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Limitazione manuali in ambientazione casereccia per limitare PP
Se il tuo dm è in grado di far valere le proprie opinioni presso il gruppo, qualcosa si può fare, c'è una regola che, se rispettata, può tenere sotto controllo i livelli più estremi di pp. Uno dei modi più facili attraverso cui si può fare il pp è fare ricorso a varie classi di prestigio, con lo sviluppo successivo di nuovi manuali da parte di autori differenti, ne sono uscite alcune notevolmente sbilanciate, che possono fungere da elemento destabilizzante. Per limitare la cosa, leggi l'introduzione alle classi di prestigio sul manuale del dm 3.5, nessun giocatore può utilizzare una classe di prestigio a meno che non gli sia concesso dal dm, in gioco esistono solo le classi di prestigio che il dm vuole. In ogni caso, è importante far notare al giocatore pp, che la responsabilità del dm è quella di fare in modo che il gioco sia divertente per tutti, ovvero la responsabilità è verso il gruppo. In alternativa, il dm potrebbe ottimizzare l'utilizzo dei mostri. Ho letto che hai parlato di aumento dei pv eccetera, ma quello spesso non è il modo migliore, tanto dopo un po il gruppo li tira giù lo stesso e la difficoltà aggiuntiva è molto relativa. A parte il metodo più ovvio per ottimizzare l'utilizzo di un mostro, e cioè impiegarlo utilizzando una strategia adatta a lui tenendo conto dell'ambiente in cui ci si trova, cen'è un altro molto efficace, e cioè la combinazione di creature. Ogni creatura ha un GDS, e affiancando più creature il manuale del dm da un metodo per calcolare il loro gds complessivo, ciò però funziona solo in astratto. Se si abbinano creature le cui abilità le avvantaggiano reciprocamente, l'aumento reale del gds può essere superiore a quello previsto dal manuale, perché è possibile combinare le differenti abilità e sfruttarle in modo tattico. A volte ho avuto gruppi un po pp, ma in genere non hanno mai avuto vita facile lostesso, non sono male ad usare i mostri, e loro lo sanno
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Iniziare. Sì, ma come?
Io uso una mappa quadrettata in cartoncino rigido, con copertura in pellicola adesiva, posso disegnarci su con l'evidenziatore e poi cancellare i tratti con un po' di carta, è utile. Un altro consiglio che posso darti, ma servirà di più con la salita di livello, è la preparazione particolare delle sessioni. Io in genere annoto tutte le cose che accadranno o che probabilmente potranno accadere nel corso di una sessione di gioco, sviluppo nel dettaglio i vari punti e mi faccio un'idea delle creature che il gruppo potrebbe incontrare, dopodiché ne studio bene le peculiarità e faccio anche i tiri, ad esempio per i Punti Vita, in anticipo, ripassando poi tutto lo schema poco prima dell'inizio della partita. E' un modo un po impegnativo, ma rende la sessione estremamente scorrevole, si riducono i tempi morti, la narrazione subisce meno interruzioni ed è più facile gestire gl'incontri.
