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Demian

Circolo degli Antichi
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  1. Se vuoi creare un illusionista particolarmente efficace, potresti ricorrere alla CdP Maestro dell'Assurdo del Nephandum, particolarmente efficace.
  2. Se la colpa è di D&D? Personalmente non penso, credo la cosa possa essere piuttosto dovuta alla particolarità che sarebbe richiesta da alcune campagne. Faccio alcuni esempi: D&D: Produzione Fantasy notevolmente vasta, può portare sia a giocare un fantapolpettone, ma anche alcune campagne molto peculiari, come ad esempio Spelljammer, o Dragonstar, che è pure basato sulla 3.x, o, ancora, Planescape, in altre parole cose che nella vera e propria letteratura fantasy contemporanea non fanno gran comparse. Star Wars: Un po' Fantasy un po' Sci-fi, non credo avrei problemi a giocarlo a lungo, dato che il materiale prodotto ed i film offrono davvero numerosi spunti, un notevole fattore di libertà credo si basi sulla non necessità di collegare strettamente la campagna alla produzione cinematografica. Sine Requie: Notevolmente diverso dal D20, può produrre sia campagne horror che d'interazione sociale (specialmente nelle città fortificate del Reich), che postapocalittiche di sopravvivenza, anche qui potrei sviluppare notevolmente il gioco. Ctulhu: Con tutta la produzione horror esistente, anche allontanandosi un po' dagli stili di Lovecraft è possibile sviluppare un gran nu
  3. Personalmente, concordo con coloro che sostengono la necessità di mettersi d'accordo in partenza sull'ambientazione, indipendentemente dalla tipologia di gioco che s'intende sviluppare. Ciò detto, una precisazione: Questa, di base, non è una semplice teoria, è realmente successo, pensate all'impatto iniziale dei conquistadores sulle popolazioni indigene dell'America meridionale. La comprensione della tecnologia come tale dipende dal bagaglio di conoscenze che si posseggono. Sapendo ad esempio cosa sia la tecnologia, oggi la nostra società, incontrando un'ipotetica specie aliena dotata di una scienza molto più avanzata della nostra, difficilmente scambierebbe per magia la tecnologia degli "altri", ciononostante essa potrebbe comunque apparirci altrettanto incomprensibile. Fin qui può sembrare una nota OT, ma non lo è necessariamente, perché si collega infatti ad altro. Fin'ora si è parlato di GdR Fantasy contrapposti, a livello di immaginario, a quelli Sci-fi, mi sorprende nessuno abbia riportato il caso in cui i due generi s'incontrano (intendo dire ad un livello superiore rispetto a Star Wars). Come esempio vago, ricordo un manuale di AD&D dove ciò capitava (non ricordo il titolo), era sull'arrivo di un veicolo tecnologico nel mondo di D&D, e in questo contesto quanto sopra scritto potrebbe avere un senso, gli abitanti del mondo fantasy potrebbero scambiare la tecnologia per magia, ma più in generale ci sono altri esempi che posso riportare. Fra la narrativa Fantasy, mi viene il mente il primo libro di Darksword (forse anche i seguiti, che a dire il vero non ho letto). A livello di GdR, nel manuale Apocalypse della D20 Modern è presentata la possibilità di un'apocalisse dovuta all'invasione di creature magiche originarie di un altro mondo, e c'è un esempio di campagna a tecnologia avanzata (mecha alti dai 3 a 5 metri, armi ad energia, eccetera), e magia. Ma, più di tutte, mi viene in mente l'ambientazione Dragonstar, che è proprio Fantasy Sci-fi, con astronavi e draghi, magia ed armi ad energia. Per cui, in realtà, a genere di gioco è anche possibile fondere le due cose, come sia giocarle non posso dirlo, non ho ancora provato. Un paio d'immagini.
  4. Ciao, non sono di Firenze, quindi non posso aiutarti. In ogni caso, stai più attento quando inizi una discussione, essa in genere non appare subito in bacheca, ma questo non vuol dire che non sia stata iniziata. Per cui, aspetta un po' più tempo prima di cominciare una discussione identica, o si rischia la creazione di doppioni.
