Mondo degli Spiriti. Gli spiriti dei defunti sono ugualmente molto diffusi. Ogni creatura dotata di un anima e che abiti il Piano Materiale vede la propria anima, corrispondente al proprio spirito, viaggiare dopo la morte nel Mondo degli Spiriti. La maggior parte delle anime in questione rimangono soltanto ombre, riflessi o altre manifestazioni minori nel Mondo degli Spiriti, ma individui di grande importanza possono essere in grado di ottenere un corpo fisico o incorporeo con cui poter interagire nel Mondo degli Spiriti. Questi sono ad esempio le creature che hanno avuto numerosi discendenti, "gli antenati"; avendo generato una linea di sangue ed essendo ricordati dai propri discendenti, questi spiriti diventano importanti per la vita di esseri viventi presenti e futuri. Un altro esempio sono gli spiriti di individui celebri per le proprie imprese, i quali quindi vengono ricordati e onorati dai viventi: grandi esploratori, gloriosi condottieri o eroici avventurieri ottengono abbastanza importanza da poter ottenere un corpo spiritico nel Mondo degli Spiriti. Infine, anche alcuni oggetti possono ottenere uno spirito. Affinché un oggetto qualsiasi (e nel Piano Materiale ve ne sono innumerevoli) ottenga uno spirito con cui poter interagire, tale oggetto deve ottenere una qualche importanza oppure essere soggetto di qualche evento eccezionale o nefasto. Non vi sono regole rigide, ma è possibile presentare alcuni esempi. Un oggetto magico disperso e attorno il quale vengono creati racconti o leggende stimola emozioni in così tante creature da poter ottenere una manifestazione nel Mondo degli Spiriti. Potrebbe essere più facile incontrare tale spirito di quanto sia ritrovare l'oggetto. La spada di un famoso avventuriero, anche se non magica, può essere dotata di un nome proprio e, dopo aver affrontato numerosi nemici ed essere passata di mano in mano dopo la morte del suo primo proprietario, potrebbe aver sviluppato un proprio spirito. Un oggetto maledetto potrebbe contenere al suo interno uno spirito maligno, il cui modo di interagire con il Piano Materiale è proprio rappresentato dagli effetti malefici dell’oggetto. Incontrare uno Spirito Sebbene nel Piano Materiale possano arrivare soltanto le sue influenze o manifestazioni, uno spirito si può incontrare fisicamente nel Mondo degli Spiriti, dunque anche interagire (e combattere) con esso. Ai fini del gioco, le statistiche di uno spirito sono basate su quelle di un qualche altro mostro. Gli elementali e i folletti silvani (come driadi, ninfe o pixie) sono ottimi come base per spiriti naturali, ma è possibile utilizzare anche qualche animale, bestia magica o drago particolarmente affini al luogo che lo spirito abita. I fantasmi sono chiaramente un'ottima scelta per rappresentare il corpo degli spiriti defunti, sebbene alcuni defunti particolarmente malvagi potrebbero essere rappresentati con spettri o wraith, oppure anche con non morti corporei. Va comunque prestata attenzione a non confondere il corpo di uno spirito defunto con la sua manifestazione non morta nel Piano Materiale (vedi Interazione con gli Spiriti, più avanti). Infine, gli spiriti di oggetti possono essere tra i più variegati e dunque possono essere rappresentati con costrutti, folletti, immondi, celestiali o non morti. L'aspetto di uno spirito è comunque diverso da quello del mostro su cui è scelto di basarsi, e un personaggio dotato di conoscenze al riguardo è facilmente in grado di dimostrarlo. Gli spiriti hanno un aspetto più selvaggio o primordiale e sono leggermente traslucidi, anche quando hanno un corpo fisico (ovvero quando non sono incorporei). Infine, tutti gli spiriti sono avvolti da un alone di luce colorata, il cui colore varia da spirito a spirito. Questo alone di luce non illumina in alcun modo lo spazio circostante lo spirito, ma è come se rendesse il suo corpo monocromatico. Vi sono stati numerosi studi su perché gli spiriti si manifestano con forme simili a quelle di altre creature, tra cui il più celebre è “Natura a somma zero” dell'esploratore e zoologo nanico Robert Dwarfin. La conclusione più comunemente accettata è che per un essere defunto o comunque evanescente come uno spirito risulta molto difficile assumere una forma non abituale (come nel caso dei defunti) oppure in generale non già contemplata dalla natura e dal multiverso. Di seguito vengono messi a disposizione gli archetipi per D&D 5e e D&D 3.5e che permettono di creare le statistiche di uno spirito qualunque. Gli archetipi non alterano il Gradi di Sfida delle creature a cui sono applicati. Archetipo dello Spirito (5e) Qualsiasi creatura può essere utilizzata come base per rappresentare uno spirito, purché sia coerente con il luogo, l’oggetto o l’entità ai quali lo spirito è correlato. Esempi sono un elementale della terra utilizzato come base per lo spirito di una montagna o un fantasma utilizzato come base per lo spirito di un antenato. I tratti seguenti vengono cambiati o aggiunti a una creatura utilizzata come base per uno spirito. Tipo. Il tipo dello spirito non cambia, ma ottiene il descrittore spirito e non ha più bisogno di respirare, mangiare, bere o dormire. Inoltre, nessuna magia può portare lo spirito in un piano diverso dal Mondo degli Spiriti. Immunità allo Scacciare. Lo spirito è immune agli effetti che scacciano una creatura. Ringiovanimento. Quando lo spirito è distrutto si rigenera nel giro di 1d10 giorni, recuperando tutti i suoi punti ferita. Lo spirito compare entro 1,5 metri dal luogo o oggetto al quale è correlato, altrimenti nel luogo in cui è stato precedentemente distrutto. Creare uno Spirito (3.5e) L’archetipo “spirito” può essere applicato a qualunque creatura (cui ci si riferirà nel seguito con il termine "creatura base"), purché sia coerente con il luogo, l’oggetto o l’entità ai quali lo spirito è correlato. Esempi sono un elementale della terra utilizzato come base per lo spirito di una montagna o un fantasma utilizzato come base per lo spirito di un antenato. Uno spirito fa riferimento a tutte le statistiche e capacità speciali relative alla creatura base, tranne per quanto qui di seguito specificato. Non ricalcolare i Dadi Vita, bonus di attacco base, tiri salvezza o punti abilità. Taglia e tipo: Il tipo della creatura base non cambia, ma la creatura ottiene il sottotipo spirito. La taglia non viene modificata. Qualità speciali: Uno spirito mantiene tutte le qualità speciali della creatura base più quelle elencate di seguito. Ringiovanimento (Str): Distruggere uno spirito è impossibile: un combattimento è solo una soluzione temporanea. Uno spirito distrutto si rigenera in 2d4 giorni entro 1,5 metri dal luogo o oggetto al quale è correlato, altrimenti nel luogo in cui è stato precedentemente distrutto. Legato al Mondo degli Spiriti (Str): Nessuna magia può portare lo spirito in un piano diverso dal Mondo degli Spiriti. Inoltre, lo spirito non ha più bisogno di respirare, mangiare, bere o dormire. Immunità allo Scacciare (Str): Uno spirito non può essere scacciato. Ambiente: Qualsiasi (Mondo degli Spiriti) Grado di Sfida: Lo stesso della creatura base. Tesoro: Nessuno. Allineamento: Qualsiasi. Avanzamento: Come la creatura base. Individuare uno Spirito Gli spiriti esistono a cavallo tra Piano Materiale e Mondo degli Spiriti, dunque possono essere individuati in modi diversi nel caso ci si trovi in un piano oppure nell’altro. Nel Mondo degli Spiriti una creatura può chiaramente basarsi su vista, udito e altri sensi per percepire uno spirito, ma se questa si trova nel Piano Materiale la questione diviene ovviamente più complicata. Un incantesimo individuazione degli spiriti funziona sia che ci si trovi nel Piano Materiale che nel Mondo degli Spiriti; in entrambi i casi l’incantesimo può individuare luoghi o oggetti legati ad uno spirito o dotati di esso. L’incantesimo, come gli altri incantesimi di individuazione, può essere utilizzato per localizzare gli spiriti veri e propri; quando sul Piano Materiale, l’incantesimo supera qualsiasi limite fisico (considerando che il Mondo degli Spiriti è sovrapposto, ma i suoi ostacoli sono fisicamente altrove), mentre invece è limitato come gli altri incantesimi di individuazione nel Mondo degli Spiriti. Interazione con gli Spiriti Sebbene uno spirito possa interagire con altre creature come di norma se queste si trovano nel Mondo degli Spiriti, la sua influenza nel Piano Materiale è limitata. Gli spiriti che più facilmente possono interagire con gli abitanti del Piano Materiale sono gli spiriti dei defunti. Questi possono disporre di una quantitativo di energia tale da ottenere una manifestazione fisica nel Piano Materiale. Il quantitativo di energia in questione può essere dovuto a questioni in sospeso oppure all’effetto di una vita malvagia o una morte orrenda. Tra le manifestazioni si hanno numerosi tipi di non morti, sia corporei che incorporei. Quando la sua manifestazione materiale è distrutta, lo spirito continua ad esistere nel Mondo degli Spiriti, sebbene difficilmente otterrà il modo di manifestarsi nuovamente nel Piano Materiale (a meno che la sua manifestazione materiale non possegga la capacità di ringiovanimento, come un fantasma). Anche altri tipi di spiriti possono interagire nel Piano Materiale, senza la necessità di manifestazioni materiali - sebbene in modo più limitato. Gli spiriti della natura, ad esempio, possono in modo limitato proteggere il luogo del Piano Materiale al quale sono associati. Questo può essere fatto in primo luogo attraverso la nomina di guardiani, quali creature silvane o umanoidi fidati, affinché proteggano il luogo che lo spirito abita. In alternativa, alcuni spiriti naturali piuttosto potenti possono manifestare effetti magici che vadano ad ostacolare chi vuole danneggiare o distruggere il luogo al quale lo spirito è correlato. Questi effetti possono includere folate di vento, crolli, attacchi di animali o effetti più eclatanti come teletrasportare gli intrusi a qualche centinaio di metri di distanza; questi effetti sono inutilizzabili nel Mondo degli Spiriti, nel quale però lo spirito può difendere personalmente il luogo a lui correlato. Gli spiriti che abitano oggetti o sono correlati ad essi possono invece interagire con le creature che indossano o trasportano tali oggetti. L'interazione può essere attraverso suoni o voci "spettrali", in sogno oppure con effetti più subdoli - come la maledizione di un oggetto maledetto. Vita nell’aldilà Quando le creature senzienti muoiono, il loro spirito (coincidente con la loro anima) viaggia fino al Mondo degli Spiriti. Qui, gli spiriti dei defunti senza l’energia sufficiente per manifestare un corpo spiritico rimangono in un pacifico stato di incoscienza, dove lo spirito è visibile soltanto di sfuggita come un’ombra o un riflesso nell’ambiente agli occhi di un eventuale visitatore del piano. Se un defunto è invece dotato di un corpo spiritico, acquisisce coscienza della propria condizione. Questo non distrugge la psiche dell’individuo, poiché i defunti sono lontani dai sentimenti dei mortali, o perlomeno sono lontani dai loro effetti nocivi. Gli spiriti in questione vivono beatamente l’aldilà, intrattenendosi con le attività che amavano fare in vita: un panettiere sforna panini evanescenti, o uno spadaccino si allena perpetuamente con la nebbia. I defunti perdono il desiderio di combattere i propri nemici o di compiere atrocità se malvagi, ma difendono comunque sé stessi la propria dimora nell’aldilà o coloro che cercano di minacciare i propri discendenti passando per il Mondo degli Spiriti. L’aldilà è un posto di indifferente pace per chiunque, dal più nobile degli eroi al più vile dei mostri, sebbene i defunti siano a volte disponibili per una chiacchierata con dei cordiali visitatori. Scomparsa di uno spirito Per propria natura, gli spiriti vivono oltre il concetto di vita e di morte, soprattutto gli spiriti dei mortali che sono già trapassati. Ma tutti gli spiriti comuni dotati di un corpo, e dunque dotati di una coscienza nel Mondo degli Spiriti, rischiano comunque di disperdere le proprie energie e diventare una delle tante ombre e riflessi del piano. Se uno spirito naturale vede distrutto o alterato in modo significativo il luogo a lui correlato, o se uno spirito defunto viene dimenticato da chi vive nel Piano Materiale oppure vede scomparire i propri discendenti, allora lentamente il corpo spiritico dello spirito inizia a dissolversi. Il processo non è istantaneo, ma nell'arco di qualche mese il corpo dello spirito in questione sarà perso e la sua coscienza disgregata. La scomparsa non è però irreversibile: se le condizioni che hanno favorito la manifestazione corporea dello spirito nel Mondo degli Spiriti si ristabiliscono, allora lo spirito può tornare a manifestarsi. Se questo ritorno alle condizioni iniziali non si rivelasse possibile, agli spiriti dei defunti può essere data una seconda chance grazie all'incantesimo donare corpo spiritico - sebbene il corpo non abbia le stesse capacità che avrebbe ottenuto naturalmente. Gli Spiriti Maggiori Gli spiriti maggiori rappresentano entità spiritiche di un potere e una vastità immensi. Sono ciò che di più si avvicina al concetto di divinità nell’ambientazione de “L’Ultima Era”. La loro grandezza li rende diversi dagli spiriti comuni sotto diversi punti di vista. Gli spiriti maggiori non presentano un corpo nel Mondo degli Spiriti. La loro essenza è dispersa nel Mondo degli Spiriti, e tale dispersione è tanto maggiore quanto più lo spirito è potente. Di conseguenza, non è possibile incontrarli nel Mondo degli Spiriti, né interagire fisicamente con essi. Nessuno è riuscito mai a parlare con loro direttamente, dunque non si conosce la loro mente, il loro carattere o le loro intenzioni. Essendo la loro essenza diffusa, gli incantesimi di individuazione non possono individuare uno spirito maggiore; tali incantesimi possono però individuare luoghi fortemente legati allo spirito maggiore (come una forgia nanica magica millenaria, strettamente legata a Il Laborioso). Il potere di uno spirito maggiore non deriva dai suoi fedeli, ma unicamente dalla quantità di spiriti comuni che hanno deciso di congiungersi ad esso. Infine, gli spiriti maggiori non manifestano mai un corpo sul Piano Materiale, così