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Fumetti Bonelli
Indubbiamente in DD c'è una grande indipendenza fra i singoli numeri, molto più che in Dampyr. L'errore seccondo me è stato non tanto nel settarlo su Londra, quanto nel fare una scelta che ne limita la possibilità di spostamento. Capirei in una storia breve dove tale handicap come parte della caratterizzazione ci può stare, ma come scelta sul lungo termine... beh, certo non è castrante, ma limitante si. Avrebbero potuto dargli quel po di mobilità in più, tanto il personaggio era già fortemente caratterizzato lo stesso ( ex alcolista ora astemio, vegetariano, quasi sempre al verde, assistente/spalla comica, quando è sovrappensiero suona il clarino, grande seduttore, ha una passione per il modellismo inconcludente ), mi pare ci fosse già abbastanza carne al fuoco. Sulla possibilità di far incontrare i protagonisti di varie serie, non mi ha mai convinto... ho anche qualche flash di una copertina dove Nathan Never e Dylan Dog s'incontravano.. mi è sempre parsa una cosa che possa piacere ai fan, ma che fa perdere di credibilità alla storia, D e DD mi piacciono entrambi, ma preferirei che tenessero separati i loro mondi.. perchè, ad esempio, collegare Dampyr a Dylan Dog vorrebbe dire alterare la struttura del primo dei due, DD è un horror a ssviluppo abbastanza libero, non segue regole prefissate, Dampyr invece seppur presenti una grande variabilità, è stato strutturato su alcune linee di base. Certo, se non ci si fa caso la cosa si può anche fare, ma a me non tornerebbe inserire nel mondo di Dampyr un personaggio nel cui mondo i vampiri non seguono lo schema del rapporto Maestro/Non Morto, dato che dal numero uno a quello attuale si è seguita questa linea. Nei DD che io ho appaiono 5 differenti tipi di vampiri: il più simile all'impostazione dampyriana mi pare sia quello nel n° 285 LA FURIA DELL'UPYR, poi, simile ma soltanto simile, il doppio numero 180 e 181, NOTTI DI CACCIA e IL MARCHIO DEL VAMPIRO, che avrà un seguito nella storia in almeno due numeri successivi ( MANILA, l'altro titolo non lo ricordo ), pure il n° 147 POLVERE DI STELLE è su questa linea anche se non collegato, ma la storia cambia completamente coi numeri 155 LA NUOVA STIRPE, il 62 I VAMPIRI, e un altro di cui ora no ricordo numero e titolo. Tutte queste storie mi sono piaciute molto, ma preferirei non le si accostasse a Dampyr, le due serie mi piacciono come sono, indipendenti
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Fumetti Bonelli
Mi scuso coi Moderatori, so che il doppio post è proibito dal regolamento, ma, non so perché, il programma m'impediva di fare un'ulteriore modifica al messaggio. Su Dampyr aggiungo: credo che nei prossimi 4 numeri si svilupperà lo scontro finale col vampiro di Londra lord Marsden... ahhh, ho la bava alla bocca. E' senza dubbio uno degli avversari più insidiosi e tenaci di tutta la serie, credo uno dei top four con Nergal, Thorke e, forse, Jan Vathek. Momento mitico, lo sento più di quando alla fine ci fu lo scontro fra Nathan Never e Aristotele Skotos ( nemico che durò dal numero 1 a ben oltre il 100, lascio immaginare! )
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Fumetti Bonelli
Sono un fan dell'horror fumettistico, parlando di Dampyr, è sicuramente il mio preferito, ma anche Dylan Dog mi piace molto. A questo punto ti consiglio Rourke, se anche tu sei un fan dell'horror, potrebbe piacerti. Facendo una valutazione fra i due suddetti comunque, penso che fin dall'inizio a Dylan Dog abbiano, senza particolare motivo, affibbiato una tara eccessiva, derivata dalla caratterizzazione del personaggio. Uno dei punti di forza di Dampyr è che la serie è stata strutturata per essere estremamente mobile, i protagonisti si spostano in gran parte del mondo, e questo facilita il compito di tenere fresca l'intera produzione, gli ambienti vengono contestualizzati e c'è una maggior variabilità negli scenari. Dylan Dog invece, sic, soffre il mal di mare (e prende la nave solo in casi assolutamente straordinari) e non prende l'aereo, certo ogni tanto ha fatto dei gran viaggi, anche nella lontana Europa dell'est, ma in macchina!!!! Penso che in prospettiva, già dal primo numero, quando caratterizzarono in tal modo il protagonista, abbiano fatto una toppata, la cosa lo limita troppo. Per carità, la maggior parte delle storie mi piacciono un sacco e ci sono dei veri gioielli, come Mater Morbi che ho trovato particolarmente inquietante e anche angosciante (il tema è il rapporto fra gli uomini e la malattia), ma mi viene da supporre che Londra sia la centrale internazionale dove si raccolgono le oscure presenze del pianeta, di qualunque tipo esse siano. Basta invece guardare i primi dieci numeri di Dampyr, per capire come in questo caso abbiano investito nella possibilità di sviluppare ambienti estremamente mutevoli da un numero all'altro, in soli dieci uscite queste le località toccate: Bosnia e Serbia (primi due numeri, durante la guerra), Gran Bretagna, Mosca-Russia, Praga, Friburgo, Berlino, Parigi, Namibia (seconda storia sviluppata su due albi, i numeri 6 e 7). Certo, nei primi numeri di DD, c'è una storia ambientata in Germania, ma chiunque segua la serie sa che Londra la fa perlopiù da padrona, con notevoli altri spostamenti sul suolo britannico; con tanti avvenimenti straordinari li concentrati viene da chiedersi come sia possibile che nella storia la stampa tratti ancora il protagonista da ciarlatano. Era stata molto tempo fa ventilata in modo assolutamente ipotetico (e forse solo da parte di alcuni fan), la proposta di far incontrare Harlan Draka e Dylan Dog, come fu fatto in passato per i personaggi di Nathan Never e Martin Mystère (se non erro il secondo fu ritrovato congelato in un iceberg o simili, e venne in qualche modo riportato alla vita, io lessi il seguito di tale storia in cui c'era qualche riferimento a come avvenne l'incontro... troppo assurdo, me la rido ancora ), ma ho sempre pensato che sarebbe stata una pessima idea. In Dampyr il tema dominante è la lotta contro i vampiri, creature la cui natura è stata definita e segue uno schema abbastanza regolare, in Dylan Dog invece appaiono almeno quattro diversi tipi di vampiri, e io non ho di certo tutti i numeri, il risultato sarebbe stato una perdita di coerenza per le due serie. Comunque sia, pare che l'ipotesi sia sfumata molto tempo fa.
