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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 08/03/2025 in tutte le aree

  1. Kurgan -movimento Il nano ti osserva mentre ti avvicini. Per ora vi state studiando a vicenda. Gerhard -Raggio di indebolimento - contatto a distanza 10+4= 14 colpito 1d6+2= 4 danni alla FOR -Movimento Punti il dito contro il nano e un raggio di energia lo colpisce alla spalla. Sul momento non sembra nemmeno accorgersene ma i suoi movimenti sembrano subito meno energici. Anche lui ci fa caso e fissa la sguardo su di te. Kael -Lanciare incantesimo sulla difensiva CD 16 Concentrazione 15+9= 24 successo 1d8+4= 5 ferite guarite Nonostante la confusione che hai in testa riesci a ripetere la preghiera come un automatismo. Tyr ti concede la sua benedizione e la ferita sulla testa smette di sanguinare. Ora però la senti pulsare in modo molto doloroso. Ad ogni respiro sembra che qualcuno ti dia una bastonata in testa. Astrid -Movimento ora sei a 30 metri -Atk Arco corto 17+8-2(gittata)= 23 colpito 1d6+2= 3 danni + 20 precedenti Corri in avanti e ti fermi di scatto. Tendi tutti i muscoli e prendi la mira al volo. Scocchi. Segui la freccia con lo sguardo trattenendo il respiro. Anche questa volta la traiettoria è impeccabile ma l'asta della freccia non penetra a fondo nell'armatura del nano. Harlad -Movimento impugna lo scudo -Standard/movimento si rialza - Provoca AdO Sbilanciare con arma Atk contatto 3+10= 13 VS CA 13(protection devotion) colpito Forza contrapposta Nano 12+6(sbilanciare migliorato)= 18 - Harlad 4+7= 11 Harlad Sbilanciato - Cade a terra prono. Nano ha attacco extra grazie a sbilanciare migliorato: 3+10= 13 CA 17(prono) mancato Recuperi lo scudo che avevi legato alle spalle e provi a rialzarti ma il nano ti prende nuovamente la caviglia e ti fa cadere a terra subito dopo. Quando ti incalza con un nuovo attacco però riesci a deviare il colpo con lo scudo. Mikael [Messo sotto spoiler perché sono tante righe di testo] Quando il nano ti vede avvicinarsi ti dice [Nanico] Non mi serve aiuto! Solo per voltarsi verso di te con una faccia sorpresa e terrorizzata quando inizi a spingerlo. Lo hai osservato abbastanza a lungo per capire esattamente qual'è il suo schema di movimento. Quando gli arrivi addosso ti basta inserire un piede dietro la sua caviglia e spingerlo appena con la spalla per fargli perdere l'equilibrio. Questa volta è il nano a finire a gambe all'aria. Ti guarda negli occhi come a dire "quoque tu brute fili mi" prima che tu infierisca con un martello da costruzione. Gli ammacchi l'armatura e probabilmente gli causi anche un bel livido sotto allo strato di acciaio. Ma quello che gli ha fatto veramente male è il danno morale. Glielo leggi in faccia. [Nanico] Per la barba dei miei antenati, ti credevo un amico! Il nano lancia via la sua arma e alza le mani verso il cielo. [Nanico] al diavolo! Chi lo dice a mia moglie se mi scannate come uno stupido. Mi dichiaro prigioniero. Kael (22 danni) Harlad (30 danni) Oskar (31 danni)
    2 punti
  2. @Steven Art 74 Mi spiace, ma mi accodo a @Melqart. Preferirei trovare altro ❤️ Avrei fatto pure io da DM, ma sono già impelagata in un tavolo e non sono tipa da masterare più di un'avventura 😕 Magari in futuro ❤️
    2 punti
  3. Il bonus massimo di forza che si può mettere al danno è uguale al bonus del composito un questo caso composito +1 quindi 1 danno da forza, poi essendo un arma +1 ti da un altro danno e +1 al txc
    2 punti
  4. Tolkien ideale per un bambino?? Il cielo mi scampi... Un bambino di 9 anni dovrebbe capire e apprezzare l'Alto Teocrate che sceglie "il male minore", Caramon che ci prova con Tika ma poi accetta di "rispettarla", Tanis che amoreggia con Kitiara... Facciamo che rimandiamo a quando andrà alle medie?
