Idem.
Fortunatamente questo (ai livelli alti) non mi è ancora successo, tutt'al più cambiamo il modo d'interpretare, i grossi ostacoli sono quando uno disturba gli altri parlando di cose esterne al gioco -.-"
Per il tuo (dell'autore del Topic) problema, potresti provare a modificare le esperienze di gioco, ad esempio cambiando ambientazione. Può essere che il "fantasy classico di D&D" vi abbia stancato per abitudine, come esperimento potreste reinventare.
Ad esempio facendo uso di ambientazioni non canoniche, come Nephandum, Iron Kingdoms, Scarred Lands, Dark Sun.
Potreste provare a introdurre la storia nelle vostre partite, la serie Mythic Vistas introduce spunti per giocare in ambientazioni ispirate all'antico Egitto, al medioevo (anche D&D lo fa, si potrebbe dire. E invece no, non ci sono la chiesa cristiana, la lotta contro le eresie e l'Islam, l'inquisizione, eccetera), all'impero romano, alla pirateria caraibica, alla guerra di troia, alle popolazioni dell'antico testamento (Ittiti, Israeliti, Egizi, Canaanei, Babilonesi).
Potreste modificare il gioco "giocando a ctulhu" in D&D. Come? Rendete magia e mostri poco comuni, occulti, depotenziate le classi, giocate avventure investigative. Il tutto è più intrigante se giocato in un'ambientazione storicamente ispirata, medievale o rinascimentale ad esempio.
Fin qui sembro un consiglio per gli acquisti -.-"
Ad ogni modo, se anche così non riuscite a risolvere, ci sono molti altri giochi da provare.
Per le partite quotidiane poi un consiglio (ma forse lo fate già, io ho cominciato da diverso tempo): non rendere noto ai giocatori quello che è consueto. Incontrano un troll per la millesima volta? Cambiane la descrizione, non fargli capire di cosa si tratti, aggiungigli o modificagli le capacità, non permetterggli di guardare il mostro che hai scelto dal manuale. E' molto diverso dire: "vi trovate di fronte un troll", dal descrivere una strana creatura che non si capisce cosa sia, non subito almeno.
Altra opzione, potresti rendere più pericoloso il gioco. Se fai sentire ai giocatori la concreta possibilità di poter perdere il loro pg, è possibile che questo li spinga a ruolare con maggior attenzione, a ponderare ciò che devono fare andando oltre la scheda, alla prudenza.
Non è un modo di giocare che piacerebbe a tutti, ma potrebbe essere utile provarlo.