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Premetto che: grazie di nuovo a tutti per l'aiuto e l'apprezzamento per preparare questa sessione, mi sono stati davvero molto utili. Abbiamo giocato oggi la sessione, ho aggiunto un pò di dettagli e sono successe alcune cose interessanti, quindi visto che mi sembravate interessati vi racconto cosa è successo (ovviamente semplificando alcune parti): Quindi che dire, non è andata esattamente come programmato, ma mi sono divertito molto ahahaha. Se davvero provate anche voi a fare qualcosa del genere raccontatemi che è successo, e come i player hanno risolto e gestito la situazione alla fine.5 punti
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Orbita Alta Del Pianeta Neoedenia, Sistema Elpis, Orlo Esterno del Confine Federale della Decalleanza, Coordinate Astrali 67.341 Astrums da Centralia-Nexus. . . Neoedenia, un Pianeta di Classe 3, non cosi' inospitale come i Classe 4 (Deserti Aridi a Malapena abitabili, e ciononostante Capitali Razziali come Ragash, Culla della Razza Kergan, oppure l'un tempo Rigoglioso e Florido Navarak, dove a malapena sopravvisse ad un E.V.E. la Cultura Navarians) e decisamente meglio dei Classe 5, dove la Vita Organica puo' sopravvivere solo all'interno di speciali Biomi Pressurizzati. . . Dalla Orbita Alta puo' sembrare un Mondo Promettente, con larghi specchi d'acqua (troppo piccoli x definirli Mari e troppo grandi x definirli Laghi) ed ampie pianure erbose. . . Ma le Acque di Neoedenia sono Salmastre, tranne che negli Specchi Lacustri Montani piu' alti (grazie alle violente ed improvvise piogge torrenziali tempestose) e le pianure sono Taighe Steppose e Gelide, dove una sorta di Paglia Fibrosa soffoca le altre Vegetazioni piu' edibili e fruttuose, tranne in piccoli bacini isolati, scavati nelle Alte Valli Collinari. . . A chiunque si intenda di Xenologia Planetaria e' evidente che Neoedenia un tempo era ricoperta da uno strato quasi perenne di Neve Subartica, segno di un Era Glaciale improvvisamente scomparsa. . . Dove la fibrosa pseudoerba non ha ancora attecchito ci son segni di un Permafrost sciolto subitaneamente; eppure "Esperancia MK7" la Stella del Sistema Elpis, non e' una Morente Pre-Pulsar, ma una rigogliosa Neo-Astralia, ne troppo radioattiva, ne troppo instabile, con una Corona Solare ben equilibrata. . . Persino la posizione gravitazionale di Neoedenia, abbastanza vicina alla Stella del Sistema dovrebbe garantire Clima piu' Mite ed una Biosfera assai piu' accogliente e variegata. . . La Vita Civilizzata e' comunque presente su Neoedenia; lungo la Fascia Equatoriale, sulle Catene Montuose Pseudoatlantiche, dove le Acque son meno salmastre ed ospitano Xenoplancton e Pseudokrills ci sono Comunita' arroccate difensivamente. . . Nell'orbita son presenti persino Satelliti Geostazionari, molti dei quali in Permanenza sopra le comunita' piu' grandi, sicuramente adibiti a Compiti Metereologici e di Relay Comunicativo che di Sicurezza Strategica Paramilitare. . . Una Tecnosciamana Faraxi considererebbe tali Satelliti una meravigliosa opera di recupero, in cui un Nucleo Antichissimo e' stato riparato con sagace maestria di recupero. . . Un Rottamatore-Assessore Kandrevan li considererebbe "Ancora Buoni X Il Servizio Attivo" e giusto in necessita' di un poco piu' di Attenzioni Riparatorie ed un efficente Controllo Missione Planetario. . . . . . . . Un Terrestre li definirebbe piu' prosaicamente: "Ma Che E' Sta Schifezza Orbitante. . .?? Sembra Uno Sputnik Fatto Con Lavatrici Di Scarto E Radio A Transistors Riciclate. . . . .!!!" . . . . . Eppure qualcosa di altrettanto antico, secolare addirittura, con una vita operativa superiore ai 500 Anni Terrestri sorvola tali antiquati satelliti, di sicuro messi in orbita uno o due secoli prima con primitivi Razzi Vettori a combustibili chimici. . . Ma sebbene il Nucleo di tale struttura spaziale sia antichissimo, addirittura precedente alla Caduta della Prima Federazione, essa e' rinata, riassunta a nuova vita, risorta come la Mitologica Fenice Terrestre, od il Grande Draco Silvano Immortale delle Foreste Valkariane. . . La "Perseus-3°" e' giunta nel Sistema Elpis, e si sta parcheggiando nell'Orbita Alta di Neoedenia. . .2 punti
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Giusto per metterlo nero su bianco ed evitare confusione: a meno che non sia indicato diversamente (con una scritta tipo "x master", o "x Pentolino", eccetera) tutti i miei commenti nascosti sono liberamente leggibili da tutti.2 punti
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che livello di esperienza ha il tuo DM? e più in generale, che livello di esperienza ha il party (tu @Tegola il Colorato in particolar modo)? ci sono parecchi dubbi che sorgono da queste poche righe, queste non sono regole equilibrate per livellare il livello di potere di un personaggio, per quello esistono regole specifiche LEP 2 vuol dire che al massimo giocate pg con 1 livello di classe e un modificatore di livello +1, e non è questo il caso, forse vuoi dire che il tuo pg è considerato con un modificatore di livello +2 (quello standard del centauro da manuale)? in questo caso, con 3 livelli di classe il tuo dovrebbe essere un pg con LEP 9 se il tuo pg è l'unico con un LEP così alto, toglierti un talento (decisione arbitraria senza alcun fondamento regolistico e di bilanciamento) non serve minimamente a riequilibrare i livelli di potere nel party se hai mantenuto tutti gli altri tratti razziali (modificatori razziali, DV, BAB, TS, taglia, armatura naturale etc.) se invece il party ha un LEP equilibrato, toglierti un talento "perchè sì" è una scelta abbastanza menomante, e il ridartelo "a sentimento" è tutto fuorchè una scelta sensata passando oltre, la scelta di talenti dipende dalla build, come detto se il tuo scopo è creare un gish divino dovresti prima avere ben chiara la build, perchè le opzioni che hai proposto ti portano di molto fuori strada; una volta che hai individuato le classi che più ti soddisfano, la scelta di talenti diventa molto chiamata un'ottima CdP da considerare per il tipo di pg che hai in mente è l'Ordained Champion, i requisiti sono facilissimi da soddisfare e la lore è molto flessibile2 punti
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Aggiungo 4 Caotiche Classi per Troika! possono essere usate assieme a quelle già presenti nel manuale.2 punti
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@Voignar ; @MattoMatteo ; @Pentolino ; @Davoth BJ Taggart Ho iniziato a "Allestire Il Palcoscenico" che sara' il "IC Thread" (In-Character) dove bisognerebbe attenersi il piu' possibile al Roleplay. . . Questo qui invece lo teniamo come "OOC Thread" (Out-Of-Character Thread) ed ovviamente potete pure cominciare a dichiarare Parti Importanti del Vostro BG e chiedere Chiarimenti e Precisazioni. . .2 punti
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eh ma il nostro amico ha parlato di soli 3 talenti per i suoi livelli di classe (Chierico 2/Guerriero 1), per quello non mi tornano i conti soprattutto Incantatore Provetto sarebbe solo una toppa visti i troppi livelli di incantesimi persi (già così se ne sono andati 5), che non faranno che aumentare se punta a una CdP con progressione zoppa (Ospedaliere, se ne vanno altri 3) e a un'altra che non ne ha proprio (Kensai) con queste premesse, il pg che ha in mente non trova riscontro nella costruzione, il risultato non sarà un gish divino ma un combattente con qualche incantesimo che non avrebbe nemmeno senso ottimizzare con la metamagia divina, vista la disponibilità estremamente limitata se @Tegola il Colorato vuole costruire un gish divino, deve ripensare sensibilmente il pg quantomeno nelle meccaniche, il flavour da spadaccino orientaleggiante glielo può dare col roleplay2 punti
