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Council Day 5 Twilight Home 351 A.C. - Mattina? [Pioggia? - Autunno] - Lunitari 1° giorno gibboso crescente Lo spirito si voltò verso il gruppo e rispose "Ricordo ancora quella mattina: cavalcai verso quella che sarebbe stata la mia ultima battaglia nella grande carica dei nani di Hylar. Venivamo dalla Porta Settentrionale di Thorbardin attraverso la Piana di Dergoth. La mia truppa assalì la fortezza del Mago Oscuro. I miei fratelli combatterono con coraggio e valore; molti caddero al mio fianco. Quando le sorti della battaglia volsero a nostro favore, mi spinsi avanti, determinato ad affrontare il mago nella sua tana, ma fui abbattuto alle spalle prima che potessi raggiungere la fortezza. Kharas raccolse il mio corpo e lo riportò a Thorbardin, ma il mio spirito rimase intrappolato nel mio elmo, quell'elmo" aggiunse indicandolo "Poi dei nani fedeli a Fistandantilus lo raccolsero e lo portarono in questa stanza." "Per mezzo di questo elmo magico, sono sopravvissuto a questi secoli affinché la mia storia e il mio destino potessero essere raccontati."2 punti
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Bozza del manuale di ambientazione per D&D 5E e D&D 3.5E di "L'Ultima Era", ambientazione homebrew in fase di sviluppo in questo blog. La versione corrente contiene esattamente quanto si trova pubblicato nel blog in data 13/10/2024, soltanto in formato PDF, con suddivisione in capitoli e paragrafi facilmente consultabili e indice analitico. Per segnalazioni di errori e pareri relativi al PDF, vi prego di scrivere qua sotto un commento! Per segnalazioni di errori, domandi e pareri relativi al contenuto, vi prego di scrivere in uno dei post del blog appositi (al peggio va bene anche qua sotto)! Grazie! Importante! Lo sviluppo per D&D 3.5e è stato interrotto. In futuro sarà pubblicata una versione system-agnostic dell'ambientazione e un appendice per giocare in D&D 3.5e. L'ultima versione del manuale per D&D 3.5e sarà mantenuta fino ad allora.1 punto -
@Steven Art 74 scusa se ho aperto io la discussione, ma mi sono venute in mente un paio di cose da chiedere (a te, ma anche agli altri) e non volevo dimenticarle nell'attesa che tu aprissi il topic apposito. Domanda 1 Nella discussione sulle corti fatate hai detto: E mi è tornato in mente una cosa che volevo chiedere da un pò: che effetto fà agli umani il tempo passato nell'Edge e in Arcadia? Lì invecchiano o no? Faccio l'esempio del mio pg, che ha una 50ina di anni, ma ne ha passati 10 prigioniero del suo Gentry: la sua maschera mortale mostra 50 anni, ma la sua età effettiva è 40 o 50 anni? Domanda 2 I Changeling hanno una Maschera (l'aspetto illusorio che vedono gli umani) e un Volto ("Mien", l'aspetto reale): i Changeling possono vedere automaticamente il Volto degli altri Changeling, o devono superare una prova, o devono addirittura usare un potere (consumando Glamour)? Stessa domanda per i Demoni (possono vedere automaticamente il Volto degli altri Demoni, o devono superare una prova, o devono addirittura usare un potere?), e per le interazioni Demoni/Changeling.1 punto
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Già dalle prime recensioni del film si poteva intuire una cosa: questo film sarebbe stato legato ad una specifica ambientazione. Ogni nome menzionato durante i 134 minuti di riproduzione infatti viene tratto dalla storia dei Forgotten Realms. Chi conosce in maniera approfondita la storia del Faerûn sicuramente avrà provato sommo gaudio nel cercare di cogliere ogni citazione, nel riconoscere ogni incantesimo o nello scorgere ogni riferimento visivo.. fidatevi: Dungeons and Dragons: l'Onore dei Ladri ne è pieno! Attenzione: il seguente articolo è pieno di spoiler del film, quindi se non volete rovinarvi la sorpresa non leggetelo! Organizzazioni e Luoghi La pellicola si apre fra i freddi ghiacci di Icewind Dale (detta anche La Valle del Vento Gelido in italiano), in particolare nella prigione di Revel’s End, ma gli eventi hanno luogo per lo più nei territori della Costa della Spada e in particolare a Neverwinter (ma vengono menzionate anche le città di Waterdeep e Baldur’s Gate). Durante il viaggio dei protagonisti per raggiungere il Gioiello del Nord si può ammirare sullo sfondo un vulcano attivo: quello non è solo un bel paesaggio, ma risponde al nome di Monte Hotenow e il suo risveglio improvviso ha avuto un'impatto molto grande fra le città di questo territorio. Durante un'altra sequenza possiamo ammirare l'inquadratura di cielo notturno che mostra la Luna Selûne circondata dalle sue "lacrime", la fascia di asteroidi che la circonda, mentre l'incontro con Xenk avviene nel piccolo villaggio di Mornbryn's Shield. Con una colorita imprecazione da uno dei personaggi vengono solo menzionati i Nove Inferi. Le organizzazioni e fazioni politiche che popolano il Faerûn sono molteplici e anche in questo caso il film fa riferimento alla storia ufficiale citandone e rappresentandone alcune: Arpisti: Edgin ne faceva parte prima dell'inizio del film, mentre Xenk ne è un componente effettivo. Nel prologo del film viene spiegato chiaramente qual è il loro compito nei territori in cui risiedono. Enclave di Smeraldo: Doric, nonostante la sua razza non sia usuale fra i Druidi, ne fa parte. Nella pellicola viene anche mostrata una delle loro basi costruite sugli alberi di un bosco nei pressi di Nevewinter. Alleanza dei Lord: Gli scommettitori che presenziano ai giochi di Solealto sono due rappresentanti di questa fazione, rispettivamente per le città di Waterdeep e Baldur’s Gate. Seppur io abbia avuto l'impressione che con le loro azioni non facessero molto onore all'Alleanza, l'obiettivo di questa fazione è anche quello di mantenere saldi i rapporti fra le città...evidentemente prendere parte ai giochi fa parte di questa incombenza. Tribù Uthgardt: Holga è nativa di questo gruppo di barbari del nord, in particolare della Tribù dell'Alce. Venne scacciata quando si innamorò di un Halfling decidendo di seguirlo altrove. Un Background allineato a questo gruppo viene presentato nella Sword Coast Adventurer's Guide, inoltre viene anche menzionato in questa Retrospettiva su The North Guide to the Savage Frontier. Maghi Rossi del Thay: i principali antagonisti del film fanno parte di questo gruppo politico. Ai Maghi Rossi veri e propri, come Sofina, sono affiancati i Cavalieri del Thay, che fungono da guardie del corpo e assassini. Dralas, uno degli alleati di Sofina, è uno di questi Cavalieri. Culto del Drago: Durante un flashback compaiono i cultisti della Regina dei Draghi intenti a dar battaglia. Di loro si parla in molte avventure, a partire da quella contenuta nello Starter Set, passando per tutta la saga de La Tirannia dei Draghi e proseguendo oltre. Personaggi Famosi Di alcuni di loro ne parla Zambrano nell'articolo su Le Cinque Persone Peggiori dei Forgotten Realms. Themberchaud: il drago con qualche chilo di troppo incontrato nel Sottosuolo, nella regione di Kryptgarden, prima di comparire sul grande schermo già era presente in molti romanzi, in videogiochi e anche nell'avventura Fuga dall'Abisso (di cui pubblicammo anche una Recensione approfondita). Volothamp Geddarm: il ritratto che viene utilizzato dal gruppo di avventurieri per raggiungere l'arena di Neverwinter non rappresenta un volto casuale, bensì è proprio il buon Volo di quartiere. Per approfondire il personaggio vi rimando all'articolo Volo - Chi Era Costui. Elminster Aumar: il vecchio mago dagli abiti rossi che appare a Simon quando questi cerca di sintonizzarsi con l'elmo recuperato nel Sottosuolo è nientemeno che il leggendario mago e prediletto della dea Mystra. Rappresentato come non ci si aspetta, Simon pare addirittura essere un suo discendente! Lord Neverember: il lord di Neverwinter che Forge mette fuori gioco, è in realtà un nome ben noto nell'ambientazione. Di lui si sente parlare molto per quanto riguarda un certo Furto di Dragoni dalle tesorerie di Waterdeep. Per quanto riguarda quest'avventura abbiamo tradotto la Recensione di The Alexandrian e tutta una serie di articoli di approfondimento che Remixano quanto presente in quelle pagine. Szass Tam: lo zulkir della necromanzia del Thay, nonché signore assoluto di quel regno, è una figura molto nota nella storia del Faerûn. Parte della sua storia compare anche in questa Retrospettiva su The Horde, ma le sue apparizion non sono solo nelle serie di videogiochi di Baldur's Gate come antagonista, ma anche in molte avventure ufficiali. Mordenkainen: non compare fisicamente nel corso del film, ma di lui si sente molto parlare in quanto uno dei suoi sigilli protegge la tesoreria di Neverwinter. Alcuni di voi diranno "ma Mordenkainen è un personaggio di Greyhawk, non dei Forgotten Realms!" Quello che forse alcuni non sanno è che gli incontri inter-ambientazione tra Mordenkainen, Elminster e Dalamar sono qualcosa di abbastanza canonico nella storia di D&D, sotto forma della serie di articoli The Wizards Three che uscivano sulle riviste Dragon. Per approfondire il personaggio vi rimando all'articolo Mordenkainen - Chi Era Costui. Rakor: questo è il nome del Drago Nero che compare nel flashback precedentemente citato in compagnia dei suoi amici del Culto del Drago. Costui dominava l'Evermoors, una regione della Frontiera Selvaggia, alla fine del XIV secolo. Kelemvor: la divinità della morte in questione non viene né citata né appare fisicamente in alcuna scena del film, tuttavia si presenta con il suo simbolo riportato direttamente sul talismano con cui Simon lancia l'incantesimo Parlare con i Morti, per interrogare i defunti durante la grande battaglia fra la Tribù di Holga e il Culto del Drago! Mostri e Creature A più riprese possiamo notare Elfi, Gnomi ed Halfling sparsi ovunque nel mondo, mentre i molti