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Demian

Circolo degli Antichi
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  1. :lol: Quella dell'infermiere mascherato mi ha distrutto Anche nelle mie prime esperienze (ovvero D&D 1à versione, ormai quindici anni fa ) c'era qualcosa di simile, un chierico misterioso di livello massimo ( 36 ) che spuntava da chissà dove senza dirci nulla, venendo a curare il nostro gruppo di pg di livello basso tutte le volte che ne avevamo bisogno. Ma c'era ben di peggio, certi modi di masterizzare possono allontanare i giocatori, altro che! 1: Parificazione dei dadi vita, tutti D8, dal Guerriero ( D10 ) al Mago ( D4 ), alterazione delle regole voluta dal DM e falsamente presentata come scritta sui manuali di gioco 2: Magie e combo magiche iperpotenti con incantesimi potenziati inventati ad hoc ed evidenti infiltrazioni di Dragonball e I cavalieri dello zodiaco, chierico e mago erano i coccolati del DM, praticamente facevano tutto loro. 3: Arbitrario cambiamento delle abilità delle classi presentato come naturale sviluppo del gioco, io ero un Elfo ( allora le razze fungevano da classi ), e mi erano state tolte prerogative che avrei avuto con l'aggiunta di altre abilità del tutto discutibili, il DM era l'unico ad aver autorità sui manuali, e qualora le anomalie fossero state scoperte, le obiezioni venivano messe in ridicolo con la collaborazione dei soliti "coccolati". Direi di aver inquadrato a sufficienza l'orrore! Immaginatelo come prima esperienza di D&D! 1à Classe Ladro, totalmente inutile, gioco fondato solo sugli scontri, se non avevi l'onda kamehameha che era stata concessa al mago ti divertivi poco. 2à Classe Elfo, avrei avuto accesso alla magia, una sorta di mago/guerriero, mi furono tolti gli incantesimi in cambio della dubbia capacità di poter creare oggetti magici per tutto il gruppo, cosa che però non mi fu mai permessa di fare. E come se non bastasse, mago e chierico, ovvero i coccolati, erano convinti che gli Elfi fossero verdi, pelati e con le antenne, come i namecciani di Dragonball :evilhot: Alla fine, apparve un superdemone che macinava Dei facendo jogging, annientandoli in un colpo dopo averne assorbito e riflesso gli incantesimi, che potenziava automaticamente. Manco a dirlo, il nuovo supercattivo only for mago & chierico, le guest star di tutta la produzione, era Perfect Cell! Una volta volando tanto per far vedere che era figo ha distrutto una foresta in cui ero non a caso accampato, come si può reagire a ciò? Con autentico self control inglese ovviamente, gli ho gridato di non disturbarmi mentre facevo i miei bisogni, e l'ho bersagliato con pezzi di me@@a. Sono morto poco dopo, ma visto il quadro generale direi che fu una fine gloriosa
  2. Ciao a tutti! Gioco a D&D ormai da molto tempo, come giocatore o master ( più spesso il secondo ), e come la maggioranza di noi ho partecipato a numerose campagne, per cui ho deciso d'inaugurare questo topic. Tema del discorso è: in tutto il tempo che abbiamo giocato a D&D, quali sono i personaggi, le storie, le situazioni che ci hanno colpito di più? Gruppi di gioco particolari, colpi di scena inattesi, ambienti surreali, ogni cosa che vi ha colpito più delle altre. Può essere un buon spunto per la creazione di nuove storie, e poi non mi dispiacerebbe conoscere le impressioni di altri appassionati al GdR. Nota importante: Ho scritto che ho giocato a D&D, ma questa non vuol essere una discussione basata su esso, ogni esperienza che giudicate singolare o interessante, in qualunque gioco di ruolo si sia svolta, può arricchire il dibattito. Ciò detto, comincio io Un master con cui giocai per breve tempo qualche anno fa (non riuscì a sviluppare le sessioni oltre i primi quattro incontri ) basò la sua ambientazione su uno scenario medieval-postapocalittico, per coloro che lo conoscono, alla Brendon (il fumetto), ma rendendo il comportamento della popolazione particolarmente folle