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Nadrim

Circolo degli Antichi
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  1. Anch'io progettai una cosa simile tempo fa.Non ho più il materiale sottomano, ma per grandi linee dovrei ricordarla. Il castello era formato da un massiccio di circa tre piani e due torri, che in alto (molto in alto) erano legate da un ponte che da fuori sembrava fatto in muratura e bello solido, ed infatti era solido, i problemi erano altri. Oltre alle solite sale con biblioteca, tavoli ed armature, galleria degli avi, segrete con le tombe, cam,ere di tortura , cimitero e cappelletta (rigorosamente sconsacrata) c'era anche: Al piano terra l'androne per le carrozze ed il bestiame, con tanto di Frau Bluker (Hiihhiihhiiiiiihhii). Ricordo che al primo piano c'era la sala dei trofei della casata. Il tutto protetto da almeno uno spettro. Al secondo o terzo piano c'era una grande stanza che non aveva il pavimento nè il soffitto, in effetti era alta quanta l'intera struttura. Dal soffitto (imolto in alto, era quello del palazzo, non quello del piano) pendevano catene ed uncini, molti ancora sposchi di sangue e/o tranci di carne appesi. Hai presente l'effetto frigo di un macellaio? Quello. Purtroppo nessuno dei PG cadde di sotto, ma li immagino ci fosse un megaparty di ghoul e divora carogne varie, oltre ad uno dei tanti accessi per il sotterraneo del vampiro, luogo in cui i Ghoul non osano avvicinarsi. Tutta la struttura aveva finestre e balconate rigorosamente chiuse ed oscurate, ma da fuori provenivano strani rumori. Erano arpie, chi usciva se le trovava di fronte. L'ultimo piano permetteva l'accesso ad una sola delle due torri. Si saliva in questa e da lì si passava sopra il ponte sospeso per accedere all'altra torre. Uscire sul ponte vuol dire passare in mezzo ad una serie di simpaticissime arpie. Nell'altra torre non ricordo cosa c'era di preciso, ma era importante visto che si accedeva solo dopo aver girato per tutto il castello. Comunque era qualcosa legato alla precedente vita del vampiro, che so: la consorte, vecchi e cattivi ricordi. Spero di esserti stato utile, ma leggere anche qualcos'altro su cose "vampiriche" non mi stanca mai, anche esopratutto quello che stanno preparando altri master.
  2. Nadrim

    Dragonlance - Il Film

    No, dai a vedere lo si va...magari in serata ridotti. Poi si tirano i commenti. Anche perchè personalmente da quei pochi disegni sul sito ancora non riesco a farmene un'idea; nè pnegativa, nè (per carità) positiva.
  3. Nadrim

    Blind Guardian

    o, rinfrescatemi un pò la memoria: ma questo album di cui si parla viene immediatamente dopo Nightfall, oppure per mezzo c'è altro?
  4. Nadrim

    Dipingere

    Bhè, un minimo di pratica. Detto così sembra una cosa difficile da fare, ma dopo un paio di prove le cose cominciano a diventare più facili. io ho provato tempo fa a prendere un prestampato e poi dipingerlo. Risultato: pessimo. ad ogni modo se ti interessano i prestampati si possono scaricare gratuitamente in Pdf dal ito della GW. Comunque quando sul modello c'è uno standardo con la superfice liscia credo che la cosa migliore sia dipingerlo. Io faccio così. Siccome poi i pennelli sono troppo grandi per fare un disegno base uso le matite per gli inchiostri di china, si trovano anche in cartoleria e hanno un basso prezzo. Con una punta in metallo traccio il perimetro, e poi spittacchio! Questo l'ho fatto così
  5. Nadrim

