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The Stroy

Circolo degli Antichi
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  1. Mi pare che la discussione sia parecchio confusa e leggermente sfasata, per cui provo a fare il punto. Non entro nel merito della discussione sull'OS, anche se, pur non avendoci mai giocato, mi sembra piuttosto chiaro che, in un gioco dove si avanza coi punti esperienza, e in cui i punti esperienza corrispondono ai soldi, lo scopo del gioco sia fare soldi, a meno di giocare in modo veramente bizzarro. Ora, mi sembra che la discussione in sé sia un po' sterile: nel senso, Thondar, sono almeno due pagine che in pratica ti lamenti perché a te il sistema narrativo non piace per ragioni che stanno poco in piedi. Ti faccio alcuni esempi: Questa affermazione è parziale: sono d'accordo che, una volta stabilito che ai soldi corrisponde l'avanzamento nel gioco, allora quello di dover mettere tesori per far avanzare i PG sia un vincolo. Sembri ignorare, però, il fatto che è il DM o il gruppo a decidere di avanzare in questo modo, e che quindi si tratta di un vincolo autoimposto. Se è una scelta del gruppo o del DM, e poi il gruppo o il DM si trovano costretti da questa stessa scelta, non è certo colpa del sistema, ma della loro stessa scelta. A quello dell'eccessiva ristrettezza, potrebbe opporsi il sistema dell'eccessiva libertà: Ora, da come l'ho capita io (anche basandomi su altri sistemi simili, vedi Pathfinder), la cosa funziona esattamente al contrario, ovvero non "determinare un obiettivo -> raggiungerlo -> salire di livello", ma "fare qualcosa -> il DM determina che era un obiettivo -> salire di livello". Ovvero, innanzitutto è il DM o il gruppo nell'insieme a stabilire cosa sia un obiettivo, dunque il problema che un obiettivo sia troppo facile o troppo difficile è, ancora una volta, non derivante dal sistema. In secondo luogo, il sistema di avanzamento narrativo non serve a permettere ai giocatori di raggiungere grossi nodi narrativi e salire, ma di salire in corrispondenza di grossi nodi narrativi, rendendoli più significativi. Se poi si decide di giocare sandbox, come nell'esempio di FeAnPi di qualche post fa, il DM sarà ancora più comodo, dato che non si troverà in condizione di dover pensare anticipatamente tutti i passaggi possibili per l'avanzamento di livello, e non dovrà stare attento a che i PG abbiano sempre il numero di PE che la storia farebbe pensare sia ragionevole, ma si può limitare ad assegnare a posteriori il livello quando la storia sembri richiederlo. Naturalmente questo non risolve del tutto il problema ma, se a qualcuno non piace l'avanzamento narrativo, o non si sente sicuro con esso, può sempre usare i PE, opzione che sembri ignorare, ma che invece è piuttosto chiaro continuerà ad essere supportata e utilizzabile. Il succo è che non capisco perché ancora si stia a discutere: basta che diano tre progressioni di PE e la possibilità di avanzare per chiavi di volta nella trama in contemporanea (e non ho dubbi che lo faranno, dato che PF lo fa già da anni) per accontentare praticamente tutti.
  2. Da parte mia non l'ho mai intesa come edition war; Thondar ha detto una cosa sbagliata sulla 3.5, e gli ho spiegato perché era sbagliata. Non c'è nessuno che sostiene che le prove di abilità della 3.5 siano meglio o peggio di quelle della 4e o dell'OS (a parte lo stesso Thondar). Quindi, non era mia intenzione dimostrare che le prove di abilità in 3.5 sono meglio di quelle in 4e. L'unica cosa che volevo farti capire, Thondar, è che non è vero che in 3.X l'unico modo di passare un fiume era una prova di Nuotare, perché questa è una castroneria. Credo di aver portato esempi sufficienti per il caso. Quanto a quale edizione abbia le prove meglio gestite (che mi sembra essere l'unico argomento del tuo post), lo lascio decidere a chi ha giocato e dimostra di conoscere entrambe le edizioni.