Zombie e il Litch Szass Tam (di cui parliamo nel paragrafo precedente) sono i protagonisti di tutte le scene incentrate sui Maghi Rossi del Thay. Nella prigione di Revel’s End ammiriamo l'Aarakocra Jarnathan e il Dragonide Kriv Norixius, due dei consiglieri. Spostandoci nella zona delle celle, all'interno di una di queste scorgiamo per pochi istanti uno Yuan-ti, mentre lo sfortunato Gorg, il nuovo compagno di cella di Edgin e Holga, è nientemeno che un Hobgoblin. La fuga dei due protagonisti li porta a Nevewinter: fra le vie della città si aggirano molti esemplari di Beccoaguzzo, volatili simili a struzzi, ma anche una coppia di Rugginofaghi che si contendono un pezzo di metallo. Rimanendo in zona, durante la frenetica sequenza dell'Arena che ha caratterizzato uno dei Trailer, possiamo ammirare una feroce Belva Distorcente, un Cubo Gelatinoso e un iconico Mimic. Durante un dialogo fra i protagonisti viene specificato che Simon è un mezz'elfo, mentre Doric, oltre ad essere una Tiefling come lei stessa racconta, ci permette di ammirare varie creature grazie alle numerose Forme Selvatiche che assume, ma la più discussa è senza dubbio quella dell'Orsofugo con cui abbatte un intero gruppo di guardie. L’incontro del gruppo con Xenk ha luogo poco dopo il salvataggio di un piccolo Tabaxi dalla bocca di un'enorme creatura acquatica. Con il gruppo al completo, durante il passaggio in una foresta si nota su un'albero un Ragno Lupo Gigante, mentre nel flashback della battaglia fra la Tribù Uthgardt e il Culto del Drago ammiriamo un'imponente Drago Nero inondare con un Soffio d'Acido i suoi avversari. Raggiunto il Sottosuolo, oltre al Drago Rosso di cui abbiamo parlato sopra, vediamo una simpatica comparsata di Divoracervelli che, giustamente, ignorano completamente il gruppo non percependo in loro un'alta statistica di Intelligenza. Incantesimi Le sequenze in cui sono mostrati incantesimi sono davvero molte e si possono quasi considerare il fulcro attrattivo di tutto il film, quindi farne una lista dettagliata potrebbe risultare difficile. Solo la battaglia finale contro Sofina è caratterizzata da un'uso frenetico di difficile comprensione in alcuni momenti. A volte alcune rappresentazioni sono diverse da come ci si aspetterebbe, magari esulando dalle regole effettive del gioco, ma proviamo ad elencare quelli che siamo riusciti a riconoscere e individuare: Grazie a Sofina ammiriamo una Catena di Fulmini con cui folgora alcune guardie, ma soprattutto Fermare il Tempo che dà inizio ai guai di Edgin e Holga. Dei Tentacoli Neri vengono utilizzati per bloccare i protagonisti durante il loro tentativo di intrusione nel palazzo di Neverwinter, mentre nello scontro finale accennato sopra, la maga rossa annuncia il suo ingresso in scena con uno Sciame di Meteore, per poi risvegliare un drago di pietra con Animare Oggetti e schiva gli attacchi avversari con Passo Velato. L'enorme mano carnosa con cui affronta quella di roccia di Simon sono probabilmente versioni esteticamente diverse della Mano di Bigby. Palla di Fuoco, Raggio Rovente e Onda Tonante si intravedono rapidamente, mentre con una Sfera Elastica mette momentaneamente fuori gioco Edgin e Holga. Se solo non fosse stata bloccata dall'intervento di Kyra (che indossa un pendente magico che casta Invisibilità), molto probabilmente avremmo visto in azione anche uno spettacolare Dito della Morte. Simon non è certo da meno in fatto di incantesimi, sfrutta infatti Telecinesi e Prestidigitazione per rubare ninnoli a qualche sventurato, distraendoli con Sfocatura e altri trucchetti simili, sfuggendo poi agli inseguitori grazie a Nube di Nebbia. Per colpa della sua magia selvaggia si ritrova a lanciare accidentalmente anche Inversione della Gravità, mentre più tardi con Immagine Maggiore distrae alcune guardie e usa Folata di Vento per generare un'onda d'acqua. Nello scontro finale protegge i suoi compagni grazie ad uno scenico Scudo, usando a sua volta Mano di Bigby per fronteggiare la maga rossa. Nel corso della pellicola vediamo anche un'esempio di Lama di Fiamma Verde, il trucchetto con cui Dralas, il Cavaliere del Thay chiamato da Sofina elimina prima delle guardie di Nevewinter per poi usarlo quando affronta Xenk nel Sottosuolo. Quest'ultimo a sua volta incanta la propria spada con un incantesimo che forse è una della Punizioni del paladino (come Punizione Marchiante) o forse è Arma Magica. Il medaglione che permette di Parlare con i Morti è il protagonista di un'esilarante sequenza nel cimitero sacro della tribù di Holga, mentre possiamo concludere questo elenco con l'incantesimo su cui ruota parte della storia di Edgin: Resurrezione Pura, contenuto nell'artefatto magico che il bardo ricerca con tanto ardore. Il più Grande Easter Egg La scena più eclatante è senza dubbio l'apparizione, nel labirinto dell'arena di Neverwinter durante i giochi di Solealto, dei personaggi che componevano il party della serie animata di Dungeons & Dragons: il cameo di Hank il Ranger, Eric il Cavaliere, Diana l’Acrobata, Presto il Mago, Sheila la Ladra e Bobby il Barbaro è quello ha fatto più scalpore, riportando alla mente ricordi nostalgici per chi ha vissuto gli anni ‘80 dei giochi di ruolo. Se siete arrivati fino a qui do per scontato che avete già visto il Film. Vi è piaciuto? Quali sono le vostre impressioni? Avevate notato altri riferimenti e easter egg? Quali sono le vostre scene preferite?1 punto
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@MattoMatteo Il tempo in Arcadia e nella Siepe scorre in modo diverso ed imprevedibile. Un anno in Arcadia potrebbe equivalere tanto a 10 anni quanto 10 minuti nel mondo reale. In quanto alla Maschera, onestamente non ricordo se abbia effetto anche su altri changeling oppure no. Comunque quando un changeling entra nella Siepe o finisce il glamour, la Maschera svanisce. A proposito dei demoni invece, nessuno può vedere oltre la Copertura ed è la ragione per cui in genere i demoni sono diffidenti e paranoici.1 punto
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Forse è un po' banale, ma i riflessi dei giocatori che escono dagli specchi e li combattono? Mi ricordo in Nephandum un'aberrazione mutafoma di nome imago che viveva negli specchi e usciva con le sembianze (e le statistiche) di un personaggio; potresti metterne qualcuno (ovviamente non 200 cloni dei personaggi).1 punto
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La leader assoluta e "Regina Dell'Estate" della "Corte Dell'Ira & Della Guerra" è "Shoujo Tora" una Beastkin che unisce le caratteristiche di una Feroce Donna-Tigre a potenti Contratti di Fiamma e Rabbia che non solo usa x combattere Lealisti, Hobgoblins e Predatori della Siepe, ma condivide generosamente con i sottoposti più fidati; sostanzialmente è parte della "Investitura A Cavalieri Dell'Estate" ricevere "Bacio Del Sole" o "Ringhio Della Furia" (sostanzialmente i favoriti di Shoujo Tora ricevono Extra "Danni da Fiamma / Calore / Sole", ovviamente molto temuti da alcuni Vampiri Bulletti Yakuza e Bosozuke, e/o "Dadi Extra Al Tiro x Attaccare" ma solo se in preda a "Una Giusta Ira"). . . Non sembra averne una "Quantità Massima" da investire in Seguaci Fidati, ma può darne solo una "Limitata Mensilità" ai singoli, in base al Loro personale "Livello Di Glamour" sebbene alcune "Clausole" permettano eccezioni quando son i Mesi Estivi e/o la Causa sia Nobile o Spettacolare. . . Quest'ultima Clausola è data dal fatto che l'identità Mortale di Shoujo Tora è una Insegnante, Allenatrice ed Agente di Wrestling Femminile in una Palestra di "Catch" tra Shinjuku ed Akihabara. . . Si teorizza che abbia qualche Contratto con "Tempo" o "Longevità" alimentato da Clausole di "Spettacolarità Appariscente" (forse un tempo usate da Changelings che erano "Samurai Vagabondi Kabukimonos"); la Maschera Mortale dimostra a malapena 20÷25 anni, il Volto Fatato una bellissima Donna-Tigre di 30÷35 ma Lei stessa teorizza debba avere dai 50 ai 60 anni se non di più. . . Ha completamente perso ogni memoria della sua Vita Mortale (compreso chi fosse il suo padrone "Kami" della Arcadian's Gentry) ma ogni tanto ha sprazzi di memoria che la dipingono come già Donna Matura nella Tokyo degli anni dell'Immediato Dopoguerra. . . Non è particolarmente Ostile alle altre Corti Stagionali od ai Potenti di altre Razze Sovrannaturali, ma una volta fatta arrabbiare diventa di una Ferocia inimmaginabile; ciononostante è raro che arrivi a compiere (Personalmente od Ordinandoli) Massacri. . . Preferisce di gran lunga infliggere Umilianti Sconfitte e Cocenti Scherzi estremamente Costosi (sia in termini di Valore Monetario che di Danni al Prestigio) ma è estremamente attenta a non provocare faide irreparabili secondo gli usi e costumi dei Mortali (Codice d'Onore Yakuza, "Swagger Rep" dei Bosozuke e Gangsta-Punks) e Sovrannaturali (conosce bene "Usi & Costumi" non solo dei Changelings ma anche di Sette Vampiriche, Tribù Mannare e Clan di Spiriti). . . Ha una misteriosa "Relazione Simbiotica" con "Potenti Esseri Misteriosi" che abitano una Foresta Primigenia ai piedi del Vulcano Fujiama; non si tratta ne di Vampiri, ne di Creature Fatate ne di "Entità Collegate al Dio-Macchina". . .1 punto
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Molto bello il dungeon a specchio, metterei anche io un nemico che entra negli specchi e crea immagini duplicate di se stesso al loro interno.1 punto