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Modello per avventura "politica"
C'è poi da considerare che, in una città dove esiste una nobiltà abbastanza antica e radicata, i "nuovi nobili" spesso non sono ben visti. Quando l'ascesa della borghesia rampante portò membri di questa classe ad acquistare titoli nobiliari che avrebbero dato loro un riconoscimento sociale, molte delle vecchie famiglie, le cui finanze pure vennero rimpolpate dai capitali dei borghesi, guardarono con notevole disprezzo ai nuovi nobili, una cosa simile potrebbe accadere anche ai PG.
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Oltre il Medioevo Fantasy
Sono sempre stato molto aperto per quanto riguarda le relazioni fra le razze. Dopo un po', la solita antipatia nani vs elfi e cose simili alla Tolkien mi venivano a noia, meglio uscire dagli schemi! Elfi ubriaconi che vivono ai margini della strada, nani fighetti che vestono con armature griffate, si può creare proprio di tutto se si va aldilà delle immagini canoniche, le quali se troppo seguite cominciano facilmente a puzzare di stantio. Approvo decisamente chiunque dia un tocco molto personale alle relazioni fra specie nelle sue campagne.
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Classe Difficoltà Elicottero
Chiedo scusa, cos'è la d20 modern, e dove si trovano sti manuali?
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Il barbaro (5)
Scusatemi l'intervento un tantino OT, sarò breve: In che manuale si trova lo swashbuckler? Vorrei capire di cosa si tratti, grazie in anticipo!
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Fumetti Bonelli
Spoiler: Voglio dire, da un po gli autori registrano crisi nel mondo del fumetto, di qui la reticenza a sviluppare nuove serie optando per le serie brevi. Il che non è per forza un male: pochi numeri, un racconto che si conclude, possibilità di sviluppare più progetti interessanti. Ma farlo così è un disastro! Per dire, anche la Bonelli, e non è che io parteggi per loro per simpatia, ma semplicemente ho visto come hanno sviluppato alcuni fra gli ultimi lavori, le nuove miniserie sono state cominciate, portate a termine e non sono scadute nel frattempo. Esempi? Brad Barron per la fantascienza, Demian e Cassidy per il noir/storie di criminalità, Greystorm, Caravan. Trigger della Star Comics era valutato come un progetto interessante, ben sviluppato, sceneggiatore noto ( Ade Capone ), ma... non vendeva, quindi chiusa la serie a numeri quattro di sei. E che diavolo! Fanne un quinto concentrato e a prezzo maggiorato che esca in edizione limitata per quelli che la serie l'hanno comprata almeno! Valter Buio altra grande incognita. Se si prendono solo il primo e l'ultimo numero, si legge una storia collegata, poichè in entrambi appare un misterioso personaggio che, suppongo, fosse pensato come una delle figure più enigmatiche ed interrogative della serie. Ma... le due storie sono state sviluppate in autonomia. Ovvero, scollegate fra loro. Ovvero, nessuno dei personaggi della serie che avevano avuto a che fare con questo losco figuro si ricordava di lui, eppure ne avevano scoperto i nomi (almeno tre), le abitazioni, e parte della storia. Ma.. senza che una sonda aliena abbia cancellato la memoria a protagonisti e co-protagonisti, l'evilman della serie è stato dimenticato. Non ha alcun senso! Dimenticavo, per cui aggiorno: in controtendenza rispetto alle brutte esperienze con la Star Comics c'è stato Rouke: Tematica horror, ambientazione irlandese, sviluppo della storia coerente, storia breve, meno di una decina di numeri in tutto. Lo consiglio, non è male. Ciò che non mi torna sono alcune note narrative a inizio e fine dei numeri, che parevano lasciar presagire la serie dovesse continuare oltre. Ma se non altro, anche se è stata conclusa prematuramente, almeno non è scaduta come altre di cui ho già parlato. Per quanto riguarda poi Faactor V, ti spoilero una cosa paurosa, fed_44. Si tratta di parte della conclusione, per cui chiunque lo volesse leggere non apra lo spoiler.