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Ciao a tutti! Da qualche anno cerco di dare il mio piccolo contributo al mondo dei Giochi di Ruolo. Quest'anno ho deciso di pubblicare questo articolo perché, confesso, spero possa avere più utilità per me che per voi: voglio tirare le somme di questo 2023, anno in cui ho cercato di ampliare le mie attività, e soprattutto per darmi degli obiettivi per il 2024. Di seguito vado ad elencare un po' di cose che mi riguardano, che magari non fregano a nessuno (giustamente, ed ecco perché sotto spoiler), ma come detto ho bisogno di fare un po' di ordine, non solo mentale. Dragons' Lair La Domenica del GDR Vecchio Carnevale Blogghereccio Dungeon Master Guild Buoni Propositi per il 2024 Intanto ringrazio chiunque fosse arrivato a leggere fino a qui. Siamo quasi arrivati alla fine, tenete duro: questa parte dell'articolo la voglio sfruttare concretamente come se fosse una specie di elenco da spuntare (e di fatto è uno dei motivi principali che mi ha spinto a scrivere questo articolo.. avrei potuto anche farlo privatamente, ma almeno sapendolo pubblico spero che mi incentivi a produrre), quindi andrò ad aggiornarlo di tanto in tanto man mano che le varie attività verranno effettivamente completate. Pubblicare molti più "Viaggio nella DMs Guild". Forse sono un po' tanti, ma l'obiettivo sarebbe almeno 6 (se arrivassi almeno a 4 sarei comunque contento). Sempre che lo Staff continui a darmene l'opportunità, vorrei cercare di completare l'anno de "La Mostra degli Oggetti".. ..mi sto rendendo conto che è un ottimo esercizio per migliorare nell'impaginazione. Continuare a pubblicare con "La Domenica del GDR": per quanto ho potuto vedere fino ad ora è una bella community (che vi consiglio, se interessati). Da quest'anno le uscite saranno bimestrali (il Numero 7 uscirà a Febbraio infatti), quindi dovrei avere un po' più di respiro per riuscire a fare tutto. Tornare sul "Vecchio Carnevale Blogghereccio" con l'obiettivo di partecipare ad almeno 6 mesi su 12 (probabilmente già da Febbraio contribuirò). Espandere la serie "Razze / Png dal Multiverso" cominciare in occasione del Vecchio Carnevale Blogghereccio di cui sopra. L'idea che metterò in pratica a breve è quella riferita al personaggio di cui ho parlato in QUESTA discussione. Pubblicare (sulla DMs Guild), entro la fine di Febbraio "Il Palazzo Dimenticato", un'avventura ambientata a Ravenloft. In questi giorni probabilmente farò uscire una piccola anteprima, comprendente la prima parte + la scheda di una creatura. Terminato il punto precedente mi voglio lanciare a capofitto sulla scrittura di una nuova piccola avventura / one shot che ho in mente di scrivere da un po'. Anticipo che sarà gratuita.. l'idea viene da un amico che, con i mezzi che ho a disposizione, voglio ricordare. Vorrei che le Recensioni che ho richiesto quest'anno siano utili sotto più fronti, quindi ho intenzione di fare tesoro dei commenti ricevuti e quindi preparare una Versione 2.0 de "Il Piccolo Compendio sulle idre", aggiungendo ad esempio qualche Idra in più, una sezione inerente il Culto di Lerna (storia, struttura e via dicendo) e buttando dentro anche, magari, le statistiche della Divinità e di un suo eventuale Avatar. Mi piacerebbe riuscire ad allargare la cerchia di collaborazioni (se tu che leggi vuoi saperne di più, scrivimi 😅). In generale quello che mi auguro è di scrivere di più e magari riuscire a tradurre in inglese almeno uno dei prodotti che ho già pubblicato (come ad esempio "Equipaggiamenti dalla Quarta Era"). Conclusioni Qui finisco di ammorbarvi.. in generale questo 2023 è stato positivo sotto tanti aspetti e non posso che esserne felice. Spero che questo 2024 possa esserlo altrettanto se non di più: idee ne ho, spero di riuscire a metterle nero su bianco. Nel box di seguito lascio il mio Linktr.ee, dove fra le altre cose trovate tutti i modi per contattarmi, per qualsiasi cosa. Tutti i Miei Link: https://linktr.ee/Graham_891 punto
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Rasziros, paladino dragonide Mi prendo le botte, ma finalmente sto faccia a faccia col trol!1 punto
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Coldheart Comincio a notare delle similitudini tra questa Dydd e la sottoscritta. Ma appunto potrebbero essere solo somiglianze che sto notando solo perché ora so che era una mia antenata. Raccogliamo alcune informazioni, ma portano ad altre domande "Già che siamo qui proviamo ad esplorare le rovine. Ma poi dovremmo trovare più informazioni su questo suicidio di Gulthias"1 punto
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ah ok non ho mai visto questa piattaforma, grazie, ho visto anche che sei tra i pochi che fanno campagne in italiano. interessante davvero. magari appena mi stabilizzo un poco ti messaggio direttamente li per aggiungermi. se invece c'è qualcun'altro interessato per la versione pbf contami pure.1 punto
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Mila Norsk Smonto da Myr dandogli una leggera pacca sul fianco Ed eccoci qui dico guardandomi attorno Cornelius ci ha mandato a darvi una mano, ma non ci ha ben spiegato in che cosa consiste la missione faccio una smorfia appoggiandomi all'enorme lupo io sono Mila e lui è Myr Conosco loro odore Loro sono amici spiego all'animale, sorridendogli come Sonja1 punto
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Sonja Olstom Aspetto Appena rientrate da un giro di pattuglia il colonnello ci affida una nuova missione. Fare da rinforzo a due compagni in missione. Il viaggio è lungo ma senza alcun imprevisto. Al quarto giorno giungiamo al punto d'incontro. Sorrido. Se si aspettavano "uomini" di rinforzo resteranno "delusi".1 punto
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Troika! Il GdR di "scienzantasia" disponibile gratuitamente sul sito ufficiale! Troika!, scritto da Deniel Sell e illustrato da Sam Mameli, Dirk Detweiler Leichty, Andrew Walter e Jeremy Duncan, è stato pubblicato per la prima volta nel 2019 dalla casa editrice inglese Melisonian Arts Council, e come annunciato nel 2021 lo ha portato in Italia Need Games. Con la sua copertina rigida, il formato A5 e ben 116 pagine a colori, è un GdR di "scienzantasia" al cui interno è possibile trovare un sistema di creazione del personaggio automatizzato, ricche liste di incantesimi e avversari da incontrare in un’ambientazione multiplanare che lascia particolare spazio alla fantasia. Di stampo Old School, con il suo sistema di regole semplice ma robusto (usa solo 2d6) è in grado di gestire dalle one shot fino alle campagne lunghe decenni. Questo gioco è talmente aperto e libero che addirittura lo è anche la sua licenza, per permettere a chiunque di poter creare il proprio progetto in completa autonomia. Tale libertà lo si nota anche dal fatto che, da qualche giorno, è gratuitamente consultabile sul sito ufficiale al link che trovate nel box in fondo a questo articoli, rigorosamente nella sua nuova veste grafica! Iscrivendovi alla newsletter, inoltre, riceverete anche il PDF direttamente nella vostra mail (oltre ad uno scontro del 25%, tramite l'inserimento di un codice apposito). Che siate o meno amanti del genere, questo è sicuramente un manuale che vale la pena di leggere almeno una volta nella vita. Quindi, se ancora non lo avete fatto, vi esorto a dargli almeno una possibilità perché potrebbe stupirvi molto: ci avete mai giocato? che cosa ne pensate? Link al Sito: https://www.troikarpg.com/resources?fbclid=IwAR3ZfWicw4u3ZvnuvrR1P1-nSqeVpFRQfMVHVqPdhxtYQ21HK407yNAkffU Visualizza tutto articolo1 punto