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Un modo univoco non c'è, nel senso che l'equivalenza si può fare ma solo dato il modificatore per colpire e il danno dei PG (che però non sarà uguale per tutti...). Inoltre non sarà mai preciso. Ti sono stati dati molti suggerimenti che considero buoni, e che ho seguito anch'io, anni fa. Ora che ho un po' più di esperienza, mi sentirei di darti un suggerimento diverso: non ci badare. Conosce gli statblock dei mostri? Benissimo. Li dice agli altri giocatori? Benissimo. Il metagioco è un problema largamente sopravvalutato. Lasciaglielo fare. Incoraggialo a farlo. Anzi, ti dirò di più: quando lo fa, prendi direttamente la scheda del mostro e falla vedere in chiaro ai giocatori. A quel punto si daranno due casi alternativi. Primo: i giocatori apprezzano la cosa. Stupendo: hai migliorato il tuo gioco, avete tutti vinto. Secondo: i giocatori (compreso quello che si vantava di sapere tutto) si stufano presto della cosa e ti chiedono, loro per primi, di avere dei mostri sconosciuti in grado di sorprenderli; a quel punto, potrai seguire tutti i consigli dati sopra, o anche tornare banalmente a usare i mostri come sono, con la tranquillità che nessuno si metterà a declamarne le stat perché sarà stato accertato da tutti che non è divertente. Fai come vuoi, naturalmente, ma ti raccomando caldamente questa strada.1 punto
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Mi viene in mente quell'archetipo del guerriero dove può proiettare un'immagine di se da un'altra parte e attaccare con l'immagine. Puoi preparare un po' di nemici con quella capacità.1 punto
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La guardia cittadina Essendo una città estremamente cosmopolita e metropolitana, Evraset dispone di una guardia cittadina relativamente numerosa. In totale, sulla carta, la Guardia ammonta a 3.000 uomini, divisi in tre battaglioni da 1.000 uomini l’uno. A capo della guardia c’è il Capitano delle Chiavi, mentre ogni battaglione ha un proprio Capitano delle Porte come comandante; il resto della divisione prevede compagnie da 250 uomini, divisi poi in plotoni da 50 e in squadre da 10, quest’ultima con un sergente e un caporale, che la divide in ulteriori due unità da 5 soldati. La guardia solitamente pattuglia le strade in gruppo di 5 La guardia è composta da soldati esperti, solitamente armati con buone armature leggere, scudi e mazze ferrate, ma che in caso di necessità possono usare formazioni solide di lancieri e balestrieri nei piccoli vicoli cittadini. Ogni battaglione ha anche una compagnia addestrata al combattimento a cavallo e un piccolo numero di incantatori in supporto Oltre alla Guardia del Drago, esistono altri “corpi ausiliari”, sulla carta sottoposti al Capitano delle Chiavi, ma nei fatti autonomi: La Sacra Milizia: circa un migliaio di uomini e donne, che forniscono un corpo di pattuglia per il Quartiere delle Campane. Sono solitamente raggruppati in base alla loro fede, onde evitare problemi interni. Va notato che i gruppi di paladini al servizio delle chiese non fanno parte di questo corpo, anche se spesso operano insieme La Milizia di Ferro: un gruppo di 400, circa, uomini di stanza al Rione Fumante; girano molte voci su questo soldati, in particolare sui loro elmi chiusi e che nascondono i volti, si vocifera che in realtà siamo costrutti di qualche tipo, oppure uomini con varie parti del corpo sostituite da macchine. I capi del Rione smentiscono queste affermazioni, ma di contro hanno sempre rifiutato indagini approfondite in merito1 punto
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Amelia Meadowcroft L'esploratrice si fermò ad acquistare un velo che potesse coprirle testa e viso com'era usanza del luogo. Chissà perché si era convinta che il barcaiolo potesse scandalizzarsi alla vista di una " sfacciata occidentale", molto più di quanto avevano fatto i commessi del bazar e dei negozi visitati sinora.1 punto
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Lulù Lamour Scherza, scherza pure, rispose piccata la ragazza. Io non sarò una santa, ma se fossi in te Dieter, starei molto attento ad ignorare Shallya. Ora, tornando a noi disse guardando gli altri, nella quiete della cappella mi è venuto in mente che sia Johannes Teugen che Kastor ed Etelka arrivano tutti da Nuln ( ho almeno così ipotizzava Kuftsos), quindi mi chiedo: e se si conoscessero? Forse questo, caro Gruttag, risponde alla tua domanda su quale pista seguire per prima, perché è possibile che le due si incrocino. Potremmo facilmente scoprirlo facendo incontrare Andimus con Johannes, magari da lontano e in un luogo pubblico... che io di uno che ha fatto fuori suo fratello non mi fido granché... che poi magari è tutto un disguido ed è la persona migliore del mondo.1 punto
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Gruttag Il nano si massaggiò il mento. "Solo che a inseguir due pesci rischiamo di non prenderne neanche uno. Siete certi di volervi immischiare con quanto sta succedendo in città, oltre che a capire chi vuole fare la p... ehm... chi è che insegue il nostro amico."1 punto
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Due parole sulle Terre Nere: Si tratta di un grande deserto di sabbia scura, posto oltre una grande muro di roccia nera. L’unica apertura è una stretta vallata, protetta da un castello, dove è stabile una guarnigione della Guardia Cittadina Esistono tre grandi aree: Il deserto, una vasta distesa di sabbia e piccole oasi, dove piccoli gruppi di dragonidi organizzati in carovane vagano in una costante transumanza seguendo grandi mandrie di bestie. Anche alcuni gruppi di umani hanno adottato questo stile di vita, creando una società matriarcale organizzata in tribù e arroccata in una serie di canyon rocciosi nella parte più isolata Partendo dai canyon e verso est, esistono vaste formazioni rocciose e montane, casa di enclavi orchesche pesantemente militarizzate, che compiono incursioni stagionali verso Evraset Oltre canyon, colline e deserto si estende una vasta savana, dove si estendono piccoli regni di gnoll in costante lotta tra loro Ultimo, ma non meno importante, nelle Terre Nere è attivo un particolare gruppo di esseri molto singolari, che si definiscono tra di loro “Ordine dell’Abisso”. Il loro obiettivo, almeno per quanto dichiarato da quanti li hanno incontrati, pare l’unificazione delle Terre Nere1 punto
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Senza dubbio possiamo tutti nominare delle avventure intitolate sulla base della destinazione finale – da La Cripta della Fiamma Eterna a La Tomba Ghiacciata della Regina dei Giganti. Eppure, nonostante tutta l'azione che si svolge nei templi perduti di oscure divinità e nelle torri di tiranni tracotanti, una porzione di rilievo dell'andare all'avventura non è legata a dove si sta andando, ma a come ci si è arrivati. Il che implica attraversare le terre selvagge, quelle vaste zone senza nome che per molti di noi si riducono semplicemente ad alcuni incontri casuali e a dimenticarsi convenientemente di tenere traccia delle razioni. Quindi, perché ci sono così poche avventure legate all'esplorazione? Una possibilità è che le avventure passate ad esplorare dei dungeon si prestano meglio a titoli più evocativi, mentre storie legate all'andare dal punto A al punto B potrebbero essere intitolate “L'Imboscata di Mezzanotte”, “Una Tragica Serie di Tiri Salvezza sulla Tempra” o il popolare “Lanciamo Teletrasporto”. Certo ci sono delle eccezioni a questo andamento, come l'Adventure Path Alba dei Re, ma penso di poter affermare con relativa sicurezza che molti di noi erano in attesa di modi interessanti per affrontare le terre selvagge e integrarle al meglio nella narrazione. Ecco quindi a voi l'Ultimate Wilderness per Pathfinder, che sarà distribuito più avanti nel mese. Laddove Stephen ha parlato degli shifter e Linda si è lanciata in un'esaltazione dei leshy, da parte mia sono ansioso di parlarvi del Capitolo 4 e 5, dove sono elencate rispettivamente delle regole per gestire le terre selvagge e le creature che le abitano. Capitolo 4: Signori delle Terre Selvagge Possiamo dividere il Capitolo 4 in tre temi principali: viaggio, risorse e ambiente Il tema del viaggio è legato al rendere le esperienze nelle terre selvagge più interessanti. Devo essere onesto, sono spesso un DM e, quindi, la mia definizione di “più interessanti” spesso implica cose che possono uccidere o mettere fuori gioco i personaggi. Come me, penso adorerete la sezioni Pericoli e Disastri (pag 146 -151), che ha regole per ogni evenienza, dai cespugli di rovi alle eruzioni vulcaniche, a qualcosa di crudele noto come “orchidee vampiro”. Allo stesso modo, le sezioni Tempo Atmosferico (pag 165-171) e Trappole (172-173) sono assai intriganti, fornendo non solo un sistema più robusto per determinare il clima del momento, ma anche regole per una trappola con un tronco basculante che può mettere fuori gioco il mago del gruppo prima che possa dire “gli incantatori sono più potenti dei combattenti”. Quando sono dall'altra parte dello schermo del DM mi piace essere il cartografo del gruppo, quindi apprezzo la sezione Scoperta ed Esplorazione (pag 124-127) che fornisce un sistema completo di regole semplici per esplorare le distese selvagge, scoprire siti interessanti e trasformare l'esperienza di raggiungere un dungeon in più di un semplice collage di scene di viaggio. Forse la parte migliore in assoluto è Incantesimi delle Terre Selvagge (pag 156-161), che fornisce uno sguardo più approfondito a incantesimi normalmente collegati alle terre selvagge come passo senza tracce, ridurre piante e camminare nel vento, con un occhio di riguardo a come questi incantesimi contribuiscono (ma non necessariamente permettono di eliminare) all'esplorazione delle terre selvagge. La parte sulle risorse copre tutte le ottime ragioni che i PG potrebbero avere per entrare di loro volontà nelle terre selvagge. Vi piace avere roba gratis (domanda che tende ad avere la stessa risposta di “avete un personaggio?”)