  5. Sono d'accordo, non c'è una definizione certa che ci permetta di risolvere la questione. Nello specifico, non penso il Nephandum possa espandersi da locale a universale (un po' come se avesse raggiunto una massa critica per intenderci) per tre ragioni. 1 - Non è specificamente spiegato nel manuale. Una cosa del genere avrebbe meritato almeno un paragrafo di approfondimento dove ogni cosa era spiegata per filo e per segno. 2 - Confusione terminologica. Da Continente a espansione senza limiti, salvo poi dire è necessario reclamare tutto il piano materiale schiacciando le ssacche di resistenza, mentre prima si diceva necessario conquistare un solo pianeta, unire il significato di Piano Materiale e mondo, eccetera eccetera. Personalmente, penso che farei assorbire tutto il piano dopo l'assimilazione del pianeta, soltanto se il resto del piano fosse disabitato, mentre se ci fossero altri pianeti abitati, li considererei come sacche di resistenza ancora da eliminare. Infatti, anche se non ne avevamo parlato, il Piano Materiale potrebbe essere un unico pianeta che fluttua nell'infinito, per cui infinito come dimensioni, ma a livello di gioco l'unica parte davvero fruibile sarebbe il globo planetario, un po' come i monti di gehenna, da manuale "Il vuoto impenetrabile della Gehenna è infinito, ma ogni montagna vulcanica è finita. Tuttavia ogni vulcano è immensamente più grande di qualsiasi massa di terra conosciuta sul Piano Materiale. La definizione stessa del piano materiale rende plausibile che in esso ci sia un unico pianeta nel vuoto. Infatti, limitandoci alle discussioni riguardanti le dimensioni e le forme del Piano: Dimensioni infinite. ... può avere le forme più disparate: un globo sospeso nello spazio, un lungo nastro, una distesa piatta, un disco appoggiato sulla schiena di una gigantesca tartaruga. Spesso un Piano Materiale è costituito da un pianeta sferico; questo è laspetto più familiare per la maggior parte dei giocatori. Anche se di solito un Piano Materiale è infinito o comunque enormemente grande e auto-contenuto, può essere anche finito, come un disco sospeso sopra un Piano Elementale. Per cui, come vedi Anche il Manuale dei Piani ne parla come di un corpo che può essere finito piuttosto che infinito, e personalmente devo ddire che trovo la possibilità raffiugrata sotto particolarmente accattivante Qualche ultima nota sparsa: Nel quadro di un'apocalisse sul piano materiale, su Dragon Magazine #309 si parla della possibilità di un'invasione in massa da parte di una flotta di navi volanti dei githianky (non so se si scrive così, ma vabbè). Un'altra cosa che al momento non ho il tempo di scrivere, lo farò quindi più tardi.
  6. No, secondo me no. C'è un intero manuale da leggere, appellarsi ad un'unica frase non credo abbia senso. Se per te il Piano Materiale è l'universo, e per gli autori era il solo pianeta influenzato, la sua espansione "senza limiti" avviene in ambiti notevolmente differenti. La frase potrebbe intendere che più nulla si frappone all'assimilazione di quel mondo. Cosa che mi pare più sensata dato il precedente sviluppo dell'assimilazione. Prima un piccolo territorio, poi uno più grande, poi un continente. Mi sembra più plausibile si passi da influenzare un continente a tutto il mondo, che non da un continente all'intero universo, anche perchè non avrebbe senso per le logiche stesse del nephandum. Perchè il nephandum assimili qualcosa, una cosa è fondamentale: la paura. Più la paura è radicata e generalizzata, più forte sarà linflusso del nephandum. E, nello specifico, la paura si divide in vari tipi. C'è paura delle malattie? Allora può manifestarsi l'influsso di Ashatha, il terrore ancestrale della malattia e della putrefazione. Dapprima una creatura nativa del piano entrerà in sintonia col nephandum divenendo il suo araldo, poi attorno ad esso nascerà una loggia, il cui compito sarà diffondere il tipo di paura che caratterizza l'area d'influenza del loro signore. Come? Creazione magica di nuovi virus? Importazione in città di animali infetti? Eccetera, eccetera. Quando la paura sarà divenuta abbastanza generalizzata, allora potrà fare la sua comparsa l'artefatto, e l'invasione potrà assumere nuove forme quando questi sarà stato trovato, aumentando di grado (il secondo). Per intenderci, araldo, artefatto e fulcro praticamente funzionano come dei