    2 punti
  5. Ho 3 figli: 11 - 8 - 3 La prima e il secondo si stanno appassionando, come il tuo. Non li ho letti per bene tutti, di alcuni conosco solo la sinossi e qualche sporadica pagina che leggevamo prima di andare a dormire, ma te ne cito 5 : 1. Le Cronache del Mondo Emerso La protagonista, Nihal, deve affrontare guerre, creature oscure e molti pericoli. La serie ha un'atmosfera di esplorazione e battaglie che potrebbero ricordare un'avventura tipo HeroQuest. 2. Il ciclo di Arlo Un'avventura che mischia magia e mistero, con protagonisti un gruppo di giovani che si avventurano in terre lontane e pericolose. È perfetto per chi ama l'avventura e le battaglie contro mostri e forze oscure. 3. The Last Dragon Chronicles Un ragazzo scopre draghi e misteri legati al mondo magico, con un'ambientazione avventurosa. 4. Il mago delle nuvole Il protagonista si troverà a confrontarsi con un potente mago e creature misteriose. La storia è piena di magia, azione e scelte difficili che potrebbero appassionare il tuo bambino. 5.Il ciclo di Incarceron Questa serie di libri è un po' più complessa, ma contiene elementi che potrebbero piacere molto a chi ama l'idea di un mondo misterioso da esplorare. Incarceron è una prigione viva e complessa, simile a un dungeon, con passaggi segreti, pericoli, e enigmi da risolvere. I protagonisti devono affrontare sfide in questo mondo labirintico, un po' come in HeroQuest .
    2 punti
  6. Enarion Amar di Bosco Grigio - Aerlindir - Divinatore da Battaglia L’aria della sera portava con sé il crepitare del fuoco e l’odore resinoso degli aghi di pino bruciati. Nell’ombra tremolante, Enarion osservava i volti riuniti attorno alla fiamma, le fisionomie tagliate a metà dalla luce danzante. Un tempo, forse, avrebbe trovato conforto in una compagnia simile. Ora, era solo un’altra convergenza del destino, un filo intrecciato a forza nel telaio del fato. L’indagine sulle energie extraplanari aveva portato lui e Seldanna fin qui, e ora la loro ricerca si fondeva con quella di altri. Uno scopo comune, per quanto effimero. Il portale divinatorio, la tomba, i sussurri di poteri antichi e dimenticati, ombre che si stagliavano sul sentiero ancora avvolto nell’incertezza. Sfiorò il bordo del suo mantello, scacciando la polvere del viaggio, e si rivolse a Seldanna con un cenno ed una breve frase in elfico: «Non sono sicuro che ci possiamo fidare.» . Avevano attraversato il mondo e il tempo insieme, la sua presenza era una costante, un legame al passato che ancora non si era dissolto. E ora c’era anche questo nano, Hrolfr, un’altra scheggia di storia raccolta nel cammino. Se Seldanna aveva visto in lui una risorsa, allora Enarion avrebbe sospeso il giudizio… per ora. Il suo sguardo si spostò sul fuoco, e senza volerlo, la memoria lo trascinò indietro nel tempo. La Torre Bianca di Tor Leah nel Continente Occidentale, alcuni decenni prima Era giovane allora, con il peso del nome Amar ancora saldo sulle spalle e la furia della guerra impressa nella memoria. La Torre Bianca di Tor Leah lo aveva accolto come un rifugiato del passato, uno studioso della battaglia, e il suo apprendimento era stato duro come l’acciaio forgiato. Era lì che aveva conosciuto Seldanna. La prima volta che si erano incrociati era stato nella biblioteca della Torre. Lui era immerso nella lettura di un antico trattato sulla divinazione bellica, quando una figura alta e imponente si era seduta accanto a lui senza preavviso. «Non dovresti leggere quel libro senza prima studiare il Trattato di Althir sulla Percezione Temporale.» La voce era stata ferma, con un lieve accenno di divertimento. Quando aveva alzato lo sguardo, aveva trovato due occhi chiari, penetranti, incorniciati da una cascata di capelli bianchi. La donna aveva l’aspetto di chi aveva vissuto abbastanza da non curarsi più delle apparenze, eppure in lei c’era un’energia che sfidava il tempo stesso. «Mi pare un buon inizio.» Aveva risposto lui, chiudendo il tomo con un gesto misurato. Seldanna aveva riso, un suono sincero e