? Senza dubbio adorerete la possibilità di recuperare componenti per oggetti alchemici, oggetti magici o componenti costose di incantesimi, grazie alla nuova sezione Foraggiare e Recuperare (pag 134-135). E cosa ne dite di commemorare la vostra ultima uccisione grazie alla sezione Trofei e Tesori (pag 162-164), che presenta metodi per collezionare pelli, artigli e vari altri mementi da poter usare per creare nuovi oggetti – i quali variano in base al trofeo che riuscite a ottenere – che vi ricordino delle vostre imprese? Volete poter sfruttare di più Professione (Erborista)? Anche io! Ora potete farlo, grazie alle nuove regole sull'Erboristeria (pag 152-155). Ma aspettate, c'è un'altra sorpresa che vi aspetta ed è una delle richieste che ho sentito più spesso fare per Pathfinder: Raccogliere Veleni (pag 142-145), che vi consente finalmente di estrarre il veleno dalle ghiandole di una bestia per poi usarlo contro un'altra. Per finire, vorrei soffermarmi un attimo sulla parte dell'ambiente che copre due aspetti dell'ambientazione di Golarion che possono aiutarvi a dare vita alle terre selvagge: il Primo Mondo (pag 128-133) e la Fede Verde (136-141). Il Primo Mondo è una sorta di “prima bozza” del mondo che conosciamo, che è poi stata ricoperta da una nuova realtà dagli dei. La cosa va più che bene ai folletti nativi di quel mondo, anche se di tanto in tanto i confini tra i due reami si assottigliano e consentono agli esploratori di viaggiare tra di essi. Se la cosa vi intriga, vi consiglio di dare un'occhiata anche al Pathfinder Campaign Setting: The First World, Realm of the Fey. Invece la Fede Verde può essere vista come un'antica religione che non solo precede l'adorazione degli dei: ha dato proprio origine all'antropoformizzazione della natura. La Fede Verde è stata fondata quando quattro sette rivali di adoratori della natura hanno assistito ad un meraviglioso fenomeno naturale, evitando così di distruggersi a vicenda in una guerra civile, e rappresenta il potere indefinito che dà origine a buona parte della magia druidica. Non siete soddisfatti? Bene ecco a voi... Capitolo 5: Compagni animali e Famigli Quale manuale sulla natura sarebbe completo senza una serie di nuovi compagni animali? Ultimate Wilderness presenta molte nuove creature disponibili come compagni animali dall'eoippo (un antenato del cavallo), al diavolo marsupiale, all'orso grizzly di taglia Grande! Potreste essere i primi ad addestrare una tigre dai denti a sciabola. O a immergervi nelle profondità marine nel ventre della vostra rana pescatrice. Divertitevi a chiedere al vostro DM se la cavalcatura del vostro paladino potrebbe essere un porcospino gigante. A tal proposito, a pagina 178 il manuale mostra come incorporare molte di queste nuove opzioni nelle liste di animali per ranger, paladino e cavaliere. L'autore di questa sezione, Mikko Kallio, ha fatto davvero un ottimo lavoro in tal senso. Gli animali sono fantastici, ma ciò che ha catturato la mia attenzione sin dall'Ultimate Magic e dalla Advanced Race Guide sono stati, rispettivamente, i compagni parassiti e vegetali. Finalmente nell'Ultimate Wilderness ho potuto creare una serie di nuovi ed interessanti compagni parassiti e vegetali. Alcuni dei miei vegetali preferiti includono la vescia strisciante, la quale esplode in una nube di veleno che danneggia la Saggezza quando viene colpita; la pianta ingoiatrice, che vi consente di avere una pianta carnivora come compagna; il cactus cecchino, che può sparare spine contro bersagli distanti. Ci sono anche vari compagni parassiti, tra cui il gambero mantide che può compiere attacchi iterativi con le chele; il ragno tiranno della tela, che si concentra sul lancio delle ragnatele invece che sul veleno; il solifugo gigante, sempre pronto a balzare su ogni preda in movimento. Volete dei famigli? Potete anche reclutare la liana suturatrice, un pianta simbiotica che si nutre di sangue ma che al contempo richiude le vostre ferite mentre si nutre; il tardigrado gigante, una versione “immensa” del quasi indistruttibile microorganismo; il cespuglio rotolante famelico, una pianta carnivora che attacca caricando le prede e che ottiene maggior velocità quando c'è vento. C'è così tanto altro nel manuale, dagli archetipi per compagni animali e famigli, a nuovi comandi per gli animali, a nuovi talenti per i compagni animali. Non abbiamo sufficiente spazio per coprire tutti questi aspetti, quindi vi incoraggio ad procurarvi al più presto una copia dell'Ultimate Wilderness! John Compton Organized Play Lead Developer1 punto
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Una ragione in più per scegliere una fantastica Rana Gigante come compagno animale. Così nelle afose notti estive quando arrivano zanzare di quella taglia si fa anche un bel banchetto ahahahahahahah Comunque a parte gli scherzi è interessante che abbiano ripreso la tematica dei parassiti come compagni animali dopo averla introdotta nell'Ultimate Magic e non aver più introdotto nuovi compagni di quel tipo nel mentre. MAgari un giorno riprenderanno anche i Monstrous Companion, non so se lo facciano già in questo nuovo volume1 punto
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Tra i compagni parassiti va fatta una menzione particolare alla zanzara. Di taglia media. Vi danno fastio le zanzare normali? Immaginatene una grossa come un alano.1 punto
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Gli articoli precedenti hanno trattato l’aarakocra, il barghest ed il catoblepas. Questa volta daremo un’occhiata ad una creatura il cui nome inizia con la “D” e che possiede una lunga e dettagliata storia in D&D -- il drider. Origini e sviluppo I drider sono creature metà ragno e metà drow create dalla dea Lolth a partire da drow che hanno fallito la prova pensata per testarne il valore. E’ dunque appropriato che la prima apparizione del drider si trovi nel Q1: La Regina delle Fosse delle Ragnatele Demoniache. Gary Gygax and David C. Sutherland III condividono i diritti d’autore per La Regina delle Fosse delle Ragnatele Demoniache, ma Gygax confermò che Sutherland fu il responsabile della creazione del drider. Q1: Queen of the Demonweb Pits (1980) La parte inferiore del corpo di un drider è quella di un ragno gigante, con tanto di otto zampe. La parte superiore del corpo è descritta come un pallido e gonfio drow, ma come vedremo, i drider non rimasero né pallidi, né particolarmente gonfi. I drider mantengono qualunque abilità magica possedessero come drow, incluse le loro capacità magiche innate. Sono in grado di combattere con spade o asce, e molti portano archi sulla schiena. In caso la magia e le armi non fossero abbastanza, i drider possiedono anche un morso paralizzante. Sono avversari temibili. Q1: Queen of the Demonweb Pits (1980) In quanto drow falliti, i drider sono esiliati dalla società drow (se non direttamente uccisi). Solo in rari casi vivono con altri drider, preferendo la compagnia di enormi ragni, condividendone la brama di sangue caldo. I drider possono essere maschi o femmine, ma è impossibile notare differenze tra i due sessi a causa dei loro corpi deformati. Monster Manual II (1983) La descrizione del drider de La Regina delle Fosse delle Ragnatele Demoniache fu ristampata nel Manuale dei Mostri II, ma la descrizione e le abilità rimasero invariate dalla sua prima apparizione. Polyhedron #30 descrive un drider maschio chiamato Day-Ron (nella foto qui sotto), ma la prossima analisi approfondita sui drider è nell’articolo Entrando nella Tela del Drider (Entering the Drider's Web) su Dragon #129. Lo scrittore C. E. Misso ci fornisce un approfondimento sulle origini, e una più complessa presentazione delle abilità, del drider. Polyhedron #30 (1986) Nel articolo, scopriamo che il primo drider si chiamava Duagloth. Molti secoli fa tradì Lolth tentando di rubare il suo uovo di platino (lo stesso uovo che appare in La Regina delle Fosse delle Ragnatele Demoniache). Come conseguenza per le sue azioni, Lolth lo tramutò in un drider, ed evidentemente l’idea di questa trasformazione le piacque tanto da introdurre una prova per tutti i suoi drow più promettenti. Coloro che avrebbero fallito la prova sarebbero divenuti drider. Dragon #129 suggerisce che Duagloth potrebbe essere ancora vivo, e se così fosse, sarebbe molto più potente di un normale drider. Buona parte dell’articolo su Dragon descrive i sottili cambiamenti meccanici risultanti dalla trasformazione di un drow in un drider, incluso il cambio di allineamento (tutti i drider sono egocentrici e dunque caotici malvagi), una ridotta resistenza alla magia, un bonus ai tiri salvezza contro la paura, forza e destrezza migliorati, un carisma molto più basso, la perdita di qualsiasi abilita psionica, l'acquisizione di una vasta gamma di abilità da ladro/assassino come funambolismo, salto in alto e nascondersi nelle ombre. I drow trasformati in drider sono sterili. I denti dei drider diventano acuminati per aiutarli a sferrare il loro morso velenoso, e il 10% di essi ha la capacità di tessere una ragnatela, che aggroviglia come una rete. Il loro appetito ragnesco per il sangue porta con sé uno svantaggio. Se un drider non consuma sangue almeno una volta ogni quattro giorni, inizia a subire danni che possono curarsi solo dopo che la sete di sangue è stata soddisfatta. Nelle avventure della 1E, i drider tendono ad essere inclusi come parte delle tabelle degli incontri casuali, piuttosto che come avversari principali. Ma in AD&D 2° edizione, persino la loro introduzione principale è relegata a pochi paragrafi verso la fine della descrizione degli “Elfi, Drow” nel Compendio dei Mostri Volume 2 (e più tardi ristampata nel Manuale dei Mostri). Vi sono poche frasi sui drider nel capitolo di Lolth nel DMGR4: Mitologia dei Mostri, dove scopriamo che i suoi avatar appaiono a volte alle cerimonie di creazione dei drider, e che le sacerdotesse di Lolth praticano una forma di aracnomanzia che prevede la vivisezione