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  1. Bomba

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 23/12/2023 in tutte le aree

  1. Come gestite le cure magiche a pagamento? Da un po' sono il DM di una campagna centrata su un megadungeon. I PG alloggiano nel vicino villaggio, un piccolo insediamento di 200 anime. C'è una chiesa, ovviamente, con un sacerdote e un accolito che lo aiuta. Visto che sono due chierici, il primo di livello 3 e il secondo di livello 2, possono lanciare alcuni incantesimi di cura (3 in totale, 2 il sacerdote e 1 l'accolito). Ho sempre permesso ai PG di chiedere di essere curati in cambio di un'offerta libera. Però mi chiedo, è "giusto" che i PG trovino sempre le cure di cui hanno bisogno? Non sarebbe più verosimile che ogni tanto altri abitanti del villaggio si facciano male e ricorrano ai chierici, privando i PG di uno o più incantesimi di cura? Pensavo di introdurre una qualche tabella per determinare se quel giorno altri abitanti abbiano già chiesto l'aiuto dei chierici. Nulla di troppo complicato. Tipo: se i PG vanno di primo mattino le cure sono tutte disponibili, altrimenti tiro 3d6 e per ogni 1 che esce qualche PNG si è già avvalso dei chierici. Oppure usare un tiro di reazione (2d6: con 2 non ci sono cure disponibili, con 3 solo una cura, con 4-5 solo due cure). Il secondo metodo è più favorevole ai PG. Cosa ne pensate? Vi siete mai posti il problema? Avete trovato altre soluzioni? PS: se qualcosa non vi torna è perché non gioco alla 5e ma all'edizione originale del gioco
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  2. Dumaas Dumaas. Un leggero inchino mentre inizio a riflettere sulle parole dell'uomo. Perdonate, Finn. La divinatrice...mi tocco il mento. Questa...Banshee di Conyberry. Potreste indicarci la sua posizione esatta? Dove possiamo trovarla? Tra le rovine o nella foresta? Inizio a pensare, tra me, che potrebbe essere un valido aiuto qualora ce ne fosse bisogno: dobbiamo affrontare orchi, alla fine, e qualsiasi aiuto potrebbe essere una manna dal cielo. Ad ogni modo, come dice il mio compagno, vedremo di tenere gli occhi bene aperti. La prudenza, di questi tempi, non è mai troppa.
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  3. Mi permetto di proporti due spunti, anche se non conosco i dettagli dell’edizione a cui stai giocando: 1) per il problema della sovrabbondanza di risorse economiche da parte dei pg, potresti adottare le regole di ad&d 1 edizione: per passare di livello devi tornare al villaggio, dove pagherai un png che ti addestrerà; questo richiede anche tempo. In questo modo dreni le monete che i pg hanno recuperato, altrimenti si trovano pieni di soldi da spendere per fare bisboccia in locanda e non hanno più motivi per andare nel dungeon. 2) per quanto sia molto bella la tua idea del d6 per vedere se lo slot è già stato usato, non la trovo molto interessante se i pg hanno soldi e tempo per aspettare in locanda che lo slot si ricarichi. Quindi la cosa deve essere che se il chierico ti cura, richiede una qualche risorsa per farlo (una cospicua offerta, ma bisogna calibrare il costo con guarire riposandosi in locanda; oppure, meglio, lo fa in cambio di delle reliquie che si trovano nel dungeon, spingendo i pg all’avventura; visto lo stile di gioco, sarei chiaro su cosa conta come reliquia). Il caso della pozione o pergamena di guarigione chiaramente è diverso, perché è ovvio che un oggetto che ti permette di curarti durante la spedizione vale molto di più di una cura fuori dal dungeon. Un’altra possibilità, che è quella che userei io (ma non gioco in stile tombarolo) è quella di non avere png con livelli: sono i pg a essere chierici o fighter, il resto del mondo è fatto di bonzi, pope o soldati; quindi, ad esempio, non è detto che il pope del paese sia in grado di fare miracoli (anzi in generale non li fa). Buon gioco -toni
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  4. Certamente, questi sono giorni un po’ impegnati per tutti Chi può rispondere, risponde, altrimenti ci si rivede direttamente dopo le feste
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  5. Chiedo scusa per la poca presenza, ma sono arrivati inaspettatamente parenti da roma, quindi per le feste sarò un pò "blindato"... ci rivediamo il 2 gennaio.
