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introduzione generica a voce , poi il resto debbon scoprirlo esplorando . nei fantasy ai PG faccio mancar alcune conoscenze perchè debbon viaggiare . saper troppo prima è deleterio .3 punti
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Difficile definire una situazione tipo, dipede molto dai giocatori, ci sono quelli avidi di informazioni che imparerebbero riga per riga un tomo d'ambientazione e quelli vecchi e stanchi che hanno ormai quasi dimenticato quelle che conoscevano. Dal punto di vista del vecchio e stanco, ma anche amante delle ambientazioni fatte in casa, posso dirti che prediligo l'approccio essenziale: si discute (in sessione zero, ma in genere non solo li) sulle caratteristiche essenziali dell'ambientazione, in modo che si abbia un'idea del genere di mondo in cui si va a giocare. Se si ha voglia di sbattersi un po' di più si cerca anche di dare ai giocatori quelle informazioni dominio pubblico che i loro personaggi dovrebbero conoscere, ma non è una cosa essenziale, si possono anche dare mano mano durante il gioco. Passiamo ora alla domanda insita del testo citato: in tutto questo, come funziona la creazione dei personaggi? Molto semplice: ogni giocatore esprime l'idea che ha riguardo al proprio personaggio, e se ne discute insieme al master. Anche se l'ambientazione non è stata definita nei dettagli di solito il master ha un'idea di quello che vuole o non vuole inserire nell'ambientazione, per cui le criticità emergono subito. Qui vengono eventualmente rivelate delle informazioni utili alla creazione del personaggio e alla costruzione della sua storia. L'idea "discuti e crea" naturalmente non funziona con tutti: ci sono quei giocatori che decidono al volo in base al tiro di dadi (io spesso sono uno di quelli, tiro e lascio i tiri in ordine, e vediamo quel che esce); ci sono quelli che sono più contenti se si da loro un personaggio bello e pronto, e a cui daranno poi la loro impronta giocando; ci sono quelli che hanno già in mente tutto, e accontentarli o meno dipende dal grado di libertà fornito dall'ambientazione. In ogni caso direi che il metodo giusto è quello che cucirai intorno ai tuoi giocatori. Giusto per curiosità, ma è un problema che hai in fase di scrittura? Perché potresti scrivere su un editor di testi con accapo automatico e interlina personalizzabile e poi incollare il testo qui, se l'editor del forum ti da problemi di lettura. Purtroppo quella scrittura con tanti accapo risulta abbastanza scomoda da leggere credo... per tutti gli altri!2 punti
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Anche, ma non sempre la creazione di un personaggio viene fatta nella sessione zero. Anzi per esperienza personale spesso avviene prima e dopo. Si discute il tipo di avventura/sistema/regole e altro: sessione 0 I giocatori valutano le possibilità per i personaggi, ciascuno secondo i propri crismi. C'è chi ha una scuderia di pg pronti e cerca il più adatto, c'è chi lo inventa sul momento, c'è chi vuole progettare il pg al dettaglio e ci mette del tempo. N tempo dopo si comincia l'avventura, con i pg pronti (e possibili ritocchi in corso d'opera). La sessione 0 può dare linee guida anche precise, ma non può dare tutto. Poi dipende dal livello di dettaglio. Badate non sto dicendo che un tipo di ambientazione sia migliore dell'altra, ma ponendo non siano ambientazioni già create, c'è una bella differenza tra Dragonlance, Planescape e Phyrexia! La prima si può spiegare in fretta in poche parole, le altre due si basano su idee che si discostano molto dal fantasy standard. Io per esempio non giocherei più di una one-shot a Ravnica se non sapessi nulla delle gilde e il dm mi dicesse solo "ci sono alcune gilde colorate, le scopri in gioco"... perché tutti i personaggi in realtà saprebbero bene nomi e caratteistiche di ogni fazione.2 punti
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Si, volevo dire costi/benefici. Il tempo passato dietro alla costruzione della wiki porta pochi benefici. Che dipendono assolutamente dal gruppo, e quindi non possono essere definiti a livello generale, in alcuni casi il rapporto migliora in altri peggiora, ma mediamente per quello che ho visto non ne vale la pena, a meno che, come dicevo, non è una cosa che fa piacere fare, nel qual caso va benissimo farla Comunque. In raltà può crearlo senza saperlo, basta che ti chieda "esistono i demonI"? e tu gli dica di si. Poi la storia della guerra puoi inventarla dopo che te l'ha cheista, farla venire fuori durante il gioco e così via. Comunque basta delineare tutto nella sessione 0 e chiedere che tipo di PG vorrebbero giocare.2 punti