  3. Come già detto due volte, non è questo il topic in cui intendo parlare del perché i libri di Dragonlance sono brutti. Si finirebbe nell'OT, nel flame e in tante altre cose che, francamente, non mi interessano.
  4. Che erano brutti.
  5. Della qualità dei romanzi. Qui inizio e qui finisco, sull'argomento. Riguardo le schede dei PG, Era dei Mortali non è WotC, per cui, se i personaggi sono convertiti male, è colpa della Sovereign, ovvero di Hickmann & Weiss. E comunque non mi sembra una gran colpa: è normale che, passando da un sistema all'altro, alcune cose vengano forzate o non vengano punto.
  6. In realtà l'unico manuale WotC per Dragonlance 3.5 è stato Dragonlance Campaign Setting, che non contiene le schede ufficiali di nessun personaggio. Al limite ti puoi lamentare con la Sovereign Press per la qualità delle schede dei loro personaggi, ma prima credo dovresti lamentarti per - cut -
  7. Ah, ok. Quindi in pratica ti stai lamentando perché dei personaggi di AD&D, pensati con le classi di AD&D per funzionare in un mondo che usa la fisica di AD&D, non funzionano in D&D 3.5, sì?
  8. In realtà credo che al massimo siano i libri a essere fatti male, visto che si basano su regole che non rispettano. - autocut rant contro Dragonlance- Ad esempio Order of the Stick è basato sulle regole di D&D 3.5 e la storia funziona benissimo. Basta fare le schede dei personaggi prima di scrivere la storia e poi basarsi su quelle, al contrario di ciò che fanno - secondo autocut rant contro Dragonlance-
  9. Mi accodo a Ji ji: non è una svolta, è la direzione che aveva dall'inizio: una 3.5 con l'equilibrio della 4e e la flessibilità dell'OS. D'altra parte, da una delle edizioni di D&D dovevano pur partire, per cui era piuttosto logico che scegliessero quella che vende meglio. E, se si conta che Pathfinder vende da solo più della 4e, e ci si sommano le vendite dei manuali 3.0 e 3.5, diventa piuttosto ovvio il perché della scelta. Per quanto riguarda gli psionici, non penso li vedremo nel manuale base perché non sono materiale core canonico; anzi, fa quasi parte del loro flavour quello di essere la prima espansione grossa per una nuova edizione. Va detto che in questo caso li avranno senz'altro in mente da subito, visto che ne stanno già parlando e che sono usciti in tutti i D&D fino ad ora. Spero anch'io non finiscano per essere stregoni a punti, però.
  10. @ithilden: in realtà, nel suo ultimo posto, l'OP diceva proprio che "sarebbe una ... se creassi qualcosa in grado di uccidere demoni, diavoli e dèi senza fatica, solo perché non seguo le regole", per cui il problema sembra proprio quello, cioè che la CdP diventi in grado di uccidere troppa roba perché la capacità ignora qualche regola. Io ho cercato di portare degli esempi del perché secondo me non si sta ignorando alcuna regola e che la capacità di SoDdare gli esterni non è sbilanciata. Negli incantesimi c'è scritto il contrario, nemmeno nel Manuale dei Piani o nei Codex Immondi, ulteriore prova del fatto che quella delle anime corporee è solo una fuffa aggiunta in un secondo momento e priva di alcun effetto sulle regole.
  11. Da quanto hanno detto, non ci saranno altri playtest pubblici. Immagino si basino su quanto già verificato con le classi iconiche (il mago) per creare quelle derivative (lo stregone). EDIT: @vorsen: l'arcanista da battaglia sarà fattibile al 1° livello con un pacchetto di classe del guerriero, come dicono nell'articolo, mentre la caratterizzazione dello stregone non sarà quella di un mago più semplice, ma di un mago più tamarro. E, se lo tamarrano bene, per me può anche andare.