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Le epidemie hanno fatto la differenza nella storia del mondo, e potrebbero farla anche nel vostro mondo fantasy. Nel corso dei miei studi di storia militare e diplomatica ho incontrato con spaventosa frequenza parecchi di questi terribili avvenimenti. I Mondi del Design #60: La Morte dal Cielo (trovate i link agli articoli precedenti di questa serie nell'articolo #60) I Mondi del Design #61: Viene Prima il Personaggio o il Background? I Mondi del Design #62: Esiste Un'Ambientazione Fantascientifica Standard? Articolo di Lewis Pulsipher del 30 Aprile 2021 In epoche precedenti alla sanità diffusa e ai vaccini, le epidemie sono state una faccenda della vita, una di quelle cose che si sperava di evitare, ma che a volte non era possibile evitare. Gli effetti erano di ampia portata. Nella creazione di un mondo, si possono ignorare le epidemie, esattamente come si possono ignorare le carestie e i periodi di siccità prolungata che e potevano determinare la caduta di regni e persino di civiltà, oppure si possono rendere parte attiva della storia del mondo. Se questo aiuti l'immersione nelle vostre partite, dipende dai giocatori. Parlerò di alcune caratteristiche delle epidemie e di come sia possibile incorporarle nel processo di creazione del mondo. Letalità e Casualità La Peste Nera del XIV secolo (che infuriò in Europa tra il 1347 e il 1351) fornisce una guida per comprendere la letalità delle pestilenze nella storia. A seconda della zona colpita, morì un numero variabile tra un quarto e metà della popolazione. Le epidemie in generale sono casuali, tanto che ci furono luoghi come Milano, in Italia, che rimasero praticamente esenti dalla Peste Nera. Se date uno sguardo alla mappa degli effetti della Peste Nera, vi renderete conto da soli di questa variabilità. Alcune epidemie uccidevano quasi sicuramente chiunque fosse infetto, mentre altre richiedevano molti ricoveri e magari la possibilità di diventarne immuni. Le epidemie in genere colpivano tutti, giovani e vecchi. Tornavano Periodicamente Le epidemie nella storia non si limitavano a esaurirsi o a sparire per sempre. Continuavano a tornare a ondate, con periodi (spesso di molti anni) tra un'ondata e l'altra che erano relativamente privi di epidemie. Ovviamente non esistevano i vaccini, e anche se la malattia era di una quelle per cui era possibile diventare immuni una volta contratta, c'erano persone che non l'avevano ancora contratta, e inoltre c'erano i giovani nati dopo l'ultima ondata. In alcune aree certe forme di peste continuarono a ripresentarsi fino al XVII (e raramente al XIX) secolo! Dopo il fatto in sé, un'epidemia poteva modificare radicalmente la società. In seguito alla Peste Nera, lo standard di vita crebbe significativamente. La gente comune mangiava meglio perché c'era molto più cibo (soprattutto carne e pesce) rispetto alla popolazione. Si smisero di coltivare le terre più povere, che tornarono alla natura, a causa della mancanza di contadini, ma questo significò che la gente comune coltivava terre più produttive. I lavoratori erano pagati meglio perché c'era carenza di manodopera. Le epidemie avevano effetti sociali su larga scala, ad esempio il diffondersi di persecuzioni ai danni delle minoranze e l'abbandono delle leggi. Gli effetti furono così accentuati che il periodo della Peste Nera viene a volte considerato la fine del Medioevo. La Caduta dell'Impero Romano d'Occidente Una delle spiegazioni sorte di recente per l'indebolimento e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente è lo spopolamento causato dalle epidemie tra il 180 e il 250 DC. Questo fenomeno viene descritto raramente dalle fonti dell'epoca (forse perché era molto comune), ma le indagini archeologiche sulle città Romane hanno mostrato una forte contrazione delle aree abitate, indicando una popolazione in forte diminuzione ben prima della caduta effettiva dell'Impero. Questa non è la sola ragione, ovviamente. Quando si parla di caduta dell'Impero Romano d'Occidente, la domanda che sorge spontanea è come mai l'Impero d'Oriente (quello che oggi chiamiamo Impero Bizantino) non cadde? L'Impero d'Oriente aveva una popolazione molto più numerosa, molte più città, e poteva affrontare una serie di epidemie più facilmente dell'Occidente. Eppure l'Impero Bizantino fu colpito da una grande epidemia, probabilmente grave quanto la Peste Nera, nel 541-449 (che non scomparve completamente fino al 700). Questo condannò gli sforzi di Giustiniano per riunire l'Impero, a causa di mancanza di materiale umano, anche se riuscì a riconquistare buona parte dell'Italia, il Nord Africa e persino la Spagna meridionale prima dell'epidemia. In epoca pre-Romana, un'epidemia uccise molti Ateniesi incluso il loro leader Pericle (429 AC): alcuni storici credono che la sua morte segno il destino degli Ateniesi nella Guerra del Peloponneso contro Sparta. Quali Sono le Implicazioni Per il Vostro Mondo I mondi fantasy sono diversi dal mondo reale per quanto riguarda la disponibilità di magie che possono curare le malattie. La domanda è: quanta magia curativa è disponibile in relazione alla mole della popolazione? Potremmo dire che le élite (come Pericle) sopravvivrebbero più probabilmente a un'epidemia grazie alla magia, diversamente dalle epidemie storiche in cui chiunque, dall'Imperatore in giù (compresi diversi imperatori Romani, morti in pandemie) era vulnerabile come tutti gli altri. In fase di creazione della storia del vostro mondo, un'epidemia potrebbe fare davvero la differenza, specialmente un'epidemia grave come la Peste Nera o la Peste di Giustiniano. In un mondo fantasy con molte specie diverse, un'epidemia potrebbe colpire soltanto una specie, decimandola. Quando qualcuno chiede come mai ci sono così pochi membri di una data specie, una risposta potrebbe venire dalla malattia. Anche oggi gli ornitologi osservano che i passeri domestici stanno rapidamente scomparendo dalle campagne, probabilmente a causa di una malattia. Tocca a voi: avete mai inserito epidemie nelle vostre campagne? Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/worlds-of-design-pestilence-plague.679653/ View full article1 punto
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Articolo estremamente interessante. L'argomento potrebbe addirittura essere al centro di una campagna (anche se magari breve). I personaggi potrebbero essere persone comuni che scappano o guardie che cercano di contenere l'epidemia bloccando i flussi verso i territori contaminati, o coloro che cercano una cura... Tutto con ripercussioni interessanti anche dal punto di vista geopolitico dell'ambientazione.1 punto
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Ecco, questa è un'idea interessante! Come mai orchi e goblinoidi (e coboldi), che si riproducono come conigli, non hanno ancora conquistato il mondo? Perchè vivono in condizioni così miserabili che la magior parte muore di malattia.1 punto
