Night City - 3 Marzo 2063 - tramonto - Pioggia leggera
Night City emerge come una cattedrale di vetro e acciaio sotto il cielo notturno, illuminata dai bagliori intermittenti di insegne al neon e da schermi holo proiettati nell'aria umida. La pioggia, come un sottile velo, ricopre le strade, riflettendo le luci della città come una sinfonia di colori sfocati. Il sole appena tramontato lascia dietro di sé un cielo increspato, tingendo l'orizzonte di rosso intenso mentre il caos delle esalazioni delle fabbriche si mischia con l'aria.
Il cuore di Night City, il centro finanziario, si erge come una foresta di grattacieli che toccano il cielo, mentre gli schermi pubblicitari giganti danzano sopra le teste dei passanti, tentando di afferrare l'attenzione di chiunque sia abbastanza ingenuo da credere ai sogni che vendono. Le strade, già percorsa da veicoli veloci, sono punteggiate da rifugi improvvisati, in cui i senza tetto cercano un riparo dalla pioggia e curano la loro disperazione con l'ultima droga recuperata nei vicoli.
L'aria è densa e l'odore acre dell'inquinamento si mescola al sapore della pioggerella sottile che esala dall'asfalto ancora caldo. La luce dei lampioni, ormai un lusso nelle zone più decadenti, si infrange attraverso la nebbia notturna, rivelando vicoli stretti e misteriosi che si snodano tra gli edifici fatiscenti.
Nonostante la pericolosità palpabile che permea l'aria, Night City è un'entità viva, pulsante con l'energia di chi cerca di sopravvivere in questo mondo ostile. Gli abitanti della città, vestiti con abiti sgualciti e decorati con impianti cibernetici vistosi, si muovono con una certa agitazione, sempre consapevoli delle minacce che si nascondono nell'ombra. Gang rivali si contendono territori nelle zone più remote, ma in questo caos emerge un sentimento di libertà incontrollata, una sfida costante alle regole imposte da un sistema corrotto.
Le vie sono teatro di una danza caotica, dove il rischio di perdersi è all'ordine del giorno, ma è proprio in questo labirinto di asfalto e acciaio che alcuni vedono l'opportunità di fuggire dalla monotonia e dai dettami delle corporazioni. Night City è un luogo di contrasti, dove la pericolosità imminente si scontra con la promessa di libertà individuale, e ogni passo tra le sue strade è un balzo nell'ignoto, tra le ombre della disperazione e la luce flebile della speranza.
Market Area: Piazza Ferrobestia
La piazza proletaria si stende come un tappeto logoro di cemento, bordato da edifici fatiscenti con insegne al neon penetranti e inseguiti dal brusio ininterrotto della vita urbana. La sua forma rettangolare sembra una scacchiera di opportunità e miserie, con i bordi occupati da negozi dalla vetrina sbrecciata, ciascuno con la sua offerta di mercanzie più o meno legittime.
Al centro di questa piazza modesta e trascurata, un animale cibernetico smontato, un relitto del passato tecnologico, funge da punto focale. Le parti mancanti e le lamelle arrugginite creano uno spettacolo surreale, un monumento improvvisato all'obsolescenza tecnologica, dove gli abitanti del quartiere si riuniscono per scambiarsi merci illegali e informazioni sotto la sua ombra metallica. E' questa bestia meccanica che da il nome a questo Market Square: Piazza Ferrobestia
Negli angoli della piazza, negozi di varia natura tentano di attirare l'attenzione dei passanti. Un emporio di riparazioni cibernetiche mostra austeri scaffali di pezzi di ricambio, mentre un chiosco traballante offre sigarette sintetiche e sostanze al limite della legalità. Una vetrina improvvisata espone circuiti elettronici recuperati, invitando gli abitanti a barattare le loro risorse per un futuro improvvisato.
Sul lato sud, un piccolo locale che fa solo "il miglior ramen" della zona, le pareti sporche di splatter di salsa di soia e pezzi di cibernetica adornano il bancone, diffonde l'odore irresistibile di noodles bollenti e spezie esotiche. È il rifugio culinario di chiunque cerchi conforto nella gastronomia di strada, un'oasi di sapori autentici in mezzo al caos urbano.
In un angolo della piazza, un gruppo eterogeneo di rocker, poeti e writer sta allestendo uno spettacolo improvvisato. Il loro palco è una piattaforma mobile ricavata da materiali di scarto, illuminata da lampade tremolanti e decorata con manifesti graffiti. Il rumore di chitarre e sintetizzatori si intreccia con le voci distorte degli artisti, creando una colonna sonora dissonante per la piazza proletaria. L'esibizione è un atto di sfida contro la monotonia oppressiva del quartiere, un tentativo di trasformare il grigiore della vita quotidiana in un mosaico vibrante di espressione individuale.
In questa piazza trasandata eppure vibrante, l'atmosfera di Night City si manifesta nella mescolanza caotica di tecnologia obsoleta e spirito di sopravvivenza, dove la vita quotidiana è un'esibizione improvvisata di resistenza e resilienza.
Negozi princiapli
@AndreaP @Daimadoshi85 @Alabaster @Ghal Maraz @L_Oscuro