ripetitori. Ora, la teoria quale sarebbe? Che una volta conquistato un continente attraverso la paura della malattia, gli altri pianeti abitati dovrebbero essere assorbiti assieme a tutto l'universo pur senza esser mai stati soggetti all'influenza di Ashatha? Non vedo perchè, l'assimilazione procede di pari passo col progredire dell'aumentare della paura, le aree che non soffrono di ciò non possono essere assimilate, e ne bastano pochissime e piccolissime perchè ancora il "piano" resista, addirittura con la possibilità di far regredire l'influenza del nephandum colpendo uno dei tre ripetitori suddetti (andando però in ordine inverso rispetto alla loro comparsa, si devono colpire prima il fulcro, poi l'artefatto e poi l'araldo, cosa che non è un problema, in genere se si hanno forze sufficienti a far cadere un fulcro, allora sbarazzarsi di artefatto ed araldo non dovrebbe essere molto difficile). Per cui, la frase da te citata io credo abbia un altro senso, ovvero che, una volta caduta ogni resistenza, il mondo influenzato possa essere assorbito totalmente. Fra l'altro, la frase fa parte di un breve trafiletto che ritengo ampiamente insufficiente a descrivere cosa sia il nephandum, in altre parole penso gli autori avrebbero dovuto dedicare alla cosa uno spazio maggiore, magari dedicandone meno a talenti ed incantesimi, che tanto erano già massicciamente presenti in altri volumi (non che sia contrario ad essi, ma la spiegazione data del nephandum è davvero carente e confusionaria, come vedremo dopo). Ciò detto, non è necessario che un dio si opponga al nephandum per fermarlo (anche perchè loro da regolamento non potrebbero neppure manifestarsi in un piano sotto influsso forte). Per bloccare e far retrocedere, o anche annullare, l'effetto del nephandum, non è addirittura necessario ragionare sull'infinito, ciò che si deve fare è eliminare tre cose soltanto: il fulcro, l'artefatto e l'araldo (esattamente in quest'ordine), come già detto. Oltre a ciò, se leggi tutto il libro, ti renderai conto di come l'influenza del nephandum sia stata pensata come un'invasione planetaria piuttosto che come un assorbimento cosmico. Alla fine del libro ad esempio, compaiono descrizioni di campagne giocabili nelle varie fasi dell'infestazione del nephandum: stile investigativo (influsso debole), stile epico (influsso moderato, per livelli alti ma non necessariamente epici, dato che il termine "stile epico" assume qui un altro significato), stile apocalittico (influsso forte). Nel paragrafo finale dello stile apocalittico infatti, quando il nephandum è a un passo dalla vittoria: riscatto o distruzione (è l'ultimo paragrafo del libro). Leggiamo: "Anche un'avventura apocalittica, in un modo o nell'altro, deve avere termine. Le forze del terrore sono a un passo dal trionfo, e se riescono a riportare la vittoria finale il mondo è condannato: i Terrori Ancestrali possono reclamarlo e divorarlo, assimilandolo come hanno già fatto negli eoni passati con molti altri mondi e lasciando solo un'eco di disperazione e agonia." Vedi? Qui si parla di mondo e mondi, non Piano e Piani. Gli autori, o per volontà o per errore, assimilavano le due cose. Infatti continuano così: "Per arrivare alla vittoria devono semplicemente reclamare il controllo di quanto ancora manca del Piano Materiale e sopprimere le ultime sacche di resistenza. Se gli bastasse passare da un continente all'universo, non avrebbero bisogno di sopprimere alcuna sacca di resistenza. Inoltre, al termine mondo è stato di nuovo affiancato quello di piano materiale. Ma ancora peggio è la prosecuzione, dove il caos si fa totale, con termini usati in modi talmente vaghi e contraddittori da risultare insensati. "Un Piano Materiale non è fatto per reggere al contatto diretto con entità talmente mostruose e antiche, e si sfalderà in pochi attimi, così come tutta la cosmologia che gli ruota attorno. E' un destino che già numerosi altri mondi hanno subito. Come vedi, nulla di tutto ciò ha senso. Qualora abbia ragione io, ed essi identifichino il Piano Materiale con un pianeta, allora assimilato lui tutto il suo universo lo seguirebbe anche se ci fossero su altri pianeti sacche di resistenza che il nephandum non ha eliminato? (come già detto, non può assimilare ciò che non ha influenzato, ogni area non influenzata è da considerare come una "sacca di resistenza"). Si potrebbe