spensierato. «Se vuoi davvero imparare, allora lascia che ti mostri qualcosa.» E così era iniziata la loro conoscenze. Lei lo aveva guidato attraverso il labirinto del sapere, insegnandogli che la magia non era solo potere, ma anche comprensione, che il destino poteva essere letto come un libro, se si sapeva dove cercare. Ma non era stata la sua unica insegnante... Gli altri maestri della Torre lo avevano visto per ciò che era: un giovane spezzato, con uno spirito forgiato nella furia e nel dolore. Ma loro non erano lì per curarlo. Loro erano lì per affinare quella furia. Fra le fila dei Divinatori da Battaglia, aveva scoperto come le sale di Tor Leah non erano solo biblioteche e luoghi di pratica arcana, ma veri e propri campi d’addestramento per strateghi, ed i veggenti il cuore pulsante di un sapere antico che esisteva solo per servire l’arte della guerra. Lì la magia non era contemplazione, ma uno strumento per il dominio. Enarion aveva imparato presto che la preveggenza non era fatta infatti solo di visioni astratte o di predizioni oscure, ma di pura logica affinata dalla magia. I maestri della Torre Bianca lo avevano temprato in questo: imparare a calcolare ogni variabile, a vedere le possibilità come sentieri aperti nella nebbia, a scegliere quello che avrebbe condotto alla vittoria con la precisione di una lama che affonda nella carne. Quando lasciò la Torre per la prima volta, Enarion era ancora un soldato con una visione chiara della guerra. Quando tornò, era qualcosa di diverso. La sua pelle era più pallida, i suoi occhi più freddi. Era stato lontano da troppo tempo, in un mondo che non lasciava spazio all’innocenza. Per mesi aveva marciato con gli esploratori, inseguendo gli orchi che si spingevano troppo vicino alle citta' od ai boschi sotto la protezione di Tor Leah. Era una guerra senza gloria, combattuta nell’ombra degli alberi, dove ogni passo era un potenziale agguato e ogni notte un’altra macchia di sangue sulla terra. Le regole della guerra civile non si applicavano ai campi di battaglia senza testimoni. Qui, la vittoria non era data dalla superiorità numerica o dall’abilità nelle armi: era una questione di paura. Gli orchi erano brutali, ma non stupidi. Avevano imparato a temere gli esploratori elfici. E se la paura era un’arma, Enarion la impugnava senza esitazione. Corpi lasciati a marcire lungo i sentieri. Accampamenti dati alle fiamme nella notte. Trappole che lasciavano i nemici a rantolare nella penombra, prede per i loro stessi simili. Fu durante quelle prime guerriglie, che i soldati che guidava attraverso le sue divinazione presero a chiamarlo "Aerlindir", Il Mostra Via. Si riscosse dai suoi pensieri, tornando al momento presente. «Le stelle ci hanno condotti sullo stesso sentiero.» La sua voce era bassa, priva di inflessioni superflue, misurata come sempre ed in un Comune ben scandito «Ma non esiste alleanza che non abbia un prezzo. Prima di avanzare, vorrei sapere quali sono le motivazioni che vi guidano .» disse saltando con lo sguardo ognuo dei presenti del nuovo gruppo. Diretto come gli elfi spesso non sono, o almeno non quelli che sanno come risultare diplomatici e affabili.
    2 punti
  7. Ciao, sapreste consigliarmi un libro del tipo in oggetto (lui ora è HeroQuest dipendente)? Un romanzo con una storia che sia 1) avvincente 2) avvincente e 3) avvincente. Perché se la storia non è avvincente, poi gli passa la voglia di leggerla, e allora che sia edificante, che insegni l'autostima, il rispetto per gli altri, l'amore, ecc. non frega niente a nessuno. Ciao e grazie, MadLuke.
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  8. Ha lasciato l'arma e se ne sta con le mani in alto. Anche se non capite cosa dice secondo me è possibile assumerlo.
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  9. 1 punto
  10. Ho acquistato "Il ritorno dei draghi", che è "I draghi del crepuscolo d'autunno" in edizione per bambini (stessi autori), aggiunto in lista "Le cronache del mondo emerso", "Redwall" e "La spada di Shannara". Grazie.