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Fumetti Bonelli
Dato che ci sono capitato, rincaro la dose sulla Star Comics: quanta potenzialità sprecata! Trigger? Al quarto numero è stato sospeso, sviluppo e vendite bloccate. Capisco che il prodotto deve vendere, ma si trattava di una storia di soli sei numeri! Bloccarla al quarto è una presa per i fondelli per i consumatori, no dico, almeno farne un numero conclusivo un pò precipitoso e raffazzonato, che però chiuda il cerchio, invece niente! Nemrod? Progetto singolare, con qualche potenzialità, sviluppato in tre parti: la prima parte, originale, di oltre una decina di numeri, poi altri quattro, e infine altri dodici... sospesi prematuramente. Chiunque abbia seguito la serie può vedere che dopo un po essa diventi sempre meno innovativa, l'impressione che se ne ricava è che l'abbiano munta il più possibile senza rinnovarla, lasciandola così spirare in modo alquanto squallido. Factor V pessimo numero uno? Leggi tutta la serie, qualunque minima cosa cui ci si potesse appellare per salvarlo svanisce col finale, il quale non ha proprio significato. Voglio dire, le premesse della storia sono date, gli sviluppi mostrati, e alla fine va tutto in vacca in uno dei modi più assurdi e pacchiani che si potesse sviluppare, col falso colpo di scena ormai fin troppo utilizzato. E poi, in proposito Spoiler: L'ultimo numero non ha significato, voglio dire, gli stramaledetti vampiri escono dal loro limbo/prigione, e iniziano a conquistare il mondo massacrando tutti, si, con zanne e denti. Voglio dire, e gli eserciti? lanciafiamme, bombe incendiarie, finanche alle nucleari, niente? Umanità massacrata senza colpo ferire con un'invasione che ha per testa di ponte una piccola cittadina sulle montagne statunitensi, il tutto senza che nota di tentativi di difesa sia stata data, è ridicolo. Si può sviluppare un mondo come si vuole, ma la coerenza oggettiva deve rimanere. Ciò che ho visto molto nella Star Comics, e che mi ha lasciato male, sono state tante ottime possibilità sprecate, progetti che avrebbero potuto essere interessanti ma sviluppati in modo inadeguato o lasciati decadere per scelte che neanche riesco a comprendere, cose simili, e oltre a ciò continui ritardi nell'arrivo dei numeri, a volte anche di oltre una decina di giorni rispetto alla data d'uscita prevista. E che? Se lo sai, scrivici una data posticipata! Altro titolo, Valter Buio, in origine avevo letto che avrebbe dovuto essere una nuova serie, poi alla fine scopro che si trattava di una miniserie. Non so quale delle due notizie era la reale, di certo però se si pensava di farne una serie, sarebbe nata morta. Ovvero, l'idea mi è parsa anche interessante, ho apprezzato le storie, quasi tutte devo dire, ma si trattava di un'impostazione di base che non avrebbe comunque avuto grandi prospettive di sviluppo oltre i primi numeri, solo prendendo l'ultimo numero, e confrontandolo col primo che in un certo senso riprende, non si capisce come abbiano potuto concludere il lavoro in tal modo, pare che lo abbiano fatto per chiudere un progetto fallimentare, questa è l'impressione che ho avuto. Ho preso anche Rourke, che devo dire invece mi è piaciuto parecchio, ma questi sono miei gusti, però di certo non è stato privato di una fine dotata di senso, lo sviluppo è coerente e anche se leggendo alcune "note narrative" la fine mi ha destato minime perplessità, se non altro rimane a mio avviso un buon prodotto. Ora, sempre SC, sto seguendo San Michele, l'idea mi pare buona, le possibilità di svilupparne una buona storia ci sono, spero non mi mandino a ramengo anche questo! Su Nathan Never della Bonelli invece, di cui si è già parlato, devo dire che fino a qualche anno fa li prendevo, poi smisi perchè il genere fantascientifico mi era venuto un po