delle viscere dei drider alla ricerca di presagi. Cosa inquietante, quanto scritto sembra implicare che i drider debbano essere ancora vivi durante il processo, così che le loro reazioni possano essere osservate! C’è un breve accenno ad alcune “famiglie” del sottosuolo che gestiscono “corse drider” truccate su Dragon #228, ma era un numero uscito ad Aprile, quindi probabilmente non dovrebbe essere preso troppo seriamente. Sebbene si suppone che i drider siano creature solitarie, il cofanetto The Rod of Seven Parts descrive un gruppo di drider guidati da un “particolarmente carismatico e potente” mago drider. Questo gruppo accompagnato dai suoi ragni da guardia, attacca in modo attento e coordinato, e potrebbe rappresentare una seria minaccia anche per un gruppo ben armato di avventurieri. Cosa strana, visto come la TSR aveva completamente saccheggiato il suo catalogo di creature e opere per creare i set di carte collezionabili per AD&D (AD&D Trading Card) prodotte dal 1991 al 1993, nessuna di queste mostrava un drider. Ciò è stato corretto attraverso l’introduzione di una carta nel set di base della quarta edizione del gioco di carte Spellfire. La carta #319 rappresenta un drider che è evidentemente molto contento di aver trovato un fabbro disposto a creare una cotta di maglia che si adattasse al suo aspetto insolito. Spellfire (1996) Terza Edizione I drider ottengono un proprio paragrafo nel Manuale dei Mostri della 3a Edizione, ed esso coincide con i drider delle edizioni precedenti. La storia della loro creazione rimane invariata, e le loro abilità magiche sono simili. Il loro morso velenoso ora infligge danni alla Forza, invece di paralizzare. In combattimento la loro tendenza a preparare imboscate viene enfatizzata. L’immagine a corredo mostra un emaciato drider dalla pelle giallognola imprigionare un umanoide in una ragnatela, malgrado non sia menzionata alcuna abilità di generare/tessere ragnatele nella descrizione. (Forse fa parte di quel 10% di drider in grado di tessere ragnatele della 1° Edizione!) Il Manuale dei Mostri v.3.5 contiene solo un aggiornamento minore al testo dei drider; viene specificato che i drider chierici hanno accesso ai domini del Caos, Distruzione, Male e Inganno, e viene mostrato un tipico gruppo di incantesimi conosciuto da un drider stregone). Usa la stessa immagine color mostarda come nel Manuale dei Mostri 3.0. Monster Manual (2000) ll drider è tra le creature più inusuali a cui vengono fornite delle regole per la creazione di personaggi giocanti in Specie Selvagge. Il manuale sottolinea la difficoltà nel bilanciare la classe, e avverte i DM di considerare l’impatto degli incantesimi e delle capacità magiche di un drider prima di permettere di giocare la creatura. La classe ottiene la maggior parte delle capacità magiche di un drider al terzo livello, e la capacità di lanciare incantesimi come un chierico o uno stregone o mago dal primo livello. Un personaggio drider potrebbe funzionare bene in un gruppo di avventurieri mostruosi, ma probabilmente sarebbe troppo potente affiancato a dei normali avventurieri, oltre a dover affrontare delle serie sfide nell’interpretare le interazioni con la maggior parte dei PNG. In un articolo intitolato Monster Mayhem: Drider Template sul sito della Wizards of the Coast, osserviamo quello che sembra essere il primo indizio che la trasformazione in un drider non è sempre considerata una maledizione. Apparentemente alcuni drider si considerano benedetti in modo speciale dalla loro dea. Si dice anche che formino dei gruppi in cui lavorano assieme, un livello di cooperazione precedentemente non rilevato, anche se è “in un'atmosfera di pesante sfiducia”. Una aggiunta più fondamentale alla storia dei drider è la rivelazione che i drider, attraverso degli esperimenti, abbiano imparato come creare drider differenti da altre creature. E che provino piacere nell'orribile e tormentoso processo. L’articolo fornisce un archetipo da drider che può essere applicato a qualsiasi creatura umanoide, oltre ad esempi di drider nani di collina e goblin. Dragon #279 (2001) Monte Cook scrisse un articolo intitolato La Vendetta della Regina Ragno su Dragon #279 in cui descrive un potente gruppo di seguaci di Lolth conosciuto come la Mano della Vendetta (Hand of Vengeance). La Mano è la squadra d’assalto di Lolth nelle Fosse delle Ragnatele Demoniache. Oltre al loro leader, Jaggedra, un drow mezzo-drago nero vampiro, la Mano della Vendetta include una succube, un maschio drow mago, un dragonne mezzo-immondo, un gigante di pietra immondo e Vinter, un drider chierico di quindicesimo livello. Quest'ultimo è il nuovo membro del gruppo e deve lottare parecchio contro la visione che i drider sono “maledetti” da Lolth, per ottenere a fatica il rispetto degli altri. Le Punizioni di Lolth (The Punishments of Lolth) di Eric Cagle su Dragon #298 solleva il velo di mistero sulle molte prove a cui Lolth sottopone i drow. Questo include il Chwidridera o la Prova del Drider che, se fallito, innesca la trasformazione in un drider. Il Chwidridera inizia quando il drow in prova sviluppa un irrazionale paura dell’essere mangiato vivo da ragni all’interno del suo corpo. Visto come i ragni e la loro immagine sono inseriti ovunque nella società drow, superare questa paura paranoica mette a dura prova anche i drow più resistenti. Quelli che sono in grado di restare nella loro comunità per la durata della prova avanzano al livello successivo. Coloro che non riescono a resistere alla loro paura fuggono, e vanno incontro ad un destino molto diverso. Un singolo piccolo ragno rosso appare non appena il drow va a riposare. Si infila nella bocca del drow e innesca la grottesca e traumatica trasformazione in un drider. L'Ecologia del Drider (The Ecology of the Drider) di Paul Leach fu pubblicato su Dragon #312, ed è accompagnato da una immagina a pagina intera di un raro drider dalla pelle pallida, mentre si prepara a sorprendere due avventurieri. La storia della creazione del drider è coerente con le informazioni precedenti, con Lolth che testa i suoi “Prescelti” attraverso una prova diabolica. Come già sappiamo, i drider sono creati dai drow che falliscono le prove di Lolth, sebbene sia suggerito che forse Lolth crei alcuni drider solo per capriccio. Il cambiamento da drow a drider può richiedere da ore a giorni, e un drider appena creato si risveglia affamato di prede dal sangue caldo. Dragon #312 I drider sono soliti preferire aree isolate ai margini delle regioni sotterranee abitate da umanoidi, drow inclusi. Scelgono le loro tane con attenzione, assicurandosi di non poter restare intrappolati, e spesso le proteggono mettendovi a guardia pericolose creature, trappole o incantesimi. Sebbene Lolth continui a garantire agli adoratori drider accesso agli incantesimi dai suoi domini, alcuni di loro si rivolgono ad altri dei, come Ghaunadaur e Vhaeraun. L’articolo possiede estese note sulle tattiche dei drider, sia in combattimento che fuori, e suggerimenti strategici per personaggi che affrontino un drider. Viene anche toccato l’argomento dei drider come personaggi giocanti, e l’articolo concorda con Specie Selvagge, ovvero che non sono la creatura più facile da sviluppare in un personaggio giocante. E’ suggerito che i personaggi drider possano essere devoti a Eilistraee e aspirare a rimuovere la maledizione della loro trasformazione, magari attraverso il compimento di una gloriosa impresa. Diverse fonti planari collegano Kiaransalee, la divinità drow della non-morte e della vendetta, ai drider. In Hallowed Ground viene menzionato uno degli agenti di Kiaransalee, una femmina drider chiamata Anista degli Otto Occhi. Planes of Chaos afferma che numerosi drider servono nelle legioni della dea nella città abissale di Naratyr. Ma quando Fiendish Codex I: Orde dell'Abisso fu pubblicato, Kiaransalee aveva perso il controllo dell’intero piano di Thanatos contro un rinato Orcus, e i cadaveri animati di drow e drider una tempo a lei fedeli erano ora i residenti di Naratyr. Spedizione alle Fosse delle Ragnatele Demoniache ci riporta al luogo dove abbiamo imparato per la prima volta dell’esistenza dei drider, ai tempi di Q1: Queen of the Demonweb Pits. Una delle porte planari nelle Fosse conduce ad un posto conosciuto come Truegard, dove i drider hanno invaso l’intero piano e schiavizzato una nazione di nani. Questi drider cercano di farsi notare da Lolth attraverso la tortura e l’abuso dei loro schiavi nani. Pubblicato verso la fine della 3° Edizione, Drow of the Underdark ci fa notare che le attitudini culturali dei drow verso i drider hanno iniziato a cambiare negli ultimi anni, con i giovani drow che considerano la possibilità che Lolth possa aver creato i potenti drider come segno di favore verso le comunità drow (in aggiunta al punirli come individui). In alcuni casi, i drider sono stati riaccolti nelle comunità drow, dove sono tollerati come servi. Eroi dell'Orrore fornisce una potenziale storia alternativa sulla creazione dei drider, in un esempio di una campagna dell’orrore basata sul tocco della corruzione. Quando una creatura muore di corruzione, risorge come qualcosa di nuovo. Elfi o drow consumati da aracnidi corrotti potrebbero diventare drider in questo mondo. Quarta Edizione Il Manuale dei Mostri della 4a Edizione inverte l’idea che la trasformazione in un drider sia una maledizione. Questi drider sono considerati estremamente benedetti da Lolth, e premiati con una forma simile alla sua. Sono creati quando i più forti e coraggiosi dei drow superano con successo la Prova di Lolth. Coloro che falliscono la prova generalmente muoiono, ma a volte sono trasformati in abomini conosciuti come “reietti” (shunned). Il Manuale dei Mostri ha le statistiche di due tipi di drider, un Drider Signore delle Zanne (Fanglord) e