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  11. @Pyros88, sentite condoglianze, mi dispiace molto Prenditi tutto il tempo che vuoi, non c’è bisogno di scusarsi
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  12. Verhanna "Proudheart" Nox continua a guardarsi intorno ringhiando , il suo sguardo si posa dopo i miei sulle genti che ci circondano... Scuoto la testa alle parole dell'anziano capo...Io sono solo un umile servitrice investita di un potere che non merita... Mai avrei pensato prima delle visioni di lasciare la mia foresta e di avere a che fare con le altre razze , molte volte lo sguardo di chi non capisce ha ferito la mia pelle , ma non è colpa loro è difficile credere se non si può vedere... accarezzo poi la testa di Nox e per qualche istante il suo ringhiare si placa... credo che dovrei parlare coi guerrieri dalla pelle di ferro , li ho visti aggirarsi come lupi fra i banchi della fiera , forse anche loro temono qualcosa... io continuerò a muovermi per la fiera , mi farò portatrice anche delle vostre paure quando incontrerò i guerrieri dalla pelle di ferro , spero solo di essere giunta in tempo... @ DM
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  13. E se non hai minimo +1 a forza (in questo caso) subisci un malus al txc. Magari a saper disegnare così 😂 Li ho presi da DeviantArt.
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  14. Astrid Sgusciò dalle retrovie non appena vide gli altri attaccare il nano e scagliò la freccia verso di lui, colpendolo in pieno. Solo che qualcosa sembrò andare storto: quello non era un semplice carrettiere, era un soldato esperto che con uno stile di combattimento strano riuscì a mettere con il cul.o a terra sia Kael che Harald. Dannazione! Bofonchiò uscendo dal suo nascondiglio. Quando impareremo a farci i cazz.i nostri? Si avvicinò di qualche metro prima di scagliare di nuovo una freccia. Era troppo lontana per piombargli addosso con le armi da mischia, decise di continuare a bersargliarlo da lontano mentre l'armatura parlante gli era già addosso.
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  15. Redwall di Brian Jaques, un libro davvero bellissimo, un fantasy con animali ma con uno spessore dei personaggi e un'evoluzione della trama davvero sorprendenti. Lo lessi giusto a quell'età, penso sia perfetto. Altrimenti i librogame di lupo solitario o di ad&d
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  16. Continuamo a tradurre questa rubrica, che va ad analizzare numero per numero la storia editoriale della celebre rivista Dragon, uno dei pilastri della vita editoriale di Dungeons & Dragons attraverso le edizioni. Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek) Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D? Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy! Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone! Riflessioni sul Drago #12: Chtulhu si Risveglia Articolo di M.T. Black del 29 Settembre 2018 Il numero 13 della rivista The Dragon è stato pubblicato nell'aprile del 1978. Ha una lunghezza di 32 pagine e un prezzo di copertina di 1,50 dollari. In questo numero, Rob Kuntz parla di Tolkien mentre Jim Ward ci spiega come vincere a D&D! Il redattore Tim Kask è lieto di annunciare che questo è il primo numero pubblicato con cadenza mensile e sottolinea anche che contiene il terzo racconto di Gardner Fox. Inoltre, invita i lettori a partecipare a una nuova convention di gioco: Mi incuriosisce sapere cosa sia successo allo Spring Revel. Una rapida ricerca su Google suggerisce che si sia trasferito per un po' nel mio paese d'origine, l'Australia. Tuttavia, non riesco a trovare notizie recenti al riguardo. La rivista include un breve articolo di Brian Blume sui pezzi bionici in Metamorphosis Alpha e alcune correzioni alle regole per il gioco da tavolo Warlord di Tim Kask. Il resto degli articoli è dedicato a D&D ed è una buona raccolta. "How Heavy is My Giant" presenta tabelle per calcolare l'altezza e il peso dei giganti. Questo articolo è successivamente apparso in Best of Dragon ed è ancora utilizzato da alcuni giocatori oggi. L’autore è indicato come “Shlump da Orc” probabilmente uno pseudonimo di Tim Kask o Dave Sutherland. Jon Pickens, che entrerà a far parte della TSR come redattore più tardi nello stesso anno, contribuisce con una serie di tabelle per generare casualmente i demoni. Anche se servono principalmente a creare un insieme di abilità, sono ben concepite. Jerome Arkenberg ritorna con un contributo che include statistiche sui miti giapponesi, comprendendo esseri come Amaterasu. Rob Kuntz ci offre un altro From the Sorcerer's Scroll. Purtroppo sarà il suo ultimo articolo in tal senso. In questo articolo affronta la questione ricorrente di come integrare Dungeons & Dragons con Il Signore degli Anelli di Tolkien. Inizia sottolineando che: Con la sua ultima frase penso voglia dire che più si cerca di "tolkienizzare" D&D, più ci si allontana dal gioco così come è stato scritto. Alcuni lettori, esposti solo alla narrativa fantasy di Tolkien, immaginavano che fosse stata l'ispirazione primaria