a noia, ma devo dire che mi sorprese il nuovo taglio dato alla serie a partire dal Numero 162, sembrava promettente. Taglio di alcuni fra i personaggi "meno vitali diciamo" della serie, nuova impostazione, molto più oscura, malinconica e a tratti violenta, sembrava parecchio interessante, dando anche al protagonista una nota di oscurità che gli giovava un sacco secondo me. Non posso sapere quanto a lungo la nuova impostazione sia proseguita, perchè comunque smisi di prenderli non molto tempo dopo, mi stavo riorientando più sull'horror, ma devo dire che la trilogia formata dai numeri 162, 163 e 164 è per me un vero gioiello, merita d'essere letta. Per quanto riguarda invece vecchi e nuovi albi giganti, li ho sempre evitati, mi sembrava facessero spesso costruzioni troppo astruse anche rispetto la struttura base della storia.
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Il DM più stupido che avete avuto
:lol: Quella dell'infermiere mascherato mi ha distrutto Anche nelle mie prime esperienze (ovvero D&D 1à versione, ormai quindici anni fa ) c'era qualcosa di simile, un chierico misterioso di livello massimo ( 36 ) che spuntava da chissà dove senza dirci nulla, venendo a curare il nostro gruppo di pg di livello basso tutte le volte che ne avevamo bisogno. Ma c'era ben di peggio, certi modi di masterizzare possono allontanare i giocatori, altro che! 1: Parificazione dei dadi vita, tutti D8, dal Guerriero ( D10 ) al Mago ( D4 ), alterazione delle regole voluta dal DM e falsamente presentata come scritta sui manuali di gioco 2: Magie e combo magiche iperpotenti con incantesimi potenziati inventati ad hoc ed evidenti infiltrazioni di Dragonball e I cavalieri dello zodiaco, chierico e mago erano i coccolati del DM, praticamente facevano tutto loro. 3: Arbitrario cambiamento delle abilità delle classi presentato come naturale sviluppo del gioco, io ero un Elfo ( allora le razze fungevano da classi ), e mi erano state tolte prerogative che avrei avuto con l'aggiunta di altre abilità del tutto discutibili, il DM era l'unico ad aver autorità sui manuali, e qualora le anomalie fossero state scoperte, le obiezioni venivano messe in ridicolo con la collaborazione dei soliti "coccolati". Direi di aver inquadrato a sufficienza l'orrore! Immaginatelo come prima esperienza di D&D! 1à Classe Ladro, totalmente inutile, gioco fondato solo sugli scontri, se non avevi l'onda kamehameha che era stata concessa al mago ti divertivi poco. 2à Classe Elfo, avrei avuto accesso alla magia, una sorta di mago/guerriero, mi furono tolti gli incantesimi in cambio della dubbia capacità di poter creare oggetti magici per tutto il gruppo, cosa che però non mi fu mai permessa di fare. E come se non bastasse, mago e chierico, ovvero i coccolati, erano convinti che gli Elfi fossero verdi, pelati e con le antenne, come i namecciani di Dragonball :evilhot: Alla fine, apparve un superdemone che macinava Dei facendo jogging, annientandoli in un colpo dopo averne assorbito e riflesso gli incantesimi, che potenziava automaticamente. Manco a dirlo, il nuovo supercattivo only for mago & chierico, le guest star di tutta la produzione, era Perfect Cell! Una volta volando tanto per far vedere che era figo ha distrutto una foresta in cui ero non a caso accampato, come si può reagire a ciò? Con autentico self control inglese ovviamente, gli ho gridato di non disturbarmi mentre facevo i miei bisogni, e l'ho bersagliato con pezzi di me@@a. Sono morto poco dopo, ma visto il quadro generale direi che fu una fine gloriosa
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I gruppi, le sessioni e le campagne più singolari
