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  1. Vanno tutti bene come bg, nessun problema Metto qui qualche info generica del mondo Impero di Volar: un grande impero nell’ovest del continente, governato dall’imperatore e dai suoi vassalli; segue il culto del Sole Rosso, legato al sangue ed ai poteri tratti dai diavoli, molti nobili sono vampiri o discendenti di vampiri Regno 1: un reame unificato di recente, ancora non del tutto pacificato in alcune parti, ha una tendenza molto bellicosa e religiosa, avendo numerosi ordini religiosi al suo interno; segue i Sette Precetti, un insieme di credenze che nega l’onnipotenza degli dei tre regni minori umani, un regno elfico, un reame di orchi: reami standard confederazione di città naniche: sono i maggiori ricercatori sulla coesistenza di magia e tecnologia, molti gnomi e halfling vivono qui Isole dei draghi: un reame insulare abitato in prevalenza da draconici, dove si venera sia Tiamat che Bahamut Lande Arse: un deserto nel sud, dove vivono gnoll e genasi
    3 punti
  2. Questa domanda è sorta nella mia testa quando ho pensato a come sarebbe possibile giocare a D&D (probabilmente il mio GDR preferito) con un sistema diverso, ovvero il sistema d100 di giochi come Dark Heresy o Rogue Trader (probabilmente il mio sistema preferito), ma questo è solo un esempio per avviare la discussione. A questo punto, ho pensato: D&D con un sistema diverso rimane ancora D&D? Siccome D&D può accettare qualsiasi ambientazione, affermare che a caratterizzare D&D sono i suoi mostri o oggetti magici iconici potrebbe non essere sufficiente. Forse le classi e le razze? Ma anche lì il DM può aggiungere e rimuovere a piacere. Allora è davvero il buon vecchio d20 & Co.? Spero che questo argomento non sia già stato trattato in un'altra discussione (ho provato una rapida ricerca ma mi è sembrato di no), e spero di aver dato uno spunto di riflessione e discussione!
    1 punto
  3. su questi 2 punti concordo , come accennavo nei miei post .
    1 punto
  4. Personalmente non condivido, per me è stato molto D&D perchè nel film non valuti le stesse cose del gioco, come le meccaniche. Lì l'ambientazione e le spell usate, lo hanno fortemente connotato come D&D. Per il resto però, come GDR D&D non è connotato dalle meccaniche e in particolare dal D20. Quando ho iniziato a giocare (come detto anche da altri) non c'era il d20 ed era D&D. Se per la 6ed decideranno di cambiare le meccaniche in D100 system rimarrà D&D, sopratutto perchè comunque la WOTC decide cosa è, poi che ci possa piacere è un'altra questione. Vedi ad esempio la 4e, ha fatto cagare e molti non l'hanno riconosciuta come D&D pur mantenendolo (ma modificandolo) mentre la 5 lo mantiene (anche in questo caso modificato) ma non ha fatto la fine della 4ed. Quindi alla fine se vuoi applicarci un altro sistema puoi farlo, dovrai solo lavorarci molto. Altra questione è "cos'è D&D". Perchè in effetti non è una lore (tipo il LOTR), non è un sistema di gioco (d20) non è nemmeno il riferimento specifico a alcuni elementi (spell? mostri?). In realtà credo che D&D sia un "mood", un qualcosa che ti senti quando ci giochi e che anche per questo varia. Come diceva @Maxwell Monster per lui il film di D&D non era D&D, per me si, Baldur's Gate 3 per me è ASSOLUTAMENTE D&D mentre alcuni mi facevano notare che non lo è a causa delle modifica molto impattante di numerose regole (puoi castare due spell a round ad esempio).