per il gioco. Kuntz si impegna a smentire questa idea: Ci sono voluti altri sei anni prima che la Terra di Mezzo ottenesse un proprio sistema di gioco di ruolo, MERP di Iron Crown (detto GiRSA in italiano, NdT). E sono passati quarant’anni prima che qualcuno integrasse ufficialmente il mondo di Tolkien con il motore di gioco di D&D (Avventure nella Terra di Mezza della Cubicle 7). Il mio articolo preferito di questo numero è anche il più breve. Scritto da Jim Ward, si intitola Notes from a semi-successful D&D player. Ward condivide molti trucchi utili che ha imparato dopo diversi anni di esplorazioni neo dungeon. Ad esempio: Sicuramente pochi di questi suggerimenti sorprenderanno i giocatori veterani, ma quarant'anni fa dovevano essere rivoluzionari. Se non altro, l'articolo è una lettura molto divertente. Nel prossimo numero, Gary Gygax spiega la differenza tra Basic e Advanced D&D, ci sarà un’intervista con un rugginofago e incontreremo per la prima volta il famoso Monty Haul! Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-13-how-to-win-d-d.665756/ Visualizza articolo completo
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  17. Le fiamme iniziano a diradarsi dopo qualche istante, permettendovi di uscire nuovamente allo scoperto. Il corridoio è ancora avvolto dal fumo provocato dall'esplosione, ma vede un flebile bagliore dal centro, che sembra crescere di intensità mano a mano che avanzano i secondi. Un raggio luminoso si alza dalla zona e vedete un proiettile volare nel corridoio, senza che colpisca nessuno di voi. Quando vi voltate il fumo inizia a diradarsi attorno alla figura da cui è partito il colpo: Yorgos sembra essere avvolto dalla sua armatura, con un aspetto più simile a quello di una statua che quello di un essere umano. Al centro della placca frontale vedete il piccolo rotore che ormai sapete essere il Fuoco, che fa brillare tutte le giunzioni della sua corazza. L'uomo impugna due pistole gemelle, riccamente decorate, collegate al fuoco da delle canaline di metallo. L'uomo punta una delle armi contro di voi mentre due nugoli degli stessi insetti che avete affrontato, attorniati da scintille che vi ricordano l'esplosione di poco fa, volano al suo fianco. Bene, è ora di fare sul serio. Che si aprano le danze! Immagine Riepilogo danni
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  18. In realtà è una serie abbastanza matura. Non è particolarmente esplicita nelle descrizioni di violenza, ma Martino il Guerriero comincia subito con il protagonista schiavizzato in un campo di lavoro di un tiranno. Il protagonista è un topo, il tiranno un ermellino, ma tolto questo è praticamente un romanzo storico in una terra fittizia. A 9 anni dovrebbe fare ancora il suo effetto... Poi se trovi le vecchie edizioni (spesso nei mercatini) Mondadori Junior hanno copertine abbastanza epiche. Alla fine è lo stesso immaginario di Roots e Mouseguard.
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  19. Il Tolkien dello hobbit non è lo stesso del Signore degli Anelli, lo stile è molto più semplice e immediato e non si dilunga nelle descrizioni concentrandosi sull'azione.
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  20. Questo Weekend magari mi metto a fare il DUNGEON MASTER, che da SEMPRE mi piace l’idea di creare Mondi Fantastici, tirar fuori Trame Epiche e far sclerare i Giocatori con enigmi assurdi tipo “la porta si apre solo se offri un pollo arrosto al goblin cieco”... ... ... ... Ho un QUADERNO pieno di Idee, tipo Draghi che parlano al contrario, Villaggi dove tutti son convinti di essere Re ma in realtà è un Illusionista che li frega da anni... Solo che poi mi perdo a disegnare Mappe tutte storte e finisco per litigare con la Matita che non fa le linee come voglio IO...!! ... ... ... Insomma, mi vedo già con la Voce Profonda a dire “il vento ulula tra le rovine” e i miei Amici che mi tirano le patatine perché ho dimenticato di nuovo chi aveva l’Iniziativa...!! Poi boh, fare il Dungeon Master è anche un modo per dire COSE VAGHE e sembrare profondo, tipo “il destino vi osserva da lontano” o “sentite un brivido, ma non sapete perché”... ... ... ... Mi piace l’idea di inventare robe che non hanno senso ma suonano FIGHE, tipo un Orco che colleziona fiori ma solo quelli blu, o una Profezia che dice tutto e niente tipo “quando la luna tace, il cucchiaio danza”...!! ... ... ... Tanto i Giocatori alla fine si incasinano da soli a litigare su chi tiene la Torcia, e io sto lì a ridere bevendo la Coca Cola mentre penso “sono un GENIO ma non lo sanno”...!! Alla fine però NIENTE, non ce la faccio, perché la mia Vita è un DISASTRO TOTALE e ho Problematiche Personali che mi stanno distruggendo... ... ... ... Tra il Cane che ha mangiato il Telecomando, mia Madre che mi urla di lavare i piatti, e il Lavoro che mi succhia l’Anima con riunioni inutili dove parlan solo di “sinergie” e “proattività”...!! ... ... ... Fate conto che ieri ho provato a scrivere una Quest ma mi son addormentato sul Divano con la Penna in mano e ho sognato un Beholder che mi licenziava... Quindi NO, non ce la faccio proprio...!!