argomentare che al nephandum basti l'assimilazione di un pianeta per accaparrarsi tutto il relativo universo, ma dato che fino a poco prima si questionava anche per piccole ed isolate valli, la cosa mi sembra altamente incongruente, e in ogni caso l'errore di assimilazione pianeta-piano materiale verrebbe confermato (leggere frase sopra citata). Oppure, se avessi ragione tu, il Piano Materiale è considerato essere l'universo e tutta la cosmologia che gli ruota attorno (si suppone siano gli altri piani) verrebbe assorbito dal nephandum con esso, seppur sia altrove scritto che il nephandum può assimilare solo i piani materiali? In che modo ciò potrebbe avvenire? Piani esterni, interni e di transizione non possono essere assimilati da manuale. Ci si riferisce ad altri piani materiali limitrofi a quello appena assimilato? Strano che per l'assimilazione dei piani materiali sia descritta tutta la procedura a gradi che ho spiegato sopra, per cui pure questa mi pare una spiegazione incongruente. A mio avviso, sono stati usati dei termini in modo erroneo e confusionario. Ciò detto, rispondo anche a questo: Come già detto, in Spelljammer i piani materiali sono di dimensioni finite, e quella era un'ambientazione ufficiale per AD&D
  7. Rispondo brevemente perchè fra poco devo uscire. Il ragionamento da te esposto lo avevo capito già prima, e se mi dici che come DM vuoi seguire quello, nulla da dire, ognuno è libero di sviluppare una campagna come gli pare. Se però mi dici che vuoi seguire piuttosto il manuale, nella descrizione del Nephandum non è scritto nulla che faccia pensare il suo influsso possa estendersi ad un intero cosmo, anzi pare che per piano materiale s'intenda, in quel caso, un unico pianeta. Nulla di strano, dato che ci sono vari modi di considerare cosa siano i piani materiali. Nell'ambientazione spelljammer ad esempio essi sono di dimensioni finite, praticamente de sistemi solari chiusi in colossali gusci solidi a forma di sfere, che flutttuano in un'infinita distesa di gas chiamata flogisto, e dove, nonostante il flogisto sia infinito (e non abbia a dire il vero caratteristiche definibili come planari), i piani materiali sono comunque limitati allo spazio contenuto nelle sfere. Ora, nel caso del nephandum di cui parlavo prima, la descrizione parla di un mondo, non di un universo, o meglio, il nephandum viene descritto come un cosmo collassato, ma il suo effetto sugli altri piani è descritto come limitato, o meglio, è descritto come se potesse influenzare soltanto dei pianeti. Ma se nel manuale si identifica senza dirlo pianeti e piano, si fa facilmente confusione. Un esempio di come i due termini vengano usati in modo intercambiabile: Influsso forte, pagina 13: L'emissario dell'entità, divenuto padrone assoluto di vaste aree del mondo grazie all'artefatto nefando e alle schiere armate della sua loggia, mira a estendere il proprio dominio su tutto ciò che rimane del Piano Materiale. ... Le alterazioni del territorio legato al Terrore Ancestrale raggiungono il punto estremo, come se quella parte del mondo fosse in procinto di fondersi col Nephandum. Influsso forte, pagina 15: Un territorio che è caduto sotto l'influsso forte di un Terrore Ancestrale ha dimensioni comprese tra un continente e l'intero Piano Materiale., non è un po' strano passare da un continente all'universo intero? Quando l'emissario ha scardinato i poteri che gli si opponevano grazie all'ausilio dell'artefatto nefando, l'influsso dell'entità può erompere fuori dai confini di un continente e proseguire la sua marcia di conquista senza alcun limite. ... Se a quel punto non viene fermata, l'entità può gradualmente assorbire l'intero Piano Materiale stringendolo nella sua morsa terrificante, e il destino del piano è segnato per sempre. Ora, a me pare più plausibile che per Piano Materiale gli autori intendessero un pianeta piuttosto che l'universo, alcuni salti sono altrimenti poco comprensibili (da un continente all'universo???). Oltretutto, l'invasione del Nephandum è descritta come contrastabile e battibile anche con influsso forte, per cui non mi pare il destino del piano sarebbe ineluttabile come dal tuo ragionamento traspare. Rimango della mia opinione, la narrativa non corrisponde in questo caso alla matematica, ma è la narrativa che fa testo. Ad ogni modo, più tardi darò un'occhiata più approfondita al materiale.