un Drider Tessitore d’Ombra (Shadowspinner). Entrambi questi drider hanno l’abilità di scagliare ragnatele, oltre ad un limitato numero di abilità magiche. Monster Vault (2011) Vendetta dei Giganti (Revenge of the Giants) aggiunge un Drider Signore della Battaglia (Battlelord), e l’avventura Le Sale del Re dei Giganti del Fuoco (Hall of the Fire Giant King) su Dungeon #200 contiene un Drider Assassino. L'articolo Abitanti delle Ragnatele Demoniache (Denizens of the Demonweb) su Dungeon #204 descrive una versione molto più potente e pericolosa di drider. E’ conosciuto come Drider Camminatore degli Spiriti (Ghostwalker), ed è creato da un maschio drow che ha tradito Lolth. Il suo corpo è mischiato con l’essenza di un ragno-fase demoniaco, e vive tra il mondo fisico e il regno dei fantasmi. I Camminatori degli Spiriti servono come occhi e orecchi di Lolth nelle Fosse, tenendo sotto controllo numerosi portali e mandando immagini di tutte le Fosse alla loro signora. Il Signore delle Zanne e il Tessitore d’Ombra sono ristampati nel Monster Vault, e viene espanso il ruolo dei drider nella società drow. I drider nella 4E sono apparentemente onorati e rispettati (e temuti) nella società drow, e possiedono uno status quasi divino. Nonostante ciò, il loro rango è inferiore a quello delle sacerdotesse di Lolth, che devono servire. Sono capaci di comunicare telepaticamente con i ragni, e alcuni hanno anche la capacità magica di evocare ragni intelligenti da altri piani. Monster Vault menziona che il segreto del rituale di trasformazione in un drider è attentamente custodito dalle sacerdotesse di Lolth. Tuttavia durante la stagione dei D&D Encounters La Guerra dell'Oscurità Eterna (War of Everlasting Darkness), i personaggi potrebbero avere la rara occasione di osservare/ammirare la trasformazione di Danifae, avatar di Lolth, da drow alla forma di drider. Quinta Edizione I drider non sono apparsi in nessuno dei pacchetti playtest di D&D Next, o in nessuna delle avventure di anteprima per la quinta edizione. L’unico indizio che abbiamo avuto della sua probabile incarnazione della quinta edizione proviene dalla colonna Mostri Erranti (Wandering Monsters) di James Wyatt, intitolato Feccia del (Sotto)Suolo (Scum of the (Under) Earth). Secondo questo articolo, i drider della 5E ritornano ad essere drow che hanno fallito le prove di Lolth. Alcune comunità drow evitano i drider, altre li accettano. I drider mantengono tutte le loro innate abilità drow, e combattono con archi, spade o asce. Possiedono anche un morso velenoso, e usano la propria tossina paralizzante per rivestire le armi (specialmente frecce), più frequentemente di quanto lo usino per mordere gli avversari. La versione che appare nel Manuale dei Mostri della 5E non è la stessa prevista dalla colonna di Wyatt, e invece è ancora più vicina alla storia originale dei drider. La storia della creazione segue la linea standard “drow-che-ha-fallito-le-prove-di-Lolth”, ma non vi è alcuna menzione di drider accettati nelle comunità drow. Piuttosto, sono considerati “peggio che degli schiavi” e solo nel migliore dei casi i drow tollerano la presenza di un drider come una rappresentazione vivente della volontà di Lolth, e come avvertimento per il destino di coloro che la deluderanno. Monster Manual (2014) I drider della 5E non mantengono le loro innate capacità drow, anche se vi è un riquadro aggiuntivo per varianti che mantengono le abilità di lanciare incantesimi da drow. Un drow nella norma può lanciare solo tre incantesimi innati: luci danzanti, oscurità e luminescenza. Sia il morso che l'attacco con arco lungo di un Drider infliggono danni da veleno, ma i loro attacchi con spada lunga no. Ottengono Ascendenza Fatata (Fey Ancestry), che dà loro vantaggi contro attacchi di charme e immunità agli effetti magici di sonno. Condividono anche la Cecità alla Luce Diurna dei drow. Fatto divertente, la 5a Edizione rimane come sempre confusa sull’abilità dei drider di produrre ragnatele. Possiedono sia Movimenti del Ragno (Spider Climb) che Camminare sulle Ragnatele (Web Walker) ma non vi è alcuna indicazione che siano in grado di tessere ragnatele. Drider e altri mostri I drider hanno sempre avuto una forte associazione con gli altri aracnidi e Dragon #129 indica che, una volta che dei drider reclamano una zona come loro territorio, da 2 a 12 ragni mostruosi vengono a servirli. Si dice che questi ragni siano inviati da Lolth “come sorta di regalo d'addio”. Su Dragon #312 si riporta che i drider usano gli urlatori come sistemi di allarme naturali e che un drider chierico può avere un gruppo di non morti sotto il suo comando, o magari alcune melme. Degli umanoidi intelligenti come bugbear, trogloditi e troll servono occasionalmente i drider, ma solitamente solo se controllati tramite la magia. Si sa di collaborazioni tra i drider e i duergar oppure i derro. Le chitine hanno una relazione antagonistica con i drider; sul Monstrous Compendium Annual Volume One viene riportato che le chitine sono cacciate dai drider e nell'articolo L'Ecologia della Chitina su Dragon #223 viene rivelato che lo scopo comune delle chitine è distruggere tutti i drow e i drider per diventare i figli prediletti di Lolth. Il Manuale dei Mostri IV della 3E descrive i ragni delle tombe, che i drider incoraggiano a prendere dimore presso i loro territori, così come i bebilith toccati da Lolth, che la dea usa per cacciare e distruggere i drider. Gli shaedling sono folletti malefici presentati sul Manuale dei Mostri V che hanno rinnegato la loro natura per adorare Lolth. A volte cercano dei drider con cui vivere, se questi ultimi sono d'accordo. Drow of the Underdark spiega che alcuni drow ritengono che le aranee erano un tempo drow e, come i drider, sono stati trasformati dopo aver fallito Lolth. Su Razze del Destino viene riportata la voce per cui una cabala di illumian caotici nasconda dei drow, cosa che li pone in costante conflitto con i drow. I reietti sono un gruppo di creature della 4E presentate su P2: Demon Queen's Enclave e create da Lolth a partire da drow che l'avevano delusa. Includono il chwidencha e il fithrichen e sono orrende fusioni di drow e aracnidi che prendono in giro la forma perfetta del drider (il chwidencha era apparso per la prima volta come spiderleg horror nell'articolo Le punizioni di Lolth su Dragon #298.) I drider uccidono i reietti a vista. Così come i drow anche i drider conoscono i rituali profani usati per i creare i demoniaci draegloth descritti sul Manuale dei Mostri 3. Oggetti magici ed incantesimi Ci sono alcuni incantesimi che possono trasformare qualcuno in un drider. Il Manuale di Ambientazione dei Forgotten Realms della 3E contiene gli incantesimi maledizione del ragno, che trasforma un umanoide in una creatura simile ad un drider sotto il controllo dell'incantatore e forma del ragno che trasforma l'incantatore in un drider o in un ragno mostruoso. Il manuale della 3E Drow of the Underdark contiene l'incantesimo forma del drider che ha all'incirca lo stesso effetto di forma del ragno, fornendo all'incantatore la forma di un drider per alcuni round. Per fare un po' di confusione un incantesimo precedente e dallo stesso nome, forma del ragno, presentato sullo Priest's Spell Compendium, Volume Two permetteva ad un chierico di trasformare un piccolo animale od aracnide in un ragno gigantesco, ma se era lanciato su un drow il bersaglio era invece temporaneamente trasformato in un drider. Drow of the Underdark presenta un talento immondo chiamato Voto della Regina Ragno che offre notevoli vantaggi ma presenta come punizione per rompere il voto l'immediata trasformazione in drider. Parti di drider sono usati per alcuni incantesimi. Servitore di Maddgoth è un incantesimo presentato su Undermountain: Maddgoth's Castle che serve per creare un homunculus e richiede le lacrime di un drider. La ghiandola velenifera di un drider può essere usata come componente per l'incantesimo vapori di agonia da Ritorno alla Tomba degli Orrori. Il manuale Arcani Rivelati della 3E presenta i peli di drider come componente per estendere un incantesimo movimenti del ragno e della seta di drider appositamente preparata come componente per intensificare una ragnatela. Questa seta sarà presumibilmente ottenuta da un drider parte di quel 10% in grado di tessere una ragnatela della 1E. Il veleno di un drider può essere usato per incantare una zanna di drago d'argento (come descritto su Dragon #98). Può anche essere usato assieme alla ancor più rara seta di drider per creare pugnali zanna di ragno (da Dragon #169 e Le Rovine di Myth Drannor). Il supplemento per la 3E Edizione Shadowdale: The Scouring of the Land presenta un altro uso per la seta di drider, che può essere usata per creare armatura di seta di ragno. Si può usare la bacchetta oscura delle Montagne Sulhaut (da Greyhawk Adventures) per trovare un drider da cui ottenere veleno e seta. La bacchetta punta nella direzione del drow o drider più vicino e crea persino una vaga immagine illusoria di cosa quel drow o drider sta facendo. Dragonlance A parte quando gli scrittori di Dragonlance se ne dimenticano, Krynn non ha i drow (gli elfi oscuri sono invece elfi banditi dalla loro società). Tuttavia il mondo di Dragonlance possiede dei drider. Se ne incontra uno nell'avventura in solitaria Gnomes-100, Dragons-0; se i dadi sono favorevoli l'eroe della storia è in grado di usare la sua armatura a vapore (!) per ridurre a pezzi il drider. Gnomes-100, Dragons-0 (1987) Una spiegazione per la presenza dei drider su Krynn viene fornita su DLS4: Wild Elves dove viene raccontata la storia di Jiathuli, una Principessa dell'Abisso prigioniera. É stata Jiathuli a creare i drider trovati su Krynn; non sono creature native ma visitatori da un altro mondo mandati da Jiathuli come parte