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DM Taverna Stonehill Ebbene... inizia Gundren. La faccenda in realtà è più facile di quanto sembri. Il problema è che senza una mappa la forte magia della Caverna dell'onda tonante causa amnesia sul luogo preciso in cui si trova. E gli unici ad averne una siamo noi e i miei fratelli che hanno copiato questa qui! La situazione, come vedete, è abbastanza intuitiva. Seguiamo il percorso verso est, sulle montagne qui vicino, e stiamo attenti a non perderci. Per il resto se tutto è andato come previsto i miei fratelli avranno già iniziato a esplorare, e magari avranno anche già capito come attivarla!! Immaginatevi le ricchezze magiche che riusciremo a produrre con quella!!!! Direi che per questa mattina potete combinare gli ultimi affari qui in città, mentre io preparo i cavalli e le provviste. Non so quanto resteremo via. A occhio e croce in tre o quattro ore di cavalcata saremo lì. Direi di partire attorno alle 11... per correre con il sole. Quando sarete pronti... Io e Sildar vi aspetteremo qui. Ecco Gundren... c'è una faccenda ancora irrisolta, ed è quella di Iarno, il mio vecchio collega ormai riscoperto come Bastone di vetro. Sono già d'accordo con Fergas che io e lui continueremo a seguire le sue tracce. Voi intanto dirigetevi alla Caverna. Sarete in tre più i tuoi due fratelli nani. Penso possa bastare. Mmmh, ok Sildar. Per me va bene. Dopotutto hai fatto molto di più di quello che serviva. Grazie caro amico. Spero tu possa risolvere questo mistero. Bene ragazzi. Io esco allora. Ci vediamo dopo. e detto questo Gundren fa un cenno ed esce, seguito a ruota da Fergas e Sildar.1 punto
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Aggiungo (perché ieri ero di fretta) Il dottor Moreau, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare le razze fantasy un mio articolo che tocca tangenzialmente la cosa. Cioè come la trasformazione, il mutamento e l'evoluzione possono aiutare a creare nuove razze che si mescolano armonicamente nell'ambientazione.1 punto
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Ha preso incantatore provetto, che comunque 4 DV o livelli li copre. In ogni caso i 4 DV da umanoide mostruoso e il +2 di modificatore di livello del centauro ci sono... Ed è ancora presto per abbassare con Arcani Rivelati il modificatore di livello. @Tegola il Colorato a che livello effettivo (ovvero LEP) sei tu e il resto del party? Giusto per fare due conti.1 punto
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c'è qualcosa che non mi torna in tutto questo hai considerato il fatto che come Centauro tu hai 4 livelli da umanoide mostruoso che ti danno 2 talenti e, soprattutto, che ti mangiano ben 4 livelli da incantatore? oltre a questo, come accennato nell'altro post il mio consiglio è di puntare sugli incantesimi rapidi, a maggior ragione ora che hai espanso un po' il concept del bg; incantesimi massimizzati lo sostituisci con una verga metamagica (vengono in 3 versioni: minore per incantesimi fino al 3° livello, normale fino al 6°, e maggiore fino al 9°, ogni verga può generare l'effetto metamagico omonimo gratuitamente 3 volte al giorno)1 punto
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Pota L impresario si alzo', fece un inchino alla pradrona di casa ""Buonasera, signore e signori e benvenuti in questa splendida magione Sapete, gran parte della musica che viene proposta oggigiorno è un pastrocchio di note e parole messe insieme da personaggi ambigui dal talento quasi inesistente non sentiamo più i maestri del blues che praticano la loro arte. Da qui a qualche decina di anni, la musica conosciuta oggi come blues esisterà solo su qualche vecchio scaffale polveroso della vostra biblioteca pubblica locale. Quindi stasera, signore e signori, finché possiamo ancora, diamo il benvenuto ai paladini del blues, gli Horny Hornes!" annuncio trionfante mentre i miei cugini prendono posto sul palco1 punto
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La situazione è calda, tesa. Improvvisamente, sentite un rumore provenire da una porta nella penombra. Scattate nervosi, pronti a un attacco, per ritrovarvi di fronte Leosin, il monaco mezzelfo. Vi guarda incuriosito per l'aria tesa. "Pensavo vi facesse piacere rivedere Steeler, ma forse mi sono perso qualcosa..." Si avvicina a Steeler, mettendogli una mano sulla spalla. "Stai tranquillo, qui non ci sono pericoli. Quanti a voi..." Vi sorride felice di vedervi "Benvenuti a Waterdeep, la Città degli Splendori." Allarga le braccia, mostrandovi però una cantina ammuffita. "Quantomeno, la città è di sopra... Vi ho convocati affinché riferiate di quanto accaduto, e per prendere parte al consiglio di Waterdeep. Più di un gruppo di interesse è preoccupato dal culto del drago, e vi siete più che meritati di prendervi parte. Ci troviamo nella cantina di una locanda, qui c'è una stanza riservata per ognuno di voi. Domani sera vi dirò dove si terrà il consiglio, un'ora prima del suo inizio. Fino ad allora riposate in un vero letto, mangiate un pasto caldo e cucinato da un vero cuoco, e dimenticate per un po' gli affanni. Visitate Waterdeep, sicuramente vi distrarrà dai dispiaceri. Unico consiglio..." Osserva Daardandrian e la maschera. "Tenete celato quell'oggetto. Meglio che nessuno lo veda..."1 punto
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Kvar Raccoglie le monete e ricambia saluto e sorriso. Poi si sposta verso Gundren insieme a Galad Doveva essere una semplice scorta e abbiamo già fatto 2 salvataggi miracolosi più un paio di imboscate e non abbiamo ancora finito ... Tutto questo è incredibile1 punto
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Theo Dezgrazos Jelad è uscito per incontrare la gente di Dawnstar: forse dovremo ritardare il nostro discorso. Proviamo a chiedere un colloquio per questa sera? Non penso che Jelad sia felice di farsi interrompere durante la sua visita, men che meno per parlare di trattative con Pollingart.1 punto
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Nella mia ambientazione invece è proprio una caratteristica dei flin (halflin). I flin base viaggiano tutta la vita proprio per evitare questa trasformazione. E per motivi religiosi (vedi gnomi) I noflin sono quelli che restano per generazioni in un posto e finiscono per somigliare alle etnie locali (vedi halflin) I goflin sono noflin corrotti da qualche elemento magico o naturale che li ha costretti a trasformarsi in "mostri" (vedi goblin) Gli idflin sono gli "originali", che sono riusciti a trascendere la natura mutante del loro corpo fisico. NNell'ambienazione il tema della trasformazione è molto presente, i corpi fisici sono materia in costante mutamento, e sotto i giusti stimoli e nel giusto tempo possono avvenire cambiamenti notevoli. Gli orchi diventano ogre e poi giganti. Gli elfi cambiano genere nel corso della vita, e possono cambiare per adattarsi ad ambienti diversi.1 punto
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Allora, girovagando su Pinterest mi sono imbattuto in questa immagine; per sicurezza, la riassumo: Descrive degli halfling che, a seconda della razza predominante del posto dove vivono, si "evolvono" fisicamente, finendo per assomigliare alla suddetta razza... quasi come fossero dei "mezzosangue"; nell'immagine si vede, infatti, una halfling che, a seconda dell'ambiente in cui cresce, finisce per assomigliare ad un'umana (più alta, e con orecchie più tonde), ad una nana (più robusta, e con basette più folte), o ad un'elfa (più sexy, e con orecchie più lunghe). Ora, imho questa dovrebbe essere una capacità degli umani.1 punto
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Lexander Artoris "Va bene, mi sa che possiamo passare direttamente al prossimo...", dico, per poi avvicinarmi al nuovo arrivato. "Ascoltami bene: siamo noi che decidiamo se tu sarai in grado di essere utile a Trunau e non viceversa. E, per la cronaca, noi siamo quelli che abbiamo già affrontato le minacce a questa città, perdendo anche amici e compagni preziosi nel farlo. Quindi evita pure di fare la sbruffone".1 punto