Ciao a tutti! Gioco a D&D ormai da molto tempo, come giocatore o master ( più spesso il secondo ), e come la maggioranza di noi ho partecipato a numerose campagne, per cui ho deciso d'inaugurare questo topic. Tema del discorso è: in tutto il tempo che abbiamo giocato a D&D, quali sono i personaggi, le storie, le situazioni che ci hanno colpito di più? Gruppi di gioco particolari, colpi di scena inattesi, ambienti surreali, ogni cosa che vi ha colpito più delle altre. Può essere un buon spunto per la creazione di nuove storie, e poi non mi dispiacerebbe conoscere le impressioni di altri appassionati al GdR. Nota importante: Ho scritto che ho giocato a D&D, ma questa non vuol essere una discussione basata su esso, ogni esperienza che giudicate singolare o interessante, in qualunque gioco di ruolo si sia svolta, può arricchire il dibattito. Ciò detto, comincio io Un master con cui giocai per breve tempo qualche anno fa (non riuscì a sviluppare le sessioni oltre i primi quattro incontri ) basò la sua ambientazione su uno scenario medieval-postapocalittico, per coloro che lo conoscono, alla Brendon (il fumetto), ma rendendo il comportamento della popolazione particolarmente folle ed inquietante, e dando con ciò alle sessioni un'atmosfera oscura molto intrigante. Aldilà dell'ambiente, ciò che mi colpì di più fu però com'era stato sviluppato il gruppo di gioco, si era infatti ancora agli inizi della 3à edizione di D&D, ed erano molto comuni i gruppi d'avventurieri convenzionali, per cui mi divertii a sviluppare e veder sviluppato qualcosa che usciva dagli schemi. Io impersonavo un guerriero nano, il quale però alzava spesso più il gomito che la scure, non girava mai senza una scorta d'alcolico forte, ed il bello è che lo usava anche per combattere, spruzzava l'alcol su una torcia tentando d'incendiare i nemici, o infilava una fiaccola nella bottiglia e la lanciava come una bomba incendiaria, prima di gettarsi nella mischia a testa bassa. Lo stregone era una specie di spiritello fosforescente ( la cui luminescenza si accresceva qualora il suo corpo fosse stato strizzato, per cui lo afferravo ogni volta che dovevo illuminare qualcosa ), era alto come un bicchiere, per cui lanciava le sue magie nascondendosi dietro le spalle dei combattenti, usava uno spillo come arma e una moneta come scudo. Il druido era un lucertoloide con tendenze antisociali, ovunque fossimo andava a dormire nelle pubbliche fontane, inzaccherandole completamente, per cui non eravamo molto ben voluti nei villaggi. E, infine, il barbaro: un grosso bruto muscoloso dotato di una doppia personalità, una delle quali era assolutamente brutale e violenta, quando questa prendeva il sopravvento il personaggio cominciava a parlare da solo alterando il tono di voce. Mi sono divertito molto giocando con questo gruppo un pò sciroccato ( specialmente per coloro che amano build ed ottimizzazioni ad hoc ), ma fuori dagli schemi. E ora, a voi!
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Oltre il Medioevo Fantasy
Già... inoltre, sempre sugli Inca, posso aggiungere che la storia precedente dell'area che ospitò il loro impero è ricca d'esempi d'altre civiltà che li precedettero, alcune delle quali realizzarono anche opere grandiose, quali acquedotti degni di nota, spettacolari sono poi le foto dei terrazzamenti agricoli operati sulle montagne e le colline per renderli coltivabili. Come nota ulteriore, nei territori Inca si svilupparono anche pratiche metallurgiche di cui poi gli europei s'impadronirono, o più precisamente, furono i primi a lavorare un metallo come il platino.
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Oltre il Medioevo Fantasy
Per quanto riguarda le civiltà precolombiane, come strumento di calcolo e registro usavano i quipu, un insieme di cordicelle assicurate una all'altra, ogni colore dei fili intrecciati aveva un significato o riferimento preciso, mentre il numero di nodi sulle cordicelle indicava invece una quantità.