di un invasione. Un altro servitore di Jiathuli, un drider non morto, viene descritto su DLT1: New Tales: The Land Reborn. Eberron Eberron presenta una razza di mezzi-drow mezzi-scorpioni simili ai drider chiamati scorrow (descritti su Segreti di Xen'drik) che svolgono il ruolo di variante più potente dei drow. Eberron ha comunque alcuni drider. Le Cinque Nazioni menziona un drider senza una zampa (e quindi chiamato “Sette”) che vive ni Boschi dei Sussuri dell'Aundair e Razze di Eberron conferma che i drider di Eberron, così come gli scorrow, sono servitori scelti appositamente del Simulacro Forgotten Realms I Drider non sono così rari nel Sottosuolo dei Reami Perduti. Secondo FR3: Empires of the Sands, si trovano dei drider anche nella Foresta di Mir nel Calimshan. Nel Faerûn, la cerimonia per la trasformazione in drider è supervisionata dagli yochlol e svolta dalle sacerdotesse di Lolth. Secondo FOR2: The Drow of the Underdark, i drider dei Reami hanno il 50% di probabilità di ottenere la capacità di tessere ragnatele (ecco da dove veniva tutta quella seta di drider!) A Reader's Guide to R. A. Salvatore's Legend of Drizzt (2008) Nel libro di Drizzt L'Eredità, la sorella di Drizzt Vierna trasforma il loro fratello Dinin Do'Urden; Dinin viene poi ucciso da Bruenor Battlehammer. City of the Spider Queen (2002) La Città della Regina Ragno presenta una serie di incontri con dei drider, tra cui Jhorganni, un drider vampiro. The Underdark Dungeons, un web enhancement per il manuale Sottosuolo, descrive I Dimenticati, una comunità di drider che vivono nei pressi della città drow di T'lindhet. Questi drider hanno forgiato un'alleanza con un gruppo di chitine e stanno preparandosi a lanciare un assalto combinato contro la città drow. I drider si trovano anche nel regno occidentale di Maztica. Questi drider non sono stati creati nello stesso modo dei loro parenti del Faerun. Invece di essere trasformati da Lolth per aver fallito le sue prove questi drider erano in origine un gruppo di drow che aveva abbandonato Lolth per la divinità di Maztica Zaltec. La Regina Ragno fece scattare la loro trasformazione come punizione per la loro diserzione Greyhawk La più celebre apparizione di qualcosa legato ai drider nell'ambientazione di Greyhawk è – forse sfortunatamente – nell'avventura parodistica WG7: Castle Greyhawk. In essa gli avventurieri incontrano “l'Incredibile Driderman” che è un gigantesco drider che indossa un cappuccio rosso. Secondo la descrizione dell'incontro inizierà a lamentarsi a lungo della sua zia malata e della sua fidanzata esigente, facendo sì che quei PG che falliscono un tiro salvezza lo attacchi furiosamente gridando “taci, taci!”. Meno parliamo di questo drider meglio è. Proseguiamo.... Ravenloft Nell'ambientazione di Ravenloft il supplemento RR1: Darklords suggerisce che ci potrebbero essere dei drider sotto la superficie del dominio di Arak. Il Ravenloft Monstrous Compendium Appendix III: Creatures of Darkness descrive la versione drider di un drow lich e spiega come i drider adorino i vampiri drow. Giochi per il computer I drider sono apparsi nel corso degli anni in abbastanza giochi da computer da rendere interessante dare un'occhiata veloce allo sviluppo digitale del drider: Pool of Radiance (1988) Pool of Darkness (1991) Menzoberranzan (1994) Neverwinter Nights (2002) In un intervista rilasciata a Jon Schindehette il team creativo della Cryptic (gli sviluppatori di Neverwinter) discussero il processo di creare un drider combinando un modello umanoide con un ragno gigante, inclusa una divertente nota riguardo l'aggiungere il carapace al drider per impedire alla faccia del ragno di apparire sull'inguine del drider. Neverwinter (2013) Trovo interessante menzionare qui la Viviscamera da Icewind Dale II. Si tratta di una macchina vivente creata da un Mago Rosso associato ad una organizzazione mostruosa nota come la Legione della Chimera. La Viviscamera non solo ha la capacità di trasformare dei drow in dei drider, ma crea anche delle versioni di drider più potenti di quelli creati dalla normale trasformazione di Lolth. Queste varianti includono un drider che trasporta ulteriori ragni e uno con zampe in grado di produrre seta. Fortunatamente il gruppo di avventurieri nel gioco confronta il Mago Rosso e distrugge questa macchina infernale. Viene la tentazione di contemplare l'idea per cui sarebbe forse stato più redditizio per gli avventurieri costringere il Mago Rosso a creare semplicemente una macchina che producesse seta per rivendere la rarissima seta di drider richiesta per creare oggetti magici. Miniature Sono state prodotte almeno sei miniature di drider per D&D, tra cui una miniatura in metallo della Grenadier nel 1980 e versioni distinte tra maschio e femmina della Ral Partha nei primi anni '90. (le immagini seguenti sono tratte dall'ottimo sito DnD Lead). Sono stati anche prodotti tre differenti drider come parte della linea di miniature in plastica pre-dipinte della Wizard of the Coast. Uno Stregone Drider era la miniatura 44/72 del set Giants of Legend (2004), un Drider era la miniatura 45/60 nel set Desert of Desolation (2007), e un Drider Signore delle Zanne era la miniatura 12/40 del set Savage Encounters (2009). Giants of Legend (2004) Desert of Desolation (2007) Savage Encounters (2009) Nomi da drider Anista dagli Otto Occhi, Caxzur, Darvitok, Day-Ron, Dinin Do'Urden, Duagloth, Durvagaz, Fireclaw, G'eldighaun, Jhorganni, Maevia, Malnok, Pellanistra, Pliztik, Sabrar, Sette, Vinter, Xunarra. Bibliografia Q1: Queen of the Demonweb Pits, p28 (Giugno 1980) Monster Manual II, p60 (Agosto 1983) Dragon #98, p13, "The magic of dragon teeth" (Maggio 1985) Polyhedron #30, p8, "Nienna & Friends" (Settembre 1986) Gnomes-100, Dragons-0, p126 (Novembre 1987) WG7: Castle Greyhawk, p55 (Gennaio 1988) Dragon #129, p30, "Entering the Drider's Web" (Gennaio 1988) FR3: Empires of the Sands, p49 (Febbraio 1988) Greyhawk Adventures, p75 (Agosto 1988) Monstrous Compendium Volume Two (Agosto 1989) Viperhand, p306 (Ottobre 1990) Dragon #169, p92, "Bazaar of the Bizarre" (Maggio 1991) FOR2: The Drow of the Underdark, p9-11 (Giugno 1991) RR1: Darklords, p12 (Luglio 1991) DLS4: Wild Elves, p16-17, 56 (Novembre 1991) DMGR4: Monster Mythology, p62 (Aprile 1992) The Legacy (Agosto 1992) The Ruins of Myth Drannor, Campaign Guide to Myth Drannor, p127 (Febbraio 1993) Monstrous Manual, p112 (Giugno 1993) DLT1: New Tales: The Land Reborn, p34 (Luglio 1993) Planes of Chaos, The Book of Chaos, p29 (Luglio 1994) Ravenloft Monstrous Compendium Appendix III: Creatures of Darkness, p71, 108 (Ottobre 1994) Monstrous Compendium Annual Volume One (Dicembre 1994) Dragon #223, p58, "The Ecology of the Chitine" (Novembr1995) Dragon #228, p52, "Rogue's Gallery: Gangsters of the Underdark" (Marzo 1996) The Rod of Seven Parts, Book One: Initiation to Power, p48-50 (Agosto 1996) Undermountain: Maddgoth's Castle, p31 (Agosto 1996) On Hallowed Ground, p100 (Settembre 1996) Return to the Tomb of Horrors, Return to the Tomb of Horrors, p151, (Luglio 1998) Priest's Spell Compendium, Volume Two, p576 (Ottobre 1999) Monster Manual, p78 (Ottobre 2000) Dragon #279, p45, "Revenge of the Spider Queen" (Gennaio 2001) Forgotten Realms Campaign Setting, p74 (Giugno 2001) Wizards of the Coast web site, "Monster Mayhem: Drider Template" (Novembre 2001) Dragon #298, p34, "Bestiary: Punishments of Lolth" (Agosto 2002) City of the Spider Queen, p118-119, 152 (Settembre 2002) Savage Species, p146, 163 (Febbraio 2003) Monster Manual v.3.5, p89 (Luglio 2003) Dragon #312, p77, "The Ecology of the Drider" (Ottobre 2003) Underdark Dungeons, p2 (Ottobre 2003) Unearthed Arcana, p148-149 (Febbraio 2004) Races of Destiny, p67 (Dicembre 2004) Races of Eberron, p77 (Aprile 2005) Five Nations, p33 (Giugno 2005) Heroes of Horror, p51 (Ottobre 2005) Fiendish Codex I: Hordes of the Abyss, p131 (Giugno 2006) Monster Manual IV, p92, 167 (Luglio 2006) Secrets of Xen'drik, p72 (Luglio 2006) Expedition to the Demonweb Pits, p66 (Aprile 2007) Drow of the Underdark, p18, 40-41, 55-56, 61 (Maggio 2007) Monster Manual V, p149 (Luglio 2007) Shadowdale: The Scouring of the Land, p149 (Luglio 2007) Monster Manual, p93 (Giugno 2008) A Reader's Guide to R. A. Salvatore's Legend of Drizzt, p23 (Settembre 2008) P2: Demon Queen's Enclave, Adventure Book One, p18 (Dicembre 2008) Revenge of the Giants, p82 (Settembre 2009) Monster Manual 3, p77 (Luglio 2010) Monster Vault, p87-89 (Novembre 2011) Dungeon #200, "Hall of the Fire Giant King", (Marzo 2012) Dungeon #204, "Denizens of the Demonweb", (Luglio 2012) War of Everlasting Darkness, p64, (Novembre 2012) Wizards of the Coast web site, "Dragon's-Eye View: Neverwinter: Behind the Curtain, Part 4" (Marzo 2013) Wizards of the Coast web site, "Wandering Monsters: Scum of the (Under) Earth" (Marzo 2013) Monster Manual, p120 (Settembre 2014) Articolo originale: http://www.enworld.org/forum/showthread.php?357173-Monster-ENCyclopedia-Drider#ixzz4g6v6W2Sn Un ringraziamento a @Tyrion24 per l'aiuto nella traduzione1 punto
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Non sono d'accordo, ma sono punti di vista. Io, per esempio, quando ho il tempo a disposizione per farlo (nonché la voglia), tendo proprio ad avere un approccio il quanto più possibile "omnicomprensivo": mi piace includere nero su bianco nei miei appunti/files anche i più piccoli dettagli e cercare sempre di mantenere un fondo di coerenza che li leghi. Nella maggior parte dei casi, la metà di tali dettagli probabilmente non incrocerà mai le strade dei personaggi dei giocatori, ma quei dettagli saranno lì a portata di mano qualora mi servissero e mi saranno d'aiuto ad avere un quadro d'insieme maggiormente completo e consistente: mi consentono, insomma, di "arbitrare" l'ambientazione in maniera più consapevole e solida e, quando ci si riesce, penso che ciò possa solo arricchire il gioco. Ovviamente una tale impostazione non è assolutamente obbligatoria e di certo non è l'approccio giusto da consigliare a un neofita.1 punto