    Sezione mercatino

    Scusate la curiosità...ma è necessario avere sia i venti post che i dieci giorni; oppure uno solo dei due requisiti?
  6. Si. A dire il vero ben più di qualcuna: 50! Non penso sia cosa buona e giusta scriverle tutte, ma posso indicare il riferimento bibliografico: Il PENTAMERONE, o "Lo cunto de li cunti", di Giambattista Basile, scritto in un bellissimo Napoletano barocco, tradotto da Croce. Edito dalla Garzanti. Il testo è del 1600, cioè ben due secoli prima di Andersen e dei fratelli Grimm (che hanno scopiazzato a man bassa dal testo italiano). Anche una versione originale di Fantaghirò dovrebbe essere presente in quel libro. Celandra, guarda, tra le altre cose, che bel sito per te: http://www.pinu.it/chisono.htm Un esempio dell'assurdo scopiazzamento? Mai sentito parlare di Rapunzel? (ci hanno fatto anche una Barbie, raperonzoli mi pare si chiami.) Ecco la versione Italiana del XVII secolo, titolo: Prezzemolina C'era una volta, lontano lontano, una donna incinta stava affacciata a una finestra che dava sul giardino di un'orca, e siccome vide un bel quadratino di prezzemolo gliene venne tanta voglia che si sentì svenire. Così, non potendo resistere, guardò che non ci fosse l'orca e andò a prenderne un bel ciuffo. Ma quando l'orca ritornò a casa pensò di fare la salsa verde, e andando a cogliere il prezzemolo si accorse che qualcuno lo aveva strappato. Disse fra sé e sé: "Che io possa schiantare se non afferro questa mano lesta e non la faccio pentire, dovrà imparare a sue spese a mangiare nel suo piatto senza inzuppare di nascosto nelle pentole degli altri". La povera donna incinta con quella voglia di prezzemolo continuava a scendere nell'orto, e una mattina l'orca ce la prese, e tutta arrabbiata e inviperita le disse: "Ti ho acchiappato, ladra matricolata! Mi paghi forse l'affitto dell'orto, per venire a cogliere la roba quando ti pare e piace? Ti giuro che questa volta non la passi liscia!". La donna disperata cominciò a chiedere scusa, dicendo che non aveva ceduto alla tentazione perché fosse golosa o ingorda, la sua colpa dipendeva dal fatto che era incinta e aveva paura che non soddisfacendo quella voglia la creatura che aveva in seno avrebbe potuto nascere con le voglie di prezzemolo su tutto il corpo. "Queste sono solo chiacchere," tuonò l'orca, "e non pensare di accontentarmi con parole a vanvera! Preparati a pagare la tua colpa con la vita, a meno che tu non prometta di darmi quello che ti nascerà, maschio o femmina che sia". La povera donna, per scampare al pericolo mortale in cui si trovava, accettò questo patto, e l'orca la lasciò andare. Quando venne il tempo, nacque una bambina così bella che ci si rallegrava a guardarla, e siccome aveva un ciuffetto di prezzemolo disegnato in mezzo al petto, si chiamò Prezzemolina. La bambina cresceva benissimo, e quando ebbe sette anni cominciò ad andare da una maestra. Ma tutte le volte che usciva per strada incontrava l'orca che le diceva: "Dì alla tua mamma di ricordarsi della promessa!". La mamma si confondeva a forza di sentirsi ripetere questo discorso, e un giorno che non ne poteva più disse a Prezzemolina: "Se incontri un'altra volta la solita vecchia e ti ripete le stesse parole, tu dille 'e pigliatela!'". La bambina, che era all'oscuro di tutta la faccenda, incontrando l'orca che le disse: "Dì alla tua mamma di ricordarsi della promessa!", le ripose innocentemente come le aveva insegnato la mamma: "E pigliatela!". Allora l'orca l'afferrò per i capelli e se la portò in un bosco dove il sole non entrava mai, perché gli alberi erano torppo fitti, e la chiuse in una altissima torre che aveva fatto apparire lì per lì con un incantesimo. Questa torre non aveva porte né scale, ma solo un finestrino, attraverso il quale l'orca entrava e usciva, e per scendere e salire si attaccava alle trecce di Prezzemolina, che erano lunghissime e bionde. Dopo un po' di tempo successe che mentre l'orca non era nella torre e Prezzemolina aveva sciolto le trecce al sole, passò il figlio di un re, che vedendo quei capelli scintillanti come l'oro si fermò incantato, poi alzando gli occhi vide