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Dispiace e molto. Ho arbitrato diversi suoi noduli. C'è n'è uno in particolare, ottimo per una One shot, presente il Lords of Darkness (1988), compendio che consiglio a tutti di riscoprire. Allora D&D era ancora un gioco con mortalità elevata, dove le risorse erano limitate. Il compendio era incentrato sulle creature del Piano Negativo, i Non Morti, e cosa strana lei si occupò proprio dell'unica creatura che non ne fa parte: le mummie. Allora non c'era bisogno di regole sulla paura. La paura al tavolo era reale tra i giocatori, quando si parlava di non morti. Il motivo era la tanta odiata regola sull'energia Drain. Bastava essere colpiti per perdere un livello (2 se lo eri da un vampiro). Immaginate la caga che veniva ad entrare in un sepolcro con il vostro sudatissimo mago del 7° livello, col rischio di ritrovarvi al 5° in un round, se attaccati da un paio di Wraith; o di vedere il vostro guerriero del 9° finire ad un'ameba dopo aver perso 7/8 punti di forza con delle Ombre. Il panico era reale. Immagino per questo al D&D base l'abilità del primo del chierico fosse scacciare. Sì il chierico del primo non lanciava incantesimi, però scacciava e questa capacità era fondamentale. Ma tornando a Jennell, scriveva una prefazione al modulo e definiva così l'orrore. Non ho mai dimenticato le sue parole, più precise persino di quelle di King: Si possono appendere definizioni in qualunque lettura, neppure King è riuscito in poche righe a sintetizzare "orrore" in maniera accurata come Jennell Jaquays. "There are things that men were not meant to see and seeing them tends to unhinge the mind, fray it a bit around the edges. Generally, this does not occur when a character sees a monster for the first time. Adventurers expect to see monsters. Horror engulfs those who see the effect a monster has had on their fellows, or realize the awful truth about something, that begin to fear might happen to themselves." Paul Jaquays (ora Jennell Jaquays), Ghouls and Ghasts, Lords of Darkness, 1988, TSR Inc.1 punto
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Everaska ha avuto un ruolo importante nella nostra campagna storica, come ultimo rifugio elfico nel continente (richiamando granburrone) ha un grande fascino. Ho anche un BG pronto per un eventuale PG futuro da giocare, il figlio nascosto di Aravae Irithil e Josidiah Starym e legittimo erede al trono di Coronal (ovviamente sempre che Ar’Kor’Kerym lo ritenga degno, e a patto che abbia modo di sottoporsi alla prova dei tre arcimaghi elfici la cui anima è contenuta nelle gemme della spada) che parte esattamente da Everaska. Peccato che da un lato servirebbe un gruppo ad hoc e dall’altro la 5e non mi convince per giocare questo tipo di pg… rimandiamo a giorni futuri il nostro cammino per i viali alberati protetti dal mythal di everaska…1 punto
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Sentite il bisogno di avere più informazioni, magari anche qualche certezza, prima di decidere se accettare o rifiutare la proposta del misterioso Nurn. Quel che sapete, tuttavia, è anche che il tempo a vostra disposizione non è eterno. Soprattutto, che se il Cathezar vi ha aggrediti una volta, presto tornerà a farlo, probabilmente con un piano ancor meglio organizzato di quello sventato anche grazie allo sconosciuto. Grazie alla magia di Coldheart, avete modo di spostarvi velocemente da una destinazione all'altra: la prima, il Tempio del Culto del Drago a Urmlaspyr. Qui il prestigio di Thanom e il grande interesse verso la missione che gli è stata assegnata vi procura un solitamente complicato colloquio con Faerlaur Onthim, l'Alto Dracoservitore. Dall'uomo raccogliete alcune informazioni che vi aprono una pista. Secondo quanto noto, il drago Ashardalon venne ucciso in un remoto villaggio del nord di nome Ossington, dove si era recato per dare la caccia ai druidi del circolo noto come la Chiesa degli Elementi. Il drago sterminò buona parte del circolo, ma non riuscì ad avere la meglio su una druida nota come Dydd. Secondo la leggenda, l'era glaciale regionale che ha in breve tempo prodotto l'Alto Ghiacciaio, al nord del deserto dell'Anauroch, fu avviata proprio dalla furia elementale che Dydd riuscì a scatenare contro il grande verme. La seconda tappa, invece, è proprio sui picchi dell'Alto Ghiacciaio, dove Shami è stata in passato in contatto con piccoli clan di giganti della pietra. Qui potete consultare alcune tavole runiche frutto del lavoro di Dodkong, il Re Morte, un antico gigante lich scomparso da tempo. Queste tavole accennano ad un patto infernale, che Ashardalon avrebbe stretto per sopravvivere, con un demone chiamato Ammet. Secondo il lich: "Coloro che hanno ucciso Ashardalon vogliono che la sua saga resti immortale nelle menti dei fedeli che ne attendono il ritorno, per scongiurare una sua resurrezione. L'amaro inganno di fronte al suicidio collettivo di Gulthias e del suo culto". Da quel che avete raccolto, il villaggio in rovina di Ossington non è lontano da qui.1 punto
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Ahahahah nessun problema, siete liberi di usarla e copiare a piacimento👍🏻 A me l'idea è venuta quando ho trovato quell'immagine su Pinterest, mentre cercavo immagine per Roll20, quindi non penso sia corretto dire che è tutta farina del mio sacco. Se vi interessano questi sono i link al reddit nel quale è possibile scaricare la mappa: Immagine completa: Solo il tavolo:1 punto
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Come già accaduto per altri post simili in precedenza, questo post serve a fare il punto della situazione per quanto riguarda l'ambientazione, per fornire degli aggiornamenti e lasciare, per chi vuole, spazio alle domande. Pausa di revisione Il 7 Febbraio saranno 2 anni (!!!) dal primo post su questo blog. Ne sono passati di troll sotto i ponti da allora, e il materiale che ho scritto inizia ad essere tanto. Rileggendo i post più vecchi, ci sono molte cose che al tempo erano indefinite, ma ora sono state chiarite con post dedicati (come i veicoli e le armi magitec, o l'inquinamento magico), ma ci sono anche cose che sono state accennate e che sono state abbandonate (chi si ricorda i "camminatori"?). Considerando poi che negli ultimi tre mesi sono usciti molti post, anche importanti, da dover inserire nella nuova versione del manuale di ambientazione, ho deciso di fare una pausa per revisionare tutto quello che ho scritto fin'ora, rimuovere incongruenze, fare un po' di labor limae qua e là e infine pubblicare la versione 0.7 del manuale di ambientazione! Non so quanto durerà la pausa, considerando che gli impegni personali non mi stanno aiutando, ma i nuovi post torneranno presto! Aggiornamenti Inizio con delle scuse: avevo promesso che avrei creato entro la fine del 2023 una versione system agnostic dell'ambientazione, da abbinare a un manualetto per giocare in D&D 3.5e, visto che lo sviluppo per quella edizione è stato abbandonato. Ma indovinate in po'? Non ho fatto in tempo e non ho rispettato la promessa! T-T Farò cento giri di Sigil per punizione... Cosa riserva il futuro? Beh, di nuovo materiale in mente o parzialmente scritto ne ho! Per prima cosa, una piccola anticipazione sui nuovi post. Cronistoria e calendario. Una raccolta di tutti gli eventi che sono citati qua e là in tutti i post, con un po' di festività nazionali e mondiali. Geografia fisica, parte 3. Eh già, ancora non ho finito. Spazio. Sì, quello spazio. I Piani Esterni. Un approfondimento più che necessario. Inquisizione di Omnius. Una nuova organizzazione. Nuovo collegio bardico: Collegio delle Geisha. Nuova classe: Studioso. Nuova meccanica: Contatti. Armi alchemiche. Veicoli non morti di Todd. Ma ho in porto anche aggiunte originate dai VOSTRI suggerimenti (e richieste). Non ci crederete, ma me li sono segnati! Manuale system agnostic e appendice per giocare in D&D 3.5e. Approfondimento sulle razze del Sottosuolo. Una modifica ai veicoli terrestri che permetta loro, con delle zampe, di "rialzarsi" se proni. Dare la possibilità a due o più belligeranti di animare una macchina da guerra o veicolo militare. Creare delle categorie di nazioni da usare nelle regole per l'acquisizione di oggetti magici. Un ringraziamento Se non vi siete addormentati durante la lettura: o siete elfi immuni al sonno magico, o siete stati molto tenaci! Ringrazio tutti quelli che leggono, commentano ma soprattutto danno (con la loro esperienza e/o fantasia) utili suggerimenti e correzioni. Citando il me stesso del passato, "non scrivo soltanto questa ambientazione per me, ma spero di lasciare qualcosa a tutti voi e al mondo dei GDR, che sia l'ispirazione per le vostre partite, oppure soltanto per strappare un sorriso o far fare una riflessione". Continua ad essere il mio obiettivo in questo blog e in questa community. Se avete domande, suggerimenti, commenti generici o qualsiasi altra cosa, scrivete pure qui sotto! Un abbraccio, anche se non ho ripassato le regole della lotta!1 punto
