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Barter Day 10 Twilight Home 351 A.C. - tramonto neve [Autunno] - Lunitari 6o giorno gibboso 1°quarto Con la benedizione di Goldmoon e l'aiuto di Riastlin, Tass e Flint poterono a capire come funzionavano i macchinari. Fu Flint alla fine a capire cosa fare: facendo alcuni tentativi su leve e manette ad un tratto le un fischio si diffuse nell'aria e le macchine iniziarono a muoversi, come spinte da un mulino E lentamente i fumi si diradarono, rendendo l'aria se non limpida certamente più respirabile. La caverna finalmente visibile, non aveva altre uscite se non la scala che scendeva in basso1 punto
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Eh il problema è che gli incantesimi sono parte della classe base quindi a meno di trasformare la sottoclasse in una classe (praticamente devi compincollare il bardo eliminando gli incantesimi) non è possibile eliminarli. Qualora trasformassi la sottoclasse in classe allora le melidie OP ci potrebbero stare. Sono poche e le puoi usare poco. Ma diventando una classe nuova giudicarne il bilanciamento è più difficile. Andrebbe playtestato. Secondo me l'ida di usare gli slot per suonare/cantare/recitare le melodie è carina e rende la classe molto particolare. Inoltre in caso di necessità Comunque il bardo può sempre lanciare gli incantesimi.1 punto
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Carter Grant "Ci può lasciare qualche minuto qui dentro da soli? Ovviamente non siamo intenzionati a portare via niente, però la natura del nostro piccolo gruppo di curiosi ci spinge a investigare questi particolari misteri, sulla scia della celebre invenzione letteraria del vostro stimato concittadino, ser Conan Doyle: ha presente Sherlock Holmes, no?", vagheggiò allora Carter. "Certo, non le chiederemo tale disturbo senza una ulteriore ricompensa finanziaria. D'altronde, sa, quando pubblicheremo il nostro articolo su una grossa testata giornalistica americana, ci premureremo di riportare anche il suo nome!", aggiunse, per solleticare sia l'avidità, sia la vanità della donna. "I nostri articoli sono spesso fonte di turismo oltreoceano". Carter aveva appena fatto uno dei più grossi sforzi di socialità nella sua vita di lupo solitario.1 punto
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Attendo con piacere questo articolo... buon lavoro.1 punto
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Tempo permettendo ne dovrebbero arrivare altri 3....uno dei quali proprio sulla logica Modulare del gioco che ti ho descritto. Vediamo se trovo il tempo di scriverli....1 punto
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Non mancherò di leggere anche i tre articoli che hai scritto sui "Motivi per giocare a D&D 5...".1 punto
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Siamo in tre! Ora, ci serve solo una strega 😛 Ho aggiunto, poi, molta più reazioni postive per quanto riguarda i manuali di ampliamento (bestiari, nuove razze/classi, lore) rispetto alle avventure. Per quanto diano modo a giocatori di tutto il mondo di misurarsi in contesti uguali, le trovo davvero limitanti per un DM nel giocare quotidiano. Non nascondo che tra le cose che più amo fare c'è proprio creare ambientazioni, mappe, storie, leggende e divinità. Inutile dire di aver citato il sito; da quando mi è stato consigliato su FB da un utente che aveva apprezzato una mia creazione Homebrew, ormai ci passo almeno un paio di volte al giorno! 😄1 punto
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E anche se nessuno tocca nessuna carta, solo l'ansia che un altro giocatore o master, da un momento all'altro possa cestinare la tua interpretazione, il tuo passaggio, la tua giocata, senza poter neanche invocare un "ma perché?", trovo sia a dir poco "sincopatico". Ciao, MadLuke.1 punto
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A casa propria, tra amici che si conoscono bene, e che magari si frequentano anche lontano dal tavolo, queste carte probabilmente non servono, ma in un luogo pubblico, magari con dei perfetti sconosciuti a una convention o a un torneo? Il contesto sarebbe assai diverso e strumenti simili potrebbero risultare utili. Senza contare che non esistono solo GdR in cui si va allegramente a saccheggiare dungeons, ma anche giochi che affrontano tematiche decisamente più dense e per cui l'uso di queste carte avrebbe di certo una sua utilità.1 punto