il viso della fanciulla, e gli piacque tanto che le dichiarò il suo amore. Prezzemolina si sentì subito conquistata dalla grazia del principe, e passarono un bel po' di tempo scambiandosi parole dolci, sospiri e promesse. Continuarono allo stesso modo per qualche tempo, finché decisero di trovare il modo di guardarsi più da vicino: quella notte lei avrebbe dato un sonnifero all'orca e il principe sarebbe salito in cima alla torre con i capelli di Prezzemolina. Con questo accordo, quando venne l'ora stabilita, il principe arrivò ai piedi della torre e fece un fischio, la fanciulla calò le trecce, lui si attaccò con tutte e due le mani e disse: "Ora!" Lei lo tirò su e quando fu in cima il principe con un salto entrò dal finestrino e si abbracciarono stretti. Poi, prima che si facesse giorno, lui scese giù servendosi della stessa scala d'oro e tornò al suo palazzo. Erano così contenti di trovarsi insieme che continuarono a fare la stessa cosa per molte notti, ma un'amica dell'orca se ne accorse e andò subito a dirle di stare attenta, perché nella sua torre c'era un traffico che lei nemmeno se lo immaginava, col rischio che Prezzemolina prendesse il volo. L'orca ringraziò la sua amica per il consiglio e le disse: "Ci penso io a chiuderle la strada, in ogni caso non può scappare, perché le ho fatto un incantesimo. Ci sono tre ghiande nascoste in una trave della cucina, e senza avere quelle in mano Prezzemolina non ha nessuna possibilità di sfuggirmi". Ma mentre facevano questi discorsi la fanciulla, che stava sempre con le orecchie ben aperte, sentì tutto, così quella notte quando venne il principe lo fece salire sulla trave a cercare le ghiande. Lui le trovò e le diede a Prezzemolina, che essendo stata fatata dall'orca sapeva cosa farne, poi intrecciarono una scala di spago, scesero insieme dalla torre, e appena toccarono terra si diedero alla fuga a gambe levate. L'amica li vide e cominciò a strillare per avvertire l'orca, e a forza di urlare riuscì a svegliarla. Quando sentì che Prezzemolina era scappata, l'orca scese dalla torre lungo la stessa scala di spago e cominciò a rincorrere i due innamorati. Loro, quando se la videro dietro che correva come un cavallo matto, si sentirono perduti, ma Prezzemolina si ricordò delle tre ghiande e ne buttò una in terra. Ecco che in un batter d'occhio apparve un cagnone terrificante, che abbaiando e spalancando l'enorme bocca si stava avventando sull'orca per mangiarla in un boccone. Ma lei, che ne sapeva una più del diavolo, si mise una mano in tasca, tirò fuori una pagnotta e la buttò al cane, che abbassò la coda e si mise a mangiarla buono buono. L'orca si rimise a correre a tutta potenza dietro ai fuggitivi e Prezzemolina, vedendo che si avvicinava, buttò in terra la seconda ghianda: ne uscì un ferocissimo leone che, frustando il terreno con la coda e scuotendo la grande criniera, era pronto a ingoiare l'orca nella sua gola immensa. Vedendo il leone l'orca tornò indietro, scuoiò un asino che pascolava su un prato, e dopo essersi messa la sua pelle addosso corse verso il leone, che credendola un asino si impaurì e scappò lontanissimo. Superato anche questo ostacolo, l'orca riprese a inseguire a gran velocità i due poveri giovani, che vedendo un'immensa nuvola di polvere capirono che stava di nuovo per raggiungerli. L'orca, temendo di ritrovarsi davanti al leone, non si era ancora levata la pelle d'asino; quando Prezzemolina buttò in terra la terza ghianda ne uscì un terribile lupo, che senza darle il tempo di trovare un'altra soluzione, credendola un asino inghiottì l'orca in un batter d'occhio. Così gli innamorati uscirono dal pericolo e piano piano andarono al reame del principe, che con la benedizione di suo padre sposò Prezzemolina, e vissero sempre in allegria e prosperità.
  7. Allora dunque...40 euro per una serata....72 euro di treno all'andata.....72 euro di treno al ritorno....almeno 20 euro per vivere.... Ragazzi a qualcuno avanza un rene? Poi ve lo restituisco. Giuro!
  8. Si. Però Totem, mi permetto un'appunto riguardo un particolare che forse è passato inosservato: quel post è del 24-05-2005.
  9. Nadrim