ed inquietante, e dando con ciò alle sessioni un'atmosfera oscura molto intrigante. Aldilà dell'ambiente, ciò che mi colpì di più fu però com'era stato sviluppato il gruppo di gioco, si era infatti ancora agli inizi della 3à edizione di D&D, ed erano molto comuni i gruppi d'avventurieri convenzionali, per cui mi divertii a sviluppare e veder sviluppato qualcosa che usciva dagli schemi. Io impersonavo un guerriero nano, il quale però alzava spesso più il gomito che la scure, non girava mai senza una scorta d'alcolico forte, ed il bello è che lo usava anche per combattere, spruzzava l'alcol su una torcia tentando d'incendiare i nemici, o infilava una fiaccola nella bottiglia e la lanciava come una bomba incendiaria, prima di gettarsi nella mischia a testa bassa. Lo stregone era una specie di spiritello fosforescente ( la cui luminescenza si accresceva qualora il suo corpo fosse stato strizzato, per cui lo afferravo ogni volta che dovevo illuminare qualcosa ), era alto come un bicchiere, per cui lanciava le sue magie nascondendosi dietro le spalle dei combattenti, usava uno spillo come arma e una moneta come scudo. Il druido era un lucertoloide con tendenze antisociali, ovunque fossimo andava a dormire nelle pubbliche fontane, inzaccherandole completamente, per cui non eravamo molto ben voluti nei villaggi. E, infine, il barbaro: un grosso bruto muscoloso dotato di una doppia personalità, una delle quali era assolutamente brutale e violenta, quando questa prendeva il sopravvento il personaggio cominciava a parlare da solo alterando il tono di voce. Mi sono divertito molto giocando con questo gruppo un pò sciroccato ( specialmente per coloro che amano build ed ottimizzazioni ad hoc ), ma fuori dagli schemi. E ora, a voi!
  3. Già... inoltre, sempre sugli Inca, posso aggiungere che la storia precedente dell'area che ospitò il loro impero è ricca d'esempi d'altre civiltà che li precedettero, alcune delle quali realizzarono anche opere grandiose, quali acquedotti degni di nota, spettacolari sono poi le foto dei terrazzamenti agricoli operati sulle montagne e le colline per renderli coltivabili. Come nota ulteriore, nei territori Inca si svilupparono anche pratiche metallurgiche di cui poi gli europei s'impadronirono, o più precisamente, furono i primi a lavorare un metallo come il platino.
  4. Per quanto riguarda le civiltà precolombiane, come strumento di calcolo e registro usavano i quipu, un insieme di cordicelle assicurate una all'altra, ogni colore dei fili intrecciati aveva un significato o riferimento preciso, mentre il numero di nodi sulle cordicelle indicava invece una quantità.
  5. Sono d'accordo. Tornando sui contatti che un uomo politico di una città simil-medievale dovrebbe avere, all'interno, ad esempio di comunità come Firenze, ci furono spesso accesi scontri, talvolta anche violenti, fra i capi di fazioni e gilde rivali, inoltre coloro che erano legati agli interessi della borghesia cittadina si trovavano spesso contrapposti, oltre che fra le varie divisioni di corporazione, anche verso coloro che basavano la loro influenza con le comunità esterne e minori o, se preferisci, con la campagna. Nello scontro politico, aldilà delle "cariche istituzionali" ufficialmente riconosciute, e al potere religioso, che pure era influente, non mancavano talvolta veri e propri scontri di strada fra i sostenitori di un gruppo e dell'altro, le battaglie fra i vicoli erano tutt'altro che rare, per cui se tu volessi ambientare la campagna in una città realistica, dovresti riprodurre anche degli scontri intestini che oggi potrebbero benissimo apparire come lotte fra gang criminali. Ci sono vari libri di storia che parlano di questi argomenti se vuoi trarre qualche spunto, i migliori sarebbero quelli sulle antiche lotte nelle città medievali italiane, Firenze ad esempio, che già ho citato, ha vissuto numerosi episodi tumultuosi, e in alcuni libri si parla di essi in maniera ben approfondita.