    1 punto
  5. Uno spunto buttato di corsa. Chiaramente, come hanno già scritto in tanti, D&D senza il d20 system è D&D, per il semplice fatto che il d20 system riguarda un periodo preciso della storia commericale di D&D; comunque, in tutte le incarnazioni, le caratteristiche continuano a essere 3d6 e non basate sul d20 e per i danni si continuano a usare solidi vari. Quando iniziai (scatola rossa), il gioco era un'accozzaglia di dadi diversi (1d6 per le capacità dei semiumani; 2d6 per scacciare i non morti; d100 per il ladro, ecc.); passai poi ad AD&D prima edizione e non era certo meglio. L'idea che D&D avesse dietro un sistema non mi sfiorava nemmeno; all'epoca andavano GURPS (d6) e Rolemaster (d100): quelli potevano dire di avere un sistema, non certo D&D. Quindi, l'argomento della discussione mi sembra sia scivolato su un tema più interessante: cosa rende D&D D&D? Chiaramente, non i Forgotten Realms o i mostri "iconici" o cose simili. Vorebbe dire che un'avventura a cui mancassero questi elementi, non sarebbe D&D. E' molto difficile dire cosa rende D&D quello che è, visto che il gioco è molto malleabile e permette di fare cose molto diverse. Ecco, direi che la sua malleabilità è una della caratteristiche salienti di D&D; se volessimo continuare su questa linea, direi che un altro punto distinitivo è il fatto che non è un gioco le cui regole riguardano, come dire, i personaggi e non i giocatori: questo per differenziarlo da alcuni gdr moderni, in cui le regole riguardano, ad esempio, le mosse che puoi fare. Chiamarei questo requisito "Dungeon Master", nel senso che (almeno) il Game Master deve essere libero e non costretto da regole sulle scelte o mosse che può fare (più in generale, il DM è la fonte delle regole). Poi, per me, i punti distintivi di un D&D sono: azione, classi, livelli. Azione: perchè dire direttamente combattimento poteva sembrare sminuente. Classi: vuol dire che il gioco è costruito in modo tale che ogni pg ricopre una nicchia e richiede gli altri per completarsi. Ossia che il gioco è per necessità collaborativo. Livelli: il premio per i giocatori è che il loro personaggio diventa più forte. Se ottieni l'obiettivo il premio non è solo averlo raggiunto (premio nella finzione), ma anche che il tuo pg diventa più forte e può fare più cose (premio per il giocatore). D&D è un gioco per bambinoni, proprio come me. Quindi, riallacciandomi al pararafo di cui sopra, i punti distintivi di un D&D sono almeno quattro: DM, azione, classi, livelli. Insomma, Numenera è un D&D. E' buttato di corsa, ma spero si capisca l'idea che mi frulla in capo quando penso a un D&D. Vi ritrovate? O vi sembrano corbellerie? -toni
    1 punto
  6. Il livello di partenza è il 3; point buy da 27 per l’equipaggiamento: base della classe, monete da bg, 100 monete d’oro extra, 1 oggetto magico comune a testa
    1 punto
  7. Yay, letteralmente il mio primo livellaggio su forum
    1 punto
  8. P.S. salite al livello 2 mentre siete rimasti incoscienti
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  9. My two cents: D&D è passato attraverso diverse edizioni (OD&D, D&D 1, AD&D (D&D 2), D&D 3/3.5/PF, D&D 4, D&D 5), e ogni volta ci sono state modifiche (più o meno pesanti) al regolamento... quindi, imho, un "vero" D&D non esiste, e non esisterà mai. Esiste il D&D con cui ti piace giocare, sia che usi il d20 System, sia che usi il 2d6 system, sia che usi il d100 di Dark Heresy/Rogue Trader, sia che usi Dungeon World. Certo, ogni regolamento modifica lo STILE di gioco (perchè si modificano le probabilità di successo e fallimento, e gli effetti di tale successo o fallimento, il modo con cui si lanciano incantesimi e gli effetti di tale lancio sia per l'incantatore che per il bersaglio, eccetera), ma se ti piace chiamarlo D&D e ti ci diverti... ma chi se ne frega?!
    1 punto
  10. appunto: sistema di regole dove i d20 ne sono solo una parte. Ma tutte le regole relative a incantesimi, azioni, movimento ne rappresentano la parte più cospicua. Sarebbe come dire che se tolgo la regola del fiancheggiamento e l'attacco furtivo non sto più giovando a D&D perché ne ho alterato le regole. no, non ritengo che il tipo di dado usato per D&D sia la parte fondamentale del regolamento e del sistema.
    1 punto
  11. Per come la vedo io D&D è un sistema di gioco non un'ambientazione, anche se poi ne sono nate molte su quel sistema. Se vengono cambiate le fondamenta del sistema non è più D&D. È un altro gioco. Esempio. Prendo il Faerun e ci gioco con le meccaniche di D&D. Sto giocando a D&D. Prendo il Faerun ma gioco con le meccaniche di Sine Requie. Non sto giocando a D&D. Insomma credo che D&D sia semplicemente il sistema di regole. Se ne cambio la struttura portante è un altro gioco. Altrimenti tutti i sistemi diversi da D&D potrebbero essere considerati D&D.
    1 punto
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