    Blind Guardian

    Che doci che sò........A proposito dell'ultimo album di cui parlava Zel: qualcuno l'ha sentito? Com'è?
  10. Nadrim

    Dipingere

    Io sarei più che disposto, se qualcuno mi accompagna... Quella sui volti è una domanda da centomila di euro (ovviamente in buoni da spendere in miniature). Cominciamo dalla cosa a mio giudizio più semplice: gli occhi. In effetti per fare degli occhi "decenti" non serve un granchè di arte. Solo un buon pennello. I metodi che conosco sono due: 1) fai una base nera sulla superficie dell'occhio. deve essere un'ovale, non molto alto, e con le punte abbastanza sottili. Hai presente l'occhio diu Sauron? Ecco! Dopodichè copri l'ovale con una passata di bianco, facendo attenzione a lasciare una sottilissima linea nera lungo il perimetro esterno. Infine tracci una linea verticale nera nel centro del bianco che dovrebbe rappresentare iride e pupilla. Sui modelli più grande uno si può anche permettere di fare iride di un colore, e poi un puntino per la pupilla. 2) Fai sempre l'ovale nero come sopra. Poi colori il lato destro e il sinistro di bianco in modo da lasciare il centro nero per rappresentare la pupilla. Nonostante sia una tecnica in due passate credo sia più difficile della precedente, perchè le parti con il bianco devono essere molto precise. Il volto è una delle parti che odio di più. Sopratuto perchè spesso è incastrato in qualche elmetto soffocante. Io li fo così: 1)perimetro nero ai bordi con l'elmo, o simile, ed una leggerissima passata sul resto del viso. 2) a seconda della razza, e quindi del colore della pelle più o meno scura, mischio un rosa carne (dwarf flesh, o elf flesh) con qualche tinta che va sul marrone (i nomi non li ricordo). Con questo coloro le parti più scure quelle tra zigomi e naso, sotto il labbro, rughe etc. 3) con il colore carne scelto copro gran parte del viso (ovviamente nè le parti scure, nè gli occhi) 4) prima lumeggiatura 50 e 50 tra colore della carne e bianco per parti in superficie, tipo zigomi, mento,naso 5) seconda lumeggiature con piuù bianco per le punte del naso, zigomi, etc. Poi le labbra, di solito mischiando arancione (poco) con il colore della carne. Oppure ci metto lo stesso mix del punto 5, perchè se il rosso/arancione è troppo intenso pare che le miniature abbiano il rossetto
  11. Nadrim