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  21. Scusami, i miei bimbi sono bilingue, la mamma è britannica e molti libri li abbiamo in inglese, non so se ci siano le versioni in italiano. Gli autori sono questi Il ciclo di Arlo – Joseph Delaney The Last Dragon Chronicles – Chris d'Lacey Il Mago delle Nuvole – Kai Meyer
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  22. Perché non lo fai giocare con i libri di Lupo Solitario? Io ho cominciato così.
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  23. Figlio di 9 anni, appassionato di manga e D&D Lo hobbit (l'inizio ideale) Le cronache di Dragonlance (cominciando da I draghi del crepuscolo d'autunno) Il cavaliere drago di Gordon Dickson (anche noto come Il Drago e il George)
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  24. Ciao, grazie mille. Devo assumere li hai messi nel tuo ordine di preferenza a partire dal più bello? non lo trovo, puoi dirmi l'autore? Non mi sembra ci siano in italiano Non lo trovo, puoi dirmi l'autore? Se ho capito bene i personaggi sono animali antropomorfi... No, voglio una cosa con più appeal "da adulti".
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  25. Se li riesci a recuperare, erano abbastanza carini i libri di Deltora. Poi tutto quello che ha scritto Brian Jacques su "Redwall". Possibilmente cominciando con "Martino il Guerriero". C'è una nuova edizione Mondadori. Poi tutto quello che ha scritto Walter Moers, qui comincerei con "Le 13 vite e mezzo del capitano orsoblu" oppure "Rumo". Forse sconsiglierei "Ansel e Krete" perché non è proprio il suo miglior libro, "La principessa insonnia" perché è per letture più adulte e "La città dei libri sognanti" perché richiede un certo background culturale che a 9 anni non credo possa avere (diciamo che Moers è leggibilissimo dai 14+, ma molto godibile anche prima).
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  26. Gromnir Lainadan era stato lesto a riconoscere un membro del terzetto accampato fuori dalla capanna diroccata. Un cenno ai compagni era bastato a interrompere il vortice di strategie che si erano agitate nella mente di Gromnir. Il guerriero aveva sospirato, lieto di non doversi scatenare, di non tornare una volta ancora a mostrarsi come il Diavolo delle Catene. Una volta seduti insieme si rese conto che, forse, avrebbe preferito dare battaglia. La fiducia forse non era contagiosa, quella di Lainadan pareva non essere bastata a influenzare lo sguardo dei tre sui suoi compagni. La convivialità del nuovo gruppo era, con evidenza, solo apparente. Le parole degli elfi erano oscure, nella loro lingua remota, oppure centellinate per fare domande senza dare risposte. Gromnir squadrò i due che avevano parlato, prima l'uno e poi l'altra. Bjorn forse avrebbe potuto rivelare quel che si erano detti, ma aveva scelto di lasciarli. Il disagio per quella riunione, il sentirsi tradito dal bardo, lo fecero agitare, come non riuscisse a stare comodo. L'arma dentellata, i cui anelli passavano molte volte sulla sua spalla, emise un lieve tintinnio. «Io sono Gromnir, membro della Mano. Un mago di Haanex, sulla Reanaarian Bay, ci ha affidato delle domande e siamo partiti da lì per trovare le risposte da queste parti. A lui le daremmo volentieri, se le avessimo già trovate. Per riferire a voi i nostri scopi servirebbe molto più che condividere un fuoco, quantomeno che voi siate disposti a fare altrettanto. Ma so che non si va da nessuna parte se si tira la catena da due lati, se uno dei due contendenti non cede per primo. Allora questo penso, che se siamo qui, tutti stranieri in questa terra, forse cerchiamo la stessa cosa e possiamo evitare di pestarci i piedi. Noi cerchiamo la tomba di un antico re hobgoblin, ma di quel che contiene ci interessa una cosa sola. Ora sta a voi, rivelare la vostra ricerca». Passò di nuovo lo sguardo sui due elfi. «E in una lingua che sia comprensibile». Aspetto
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  27. Non esiste una lore unica di D&D. Esistono numerosissime ambientazioni ciascuna con la sua lore. Ti interessa qualcosa di specifico? Altrimenti a livello generale puoi vedere anche solo wikipedia