  6. Se con avventura politica intendi proprio addentrare il gruppo nella vita politica di una comunità, dovresti innanzitutto creare uno schema con cui individuare i personaggi più importanti del luogo, ed i loro legami con la comunità stessa, nessun uomo politico è tale senza agganci, per cui ad esempio in una città di stile medievale, ci saranno rappresentati di corporazioni, ecc... ecc... Se ciò che t'interessa è qualcosa di questo tipo, dovresti dapprima elaborare un sistema di png abbastanza realistico, e poi vedere come il tuo gruppo si può destreggiare avendo a che fare con esso. Ridurre tutto a tiri di diplomazia/raggirare mi sa che sarebbe decisamente deludente, in un'avventura basata sulla politica contano di più il gusto sull'intrigo e la cospirazione che il tiro di dado.
  7. Aggiungo questa risposta parecchio in ritardo, per fare una precisazione qualora qualcuno dovesse imbattersi, come ho fatto io, in questa discussione: Fallout il gioco di ruolo cartaceo fu soppresso commercialmente perché sviluppato indipendentemente dalla casa produttrice del videogame, ne venne per cui sviluppata una versione alternativa chiamata Exodus, 4 o 5 manuali credo non tradotti in italiano, acquistabili anche su internet, prezzo dai 19 ai 39 euri, se non erro complessivi di una prima ambientazione/manuale base, una seconda ambientazione ed un bestiario.
  8. Nota a margine: se volete saperne di più su Death Gate, potete benissimo cercarlo su Wikipedia, li però la spoilerata sarebbe epica, perché si rivela, fin dall'inizio, la storia per come verrà scoperta nel corso dei libri, se quindi avete tempo, vi consiglio di leggerli, è estremamente più entusiasmante.
  9. Ambientazioni fantasy singolari possono essere tratte dal ciclo di Death Gate di Margaret Weis e Tracy Hickman, la storia si sviluppa su circa sette volumi, ed è ambientata in una serie di mondi nati dalla separazione, operata tramite la magia, di un unico mondo originario. In essa ogni luogo ha un funzionamento proprio e delle proprie problematiche, per cui può essere estremamente ispirante, ma non vorrei spoilerare troppo. Ciò detto, almeno un esempio per far capire a che tipo di variazioni ci si può trovare davanti lo devo fare. In uno dei mondi, il suolo era ricoperto da altissimi strati di muschio, grossi come continenti e spessi come montagne, fra essi si sviluppavano i mari, e su essi le comunità, per cui il metallo era pressoché sconosciuto, si combatteva con armi di legno, e gli scudi erano gusci di tartarughe. Mi si può dare qualche precisazione in più su questo d20 adatto all'epoca moderna/contemporanea? M'interesserebbe molto.
  10. Detta così, mi sembra un pò vaga, quindi ti chiedo qualche informazione in più. Ovviamente, la presenza degli "altri" è divenuta nota a parte dei nativi, ma questi intrusi sono evidentemente alieni, o riescono a mimetizzarsi fra la popolazione dell'ambientazione base? Si tratta di una semplice spedizione che gli "altri" hanno intrapreso per accrescere le loro conoscenze, oppure è la manovra iniziale e preliminare di un'invasione? In altre parole: il loro atteggiamento è fondamentalmente ostile e tenderanno a nascondersi e limitare i contatti diretti finché la manovra d'attacco non sarà pronta, oppure potrebbero cercare un contatto pacifico?