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Modello per avventura "politica"
Sono d'accordo. Tornando sui contatti che un uomo politico di una città simil-medievale dovrebbe avere, all'interno, ad esempio di comunità come Firenze, ci furono spesso accesi scontri, talvolta anche violenti, fra i capi di fazioni e gilde rivali, inoltre coloro che erano legati agli interessi della borghesia cittadina si trovavano spesso contrapposti, oltre che fra le varie divisioni di corporazione, anche verso coloro che basavano la loro influenza con le comunità esterne e minori o, se preferisci, con la campagna. Nello scontro politico, aldilà delle "cariche istituzionali" ufficialmente riconosciute, e al potere religioso, che pure era influente, non mancavano talvolta veri e propri scontri di strada fra i sostenitori di un gruppo e dell'altro, le battaglie fra i vicoli erano tutt'altro che rare, per cui se tu volessi ambientare la campagna in una città realistica, dovresti riprodurre anche degli scontri intestini che oggi potrebbero benissimo apparire come lotte fra gang criminali. Ci sono vari libri di storia che parlano di questi argomenti se vuoi trarre qualche spunto, i migliori sarebbero quelli sulle antiche lotte nelle città medievali italiane, Firenze ad esempio, che già ho citato, ha vissuto numerosi episodi tumultuosi, e in alcuni libri si parla di essi in maniera ben approfondita.
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Modello per avventura "politica"
Se con avventura politica intendi proprio addentrare il gruppo nella vita politica di una comunità, dovresti innanzitutto creare uno schema con cui individuare i personaggi più importanti del luogo, ed i loro legami con la comunità stessa, nessun uomo politico è tale senza agganci, per cui ad esempio in una città di stile medievale, ci saranno rappresentati di corporazioni, ecc... ecc... Se ciò che t'interessa è qualcosa di questo tipo, dovresti dapprima elaborare un sistema di png abbastanza realistico, e poi vedere come il tuo gruppo si può destreggiare avendo a che fare con esso. Ridurre tutto a tiri di diplomazia/raggirare mi sa che sarebbe decisamente deludente, in un'avventura basata sulla politica contano di più il gusto sull'intrigo e la cospirazione che il tiro di dado.
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GDR assurdi...
Aggiungo questa risposta parecchio in ritardo, per fare una precisazione qualora qualcuno dovesse imbattersi, come ho fatto io, in questa discussione: Fallout il gioco di ruolo cartaceo fu soppresso commercialmente perché sviluppato indipendentemente dalla casa produttrice del videogame, ne venne per cui sviluppata una versione alternativa chiamata Exodus, 4 o 5 manuali credo non tradotti in italiano, acquistabili anche su internet, prezzo dai 19 ai 39 euri, se non erro complessivi di una prima ambientazione/manuale base, una seconda ambientazione ed un bestiario.
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Oltre il Medioevo Fantasy
Nota a margine: se volete saperne di più su Death Gate, potete benissimo cercarlo su Wikipedia, li però la spoilerata sarebbe epica, perché si rivela, fin dall'inizio, la storia per come verrà scoperta nel corso dei libri, se quindi avete tempo, vi consiglio di leggerli, è estremamente più entusiasmante.
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Oltre il Medioevo Fantasy
Ambientazioni fantasy singolari possono essere tratte dal ciclo di Death Gate di Margaret Weis e Tracy Hickman, la storia si sviluppa su circa sette volumi, ed è ambientata in una serie di mondi nati dalla separazione, operata tramite la magia, di un unico mondo originario. In essa ogni luogo ha un funzionamento proprio e delle proprie problematiche, per cui può essere estremamente ispirante, ma non vorrei spoilerare troppo. Ciò detto, almeno un esempio per far capire a che tipo di variazioni ci si può trovare davanti lo devo fare. In uno dei mondi, il suolo era ricoperto da altissimi strati di muschio, grossi come continenti e spessi come montagne, fra essi si sviluppavano i mari, e su essi le comunità, per cui il metallo era pressoché sconosciuto, si combatteva con armi di legno, e gli scudi erano gusci di tartarughe. Mi si può dare qualche precisazione in più su questo d20 adatto all'epoca moderna/contemporanea? M'interesserebbe molto.