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  28. Seldanna Ilivaris L'elfa aveva accolto con grande piacere una nuova avventura. Tra gli studiosi di Tor Leah era una dei pochi a considerare fondamentale scendere sul campo, esplorare il mondo e recuperare quanta più conoscenza possibile. E per lei tutto era conoscenza, dagli antichi tomi scritti in linguaggi ancora sconosciuti, fino alla più ridicola storia per i bambini. Questo suo atteggiamento aveva portato non pochi malumori nel consiglio di Tor Leah, ma la caparbietà e le capacità dell'elfa avevano avuto la meglio ed ora nessuno osava mettere in discussione la sua parola. E nessuno aveva fiatato quando aveva caldamente "suggerito" che Hrólfr si unisse alla missione. Il nano era ben conosciuto alla torre ed era riuscito a guadagnare la fiducia di molti, in parte per le sue grandi abilità, in parte per la sua maestria con gli alcolci. Seldanna inizialmente era decisamente più interessata a quest'ultima, ma anche lei col tempo aveva imparato ad apprezzare la compagnia del nano, complice anche una missione di recupero in cui erano stati coinvolti entrambi. Non dare per scontato che nessuno conosca la nostra lingua e impara a fidarti un po', è vero che la catena è tanto forte quanto il suo anello più debole, ma servono molti anelli per farne una rispose sempre in elfico Aveva imparato molto bene a conoscere il carattere del suo studente e oramai il suo atteggiamento diretto non la infastidiva, ma sapeva bene che spesso i suoi modi venivano male interpretati da chi non lo conosceva suvvia Enarion disse sollevando un boccale brindiamo a questo incontro, Hrólfr hai ancora quella buonissima birra di tua produzione? finì il contenuto del boccale per poi allungarlo verso il nano Io sono Seldanna, prima bibliotecaria di Tor Leah sorrise presentandosi la domanda di Enarion, per quanto posta in maniera un po' scortese, è però una buona domanda lanciò una veloce occhiata di rimprovero al suo allievo, ma subito tornò a sorridere Aspetto
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  29. Hrólfr Bierbrauer Il destino operava in maniera misteriosa ed imprevedibile, l unico valore saldo ed inamovibile come l incudine del grande padre e' la fede....quante volte aveva sentito quella frase da maestri e precettori...e quante volte l aveva ripetuta ai suoi novizi in seguito. Sebbene la vita avesse tolto tanto a Hrólfr, costringendolo a lasciare il suo clan, la sua famiglia, allo stesso modo la fede e la determinazione gli avevano permesso di realizzarsi e diventare un nano rispettabile al servizio della comunita' che lo aveva accolto alcuni decenni orsono. E poco importava che quella comunita' fosse a maggioranza elfica, Hrólfr aveva sempre dato del suo meglio e cercato di mantenere buoni rapporti con tutti, il segreto, si ripeteva nei momenti in cui la testardaggine dei suoi interlocutori lo portava allo stremo, era immaginarli tutti con la voce roca e la barba. E fu proprio grazie a quei buoni propositi conditi da chiacchiere, cibo, buona birra e partite a scacchi che conobbe Seldanna e con lei il piu austero Enarion. Sebbene non lo avrebbe mai ammesso davanti a testimoni, contro ogni legge della natura, quella conoscenza divenne col passare del tempo una piacevole frequentazione ma mai si sarebbe aspettato da li a qualche anno, di ritrovarsi con loro attorno ad un bivacco sulle tracce di una qualche diavoleria che i due arcanisti ritenevano di vitale importanza e che, per qualche motivo, era legata ad una sua vecchia amica. Fu Enarion a prendere la parola, per qualche motivo la cosa non lo sorprese, il chierico conosceva abbastanza Lainadan, la ragazza era un po strampalata e fuori dalle righe ma di buon cuore e non si sarebbe mai associata con dei tagliagole. Lascio' comunque che i suoi due compagni di viaggio facessero le loro valutazioni. La cena era stata veloce ma sostanziosa, rimosse le stoviglie tiro' fuori la pipa e si mise a riempire il fornello.