  11. Ciao! Non mi intendo molto di Ambientazioni per D&D 3.5, a parte la canonica Forgotten, ma di solito preferisco far esplorare ai miei PG nuove aree del mondo, che neppure loro conoscono, così posso svilupparle personalmente man mano, e il gruppo non può dare, quando esplora, quasi nulla per scontato. Ciò detto, sono sempre stato ispirato da ambientazioni particolari, dove il mondo è rinato in seguito ad una grande catastrofe/cataclisma dimenticato, che ha spazzato via tutto ciò che c'era prima, una civiltà anche molto tecnologica e fantascientifica, per cui talvolta ci s'imbatte in residuati e rovine del vecchio mondo, oggetti tecnologici talvolta anche semplici, ma che i figli di un mondo tornato al medioevo non sanno interpretare se non come reliquie degli dei, o simili. Purtoppo, non mi pare che un'ambientazione così sia mai stata sviluppata per cui in genere devo fare tutto da me e ho solo pochi spunti esterni , ho letto ora di Darksun, e forse questa potrebbe venirmi incontro, dovrò cercarmela. Per chiudere, anche se non fa parte di D&D, ho trovato molto interessante Sine Requie, ambientata al termine della seconda guerra mondiale, in un mondo dove però un misterioso maleficio ha riportato in vita i defunti, tutti quanti. Solo pochi stati molto autoritari e militarmente avanzati sono riusciti a sopravvivere all'orda dei non morti, mentre nel resto del mondo sparuti gruppi di sopravvissuti sono in lotta fra loro per rifugi sicuri, cibi, medicine, benzina, armi con cui sopravvivere e difendersi dai mostri e dai predoni, che spesso sono convogli di ex militari sbandati durante le ultime offensive della guerra. E' un'ambientazione molto diversa dalle altre che ho letto (Exalted, Eberron di sfuggita, Mondo di Tenebra, Il richiamo di Ctulhu), e ammetto che mi tenta, ma non sono mai riuscito a giocarla con qualcuno .
  12. Beh, fortuna che io l'ho scritta! ... li fo fregati! Non che ci sia scritto, ma mi viene in mente che nella mitologia cristiana per riferirsi a Lucifero si usano anche le immagini del Drago o del Serpente, quindi forse gli autori volevano sottintendere che la vera natura di Asmodeus è l'essenza stessa del Male, ma questa è una mia speculazione.
  13. Mi ricordo che, leggendo la descrizione di Asmodeus per la prima volta, qualche anno fa, mi colpì il fatto che venisse lanciata l'ipotesi che lui, per quanto potente, non fosse altro che l'avatar di una creatura antichissima e forse eterna, che dimorava nelle più oscure profondità dei Nove Inferi, quell'essere veniva descritto come ben più potente degli Dei, e si lasciava intuire che la sua esistenza garantisse in qualche modo quell'equilibrio di forze che garantiva la stabilità nella struttura del Multiverso, la vera natura di Asmodeus sarebbe dunque, se il DM volesse sviluppare questa traccia, quella di una di quelle poche forze realmente portanti della realtà, un essere eterno che esisteva prima del Multiverso stesso. Ecco, ho trovato dove se ne parla, il paragrafo "Spire di Serpente", pag. 123 del Manuale dei Piani, cito alcuni punti: la vera forma di Asmodeus risiede in realtà nel crepaccio più profondo di Nessus, chiamato Spire di Serpente ... La sua forma titanica, lunga interi chilometri ... Forse un tempo era una divinità maggiore ... Forse rappresenta un'entità fondamentale la cui sola esistenza permette la continuazione dell'attuale configurazione del multiverso. Nessuno di coloro che raccontano la storia della "vera" forma di Asmodeus vive per più di 24 ore dopo averla pronunciata a voce alta.
  14. Se il sistema che stai usando è D&D 3.5, sul manuale del Dungeon Master ci sono alcune tabelle di riferimento utili per fornire dei parametri su cui basare delle Prove per non perdersi quando ci si sta spostando in una zona sconosciuta. La tabella "Probabilità di smarrirsi" potrebbe fare al caso tuo, la trovi a Pagina 86, è utile nel fornire un modello base adattabile caso per caso alle esigenze del DM, dato che il numero di casi che presenta non abbraccia proprio tutte le situazioni possibili. Certo però, se ci si sposta nel sottosuolo e non si hanno passaggi alternativi, risulta completamente inutile, dipende da come intendi strutturare l'ambiente nel dettaglio.
