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  1. SamPey

    SamPey

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 05/08/2023 in tutte le aree

  1. Dorian Guardo il mio pugnale, come ho sempre fatto da quando sono piccolo. Ora è diverso. Sento un'energia indescrivibile passare da Hólomin a me e viceversa, sentendomi come mai prima d'ora. Tutto questo stupore è però smorzato dal sentimento di vuoto che ancora sento, causato da ciò che ho commesso. I miei amici sono a terra distesi e io ho tra le mani un potere che non so come sfruttare. Le parole di Zero, mi riportano alla realtà, a Vecna...o Scarecrow, come vuole farsi chiamare, e al contratto che non posso scindere. Quella frase debole ma serena detta da colui che mi ha dato fiducia nonostante tutto. Quella frase mi intinge di speranza. Abbiamo ancora un asso nella manica, un desiderio. Qualcosa che può trascendere la realtà. Poi, li percepisco. Rael e Bernard, la mia coscienza unita alla loro! Insieme, uniti ancora una volta, in una frazione di tempo infinita, condividiamo gli uni con gli altri ciò che siamo nel profondo, ciò che abbiamo vissuto, ciò che ci ha formati. Un istante che una vita intera non potrà mai raggiungere. Ascolto le parole di Rael e di Bernard, in questo nostro universo in cui siamo ciò che siamo, e guardando l'uno verso l'altro, ci riconosciamo a vicenda. Annuisco a entrambi, sorridendo tristemente "Lo farò, amici miei. Doniamo noi stessi a Vecna, mostriamo a lui la strada che conduce al perdono, la più difficile da intraprendere...ma noi saremo con lui". Vorrei dire un'ultima cosa, vorrei chiedere scusa per ciò che è capitato. Ma non ne ho bisogno. I miei amici lo sanno. Io ora lo so. Posso andare avanti, poiché non sono solo e non lo sono mai stato. Un'ultima frase, detta all'unisono. "Desideriamo infondere i nostri ideali, la nostra natura, la vera Forza, il Coraggio e il Perdono nella Triquetra e nel passaggio che avverrà. Questo, nella speranza di infondere in Vecna i nostri principi e di accompagnarlo verso la strada del perdono" È impossibile definire come e quando sono ritornato alla realtà. È come se fossi rimasto immobile un solo istante quando ho percepito Rael e Bernard, ma è come se fossi maturato in un lampo. Vecna si libra in aria. Guardo Zero, un'ultima volta. Non abbiamo remore. Conn rapido gesto, rinfodero Hólomin. Faccio un passo avanti. "Prendi, Vecna. Dorian, Rael e Bernard ti donano la triquetra, intrisa della nostra vera essenza. Non sei solo. Insieme, possiamo redimerci e redimere il passato. Percepisci chi siamo. Ascoltaci"
    2 punti
  2. ok so gli incantesimi ma mi servono gli slot per lanciarli , ed attualmente ho un solo slot disponibile perciò posso lanciare un incantesimo .
    1 punto
  3. Come da firma, fino all’8 non credo che potrò postare con frequenza
    1 punto
  4. Forse ti confondi fra due opzioni diverse di Tasha. Una è "Customizing your origin" che consente di scambiare gli APC, le lingue e le competenze in abilità, strumenti, armi e armature date dalla razza. In tal caso potresti fare ad esempio un drow cresciuto con i nani dandogli +2 Cos e +1 For come APC, competenza in strumenti da carpentiere al posto della competenza con la spada corta e il nanico al posto dell'elfico. Rimane comunque fisicamente un drow e avrà sempre la debolezza alla luce e la magia drow. L'altra opzione è "Custom lineage" che ti permette di creare una razza da zero. Quindi alla fine non sei un drow, sei un coso. Poi se tu vuoi dire che il tuo coso è viola, ha i capelli bianchi e si identifica come drow ok, ma se ciccia fuori un oggetto che richiede sintonia con un drow, non lo sei.
    1 punto