  8. Su questo siamo perfettamente d'accordo. Non ho detto che non possono diminuire, ho detto che sono diminuiti in proporzione alla specie di demoni che è dominante, questo però non vuol dire che siano in via d'estinzione come il manuale ne parlava, perchè: a) Per quanto proporzionalmente inferiori agli altri demoni, sono comunque infiniti. Il manuale descrive come terminata la grande epurazione che portò al suddetto stato di cose, per cui non stanno continuando a diminuire. In altre parole, le descrizioni del manuale spesso e volentieri non aderiscono ad un contesto che consideri gli infiniti. Da manuale non è così, poi è ovvio che un DM possa modificare la cosa per farla quadrare. Oggettivamente, come DM potrei anche prendere il mondo di Toril (Forgotten Realms), decriverlo come un calice piuttostto che come un pianeta, metterlo sospeso sopra i nove inferi e con un monte al centro che è Celestia. Nulla me lo vieta, di certo però sto traendo solo uno spunto da alcuni manuali, creando qualcosa che non è più nè Forgotten Realms nè la cosmologia prevista nello schema della Grande Ruota. Per cui, limitandosi ai manuali, mi è facile vedere che in essi il tema degli infiniti è trattato con troppa leggerezza, di conseguenza per mio gusto personale eliminerei questi piuttosto che cambiare le cose per fare in modo che lo schema quadri. Se poi uno vuol sviluppare diversamente può farlo, si può fare di tutto con la fantasia.
  9. Appunto, basta che il Nephandum invada ad una velocità infinita per essere qualcosa di totalmente diverso da prima. La conquista è lenta e graduale, la prima fase dell'invasione è infatti adatta ad avventure investigative. Inoltre, così com'è non può avere velocità di assimilazione infinita, dato che le fasi di assimilazione, per quanto difficilmente, sono contrastabili più facilmente rispetto al caso di Mechanus. Nel secondo devi riportare in certe proporzioni l'allineamento dello strato, col nephandum invece i bersagli da colpire sono solo tre: araldo, artefatto e fulcro, senza quelli la presa del nephandum scompare. Certo, si può stravolgere ogni cosa, ma allora perchè non andare oltre ed aggiungere dei propri scenari apocalittici? Quelli del nephandum sono solo 5, legati ai vari terrori, ne potrebbero esistere molti di più, con caratteristiche differenti. Fra usare un manuale con poche, semplici modifiche, e fare qualcosa di nuovo prendendolo come spunto, c'è una certa differenza. Ciò detto, se ciò cui ti stai riferendo sono gli ordini di infinito, non penso proprio che c'entrino col caso in questione. Gli infiniti in D&D non sono trattati matematicamente, è un concetto buttato la e basta, più volte non a caso nelle descrizioni dei piani ci s'imbatte in concetti più aderenti a qualcosa di finito. Mai lette le descrizioni di razze demoniache quasi sterminate dai tanarri? Se ne parla come di pochi. Proporzionalmente pochi di un numero infinito? Allora sono ancora infiniti. Invece no, sono descritti come in via d'estinzione, non perchè stiano ancora calando, solo perchè in passato sono stati sterminati in massa. Uno dei molti esempi che si possono fare. Nel caso dello strato assorbito dai Formian di Mechanus: i Formian stavano tendendo ad infinito più rapidamente della popolazione autoctona sarebbe una spiegazione sensata? A mio parere no. Si sta combattendo per la riconquista, e si sta tentando di difendere gli altri strati? Wow, e perchè su altri piani non è lo stesso? Come mai solo li i Formian tendono ad infinito più rapidamente della popolazione, e altrove no? Guerre e invasioni non sono concetti legati all'infinito, e continuo a pensare che non abbiano senso in tale contesto, dovrebbero perlomeno essere ripensati in modo assolutamente drastico, e non mi pare ciò sia stato fatto nei manuali.