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  30. Padre Arkan Velk Lentamente Velk apriva gli occhi, cercando di mettere a fuoco il luogo dove si trovava. Lentamente si era reso conto di essere legato mani e piedi ma....non aveva memoria di come poteva essere successo né tantomeno chi era riuscito ad imprigionarlo. Tutto quello che sapeva è che stava dando la caccia a dei presunti eretici. "La fede è l' Armatura dell' anima. Chi vacilla è già sconfitto!" Mormorava recitando le Sacre Scritture. In quel momento più che un fiero membro del Ministorum sembrava un disperato alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi. Chi lo guardava notava un fisico atletico risultato delle molte battaglie a cui aveva preso parte nella sua vita. Era un' uomo dai capelli castani e alto all' incirca 1,80cm anche se l'altezza era difficile da stimare. La cosa che più saltava all' occhio era il suo volto diviso a metà: la parte sinistra devastata dal fuoco era stata, più o meno, ricostruita meccanicamente. Mentre la parte destra era completamente ricoperta da alcuni versetti delle Sante Scritture, tatuaggi che ricordavano a tutti quelli che incontrava che la Gloria dell' Imperatore veniva prima di ogni cosa....prima, anche, della propria vita. Si guardava intorno fino a identificare quattro figure familiari. Ma la scarsa luce gli impediva di distinguerli chiaramente. Sapeva di potersi fidare, almeno al momento, infatti vedeva le loro auree meno oscure e un po' più dorate. Segno che lo rassicurava sul fatto che fossero servi dell' Imperatore. Servi non proprio devoti, certo, ma....poteva pensare Arkan su come rimetterli sulla retta via. "Voi tre! Sono Padre Velk dell' Ecclesiarchia! Servo devoto e fedele del nostro Imperatore! Sapete come siamo finiti qua? Chi ci ha imprigionati? Aiutatemi a recuperare la mia spada e a punire gli Eretici o gli Xeno responsabili!" Dentro di sé invece pregava per un segno o un miracolo, dopotuto era sempre stato ligio al suo dovere, anche se altri spesso pensavano forse troppo irruento ed imprevedibile....i pavidi dell' Inquisizione non sapevano fare altro che complottare, tramare e manipolare. Fosse stato per Arkan li avrebbe purificati con il fuoco uno ad uno, purtroppo non poteva. Seppur con le loro macchinazioni anche gli Inquisitori servivano il Dio e Arkan glielo riconosceva. "Parlami ti prego! Ti sono stato sempre fedele e devoto....perché taci ora? Mi vuoi forse mettere alla prova?"
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  31. Fireday 11 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] Il fuoco del focolare scoppiettava emanando un odore di aghi e un gradevole calore Quando avevano aperto la porta i compagni della mano avevano incontrato un gruppo di avventurieri accampato e fra questi Lainadan aveva riconosciuto un sacerdote nano suo amico e conoscente Questi stavano indagando sulla presenza di una potente energia extraplanare nella regione e una divinazione aveva loro mostrato che proprio la Mano era sulle stesse tracce: proprio il portale divinatorio che lo stregone Kain, attraverso il mago Veoden, aveva chiesto loro di ritrovare nella tomba del grande re hobgoblin Kruk-Ma-Kali, pareva essere la chiave di ciò E Hrolfr e Lainadan facilitarono l'incontro. Ora i due gruppi erano uniti e avevano una missione comune. Solo Byrnjolf decise di allontanarsi: il possente guerriero voleva ritrovare le loro guide. Forse li avrebbe raggiunti in seguito @all
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  32. Ah, il rugginofago! L'unico mostro che abbia sinceramente detestato in un GDR. Era nell'avventura introduttiva del manuale, ricordo. Ed è uno dei motivi per cui ora faccio personaggi monaci.
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  33. È un grande classico, anche mia moglie mi chiede "Hai vinto?" (anche se ormai ha capito come funziona...)
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  34. Buongiorno a tutti, oggi si è spenta mia nonna. Sarò assente dalla campagna per un po' di tempo. Scusatemi Il master può prendere il mano il mio personaggio e gestirlo in piena libertà ed autonomia.
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