DM
Se le grida della Zappati erano stati in grado di allertare mezzo paese, l’altra metà non avrebbe comunque potuto non udire gli ululati degli invasori. Tra i primi a reagire, Braccoraldo richiama l’attenzione dei presenti e la risposta dei giovani non tarda a manifestarsi: Giambecco và a mettere al sicuro le proprie capre, Marcolfo va a prendere la propria fionda, Fra Crispino istruisce le donne del villaggio a tenersi pronte in caso di incendi, Frigirberto propone delle trappole. Il tempo a disposizione è però davvero, davvero risicato, troppo per permettere di tendere imboscate o preparare la popolazione a un simile scontro. La fame che attanaglia le viscere di questi predatori sembra peraltro renderli impervi ai timori delle civiltà e ben presto notizie di un branco di una dozzina di lupi raggiunge tutta la città.
Biadagialla a quel punto si muove quindi come un sol uomo. Uomini, vecchi e perfino qualche donna coraggiosa come la matrona Avvita e la matrona Fredora e Saranna si affiancano in quella che è una folla armata di falci, forconi, torce accese, martelli, fionde, randelli e tutto ciò sul quale la popolazione riesce a prendere mano. Trovare il branco non è difficile, specialmente visto che la scia scelta dai nemici sembra portarli verso l’allevamento più prodigo di animali Biadagialla, vale a dire quello dei Caprera. Mòlem è appena stato in grado di andare a chiudere la bietta del recinto delle capre (un comando che ha richiesto mesi ma ha reso Giambecco famoso in città), per poi piantarsi a zampe divaricate per fronteggiare il branco di lupi, una marea dai manti griogio-neri e dagli occhi di un giallo spento.
Lupi a Biadagialla!
L’abbaiare del cane richiama il padrone, il quale viene ben presto raggiunto dai rinforzi di Biadagialla. Con quasi la metà dei biadagiallesi riuniti, i lupi sono in una schiacciante inferiorità numerica, ma nonostante ciò essi non paiono arretrare. Latrati, grida e incitazioni da ambo gli schieramenti si fanno sentire, mentre Cornelia bercia dalla finestra all’indirizzo del figlio Vedi di farli fuori! Che ti deve pure venire il vicinato ad aiutare! Che quando c’era tuo padre lui li avrebbe fatti a pezzi da solo… citrullo d’un figlio… parole seguite da altri insulti e improperi, la maggior parte dei quali rivolti al figlio più che ai lupi, tanto che essi stessi paiono leggermente confusi dalla situazione.
Difficile dire chi sia stato il primo a colpire. C’è chi dice di aver visto Marcolfo incoccare la sua fionda e tirare contro uno dei lupi, chi di aver visto il Sangio tirare una bottiglia… tutti invece sono sicuri di aver visto Ciccio Panzone aggirarsi loscamente nei pressi della panetteria dei Farineti mentre si consumava quell’incontro tra lupi e uomini. Fatto sta che all’improvviso l’attacco di un lupo genera una reazione a catena.
E la prima battaglia di Biadagialla ebbe inizio.
Mappa e iniziativa
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