  15. La filippica che ho fatto, era in risposta all'aver tirato in ballo un argomento come i suicide bomber ecc..., che poco ha a che fare col discorso in questione, e il suo scopo era, appunto, sottolineare che è di un gioco che stiamo parlando, se si usano i parametri del gioco applicandoli alla realtà, o viceversa, si entra in una serie di discorsi in cui si può dire più o meno tutto e il contrario di tutto, senza arrivare ad una conclusione particolare. Per cui, appunto, è al gioco che ci deve attenere. La questione non è che i maghi erano inermi e inoffensivi, i pg sapevano che il demone li utilizzava come batterie dalle quali ricaricarsi, per cui il caotico neutrale li ha attaccati per neutralizzarli, e non essendo vincolato ad alcuna morale particolare, non aveva impedimenti ad agire in questo modo, ma lo avevo anche già scritto in precedenza.
  16. Generalmente, quelli che addestrano i suicide bombers lo fanno perchè non hanno i fondi o le risorse per costruirsi carri armati, bombardieri o portaerei, dato che sono questi gli strumenti di distruzione più efficaci. Fino ad ora mi sono limitato ad esempi di gioco, ma se si vuole tirare in ballo la realtà pura e semplice, ogni classificazione fin qui fatta perde di significato, semplicemente perchè troppo semplice per poter spiegare la realtà, che dev'essere studiata con tutta la sua complessità. In un paese in tumulto, un suicide bomber attacca dei militari, e ciò da noi viene spiegato come l'atto di un terrorista, ma magari altrove molta altra gente pensa che quell'atto è stato parte di una lotta contro le truppe occupanti di un esercito invasore, dove sta la ragione? Questi termini non bastano a definire correttamente quanto sta avvenendo, l'intervento di truppe ha causato un discreto numero di morti anche fra i civili, specialmente durante i bombardamenti aerei, supponiamo che il suicide bomber fosse un padre che ha perso la giovane figlia durante l'attacco, questo comunque lo giustifica ad uccidere? E il militare che accondiscende ad entrare in un paese straniero, e per un errore colpisce col suo aereo un'abitazione civile facendo una strage, è innocente pur avendo provocato morti reali? Sono domande prive di senso! Soltanto uno studio approfondito delle situazioni prese in esame può portare sempre più ad una corretta consapevolezza dei fenomeni che si stanno osservando, le definizioni usate nella maggior parte dei casi sono invece utilizzate per dare spiegazioni di comodo, per giustificare una determinata linea di condotta, o simili. Non si tratta di mettersi a giustificare il suicide bomber o il militare in missione, ma di capire per quale diavolo di motivo un poveraccio è arrivato al punto di legarsi della dinamite addosso e farsi smembrare da questa assieme ad altri poveracci, così come di spiegare il motivo per il quale un militare di professione si trova in un paese che non è il suo. Nel film le crociate, il Saladino veniva presentato come un monarca illuminato e pacifista, ma rappresentazioni di questo tipo sono soltanto stereotipi, tant'è che uno storico criticò la pellicola affermando: "Saladino aveva un'armata di più di 30.000 uomini, di certo non gli serviva per avere compagnia durante le passeggiate nel deserto.". O, in altre parole, e lo dico come persona che ha scelto di orientare i suoi studi universitari nel campo storico, la realtà è sempre estremamente più complessa di come ci viene presentata, e per capirla è necessario studiare a fondo, avendo la fortuna di trovare i materiali giusti, io stesso facendo una Tesi sugli anni 30, e ricercando su documenti dell'epoca, ho scoperto cose di cui la maggior parte dei libri di storia non mi aveva parlato, o lo aveva fatto dando un'interpretazione che ora mi pare fosse soltanto una giustificazione artificiosa di quanto era successo (non sto parlando, ovviamente, di TUTTI i libri di storia). Ciò detto, il condannare un Caotico Neutrale per aver scelto una linea di condotta che invece sarebbe stata da giustificare per un Legale, continua a non parermi una scelta corretta.