  12. Sinceramente, di fronte a certe uscite non mi sento nemmeno di cominciare a rispondere in maniera articolata. Ora che hai esposto un po' di più le motivazioni di quella che mi è parsa un'affermazione quantomeno discutibile, posso espandere anch'io il discorso. Premetto che non ho idea di come funzionino le sfide di abilità in 4e, anche se devo dire che ne ho sentito parlare più male che bene, per cui mi baso solo sulla 3.5. Innanzitutto, parlare di soluzioni in 3.5 escludendo a priori gli incantesimi è piuttosto sciocco. Gli incantesimi sono Il Metodo di risoluzione dei problemi in questa edizione. Lasciarli fuori è come voler parlare di scacchi (gli scacchi regolari, non una variante) senza considerare torri, alfieri e cavalli. Comunque, accettando questo bizzarro a priori, e ignorando di sana pianta tutti i teletrasporti, metamorfosi, evocazioni, trasmutazioni, creazioni, voli e altro che potrebbero far superare il fiume in n-mila modi diversi da una prova di nuotare, andiamo avanti. 1) in D&D 3.5 puoi sempre chiedere al DM se ci sono dei tronchi, e molti risponderebbero di sì. Non è una cosa meccanica, ma un'usanza piuttosto comune. Se i tronchi non ci sono, magari c'è un guado (Geografia, Natura o Sopravvivenza aiutano), un PNG che può trasportare i PG al di là (Diplomazia, Intimidire, Raggirare o anche convincendolo coi soldi), oppure i PG possono costruire una barca, una zattera o un ponte con artigianati vari o forza bruta (ad esempio spingendo dei massi o dei tronchi in acqua), lanciare una corda legata a una freccia, far fare la spola al membro più forzuto del gruppo...di modi ce ne sono e, ripeto, stiamo ignorando il 50% del gioco, perché non consideriamo gli incantesimi. Poi certo, se c'è un fiume formato da gorghi insaziabili, con la desolazione nel raggio di chilometri e sovrastato da un campo antimagia e un muro di forza, magari i PG non riusciranno ad attraversarlo...ma credo che a quel punto sia volontà del DM che non ce la facciano, e con la volontà del DM c'è poco da fare anche in 4e, mi sembra; 2) in 3.5 c'è una serie di pratiche CD d'esempio sulla Guida del Dungeon Master che spiegano quanto fare una cosa sia facile o difficile. La stessa Guida spiega anche come trattare i fattori a favore e contro una determinata impresa. Quindi no, non è esattamente il DM a stabilire se una cosa è possibile o meno: cioè, è lui, ma con delle solide linee guida ad aiutarlo. Se invece parlavi di azioni come saltare sui tronchi, che necessitano di qualcosa in game per essere effettuate, in 3.5 si possono aggirare in mille modi, specie con gli incantesimi, oppure il DM può solo dire di sì e non fare storie; 3) se il DM si approfitta di ogni tiro di d20 per mettere i bastoni fra le ruote ai giocatori, o è il loro stile di gioco, oppure è un fetente. Nel secondo caso non mi sembra un problema del sistema, nel primo non mi sembra un problema punto; 4) veramente una prova di gruppo l'ho fatta fare giusto l'altroieri sera, per una situazione furtiva, e nessuno ha riso. Basta dare un +2 per ogni personaggio che aiuta (che è come ridurre di 2 la CD) e un -2 per ogni personaggio d'ostacolo (vale a dire, far tirare dadi ai PG coi valori più bassi) e voilà, la prova di gruppo è gestita secondo la Regola d'Oro della Guida del DM. Ad ogni modo, l'esempio di un PG che supera tutte le prove da solo è esattamente equivalente alla situazione un PG particolarmente abile a nuotare che fa la spola avanti e indietro per il fiume portando i suoi compagni, situazione capitata non una, ma quattro sessioni fa (anche se erano prove di Scalare) Capirai anche tu perché mi sono un po' alterato a sentir dire che "se devi attraversare il fiume in 3° usi nuotare e basta": perché è falso, e pure in maniera palese.