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Gente proveniente da un altro piano
Detta così, mi sembra un pò vaga, quindi ti chiedo qualche informazione in più. Ovviamente, la presenza degli "altri" è divenuta nota a parte dei nativi, ma questi intrusi sono evidentemente alieni, o riescono a mimetizzarsi fra la popolazione dell'ambientazione base? Si tratta di una semplice spedizione che gli "altri" hanno intrapreso per accrescere le loro conoscenze, oppure è la manovra iniziale e preliminare di un'invasione? In altre parole: il loro atteggiamento è fondamentalmente ostile e tenderanno a nascondersi e limitare i contatti diretti finché la manovra d'attacco non sarà pronta, oppure potrebbero cercare un contatto pacifico?
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Migliore ambientazione.
Ciao! Non mi intendo molto di Ambientazioni per D&D 3.5, a parte la canonica Forgotten, ma di solito preferisco far esplorare ai miei PG nuove aree del mondo, che neppure loro conoscono, così posso svilupparle personalmente man mano, e il gruppo non può dare, quando esplora, quasi nulla per scontato. Ciò detto, sono sempre stato ispirato da ambientazioni particolari, dove il mondo è rinato in seguito ad una grande catastrofe/cataclisma dimenticato, che ha spazzato via tutto ciò che c'era prima, una civiltà anche molto tecnologica e fantascientifica, per cui talvolta ci s'imbatte in residuati e rovine del vecchio mondo, oggetti tecnologici talvolta anche semplici, ma che i figli di un mondo tornato al medioevo non sanno interpretare se non come reliquie degli dei, o simili. Purtoppo, non mi pare che un'ambientazione così sia mai stata sviluppata per cui in genere devo fare tutto da me e ho solo pochi spunti esterni , ho letto ora di Darksun, e forse questa potrebbe venirmi incontro, dovrò cercarmela. Per chiudere, anche se non fa parte di D&D, ho trovato molto interessante Sine Requie, ambientata al termine della seconda guerra mondiale, in un mondo dove però un misterioso maleficio ha riportato in vita i defunti, tutti quanti. Solo pochi stati molto autoritari e militarmente avanzati sono riusciti a sopravvivere all'orda dei non morti, mentre nel resto del mondo sparuti gruppi di sopravvissuti sono in lotta fra loro per rifugi sicuri, cibi, medicine, benzina, armi con cui sopravvivere e difendersi dai mostri e dai predoni, che spesso sono convogli di ex militari sbandati durante le ultime offensive della guerra. E' un'ambientazione molto diversa dalle altre che ho letto (Exalted, Eberron di sfuggita, Mondo di Tenebra, Il richiamo di Ctulhu), e ammetto che mi tenta, ma non sono mai riuscito a giocarla con qualcuno .
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E se l'inferno cadesse?
Beh, fortuna che io l'ho scritta! ... li fo fregati! Non che ci sia scritto, ma mi viene in mente che nella mitologia cristiana per riferirsi a Lucifero si usano anche le immagini del Drago o del Serpente, quindi forse gli autori volevano sottintendere che la vera natura di Asmodeus è l'essenza stessa del Male, ma questa è una mia speculazione.
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E se l'inferno cadesse?
Mi ricordo che, leggendo la descrizione di Asmodeus per la prima volta, qualche anno fa, mi colpì il fatto che venisse lanciata l'ipotesi che lui, per quanto potente, non fosse altro che l'avatar di una creatura antichissima e forse eterna, che dimorava nelle più oscure profondità dei Nove Inferi, quell'essere veniva descritto come ben più potente degli Dei, e si lasciava intuire che la sua esistenza garantisse in qualche modo quell'equilibrio di forze che garantiva la stabilità nella struttura del Multiverso, la vera natura di Asmodeus sarebbe dunque, se il DM volesse sviluppare questa traccia, quella di una di quelle poche forze realmente portanti della realtà, un essere eterno che esisteva prima del Multiverso stesso. Ecco, ho trovato dove se ne parla, il paragrafo "Spire di Serpente", pag. 123 del Manuale dei Piani, cito alcuni punti: la vera forma di Asmodeus risiede in realtà nel crepaccio più profondo di Nessus, chiamato Spire di Serpente ... La sua forma titanica, lunga interi chilometri ... Forse un tempo era una divinità maggiore ... Forse rappresenta un'entità fondamentale la cui sola esistenza permette la continuazione dell'attuale configurazione del multiverso. Nessuno di coloro che raccontano la storia della "vera" forma di Asmodeus vive per più di 24 ore dopo averla pronunciata a voce alta.