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  6. DM Se le grida della Zappati erano stati in grado di allertare mezzo paese, l’altra metà non avrebbe comunque potuto non udire gli ululati degli invasori. Tra i primi a reagire, Braccoraldo richiama l’attenzione dei presenti e la risposta dei giovani non tarda a manifestarsi: Giambecco và a mettere al sicuro le proprie capre, Marcolfo va a prendere la propria fionda, Fra Crispino istruisce le donne del villaggio a tenersi pronte in caso di incendi, Frigirberto propone delle trappole. Il tempo a disposizione è però davvero, davvero risicato, troppo per permettere di tendere imboscate o preparare la popolazione a un simile scontro. La fame che attanaglia le viscere di questi predatori sembra peraltro renderli impervi ai timori delle civiltà e ben presto notizie di un branco di una dozzina di lupi raggiunge tutta la città. Biadagialla a quel punto si muove quindi come un sol uomo. Uomini, vecchi e perfino qualche donna coraggiosa come la matrona Avvita e la matrona Fredora e Saranna si affiancano in quella che è una folla armata di falci, forconi, torce accese, martelli, fionde, randelli e tutto ciò sul quale la popolazione riesce a prendere mano. Trovare il branco non è difficile, specialmente visto che la scia scelta dai nemici sembra portarli verso l’allevamento più prodigo di animali Biadagialla, vale a dire quello dei Caprera. Mòlem è appena stato in grado di andare a chiudere la bietta del recinto delle capre (un comando che ha richiesto mesi ma ha reso Giambecco famoso in città), per poi piantarsi a zampe divaricate per fronteggiare il branco di lupi, una marea dai manti griogio-neri e dagli occhi di un giallo spento. Lupi a Biadagialla! L’abbaiare del cane richiama il padrone, il quale viene ben presto raggiunto dai rinforzi di Biadagialla. Con quasi la metà dei biadagiallesi riuniti, i lupi sono in una schiacciante inferiorità numerica, ma nonostante ciò essi non paiono arretrare. Latrati, grida e incitazioni da ambo gli schieramenti si fanno sentire, mentre Cornelia bercia dalla finestra all’indirizzo del figlio Vedi di farli fuori! Che ti deve pure venire il vicinato ad aiutare! Che quando c’era tuo padre lui li avrebbe fatti a pezzi da solo… citrullo d’un figlio… parole seguite da altri insulti e improperi, la maggior parte dei quali rivolti al figlio più che ai lupi, tanto che essi stessi paiono leggermente confusi dalla situazione. Difficile dire chi sia stato il primo a colpire. C’è chi dice di aver visto Marcolfo incoccare la sua fionda e tirare contro uno dei lupi, chi di aver visto il Sangio tirare una bottiglia… tutti invece sono sicuri di aver visto Ciccio Panzone aggirarsi loscamente nei pressi della panetteria dei Farineti mentre si consumava quell’incontro tra lupi e uomini. Fatto sta che all’improvviso l’attacco di un lupo genera una reazione a catena. E la prima battaglia di Biadagialla ebbe inizio. Mappa e iniziativa X tutti
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  7. Ah Grimgar, dovrei recuperarlo, avevo iniziato a vederlo e non sembrava male. Almeno ci provava ad essere diverso. Gli Isekai ci sono sempre stati. Il problema è che adesso il genere viene usato per produrre storie in serie e con poco sforzo: basta aderire ai canoni fondamentali. A me la cosa che manda in bestia è che in queste produzioni ormai il fantasy viene interpretato sempre e solo come se fosse un videogioco e questo almeno per me è parecchio avvilente. Maledetto S.A.O. Hack Sign e compagnia. Almeno prima ci si sforzava di inventarsi una ambientazione che fosse una! Vedi Escaflowne. Persino le serie tratte dai videogiochi oggi spesso fanno meglio perché NON pretendono di essere videogame (a me Rage of the Bahamut - Virgin Soul ha divertito). Recentemente l'unico Isekai che mi ha colpito (almeno nella prima stagione) è stato Mushoku Tensei che mi è parso una genuina storia di riscatto, riabilitazione e crescita personale del derelitto disadattato di turno. C'è il fanservice e tutto, ma è possibile empatizzare col protagonista. Ho l'impressione che con il proseguire della storia possa deragliare un po' della buona premessa iniziale ma vedremo. E comunque il miglior isekai resta questo A proposito, buon Natale a tutti.
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  8. Ci lasci pure col cliffhanger al piano di sopra 🤣 Buone feste a tutti!
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