  17. Faccio notare che il DM aveva scritto che il giocatore li ha uccisi per impedire che nutrissero il demone, per cui anche se erano indifesi in qualche modo il gruppo doveva aver intuito il loro ruolo nello scontro, l'origine della questione era nel modo in cui il personaggio li ha neutralizzati, che, nel caso specifico dell'uccisione, non si può ritenere estranea al carattere di un Caotico Neutrale. Il personaggio ha ucciso per avvantaggiare il gruppo in battaglia, non è specificato che abbia provato piacere nel farlo o l'abbia fatto per sfizio, può essere definito insensibile, mostruosamente freddo, anche spietato, ma non per questo lo si può definire malvagio, sebbene queste cose molto spesso possano essere associate e strettamente collegate fra loro. Esempio: Un pg va in caccia dell'uomo che, per rubargli in casa, ha ucciso uno dei suoi figli, quando lo trova lo sconfigge, ma questi non muore, e si rannicchia in un angolo piangendo e chiedendo pietà, ciononostante il pg lo uccide e ne smembra il cadavere. Anche questo sarebbe troppo semplicistico da definire come malvagità, si tratterebbe di furia cieca che può portare alla follia, mancanza di pietà, ma non malvagità in sè. Il Caotico Buono è forse l'allineamento che dispone, fra quelli esistenti, del più ampio ventaglio di possibilità a sua disposizione, non penso sarebbe appropriato privarlo della possibilità di uccidere dei mortali che stanno venendo utilizzati come batterie da una creatura più potente, certo il modo è discutibile, ma rientra nel campo di ciò che un Caotico Neutrale può scegliere di fare.
  18. Demian

    Proposta per un mostro

    Stavo guardando il manuale degli psionici per qualche idea, e mi è venuta in mente una cosa, loro hanno un potere chiamato Scisma, permette di scindere parte della mente per avere un'azione standard extra in cui è possibile, ad esempio, manifestare il proprio potere mentale ad un livello però inferiore di quello effettivo. Potrebbe essere una buona idea sviluppare qualcosa di simile, ricollegandomi al discorso precedente, potrebbe nascerne una creatura adatta allo scontro fisico, una parte del cui cervello agisce però come un simbionte semi-indipendente, quindi mentre il corpo principale combatte, si sposta o fa qualunque altra cosa gli serva, una porzione della sua mente potrebbe utilizzare i poteri psionici, sia di controllo mentale che d'altro tipo, come se fossero due creature in un unico corpo.
  19. Demian

    Proposta per un mostro

    Un immondo con capacità da psionico in effetti esiste già, anche se non conosco le sue capacità di controllo mentale, guardando il tuo mostro mi è venuta in mente però una cosa che ho letto su uno dei manuali di Mondo di Tenebra (Licantropi), la capacità d'assorbire l'altrui energia per prolungare la durata del proprio stato di trasformazione mostruosa. Il tuo disegno mi fa pensare molto a una creatura da scontro fisico, che te ne pare, come spunto, di un mostro immondo dalle capacità simili a quelle di un barbaro, con in aggiunta la possibilità d'assorbire le energie mentali di chi lo circonda per prolungare la durata dello status Ira? In aggiunta, potrebbe avere dei bonus all'assorbimento qualora incontrasse degli avversari in grado d'entrare in Ira o Furia, assorbendo la loro rabbia ridurrebbe il tempo in cui questi potrebbero rimanervi, e allo stesso tempo prolungherebbe o amplificherebbe la propria frenesia brutale. Comunque, proposte a parte, posso guardare ad alcuni parametri, ma intendi svilupparlo come modello per D&D 3.5 o D&D 4?
  20. ...ma non si può semplicemente evitare di punirlo? Voglio dire, se il demone gli ha lanciato qualche carognata prima di tirare le cuoia ok, maledizione, penalità varie ecc... Ma non mi convince affibbiare delle penalità ad un Caotico Neutrale semplicemente perché... si è comportato da Caotico Neutrale. Dalla descrizione mi par di capire che il Giocatore avesse intuito il legame fra i maghi folli ed inermi e la rigenerazione del Demone, per cui ha fatto seguire al suo Personaggio la strategia che gli pareva più adeguata, la quale nel caso specifico non è in contraddizione con la condotta di un Caotico Neutrale. Avrei capito la punizione se il Pg fosse stato un paladino col vincolo al Legale Buono, li ci stava tutta, ma non nel caso in questione. Forse mi è sfuggito qualcosa, ma a parte il comportamento tenuto in battaglia, c'è qualche altro motivo per cui il Pg dovrebbe subire delle penalità, una maledizione o quant'altro?