  5. Bernard Anche in questo strano stato al di là della vita e della morte ho coscienza in modo parziale di ciò che sta succedendo a Dorian, dell'esistenza sua e di Rael. La nostra essenza legata a fondo dalle esperienze vissute, dal potere della Triquerta. Eppure in questo momento supremo non posso evitare di rivolgere un pensiero a Llionas, colui con il quale era cominciata questa lunga strada, un compagno non perduto ma solo temporaneamente su un altro cammino. Chissà se sopravviverà a tutto questo e quale sarà la sua fine. Eppure ora è il momento di concentrarsi sulla nostra decisione finale, sull'incrocio dei nostri tre animi. In una sorta di fusione mentale al di fuori del tempo e dello spazio condivido con Rael e Dorian le nostre nature più intime, le nostre convinzioni, i nostri pensieri e le nostre speranze. In un istante condividiamo più di quello che fanno persone che passano insieme l'intera vita, con una assolutezza che ha del terribile e del meraviglioso. Eppure le nostre nature rimangono distinte, le nostre esperienze e pensieri diversi. Una sintesi di noi tre, ma non una rinuncia all'identità personale. Dal confronto con gli altri e dal rispetto per le loro idee e vite nasce la Saggezza, che poi altro non è che la Conoscenza temperata dalla compassione e dall'accettazione. E forse alla fine è proprio questo che servirà in questo momento. La Saggezza di riconoscere che, per quanto i metodi di Scarecrow siano riprovevoli, le motivazioni di Vecna hanno una radice comprensibile. Il Coraggio di accettare queste motivazioni e questo rancore, capendone l'origine e senza facilmente condannarli come gli atti sconsiderati di un folle. Come già era capitato per certi versi con Viola, dobbiamo capire ed accettare il cammino che ha portato Vecna a diventare Scarecrow, l'origine del suo percorso e avere il Coraggio e la Saggezza di non bollarlo semplicemente come un male disincarnato da eliminare senza remore. Diversamente da noi Vecna non ha avuto compagni con cui condividere le difficoltà della sua vita travagliata, che si potessero sobbarcare assieme a lui l'immane compito di cui si è fatto carico. E forse sarà proprio questo a poterlo aiutare, a poter aiutare tutti quanti: che qualcuno si ponga al suo fianco, che lo comprenda e lo accetti e lo aiuti. Per quanto le fiamme sacre che mi avevano supportato una volta si siano ormai completamente estinte cerco di raccogliere quello che rimane della mia essenza e del mio io sotto forma di una fiamma azzurra, che riscalda ma non brucia, e la invio ad infondere il seme che Rael ha offerto. Usa questa fiamma dico a Dorian affinché la Saggezza e il Coraggio nutrano il seme della Forza, affinché esso possa poi sbocciare in un fiore di Perdono nell'animo di Vecna.
    1 punto
  6. @Black Lotus Lo scontro sta giungendo al suo climax. Riesco a percepire quello che accade intorno al mio corpo, ormai freddo. Un enorme fardello il destino ci pone. Un desiderio, l’ultimo. Infinite possibilità tra cui scegliere. Il tempo si dilata, sono nuovamente in quello spazio, ma è diverso, non è il mio, anzi non è solo il mio. Mi siedo sul quel sasso sfregiato sotto le fronde dell’albero rifiorito di luce e di ombre. Guardo nelle altre due direzioni. Vedo Dorian e Bernard, anzi percepisco. Come sono diversi i loro universi interiori, eppure così simili. Chissà che viaggio hanno intrapreso e nonostante tutto, per noi tre questa è l’ultima spiaggia. Non c’è scambio di parole, né di pensieri. Solo sguardi. Tutto avviene così in fretta, mentre fuori percepisco il corpo di Dorian e la presa di Scarecrow che sopraggiunge. In quegli sguardi ci diciamo tutto, ogni cosa. In spiro ed espiro lentamente per poi guardare il cuore dell’albero. Sussurro dolcemente. Non sei mai stato mio, sei il frutto di quel seme. Un seme che germoglia e fiorisce solo per gli altri. La vera forza non è fisica o mentale. Non viene dai muscoli o dal cervello. Viene dal cuore. E si accresce quanto più è libera e senza catene. Non sei mai stato solo mio. Prendi Dorian, estraggo il seme dell’albero Donalo a Lui, a Vecna, che possa aiutare la sua mente a trovare la pace e giungere in comunione su quest’isola grande quanto un continente, capace di ospitare ogni essere. Primi uomini e uomini dalle stelle. Desidero donare a Lui il mio frammento, carico del sentimento che mi ha guidato in questa mia breve vita fatta di scelte, che mi hanno portato dove sono ora. La chiave per farlo germogliare è il cuore, ma necessita di cure e comprensione. L’altruismo la migliore di esse. Va donalo a Vecna, che possa assorbire in se una parte di me, che possa infine andare oltre.
    1 punto
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