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Ciao Checco, grazie per aver letto e commentato l'articolo tanto per cominciare No: ambientazione realistica secondo la mia definizione è un'ambientazione che cerca di ricreare la realtà quanto più possibile... sia ben chiaro che parlo di estremi. Quindi realistica nel senso dell'articolo non è l'ambientazione che pone l'accento su alcuni aspetti di un vero mondo medievale, ma che cerca di includerli tutti, in maniera pedante. Creare un'ambientazione del genere è oggettivamente noioso, nonchè inutile e faticoso... non sono di quelli che pensa che sia tutto relativo, mi dispiace. Vedi il mio commento sopra: hai perfettamente ragione e l'articolo infatti dice che vanno evitati elementi non inerenti all'avventura (o al gdr specifico, per venire incontro al tuo discorso). In un gdr come Runequest, ad esempio, focalizzarsi sulla struttura gerarchica di un culto è perfettamente plausibile ! Ciao, e grazie per aver letto e commentato Questa tua definizione la trovo un pò come il voler cercare il pelo nell'uovo e sposta pericolosamente il focus verso una deriva semantica che non ha nulla a che fare con lo spirito dell'articolo ... voglio dire, le premesse che fai tu sono scontatissime ed erano quindi anche alla base del mio articolo. E' ovvio che stiamo parlando sempre di ambito fantasy, per cui quando si usa il termine "realismo" non bisogna mai dimenticare che esso si innesta sempre in un contesto fantastico... è superfluo però specificare che un mondo fantasy, per quanto sia reale, è pur sempre fantastico ! Voglio dire, la parola stessa lo dice: ambientazioni fantasy. Se avessi fatto un discorso sulle ambientazioni per gdr in generale, allora il tuo commento sarebbe stato valido. Tantopiù che ho subito specificato nell'introduzione cosa volevo dire quando parlavo di Realismo, per sgombrare il campo da dubbi e fraintendimenti. Tutto giusto, ma non sono stato io a fare confusione, piuttosto l'autore del commento che ho citato nell'articolo, il quale insisteva sul fatto che Asoiaf fosse realistica... e io rispondevo con un discorso simile al tuo, cioè sul non confondere ambito letterario (dove il realismo è funzionale a quello che l'autore vuole trasmettere) con quello gdrristico (dove lo scopo primario di un'ambientazione non è far da sfondo ad una storia decisa da un solo individuo, ma permettere ai partecipanti di avere un contesto credibile con cui interagire).1 punto
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Non sono d'accordo molto. Anzitutto la distinzione "realismo vs verosimiglianza" a mio avviso è fallace: un mondo fantasy per definizione non può essere realistico (a meno che non si elimini completamente l'elemento improbabile alla base dell'ambientazione, ma a quel punto sarebbe più che altro un'ucronia) in quanto la definizione di mondo fantasy è: "mondo organizzato intorno a una premessa improbabile" (es. esistono persone che, grazie a una particolare qualità interiore innata, possono viaggiare tra i piani). Pertanto l'unica cosa che importa è la verosimiglianza, o meglio la logicità/coerenza (es. l'ambientazione di Mondo Disco non è certo simile a quella reale, ma comunque tutti gli elementi sono coerenti tra di loro). Detto questo Attento, perché secondo me stai confondendoti tra due livelli diversi. Un conto è il DM che fa la propria ambientazione homemade, un conto è il romanziere che crea il suo mondo per il romanzo. Nel primo caso il DM può glissare allegramente su cose come la botanica: visto che il suo obiettivo è il divertimento, si preferisce indagare altri aspetti della realtà che entrano più in ballo nella meccanica della campagna. Il romanziere deve creare tutto un mondo, coerente e interessante, e presentarlo bene: qualcuno diceva che il mondo di un romanzo è come un iceberg: per un decimo che si vede, nove decimi sono sommersi, sono nascosti. Quindi il fatto che Martin non abbia fatto spiegoni interminabili per descrivere tutto il funzionamento di Westeros rientra semplicemente nelle regole di buona scrittura (tutto quello che non è strettamente necessario alla storia può essere tralasciato - il non-esempio supremo è Eragon), non ne pregiudica il grado di realismo. Per il DM è: "Tutto quello che non serve al gioco tralascialo", per il romanziere è "Tutto quello che non serve alla storia non farlo vedere, ma crealo". Questo perché da spunti "sommersi" possono derivare una quantità di elementi "visibili". Se un monaco deve essere ucciso affogandolo nel sangue di maiale, questo può accadere solo quando è disponibile il sangue di maiale, ovvero in inverno. Quindi il romanziere ambienterà la vicenda in inverno, mentre non ti spiegherà come si prepara il sanguinaccio.1 punto
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L'articolo è interessante e, se l'intento è quello di dare dei consigli a un neofita sul come creare un'ambientazione che sia essenzialmente funzionale alla propria campagna, allora trovo che vi siano degli spunti di riflessione interessanti, quali l'invito a ottimizzare il tempo a propria disposizione oppure quello di concentrarsi maggiormente sugli aspetti che, si prevede, interagiranno maggiormente con i personaggi dei giocatori. Se per un momento si sposta però il discorso sul lato puramente creativo, trovo che la quesione sia diversa (si sostiene, per dirne una, che l'atto di creare un'ambientazione realistica sia noiosissimo, ma credo che un'affermazione del genere lasci un po' il tempo che trovi perché tutto dipende dai propri gusti, dai propri propositi - e da quelli degli altri partecipanti al gioco - e dai mezzi che si hanno a disposizione). Inoltre, non bisogna mai dimenticare che esistono giochi di ruolo fantasy che non "funzionano" come D'n'D (mentre, in genere, sembra quasi che esista D'n'D e poi il nulla), giochi che si focalizzano in maniera più o meno approfondita anche su aspetti talora lasciati in secondo piano e che protrebbero trarre giovamento dallo sviluppo e dalla consistenza di elementi che vengono spesso semplicemente ignorati (sistema socio-economico, geografia astronomica o quant'altro).1 punto
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Questo concetto è presente sia nell'articolo qui presentato che in quello a cui faccio riferimento col link infatti. Ma siccome tutto è nato da quell'altro articolo, è da quel presupposto che dovevo partire, usando quei determinati termini: Realismo e Verosimiglianza.1 punto
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@Erovert Esattamente ! Hai centrato in pieno non solo il significato, ma anche lo spirito con cui ho scritto l'articolo. Che non va analizzato dal punto di vista semantico: io stesso ho evitato di citare il reale significato di Realismo e Verosimiglianza del dizionario perché facendolo avrei divagato dall'obiettivo principale che è invece quello di invogliare i Master a farsi meno seghe mentali quando si accingono a creare le proprie ambientazioni... il motivo per cui nessuno ha voglia di creare un mondo fantasy per gdr è proprio questo, la paura che i giocatori si coalizzino e prendano a pomodori in faccia il Master che non ha calcolato per bene i tempi della rotazione terrestre e menate di questo genere. Master, state tranquilli: al giocatore medio non importa un fico secco di queste cose ! Se la campagna è divertente a sufficienza, allora nessuno vi crocifiggerà se non mettete in piedi una simulazione quasi perfetta di un mondo fantasy medievale Meno turbe mentali e più spazio alla creatività nella creazione delle avventure, che quelle si, sono il perno di una campagna !1 punto
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Concordo pienamente sul fatto di non accanirsi in una ricerca forsennata del realismo (nel significato inteso dall' autore della discussione) durante la creazione della propria ambientazione. Racconto in breve la mia esperienza a riguardo che mi fu di lezione. Anni fa decisi di creare un' ambientazione tutta mia, le vicende si svolgevano in un modo che orbitava intorno ad un sole con un' orbita molto allungata. Con questo assunto mi soffermai parecchio, anche per piacere personale, nel creare un pianeta coerente con questo assunto. Definii le stagioni in modo particolare, il significativo cambiamento di temperatura durante l' anno, cicli di siccità e maree. Poi passai alla fauna: ricordo di aver creato degli alberi che potevano inclinarsi in modo da rimanere sempre paralleli alla forza di gravità visto che questa subiva dei cambiamenti in relazione alla posizione del pianeta; altre piante facevano la "muta" per salvarsi dal gelo invernale,... Dopo ancora pensai alle abitudini dei popoli: alcuni erano nomadi che seguivano i cambiamenti climatici favorevoli, altri avevano costruito una città portuale a ridosso di un alto promontorio e l' intero abitato fondava su binari in modo che la città poteva salire o abbassarsi a seconda delle maree,... Insomma tanto impegno e tanta (personale) soddisfazione ma quando arrivò il giorno di giocare mi ritrovai molto indietro a livello di trama, tant'è che dovetti adattare una avventura ufficiale per inserirla nel mio mondo (e questa, secondo me, è la massima sconfitta per un dm che vuole creare la propria ambientazione). Insomma ora mi colloco nel gruppo che sostiene la verosimiglianza al realismo spinto, sempre utilizzando il significato che Nicto da a questi termini (lo specifico visto che queste parole possono avere delle sfumature di significato differente a seconda delle persone).1 punto
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