come non scelgono araldi. Si teorizza che l’eccessiva dispersione della propria essenza spiritica abbia portato gli spiriti maggiori ad un completo disinteresse. Nonostante questo, gli spiriti maggiori donano poteri ai propri fedeli, poiché sanno che le azioni o le creazioni di costoro daranno vita a nuovi spiriti che in futuro, forse, si congiungeranno agli spiriti maggiori stessi. Nuovi Incantesimi (5e) La tabella seguente mostra a quali classi i nuovi incantesimi sono forniti. Livello Incantesimo Classe 1° Individuazione degli spiriti Chierico, Druido, Paladino, Ranger 1° Protezione dagli spiriti Chierico, Druido, Paladino, Ranger 4° Donare corpo spiritico Chierico Nella descrizione dei seguenti incantesimi viene considerato “spirito” una qualsiasi creatura dotata del descrittore spirito. Donare corpo spiritico Necromanzia di 4° livello Tempo di lancio: 1 ora Gittata: Vedi testo Componenti: V, S, M (sangue in una fiala di rubino del valore di almeno 1000 mo, che l’incantesimo consuma; vedi testo) Durata: Istantanea L'incantatore dona allo spirito di una creatura senziente deceduta l'energia sufficiente a manifestare un corpo nel Mondo degli Spiriti. L'incantatore deve trovarsi nel Mondo degli Spiriti per poter lanciare questo incantesimo. Il corpo spiritico ottenuto dallo spirito bersaglio ottiene le caratteristiche del corpo materiale originario, tranne per il fatto che perde tutte le capacità speciali offensive (come Soffio di fuoco o Incantesimi) e ottiene l'archetipo dello spirito (vedi sopra). Lo spirito bersaglio, una volta manifestato grazie a questo incantesimo, è indifferente nei confronti dell’incantatore, sebbene possa essergli riconoscente. L’incantatore necessita di un minimo di conoscenze sullo spirito bersaglio per poter materializzare il suo corpo con donare corpo spiritico. Se conosceva la creatura per nome, allora può generare un corpo spiritico per quella creatura indipendentemente dalla distanza. Se conosceva la creatura solo di vista, allora l’incantatore deve recarsi nella località del Mondo degli Spiriti sovrapposta al punto dove la creatura è deceduta per poter bersagliare lo spirito. L’incantatore non può bersagliare uno spirito che possegga già un corpo spiritico (come lo spirito di un riverito antenato), nemmeno nel caso in cui il corpo di tale spirito sia temporaneamente distrutto. Il sangue impiegato come componente materiale deve appartenere ad una creatura dello stessa specie dello spirito al quale si vuole donare un corpo spiritico (ad esempio, se lo spirito appartiene ad un umano, è necessaria una fiala di sangue umano; se appartiene ad un beholder, una fiala di sangue di beholder). Individuazione degli spiriti Divinazione di 1° livello Tempo di lancio: 1 azione Gittata: Incantatore Componenti: V, S Durata: Concentrazione, fino a 10 minuti Per la durata dell'incantesimo, l'incantatore sa se è presente una creatura dotata del descrittore spirito entro 9 metri da lui, nonché la posizione esatta di quella creatura. Analogamente, l'incantatore sa se entro 9 metri da lui c’è un luogo o un oggetto associato ad uno spirito o contenente uno spirito. Nel Mondo degli Spiriti l'incantesimo può penetrare la maggior parte delle barriere, ma è bloccato da 30 cm di pietra, 2,5 cm di metallo comune, una sottile lamina di piombo o 90 cm di legno o terriccio. Nel Piano Materiale, l'incantesimo funziona senza impedimenti. Protezione dagli spiriti Abiurazione di 1° livello Tempo di lancio: 1 azione Gittata: Contatto Componenti: V, S, M (inchiostro e nastri di tessuto per iscrivere un sigillo, che l’incantesimo consuma) Durata: Concentrazione, fino a 10 minuti Finché l'incantesimo non termina, una creatura consenziente toccata dall'incantatore è protetta dagli spiriti. La protezione conferisce vari benefici. Gli spiriti subiscono svantaggio ai tiri per colpire contro il bersaglio. Inoltre, il bersaglio non può essere affascinato, posseduto o spaventato dagli spiriti. Se il bersaglio è già affascinato, posseduto o spaventato da uno spirito, dispone di vantaggio al nuovo tiro salvezza contro l'effetto rilevante. Nuovi Incantesimi (3.5e) Nella descrizione dei seguenti incantesimi viene considerato “spirito” una qualsiasi creatura dotata del sottotipo spirito. Nota: nel campo “Livello” sono state prese in considerazione soltanto le classi del Manuale del Giocatore. Per quanto riguarda le classi contenute in altri supplementi la scelta è a discrezione del DM. Donare corpo spiritico Necromanzia Livello: Chr 4 Componenti: V, S, M, FD Tempo di lancio: 1 ora Raggio di azione: Vedi testo Bersaglio: Vedi testo Durata: Istantanea Tiro salvezza: Nessuno Resistenza agli Incantesimi: No L'incantatore dona allo spirito di una creatura senziente deceduta l'energia sufficiente a manifestare un corpo nel Mondo degli Spiriti. L'incantatore deve trovarsi nel Mondo degli Spiriti per poter lanciare questo incantesimo. Il corpo spiritico ottenuto dallo spirito bersaglio ottiene le caratteristiche del corpo materiale originario, tranne per il fatto che perde tutti gli attacchi speciali e ottiene l'archetipo dello spirito (vedi sopra). Lo spirito bersaglio, una volta manifestato grazie a questo incantesimo, è indifferente nei confronti dell’incantatore, sebbene possa essergli riconoscente. L’incantatore necessita di un minimo di conoscenze sullo spirito bersaglio per poter materializzare il suo corpo con donare corpo spiritico. Se conosceva la creatura per nome, allora può generare un corpo spiritico per quella creatura indipendentemente dalla distanza. Se conosceva la creatura solo di vista, allora l’incantatore deve recarsi nella località del Mondo degli Spiriti sovrapposta al punto dove la creatura è deceduta per poter bersagliare lo spirito. L’incantatore non può bersagliare uno spirito che possegga già un corpo spiritico (come lo spirito di un riverito antenato), nemmeno nel caso in cui il corpo di tale spirito sia temporaneamente distrutto. Componente materiale: Sangue in una fiala di rubino del valore di almeno 1000 mo. Il sangue deve appartenere ad una creatura dello stessa specie dello spirito al quale si vuole donare un corpo spiritico (ad esempio, se lo spirito appartiene ad un umano, è necessaria una fiala di sangue umano; se appartiene ad un beholder, una fiala di sangue di beholder). Individuazione degli spiriti Divinazione Livello: Chr 1, Drd 1, Pal 1, Rgr 1 Componenti: V, S, FD Tempo di lancio: 1 azione standard Raggio di azione: 18 m Area: Emanazione a forma di cono Durata: Concentrazione, fino a 10 minuti per livello (I) Tiro salvezza: Nessuno Resistenza agli Incantesimi: No L’incantatore è in grado di percepire l’aura che circonda gli spiriti, i luoghi associati ad uno spirito od oggetti contenenti uno spirito. La quantità di informazioni che ottiene varia in base al tempo che impiega per studiare un'area particolare. 1° round: Presenza o assenza di aure spiritiche. 2° round: Numero di aure spiritiche nell'area e forza dell'aura spiritica più potente presente. 3° round: La forza e la posizione di ogni aura spiritica. Se un'aura è al di fuori della sua linea di visuale, l'incantatore riesce a capirne la direzione ma non la posizione precisa. Forza dell’aura: La forza dell'aura spiritica è determinata dai DV dello spirito, come indicato nella tabella che segue: DV Forza 2 o meno Debole 3-8 Moderata 9-20 Forte 21 o più Schiacciante Un’aura spiritica si protrae con la stessa forza anche se la sua fonte originaria è stata (temporaneamente) distrutta. Ad ogni round l'incantatore può voltarsi per individuare aure spiritiche in una nuova area. Nel Mondo degli Spiriti l’incantesimo è in grado di oltrepassare le barriere, ma viene bloccato di fronte a 30 cm di pietra, 2,5 cm di metallo comune, una sottile lamina di piombo o 90 cm di legno o detriti. Nel Piano Materiale, l'incantesimo funziona senza impedimenti. Nascondersi agli spiriti Abiurazione Livello: Chr 1, Drd 1, Pal 1, Rgr 1 Componenti: V, S, FD Tempo di lancio: 1 azione standard Raggio di azione: Contatto Bersaglio: Una creatura toccata per livello Durata: 10 minuti per livello (I) Tiro salvezza: Volontà nega (innocuo); vedi testo Resistenza agli Incantesimi: Sì La creatura sotto l'effetto di questo incantesimo non può essere vista, udita od odorata dagli spiriti. Anche le capacità sensoriali soprannaturali come la percezione cieca, la vista cieca, l'olfatto acuto e la percezione tellurica non sono in grado di individuare o localizzare una creatura così protetta. Gli spiriti privi di intelligenza ne subiscono automaticamente l'effetto e agiscono come se il bersaglio non fosse presente. Gli spiriti dotati di intelligenza hanno invece diritto ad un singolo tiro salvezza sulla Volontà. In caso di fallimento, non riescono a percepire nessuna delle creature protette da questo incantesimo. Se hanno però ragione di sospettare la presenza di nemici nell'area, possono comunque tentare di cercarli o di colpirli. Se una delle creature sotto l'effetto di questo incantesimo tenta di scacciare o comandare gli spiriti, se tocca uno spirito o se attacca una qualunque creatura (anche con un incantesimo), questo incantesimo ha termine per tutti i riceventi. Protezione dagli spiriti Abiurazione Livello: Chr 1, Drd 1, Pal 1, Rgr 1 Funziona come protezione dal male, ma i bonus di deviazione e di resistenza si applicano agli attacchi di spiriti, e gli spiriti evocati non possono toccare il bersaglio. Grazie per aver letto! Attendo eventuali pareri, correzioni e quant'altro!1 punto
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Nella sezione "spiriti comuni" fai l'esempio di una pietra che, per forma e dimensione, fà da rifugio per animali e umani, e quindi "ottiene uno spirito". Ora, che succederebbe a tale spirito, se la pietra dovesse rompersi (per colpa di infiltrazioni di piogia, un fulmine, o l'opera dell'uomo)?1 punto
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Io spero solo che rendano giustizia agli "Adeptus Arbites", i "Judge Dredd" del 40.000. . . Infatti GW aveva la licenza Citadel delle miniature del gioco dei "Giudici Di Megalopolis" tanto da sottintendere che "Rad-America" fosse 10.000÷15.000 prima dell'Avvento dell'Imperatore, e che Joe Dredd sembrava aver incontrato un paio di volte personaggi che avrebbero potuto essere "Aquila Rex Maximus" sotto mentite spoglie; poi cessazione copyright e divergenza ambientazione che eran diventati troppo "Satira Comica Fintoscientidica" x Dredd e "Grimdark Oltredistopico" x 40.000. . . Comunque lo terrò d'occhio e di certo, se mai lo mastererò, perchè il Sistema mi convince pienamente, , i PG saran una "Squadra Speciale Elite" degli Arbites, con magari un "Veggente Psicometrico Sanzionato" e/o un "Lexsavant Verispex" del Mechanicus come "Squadra Prove CSI". . . Ho masterato e giocato TROPPE Volte la trope del gruppo di barboni spiantati ("Pretino Imperiale Delle Fogne", "Barbaro Medievale Che Usa Il Lasgun Come Mazza", "Trafficante Di Topi Morti Di Fame", "Spacciatore Di Reliquie False" e "Pseudomechanicus Arrugginito Con Caldaia A Vapore Su Schiena") in "Dark Heresy" x propinare la solita insulsaggine ai Potenziali Giocatori. . . D'accordo che non si può esser tutti "Gregor Eisenhorn In Incognito" con Bodyguards "Eldar Harlequin Wardancer", "Adeptus Astarte Sniper Scout" e "Battlesister Pariah Demonifuge" ma sempre, Sempre, SEMPRE far la solita solfa de "Siete Poveracci, Vestiti Di Stracci, Non Avete Munizioni X Fucili Catenacci" mi ha davvero stancato. . . . .!!!1 punto
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Io sto facendo la scheda del mio pg, che alla fine sarà un vampire Gangrel, ma sto avendo qualche problema con i meriti e qualche altra cosa, essendo un sistema molto nuovo Siamo più o meno tutti d’accordo per la campagna? Perché ho già un paio di idee per bg e possibili agganci con gli altri1 punto
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Beh, per quattro Pg di Livello 3 le fasce di difficoltà sono queste: Semplice: 300 XP Medio: 600 XP Difficile: 900 XP Mortale: 1600 XP Un mostro di grado sfida 6 ha 2300 XP, quindi è di molto superiore al livello Mortale. Se la tua intenzione è metterli veramente alle strette con la possibilità che in più di uno muoiano, sei sulla strada giusta. E' vero che si tratta pur sempre di un mostro singolo e c'è il rischio che gli venga fatto un bel chiusone (poi dipende molto anche dalla configurazione del party). Dalla sua, la Viverna ha la possibilità di volare, che non è poco. Per renderlo uno scontro interessante ti consiglio di creare un campo di battaglia "interattivo".. magari la possibilità di fargli crollare addosso delle rocce o chissà che altro.1 punto
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Io andrò Domenica a vederlo al cinema, vi lascerò poi la mia recensione.1 punto
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Capisco cosa intendi, e anche a me (non solo per gusto personale, ma anche per le mie personali convinzioni) mi piace vedere così la morte. Il fatto che le persone "famose" riescano a ottenere un corpo nel Mondo degli Spiriti è analogo agli antenati che ottengono un corpo poiché ricordati dai propri discendenti: un tipo di immortalità legato a quello che tu hai fatto per chi è venuto dopo di te, che sia perché hai generato vita e dei discendenti che ti ricordano oppure perché hai lasciato un segno nella storia. Penso sia giusto dare una chance anche agli spiriti di coloro che sono stati dimenticati o ricordati solo da pochissime persone, come quello di un anonimo mostro senza prole e senza gloria, i quali rimarrebbero altrimenti solo una delle tante ombre e riflessi che si incontrano camminando nel Mondo degli Spiriti. Penso che si potrebbe anche creare un incantesimo che permetta ai vivi di fornire a un anima l'energia sufficiente a materializzare un corpo nel Mondo degli Spiriti (così da interagire in modo più efficace che parlare con i morti). Ti ricordi bene! Era La Primogenita. 😉 E ti ringrazio!1 punto