  13. Se il punto è questo, allora la risposta è piuttosto semplice: un incantesimo in grado di uccidere virtualmente qualsiasi creatura - esclusi costrutti, non-morti e poche altre eccezioni, ma compresi esterni, diavoli e demoni - esiste, ed entra in gioco a partire dal 13° livello (dito della morte). Questo significa che la tua CdP dovrebbe averci accesso all'8° livello, supponendo che abbia una entry al 5° livello come la maggior parte delle CdP. Volendo, potrebbe prendere il potere al 4° livello, ma questo potrebbe concedere due TS, alla maniera di allucinazione mortale, incantesimo del 4° livello, che un mago ottiene quindi al 9° livello. Entrambi gli incantesimi seguono le regole normali, concedono di uccidere gli esterni, e non sono troppo potenti, per cui basandoti su quelli dovresti essere più o meno a posto.
  14. C'è una cosa che non sono sicuro di aver capito: lo stregone avrà la stessa lista di incantesimi del mago? Comunque sia, non mi dispiace. Partono da un'idea a metà fra Pathfinder e gli psionici, in particolare l'innato, e usano una pool di punti ( :heartbeat ) per gestire capacità diverse. Spero solo che non si riveli un "mago diverso", ma che riescano a dare a entrambe le classi abbastanza personalità al di fuori degli incantesimi per differenziarle come si deve. E magari qualche "bloodline" in più, oltre a draconica e caotica.
  15. Metto l'insopportabile ma necessario multiquote sotto spoiler. Premetto che sì, l'argomentazione del bilanciamento fra le interazioni di incantesimi era un po' balorda in partenza, ma che credo si sia comunque capito quello che volevo dire che, francamente, non mi sembra così insensato. Ciò detto: Spoiler: Beh, ovviamente se il gioco è settato su 4 PG e se ne aggiunge un quinto, il gruppo si troverà ad essere più forte; questo mi sembra ovvio. Ma diventa più forte che si aggiunga un mago, un guerriero o qualsiasi altra classe. Che poi l'aggiunta di un PG corrisponda semplicemente a +1 PG, piuttosto che a +1 PG Tier 1 o +1 PG Tier 4 è un altro paio di maniche, ma c'entra poco. I ruoli non piacciono nemmeno a me (soprattutto perché si autoridicolizzano rendendo il mago indispensabile in quanto unico controllore core, rispetto a tutte le altre classi core che si dividono gli altri tre ruoli), ma resta il fatto che, senza un personaggio che tenga la mischia, il gioco diventa più difficile. Poi, imho, la soluzione giusta è quella di fare in modo che ogni personaggio possa ricoprire ruoli diversi a modo suo. Esempio: manca il guerriero? Il chierico evoca o il mago crea muri per tenere la mischia lontana, problema risolto. Chiaro, se si torna in 3.5 dove il mago fa tutto e il guerriero non fa niente, mi lamenterò anch'io; quello che volevo dire è che l'aggiunta di un secondo mago al party porta dei vantaggi (doppi incantesimi di buff), ma anche degli svantaggi (qualcuno deve pensare alla mischia) che possono sì essere compensati, ma a un prezzo (il mago II prepara e lancia muri, dunque buffa meno). E che al tempo stesso ha potenziale game-breaking. Sinceramente, preferisco un approccio più cauto che non uno "sbraghiamola" in stile 3.5: preferisco avere qualcosa in meno, che troppo in più Ma qui credo si vada sui gusti personali. Ok, qui non ho capito: io ho detto che avere due maghi che si concentrano è diverso da avere un mago che si concentra due volte per via del consumo di risorse/singolo PG. Cosa c'entra la tua risposta? Anche qui capisco poco cosa c'entri, ma in questo caso è colpa mia che sono stato poco chiaro. Quello che volevo dire è che, se due maghi concentrano i propri sforzi sul guerriero per renderlo parecchio più forte, è gioco di squadra ma, se un singolo mago opera due buff sullo stesso guerriero, si potrebbe avere l'impressione che questo sia stato solo una specie di strumento del mago, che il guerriero vinca per meriti non suoi o del gruppo, ma del mago. Un bardo, dalla sua, potenzia l'intero gruppo, per cui fa sempre gioco di squadra. Quella sarebbe stato D&D 