  21. Beh, meno male Personalmente, ho sempre sconsigliato ai miei giocatori la scelta di un caotico malvagio, anche se qualcuno me lo aveva chiesto perché voleva poter fare un po quello che gli pareva (ovvero, concretamente, il neutrale). Ho sempre pensato che, seppur possa comparire fra gli umani, elfi o quant'altro un individuo caotico malvagio, ciò non sia molto comune, e neppure facile da gestire per un giocatore, specialmente in un gruppo che non ha le stesse tendenze. Più precisamente: sebbene possano esserci in queste razze comportamenti crudeli, siano essi motivati da fattori passionali, da ambizione o quant'altro, in genere non fa parte delle comuni caratteristiche dei membri di una società "civile" come quelle in cui queste razze dovrebbero vivere, la scelta del male puro in quanto tale, così come la crudeltà fine a sè stessa. Per fare un esempio, immagino che nella realtà si potrebbe dire caotico malvagio un sadico maniaco che tortura e uccide per piacere, o qualcosa di simile, altrettanto brutale e preso dalle sue pulsioni, mentre sia un neutrale malvagio che un legale malvagio potrebbero controllarsi, e nascondere la loro malvagità sotto una maschera di rispettabilità, la loro crudeltà sarebbe motivata dal bisogno di soddisfare qualche mira personale, non da semplice indole violenta. Alla lunga, penso che in un gruppo comune un caotico malvagio sarebbe facilmente fatto fuori dai suoi stessi compagni, neutrali inclusi, infatti sarebbero più i fastidi che porta attirando l'attenzione di potenziali nemici, che i benefici.
  22. Un Caotico Neutrale non ha particolari dogmi morali cui attenersi, per cui non avrebbe senso modificargli l'allineamento per aver ucciso qualcuno, perché semplicemente un'azione di questo tipo non è estranea alla sua natura, dato che, da quanto hai raccontato, si poteva presumere che il suo personaggio, trovandosi in quella situazione, agisse come meglio riteneva, ed in ciò è compresa pure l'uccisione dei maghi folli. A parte ciò, in una campagna standard come mi pare di aver intuito sia la tua, e intendo una campagna dove i personaggi non siano malvagi, ovvero i casi più comunemente previsti dalla struttura di D&D 3 e 3.5 (infatti, in proposito, la prefazione del manuale delle Fosche Tenebre prescrive al DM di vietarne la lettura ai PG poichè si prevede che essi non siano, appunto, malvagi), modificare l'allineamento di un PG da Caotico Neutrale a Caotico Malvagio vorrebbe dire eliminare quella figura dalla Campagna. Mi spiego meglio: mentre ogni altro allineamento, legali malvagi e neutrali malvagi compresi, sono tutto sommato gestibili, un Caotico Malvagio è invece praticamente incontrollabile, giocarlo realisticamente vorrebbe dire fargli massacrare, ogni tanto, qualcuno anche soltanto per sfizio, ma ciò comporterebbe, in una società come quella generalmente pensata per D&D e come immagino che tu stia utilizzando (mi riferisco alle regole di creazione di una comunità presenti sul manuale del DM, dove è spiegato che la maggior parte delle comunità non hanno un Governo di allineamento malvagio), una caccia costante da parte delle autorità, in altre parole, a meno che il PG non sia già d'alto Livello, avrebbe vita breve, i suoi continui delitti ne farebbero un reietto braccato in ogni comunità non malvagia (poiché, ragionando sensatamente, anche nelle comunità neutrali coloro che perturbano l'ordine non possono essere visti di buon occhio, ogni forma di società impone delle regole). Un Caotico Malvagio potrebbe essere giocato quasi unicamente come componente di un gruppo malvagio in una campagna strutturata appositamente, siccome non penso tu voglia modificare in questo modo la tua campagna, perché modificare l'allineamento del PG per aver fatto qualcosa che, tutto sommato, fa parte della sua natura? *** Diavolaccio, per qualche motivo non mi era comparsa la fine della discussione, la mia risposta è arrivata in ritardo... sorry Nota - %2$s Per aggiungere informazioni ad un messaggio lasciato entro 24 ore utilizzate l'apposita funzione Modifica messaggio. Doppi post e Up alle discussioni sono vietati dal punto 2.23 del Regolamento.