  10. Su quello ero d'accordo fin dalla prima volta, semplicemente penso che a quel punto il Nephandum sarebbe talmente diverso da meritarsi un altro nome
  11. Più precisamente, non può sanguinare dato che non c'è circolazione, al limite perde un po' del sangue rimasto nelle parti, ma non è come se sanguinasse, essendo stato tagliato a pezzi per essere montato, dovrebbe aver già perso buona parte del sangue, in ogni caso la perdita sarebbe inferiore, e non si verificherebbe lo zampillo tipico di quando si lacera un'arteria.
  12. No, non è così. Mechanus non ha assorbito un piano, bensì uno degli strati di un piano, e anche li, se lo strato era infinito non ci vedo davvero un senso. E' un po' come utilizzare gli infiniti rendendo la cosa gestibile perchè non si considera che si ha a che fare con gli infiniti. Ciò detto, come spiegato nel Nephandum, il processo di assimilazione è separato in tre fasi: Nella prima ci sono solo gli araldi e le logge (pochissimi i trasfigurati), poi arriva l'artefatto, poi compaiono i grandi fulcri del terrore (la cattedrale di lame per melpheron, la prigione tetragona per hyssiris, ecc ecc...), i trasfigurati diventano la maggioranza, mentre le creature ancora pure, non corrotte dal nephandum, sono poche. Generalmente, nella prima fase le sacche di resistenza neppure ci sono, i servi del nephandum sono solo una ristrettissima minoranza, e spesso gli altri non si rendono neppure conto di cosa stia accadendo, e pur sapendo che c'è qualcosa che non va, non riescono a capire quale sia la radice del problema, il nemico ha l'obbligo della furtività ed agisce quindi in piccoli gruppi. Viceversa, nella terza fase lo scenario diventa assolutamente apocalittico, il mondo è profondamente mutato dall'influsso dei terrori ancestrali, e proprio li la presenza di sacche di resistenza può prolungare anche di molto l'assimilazione. Finchè ci sono sacche di resistenza di non asserviti, il Nephandum non può completare l'assimilazione (quindi è peggio dell'assimilazione da parte di Mechanus, in tal caso la quota maggioritaria bastava, il Nephandum ha bisogno del 100%), i servi dei cinque terrori cominciano così la caccia agli ultimi che fanno resistenza, ma allo stesso tempo, ed è proprio questo l'ostacolo più grande, cominciano a combattersi fra loro. I servi dei 5 terrori, per guadagnare una maggior fetta di torta al loro signore, si fanno guerra l'un l'altro, e la resistenza potrebbe avvantaggiarsi della cosa per infliggere al nemico qualche buon colpo, talvolta addirittura la distruzione di uno dei fulcri del terrore, cosa che farebbe regredire il grado di assimilazione del nephandum da terza a seconda fase. Inoltre, i punti d'accesso per gli emissari del nephandum sono locali, si aprono solo in alcune parti del piano, se anche il nephandum sottomette interi pianeti, finchè ce ne sono di liberi altrove nel piano, l'assimilazione non può essere portata a compimento, proprio perchè il nephandum ha bisogno del 100%, per questo motivo, se anche si aprissero collegamenti su tutti i pianeti, dato che esiste la possibilità di sconfiggere l'invasione del nephandum, non si riuscirebbe comunque a raggiungere il 100% di assimilazione, semplicemente perchè ci sarebbero pianeti dove la minaccia verrebbe sventata, salvando il piano.
  13. I 3 manuali per eccellenza per la modificazione dei mostri (almeno fra quelli da me conosciuti) sono: Advanced Bestiary, Book of Templates, Monster's Handbook. Con quelli si può fare un po' di tutto (specialmente col terzo, anche se è un po' macchinoso da usare, ed è meglio stare attenti a non creare combinazioni che, agendo sinergicamente, diventano troppo potenti.
  14. Ieri sera, rispondendo in preda al sonno ho dato solo un'occhiata sbrigativa, rimedio in breve: L'idea è interessante, ma nel multiverso se non sbaglio ci sono interi piani di creature che non hanno bisogno di dormire, quindi credo sarebbe un'apocalisse un po' limitata. ???
  15. Aggiungo che il Maestro d'Armi esiste già, è una CdP 3.0 Per il resto, mi sembra interessante, come ogni innovazione che porta qualche novità Edit: Perchè non la chiami Arma Devota?