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Beh, ovviamente nella sessione 0 il giocatore dice "voglio fare un nano", e a quel punto il master gli comunica "i nani in questa ambientazione sono marinai, invece che vivere sottoterra"; poi stà al giocatore decidere se continuare a fare il nano o cambiare il pg... la sessione 0 serve anche per questo, no?2 punti
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Io racconto l’ambientazione facendola scoprire giocando. Nella sessione 0 faccio una panoramica e poi alle informazioni che ho dato aggiungo informazioni man mano che si gioca. Ho creato storie e fatto trovare libri (anche stampati, è stato molto interessante e divertente) e i pg imparano durante il gioco. Questo non crea alcun problema ai giocatori nella creazione dei pg, fanno i pg che vogliono e scrivolo la storia sulla base delle ibfo che ho dato e poi aggiungiamo dettagli che conoscono insieme. Nella campagna attuale ho fatto un file con le info che oltre a quelle base i pg sapevano, ma men o di un paio di pagine. la wiki è una bella idea ma per mia esperienza personale ha un rapporto costo/benefici molto basso. Se la fai perchè piace a te va bene ma altrimenti è più che altro uno spreco di tempo. Perlopiù i giocatori non la seguiranno come pensa il DM.2 punti
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non vedo il problema . tu stai pensando in termini del nostro mondo . ma senza il web e le scuole , stando a Prato , puoi sapere come si sposano in Russia , cacciano in Congo , o cosa mettono nel sugo bolonnese ? i mondi fantasy sono perlopiù basati sul medioevo alterato , e se non hai biblioteche magiche o simili , le nozioni pratiche son poche . i PG spesso si basano solo su voci riportate da viaggiatori , o tomi che posson esser mistificati quanto i nostri media . in meccanica del GDR AMMO , con ambientazione Dragon Quest , feci una valle dove gli umani eran reclusi ... ci han giocato almeno 10 anni reali , e non han manco scoperto tutto .2 punti
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Ecco come l'ho ripensata. Cammino Primordiale del Protettore Tribale Le tribù umanoidi selvagge vivono di solito in ambienti ostili o in climi belligeranti, pertanto hanno bisogno di campioni in grado di proteggere i loro confini e i loro membri. Specializzati nel combattere i nemici della propria tribù, questi barbari sono minacce temibili per i propri avversari e baluardi invalicabili nella difesa dei propri compagni. Nemico Tribale A partire da quando scegli questo Cammino Primondiale al 3° livello, hai sviluppato una significativa esperienza nel combattere I nemici della tua tribù. Scegli un tipo di Nemico Tribale: aberrazioni, bestie, celestiali, costrutti, draghi, elementali, fatati, giganti, immondi, melme, mostruosità, non morti o vegetali. In alternativa puoi scegliere come Nemico Tribale due razze umanoidi (come gnoll e orchi). Ottieni vantaggio ai tiri per colpire il tuo Nemico Tribale. Ottieni inoltre vantaggio alle prove di intelligenza per ricordare informazioni su di loro. Quando ottieni questo privilegio, apprendi anche un linguaggio di tua scelta che venga parlato dal Nemico Tribale, se questi è in grado di parlare. (Ho pensato di volgere il nemico prescelto del ranger principalmente all'offesa. Alla fine il barbaro si occupa di mazzuolare). Combattimento Selvaggio A partire dal 6° livello, quando entri in ira, puoi entrare in uno stato di combattimento selvaggio. Se lo fai, per la durata della tua ira puoi effettuare un attacco extra con un'arma da mischia come parte dell'azione di attacco in ognuno dei tuoi turni successivi dopo di questo. In caso colpisca, il danno di questo attacco sarà aumentato di 1d6. Tuttavia questo attacco subirà svantaggio. (Modificato la Frenesia del Berserker, potenziando un po' dato che è un beneficio di livello 6 e non di livello 3) Protettore della Tribù A partire dal 10° livello, quando un alleato entro 12m subirebbe un danno da una fonte che puoi vedere, puoi scegliere di usare la tua reazione per muoverti fino alla tua velocità verso di lui e, frapponendoti tra l'alleato e la fonte del danno, subire il colpo al suo posto (a cui poi si applicherà il confronto tra classe armatura e tiro per colpire o il tiro salvezza). Se l’attacco colpisce, subisci metà dei danni. Il tuo movimento (mentre usi questo privilegio di classe) non causa attacchi di opportunità. (Sostanzialmente mi sono solo ricordato che il movimento del barbaro è di 12m e ho rifrasato) Punizione Tribale A partire dal 14° livello, una volta per turno, puoi effettuare un attacco in mischia con vantaggio. Se l’attacco colpisce, aggiungi il tuo livello da barbaro ai danni inflitti. Puoi usare questa capacità un numero di volte pari al tuo bonus di competenza e recuperi tutti gli usi spesi quando completi un riposo lungo. (Ho cercato di lasciarlo uguale a come era ma ho convertito il +4 al tiro per colpire in un vantaggio, come è più classico in quinta edizione. L'ho anche invertito con il Protettore della Tribù perché mi sembra nettamente più forte)1 punto