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Ciao! Molto interessanti questi approfondimenti delle classi 🙂 La classe del druido mi è sempre piaciuta, quindi mi viene da farti un paio di domande: i druidi nella tua ambientazione hanno un numero massimo di incantesimi.. ok: ma se raggiungessero questo limite per qualche ragione potrebbero decidere di "dimenticare" un incantesimo vecchio in favore di qualcosa di nuovo? possono apprendere incantesimi da altri Druidi.. figa come meccanica: un incantesimo che fa parte sia della lista degli incantesimi da mago che da druido, potrebbe essere insegnato appunto da un mago ad un druido?1 punto
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Durante la D&D Direct di oggi sono state annunciate molte novità per il futuro di D&D, tra cui il ritorno di Planescape e di Vecna. Durante la D&D Direct di oggi sono intervenuti sia Chris Perkins che Jeremy Crawford, entrambi figure centrali del Team D&D. I due sviluppatori hanno parlato di quali avventure ci aspettano per il resto di questo 2023, cosa arriverà l'anno prossimo e oltre, con molte novità incentrate sul Multiverso di D&D. Dopo un riassunto delle avventure uscite finora Crawford e Perkins ci hanno mostrato delle illustrazioni da Bigby Presents: The Glory of the Giants, un manuale che uscirà tra qualche mese. Sempre quest'anno vedremo Phandelver and Below: The Shattered Obelisk, in cui verranno date spiegazioni riguardo ai misteriosi obelischi che sono apparsi nelle avventure per D&D 5E degli ultimi nove anni, qualcosa che ci riporterà alla Miniere Perdute di Phandelver. Inoltre quest'anno vedremo Planescape: Adventures in the Multiverse, che getterà le basi per una avventura di cruciale importante in uscita nel 2024. Lo storico illustratore Tony DiTerlizzi tornerà a decorare le pagine di questo manuale. Per finire a fine 2023 scopriremo più informazioni riguardo al Mazzo delle Meraviglie e alla storia dietro questo oggetto leggendario. Ma la notizia più importante, oltre all'anticipatissimo ritorno di Planescape, è che uno dei più celebri antagonisti di D&D farà il suo ritorno l'anno prossimo. Il vero potere ed orrore di Vecna si faranno manifesti nel 2024 in una grande avventura di viaggi tra i piani che celebrerà i 50 anni di Dungeons & Dragons e rivelerà enormi e tremendi piani messi in moto (e che sicuramente vuole essere un richiamato alla storica avventura Die Vecna Die! che funse da punto di svolta tra AD&D 2E e D&D 3E). Ma Vecna è solo una parte delle storie interconnesse di D&D. C'è molto altro in serbo per i prossimi cinque anni. Per esempio i Maghi Rossi del Thay appariranno in un'avventura del 2025 e Venger (dallo storico cartone di Dungeons & Dragons) tornerà come antagonista principale in un'altra avventura futura. La Lega della Malevolenza, introdotta in L'Oscurità Oltre Stregolumen , cercerà di prendere il controllo del multiverso. Crawford e Perkins ci hanno dato molti accenni interessanti per il futuro, alcuni dei quali sono chiaramente pensati per collegarsi a formare una storia generale che si dipanerà per tutto il Multiverso di D&D. Cosa ne pensate di queste notizie? Da parte mia non posso che essere intrigato dall'annuncio del ritorno di Planescape, qualsiasi forma assumerà. Visualizza tutto articolo1 punto
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Molto evocativa l'idea degli spiriti. Però, per sensibilità mia personale, non ho apprezzato molto che gli spiriti dei defunti "famosi" siano più "potenti" degli spiriti delle persone comuni. Ne "l'ultima Era" neanche dopo la morte si può sperare che "Re e pedoni finiscano nella stessa scatola" cit. :'D Ora, capisco che in D&D il concetto di morte sia molto relativo: è contemplata la resurrezione, la sopravvivenza dell'anima alla morte del corpo fisico, l'esistenza dei non-morti e tanto altro che rende il concetto della morte molto diverso da quello nella vita reale: ci mancherebbe, è un gioco estremamente fantastico, è giusto che sia così. Però non so, anche in un universo narrativo altamente fantastico, per gusti squisitamente personali, apprezzo molto di più quando il concetto della morte mantiene la sua piena "potenza", quella soglia che separa la vita e tutto ciò che ne concerne (autocoscienza, percezione sensoriale del sé e del mondo circostante, pensiero, sensazione, etc.) dalla morte (assenza di ogni pensiero e percezione, disgregazione del sé nell'universo). Infatti, ho apprezzato molto che gli spiriti, comunque, non possano in alcun modo lasciare il mondo degli spiriti, con nessuna magia. Molto bella anche l'immagine che evochi degli spiriti maggiori: entità così "immense" da aver trasceso una vera e propria individualità, diventando un tutt'uno con il piano degli spiriti, alla stregua di una forza cosmica. Se non sbaglio, in un precedente articolo del blog avevi spiegato che lo spirito più antico e potente si ritiene fosse proprio la prima forma di vita mai apparsa sul pianeta, che ha poi inglobato in sé gli spiriti di tutte quelle defunte in seguito. Molto originale come idea, complimenti!1 punto
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Oh rega non so voi ma sta parte nonostante sia priva di azione e lenta mi sta piacendo un totale. E' bellissimo questo gioco di interrogatorio dove ogniuno ha una parte importantissima e tutti stiamo giocando la propria come gli ingranaggi di un orologio.1 punto
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Avete ragione. Ma se un PG (quindi non il giocatore) in un combattimento non si impegna ovvero si dimentica di avere un incantesimo lanciato, non si ricorda di avere una pergamena che tirerebbe su il compagno a terra, non usa l'azione bonus che potrebbe usare, mettendo in difficoltà tutti gli altri PG, deve prendere gli stessi PE degli altri PG? Quel PG è veramente progredito o si è messo semplicemente in scia agli altri? Rispondo io: Non importa quanto inefficiente sia il PG nel portare avanti la storia; in ogni caso sarà valutato uguale agli altri perché diversamente sarebbe equivalente a dare un giudizio sul giocatore. Basta esserci!1 punto
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È comunque un progresso del personaggio, attraverso le decisioni che il giocatore ha preso per lui. Il compito del giocatore è prendere decisioni per il PG. In tutte le sfide, anche un classico combattimento, c'è una parte decisionale (chi attacco? con cosa? dove mi posiziono? su chi lancio l'incantesimo?) che è appannaggio del giocatore, e una parte meccanica che dipende dalla scheda del PG. Possono esserci casi estremi in cui la capacità decisionale conta poco o nulla e conta quasi solo la scheda (es. fai scattare una trappola: tiro salvezza o prendi danni, nulla da decidere), e casi estremi in cui conta solo la capacità decisionale e la scheda non si usa (come nell'enigma di cui parlavi). Ma all'interno del mondo di gioco si tratta sempre, obiettivamente, di una sfida che il personaggio si è trovato davanti e che dopo ha superato. Mentre "essere coerente col proprio background" (per esempio) non vuol dire niente in game dal punto di vista del personaggio.1 punto
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Ho giocato recentemente a Warhammer Wrath&Glory e mi è piaciuto molto, consiglierò questo manuale ad alcuni miei giocatori appasionati dell'ambientazione.1 punto
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Mi permetto di aggiungere la mia opinione alle risposte esaustive di @Lord Danarc e @Bille Boo Scrivo un po’ al volo, quindi ti chiedo scusa se sarò troppo assertivo. La domanda a cui secondo me devi innanzitutto darti una risposta è: a cosa servono i livelli? La mia risposta è che servono per premiare i giocatori, per dar loro un metro oggettivo della progressione del loro personaggio, anche perché alla fine siamo tutti un po’ dei bambinoni e ci piace che il nostro pg diventi via via più togo. Chiaramente la tua risposta può essere diversa. Permettimi però di seguire un attimo la mia linea di ragionamento, cioè quella secondo cui i giocatori sono , in fondo, dei bambini. Allora è chiaro che tu stimolerai il comportamento per cui vengono premiati con l’avanzamento di livello. Per me è abbastanza chiaro che con un sistema in cui si livella tutti assieme al raggiungimento di pietre miliari, stimoli un gioco che sia (a) collaborativo e (b) in qualche modo incentrato sul far progredire la “storia”, qualsiasi cosa il lemma “storia” significhi al tuo tavolo. Se invece usi un sistema a px, tendenzialmente stimoli un comportamento più individualista (cioè in cui la collaborazione emerge da sé) ma con stili di gioco molto diversi: • se dai px principalmente per i tesori (add1, scatola rossa) hai un gioco in stile Fritz Leiber o Conan. • se dai px differenziati in base al tipo di personaggio che sei (add2) , stimolo un gioco che metta al centro il personaggio, con i suoi personali obiettivi • se dai px per i mostri uccisi (dd3 e dd4) stimoli un gioco incentrato sul combattimento e sul power play • se dai px per come uno “ruola” (termine orribile che come una chimera sfugge a ogni definizione), allora temo che finirai per premiare le primedonne Secondo me il problema della tua lista è che vuole premiare tutti e finisce a essere come la notte, in cui tutte le vacche sono nere. Insomma secondo me devi prima scegliere il tipo di gioco che vuoi fare e poi, di conseguenza, naturalmente ne discenderà la scelta se usare i px e, se sì, di come si possano ottenere. Se posso altre due osservazioni a) i px sono più interessanti se (a1) classi diverse hanno tabelle di progressione diversa e (a2) si possono spendere anche per qualcosa d’altro oltre che passare di livello (un talento, un aumento di caratteristica, eccetera - comunque sempre cose che rendono più figo il tuo pg; non necessariamente più forte, ma sicuramente più figo) b) un altro modo molto popolare per premiare (e quindi stimolare) alcuni comportamenti dei giocatori è tramite risorse che si possono spendere in gioco per modificare la partita (per esempio l’ispirazione della quinta); l’uso di queste meccaniche in giochi alla d&d è piuttosto controverso, ma potresti valutare se fanno a caso tuo per valorizzare dei comportamenti che però non vuoi rendere centrali premiandoli con l’avanzamento del personaggio . Infine, per rispondere alla tua domanda, nella quinta al mio tavolo uso l’avanzamento a pietre miliari; lo preferisco perché voglio incentivare quel tipo di gioco. Spero che questi spunti ti possano tornare utili -toni PS: comunque eviterei qualsiasi sistema in cui valuti uno per come gioca; io a un tavolo del genere non mi siederei.1 punto
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Anche io ho usato entrambi i sistemi. Secondo me hanno pregi e difetti a seconda del tipo di esperienza che si sta cercando. Per campagne epiche in stile Signore degli anelli o le campagne ufficiali di D&D e Pathfinder il sistema a pietre miliari funziona benissimo: il gruppo ha un obiettivo specifico e quando raggiungono determinati punti della "trama" salgono di livello. Questo permette ai giocatori di affrontare sfide sempre più epiche (i goblin, i giganti, il drago) che il master può pianificare senza grossi problemi, lasciando al tempo stesso ai giocatori la possibilità di raggiungere l'obiettivo senza prendere una strada determinata. Esempio banale: nel momento in cui i punti esperienza non sono legati ai mostri uccisi i PG possono buttare l'anello nel vulcano senza per forza fare una carneficina ma usando altri metodi (infiltrarsi, alleandosi con i giganti per avere un diversivo ecc). In questo tipo di campagne i punti esperienza funzionano male proprio perché obbligano i giocatori a seguire la strada che li porta a racimolare più punti esperienza. Ad esempio, legando i punti esperienza ai nemici uccisi obblighi i PG a usare la forza, altrimenti non prendono premi. Si potrebbe pensare a un sistema a punti esperienza che leghi una quantità fissa di punti esperienza a ogni obiettivo raggiunto ma credo che possa servire soltanto per i sistemi che differenziano le tabelle di avanzamento per le varie classi come in D&D pre 3.X. Nelle campagne sandbox si possono usare entrambi i sistemi. Puoi usare le pietre miliari associandole alle missioni: quando il gruppo porta a termine la prima missione raggiunge il secondo livello, completando altre due missioni sale al terzo e così via. Il problema è che così facendo ti trovi a premiare i PG per missioni facili oppure a dover eliminare gli agganci non utilizzati. Associando i punti esperienza alle missioni risolvi il problema: le missioni di primo livello danno X punti, quelle di secondo 2X (oppure danno tutte X ma solo i PG di un certo livello potranno svolgere quelle più difficili). Nelle campagne sandbox funziona anche molto bene associare i punti esperienza al tesoro: ogni tot monete I PG ricevono X punti esperienza. Ai giocatori spetta il modo di racimolare denaro e portare a casa il tesoro, e la ricompensa è "oggettiva". Sconsiglio vivamente di associare i punti esperienza ai nemici sconfitti perché porta i giocatori a uccidere tutto quello che si muove. Condivido anche le perplessità di chi mi ha preceduto sui punti esperienza associati al ruolare, al successo del gruppo ma anche all'uso creativo delle abilità, capacità e altro, che possono tranquillamente rientrare nel premio al raggiungimento del nuovo punto della trama, della fine missione o del tesoro.1 punto
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Miao! Anche se quando al master pare un'ottima idea, non penso lo sia per i giocatori XD1 punto
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Dobbiamo agire su due fronti, a quanto abbiamo stabilito in gioco: organizzare il rapimento del Pretore e assicurarci che i mercanti non prendano il suo posto. Per iniziare, io proporrei di incontrare Jelad e Lord Orion: il primo dovrebbe essere informato delle nostre intenzioni, il secondo può aiutarci per il secondo scopo.1 punto
