Penso sia possibile, però è qualcosa di metafisico: il lich si nutre delle anime per rafforzare l'incantesimo del filatterio e mantenersi nella non-vita. In effetti è costretto a farlo se non vuole devolvere in un demilich.
La descrizione parla infatti di creature e non umanoidi, ma ci sono due argomenti a sfavore della cosa (lo dico solo per amor di cronaca, poi tu sei il DM e gestisci la cosa come vuoi):
Gli animali hanno un'anima? La cosa può essere contestata, e comunque dipende dall'ambientazione e dal suo sistema spirituale. In un mondo dove esiste il ciclo della reincarnazione gli animali hanno anima tanto quanto gli umanoidi. Altrove può non essere così. Per esempio in Barovia esistono persone che nascono senz'anima, e a parte il fatto che sono un po' smorte e apatiche si comportano come umanoidi normali. Quindi in D&D l'anima non è una caratteristica strettamente legata all'essere senziente. Ergo non è detto che gli animali ce l'abbiano.
Esistono i demilich. Se esistono allora è possibile che le anime di animali non siano sufficienti. Alcuni demilich diventano tali per scelta, altri perché non riescono a procurarsi abbastanza anime per nutrire il filatterio. Se potessero usare tutti gli animali allora sarebbe assai difficile per loro perdere lo status di "lich intero". Questo comunque dipende di nuovo da ambientazione e edizione.
Imho le anime non-umane sono meno saporite ed efficienti. Direi che se messo alle strette il lich può sopravvivere di animali e mostri, ma preferisce non farlo perché si degradano più in fretta, deve usarne di più e in soldoni è una perdita di tempo.
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per personalizzare meglio il proprio lich!