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È un consiglio comunque di cui farò tesoro perché mi sembra ottimo!1 punto
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Globalmente, nella tua sottoclasse non ci vedo nulla di male! 😄 Personalmente, da amante della 3.5, penso però che i privilegi che proponi abbiano troppi "numeri", dando troppo l'idea di trovarsi nella 3a edizione piuttosto che nella 5a. Immagino che la tua fonte di ispirazione sia questa sottoclasse. Leggendola (non la conoscevo, trovandosi su un manuale 3.0), noto che sostanzialmente buona parte dei suoi privilegi derivano (o prendono ispirazione) da privilegi di altre classi: "Tribal Enemy" ricorda il nemico prescelto del ranger, "Wild Fighting" la raffica di colpi del monaco e "Smite", beh, la punizione fornita da alcuni domini del chierico. Proprio per questi motivi, al fine 1) di mantenere una trasposizione fedele e 2) evitare di creare troppi privilegi da zero da poi bilanciare, ti consiglio di ispirarti ai corrispondenti privilegi che trovi nella 5a edizione. Il nemico prescelto del ranger e la raffica di colpi del monaco sono i più immediati, mentre per la punizione non ci si può basare su quella del paladino, sebbene tu possa prendere ispirazione dagli incantesimi il cui nome inizia per "punizione" e mantenere gli usi pari al bonus di competenza come da te proposto. Purtroppo non me la sento di dare suggerimenti più specifici perché non mi ritengo un grande bilanciatore di sottoclassi, ma spero che il mio commento ti sia di spunto, e che qualcun altro più esperto possa meglio aiutarti o addirittura perfezionare i miei suggerimenti. 😓1 punto
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Grazie mille a entrambi. Ho letto il regolamento e la guida. Per quest'ultima mi è sembrato che alcune funzioni siano state spostate, ma alla fine rimane abbastanza intuitivo.1 punto
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Beh, si... io partivo dal presupposto di dare le basi dell'ambientazione nella sessione 0; poi, basandosi su quanto saputo, decidere il pg. "Prima" si può fare solo entro certi limiti... magari io voglio fare un mercenario alieno cyborg, ma poi il master mi presenta come ambientazione "Il Signore degli Anelli"... non credo che le due cose siano molto compatibili! 😅1 punto
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Fist, you should write in the section "Mi presento" (I present myself), so the moderators could link you the rules of the forum. Second, for the "right" thread, it depend a lot from the rpg you are interested playing. Last thing, I don't think you need to write this big1 punto
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Penso che Lyt intenda dire "come fanno i giocatori a creare personaggi che sono coerenti con l'ambientazione, se non hanno modo di conoscerla". Magari nella mia ambientazione i nani sono tutti marinai e non vivono sottoterra né scavano miniere, ma se non è scritto da qualche parte un giocatore potrà lecitamente voler fare un nano classico e presentarsi al tavolo con l'idea di giocare un Balin o un Thorin.1 punto
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si , però è funzionale . aver voci e\o esagerazioni su luoghi , genti , e creature lontane , aiuta il gioco .1 punto
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Concordo. Da quella pochissima esperienza che ho non posso dirti nulla. Però personalmente mi affascina moltissimo l'idea del vecchio del villaggio (villaggio lineare banalissimo) che dice cose che tutti pensano frottole e poi si scoprono essere vere così che a una certa i giocatori inizino a pensare: ma se quello era vero allora magari anche questi, etc... ovviamente non può essere usato troppe volte perché poi il trucco al party diventa palese.1 punto
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Il fumo nero che avvolgeva lo spadone di Pelias rendeva il vostro alleato già molto spaventoso, ma la sua furia cieca riesce a renderlo anche peggio: il suo secondo fendente supera la guardia dell'operaio, che viene consumato dal fumo nero e resta ansimante a reggersi il petto. E voi credete di essere migliori di noi? Chiede il suo compagno prima di provare a sferrare un calcio contro Lerna, che viene rapidamente intercettato dallo scudo di Astor. Il colpo è però molto forte e il cavaliere deve tenersi il braccio indolenzito. Nota1 punto