4.5, non D&D 5. In teoria puntano a fare una revisione di D&D in generale, mantenendo gli aspetti migliori di ogni edizione in modo da eliminare i difetti delle altre. Ad esempio, la velocità degli scontri dell'OS (anche se non la mortalità) e un certo tipo di estetica più semplice e per qualche verso naif (ad esempio gli oggetti magici); la personalizzazione della 3.5, ma senza averne gli eccessi, con un equilibrio vicino alla 4e, senza mantenerne la monotonia o la rigidità, ma proseguendone la tradizione di incontri veloci da creare e di gioco di squadra da parte di PG. Che poi esca o meno come promesso, è da vedere, ma rimane che non potevano partire dall'idea di una semplice revisione della 4e, visto che stiamo parlando di una nuova edizione e non di una X.5.
  16. In realtà, dato che qui siamo nel campo delle hr, dipende tutto dal tono che si vuole dare alla campagna. In una più tattica e skirmish è decisamente meglio stare sul RAW, almeno in questo caso, ma in una più narrativa, realistica o brutale, l'idea di dare a chi carica la possibilità di sbilanciare il bersaglio è accettabile. Da notare che entrambe si possono conciliare stando praticamente nel RAW: se chi carica ha percorso meno della propria velocità massima (ad esempio 12 m per un mezzorco barbaro, o 6 m per un halfling), il DM può deliberare senza grossi problemi che al personaggio spetta ancora l'azione standard. A questo punto, basta che questo la usi per un tentativo di spingere od oltrepassare sul bersaglio invisibile, e che la cosa sia narrata senza soluzione di continuità, per avere una risoluzione praticamente RAW che però rispetta anche l'estetica.
  17. Vero, ci avevo pensato anch'io. Ad ogni modo, dire che un mago con doppia concentrazione = due maghi significa lasciare fuori un po' di fattori: - il secondo mago entra nel gruppo a scapito di un altro PG: se il gioco è fatto bene, rinunciare ai pf extra del guerriero, o alla versatilità del ladro è un problema (mentre in 3.5 si potevano sostituire queste classi senza ricevere il minimo danno) - concedendo la doppia concentrazione, l'aggiunta di un secondo mago è un problema comunque: anziché due incantesimi, ne terranno attivi quattro - tenere attivi due incantesimi con la concentrazione singola significa richiedere le risorse di due personaggi, non la stessa risorsa due volte dallo stesso personaggio - due maghi che collaborano per potenziare un terzo PG è gioco di squadra; un mago singolo che prende un talento e potenzia il doppio, lo è meno Giusto per chiarire, sono sicuro che le combinazioni broken esisteranno anche in D&D Next esattamente nello stesso modo in cui esistono in praticamente ogni gioco; tuttavia, preferisco vedere cose che sicuramente diventerebbero broken (vedi la doppia concentrazione) lasciate fuori dal gioco in maniera dichiarata. Perlomeno dà l'idea che gli sviluppatori due o tre cose le abbiano capite, dai tempi in cui il materiale broken lo mettevano dentro in maniera cosciente. A maggior ragione se l'unica motivazione per inserire materiale così pericoloso è che "suona male", e non che sembra necessario e iconico come possono esserlo gli incantesimi o gli oggetti magici. Gli incantesimi di potenziamento sono a concentrazione, ergo il mago si becca una freccia e rischia di perdere il volare e precipitare. Più che rendere il mago OP, questa cosa rende le armi a distanza indispensabili, come dovrebbero essere e invece non sono mai state. Quanto a invisibilità basta attaccare per porvi termine. Oddio, gli oggetti magici mi sono sempre sembrati il modo peggiore adottato dalla 3.5 per """bilanciare""" le cose: servivano solo a rendere il guerriero una versione da grandi magazzini del mago, o a rendere il mago più potente grazie a cattive pensate. In generale non riesco a capire tutta questa negatività. Sembra che certe persone si lamentino di ogni cosa sperando che Next esca male, così da poter dire "io l'avevo detto". Sul serio, se non vi deve piacere niente, che vi aggiornate a fare?