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Allora direi di cercare di fare un poco di chiarezza sui Personaggi, la "Razza", il "Ruolo" che ricoprono (sia come "Copertura Mortale" che nella "Società Sovrannaturale Nascosta" di Dark-Tokyo); importante inoltre capire se il Giocatore è disponibile ad iniziare in tempi molto brevi, se lo farebbe volentieri ma deve studiarsi bene il Manuale "NWOD 2°" della Razza Scelta x il PG, oppure se è costretto a riconsiderare di iniziare più avanti x impegni di varia natura. . . I "Grandi Numeri" nelle Campagne del Mondo Di Tenebra son meno problematiche che in altri GDR, dato che non è "Obbligatorio Il Party Entri In Colonna Nel Dungeon"; ci son momenti in cui "Mini Sotto Gruppi" di PG ha senso seguano una specifica "Side-Quest" (vuoi xkè riguarda un Background condiviso da pochi; vuoi perchè in "Zone Metafisiche" in cui è facile l'Accesso solo a specifiche "Razze" o "Powersets"). . . Detto questo: @Ipergigio Demone, Distruttore, "Sabotatore" o "Inquisitore" (dipende se elimina preventivamente le Minacce alla sua "Protetta" d'istinto, oppure studia con calma delle "Difese Multiple Rodondanti"); una sorta di "Ninja Bodyguard (Shinobi-Hatamoto)" moderno, insinuato in una Potente Famiglia Aristocratica molto Tradizionalista. . . @Davoth BJ Taggart Demone; deve ancora decidere molti dettagli, una volta che si è studiato bene il Manuale dei Descendeds; ad occhio potrebbe fare un qualche tipo di "Grim Reaper Fallen Angel"; magari un "Psicopompo Inquisitore" che era specializzato nel "Soul Harvest" come raccolta risorse metafisiche, usando equivalente Demon di "Arti Necromantiche"; ideologicamente potrebbe aver Alleati & Contatti nella Setta Vampirica dei "Burakumin". . . @Voignar prima sembrava indirizzato a far un Demone "Guardiano Decadente" con la Copertura del Sacerdote Guerriero-Esorcista Shintoista "Kensai Shugenja" che voleva crearsi un Seguito Fedele di Mortali da Proteggere in un "Monastero Enclave Fortificato Spiritualmente"; lo stesso ruolo invece potrebbe ora essere instradato in un Changeling "Fox Beastkin" incrociato con "Elemental Kith (Terra? Legno-Metallo ??)" ispirato alle Streghe Kitsune; Coorte Fatata ideale probabilmente "Autunno" data la affinità con "Magia" ed "Incutere Paura & Timore". . . @Arres Vampiro del Requiem; di sicuro probabile un "Bushi-Bishounen" bello e terribile ma un pò "ACE"; esperto di Armi da Fuoco (Pistole ?), Armi Bianche (Scherma Kenjutsu di Katana) e Rissa ("Tiger Kung-Fu Style" perfetto x gli Artigli di Proteide ??) quindi FORSE un Attore di Film d'Azione e "Chambaras" FORSE affiliato alla Yakuza; potrebbe essere un "Daeva" (forse del Sotto-Clan "Toreador"); affiliato alla Setta "Lancea Sanctum" Sezione Nipponica (i "Kirishitan Bushi" di Amakusa Shiro) oppure al cosiddetto "Ordo Dracul" di Vlad Tepes. . . @MattoMatteo Changeling "Beastkin (Corvo)" incrociato con uno "Shadow Goblin" x un Tengu che lavora come "Sicario Vendicatore" nella Yakuza; esperto di "Yari / Naginata - Jutsu" potrebbe aspirare a diventare un "Night-Godfather Kingpin" ovvero un "Kobun / Oyabun" della Yakuza Sovrannaturale; Coorte dell'Inverno forse (Stealth, Furtività, Inganno, Imboscate, Vendetta). . . @Alabaster Changeling, "Dragon Blooded Fairest" incrociato con "Elementale (Fuoco)" x essere una versione "Faerie Lost" di Godzilla (ovviamente più piccolo e umanoide del Kaju Gojira); copertura mortale di "Capo Gang di Motociclisti Bosozuke" (potrebbe aver Alleati & Contatti nei "Red Asphalt Skorpions" una Banda Internazionale di Motociclisti Vampiri Gangrel & Brujah, che hanno un "Capitolo Locale" anche in Giappone a Tokyo); Coorte dell'Estate (Guerra, Ira, Conflitto, Fuoco & Fiamme, Distruzione), di cui è probabilmente un Capo Militare in Ascesa. . . @Amethystus Sta ancora valutando quando potrebbe unirsi (molti pregressi Impegni Ruolistici precedenti) e che Creatura Sovrannaturale inserire in "Chronicles Of Dark Tokyo"). . . @Crees parteciperebbe molto volentieri, a prescindere dalla "Razza Sovrannaturale" una ambientazione "Gothic Horror Cyberpunk" in Giappone lo entusiasma, ma proprio NON riesce a trovare "Time & Brainjuice" da dedicare anche a questa Campagna, che seguirà comunque come Spettatore. . . . . . . . Ho dimenticato qualcuno o qualche Dettaglio Rilevante. . .??1 punto
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Articolo di Rob Weiland del 13 Novembre 2020 Negli ultimi sei anni la Free League Publishing si è fatta strada tra le case editrici di GdR da tavolo. I suoi giochi sono legati alla parte più oscura del nostro hobby, spaziando da mondi apocalittici alla Fallout come nella serie di Mutant: Year Zero fino alla fredda sopravvivenza del suo gioco di successo basato sull'universo cinematografico di Alien. L'ultimo prodotto della Free League, Vaesen, combina diversi elementi dei suoi design di successo ad un'ambientazione dal sapore storico incentrato sulla caccia ai mostri. Quando mi è stata spedita la mia copia del manuale ho avuto diverse difficoltà a resistere alla tentazione di iniziare a camminare per strada con un cappello alla Sherlock Holmes e un pezzo di ferro freddo in mano. Vaesen prende il suo nome dall'omonima creatura tipica del folklore Norreno. Il nome è inoltre condiviso con un artbook, Vaesen: Spirits and Monsters of Scandiavian Folklore di Johan Egerkrans. E trasformare una serie di bellissime illustrazioni in un buon GdR non è nulla di nuovo per la Free League. Lo hanno fatto con il pluripremiato Tales From the Loop e stanno lavorando su un gioco basato sui miti di Cthulhu ispirato dalle illustrazioni di Francois Baranger. Le illustrazioni aiutano a trasmettere l'atmosfera del gioco, con il loro stile inquietante che non stonerebbe affatto in un fumetto di Neil Gaiman. Molte creature starebbero alla perfezione in uno dei vecchi libri di fiabe e anche le immagini più carine sembrano comunicare un senso di minaccia. Non sono le fate che troviamo nei libri di adesivi; sono molto più simili a quelle delle leggende, che hanno una sorta di patto con l'umanità che, quando viene violato, significa campi bruciati, amori perduti e bambini scomparsi. Il gioco usa una variante del sistema di Year Zero, che sta diventando il marchio di fabbrica della Free League. I giocatori mettono assieme una riserva di d6 pari alla somma del punteggio in un tratto e quello in una abilità, segnando ogni 6 come successo. Il cuore della meccanica è quello di spingere i giocatori a tirare prove dove i giocatori possano eliminare ogni "non successo" e provare nuovamente pagando un costo, solitamente una ferita o una complicazione narrativa. In questo modo il controllo del rischio rimane nelle mani dei giocatori: sono loro a decidere quanto spendere per ogni tiro. Esistono, inoltre, dieci classi abbastanza vaghe, ognuna con accesso a delle abilità uniche. Questi archetipi ricoprono dei ruoli classici per i cacciatori di mostri, come preti, dottori, cacciatori e sì, persino degli scrittori. I giocatori interpreteranno dei personaggi che hanno ottenuto la Vista grazie al contatto ravvicinato con una di queste creature eteree. Ora possono interagire e vedere i vaesen e sarà loro compito scoprire per quale ragione i vaesen sembrano essere sempre più furiosi da qualche tempo a questa parte. Il manuale fornisce delle spiegazioni aperte con più interpretazioni, suggerendo come cause l'industrializzazione e la tecnologia, che stanno rompendo l'equilibrio tra umani e vaesen, o l'aver dimenticato di onorare un antico patto durato per secoli. Il manuale fa unire i giocatori grazie alla Società, un organizzazione di persone che hanno sviluppato la Vista e che provano a proteggere la gente comune dai vaesen. Ma anche questo è un mistero che deve essere risolto. Perchè la loro base è stata abbandonata per un decennio? Perché esiste solamente un sopravvissuto di quell'epoca? Perché spende buona parte delle sue giornate nella casa di cura locale? Mentre i giocatori investigano sui casi, i loro personaggi rimangono abbastanza statici. Buona parte dell'evoluzione è relativa ad una sorta di PNG condiviso: Castle Gyllencreutz. I giocatori guadagnano punti sviluppo dopo ogni mistero e li usano per ottenere elementi nel castello, come camere, personale o contatti favorevoli alla vostra causa. Molti giochi della Free League hanno degli elementi di costruzione, ma questa è probabilmente la mia versione preferita. Queste scelte offrono sia dei benefici meccanici che degli elementi narrativi, come una prigione da cui i PNG non possono fuggire senza aiuto o un autista che porta i personaggi da un luogo all'altro e permette loro di curare le condizioni durante il viaggio. I misteri abbondano in Vaesen e sono supportati da dei buoni consigli e delle buone meccaniche. I Vaesen sono nemici formidabili, ma possono essere sconfitti una volta che i giocatori scoprono due importanti elementi: un rituale che li può scacciare e l'elemento segreto di questo rito, che non viene citato dal folklore. Il gioco incoraggia i DM a fornire degli indizi ai giocatori su come sconfiggere i mostri e, allo stesso tempo, a decidere cosa succederebbe se il mostro non fosse fermato. Il countdown offre dei modi per far avanzare la trama quando i giocatori vanno incontro ad un punto morto, suggerendo cosa dovrebbe accadere in caso non facciano nulla. Vaesen è ottimo per giocare quello che potremmo definire "horror Vittoriano", sebbene mantenga un focus nordico. Nel manuale base c'è un'avventura ed esiste una collezione di casi chiamata A Wicked Secret & And Other Mysteries, ma non ci vuole molto a convertire qualunque altro scenario horror ambientato in quest'epoca, come Cthulhu By Gaslight, ai misteri di Vaesen. Trovate anche un breve paragrafo sui vaesen nel mondo, perfetto per chiunque possieda il materiale di Ravenloft: Masque of the Red Death e lo voglia usare con altri regolamenti rispetto ad AD&D. Per concludere, Vaesen è un gioco di misteri sovrannaturali molto solido, che risalta per le sue meccaniche ben fatte e il suo flavor unico. Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/vaesen-explores-moody-mythic-mysteries.676353/1 punto
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Articolo di J.R. Zambrano del 06 Maggio 2019 I Ranger hanno qualche problema, è vero, ma questi cinque incantesimi sono un buon punto di partenza per delle imprese eroiche mozzafiato. Date uno sguardo a quello che alcuni dei migliori Ranger possono fare. Proprio così gente, i Ranger possono anche lanciare incantesimi e questa è una delle parti più sottovalutate del loro arsenale. Si capisce, in quanto molte campagne non raggiungono i livelli in cui i ranger hanno a disposizione più di uno o due incantesimi da lanciare. E molti dei loro incantesimi non riescono a tenere il passo con il danno inferto dalle normali azioni di attacco. Quindi potrebbe essere facile pensare che la loro abilità di lanciare incantesimi non sia all'altezza, specialmente quando esiste Marchio del Cacciatore. Ma come accade per il Warlock e Sortilegio, spesso Marchio del Cacciatore offre un beneficio così circoscritto che vi perderete alcune delle altre cose che possono fare i Ranger. Eccone cinque. Colpo Intrappolante Simile per molti versi alle Punizioni del Paladino, questo incantesimo che richiede un’azione bonus trasforma il prossimo attacco che compirete in un attacco capace di trattenere il bersaglio (dando a tutti i vostri alleati vantaggio sui tiri di attacco) e di infliggere anche del danno all'inizio di ciascuno dei turni di quest’ultimo. Effetti, danni, il tutto in aggiunta ad un qualsiasi attacco che desiderate fare. Questo incantesimo è un’enorme manna per i Ranger. Bacche Benefiche Tuttavia, se state cercando di ottenere il massimo dai vostri incantesimi di 1° livello, sappiate che Bacche Benefiche è probabilmente una delle migliori scelte da fare. Con un'azione vi fornisce 10 bacche che potete dare ai vostri amici (quindi in un gruppo di 5, sono 2 bacche per ciascuno), che forniscono nutrimento sufficiente a sostenervi per un giorno supponendo che nulla vada storto. Ma in realtà ciò che davvero implica usare questo incantesimo è avere accesso a 10 punti ferita gratuiti che potete condividere con i vostri amici, il che significa che, fino a 10 volte, voi o i vostri amici potrete rialzarvi e tornare durante un combattimento dopo avere raggiunto i 0 punti ferita. Passare Senza Tracce Ottenere un bonus di +10 alle prove di Furtività significa che anche il vostro Guerriero con svantaggio, dato dal fatto che indossa un’Armatura Completa, non allerterà ogni guardia nel raggio di 7,5 chilometri. Questo è uno dei migliori incantesimi nel gioco per potenziare il vostro gruppo, e può aiutarvi a posizionarvi e ad eliminare gli avversari silenziosamente; inoltre non sarà possibile seguire le vostre tracce senza usare dei mezzi magici. Siate la causa misteriosa che getterà nel dubbio un intero gruppo di infimi avventurieri di basso livello. Crescita di Spine Un incantesimo spesso sconosciuto ed ignorato nella lista di incantesimi del Ranger. Esso è un ottimo incantesimo per il controllo del campo di battaglia che vi permette di influenzare una grande area (di dimensioni simili a quelle di una Palla di Fuoco) in cui le creature subiscono danni mentre si muovono. Causerete 2d4 danni perforanti ogni 1,5 metri percorsi e l'area è anche considerata terreno difficile, quindi potreste davvero dissuadere la gente dall'attraversarla. Anche se la individuassero, non c'è nessun tiro salvezza per evitare il danno: viene inflitto e basta. Tutto ciò che viene richiesto è un'azione da parte vostra (e uno slot incantesimo di secondo livello). Evoca Creature Boschive C'è un celebre abuso che può nascere da questo incantesimo, sotto forma dell'evocazione di un gruppo di Pixie che usino metamorfosi su se stessi o chiunque altro allo scopo di ottenere un gruppo di Gorilla Giganti, o altre bestie di alto GS, questo in aggiunta a tutto il resto che già possono fare. Ma anche se il vostro DM volesse evitare questa particolare strada, c'è ancora molto che potrete ottenere da alcuni alleati fatati da evocare all'istante: per esempio sei attacchi extra sotto forma di Quickling, oppure ricognitori e alleati invisibili sotto forma di Spiritelli. Quindi la prossima volta che state considerando se interpretare un Ranger, fate un giro di prova con uno di questi incantesimi e vedete come vi sembrano. Buone Avventure! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/05/dd-5-radical-ranger-spells.html1 punto