  16. E' la stessa cosa che vale con la conquista graduale del Nephandum. La teoria base è l'espansione della sua influenza su un corpo finito, dove anche poche ed isolate sacche di resistenza possono ritardare l'assorbimento del piano. Anche assimilando un intero pianeta, supponendo che in un universo infinito possano esservi infiniti pianeti abitabili, il nephandum non riuscirebbe ad assimilare il piano. Aldilà di una profonda modificazione del funzionamento del nephandum, che a quel punto diverrebbe qualcosa di totalmente diverso (non è un dettaglio secondario ciò che viene cambiato, bensì proprio il suo funzionamento in genere), la quale possa fargli assorbire all'istante anche un piano infinito, l'unica cosa che mi pare possa rendere fattibile un'apocalisse planare sarebbe l'eliminazione degli infiniti.
  17. Un piano infinito quanto tempo può metterci ad assorbire un altro piano infinito? Se non sbaglio, ci metterebbe un tempo infinito. Di certo un tempo infinito ci metterebbe il Nephandum, la cui "infiltrazione" negli altri piani non è istantanea, bensì graduale e settoriale.
  18. Seppur non coincida del tutto, il Nephandum non è neppure troppo distante da ciò di cui stai parlando, una realtà morta che assorbe la altre realtà una dopo l'altra, amalgamandole in sè stessa e rendendole per sempre perdute. Come già detto, un buco nero planare. Con tutto sto discorso, mi è venuto ora da considerare che non solo il piano materiale (inteso come sistema cosmico) è infinito, ma che ci possono essere anche molti piani materiali (concetto delle realtà parallele), per cui ci potrebbero essere infiniti piani materiali infiniti. Tutto questo rafforza sempre più in me l'idea che un'apocalisse planare sia impossibile se si gioca con questi presupposti.
  19. Come detto, non penso possa esistere su ciò una guida vera e propria data l'ampiezza del materiale che sarebbe da trattare. Al più, un insieme di idee utili. Soggettivamente, alcune cose le potrei dire, certo. Per rispondere alla tua domanda su guerriero e Savnok: penso dipenda più da ciò che si vuole costruire, ovvero da come si intende specializzare la propria classe. Savnok, più che da guerriero in sè, è un vestigio da personaggio che esercita il ruolo di tank, e in questo la riduzione del danno e la capacità Move Ally possono essere molto utili, nel secondo caso ad esempio per sottrarre un alleato all'area minacciata di un nemico senza provocare attacchi d'opportunità. Ma molte altre cose potrebbero essere dette. Esempio: Sono un Ranger o uno Scout, prendere anche un solo livello da Binder (col talento improved binding) mi servirebbe? Certo! Perchè lasciarsi sfuggire l'occasione di diventare gli esploratori per eccellenza. Malfas permette la creazione d'infiniti uccelli (uno per volta, eh), che il personaggio può controllare direttamente e anche usare come occhi, estensioni della sua volontà che può spedire in avanscoperta, senza (notare bene) alcun limite dato dal raggio d'azione, la distanza cui è possibile spedire l'animale evocato durante le esplorazioni è lasciata indeterminata. Già questo si commenta da solo, dimenticavo qualcosa? Ah, si, Invisibilità ogni 5 Turni, un minimo d'attacco furtivo utile ai primi livelli e la competenza nei veleni. Per cui, per me la risposta alla tua domanda è si, ma bisogna valutare caso per caso, e non tanto in base alla classe, quanto al ruolo che si vuole costruire. Nell'esempio da me sopra citato, ad esempio, l'anima mage-mago-binder, seppur ci siano molti livelli di questa classe, essi non sono usati che per rafforzare il mago. Rinuncia necessaria alle vestigie di combattimento fisico, per cui quali sarebbero stati quelli da me puntati in tal caso? quello che da un tornado da 16d6 danni ogni 5 turni per svolgere il ruolo di blaster sacrificando un po' meno slot d'incantesimi, dahlver nar con shield self è sempre utile per resistere ad eventuali colpi in arrivo (da notare il ts sulla volontà, utile contro molti picchiatori, i quali subiranno la metà dei danni a noi indirizzati), un altro che da un fulmine da 5d6 ogni turno può essere utile, se non sai con che colpire perchè hai finito il resto ne lanci uno, il soffio di fuoco da 16d6 di amon ogni 5 turni anche potrebbe servire, ma perchè non svolgere pure un ruolo di guaritore di supporto col vestigio che concede abilità curative? 1 PV al Turno è poco come cura? Indubbiamente, ma in battaglia ci pensa il chierico, finito lo scontro però tutti tornano al 100% senza sprecare incantesimi o pozioni, e questo, aumentando le possibilità di cura del gruppo, può aumentare anche gli scontri affrontabili in una giornata.