    Dipingere

    A spittacchiare mi diletto anche io, e da quello che ho letto su altri topic dovremmo essere all'incirca una decina. Per quello che riguarda le "tecniche" io sto lentamente abbandonando tutto, semplicemente perchè mi trovo meglio a fare altrimenti. Esempio: Il pennello asciutto. Cerco di usarlo il meno possibile, perchè finiti i vari passaggi mi lascia l'impressione di sporco, o polvere sul modello. Mi limito ad usarlo solo ed esclusivamente per le lumeggiature più superficiali di peli e pennacchi. Credo vada bene pure per le cotte di maglia, ma avendo gli Alti Elfi sò tutte armature di piastre. I lavaggi e gli inchiostri. Li uso pochissimo. In realtà potresti evitare tranquillamente di acquistarli, visto che riesci ad ottenere un effetto simile semplicemente allungando il colore acrilico con dell'acqua, come già detto. Io li ho visti usare per ombreggiare delle fessure molto piccole, o cose del genere; ma l'unico motivo per cui io li uso è solo su vaste zone di metallo, con una lavatura del nero, o marrone scuro per dare un pò di profondità al metallo o all'oro. Lumeggiture. Ecccoci qua. Di solito quando dipingo vado da un colore più scuro a quelli più chiari. Ovvio, direte voi. Parto da una base rigorosamente nera, bianca solo nelle zone dove ci sarà il rosso o il giallo. Di solito preferisco dei contrasti abbastanza forti tra il colore e la lumeggiatura, semplicemente facendo varie passate con il colore via via più chiaro. Posso darti un consiglio? Lo faccio. Anche se non mi dici di si: una cosa che ritengo fondamentale è il lining-in, o blacklining, o chiamalo come vuoi: quella lineetta nera da lasciare ai bordi interni presenti tra due "pezzi" di un modello (es: tra la veste e la mano). Non deve essere troppo spessa, altrimenti risulta innaturale, ma se fatta sottile ottieni un'effetto che a me piace moltissimo. I pennelli. I benedettissimi pennelli. Li ritengo fondamentali, perchè se non sono buoni hai voglia di sbavare a destra e sinistra. E poi con i pennelli ognuno si trova bene con un diverso tipo e modello. Dico subito che quelli Citadel non mi piacciono. Uso una serie in pelo sintetico (il pelo di bue si rovina subito, oltre ad essere raccapriciante per sua propria natura) della Da Vinci, prodotto in...Germania! cinque-zero o dieci-zero per spittacchiare, il tre-zero per passare su grandi superfici, o per la prima stesura di nero. Al momento non mi viene altro. Posso solo dirti che poco tempo fa ho postato qualche modello qui: http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=10005 Ma di questi solo la strega è rimasta intatta. Gli altri hanno subito un restyling. Approfitto e mi unisco all'appello di Tobin sulle foto di qualche vostra creazione, addirittura (la sto per buttare lì) si potrebbero ipotizzare delle gallerie personali...............
  12. Ops, è vero. Brutto segno, la memoria comincia a fare cilecca. Rimango una delle, e non La. Resta il fatto che non mi trovo d'accordo sulla possibilità di caricare solo i monofanteria. Al massimo non carichi mai, o raramente, contro i monocavalleria.
  13. Bhè, ma questo è un problema del generale che li usa...mica dell'esercito! Mi spiego: gli elfi scuri sono uno degli eserciti con la fanteria dotata di movimento maggiore; o meglio: in quanto elfi sono LA fanteria con movimento maggiore. Se tali truppe si fanno caricare da altre fanterie ( con movimento minore) allora è un problema di valutazione, o un errore di chi li guida, non una debolezza degli elfi. Giusto?
  14. Indovinate? In quel disco io ci trovo di tutto: paure, ansie, gioie e dolori della vita vera. spero di aver reso l'idea, anche se con una sola frase!
  15. Credo dipenda dai tornei. Alcuni accettano anche "modifiche" ufficiali e/o aggiunte che dopo l'uscita del libro degli eserciti vengono publicati (che so) sul sito, o magari sul White Dwarf. Mi pare, ma nmon ci metterei la mano sul fuoco.
  16. MIIIIIIIIIIIIIIIIII, quanto avete scritto senza di me. Si, sono dei mostraglioni carini. Però tra loro e le multibliste non c'è molto da pensarci su. Secondo me.
  17. Nel senso che non c'è una basetta che ricopre la forma della lancia della cavalleria bretonniana.
  18. Ops. Mi sopno scordato di dirtelo. Certo che devi dargli almeno una mano di colore. Perchè altrimenti rischieresti di far vedere il grigio di sotto, e non è bello.
  19. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA. Adesso si. Penso che la cosa migliore sia anche la più ovvia: farla intonata alle basette dei singoli modelli che ci infili. Detta la più assurda delle ovvietà, io credo che una cosa bella può essere quella di "variare" lungo tutto il perimetro. Nel senso, se le miniatue hanno la basetta con l'erba sintetica tu potresti mettere lungo i lati dell'erbetta, in qualche zona delle pietre, ciuffi di erba alta, o della sabbia per avere un effetto terra
  20. Senti, io non ho ben capito come sono queste basette. Mica mi puoi indicare un link dove vederle?
  21. Nadrim