  18. In realtà mi pareva spiegassero su un qualche Q&A delle scorse settimane il perché limitare gli incantesimi a concentrazione a uno solo alla volta, indipendentemente dal livello, dai talenti o da altro. L'idea era che così ogni incantesimo doveva essere valutato solo una volta, e cioè per la sua potenza singola, piuttosto che due, uno per la potenza e uno per le interazioni con tutti gli altri incantesimi a concentrazione del gioco. Per me è una motivazione sufficiente a passare sopra quello che mi sembra tutto sommato un puntiglio, soprattutto se penso a un futuro in cui la WotC disegnerà più di un manuale alla volta (dato che la cosa evita che l'incantesimo X di Razze di Vattelappesca possa diventare broken se combinato da un solo incantatore con l'incantesimo Y del Perfetto John Doe). O davvero preferiamo sonorous hum e Swift Concentration a una specie di forzatura nella fuffa?
  19. Da quel che ricordo, richiedono concentrazione soltanto i buff e gli incantesimi di controllo del territorio. E comunque palla di fuoco, dardo incantato, fulmine ed evoca mostri non sono mai stati problemi, per cui mi sembra una soluzione accettabile. Bho, magari l'incantesimo a concentrazione trae la propria energia dall'anima del mago, e, siccome l'anima è una indipendentemente dal livello di potere, se ne può avere solo uno attivo per volta. Le motivazioni di fuffa, personalmente, mi interessano molto poco: se il sistema funziona meccanicamente e non è inguardabile, si trovano.
  20. Ok, qui siamo alle comiche. Sul serio, non so come tu sia messo sull'Old School, ma sulla 3.5 fai delle notevoli sparate alla cieca.
  21. Mmmhhh solo a me sembra pericoloso prendere come riferimento gli incantesimi della 3.5? Voglio sperare che stiano molto, molto attenti con contingenze e desideri. O che, almeno, diano ai non incantatori capacità paragonabili. Voglio dire, a tutti piace che i livelli alti di D&D siano hi power, ma che non tornino ad essere il parco giochi degli incantatori broken!
  22. Mmh, credo siamo arrivati al solito problema dell'MdL, e cioè che impatta in maniera diversa in diversi punti della scala dei livelli. Cioè, se il confronto è fra mago di 17° e di 20°, o fra guerriero di 1° e di 4° è meglio avere l'archetipo che non averlo, ma fra mago di 4° e mago di 7° è meglio un umano base. Credo che l'unica sia risolvere i problemi di GS nello stesso modo in cui si risolvono tutti i problemi di GS, e cioè smettendo di usarli e dando direttamente i livelli, cristosanto, sono fatti male! deliberando caso per caso, credo tendendosi fra un +2 e un +6.