  20. Sicuramente la possibilità esiste. Quanto alla tua idea su hellfire warlock e binder, quella combinazione è usata da un pezzo. Per saperne di più sui binder in genere, con qualche build relativa, potresti ringraziare pez e leggerti la sua guida sull'argomento: http://www.dragonslair.it/forum/threads/51404-Guida-al-Binder?highlight=guida+binder Per il resto, ci sono talmente tante vestigia combinabili in vari modi, che non saprei proprio consigliarti una build più di un altra, a parte una che ho usato, anima mage-mago-binder, rende intuili buona parte delle vestigia (praticamente tutte quelle da mischia), ma fornisce numerose opzioni utili, anche per svolgere un ruolo secondario di supporto estremamente efficace (anche solo pensando al vestigio che da poteri curativi, il quale è una delle migliori opzioni per una classe che cura).
  21. Si, era ciò che intendevo
  22. Si, personalmente penso un'apocalisse planare non possa avvenire, e per un motivo molto semplice. Il contrasto avviene in ogni caso fra entità di dimensioni infinite. Demoni e diavoli non possono sconfiggersi a vicenda, e a questo punto neppure i Celestiali possono influire in qualche modo, perchè tanto gli altri sono sempre infiniti. L'intera questione è, a dire il vero, secondo me condizionata da un difetto di base, di pensare questi sistemi infiniti in base alle nostre esperienze legate alle cose finite, e questo a mio avviso sarebbe causa di numerosi errori concettuali, fin dall'originaria stesura dei manuali. Un po' di esempi: Come ciò può essere? Infiniti demoni o diavoli contrapposti ad infiniti celestiali non è una proporzione inferiore a infiniti demoni e diavoli contrapposti a infiniti celestiali. Che senso avrebbe questo? Per quanto numerosi, i Modron non potrebbero ribilanciare il conflitto, semplicemente perchè infiniti demoni + n Modron non è in ogni caso mai maggiore di infiniti diavoli, e viceversa. Se anche inttervenissero infiniti Modron a sostegno delle di una due parti, anzichè un numero finito, la cosa non cambierebbe, perché infinito più infinito non da come risultato un infinito maggiore dell'altro infinito (riferendomi in questo caso alla parte avversa). Per cui, a mio avviso la questione è confusa perché è stato creato un sistema fantasy basato su dimensioni infinite, ma poi, descrivendolo più in profondità, vi sono state attribuite caratteristiche proprie dei sistemi finiti. La descrizione stessa dei piani ne è una prova. Baator è una distesa infinita in cui, ad un certo punto, si apre una specie d'imbuto diviso in strati (si, mi sto riferendo alla descrizione dei nove inferi, il cui bordo superiore si estende in un piano infinito). Bene, se così stessero le cose, i nove inferi non sarebbero neppure una porzione minima di Baator, poiché "l'imbuto" è descritto come di dimensioni finite, mentre il resto è infinito. Eppure, quando si da una descrizione caratteristica di Baator, si descrivono i nove inferi, non il resto che è infinito, come se quella fosse l'unica parte che conta. Francamente, penso che avrebbero fatto meglio a limitare le dimensioni infinite a piani particolari come l'Etereo, l'Astrale, quelli elementali, quello dell'energia positiva e quello dell'energia negativa, ci sarebbero stati molti casini in meno. Nota conclusiva: Riflettendoci in questo modo, mi sono reso conto che ha senso negare al Nephandum la possibilità d'inglobare i piani non materiali, semplicemente perché i concetti su cui si basano gli attacchi del Nephandum sono riferiti a corpi dalle dimensioni finite, mentre non avrebbero senso se applicati alle dimensioni infinite.
  23. Mi sembra buono
  24. Demian

    Beholder Lich, trip del DM?

    No, è per 3.5. Complete Guide to Beholders
  25. Demian

    Beholder Lich, trip del DM?

    C'è anche un manaule solo sui beholder, non ricordo il titolo. Comunque, se non si è ancora capito... non l'hp ancora trovato -.-"
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