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Progetta Le Tue Avventure #1: Tutto é Storia Progetta Le Tue Avventure #2: I Primi Passi Progetta Le Tue Avventure #3: Ferrorie e Scatole di Sabbia Progetta Le Tue Avventure #4: Si Va in Campagna Progetta Le Tue Avventure #5: Tessitura di una Campagna - Teoria Progetta Le Tue Avventure #6: Tessitura di una Campagna - Pratica Progetta Le Tue Avventure #7: Va In Scena La Sfida Molto tempo è passato da quando ho scritto questa serie sulla progettazione delle avventure. Ho però lasciato un sospeso un punto, che oggi vorrei provare a trattare: il fallimento. Vedremo come i migliori obiettivi, sia per le avventure che per le campagne di D&D, hanno spesso una caratteristica in comune, che paradossalmente riguarda il non-raggiungimento dell’obiettivo. Una volta che l’avremo afferrata, come per miracolo vedremo migliorare di colpo la qualità delle nostre avventure. Do atto che l’idea di fondo di questo articolo nasce da un ottimo post di The Angry GM (ho parlato di lui nella pagina Letture consigliate), anche se la spiegherò con parole mie e ci aggiungerò qualcosina. Bignami delle puntate precedenti Per chi non ha seguito questa serie, o comprensibilmente non se la ricorda, riassumo per sommi capi. Ogni avventura, ogni campagna, e nel suo piccolo ogni sfida è una storia. Si ha una storia quando i protagonisti (in D&D, i PG) hanno un obiettivo e sono motivati a raggiungerlo, ma un ostacolo o conflitto di qualche tipo si frappone tra loro e il successo. Inquadrare bene l’obiettivo è in genere il primo passo per costruire una buona avventura o campagna. Un obiettivo deve essere qualcosa di concreto, tale che si possa stabilire chiaramente se è raggiunto o no. Per esempio, “arricchirsi” non è un obiettivo, mentre “impadronirsi del famoso Diamante Nero a Pallini Gialli” è un obiettivo (il desiderio di arricchirsi può però essere una motivazione, una delle possibili). Gli obiettivi “vinci o muori” Il limite che hanno molti degli obiettivi più “classici” e scontati è che possono essere raggiunti, ma non possono essere falliti: possono solo essere non-ancora-raggiunti. Impadronirsi del famoso Diamante Nero a Pallini Gialli è un ottimo esempio. Supponiamo che sia custodito in un antico dungeon, o in possesso della regina, o in mostra in un museo. I PG possono organizzare un piano per impossessarsene, ma cosa succede se il piano non funziona? Succede che il Diamante è ancora lì: non devono fare altro che escogitare un nuovo piano e riprovare. Se sono ancora vivi, naturalmente. In pratica, alla fine si danno solo due possibili conclusioni per l’avventura: o i PG hanno successo (raggiungono l’obiettivo), o sono tutti morti; se non si è verificata nessuna delle due cose significa solo che l’avventura non è ancora finita e i PG continueranno a provare. Beh, in teoria potrebbero anche ritirarsi, cioè rinunciare spontaneamente all’obiettivo, ma se avete visto un po’ di mondo converrete con me che è molto improbabile che succeda; e, anche se succedesse, l’avventura rimarrebbe “monca”, priva di conclusione: una cosa poco soddisfacente dal punto di vista narrativo. Perché è un problema Cosa c’è di male negli obiettivi “vinci o muori”? In fondo sono molto comuni nei romanzi, nei film, nelle serie TV, nei videogame. Il fatto è che D&D è un gioco di ruolo e le sue esigenze sono un po’ diverse. Il più ovvio difetto del “vinci o muori” è che nella gran parte dei casi si traduce in “vinci”. In un tipico gioco di D&D lo sterminio di tutto il gruppo (in gergo TPK, total party kill) è possibile, certo, ma molto improbabile. Il gioco stesso (specialmente nelle edizioni più recenti) è “tarato” per limitare il rischio. Certo, il Diemme può sempre metterci una pezza, aumentando la pericolosità delle sfide. Ma diciamoci la verità: né a lui né ai giocatori torna bene trovarsi continuamente a ripartire con personaggi nuovi, a meno che non si sia fan della letalissima Vecchia Scuola. In fondo in un videogioco, se muori, puoi sempre tornare all’ultimo salvataggio: in D&D no. Quindi, se l’unica alternativa al successo è il TPK, e il TPK è molto improbabile, ne consegue che il successo è quasi certo. Il che tende a rendere il gioco meno appassionante. Un altro difetto del “vinci o muori” è che riprovare ad affrontare gli stessi ostacoli finché non si riesce a superarli (o non si muore nel tentativo) alla lunga è noioso. Incontrare un mostro che si rivela troppo potente, scappare, andare a riposare e riprendere le forze, tornare nel dungeon, affrontare di nuovo quel mostro e ucciderlo: non è così male, no? Può essere bello, il sapore della rivincita. Una volta. Occasionalmente. Ma già alla seconda o terza volta che succede non è più tanto bello. Provate a pensare come sarebbe dover ri-affrontare daccapo un intero scenario. Esempio: i PG, scoperti, sono fuggiti dal castello della regina, e ora devono escogitare un nuovo piano per intrufolarsi nello stesso castello (le cui difese nel frattempo saranno state rinforzate) e riprovare a prendere il Diamante. Dal punto di vista dei personaggi è la cosa sensata da fare: sono ancora motivati a raggiungere l’obiettivo, no? Ma dal punto di vista dei giocatori (perché contano anche loro: sono loro che giocano e devono divertirsi) si rischia che sia una barba. Infine, se tutti gli obiettivi sono del tipo “vinci o muori”, sembrano tutti questioni di vita o di morte. Non si può, cioè, “alzare la posta” introducendo di tanto in tanto un obiettivo del tipo: “fate questo o morirete tutti”. Perché è già la norma. Pensare alla sconfitta migliora la vittoria Inventare un obiettivo che non sia “vinci o muori” richiede un piccolo sforzo in più, ma ne vale la pena. Uno dei trucchi più semplici è il limite di tempo: i PG devono raggiungere l’obiettivo entro una certa scadenza, altrimenti non sarà più disponibile (bisogna spiegare perché). Ad esempio: prima che il Diamante Nero a Pallini Gialli venga venduto ad un potente signore elementale che lo porterà nella sua dimensione, o prima che venga usato in un potente rituale che lo consumerà. Un altro classico esempio è il dungeon che si allaga progressivamente. Tra l’altro il limite di tempo è un freno all’abuso delle soste da parte dei PG. Il suo svantaggio è che il fallimento può essere molto anticlimatico, cioè poco emozionante: quando scatta il “gong” non succede niente, se non che i PG gemono disperati e si arrendono. Si può cercare di rimediare aggiungendo colore, per esempio facendoli assistere da lontano agli spettacolari effetti del rituale o dell’arrivo del signore elementale. Le cose si fanno più dinamiche quando i PG possono fare qualcosa attivamente (con un costo o una difficoltà crescenti) per ritardare / ostacolare l’evento che funge da scadenza. Incendiare un magazzino