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Per me è una boiata incredibile. Gli esempi sono estremamente circostanziali e non argomentano l'utilizzo di questa meccanica, anzi ne danno ancora di più il senso di arbitrarietà, ma poi ragazzi... il gdr è un gioco di comunicazione, se si vuol premere dei tasti (o toccare una carta) che si giochi ad un videogame, dai su...1 punto
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Ma va dai le X capitano una volta ogni trenta giocate, è un appesantimento inutile (il caso del suicidio dai è un caso assurdo...) La O forse è più utile, spesso mi capita di dire al Master: "Oh figata 'sta roba!", che è difficile rendere role senza terza persona (almeno non è immediato, a me capita che un personaggio apprezzi delle cose che io non apprezzo, appunto per interpretazione) E sì anche questo tralaltro1 punto
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il GDR è (anche) comunicazione . io stesso sono introverso , e mi sono migliorato giocando . se qualcuno non comunica nel GDR , forse é meglio che passi ad altro . questo arginare il problema (ammesso che si possa definire tale) crea solo tempi morti e disagio al gruppo . imparare a socializzare al tavolo aiuta , anche senza dover scoperchiare fatti privati . i giocatori che imparano a esprimersi durano anni , gli inparanoiati ed i droni che giocano di solo meccanica tendono a mollare il tavolo .1 punto
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Come detto nell'articolo il parlare apertamente della questione potrebbe essere imbarazzante o qualcosa che il giocatore in questione non vuole fare (considera che non necessariamente si sta giocando con un gruppo di amici che si conoscono da anni, e anche in tali casi ci possono essere cose che non si vogliono discutere apertamente). L'uso di questo strumento, per quanto non indispensabile, permette di evitare certe situazioni scomode per alcuni. Alone, "dire le cose direttamente" è diverso da "parlare apertamente". Prendendo l'esempio degli insetti, il giocatore, invece che toccare la carta con la X, può dire semplicemente "Potremmo evitare gli insetti, per favore?" o "Per oggi niente insetti!", o altre cose analoghe; non è necessario che spieghi, se non vuole. Tra l'altro, questo sitema ha anche il vantaggio, rispetto alla carta con la X, di non essere soggetto ad equivoci! Il master dice "entrate in un antro buio ed umido, pieno di insetti", e uno dei giocatori tocca la carta con la X... ma cosa gli ha dato fastidio? L'oscurità, l'umidità, o gli insetti? Non si capisce! Se invece il giocatore dice "Niente insetti, per favore", il master sà subito quale elemento non và bene.1 punto
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ok ma in alcuni caso certe scene incontri eventi potrebbero essere cardinali della storia scritta (se su manuale) o inventata dal master, non sarebbe per lui sempre facile od immediato inventarsi altro per bypassare quanto vietato dal giocatore. immagino neh. 😅1 punto
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Come detto nell'articolo il parlare apertamente della questione potrebbe essere imbarazzante o qualcosa che il giocatore in questione non vuole fare (considera che non necessariamente si sta giocando con un gruppo di amici che si conoscono da anni, e anche in tali casi ci possono essere cose che non si vogliono discutere apertamente). L'uso di questo strumento, per quanto non indispensabile, permette di evitare certe situazioni scomode per alcuni. Dipende immagino dal contesto e dal gruppo (e magari anche da un veloce scambio privato di due parole con il giocatore in questione se ritenuto necessario). Banalmente si potrebbe glissare sulla scena con una cosa del tipo "il PG Pippo lancia addosso agli insetti una boccetta d'olio e la sua torcia, trasformando lo sciame in cenere" e via così.1 punto
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non mi è chiaro l'esempio degli insetti cosa fa il DM? Cambia gli insetti in ratti? O deve proprio saltare la scena come potrebbe accadere in altre situazioni che non possano essere giocate con una versione alternativa della stessa?1 punto
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sinceramente , mi pare 1 inutile complicazione . dire le cose direttamente mi par più logico e sbrigativo .1 punto
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