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Art & Arcana è ormai uscito, sia nell'Edizione Standard (che parte da 50 $), che nell'Edizione Speciale. L'Edizione Speciale vale i 100 $ in più? Scopriamolo assieme! La prima cosa che noterete dell'Edizione Speciale è la copertina in foglia d'oro di Joshua Smith nel contenitore rilegato nero. Smith è l'artista prediletto per le edizioni speciali della Wizard of the Coast e ha sempre il suo stile peculiare. Potreste ricordarvi la sua illustrazione per l'Edizione Speciale della Xanathar's Guide to Everything o per il Gift Set dell'Edizione Speciale dei Manuali Base. Oltre a questa nuova copertina, l'Edizione Speciale comprende un raccoglitore di plastica che si incastra con facilità dentro il contenitore. Al suo interno troviamo 10 riproduzioni di illustrazioni classiche di Dungeons & Dragons, pronte per essere incorniciate, oltre ad una versione originale e mai pubblicata della Tomba degli Orrori in dimensioni da opuscolo. Abbiamo già recensito l'Edizione Standard di Art & Arcana, quindi in questa recensione ci concentreremo sul materiale addizionale. Ci sono tre tipologie di poster incluse: i poster più grandi ripiegati più volte (due), i poster piegati in due (quattro) e i poster a pagina singola (quattro). Dato che Art & Arcana è sia un libro storiografico che un libro di arte, li analizzeremo nell'ordine in cui sono state pubblicate le immagini originali. Iniziamo con due opere di Dave Trampier, una versione completa dell'immagine di coeprtina del Manuale del Giocatore di Advanced Dungeons & Dragons (1978) e la successiva immagine esterna dello Schermo del Dungeon Master di Advanced Dungeons & Dragons (1979). Quest'ultimo è un poster di grandi dimensioni ripiegato più volte, il secondo più grande della collezione. Studiare questo poster così realizzato ci permette di notare un dettaglio che era stato sorvolato nell'Edizione Standard di questo libro. Appare chiaro che Trampier stava raccontando attraverso le sue illustrazioni una storia di come veniva giocato D&D, ma solo studiando queste due immagini una a fianco all'altra diventa chiara la storia completa. In breve, i nostri coraggiosi avventurieri hanno ucciso alcuni lucertoloidi e rubato delle gemme da un idolo che essi veneravano...solo per poi subire la vendetta dei lucertoloidi sotto forma di un drago che soffia fuoco! Ci sono due poster che coprono il debutto di AD&D: la copertina de La Rocca delle Terre di Confine (1980) di Jim Rosiof compare in una pagina singola; e un poster a due pagine della copertina del Fiend Folio di Emmanuel (1981), che raffigurava i githyanki. Entrambe queste immagine incarnano bene lo stile cartoonesco e "strano" che dominava nei primi periodi di D&D, e che è stato esemplificato da artisti come Erol Otus. Sfortunatamente non ci sono esempi delle iconiche opere di Otus; invece abbiamo la copertina del boxed set World of Greyhawk (1983) di Jeff Easley. Si tratta di un piccolo poster a singola pagina e, per quanto notevole, il soggetto raffigurato non è particolarmente intrigante (un cavaliere sul suo destriero). L'illustrazione di copertina per Swords of Deceit (1986) di Keith Parkinson ci dimostra come l'arte di D&D si sia evoluta da uno stile da fumetto a delle immagini meravigliose, che potrebbero apparire su una qualsiasi copertina di libri fantasy. La copertina raffigura alcuni re scheletri che risorgono dalle proprie tombe, come descritto nell'avventura di Lankhmar, "The Curse of Valinor". Purtroppo è relegata ad un piccolo poster a pagina singola. L'illustrazione interna del Manuale del Giocatore di AD&D 2E (1989) di Larry Elmor trasmette perfettamente l'idea dell'orgoglio del gruppo di eroi che ha ucciso un drago. Si tratta di un piccolo drago verde, ma la gioia negli occhi del gruppo di basso livello racconta una storia profonda. Si tratta di nuovo di un poster a pagina singola, ma i dettagli che Elmore è riuscito ad inserire ricompensano a fondo un osservatore attento. Possiamo notare il passaggio di D&D ad uno stile più d'azione con l'immagine dei personaggi iconici presentata ne La Forgia della Furia (2000) di Todd Lockwood, in cui sono presi in un brutale combattimento con un drago nero. Nell'immagine c'è un netto senso di "voi siete lì" e molta azione. Questo avrebbe poi fatto da preludio all'immagine promozionale per il 30° Anniversario di Dungeons & Dragons (2004) sempre di Lockwood, qui presente come poster. Anche se la 4E non era ancora stata pubblicata, questo stile di azione sopra le righe sarebbe poi stato una delle sue caratteristiche chiave. L'immagine promozionale offre omaggio a tutte le edizioni precedenti, con personaggi iconici, beholder e persino con un tizio che sta cercando di rubare le gemme dallo stesso idolo del MdG di AD&D. Purtroppo è solo un poster a due pagine. La decisione più strana è quella di scegliere come soggetto del poster più grande incluso nell'Edizione Speciale un'illustrazione interna di Storm King's Thunder (2016) di Chris Rahn. L'immagine mostra, alquanto graficamente, un gigante decapitato. La trovo alquanto schifosa - i miei figli neanche la vogliono vedere - e anche se Rahn ha svolto un ottimo lavoro, non si tratta di qualcosa che vorrei incorniciare. Preferirei lasciare da parte lo spazio per l'immagine del trentennale, quella con i githyanki o la "storia di vendetta" dello Schermo del DM di AD&D. L'inserto Tomb of Horrors Original 1975 Tournament Module è una chicca per i collezionisti più accaniti, che vogliono vedere su cosa fosse incentrato D&D ai suoi inizi. Esso contiene 12 pagine di testo battuto a macchina che descrivono la Tomba, 15 personaggi pregenerati e 24 illustrazioni di Tracy Lesch. Acererak - il lich che compare sulla copertina della Guida del Dungeon Master di D&D 5E - è qui solamente "lich". Ci sono accenni alle classi del Mistico e del Divino, che furono poi incluse nel sistema degli psionici. L'avventura era degna di nota per l'alto livello di letalità, oltre che per le illustrazioni, e ne potrete ammirare le incarnazioni originali in tutta la loro truce gloria. Per coloro che sono familiari con l'avventura pubblicata, le radici del gioco risalgono ancora più addietro ad Alan Lucien e alla sua proposta della tomba di Ra-Hotep, una versione a tema egiziano che il co-creatore di Dungeons & Dragons, Gary Gygax, modificò per il suo uso nei tornei. Dato che il gioco tramite tornei è tornato sulla bocca di tutti grazie a RPGSports, è degno di nota sottolinare che alla prima convention Origins ci si aspettava che i giocatori completassero il dungeon (o quanto meno avanzassero il più possibile) in sole due ore! Il vostro interesse per questa Edizione Speciale è probabilmente legato al vostro interesse nei confronti dell'arte oppure della storia. Per i fan dell'arte i poster addizionali sono interessanti, ma ci sono più occasioni sprecate che riuscite. Per i fan della storia di D&D le proto-versioni della Tomba degli Orrori sono una miniera d'oro. Fortunatamente la differenza di costo tra le due versioni non è così pesante come il valore nominale farebbe pensare, dato che potete al momento trovare l'Edizione Speciale con quasi il 50% di sconto (a 76.27 £) su Amazon. Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5726-Art-Arcana-Review-Leveling-Up-with-a-Special-Edition1 punto
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Scritto da Robert J. Schawlb e pubblicato nel 2015 da Schwalb Entertainment, Shadow of the Demon Lord (SotDL) è un gioco di ruolo horror fantasy che di recente sta acquisendo una certa popolarità, complice anche la sua traduzione in italiano a opera di Wyrd edizioni. Come funziona (e non funziona) questo gioco? Nel corso del testo troverete delle parti in rosso che contengono le modifiche che farei (e ho fatto) al gioco e considerazioni personali su come migliorarlo, rendendolo a mio avviso più efficiente e divertente. Descrizione generale Shadow of the Demon Lord è un gioco di ruolo tradizionale, con un Game Master (GM) che descrive le situazioni e i giocatori che controllano un personaggio ciascuno. In SotDL ogni personaggio è caratterizzato da una Ascendenza (Ancestry che in altri giochi si chiamerebbe razza), alcune Professioni (Profession, analoghe alle abilità), una combinazione di Percorsi (Path, blocchi di capacità che compongono la "classe" del PG) e diversi punteggi, di cui i principali sono i quattro Attributi (Attribute): Forza, Agilità, Intelletto, Volontà (Strenght, Agility, Intellect, Will). Da questi Attributi, eventualmente influenzati dalle Ascendenze, derivano poi anche tre Caratteristiche (Characteristic): Salute, Difesa, Percezione (Health, Defense, Perception) Le prove si risolvono tirano un d20 e aggiungendo uno degli Attributi, cercando di eguagliare o superare un numero bersaglio. Il tiro può essere modificato da vantaggi e svantaggi (Boon e bane) d6 che si aggiungono o sottraggono al tiro. I personaggi possono comprare armi, protezioni e altro equipaggiamento scegliendo da una lista definita con prezzi in monete. Questi diventano più efficienti con l'aumentare del costo, di modo che la ricchezza sia un importante fattore di bilanciamento. Gli oggetti magici, invece, sono distribuiti a discrezione del GM, ma comunque di rado, e non sono calcolati nell'equilibrio del gioco. Esiste un sistema di magia con incantesimi, divisi in tradizioni (tradition) tematiche come il Fuoco o la Vita, che funzionano in maniera simile alla classica versione vanciana alla D&D, seppur non identica. Il combattimento funziona a turni e facendo uso di posizionamento, possibilmente di miniature. Nonostante abbia molte regole dedicate, è alla pari con gli altri aspetti centrali del gioco, l'investigazione e l'atmosfera horror, che sono serviti rispettivamente da un buon numero di Percorsi e incantesimi, e da regole dedicate. Completando le avventure, che il gioco suppone siano one-shot o comunque di breve durata, i personaggi avanzano di livello, ottenendo nuove capacità, risorse e incantesimi. Il gioco inizia a livello 0° e finisce al 10°, intervallo durante il quale i PG si suppone affrontino una minaccia apocalittica (la titolare "ombra" del Demon Lord) eventualmente posticipandone l'avvento. SotDL promette personaggi con sfumature di grigio e un'ambientazione letale, pesantemente ispirata a Warhammer (sul cui GdR l'autore ha lavorato) e con un feeling a metà fra il grimdark e il goliardico, da cui in ogni caso il regolamento può prescindere abbastanza facilmente. Non prevedendo di usarla, non ho letto l’ambientazione, quindi non sarà trattata oltre da questa recensione, che invece si focalizza sul regolamento in senso stretto. Prima di dedicarsi a questo progetto personale, l'autore ha lavorato per la WotC a D&D 5E e questo si riflette sulla sua creatura: SotDLè più simile a D&D 5E di quanto non lo siano altre versioni di D&D. Un confronto fra i due giochi è quindi inevitabile, e anche potenzialmente utile per decidere se effettuare o meno l'acquisto del gioco di Schwalb Entertainment. Storia editoriale L’edizione italiana di Shadow of the Demon Lord consiste di tre spillati al prezzo di 59.99€. Di conseguenza, questa recensione si basa sul pdf dell'edizione originale ($19.99). Per questioni di leggibilità si è preferito usare comunque i termini italiani (cortesemente forniti da @Alonewolf87), ma questi sono corredati dall’originale inglese per facilitare la lettura della versione originale, che incoraggio a preferire a quella italiana, e anche per rimediare parzialmente a traduzioni infelici come quella per Magician, che si sarebbe facilmente potuto rendere come “Incantatore” e invece è stato tradotto con “Magio” (peraltro creando potenziale confusione con il Wizard/Mago) Al manuale base si affianca il manualetto di regole varianti Forbidden Rules ($9.00), aggiunta indispensabile per chi desideri modificare il gioco invece di semplicemente espanderlo. Esistono poi due espansioni principali, i Demon’s Lord Companion (1 & 2 - $10.00 cad.), diversi splatbook con meccaniche dedicate a tipi di creature o aspetti dell’ambientazione, e numerosi pdf di poche pagine con regole o mostri. La maggior parte dei prodotti ha anche un’edizione a stampa, facilmente reperibile sullo store di Schwalb Entertainment. È da segnalare Victims of the Demon Lord ($1.99), un pdf che contiene i primi due capitoli del manuale base e permette quindi di creare e giocare un personaggio di livello 0°. Insieme a un’avventura per personaggi Starting è un buon modo per farsi un'idea delle meccaniche base di SotDL con un investimento di pochi dollari e di un paio d'ore, anche se naturalmente lascia molte cose ancora da scoprire. Chi desiderasse una esperienza più profonda e vicina al gioco completo può scegliere un’avventura Novice e usare personaggi di 2° livello. Il gioco si amplia ulteriormente al 3° livello, ma probabilmente a quel punto la complessità è più di quella necessaria per una semplice one-shot. Ascendenze, Professioni, Percorsi Il primo capitolo del manuale è dedicato alle Ascendenze, ciascuna delle quali fornisce statistiche e poteri al personaggio, compresa una capacità che si ottiene solo al 4° livello. In più, ogni Ascendenza è corredata da tabelle per generare casualmente aspetto, tratti caratteriali e background del personaggio. Il manuale offre anche l'opzione di scegliere fra i risultati, ma il GM sia avvisato che esistono opzioni migliori o peggiori, che probabilmente andrebbero ottenute solo con la generazione randomica. Queste tabelle sono abbastanza legate al tono tryhard e goliardico dell'ambientazione, per cui potrebbero non piacere, ma sono facilmente ignorabili se dovessero risultare troppo grottesche. Ogni personaggio ha poi una o due Professioni, ovvero mestieri che esercita prima di diventare un avventuriero - il che generalmente avviene nella prima sessione di gioco. Ascendenze e Professioni, infatti, sono tutto quello che serve per creare un PG di livello 0°, con cui giocare la prima sessione della campagna. Le Professioni svolgono il ruolo che in altri giochi sarebbe svolto dalle abilità, rendendo più semplice superare certi tiri: ad esempio un PG con la Professione accademica Letteratura avrebbe un vantaggio ai tiri per decifrare gli scritti in una lingua oscura, mentre uno con la professione militare Sentinella riceverebbe questo bonus alle prove per notare nemici in avvicinamento. Quando sale al 1° livello, il personaggio entra in un Percorso da Neofita (Novice Path) scelto fra Guerriero, Canaglia, Sacerdote e Magio (Warrior, Rogue, Priest, Magician) che ne segnerà lo sviluppo per il resto del gioco. Al 3° livello gli è poi è richiesto di scegliere uno dei 16 Percorsi da Esperto (Expert Path). I Percorsi da Esperto sono divisi in quattro gruppi, ognuno affine a uno dei Percorsi da Neofita, ma non sono in alcun modo vincolanti. Ad esempio un Guerriero potrebbe decidere di dedicarsi alla magia e scegliere di diventare un Chierico (Cleric) o una Strega (Witch), invece di proseguire su strade più affini, come l'Assassino (Assassin), od ovvie, come il Combattente (Fighter). Al 7° livello i PG entrano in uno di 64 possibili Percorsi da Maestro, (Master Path) che come i Percorsi da Esperto possono rappresentare una specializzazione ulteriore oppure ampliare il ventaglio di capacità del PG. È da notare che, quando un PG entra in un nuovo Percorso, non smette di avanzare in quello vecchio: i blocchi si incastrano fra di loro, non sono successivi l'uno all'altro. Il Percorso da Novizio ad esempio dà capacità al 1°, 2°, 5°, 8° livello - anche dopo la scelta dei Percorsi da Esperto e Maestro. Anche se i Percorsi sono tanti, le capacità che ciascuno offre non sono troppe né troppo complesse, e sono spesso intuibili già dal nome del Percorso. Non è quindi necessario spendere molto tempo a leggerli tutti per creare il PG, ma chi desidera farlo troverà parecchio materiale da spulciare e combinare. È subito evidente anche che i Percorsi non sono strettamente bilanciati fra loro, ma non è un problema, dato che il gioco non è incentrato unicamente sul combattimento. Ad esempio uno Scout è un combattente peggiore rispetto a un Berserker, ma non tanto da risultare inutile in quel frangente, e compensa dicendo la sua durante le scene di esplorazione e investigazione. Punteggi, dadi, tiri In SotDL ogni personaggio ha quattro Attributi principali (Forza, Agilità, Intelletto, Volontà), da cui derivano con un calcolo molto rapido gli altri valori del personaggio. Per risolvere una prova, il giocatore lancia un d20 e somma uno dei quattro Attributi o la Percezione del suo personaggio. Se il totale è sufficiente, la prova ha successo, altrimenti fallisce. Il tiro può essere modificata da vantaggi e svantaggi (boon e bane in originale) per ogni vantaggio/svantaggio che ha, il giocatore lancia un d6, poi sceglie il più alto e lo aggiunge/sottrae al tiro. Va fatto presente che vantaggi e svantaggi si cancellano fra loro 1:1 e si possono cumulare: ad esempio, un personaggio con 5 vantaggi e 3 svantaggi, lancerà due d6 (5 dai vantaggi meno 3 dagli svantaggi) e sommerà il più alto dei numeri ottenuti con quei d6 al risultato. Eccetto il d20 e il d6, il gioco utilizza solamente il d3, e lo fa piuttosto di rado. I tiri si dividono in tiri di attacco e tiri di sfida (attack roll e challenge roll). I primi si lanciano contro un numero determinato da una statistica dell'avversario, i secondi contro una difficoltà fissa di 10. La distinzione fra i due è un po' arbitraria (ad esempio le prove sociali sono tiri d'attacco ma quelle di furtività sono tiri di sfida) e il gioco incoraggia a usare gli svantaggi per simulare i tiri di sfida più difficili (quindi il giocatore tira un numero più basso invece di tirare contro un numero più alto). Ho trovato fosse più comodo usare i tiri di attacco solo per il combattimento e una scala di quattro difficoltà (10-14-18-22, con la maggior parte dei tiri contro 10 o 14) per i tiri di sfida. L'effetto è sostanzialmente lo stesso di assegnare svantaggi o usare i punteggi dei nemici, ma elimina la distinzione arbitraria fra i due tipi di tiro e risparmia ai giocatori qualche scomoda sottrazione. Naturalmente, quando il regolamento impone un tiro di sfida (ad esempio per un incantesimo) si continua a usare la difficoltà prevista di 10. Il gioco introduce il fail forward (una meccanica comune in molti giochi recenti, per cui un fallimento sul tiro di dado può essere interpretato come un successo parziale o con un prezzo) chiamandolo Opportunità e anche una versione speculare detta Contrattempo per cui il giocatore può avere successo con il tiro ma subire comunque delle conseguenze. Non esistono regole per applicare questi due esiti, il GM è incoraggiato a farlo quando sembra che "stia bene". In generale, il manuale incoraggia il GM a usare la Regola 0 (la non-regola che permette al GM di ignorare o modificare regole e risultati senza interpellare i giocatori) spesso e volentieri per migliorare la (propria) storia o per assecondare il (proprio) buonsenso. Del perché queste siano pratiche di gioco sconsigliabili, e delle soluzioni che si possono applicare, si è parlato a lungo. In alternativa alla R0, il manuale propone che siano i giocatori a gestire la cosa: possono accettare uno svantaggio al tiro ma assicurarsi un fail forward se falliscono, o chiedere un vantaggio al prezzo di un contrattempo anche in caso di successo. Personalmente ho trovato il metodo un po' macchinoso e male incastrato con certe capacità, per cui preferisco assegnare un fail forward quando un tiro manca di 1-3 punti, ignorando invece i contrattempi sui successi. Equipaggiamento L'equipaggiamento è legato agli Attributi dei personaggi, che consentono di utilizzare le armi e le armature più potenti, e alla loro ricchezza, che permette di acquistarle. Forbidden Rules presenta regole varianti per semplificare armi e armature, che però non sono esattamente equivalenti a quelle del manuale base. In particolare, la variante per le armature come riduzione del danno è chiaramente rotta, dato che l'armatura pesante rende quasi impossibile subire un singolo danno. Le regole legate ai requisiti in Forza o Agilità funzionano bene e sono interessanti, ma purtroppo lo stesso non si può dire di quelle legate alla ricchezza. Innanzitutto, il gioco fa uso di quattro diversi tipi di valuta, il che rende scomodo leggere le tabelle (ad esempio invece di "0.5 monete", "5 monete", "100 monete", troviamo scritto "5 cp", "5 ss", "10 gc"). In aggiunta, le meccaniche sono potenzialmente contraddittorie: SotDL incoraggia a non affezionarsi ai personaggi e prevede una mortalità elevata come routine, ma al tempo stesso punisce la morte dei PG facendo rientrare i personaggi sostituti con significativamente meno ricchezza rispetto a quelli morti - anche se forse dà per scontato che i sopravvissuti recuperino le ricchezze del morto. Viene quindi aumentato anche ciò di cui bisogna tenere traccia, dato che ogni moneta spesa o guadagnata andrà segnata sulla scheda, e allungata la creazione di personaggi di alto livello. Infine, nonostante il bilanciamento dei combattenti dipenda chiaramente dal denaro, non è chiaro quale percentuale del ricavato del gruppo debba andare nell'armamento e quale nelle spese quotidiane, di mantenimento (per cui esistono regole) e negli oggetti consumabili. Esiste anche una regola stravagante per cui a certi livelli l'intero equipaggiamento dei personaggi si disintegra per la consunzione, senza apparentemente nessuna ragione di gioco. La mia soluzione a questi problemi, oltre a ricalcolare le tabelle perché tutti i prezzi siano espressi in denari d’argento (silver shillings), è di assegnare il 100% del budget all'equipaggiamento da combattimento (facendo qualche calcolo, i numeri sembrano assegnati apposta) e agli incantamenti (incantations) - pergamene o altri oggetti equivalenti. Per il resto delle spese, come l'equipaggiamento d'avventura, il mantenimento e i consumabili, si può usare il sistema astratto di preferenza del gruppo: punti equipaggiamento, gradi di ricchezza, slot limitati o altro. Magia Quasi ogni personaggio di SotDL imparerà prima o poi a lanciare incantesimi. Questi sono organizzati in tradizioni, "blocchi" accomunati da un tema come il fuoco o la vita. Nella sua carriera, un incantatore dovrà spesso decidere se imparare un incantesimo nuovo da una tradizione già nota (accedendo a incantesimi di alto livello) o apprendere una nuova tradizione (diventando più versatile a scapito della potenza). Ogni incantesimo potrà essere lanciato un certo numero di volte a seconda del proprio rango (Rank) e del Potere (Power - una statistica legata ai Percorsi scelti) dell'incantatore - quindi, se un incantatore ha 3 lanci di 1° rango potrà lanciare 3 volte ogni incantesimo di 1° rango che conosce, non 3 incantesimi di 1° rango in tutto. Questo significa che imparare un nuovo incantesimo aumenta anche il numero di incantesimi totali lanciabili fra un riposo e l'altro. Combattimento Il combattimento in SotDL è piuttosto classico. È diviso in turni durante i quali i combattenti si scambiano colpi infliggendosi danni o condizioni negative (Afflizioni/Afflictions) nel tentativo di sconfiggersi a vicenda. I giocatori lanciano gli attacchi e i tiri di sfida difensivi, e il GM lancia gli stessi tiri per i nemici. La maggior parte delle distanze è espressa in modo sintetico (contatto, raggio breve, medio, lungo, estremo), ma, in maniera piuttosto fastidiosa, in certi punti l'autore cede al proprio amore per i giochi di miniature e inserisce delle misure in iarde, che spingono dunque a usare una griglia o qualcosa di analogo in un gioco che al 90% sembra pensato per il teatro della mente. Fortunatamente, come in molti altri giochi questi dettagli sono abbastanza insignificanti da poter essere ignorati senza troppe difficoltà, per cui chi lo desidera può giocare usando solamente i raggi sintetici. Forbidden Rules contiene una variante ufficiale per il posizionamento a zone che funziona bene. Improvvisare azioni al di là della sequenza di attacchi è semplice e incoraggiato dal sistema e questo, unito al sistema dei Percorsi, fa sì che giocare un combattente sia un'esperienza meno monotona che in altri giochi. L'unica vera innovazione nel combattimento è la struttura dei round, che si dividono in tre fasi: turno veloce (fast turn), in cui si può compiere un'azione o muoversi; turno lento (slow turn), in cui chi non ha agito nel turno veloce può sia agire che spostarsi; fine del round, in cui scattano certi effetti automatici. In ogni fase agiscono prima i PG e poi i mostri, senza tiri di iniziativa. Personalmente ho trovato che questa meccanica presentasse decisioni interessanti a livello tattico, in particolare per la possibilità di coordinarsi fra personaggi, ma al tempo stesso rompesse l'immersione e il flusso di narrazione ancora più che non l'iniziativa classica. Ogni tanto crea anche delle sgradevoli scelte obbligate: ad esempio, un personaggio in corpo a corpo e in pericolo di vita è sostanzialmente obbligato ad agire nel turno veloce, prima che il nemico possa provare a colpirlo. Forbidden Rules presenta due sistemi di iniziativa (a gruppo e individuale) più classici, e da cui volendo ci si può spostare senza problemi a un gioco senza iniziativa. Interpretazione SotDL presenta un lungo elenco di domande per aiutarsi a interpretare, e suggerisce di assegnare a ogni PG una personalità distinta e un background. Fornisce anche regole opzionali per creare legami fra i PG del gruppo. Purtroppo, sotto questo aspetto il gioco soffre della sua impostazione tradizionale, dato che la maggior parte delle regole legate all'interpretazione consiste in un semplice promemoria da segnare sulla scheda o, in alternativa, di bonus/malus meccanici che aggiungono ben poco al carattere del personaggio o alla sua storia. L'unica regola davvero soddisfacente in questo senso è quella delle Professioni, che vengono chiamate in gioco molto spesso e caratterizzano bene le competenze del PG, essendo anche così legate a una delle meccaniche fondamentali del gioco (in pratica tutti i tiri non di combattimento). La soluzione a queste mancanze si trova nel manuale, sotto forma della regola chiamata Fortuna (Fortune): un "gettone" che viene assegnato ai giocatori quando "fanno qualcosa che rende il gioco più divertente per tutti" e può essere speso per una serie di vantaggi (che diventano più marcati se si usano le varianti di Forbidden Rules). Invece di assegnare Fortuna per un motivo così ineffabile come quello suggerito dal manuale, si può dare quando un PG si mette nei guai a causa di uno dei suoi tratti - ad esempio un PG con un background da bifolco che si rivolge a un nobile in maniera sgarbata, o uno con un tratto da maniaco dell'ordine che perde tempo a riordinare l'equipaggiamento mentre gli altri fanno cose utili. Si può anche pensare di "sacrificare" una delle due professioni iniziali del PG per creare invece un legame, ad esempio "Maestro del tempio del Nuovo dio" o "Allievo di Gotthard lo spadaccino". Usandolo allo stesso modo della professione, il background del PG viene chiamato in gioco spesso e in modo significativo, e il giocatore ha anche modo di inserire spunti di gioco e sentirsi legato all'ambientazione. Volendo, la Fortuna si può anche assegnare come compenso per una GM intrusion (ovvero l'introduzione di una complicazione della situazione da parte del GM, ma in cui i giocatori possono dire la loro, decidendo se accettarla ottenendo dei vantaggi oppure rifiutarla e non ottenere nulla), in modo da ridurre l'utilizzo della Regola 0 (suggerisco di usare solo questi due criteri: mettersi nei guai ed essere nei guai). Horror Shadow of the Demon Lord è un gioco horror e, in quanto tale, non potevano mancare le meccaniche per rappresentare la follia e la corruzione dell'anima. È anche un gioco tradizionale, quindi queste meccaniche potevano funzionare meglio. La Follia (Insanity) è rappresentata da un valore che sale quando i PG vedono creature o scenari terrificanti e che, se diventa troppo alto, porta a una temporanea pazzia, i cui effetti sono determinati da una tabella e dal lancio di un dado (generalmente si tratta di perdere qualche round). I PG possono far scendere il valore di Follia in due modi: accettando di avere delle manie (quirk), ovvero bizzarrie caratteriali, oppure affidandosi a un incantatore che disponga di certi incantesimi di guarigione. Il gioco sembra dare per scontato che i PG azzerino la Follia nel secondo modo fra un'avventura e l'altra (come dichiarato anche dall'autore su G+). I problemi con questa meccanica sono due: non esiste nulla che spinga il giocatore a interpretare le manie del suo personaggio, se non il fatto di averle scritte sulla scheda, e