di componenti alchemici, ad esempio, potrebbe costringere la regina a rimandare il rituale finché non si sarà approvvigionata, e quantomeno è una sfida nuova per i giocatori, diversa dalla ripetizione dell’incursione a palazzo. Un altro buon esempio si ha quando due parti (i PG e dei nemici) “gareggiano” per arrivare per prime allo stesso obiettivo: ciascuno può operare per progredire verso l’obiettivo oppure per ostacolare la parte avversa, ed è una scelta interessante. Altri esempi di obiettivi che non sono “vinci o muori” possono essere: proteggere qualcuno da un pericolo (la sconfitta si ha quando muore quel qualcuno, senza sterminare i PG), contribuire a difendere un luogo da un invasore, vincere una competizione, negoziare un trattato. Si nota subito che questo approccio ha un bel vantaggio collaterale: costringe ad aggiungere tanti elementi dinamici e interessanti all’avventura, rendendola più complessa, meno banale. Va da sé che se un obiettivo di questo tipo sarà raggiunto la soddisfazione dei giocatori, in media, sarà maggiore. Sconfitta e vittoria vanno meritate C’è un altro fattore importante da tenere in considerazione: i migliori obiettivi sono quelli in cui il successo o il fallimento dipendono dalle azioni dei PG in modo progressivo. Non c’è, cioè, una singola azione o prova che stabilisce l’esito finale in modo indipendente da tutto ciò che è stato fatto prima: invece, ogni singola sfida (o almeno, una maggioranza delle sfide) costituisce un tassello di vittoria o un tassello di sconfitta, a seconda di come viene affrontata. C’è questo classico esempio negativo, che anche Angry cita nel suo post: se dopo un intero dungeon ci si trova di fronte a una porta che non si riesce ad aprire e bisogna gettare la spugna, la conclusione è decisamente insoddisfacente; non tanto perché è una sconfitta, ma perché i PG non hanno fatto nulla per “meritarsela”, salvo fallire quell’unica prova. Invece, quando l’obiettivo ha una condizione di sconfitta che esuli dal TPK, è importante: che i PG sappiano di che condizione si tratta (almeno approssimativamente), che abbiano un riscontro frequente di quanto quella condizione si sta avvicinando o allontanando, e che abbiano diverse occasioni di fare qualcosa per guadagnarsi la vittoria. Il limite di tempo, in questo, è semplice ed efficace, perché in genere dipende in gran parte da quante soste i PG si concedono, quindi da quante risorse spendono in ogni sfida: più riescono a “risparmiare” e più allontanano il rischio di fallire. Su scala minore inciderà anche il tempo che dedicheranno, per esempio, a cercare trappole o a perquisire stanze, per cui ogni azione di questo tipo richiederà un’interessante valutazione costi/benefici. Altri tipi di obiettivo avranno altri “indicatori” e altre “contromisure” possibili. Se si tratta di proteggere qualcuno, la sua salute (punti ferita eccetera) sarà il miglior indicatore di come sta andando, e se le cose vanno male si potranno spendere incantesimi curativi o pozioni per rimediare. Se si tratta di vincere una competizione, ci sarà un punteggio e sarà bene che i PG abbiano delle risorse che possono spendere, all’occorrenza, per migliorare la propria posizione in classifica. Nei negoziati le cose sono più complesse (come in tutte le relazioni sociali), ma i PG potrebbero tenere traccia, ad esempio, di quanti ambasciatori o senatori sono dalla loro parte ad ogni momento, e ciascuno avrà il suo “prezzo” in termini di richieste (o anche proprio di corruzione, perché no). In conclusione Riassumiamo quello che ci siamo detti. Gli obiettivi migliori per un’avventura o campagna sono quelli che prevedono (anche) una condizione di fallimento diversa dalla morte dei PG. In questi casi è fondamentale che i PG: siano a conoscenza di tale possibilità, possano monitorare in qualche modo (anche approssimato) quanto tale possibilità sia “vicina” a verificarsi, e possano agire in varie occasioni per “meritarsi”, in modo progressivo, il successo o l’insuccesso. Naturalmente con questo non voglio dire che tutti gli obiettivi debbano avere queste caratteristiche: una certa quota di obiettivi “vinci o muori” ci sta, da sempre, in D&D. Ma andare alla scoperta di obiettivi più articolati, quando è possibile, ci permette di migliorare molto la qualità delle nostre giocate. Provare per credere. Il prossimo episodio si concentra sugli incontri che formano all’avventura, e come combinarli in un percorso che conduce all’obiettivo. Link all'articolo originale: https://dietroschermo.wordpress.com/2020/10/19/fallire-senza-morire-progetta-le-tue-avventure-episodio-8/1 punto
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Articolo di GoblinPunch del 02 Dicembre 2015 C'è bellezza in ogni luogo. I cimiteri non fanno eccezione. Le Ninfe di Cimitero sono creature fatate, non sono non-morti. La loro carne è calda e viva, ma invisibile. Le loro ossa, tuttavia, non lo sono. E così spesso vengono scambiate per scheletri. Alcune di loro, per evitare questo disguido, indossano vestiti, magari solo un prendisole e un cappello a tesa larga. Qualcosa alla moda. Godono della pace e della quieta tranquillità. Ritengono che i cadaveri siano calmanti. Trovano i viventi fastidiosi, a meno che non siano silenziosi e non facciano movimenti bruschi. I non-morti stanno da qualche parte nel mezzo. Per i nostri canoni sono eccezionalmente morbose e ossessionate dall'architettura. Sono loquaci riguardo argomenti come ferite, infezioni, morte, stadi della decomposizione, statuaria, incisione su pietra, fondamenta di cripte, decorazione di ossari, riti funebri e le più belle varietà del muschio. Discorrono persino della propria morte e decomposizione candidamente e, così dicono alcuni, come se fossero senza fiato per l'emozione. ''C'è una bellezza in ciò.'' direbbe una di queste ninfe. ''La trasformazione. Il ritorno alla terra. La pensate diversamente solo perché associate alla morte pena, sofferenza e perdita. Ma la morte non vuole essere queste cose.'' ''Dicono che l'atto della nascita sia bello. Come può questo essere differente?'' Creano un legame con un cimitero. Imparano nomi e personalità di ogni creatura lì sepolta e parlano spesso con i morti. Un cimitero diventa un evento sociale di cui la ninfa è reginetta di popolarità. Anche i non-morti più irascibili cadono sotto il suo fascino. Le ninfe preferiscono i non-morti privi di intelletto quando sono ''messi a letto'', e spesso ricondurranno scheletri e zombi dissennati alle loro tombe e cripte. (Non è raro vedere una ninfa accompagnare uno zombi al suo sepolcro mentre un paio di ghoul vestiti con completi muschiosi li accompagnano muniti di vanghe.) Le ninfe apprezzano i ghoul per la loro capacità di conversare. (E occasionalmente per la loro arguzia. I ghoul sono noti per il loro asciutto senso dell'umorismo.) Ma i ghoul sono anche mangiatori di cadaveri e, se non riescono a trattenere i propri appetiti, si ritroveranno inumati senza possibilità di appello. I necromanti le disprezzano e si danno un gran da fare per estirparle. Le ninfe sono legate al proprio cimitero e non possono lasciarlo. Importa loro di due cose soltanto: la ''salute'' del loro cimitero l'essere intrattenute. Bramano attenzioni, storie e affetto. Stimoli, in qualsiasi forma essi siano. Non sono malvagie (ma nemmeno buone) e la maggior parte di loro sarà onesta circa le proprie intenzioni. In linea di massima dispensano grossi favori se si accetta di restare con loro un anno e un giorno. (Generalmente desiderano la persona più interessante o quella con la struttura ossea più attraente.) Naturalmente, una volta che la ninfa ha creato un legame con voi, siete vincolati allo stesso cimitero cui lei è