    Elfi silvani

    Dunque: si, gli elfi silvani sono forti. Ma. Ma non sono facilissimi da usare. Nel senso che hanno una buona fase di tiro (anzi, ottima) ma il corpo a corpo non è il loro forte. Però ci sono delle truppe che nello scontro ravvicinato sono veramente temibili. Per essere chiaro: bisogna saperli usare. Mi sembra di capire che tu non giochi da molto, giusto? Nel caso vedi di fare qualche prova con qualche tuo amico, magari un pò più esperto. Comunque io li considero una gran bella scelta.
  22. Bhè non credo sia avversione, tranne che la mia: ho gli alti elfi. No, scherzi a parte. Il fatto è che si discute dell'esercito più forte ( o più powerful) e magari ci possono essere pareri contrastanti, sopratutto se consideriamo le diverse esperienze che uno ha potuto avere nella sua carriera di giocatore. Posso pure giocare contro uno che gioca con ........... (esercito più forte, compilate i trattini) , ma se gioca con i piedi ed è sfortunato vinco io. Personalmente gli eserciti ritenuti più forti sono tre, già elencati ad inizio topic indi non riporto. Per quel che riguarda scelta e formazioni di eserciti non c'è nulla da dire. Non è una questione di QUALE, ma di COME. E' normale che se voglio vincere mi faccio l'esercito per vincere, magari inserendo 4, o 6 multibaliste che falciano il nemico. Ma sono 400 punti su 2000, il 25% dell'esercito, mettici i personaggi e i trupponi, alla fine non rimangono truppe "ordinarie" di fanti o picchieri, il che non è molto realistico nè (a mio parere) in accordo con lo spirito di Warhammer. Se devo giocare con gli eserciti che si scontrano...allora facciamoli scontrare senza giocare con 8 modelli iperpotenti tra personaggi e macchine. E' un pò come dire che nel 40K si è andati alla conquista di un pianeta con 12 Marines ed un Predator Tendenzialmente. Però eserciti mono o sgravati sono appunto questo: competitivi. Possono pure piacere (altrimenti uno non ci giocherebbe, questo è ovvio) ma non credo che un esercito imperiale con millanta armi da tiro e ventordici cannoni sia una scelta estetica, semmai è una scelta funzionale alla competizione.
  23. Nadrim

    Stregoni ingegneri

    Però se gli compri una Warp blade gli permetti di lanciare fulmine, seguendo le normali regole di lancio degli incantesimi. Tra l'altro mi pare che se gli metti il condensatore di energia può anche avere dei vantaggi sul lancio.
  24. Nadrim

    Gish

    ...a parte le domande di Mimie che sottoscrivo, ma che intendi con "che livello" quando hai un personaggio arciere 4/mago 2lv ?
  25. Nadrim

    Warhammer 40000

    Toglietemi una curiosità: credo che nel 40k ci sia una "mortalità" maggiore del fantasy. Non mi riferisco solo al fatto che si spara e i fantocci cadono prima, ma anche alla possibilità di eliminare pezzi forti e superforti con cannonate e simili; cosa che invece può non avvenire nel fantasy se metti dei personaggi su drago e ben equipaggiati. Non so però se eventuali poteri psionici, campi di forza etc, lo possono evitare. Indi chiedo a voi: la morte nel 40k è più "giusta", o ci sono dei pezzi (potenzialmente) imbattibili? Sottolineo potenzialmente.
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