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In pratica quello che dice The Stroy?1 punto
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@MattoMatteo Premetto che dovremmo partire con un lungo discorso per stabilire cosa vuol dire essere "diversi" e cosa vuol dire essere "altri". Ma per farla breve, sì, mi da fastidio che i "diversi" vengano considerati come gli "altri" in quanto a mio modo di vedere per inserire un "diverso" bisogna partire con una storia della sua diversità, una sua specificità che merita di essere approfondita, e non essere resa un'identità intercambiabile con qualunque altra. Esempio: il png in questione è "diverso", qual'è la causa della sua diversità? è un non-europeo in un contesto culturale europeo? è stato cresciuto da uno squartatore grigio? è membro di un culto perseguitato? Ebbene, se la rendiamo tutto un "ok a Waterdeep c'è il png X, che potrebbe benissimo essere uno gnomo ariano però in questa edizione lo facciamo "diverso", perché wow siamo inclusivi" e poi non c'è nessuno sviluppo legato alla sua diversità, allora tanto vale, comodo, è come dipingere le pareti di un mattatoio con i fiorellini. @Ji ji esatto, il punto è che l'approccio più profondo non ci sarà mai, perché quello che fanno lo fanno per aumentare le vendite,non per "profondità". @The Stroy che poi io starei bello distante da una soprannominata "Bastone nero" 🤣1 punto
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Certo, quello che intendevo non è "Uniformare" o "Ignorare l'individualità o la situazione di qualcuno" ma: "Se incontro per strada un nero o una tizia con i capelli blu e le calze a rete non ci faccio più caso che se incontro un bianco in giacca e cravatta". (Poi magari alla ragazza do una seconda occhiata, ma per altre ragioni 😬 ).1 punto
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Da giocatore gay, è un piacere vedere che anche la WOTC sta mano a mano arrivando al livello della Paizo in quanto a rappresentazione. Certo, ne ha ancora di strada da fare...ma direi che è un ottimo inizio.1 punto
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Intende che parlare di "diversi" da accettare implica già una regola e una speciale deroga per accettare qualcuno al di fuori della regola. Secondo alcuni è già una forma di discriminazione. Il discorso del "non voglio essere tollerato, voglio essere accettato". Ci sono molte discussioni possibili sulla questione. Sottolineo che WotC ha proposto nel modulo un'attitudine per cui l'omosessualità a Waterdeep non è solo riconosciuta, ma sembrerebbe essere considerata una scelta del tutto analoga a qualsiasi altra. Non è nemmeno sorprendente perché in un luogo dove ci si sposa tra nani e mezzi-demoni il genere potrebbe ben essere poco importante: ci sono pure creature con generi diversi da quello binario, creature ermafrodite o a genere singolo (tipo le ninfe) o metamorfiche eccetera, senza contare che la riproduzione funziona diversamente dal mondo reale. Io preferisco comunque un approccio più profondo, dove questi aspetti rendono la realtà più complessa e non più semplice.1 punto
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Non per iniziare un flame, ma... cosa intendo con la frase che ho evidenziato in grassetto? Te lo chiedo perchè, da come l'hai scritta, sembra che ti dia fastidio l'idea che i "diversi" possano essere considerati come gli altri. Io sono un maschio etero, e non capisco come ad un'uomo possa piacere un'altro uomo (mentre non ho problemi a capire come ad una donna possa piacere un'altra donna, ma forse questo doipende dal fatto che sono maschio), ma i gay non mi danno nessun fastidio, mentre me lo danno quelli che li odiano... probabilmente perchè da ragazzino sono stato bullizzato per il fatto di essere più educato/timido/intelligente degli altri, e quindi capisco bene come possano sentirsi un gay o un'extracomunitario, insultati solo per l'orientamento sessuale o il colore della pelle, una cosa sulla quale non hanno nessuna colpa. E lo dico da cattolico credente e praticante (anche se, su alcuni punti, non sono d'accordo con la chiesa).1 punto
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Beh, al 90% dei giocatori un articolo di questo tipo non fregherà più di tanto (sia perché già inclusivi sia perché no, ognuno nel suo piccolo si diverte come vuole finché non ferisce qualcun altro) ma per chi si avvicina all'hobby puo' essere manna dal cielo. Il punto è vedere la cosa con gli occhi degli altri: non serve un'avventura apposita per giocare temi come l'identità di genere, razzismo o quant'altro, ma serve lanciare un messaggio a quelle minoranze che possono non sentirsi considerate. Quindi, sì, io sto al 100% con la Wizard e la Hasbro per queste iniziative.1 punto