  23. Demian

    Dubbi del Neofita

    Già! Ti faccio un esempio: un gruppo che masterizzavo si è trovato in un villaggio di Chitine ( manuale dei mostri del faerun ), sono umanoidi di taglia piccola... insomma, in campo aperto il barbaro potrebbe tranquillamente falciarne più di uno per volta con Incalzare, ma li, all'arrivo dei PG ho fatto ritirare ogni mostro nella sua capanna di ragnatele compresse ( sono umanoidi ibridati coi ragni, creazioni dei Drow ), così il gruppo ha dovuto stanarli mandando avanti il barbaro appunto, e un combattente psichico, gli altri sono rimasti nella piazza, protetti da un ninja, dal druido e dal suo compagno animale ( c'erano pure una warlock e un mago combattente, ma se ne stavano riparati dai compagni più forti ). Insomma, le chitine sono di taglia piccola, e mentre i picchiatori si piegavano per entrare e trascinare fuori quei maledetti, questi li hanno attaccati, cosicchè il combattimento si è dovuto svolgere coi pg abbassati o inginocchio, mentre gli altri membri della tribù, che stavano spiando la situazione, sono usciti per colpire i restanti personaggi, che a vista non dimostravano una particolare resistenza ( ovvio, nessuno con armature rilevanti addosso ). Insomma, la sostanza è che la tattica ha un ruolo fondamentale, se i pg avessero dato fuoco alle capanne anziché introdurvisi, il combattimento sarebbe stato decisamente più facile!
  24. Demian

    Dubbi del Neofita

    Si, l'ho trovato! Però in fin dei conti parecchi dubbi su GS e Livello rimangono, se ad esempio posso capire che un Guerriero di 1° sia equiparabile a uno Gnoll, lo stesso mi pare più difficile valga per un Guerriero di 20° e un Tarrasque. Secondo me a un certo punto è meglio affidarsi più al buon senso che alle sole statistiche, il mio dubbio era più incentrato sul modo attraverso il quale stabilire la difficoltà d'incontro con un PNG, ma a sua volta questa varia molto dal tipo di Classe. Un altro esempio: un Guerriero di 5° con un Paraelementale del Magma Grande ( GS 5 ), il secondo ha riduzione del Danno 10/+1, passi che a Livello 5 praticamente ogni PG combattente dovrebbe avere un'Arma +1, ma il Paraelementale ha pure 8 dadi vita e 2 attacchi per turno, +12/+7 al Tiro per colpire, e 2D8+10 Danni a botta con una portata di 3m, non è poco. Impossibile negare che delle sproporzioni dunque esistano, poi risolverle in sede di gioco non è neppure troppo difficile, figurarsi, molti di noi lo fanno da anni. Aggiungo questo perchè ci ho pensato dopo... come DM tendo a utilizzare, in genere, la maggior parte dei Mostri abbastanza bene, o meglio, in modo tattico secondo le loro caratteristiche, ho notato che un gruppo di PNG usato dal DM, anche se di livello più basso del gruppo, può costituire un notevole problema in quanto, manovrato da un unico coordinatore, può coprire le debolezze di ogni singolo membro meglio di una squadra poco affiatata... un singolo PNG incontrato, ovviamente, riesce peggio in questo, e quindi può essere per questo motivo che reputo il suo Livello non rappresenti il GS. In genere nelle mie campagne, una sfida particolarmente impegnativa risulta essere già la terza nella giornata, e a volte, fra mostri e trappole, i PG arrivano feriti pure alla giornata successiva, dovendo impiegare fin dall'inizio parte delle cure che hanno a disposizione. Non che mi si siano lamentati spesso, generalmente riesco bene a coinvolgere i giocatori nella storia
  25. Demian

    Dubbi del Neofita

    Vero, il GS è estremamente relativo, soprattutto se si abbinano delle creature che possono agire assieme più efficacemente, ho notato che i gruppi d'incontro uniformi rispetto a quelli eterogenei sono spesso notevolmente penalizzati.
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