  23. Secondo me palla di fuoco è meglio di mani brucianti a CD +5, e metamorfosi di un oggetto è meglio di pietra in carne a CD +5. È un discorso che si può fare per ogni livello di incantesimo e dipende dal fatto che, mentre un guerriero avanza in maniera lineare, un incantatore avanza in maniera quadratica. Cioè ogni due livelli un guerriero prende un talento e un mago un livello di incantesimo, ma i talenti crescono quasi solo in quantità, mentre gli incantesimi si sommano per quantità (più slot, più noti) e qualità (nuovi incantesimi più potenti, e aumento della potenza degli incantesimi già posseduti). Lo stesso discorso si può applicare all'aumento delle CD: un +1 alla CD (bonus lineare), per quanto equivalente a un +2 livelli di incantesimo (bonus quadratico) dal punto di vista della matematica, non lo è da quello della potenza e della versatilità. Questa è solo la mia opinione, ma credo che dare più di un massimo di +4 al GS sia obiettivamente troppo: +5 a tutti i tiri < 5 livelli. @Idrahil: vedi di esserci a Milano, che ho una cosa da darti (e non è una di quelle cose che sembrano fiche e poi invece ti schizzo del limone negli occhi, è fica davvero).
  24. Vero. Per questo dicevo "può essere vero anche il contrario", perché tu dicevi che "più passaggi di livello uguale più divertimento", mentre in realtà quello che è vero è "più capacità nuove uguale più divertimento". Tutto qua.
  25. I minotauri hanno +2 al MdL, non al GS. Il GS è da calcolare anche in base a quanto sinergica è la razza con le classi a cui si aggiunge: ad esempio un minotauro stregone 1° è forte più o meno quanto un minotauro normale, mentre un minotauro barbaro 1° è un pericolo considerevolmente maggiore. Il loro GS non è lo stesso. Nel caso del potenziato, direi che il giusto aumento di GS è un +3. Spiegazione: Spoiler: La capacità principale degli umani potenziati è avere +10 a tutte le caratteristiche, che è più o meno come dire che hanno +5 a tutte le statistiche. Possiamo partire da qua per valutare l'aumento di GS. Un +5 a una statistica di solito si ottiene in 5 livelli: un combattente ottiene +5 al tiro per colpire con l'aumento del BAB, uno skillmonkey ottiene +5 alle abilità coi gradi e così via. Tuttavia, in cinque livelli un personaggio non ottiene solo un +5 ai tiri rilevanti, ma anche capacità di classe e non (talenti, incrementi, oggetti magici...) in grado di dargli, oltre che più potere, una maggiore versatilità. Contando anche le capacità, potremmo dire che un +1 a tutto equivalga grossomodo a 1/2 livello. I nostri potenziati avranno quindi un GS di +2.5. A questo punto, consideriamo cosa il potenziato ottiene in quei 2.5 "livelli" per vedere se sono più 2 livelli o 3. A parte il +5 a tutte le statistiche rilevanti, il potenziato ottiene alcune capacità molto buone (abilità e talenti), alcune comode, ma marginali (sensi e resistenze) e due molto fuffa (guarigione e classe preferita). L'aumento alle caratteristiche li avvantaggia - rispetto alla classe - aumentando i TS più del normale, fornendo pf bonus e aumentando leggermente i danni con le armi da mischia. Ora, come nel caso del minotauro, bisogna vedere quanto i benefici siano sinergici con la classe del potenziato: per farla breve, saranno più utili alle classi che si basano molto sulla matematica, e meno utili a quelle che si basano sulle capacità. Ovvero, un +5 ai tiri e +2/3 pf per livello sono utili per un guerriero (che lo ottiene in cambio di un talento o due), molto più di quanto non lo siano per un mago (che invece rinuncia a livelli di incantesimo in cambio di bonus che userebbe comunque poco). A questo punto, direi che si potrebbe applicare un +3 al GS quando si parla di combattenti o skillmonkey, e un +2 quando si parla di incantatori. Tuttavia, dato che gli incantatori sono sfide intrinsecamente più forti del guerriero, io stabilirei un +3 e terrei quello per tutti.
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