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@The Stroy purtroppo, come hai fatto intendere (per lo meno a me) fra le righe, il punto non è "che i diversi siano considerati come tutti gli altri" (concetto tra l'altro, a mio modo di vedere, orribile e deleterio) ma piuttosto "come posso sfruttare gli attuali trend sociali/politici per vendere di più?" Poi che venga fatto più o meno sfacciatamente/elegantemente è un altro paio di maniche1 punto
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io ho pensato in primis alle politiche delle aziende , ma i dati di The Stroy , mi hanno fatto venire in mente che bisogna anche considerare gli autori , alcuni potrebbero esibire l ' argomento in maniera diversa da altri .1 punto
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Chiaro, con "l'impressione opposta" mi riferivo solamente al comportamento delle due case editrici, sulle conclusioni e l'approccio sono d'accordo con te al 100%.1 punto
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proprio questo intendevo .1 punto
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Io invece ho avuto l'impressione opposta. WotC l'ho sempre vista trattare la diversità come una cosa normale. Ad esempio in ToA c'è una coppia omosessuale, ma questo non viene fatto notare in alcun modo: semplicemente c'è scritto "Tizio, marito di Caio" e niente di più, uno si rilegge una seconda volta il paragrafo, capisce che non è un refuso e tira dritto. Anche nel manuale base, quando c'è un personaggio nero, non si sentono obbligati a sottolineare la cosa dandogli armi africane in stile Black Panther: è una illustrazione come un'altra. Che poi, secondo me, è il modo giusto di trattare diversità e rappresentazione. Viceversa, nei prodotti Paizo che ho seguito di recente c'è una quantità di esplicite strizzate d'occhio alla questione tale da risultare fastidiosa, a partire dal primo paragrafo del manuale di PF2, che spiega come tu possa esplorare qualsiasi identità sessuale o di genere 😉 😉 😉 😉 😉 o dal mettere un talento alla paladina iconica dicendo a chiare lettere che gliel'ha insegnato la sua fidanzata ladra femmina con cui lei è in una relazione omosessuale 😉 😉 😉 😉 😉 😉 😉 . Tant'è che trovo questo articolo irritante e fuori dal vaso: se vogliamo che i "diversi" siano considerati come tutti gli altri, forse il modo giusto non è prendere il megafono e sottolineare ogni singola volta "Ehi guardate in questo prodotto c'è un frocio negro che brave persone quelli che hanno incluso anche il poverino speciale". Che, oltre che paternalistico, è discriminatorio quanto l'alternativa.1 punto
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io considero anche quello , quindi sono i problemi del medioevo reale + problemi fantasy . nelle mie campagne le Classi sono 1\100 (quando va bene) rispetto alla gente comune , e quando ci sono i Chierici (o simili) hanno il loro bel daffare (tutto è in proporzione , anche le malattie possono essere fantasy assieme alle reali) . anzi se vogliamo dirla tutta , la società civile resiste alle avversità , piu che pareggiarle . logicamente , se gli altri (DM) la pensano in maniera meno "avversa" verso PG e circondario , questi temi trovano più spazio (con connotazioni che posso essere sia positive che negative) . invece sotto certi aspetti sarebbe più sensato gestire l 'economia in relazione agli oggetti magici , ma forse sarebbe noioso (quando basta 1 pò di buon senso) , e non farebbe pubblicità all ' americana (caso che sembra interessare Hasbro) . in PathFinder La Maschera Della Mummia , si tocca l 'argomento omosessuale , ma senza clamore , in maniera più discreta . le 2 ditte hanno approcci diversi . io credo che oltre che discriminare le minoranze , sia anche sbagliato metterle alla sbarra cercando sensazionalismo e\o pubblicità . temo Hasbro ci marci 1 pò sopra , spero non sia così .1 punto
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Beh, facendo un paragone, anche nel medioevo la priorità doveva essere non morire di peste o altro, ma questo non li distraeva dal mettere al rogo omosessuali e presunte streghe.1 punto
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sinceramente , nelle mie campagne non è mai esistito il problema di dove si nasconde il salame , o chi ciuccia le vongole . sià perchè non ho mai avuto problemi sull ' argomento , sia perchè in mondi dove i Mostri si mangiano la gente , le priorità sono altre .1 punto
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