legata. Perlomeno fino a quando non vi libera o muore. Le ninfe non si fanno problemi ad insegnare la propria magia ai loro accompagnatori. Qualcuno che trascorra un anno con la ninfa può effettuare un tiro su Intelligenza per apprendere ciascuno degli incantesimi della ninfa; un successo indica che si è appreso quell'incantesimo. (A seconda del sistema a cui giocate o del Master, persino i non incantatori possono guadagnare qualche capacità magica.) Quel qualcuno se ne andrà con gli incantesimi incisi nelle ossa (piuttosto che scritti su un libro.) Trascorso un anno e un giorno la maggior parte delle ninfe (4 su 6) manterrà la parola data e vi lascerà andare. Ninfa dei Cimiteri DV 5 CA cuoio Artiglio 1d6 Movimento 9 Intelligenza 12 Morale 4 Bellezza accecante: chiunque fissi lo sguardo sulla Ninfa deve effettuare un tiro salvezza o essere accecato permanentemente. (Questo di solito richiede vedere invisibilità, dato che la ninfa è invisibile ad eccezione delle ossa.) Incantesimi (a volontà; non può lanciare lo stesso incantesimo consecutivamente): inumare; riesumare; parlare con i morti; charme su non morti (gittata: contatto) (NdT: i nuovi incantesimi sono riportati di seguito). Una Ninfa del Cimitero standard è accompagnata da 2d4 non-morti (c'è la medesima probabilità che siano zombi, scheletri o ghoul), metà dei quali saranno sepolti con discrezione nelle vicinanze dove possano essere riesumati. La Ninfa di Cimitero è in grado di chiamare aiuto con un'azione gratuita, il che farà accorrere 1d8-1 protettori supplementari. Una Ninfa che si senta minacciata chiamerà aiuto (azione gratuita) e userà Inumare su sé stessa, riesumandosi soltanto quando non potrà più trattenere il fiato. Se sotto di lei c'è una cripta questo può diventare un metodo di fuga piuttosto versatile. L'unica abilità della Ninfa davvero minacciosa è Inumare. Si spera che questo spinga i giocatori a saltare di lapide in lapide o a scorrazzare sui tetti delle cripte bagnati di pioggia. Nuovi incantesimi Inumare Livello 2 - Druido. Gittata 15 metri. Una creatura che si trovi su terra morbida deve superare un tiro salvezza o essere trascinata parzialmente sottoterra (solitamente fino alla cintola). Se fallisce il primo tiro salvezza deve effettuarne un secondo o essere sepolta sotto 30cm di terra per livello di incantatore. Questo incantesimo è particolarmente efficace sui non-morti (-4 al tiro salvezza) mentre è meno efficace al di fuori di un cimitero (+4 al tiro salvezza). Le creature sepolte fino alla vita possono effettuare una prova di Forza per liberarsi (possono effettuare la prova personalmente o lasciare che qualcuno provi a liberarle). Per liberare una creatura che sia sepolta sottoterra sono richieste due prove di Forza per ogni 30cm, ma non si possono effettuare queste prove personalmente (la creatura sepolta è considerata indifesa). Scavare a mani nude è molto difficile (-4 alle prove di Forza). Riesumare Livello 1 - Druido. Gittata 15 metri. Un oggetto che sia sepolto a non più di 1.5m per livello dell'incantatore sotto la superficie in terra o sabbia viene portato in superficie. L'incantatore deve avere una minima conoscenza del fatto che ci sia effettivamente qualcosa là sotto. Tesori della Ninfa Anello della falsa putrefazione Se indossato, il portatore comincia a marcire fino a sembrare uno zombi. L'effetto è prettamente superficiale, ma non è un'illusione. Se l'anello viene rimosso, i cambiamenti spariscono. Questo è sufficiente a indurre i non-morti a credere che anche voi siate non-morti, almeno finché vi comportate adeguatamente (es. come uno zombie). Pozione dello zombi Se versata in bocca ad un cadavere fresco, questa pozione lo rianima come zombi obbediente. Lo zombi marcisce lentamente, e i suoi PF massimi si riducono di 1 per ogni giorno trascorso dalla morte. Polvere di carne Se lanciata su una persona, ha l'effetto di una pozione di cura ferite. Se lanciato su un normale cadavere, la carne comincia a ricrescere immediatamente sul cadavere, il quale si rigenera fino a tornare ad una condizione simile a quella di qualcuno morto da pochi istanti. Se lanciata su un non morto incorporeo esso deve effettuare un tiro salvezza o essere riportato alla creatura in carne ed ossa che era prima di morire, perdendo tutti i poteri legati alla non morte per la durata dell'effetto magico (1d6 round). (Estremamente utile contro i wight.) Conversione a cura di @Pippomaster92 Per creare una Ninfa dei Cimiteri per la 5a edizione di D&D bastano pochi accorgimenti. Prendete una comune Driade e fate le seguenti modifiche: Incantesimi Innati. 3 volte al giorno ciascuno: Parlare con i Morti ; Charme su Mostri (solo su non-morti); Riesumare. 2 volte al giorno: Inumare. "Parlare con Bestie e Piante" ora funziona con i non-morti invece che con animali e piante. "Passo Arboreo" ora funziona solo con lapidi e mausolei invece che con gli alberi. Per quanto riguarda gli incantesimi "Inumare" e "Riesumare", si possono adattare facilmente. Inumare Druido - Livello 2 Componenti: S, V Gittata: 18m Durata: Istantaneo. Una creatura a scelta dell'incantatore entro gittata deve superare un Tiro Salvezza su Forza o essere Trattenuta fino all'inizio del turno successivo dell'incantatore. I non-morti hanno svantaggio a questo Tiro Salvezza. Il bersaglio può liberarsi spendendo un'Azione per ripetere il Tiro Salvezza; un'altra creatura può provare a liberare il bersaglio spendendo un'Azione per superare una prova di Forza con CD pari a quella del TS dell'incantesimo. Se il bersaglio è ancora Trattenuto all'inizio del turno successivo dell'incantatore, esso sprofonda per 2m sotto terra ed è paralizzato per 1 minuto. Al termine di questo minuto comincia a soffocare come da regolamento. Riesumare Druido - Livello 1 Componenti: S Gittata: un cilindro del raggio di 6m e con l'altezza di 9m, entro una gittata di 30m Durata: Istantaneo L'incantesimo porta in superficie qualsiasi oggetto o creatura si trovi nell'area di effetto. L'incantesimo non crea una voragine e sposta il terreno solo il minimo necessario per far emergere ciò che vi si trova sepolto. Il bersaglio resta sepolto se è troppo grande per essere incluso interamente nell'area dell'incantesimo. A livelli più alti: se usi questo incantesimo con uno slot di lv2 o superiore, si incrementa l'area di effetto di 3m di raggio e 3m di altezza per ogni livello dello slot superiore al 2°. Link all'articolo originale: http://goblinpunch.blogspot.com/2015/12/graveyard-nymph.html1 punto
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Siamo a Lep 2 e in più penso che mi abbia tolto uno dei 2 talenti raziale bonus per equilibrare. Nel caso dovrebbe ridarmeli man mano che saliamo. Nel caso in cui me lo ridesse cosa.cosnigliate di prendere? Grazie delle risposte!0 punti
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Steeler, chierico acciaio Al giuramento di tutti, faccio un sospiro di sollievo e sto per dire qualcosa, ma vengo anticipato dal monaco che, finalmente, si presenta nella cantina. Grazie, Leosin. Ora... Lo so. E guardo gli altri, soprattutto Daardendrien, rammaricato. Ti chiedo di darci giusto qualche minuto, vorrei terminare il discorso, per favore. Lascio che il monaco ci dia un istante, poi mi prostro davanti a loro. Vi chiedo... Perdono. C'è un motivo per ciò che ho fatto, e ora capirete.... Tutto. Tarhun... Faccio una pausa, non perché voglia farla d'effetto, ma perché non so trovare le parole. Tarhun... È... ... ... un portavoce del drago. Ci ha traditi. E mi ha quasi... Ucciso. Le parole mi pesano come un macigno. Dire ad alta voce quelle parole mi addolora e mi mette ansia più di prima.0 punti
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