la Follia sale troppo lentamente per minacciare i PG nel corso di una singola avventura (sarebbero necessari una ventina di eventi terrificanti in una avventura per far impazzire almeno un PG). D'altro canto, mantenere la Follia fra una avventura e l'altra significa che il gioco cambia pesantemente a seconda che il gruppo abbia o meno un personaggio in grado di ridurla con gli incantesimi: se manca, la Follia è ragionevolmente pericolosa, se c'è è sostanzialmente irrilevante. La mia soluzione per questo è stata di ignorare l'azzeramento della Follia, impedendo in modo arbitrario agli incantatori di concatenare una serie di riposi durante i periodi di downtime. Non è una soluzione elegante, ma funziona: la Follia in questo modo è una minaccia che sale lentamente, ma scende poco e consumando risorse, il che rende un buon servizio all'atmosfera. Quanto alle manie si possono gestire conferendo Fortuna quando mettono nei guai il personaggio o, se si desidera renderli più punitivi, si possono inserire con l'accordo dei giocatori meccaniche meno premianti: ad esempio, se in una sessione il PG non interpreta la propria mania, nella sessione seguente il GM ottiene un reroll per uno dei propri mostri. La Corruzione (Corruption) è invece un punteggio che sale quando i PG compiono azioni malvagie (a discrezione del GM) o imparano magie proibite. Man mano che aumenta, al PG sono imposte nuove penalità, compresi dei Marchi dell'Oscurità (Mark of Darkness) che gli conferiscono caratteristiche terrificanti o maligne. Il primo problema con la Corruzione è che SotDL sostiene di incoraggiare i personaggi che si muovono in "zone di grigio" fra il bene e il male, ma al tempo stesso inserisce una meccanica per punire le azioni malvagie, di fatto scoraggiando personaggi antieroici. È un problema anche il fatto che queste azioni siano giudicate dal GM in modo arbitrario, con tutti gli annessi del caso (ad esempio Corruzione assegnata perché il GM è di malumore o perché il giocatore lo ha contrariato). In aggiunta, come per i tratti caratteriali e per le manie, non esistono meccaniche per incoraggiare l'interpretazione o il chiamare in gioco i Marchi dell'Oscurità di un personaggio in modo interessante. La Corruzione è poi legata alle meccaniche del gioco in un modo che è difficile da ignorare - ad esempio le magie proibite sono più potenti di quelle normali, ma impongono Corruzione. I modi possibili per gestire la Corruzione sono sostanzialmente due: eliminarla insieme ai Percorsi e agli incantesimi che ne fanno uso, oppure stabilire una serie di azioni precise e univoche che la fanno aumentare, possibilmente rendendola pubblica ai giocatori. Quanto ai Marchi dell'Oscurità, si possono gestire come le manie, oppure possono servire come base per delle GM intrusion, magari senza conferire Fortuna la prima volta che vengono chiamati in gioco nella sessione. Molti mostri, infine, sono dotati di uno di due tratti (spaventoso e orribile – frightening e horrifying), che spaventano i PG e aumentano la loro Follia. I tratti funzionano bene (anche se sono mal bilanciati), ma purtroppo vedono molta parte del loro uso durante il combattimento che, con le sue regole molto meccaniche (in particolare l'apparente necessità di una mappa e la struttura del round) trasforma la narrazione in una sorta di gioco di miniature e rende un vero e proprio disservizio all'atmosfera horror. Avanzamento, ritmo, stile SotDL si presenta come un gioco a basso livello di potere e questo si riflette sulla matematica dei suoi personaggi, i cui punteggi aumentano di poco nel corso dei livelli (un punteggio alto andrà plausibilmente da +2 a +5 nel corso dell'intera campagna). Nonostante questo, i PG di alto livello hanno comunque accesso a capacità potenti come la resurrezione e il teletrasporto a lungo raggio, e possono senza troppi rischi affrontare un numero molto elevato di nemici deboli. Non esiste un sistema di punti esperienza: il gruppo (non i singoli PG) avanza di livello al termine di ogni avventura. L'idea di fondo è che ogni avventura dovrebbe essere una one-shot, con i PG che si riposano fra una sessione e l'altra, ma anche avventure di media lunghezza funzionano senza troppi problemi. Oltre che sul combattimento e sull'atmosfera horror (di cui si è già parlato) le avventure sono incentrate anche sull'investigazione. A differenza dell'horror, che ha regole dedicate, l'investigazione non dispone di un proprio sottosistema, ma è comunque importante per due ragioni: la prima è che molti Percorsi (ad esempio il Ranger) o incantesimi (ad esempio molte Divinazioni) servono quella parte del gioco, facendo un lavoro migliore rispetto alle regole dedicate all'horror; la seconda è che il combattimento è letale, in particolare perché il riposo consente di recuperare solo una piccola parte dei danni che presumibilmente si saranno subiti. Quest'ultimo fatto si lega con la breve durata delle avventure di SotDL: i PG devono concatenare diversi riposi per recuperare il 100% della loro Salute e questo è praticabile solamente durante periodi di riposo a lungo termine. Il gruppo è quindi incoraggiato a terminare l'avventura riposando lo stretto necessario ed evitando gli scontri. Per chi volesse combattimenti più frequenti o avventure più lunghe, Forbidden Rules presenta alcune varianti che aumentano la capacità di recupero dei personaggi. Gestione del gioco, incontri, bestiario Il manuale di Shadow of the Demon Lord si conclude con una sezione dedicata al GM. Oltre ai tradizionali consigli per gestire il gioco, contiene dritte su come creare l'atmosfera horror, costruire scene, avventure e campagne, e gestire l'ambiente, i PNG e gli oggetti magici (da generare casualmente e assegnare secondo un ritmo molto lasco). La parte più meccanica è quella che riguarda la creazione degli incontri, che purtroppo è al limite dell'inutilizzabile. L'idea è che il GM abbia un certo budget di Difficoltà (Difficulty), determinato dal livello del gruppo e dalla difficoltà desiderata per l'incontro. Il GM "spende" questi punti per acquistare i mostri, che hanno una Difficoltà più alta (costano di più) tanto più forti sono. Da questo punto in avanti, però, il gioco inizia ad avere dei problemi. Innanzitutto, esistono due tabelle per il budget, che si contraddicono fra loro. Anche seguendo il consiglio dell'autore su G+ (usare la seconda tabella ignorando la prima) rimane il problema che i conti non tornano: tanti mostri deboli sono sempre più letali di pochi forti, pur tenendo conto degli aggiustamenti previsti dal manuale per gli avversari numerosi (aggiustamenti che, peraltro, richiedono calcoli a ritroso e sono macchinosi da applicare al volo). Infine, i mostri non sono per nulla bilanciati fra loro, facendo crollare la premessa necessaria del sistema a punti. Per fare qualche esempio: un Animale Enorme (Huge Animal, che vale 50 punti Difficoltà) ha una Salute di 80, una Difesa di 11, attacca con una media di 19.5 per 10.5 danni e non ha alcun potere speciale. Comparato a questo, un Maiale Infernale (Hell Swine, sempre Difficoltà 50) ha 60 di Salute, 16 di Difesa e attacca con 20.5 per 10.5 danni. Inoltre, ha un potere che lo rende difficile da eliminare (ha 1/3 di probabilità di salvarsi da ogni colpo letale) e attacca quasi sempre due volte per turno, dato che può farlo in reazione ai danni. Si potrebbe pensare che in qualche modo i 20 punti Salute di differenza bilancino il tutto, ma un Lupo Crudele (Dire Wolf, Difficoltà 50) ha praticamente le stesse statistiche di un Maiale Infernale (16 Difesa, 19.5 di attacco medio, 11.5 danni), un potere meno utile, una debolezza... e 15 di Salute in meno (45 in tutto, praticamente la metà dell'Animale Enorme). In aggiunta, secondo la matematica degli incontri, affrontare uno qualsiasi di questi mostri dovrebbe essere equivalente a combattere contro cinque Ladri di Organi (Organ Filch, 15 Salute, 12 Difesa, 16.5 di media d'attacco, 7 danni ciascuno), ma che non sia così è evidente a prima vista: basta confrontare i 10.5 danni dell'Animale nel primo round contro i 35 dei Ladri. Va notato che questi sono esempi scelti più o meno a caso dal manuale, non casi estremi selezionati apposta per denigrare il sistema (che naturalmente contiene anche creature più simili fra di loro di quanto non lo sia questo campione). A questo si aggiunga che, oltre a essere sbilanciati, molti mostri: Sono dotati di una lunga serie di immunità e di una Salute eccessiva rispetto ai danni che il gruppo può sviluppare in un turno, rendendo gli scontri lunghi e tediosi; Hanno un valore di attacco troppo elevato e colpiscono quasi sempre anche i PG più difensivi; Fanno uso di incantesimi da PG, costringendo il GM a fare avanti e indietro nel manuale; Hanno quasi sempre un valore di Intelletto ridicolmente basso e di Forza molto alto, sbilanciando completamente gli incantesimi che attaccano l'uno o l'altra. Infine, non esiste (sospetto allo scopo di vendere più bestiari o forse perché nemmeno l'autore ne ha una) una tabella con statistiche per creare i propri mostri, e gli archetipi del manuale non sono utilizzabili per come sono scritti (aumentano la difficoltà del mostro di una quantità eccessiva rispetto alle capacità che gli danno). Il manuale accessorio che dovrebbe supplire a questo compito (Of Monstrous Mien - $1.99) è assolutamente inadeguato: si limita a prendere le statistiche di uno dei mostri generici del manuale base (le varie taglie di Mostro - Monster), espanderle di uno statblock e allegare una serie di tabelle per decidere non troppo velocemente l’aspetto delle creature, che comunque rimangono poco interessanti (hanno molta Salute, poca Difesa, due tipi d'attacco, una Forza molto alta e un Intelletto bassissimo). Purtroppo, sotto questo aspetto il gioco è fatto così male da essere pressoché insalvabile. Le soluzioni possibili sono tre: ignorare completamente il sistema del budget e modificare le statistiche dei mostri per renderli meno tediosi (dimezzare la Salute, togliere le immunità, ridurre di 2-4 punti l'attacco e scambiare ogni tanto l'Intelletto con un altro Attributo è un buon punto di partenza); sperare che i manuali accessori (che non ho approfondito) facciano un lavoro migliore del manuale base; o calcolare le statistiche dei PG attese per livello e costruire da sé una propria matematica per i mostri e un proprio bestiario. Un confronto inevitabile Shadow of the Demon Lord è un vero e proprio fantasy heartbreaker: un gioco "come D&D, ma...". Alla fine dei conti, dunque, una domanda è obbligata: perché giocare a SotDL invece che a D&D 5E? Cosa SotDL fa meglio Ascendenze e Professioni non differiscono granché dalle loro controparti in D&D, ma quelle poche differenze sono a loro vantaggio. La capacità ricevuta al 4° livello tramite l'Ascendenza la rende più visibile rispetto alla razza e, dunque, una scelta più interessante sia a livello meccanico che di storia. Anche le Professioni caratterizzano il personaggio in modo più efficace rispetto alle abilità: in SotDL, un PG sa scassinare le serrature perché era un topo d'appartamento, non perché è competente in un'abilità. (Su quest'ultimo punto il confronto diventa alla pari se in D&D si fa uso della variante dei Background o Tratti caratteriali come abilità). Il punto di forza di SotDL è senz'altro il sistema dei Percorsi: la possibilità di combinarli, e di farlo velocemente, vale da sola la pena di provare il gioco. Anche gli incantesimi sono eleganti e divertenti: le tradizioni permettono personalizzazione e combinazioni senza dover leggere troppo materiale, e danno vita a personaggi più caratterizzati di quanto non facciano le macro-liste di classe di D&D e con meno lavori di modifica all’estetica degli incantesimi. Il sistema di lanci per incantesimo, invece che per rango/livello, è più funzionale e vario della classica magia vanciana. I quattro Attributi, invece delle sei caratteristiche di D&D, offrono una benvenuta semplificazione che risparmia qualche sovrapposizione, elimina la presenza di statistiche imprescindibili oppure facili da ignorare (Destrezza e Intelligenza/Carisma, rispettivamente) e si lega in modo molto elegante al sistema dei Percorsi (ognuno dei quattro Percorsi base è legato a uno degli Attributi). Il gioco è anche più predisposto per passare al combattimento narrativo, se lo si desidera, essendo le distanze e le durate più standardizzate che non in D&D. Cosa SotDL fa diversamente I vantaggi/svantaggi di SotDL offrono più granularità rispetto all’omonima (in italiano) regola di D&D 5E, ma sono anche leggermente più scomodi dato che aggiungono un calcolo, in particolare gli svantaggi, che richiedono una sottrazione. Possono essere meglio o peggio a seconda di quanto un gruppo valuta la granularità e la possibilità di cumulare effetti. Il meccanismo dei turni potrebbe piacere o meno a seconda dei gusti, mentre le "regole" per l'interpretazione funzionano ugualmente male in entrambi i giochi, anche se SotDL offre probabilmente più spunti. Le regole per l'horror, che in D&D sono opzionali, sono invece native in SotDL, ma come si è visto non fanno certo gridare al miracolo, come del resto non fanno in D&D. La principale differenza fra i due giochi è che SotDL offre un avanzamento dei PG più contenuto rispetto a D&D: rispetto ad esempio a un Guerriero di D&D 5E, che come minimo decuplica i propri punti ferita nell'arco di dieci livelli, un Guerriero di SotDL aumenta la propria Salute solamente di circa cinque volte. A questo si aggiunge il fatto che in SotDL non esiste un valore equivalente alla competenza, per cui anche i punteggi da sommare ai d20 rimangono molto contenuti. Rispetto a D&D, infine, SotDL è pensato per un gioco dal respiro più breve in termini di sessioni dedicate a un'avventura e a una campagna. Cosa SotDL fa peggio L'equipaggiamento in SotDL è più complesso che non in D&D, più legato alla ricchezza e prevede meno oggetti magici. A qualcuno potrebbe piacere, ma personalmente trovo che aumentare i dettagli di cui bisogna tenere traccia e ridurre gli "effetti speciali" non sia la direzione giusta per rendere un gioco più divertente. Il più grosso difetto del sistema è sicuramente nel suo bestiario e purtroppo non è facile rimediarvi. Naturalmente passa in secondo piano, se l'equilibrio degli incontri non interessa granché (anche se comunque suggerirei qualche modifica ai blocchi statistiche dei nemici), ma rimane comunque un problema che non si può in alcun modo ignorare. Conclusioni Anche se è tutt'altro che perfetto o innovativo, SotDL rimane un gioco valido e divertente. Lo consiglierei come alternativa a D&D 5E a chi: È interessato ai Percorsi e agli incantesimi perché gli piace combinare le opzioni per i personaggi o semplicemente perché li trova fatti bene; Ha voglia di provare qualcosa di nuovo, ma non troppo, e senza rinunciare alla semplicità e alla flessibilità di D&D 5E; Vuole un gioco a più basso livello di potere, più investigativo o più breve in termini di tempo reale; Vorrebbe che D&D fosse un po' più simulazionista, a costo di risultare pignolo. Al contrario, non è un'alternativa per chi: Cerca un gioco in cui interpretazione e atmosfera horror siano supportati dalle meccaniche; Desidera mostri o incontri bilanciati senza troppo lavoro, o vuole crearsi i propri. Voto Prescindendo da considerazioni come l’originalità delle meccaniche, la necessità di un D&D in chiave horror o l’aderenza a quanto promesso dalla quarta di copertina: Creazione del personaggio: 9/10 Gioco: 6.5/10 Preparazione delle sessioni: 4/10 Voto finale: 7/10 - se modificato per far funzionare l’horror e i mostri: 8/101 punto
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In effetti non è difficile porre rimedio a questi due problemi, ma questo non significa che il gioco non sia fallato. La regola della Follia, in particolare, è tutt'altro che vaga. Dal manuale è evidente che gli eventi dovrebbero assegnare 1 oppure d3 punti di Follia, concetto ribadito anche dal Poisoned Pages dedicato all'argomento (di cui non ricordo il titolo). Assegnarne 4 o 5, o dimezzare il limite di Follia tollerabile, esce decisamente dai limiti con cui è pensato il gioco. Questa naturalmente non è una critica alla tua soluzione, ma all'autore del gioco, che ha progettato male questo aspetto e ha aggiunto una postilla sulla Regola 0 per coprirsi (male) le spalle.1 punto
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Mi pare una recensione azzeccata. Personalmente non ho particolari problemi con un gioco in cui i mostri sono troppo forti: personalizzare le statistiche ritoccando tutto verso il basso non provoca certo lamentele da parte dei giocatori. Viceversa un gioco in cui i mostri sono troppo deboli, in cui, ad esempio, un drago puö essere fatto fuori in un turno, è piü difficile da ritoccare: eventuali personalizzazioni vanno concordate con i giocatori ad inizio campagna pena il sentirsi dire "come mai hai reso i mostri cosi forti?". Consiglio Shadow a tutti: avrete un'esperienza di gioco coinvolgente e piacevole. Per la follia: in effetti RAW è irrilevante. Perö c'è da dire che il regoalmento è abbastanza vago da lasciare margini di manovra: "Gaining Insanity Certain situations cause you to gain Insanity, as directed by the rules or at the GM’s discretion." La parte in grassetto salva la situazione: se è a discrezione del master basta dare 4 o 5 punti follia ad evento ed ecco che bastano 2 o 3 eventi per impazzire.1 punto
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Se vi va di fare un salto, l'articolo è pubblicato anche sul mio blog qua su D'L!1 punto
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Gettando uno sguardo al passato è facile scoprire che fatti comuni al giorno d'oggi un tempo erano considerati pura follia. La società di un tempo non è quella di oggi e, fortunatamente in alcuni casi, certi argomenti non sono più considerati “tabù” o da “sfigati”. In questo articolo vi parleremo di come una serie di nuovi mezzi di comunicazione sta sempre più favorendo e aiutando la diffusione di un argomento che, al giorno d’oggi, non può essere più considerato da “sfigati”. Parliamo di un argomento un tempo considerato “tabù” (se non ci credete leggete questo articolo) come il GDR. Innegabilmente, il GDR non è ormai più un'attività solitamente praticata da “ragazzetti” che si riuniscono in un garage a fare “cose strane”. La diffusione della “cultura nerd” ha trasformato questo hobby in un fenomeno praticamente conosciuto da chiunque. Questa è una cosa che poteva sembrare follia fino a 30 anni fa, quando nessuno avrebbe potuto neanche lontanamente immaginare una tale diffusione ed apprezzamento eppure al giorno d'oggi D&D è facilmente definibile come “mainstream”. Ma perché un tale successo di recente? Come accennavo sopra ciò è grazie ai nuovi mezzi di diffusione e ai social media, tramite i quali una sessione di gioco non è più qualcosa di “privato” o “intimo” nascosto agli occhi degli altri. Una sessione può invece diventare uno show a tutti gli effetti, uno spettacolo capace di appassionare gli spettatori e ottenere un gran numero di fan! Mi riferisco alla messa in onda dei famosi “liveplay” o “actual play”. Guardare in streaming gruppi di giocatori che narrano le loro storie e che si divertono, è già di per sé un’ottima pubblicità e, inoltre, spinge lo spettatore a volere provare il prodotto in prima persona! Come se non bastasse è possibile dare valore aggiunto alla trasmissione mettendo nei panni di giocatori e DM attori professionisti o personaggi celebri. Ecco nascere, quindi, serie di enorme successo come Critical Role, dove vediamo Matthew Mercer condurre, in qualità di Dungeon Master dello show, un'acclamata campagna durata 5 anni, che si è conclusa di recente (ne ha un'altra in cantiere per il 2018) e che ha ottenuto più di 5 milioni di visualizzazioni su Youtube in totale - e vi ricordo che parliamo di video di tre ore in cui delle persone siedono attorno ad un tavolo giocando tra di loro. Alla visione in streaming si aggiunge poi spesso anche un aspetto di interattività (in genere viene consentito agli spettatori di commentare, porre domande e persino influire sul corso del gioco) al fine di ottenere un’esperienza sempre più coinvolgente. Come non citare poi l'apprezzatissimo Dice, Camera, Action condotto dal DM Chris Perkins (membro del ristrettissimo team D&D della Wizards of the Coast e, dunque, uno dei creatori della 5a Edizione di D&D) che manda avanti una storia collettiva con i suoi giocatori seguendo le storyline ufficiali pubblicate dalla WotC. D&D viene ormai anche portato nei teatri, in maniera “live” e con tanto di costumi di scena, permettendo alle persone che partecipano di sentirsi più vicine ai loro “eroi” e garantendo il tutto esaurito (è, ad esempio, il caso delle avventure di Acquisition Incorporated, sempre con il magistrale DM Chris Perkins). Twitch e YouTube sono dei canali di trasmissione facilmente accessibili e conosciuti da chiunque, e potete quindi facilmente immaginare il gigantesco bacino di utenti raggiunti, che possono senza nessuna difficoltà vedere questi show come e quando vogliono. Secondo Nathan Stewart, senior director del team D&D, “più di metà di coloro che hanno iniziato a giocare a D&D 5E lo ha fatto dopo aver visto o sentito qualcuno giocare online” e la cosa ha portato il team D&D ad investire molte risorse per supportare questi mezzi di diffusione, aprendo ad esempio il proprio canale su Twitch con più di 20 show al momento. Sono apparsi anche svariati podcast di grande successo come Critical Hit e The Adventure Zone. Ad ogni modo D&D non è l'unico GdR che sta spopolando su Youtube e i social media: svariati altri GdR stanno cavalcando l'onda del successo, ottenendo così i loro show e canali appositi. Quelli elencati finora non sono gli unici mezzi che contribuiscono ad alimentare il fenomeno di massa che D&D sta diventando. Ce ne sono vari altri che lo rendono sempre attuale, omaggiando il capostipite dei GdR. Nel mondo della televisione, ad esempio, possiamo citare una serie TV di tremendo successo come Stranger Things, in cui vediamo chiaramente i ragazzi protagonisti giocare al famoso gioco, e questo aspetto non fa solo da contorno: senza fare alcuno spoiler si può senza dubbio notare come alcuni degli antagonisti delle due stagioni finora uscite siano stati presi a piene mani da D&D e come il gruppo dei ragazzi vada a rispecchiare un classico gruppo di avventurieri. Anche il mondo del cinema sembra volere dire la sua, ecco perché è stato annunciato il film di D&D, che molti fan attendono con impazienza dalla Warner Brothers. Perfino il mondo dei videogames sembra aver ormai abbracciato il marchio di D&D, pensiamo all’attuale Dungeons & Dragons Online, un prodotto MMORPG di punta, che viene aggiornato in tempo reale con i contenuti che riguardano le storyline del GDR di D&D (tralasciamo qui volutamente altri videogiochi che hanno fatto storia, come Baldur’s Gate o Planescape: Torment, perché questi meriterebbero un articolo tutto loro). Questo poi senza voler considerare tutti i prodotti accessori e i gadget (magliette, tazze, cappellini, etc.), giochi da tavolo che sfruttano l’ambientazione di D&D (come Castle Ravenloft e Lords of Waterdeep), innumerevoli libri (citiamo tra i tanti quelli di R.A. Salvatore, creatore del famoso personaggio Drizzt Do’Urden, e quelli che vedono come protagonista Elminster Aumar, personaggio che nasce dalla penna di Ed Greenwood) e svariati fumetti e graphic novel. Come si concretizza dunque di preciso questo successo per D&D? Stando ai commenti provenienti dalla Wizards of the Coast e dalla sua casa madre, la Hasbro, (che sono le aziende proprietarie del marchio), Dungeons & Dragons ha visto nel 2016 il suo anno più remunerativo di sempre, e le proiezioni per il 2017 fanno sperare in un ulteriore aumento di profitti e impatto del franchise. Non solo, pare che le vendite dei primi 3 anni della 5E superino già quelle della 3E e 4E combinate. Il marchio di D&D sta quindi chiaramente avendo un successo fenomenale e una diffusione senza precedenti. Il pubblico viene costantemente riempito di messaggi per niente “subliminali” che lo portano a conoscere D&D e ad avvicinarsi al suo multiverso. D&D è diventato qualcosa di potente nell’immaginario collettivo, qualcosa che non ha un bersaglio di sesso od età per chi lo possa usare, ed è dunque adatto a chiunque voglia avvicinarsi al “fantasy”. D&D NON è più soltanto un GdR, è appunto un vero e proprio franchise dai molti aspetti, al quale vari sviluppatori indipendenti si avvicinano per creare prodotti e gadget di varia natura. Quelle due “D” affiancate sono al giorno d'oggi immediatamente riconoscibili da chiunque, persino per coloro che non hanno mai partecipato a una fantomatica “sessione di gioco”. Qui concludiamo citando testualmente il pensiero di due “pezzi grossi”, membri del team D&D della WotC:1 punto
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Bell'articolo, incredibile in effetti il successo che sta avendo D&D nell'era digitale. Cosa che non mi aspettavo sinceramente. Ricordo infine come circa 15-20 anni fa, periodo in cui giocavamo a Lex Arcana a casa di un amico, sua moglie (con qualche problemino di depressione post-parto), ci cacciò di casa accusandoci di fare sedute spiritiche e voleva chiamarci a testimoniare alla causa per il divorzio dal marito/DM perchè le avevamo fatto il malocchio a lei e al figlioletto...per dire che di pregiudizi ce ne sono stati e saranno sempre in questo ambito....ma noi non molliamo!1 punto
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Io penso che il cartaceo vada comunque forte nei giochi da tavolo, anche perché la comodità del libro piuttosto che il supporto elettronico è indubbia per molti. Poi a me non stupisce che le vendite siano elevate, in quanto il prodotto è ben fatto e presenta caratteristiche che tanti giocatori di ruolo vorrebbero giocare, tra tutte l'immediatezza, a quanto pare pure per chi la vede dall'esterno. Il nome ormai è un marchio decennale e l'azienda sta lavorando bene in tal senso. A me non stupisce affatto il successo, calcolate che non è stato graduale il passaggio a causa del "limbo" della quarta edizione. PS: personalmente hai scritto un bell'articolo, spesso si trovano traduzioni di recensioni in inglese o annunci, invece te hai argomentato bene.1 punto
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Indubbiamente la Wizard è stata molto abile nel promuovere i suoi prodotti aiutata non poco dal fatto, ampiamente sottolineato nell'articolo, che la cultura nerd che per decenni ha fatto da sostrato a D&D (e non solo) è divenuta nel frattempo fenomeno di massa. Pensiamo anche soltanto all'acclamata sitcom BigBang Theory, ormai apprezzata da tutti, con i suoi nerd di successo. Ecco, forse è questo il punto. Gli sfigati di ieri che nessuno capiva sono diventati i vincenti di oggi dopo che hanno fondato startup, sono divenuti personalità di successo. E a chi non piacciono i vincenti? Sono molto scettico sul prossimo film di D&D. Ha sempre sofferto molto le trasposizioni cinematografiche, scontando il suo essere fantasy classico senza una vera e propria anima che lo contraddistingue, che lo fa svettare rendendolo interessante. Certo con una grossa fanbase può risultare comunque un successo al botteghino, vedi il film di Warcraft. Ma dal mio punto di vista se volessero tirar fuori qualcosa di interessante dovrebbero pescare fra le ambientazioni più esotiche e meno viste sullo schermo, tipo l'Underdark, Eberron o Dark Sun.1 punto
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Ecco, questa cosa per me è pura follia. Non riuscirei nemmeno dal vivo ad assistere a più di 5 minuti ad una sessione di GdR senza avere davanti a me una scheda e dei dadi per partecipare al gioco, figuriamoci sorbirmi 3 ore di video su youtube per vedere dei tizi che giocano. Penso che il GdR sia uno degli hobby più belli e divertenti al mondo ma guardare altri che giocano è certamente una delle cose più noiose che possano esistere. Ben venga però se altre 5 mln di persone si sono divertite a vederli giocare e si sono avvicinate all'hobby grazie a quei video.1 punto
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Bellissimo articolo, grazie per aver riportato qualcosa alla memoria avevo visto Mazes and Monsters e letto qualcosa sul satanismo presunto dalla società, ma qualche punto me l'ero perso!1 punto
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